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Rating interni e controllo. del rischio di credito

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Rating interni e controllo del rischio di credito

esperienze, problemi, soluzioni

Milano, 31 marzo 2004

DIREZIONE RISK MANAGEMENT Giovanni Parrillo

Responsabile Servizio Rischi di Credito

I SISTEMI DI RATING INTERNI

UTILIZZO OPERATIVO AI FINI DEL CREDIT RISK MANAGEMENT

METODOLOGIA DI REALIZZAZIONE

RIFLESSI SUI RAPPORTI BANCA - IMPRESA

Rating interni: il nuovo pilastro dei rapporti

banca-impresa

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3

● Un sistema di rating interno è il fattore abilitante per una gestione avanzata del rischio di credito.

● Il rating consente in particolare:

- un pricing risk adjusted - politiche di portafoglio

- l’introduzione di modelli di Credit Var

● Un sistema di rating affidabile rappresenta un punto di forza per il governo del rischio di credito a prescindere dalle possibilità offerte da Basilea 2 di ottimizzare il capitale

L’IRB E’ LA PIETRA ANGOLARE DEL CREDIT RISK MANAGEMENT

• Ogni Paese ha la propria struttura finanziaria.

• I rating devono essere calibrati sulla realtà economica del Paese e sulla specifica clientela di ciascuna banca.

•Fattori specifici italiani:

• forte presenza di PMI

• elevato indebitamento delle imprese

DAI RATING DI AGENZIA AI RATING INTERNI

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5

MINORE DIMENSIONE DELLE IMPRESE ITALIANE

• Le micro-imprese in Italia sono quasi 4 milioni hanno in media 1,9 addetti, rappresentano il 95% del totale delle imprese, il 30%

del fatturato e il 48%degli occupati

• PMI europee (fino a 250 addetti): la dimensione media italiana è di 4 addetti a fronte dei 13 dell’Austria, degli 11 di Lussemburgo e Paesi Bassi, dei 9 di Danimarca e Germania

• La modesta dimensione e la lentezza nei processi di crescita delle PMI italiane rallentano la convergenza verso il core europeo:

limiti alla spesa in R&D, al progresso tecnico (specie nell’ICT), alla produttività, all’investimento estero e alle esportazioni (OCSE, 2003)

I SISTEMI DI RATING INTERNI

UTILIZZO OPERATIVO AI FINI DEL CREDIT RISK MANAGEMENT

METODOLOGIA DI REALIZZAZIONE

RIFLESSI SUI RAPPORTI BANCA - IMPRESA

Rating interni: il nuovo pilastro dei rapporti

banca-impresa

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SEGMENTI DI MERCATO, DATI, MODELLI

1. La segmentazione del portafoglio è essenziale per ottenere un sistema di rating robusto

2. I dati di input variano a seconda dei segmenti

3. È fondamentale riportare tutti i modelli su una scala maestra 1. Lo sviluppo delle metodologie e dei modelli è ormai

consolidato, il problema centrale rimane quello dei dati di input

78%

80%

QUALITATIVO/

QUANTITATIVO MERCATO RATING

84%

79%

CR BI

RADAR ECO

CR BI

RADAR ECO

FIN. STATS

MERCATO

QUALITATIVO

REALIZZAZIONE DEL MODELLO CONCETTUALE

SOCIETA’ DI

CAPITALI

SOCIETA’ DI PERSONE

Segmento Imprese

(5)

9 3.4%

12.1%

28.3%

23.6%

13.5%

7.3% 6.8%

3.1%

1.9%

0.0%

5.0%

10.0%

15.0%

20.0%

25.0%

30.0%

35.0%

Classe 1 Classe 2 Classe 3 Classe 4 Classe 5 Classe 6 Classe 7 Classe 8 Classe 9

Utilizzato totale EDF

DISTRIBUZIONE DEGLI IMPIEGHI IN CLASSI DI RATING (dicembre 2003)

Investment Grade: 67,4%

● Sono stati preventivamente selezioni dagli esperti 84 indici di bilancio su cui è stata eseguita un’analisi statistica, univariata e multivariata, per selezionare gli indicatori più predittivi dell’evento default, in analogia a quanto fatto per le altre componenti del Sistema di Rating Interno

● Il processo di analisi statistica, confermato dalla nostra analisi

economica, ha portato a ridurre gli indicatori esplicativi dei vari modelli statistici a 28

● Sono stati stimati, attraverso una tecnica campionaria, 4 modelli settoriali di bilancio (Industria, Commercio, Edilizia, Servizi) aventi un orizzonte previsionale di 24 mesi.

● Le performance previsive del modello sono state più che soddisfacenti LO SCORE DI BILANCIO BNL

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11

Industria Commercio

Oneri - Proventi Finanziari/ Ricavi - bonis Oneri - Proventi Finanziari/ Ricavi - default

ONERI FINANZIARI - PROVENTI FINANZIARI / RICAVI

LA CAPACITA’ DISCRIMINANTE DEGLI INDICATORI DI BILANCIO (Valori medi 2 anni precedenti al default)

Esempio

• L’andamento del rapporto è la componente esclusiva della Banca

• La Banca attraverso il rapporto di credito ha informazioni migliori di quelle del mercato

• I dati creditizi sono aggiornati continuamente, mentre i bilanci sono di norma annuali

• Le informazioni creditizie sono certe mentre quelle di bilancio scontano anche le politiche aziendali e fattori fiscali

• Nell’ambito del rating complessivo, lo score comportamentale è risultato quello maggiormente previsivo del default

IL MODELLO

ANDAMENTO RAPPORTO CREDITIZIO

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13

Sconfinamento Sistema su accordato cassa operativo Sistema - Valori Normalizzati -

- 1 2 3 4 5 6 7 8

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19

Bonis

default

Time of default

PASSATO <============================= TEMPO ===================================> PRESENTE

Esempio

• Per le imprese con fatturato superiore a 1,5 milioni di euro, il sistema di rating interno BNL prevede una componente di tipo qualitativo, sintesi delle caratteristiche competitive dell’impresa e della qualità del suo management

• Lo score qualitativo è stato calcolato mediante un modello jugdmental sulla base delle valutazioni raccolte dai responsabili della relazione attraverso un questionario informatizzato

• Grazie al questionario l’informazione qualitativa sulle imprese è resa omogenea e trasmissibile

• Le informazioni qualitative integrano gli score quantitativi e possono modificarli significativamente

IL GIUDIZIO DEL GESTORE DEL RAPPORTO

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LE 7 “AREE TEMATICHE”

Offerta Domanda

Management Posizionamento

Flessibilità bilancio Storia

Qualità bilancio

Descrivono la struttura e le caratteristiche del mercato di riferimento dell’impresa

Descrive le caratteristiche competitive dell’impresa

Descrive la qualità del management

Descrive l’esperienza dell’azienda nel suo business e i rapporti con la banca

Descrive la capacità dell’impresa a far fronte a imprevisti

Descrive la qualità e la credibilità dei bilanci e dei business plan

I SISTEMI DI RATING INTERNI

UTILIZZO OPERATIVO AI FINI DEL CREDIT RISK MANAGEMENT

METODOLOGIA DI REALIZZAZIONE

RIFLESSI SUI RAPPORTI BANCA - IMPRESA

Rating interni: il nuovo pilastro dei rapporti

banca-impresa

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9 valutazione sintetica del merito creditizio 9 stima delle probabilità d’insolvenza

9 formulazione delle politiche/indirizzi creditizi 9 definizione di obiettivi di budget

9 indicazione per i passaggi di status

9 rimodulazione delle deleghe di affidamento 9 input per i modelli di Credit VaR

9 input per i modelli di pricing

9 simulazioni per la stima degli accantonamenti 9 informazione di base per le cartolarizzazioni 9 snellimento dei processi di accettazione 9 sorveglianza sistematica (early warning)

UTILIZZI OPERATIVI

Esempio: Il SEMAFORO DEL CREDITO E LA VALIDAZIONE A CURA DEL GESTORE

Prima indicazione

semaforo

+

Conferma indicazione iniziale

Proposta modifica in

miglioramento

Proposta modifica in

peggioramento Riesame

da parte

del Gestore

?

Possibili opzioni

Rating cliente*

+

Outlook cliente*

+

Indicatori gestionali ad hoc

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Segue SEMAFORO DEL CREDITO STRATEGIE DI TRATTAMENTO

Semaforo

definitivo Azione

Sviluppare

Monitorare

Riequilibrare

Ridurre

I SISTEMI DI RATING INTERNI

UTILIZZO OPERATIVO AI FINI DEL CREDIT RISK MANAGEMENT

METODOLOGIA DI REALIZZAZIONE

RIFLESSI SUI RAPPORTI BANCA - IMPRESA

Rating interni: il nuovo pilastro dei rapporti

banca-impresa

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I BENEFICI DEL RATING PER LE BANCHE Migliore selezione del rischio in chiave prospettica

le analisi tradizionali guardano al passato, il rating prevede l’evoluzione del rischio

Pricing risk adjusted

con il rating la banca formula un giudizio più obiettivo e omogeneo sulle imprese e può adottare un pricing che tenga conto del rischio e della necessità di remunerare adeguatamente il capitale

RAPM

il rating è l’input primario per fissare il livello di rischio complessivo e per segmenti di mercato

Politiche di portafoglio (input)

la PD è l’input primario del modello di Credit VaR rating che permette di impostare strategie di diversificazione del portafoglio per settori e aree geografiche per ridurre il rischio

I BENEFICI DEL RATING PER LE IMPRESE Maggiore Trasparenza - minore discrezionalità

Con il rating la banca formula un giudizio più obiettivo e omogeneo sulle imprese

.

Pricing risk adjusted

Oggi l’impresa a basso rischio assorbe capitale come quella ad alto rischio:

l’impresa buona sovvenziona quella cattiva

Maggiore Assistenza

Il rating consente di individuare le diverse aree di debolezza di un’azienda (bilancio, rapporto creditizio, posizione competitiva) e di offrire all’impresa il supporto più adeguato per superare queste strettoie (finanza d’impresa, modifica degli affidamenti; consulenza).

Prevenzione dei rischi

il potere dei rating di prevedere le insolvenze consente interventi tempestivi che possono evitare il default.

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SVILUPPI E APPROFONDIMENTI

1. Modelli sulla Past Due

2. Rating per i Gruppi di imprese 3. LGD

4. Specialised Lending & Municipalities

5. Ampliamento della scala maestra

Riferimenti

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