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INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Academic year: 2022

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Al Sindaco di Rende Marcello Manna Alla Giunta del Comune di Rende

Al Presidente del Consiglio Comunale di Rende Annamaria Artese

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

(art. 63 dello Statuto del Comune di Rende)

Oggetto: Consorzio Valle Crati

Premesso che

- Il Consorzio Valle Crati , viene costituito nel 1974 su iniziativa di alcuni Comuni dell'hinterland della Valle del fiume Crati allo scopo di risolvere con mutua collaborazione vari problemi di carattere ambientale comuni ed in

particolare per programmare attuare e gestire un piano complessivo ed integrato di smaltimento dei rifiuti liquidi e solidi urbani. Adeguato alle norme della Legge 142/90, e successivamente al DLgs 267/00 L'assemblea dei sindaci del Consorzio ai fini della gestione dei servizi di igiene ambientale approvò la costituzione, a seguito di gara ad evidenza pubblica, di una Società per azioni a maggioranza di capitale pubblico, denominata Valle Crati S.p.a . Alla Società Valle Crati il Consorzio, nell'aprile 2000 , ha quindi trasferito, le proprie competenze per l'espletamento in ambito consorti le dei servizi del ciclo integrato dei rifiuti e del servizio di depurazione delle acque reflue urbane.

Nel 2010, a seguito del fallimento della suddetta società, le attività sono ritornate nella competenza del Consorzio Valle Crati. Negli anni l'ente ha provveduto a modificare e adeguare lo statuto alle normative succedutesi. L'ultimo adeguamento statutario è del 28/12/2013.

- Nella deliberazione del Consiglio Comunale di Rende del 11 aprile 2013 si è approvato un atto d'indirizzo che delega al Consorzio Valle Crati la progettazione, realizzazione e gestione di interventi straordinari nel settore fognario e depurativo. In particolare per quanto riguarda il progetto da 35 milioni di euro (25 pubblici e 10 privati) stanziati dal Cipe e che vede coinvolti 26 comuni della Provincia di Cosenza.

- Facendo seguito alla convenzione con il Dipartimento Politiche dell’Ambiente della Regione Calabria per la definitiva acquisizione del finanziamento inerente il Piano Nazionale per il Sud e riconosciuto con Delibera CIPE n.

60/2012 è stato aperto il bando di gara mediante procedura aperta per l'affidamento in project financing a gara unica della progettazione preliminare, definitiva ed esecutiva per l'adeguamento tecnologico e funzionale delle opere di collettamento e dell'impianto di depurazione consortile sito in c/da Coda di Volpe del comune di Rende (CS) nonché della gestione tecnica ed operativa del servizio di depurazione e collettamento dei comuni facenti parte dell'agglomerato "Cosenza-Rende" ai sensi dell'art. 153 commi 1-14 D. LGS. N. 163/2006 E S.M.I.

- Nella relazione generale “Studio di fattibilità” si precisa che: “La tariffa, inoltre, a seguito degli interventi programmati che aumenteranno il bacino di utenza e della gestione per 15 anni dell’intero sistema fognario risulterà più o meno quella attuale. Tutto ciò consentirà comunque: un aumento dell’attuale livello occupazionale;

un mantenimento basso del livello di imposizione tributario compatibile con la realtà socio - economica di riferimento; una ottimizzazione del servizio fognario-depurativo; una previsione di copertura per futuri allacciamenti (nuovi insediamenti produttivi)”.

- Nel “Piano di fattibilità” “è stata ipotizzata anche un’ulteriore possibile contenimento dei costi di gestione”

- L’investimento complessivo per il Comune di Rende è pari a € 1,891,398.3 - La tariffa attualmente applicata dal Consorzio Valle Crati è pari a € 0.3800 /m3 Constatato che

- Sono Organi del Consorzio: L'Assemblea Consorziale; Il Consiglio d'Amministrazione; Il Presidente

a) L'Assemblea del Consorzio, che ha il compito di determinare gli indirizzi generali dell'attività del Consorzio è composta dai rappresentanti dei Comuni Consorziati nella persona del Sindaco o di un suo delegato.

b) Il Consiglio d'amministrazione è composto dal Presidente, da due componenti di diritto designati uno dal Comune di Cosenza e uno dal Comune di Rende e da due consiglieri di nomina presidenziale. Il Consiglio di Amministrazione è l'organo esecutivo del Consorzio ed attua gli indirizzi politici-amministrativi deliberati dall'Assemblea. Il Presidente e i Consiglieri rimangono in carica cinque anni.

c) Il Presidente è l'organo responsabile dell'amministrazione del Consorzio.

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- I rappresentanti del Consorzio Valle Crati attualmente sono:

il Presidente, Avv. Maximiliano Granata (rappresentante del Comune di Cosenza) i componenti del Cda: il Sindaco di Rende - Membro di diritto - Avv. Marcello Manna;

il Rappresentante del comune di Mendicino - Dott. Francesco Gervasi;

il Rappresentante del comune di Montalto Uffugo Avv. Luigi Ripoli;

il Rappresentante del comune di Rovito Avv. Felice D'Alessandro

Visto che

- Come scrive l’ingegnere Arturo Bartucci che ha redatto tutti gli elaborati preliminari al piano, più sono i comuni consorziati, più si dovrebbe risparmiare. “La tariffa – scrive Bartucci - a seguito degli interventi programmati che aumenteranno il bacino di utenza e della gestione per 15 anni dell’intero sistema fognario risulterà più o meno quella attuale . Tutto ciò consentirà comunque [...] un mantenimento basso del livello di imposizione tributario compatibile con la realtà socio - economica di riferimento [...]”. E ancora: “Nel presente Piano di fattibilità è stata ipotizzata anche un’ulteriore possibile contenimento dei costi di gestione [...]”. Fin qui sembra che si stia operando per un reale risparmio dei cittadini/utenti. Ma sfogliando il Piano Economico Finanziario (Pef) si scopre invece che a fronte della tariffa attualmente applicata, pari a € 0.38/mc, la tariffa finale sarà di € 0.4055/mc, con un aumento, quindi, di 2 centesimi di euro.

- Come riportato nel piano “Per quanto concerne il riconoscimento dei ‘volumi trattati’, verranno riconosciuti alla gestione (e dunque fatturabili) i volumi al netto della portata di piogge che la normativa di settore esclude dal trattamento completo, comunque non superiori a 31.449.000 mc/anno nella fase a regime e dopo aver ultimato i lavori…”. Facendo due conti con la tariffa unitaria posta a base di gara per la gestione dell’intera filiera fognario depurativa che, come ricordato, è pari a € 0,4055/mc risulta che per circa 30 milioni di metri cubi all’anno (ovvero la soglia posta dalla legge) di smaltimento di acque reflue, la ditta vincitrice potrebbe incassare 12 milioni all’anno per 15 anni (tanto durerà l’affidamento in project financing) per un totale di 180 milioni di euro. Queste cifre appaiono spropositate se le si paragonano alla realtà di Reggio Calabria, dove si è già svolto, recentemente, un bando di gara simile, vinto dall’ATI composta dalla spagnola Acciona Agua e dalla IdroReghium e dove, però la tariffa fissata inerente la gestione di depurazione della città di Reggio Calabria era di € 0,20/mc. Con lo stesso tipo di tariffa la ditta che vincerà il bando cosentino riceverebbe 6 milioni di euro l’anno e 90 milioni in totale per 15 anni, con 90 milioni di soldi pubblici risparmiati.

Si interrogano il Sindaco, la Giunta comunale e l’Assessore competente per chiedere - Se siano a conoscenza della problematica posta in narrativa

- Se sia intenzione della Giunta Comunale intervenire prontamente per investigare sul Consorzio Valle Crati e sul bando di gara relativo alla delibera CIPE 60/2012 del Piano per il Sud

- Se il sindaco Manna intende lasciare il posto che attualmente occupa nel Cda del Consorzio Valle Crati nominando al suo posto un esperto della materia, assolutamente esterno ed estraneo ai giochi della politica, quale

rappresentante del Comune. Questo per consentire un cambiamento profondo nel modo di intendere il governo di enti chiamati a garantire servizi essenziali per la Comunità, con i soldi della Comunità, come il Consorzio Valle Crati Si richiede che la presente sia posta all'o.d.g del prossimo Consiglio Comunale.

In attesa di risposta, anche scritta come da regolamento, in occasione del prossimo Consiglio Comunale, ringrazia e saluta cordialmente.

Rende 09/03/2015

Gruppo Consiliare Movimento 5 Stelle

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CONSORZIO VALLECRATI E DELIBERA CIPE 60/2012

Attualmente, l’impianto di depurazione consortile, oltre ai comuni di Cosenza (circa 70.000 abitanti

residenti) e Rende (35.000 abitanti residenti e sede dell’ Università della Calabria) tratta i liquami di altri 17 comuni, serviti parzialmente tramite reti di collettamento dello sviluppo complessivo di circa 140

chilometri, gestite dal Consorzio Valle Crati attraverso soggetti scelti con procedure di gara ad evidenza pubblica. La popolazione dei Comuni serviti risulta di circa 145.000 abitanti; a questi vanno aggiunti circa 46.000 abitanti equivalenti, molti dei quali studenti dell’Università della Calabria con sede a Rende.

All’attualità, dunque, l’impianto di depurazione consortile tratta i comuni serviti per un bacino di utenza di circa 190.000 abitanti equivalenti e la gestione attualmente comprende il depuratore consortile, i

collettamenti e i sollevamenti afferenti.

I lavori previsti in questo bando riguarderanno nel dettaglio i comuni di: Aprigliano, Carolei, Casole Bruzio, Castiglione Cosentino, Castrolibero, Cosenza, Dipignano, Lappano, Marano Marchesato, Marano Principato, Mendicino, Montalto Uffugo, Rende, Rose, Rovito, San Benedetto Ullano, San Fili, San Pietro in Guarano, Spezzano Piccolo, Trenta, Zumpano.

Il Piano Nazionale per il Sud, successivamente, ha aggiunto altri 7 comuni e più precisamente i Comuni di Cerisano, Cerzeto, Domanico, San Vincenzo La Costa, Serra Pedace, San Martino di Finita e Lattarico per completare l’area omogenea Cosenza-Rende.

L’area omogenea – si precisa nello studio di fattibilità - è da intendersi sia dal punto di vista territoriale che funzionale, un’area all’interno della quale occorre ottimizzare gli schemi di collettamento e depurativi al fine di superare l’infrazione della Comunità Europea e nel contempo evitare l’inclusione di altri comuni in altre procedure di infrazione. Da qui l’idea di avviare dei meccanismi di project financing, che consentano di risolvere le criticità legate alla gestione del sistema fognario e depurativo, ovvero individuare nell’area omogenea un gestore unico conduttore del sistema fognario-depurativo che facendosi carico sia delle fasi di progettazione che della successiva realizzazione e gestione delle opere, possa risolvere le problematiche nell’ambito del trattamento dei reflui urbani mediante l’ottimizzazione del sistema delle reti fognarie, collettori, impianti di sollevamento e depurazione presenti sul territorio dell’area omogenea individuata.

La mancata conformità del sistema di raccolta e di depurazione delle acque reflue urbane di molti enti locali territoriali italiani alle disposizioni previste dalla Direttiva n. 91/271/CEE del 21/05/1991 e s.m.i. ha

comportato una grave emergenza di carattere ambientale e sociale e la conseguente attivazione di procedure di contenzioso e pre-contenzioso da parte della Comunità Europea.

In particolare il mancato adeguamento alle vigenti norme ambientali ha determinato la procedura di infrazione 2004/2034 (con riferimento agli agglomerati con oltre 15.000 AE che scaricano in aree cosiddette

“normali”, aree non sensibili) per la quale, nell’ambito della Causa C565/2010, la Corte di Giustizia

dell’Unione Europea con sentenza del 19 luglio 2012, ha condannato la Repubblica Italiana al pagamento di ingenti sanzioni pecuniarie per il mancato rispetto degli obblighi previsti dalla suddetta direttiva.

Per superare tale situazione, assicurando contemporaneamente l’offerta ottimale del Servizio Idrico Integrato, successivamente ridisegnato, il Consiglio dei Ministri ha approvato nel novembre 2010 il “Piano per il Sud” inserendo tra gli obiettivi prioritari un Piano Straordinario di azione di riduzione del dissesto idrogeologico nel Mezzogiorno e il superamento delle procedure d’infrazione nel settore idrico.

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Successivamente il CIPE, con delibera 60/2012, ha messo a disposizione cospicue risorse dal Fondo Sviluppo e Coesione per il Sud per la realizzazione di interventi di rilevanza strategica nel Mezzogiorno ai fini del colletta mento e della depurazione delle acque nonché della bonifica dei siti contaminati.

A seguito degli accordi intercorsi con le Regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia sono stati individuati 223 interventi prioritari e urgenti a carattere regionale, selezionati con il criterio innovativo di “area omogenea” che privilegia l’armonizzazione del servizio per aree viciniori, già in infrazione ovvero suscettibili di apertura di propria procedura, massimizzando i benifici di scala e la coesione territoriale con un costo complessivo pari a € 1.819.040.782,46 di cui € 1.686.018.310,93 finanziati con la suddetta delibera.

Nello specifico nella Regione Calabria erano previsti 16 interventi prioritari nel settore della depurazione delle acque reflue urbane, per un valore di circa 218 M€.

Di questi, 160 M€ sono in quota pubblica, mentre i circa 58 M€ restanti provengono dal mercato privato, ricorrendo al project financing attraverso la procedura di selezione ad evidenza pubblica di cui all’art. 153 commi 1-14 del D.Lgs. 163/2006 e s.m.i.

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PROCEDURA APERTA EX ART. 153 COMMI 1 – 14 D. LGS. 163/2006 S.M.I. PER L’AFFIDAMENTO IN PROJECT FINANCING A GARA UNICA DELLA PROGETTAZIONE PRELIMINARE, DEFINITIVA ED ESECUTIVA PER L’ADEGUAMENTO TECNOLOGICO E FUNZIONALE DELLE OPERE DI COLLETTAMENTO E DELL’IMPIANTO DI DEPURAZIONE CONSORTILE SITO IN C/DA CODA DI VOLPE DEL COMUNE DI RENDE (CS) NONCHE’

DELLA GESTIONE TECNICA ED OPERATIVA DEL SERVIZIO DI DEPURAZIONE E COLLETTAMENTO DEI COMUNI FACENTI PARTE DELL’AGGLOMERATO “COSENZA-RENDE”

L’affidamento ha ad oggetto le prestazioni come di seguito descritte. La progettazione preliminare, definitiva ed esecutiva, la costruzione di opere di completamento ed ottimizzazione del sistema fognario e depurativo dell’area omogenea Cosenza-Rende servita dal Consorzio Valle Crati comprendente i Comuni di:

Aprigliano, Carolei, Casole Bruzio, Castiglione Cosentino, Castrolibero, Cerisano, Cerzeto, Cosenza, Dipignano, Domanico, Lappano, Lattarico, Marano Marchesato, Marano Principato, Mendicino, Montalto Uffugo, Rende, Rose, Rovito, San Benedetto Ullano, San Fili, San Martino di Finita, San Pietro in Guarano, San Vincenzo La Costa, Serra Pedace, Spezzano Piccolo, Trenta, Zumpano, la gestione dell'intero sistema fognario e di depurazione nonché il censimento delle utenze esistenti e l’accertamento di nuove utenze ancora non autorizzate sull’intero territorio afferente l’agglomerato Cosenza-Rende comprensivo dei Comuni summenzionati. Quindi la Concessione prevede la Gestione in via anticipata di tutte le opere o parti di opere già esistenti nonché di quelle via via realizzate nell’ambito dell’appalto e direttamente connesse a quelle oggetto della concessione e/o da ricomprendere nella stessa ed in particolare delle reti fognarie con relativi impianti di depurazione, le stazioni di sollevamento le condotte e gli scarichi di tutti i Comuni afferenti all’Area Omogenea del Consorzio Valle Crati. Una volta completati tutti i lavori di ottimizzazione si passera alla gestione a regime dell’intero sistema fognario e depurativo, che deve intendersi come l’intera rete fognaria urbana, i collettamenti, le stazioni di sollevamento, i depuratori e gli scarichi nei relativi ricettori dei Comuni afferenti all’area omogenea. L’obiettivo che si intende raggiungere e quello di

ottimizzare il sistema fognario/depurativo del territorio in questione mediante interventi di miglioramento della funzionalità degli impianti depurativi, con l’abbattimento dei costi di gestione con l’implementazione, attraverso la realizzazione di nuove e più efficienti condotte, del volume di reflui trattati e un risparmio energetico dato dalla realizzazione di impianti fotovoltaici per la produzione di energia. In questo modo si superera anche la procedura d’infrazione della Comunità Europea che prevede il collettamento fognario per il 95% delle aree omogenea. Inoltre dal punto di vista strettamente economico, l’affidamento ad un unico gestore del sistema produrrà un'unica e miglior tariffa per gli utenti. Le caratteristiche del sistema fognario-depurativo dei Comuni afferenti all’area omogenea, allo stato attuale, e cosi riassumibile:

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Da evidenziare che i reflui di alcuni Comuni, facente parti del Consorzio Valle Crati, sono in parte collettati al depuratore consortile per alcune aree del territorio, e in parte confluiscono ad altri depuratori comunali per altre aree del territorio.

I volumi reflui di acque nere confluiti agli impianti attualmente sono:

Con gli interventi di ottimizzazione sul sistema fognario depurativo previsti e la dismissione di alcuni impianti la situazione futura sarà:

I volumi reflui di acque nere che confluiranno in futuro agli impianti di depurazione saranno:

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Sommariamente le opere oggetto di nuovi interventi sono:

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Gli importi presunti, non vincolanti, dell’intervento (progettazione, ammodernamento e gestione), risultanti dallo studio di fattibilità posto a base di gara sono i seguenti:

Importo complessivo massimo dell’intervento (A+B) € 34.044.048,72 di cui per finanziamento pubblico € 23.544.048,72

di cui per finanziamento privato € 10.500.000,00

A) Importo complessivo dei lavori compreso oneri di sicurezza € 27.978.989,70 di cui Importo totale per oneri di sicurezza non soggetti a ribasso € 413.482,61

A.1) Importo lavori Finanziamento pubblico € 19.349.599,16 (di cui € 285.954,67 oneri di sic.) A.2) Importo lavori Finanziamento privato € 8.629.390,54 (di cui € 127.527,94 oneri di sic.) B) Importo totale somme a disposizione € 6.065.059,02

B1) Importo somme a disposizione Finanziamento pubblico € 4.194.449,56 B2) Importo somme a disposizione Finanziamentoprivato € 1.870.609,46

Importo annuo, massimo, stimato di gestione (soggetto a ribasso) € 12.752.569,00

Tariffa unitaria posta a base, soggetta a ribasso, di gara per gestione dell’intera filiera fognario depurativa (€/mc) € 0,4055/mc

Quantita massima stimata di liquami in arrivo agli impianti di depurazione (mc/anno) 31.449.000 mc/anno

Nella suddette cifre non sono compresi gli importi scaturiti dallo stralcio di somme messe a disposizione della Stazione appaltante per interventi urgenti ed improcrastinabili delle strutture di disinquinamento dell’impianto di depurazione consortile e dei collettori ad esso afferenti. Infatti l’importo complessivo del finanziamento riconosciuto alla Stazione appaltante e di € 35.000.000,00 rispetto al quale sono previste una quota di € 24.500.000,00 a titolo di finanziamento pubblico ed una quota di € 10.500.000,00 a titolo di finanziamento privato; dalla suddetta quota di finanziamento pubblico sono stati stralciati per la

realizzazione degli interventi anzidetti € 955.951,28 che, pertanto, non sono stati inseriti tra le somme previste nella presente gara.

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