Riassunto
Il gene Pumilio, isolato per la prima volta in Drosophila melanogaster, giuoca un ruolo fondamentale nella regolazione dello sviluppo embrionale e nel differenziamento cellulare. Studi condotti su altri organismi modello hanno evidenziato che la proteina Pumilio interviene nel controllo della stabilità, della traduzione e della localizzazione del mRNA.
Lo svolgimento di queste funzioni è reso possibile dalla presenza di particolari domani proteici di tipo “RNA-binding” che permettono di reprimere la traduzione di alcuni geni, bloccandone appunto il messaggero.
È stato ipotizzato che Pumilio, agendo da repressore traduzionale possa essere implicato nel mantenimento della staminalità sia di cellule della linea somatica che germinale. Nonostante i numerosi studi, alcuni dei quali ancora in corso, il ruolo biologico della proteina Pumilio nei Vertebrati resta in gran parte sconosciuto.
Nel mio lavoro di tesi mi sono inserita in un progetto volto ad analizzare l’espressione di omologhi del gene Pumilio durante lo sviluppo embrionale di Xenopus laevis, al fine di iniziare uno studio sulle possibili funzioni di questi geni durante l’embriogenesi, rivolgendo particolare attenzione alla linea germinale.
Attraverso un’analisi effettuata in silico ho selezionato due cloni da utilizzare come sonda negli esperimenti di ibridazione in situ:
XPum1 (BC080379), omologo ai geni delle sottofamiglia Pumilio1. XPum2 (CA790091), clone IMAGE che presenta una significativa omologia con i geni della sottofamiglia Pumilio2.
I primi risultati ottenuti mediante esperimenti di ibridazione in situ whole-mount e su sezione mostrano la presenza del messaggero XPum2 nella zona sub-corticale del polo animale nell’ovocita, prima e dopo la fecondazione. Questa distribuzione asimmetrica del trascritto contribuisce a specificare l’asse animale-vegetativo, che rappresenta uno dei primi segnali di polarità cellulare ad essere determinato durante l’ovogenesi. XPum2 si trova espresso nei blastomeri dell’emisfero animale di embrioni a 2 e a 4 cellule; in embrioni a stadio di blastula tardiva (stadio 9), il trascritto è
localizzato negli strati cellulari che compongono il tetto del blastocele e nella zona marginale equatoriale. Questi risultati preliminari evidenziano che XPum2 è un gene a trasmissione materna, essendo presente nell’embrione prima della fase di mid-blastula transition in cui viene attivata la trascrizione dei geni zigotici. A stadi più tardivi di sviluppo il gene Xpum2 si trova espresso in strutture embrionali di derivazione ectodermica e mesodermica come l’occhio, gli archi branchiali, la vescicola otica e la notocorda.
L’analisi di espressione durante l’ovogenesi mostra che i trascritti XPum1 e XPum2 sono presenti in ovociti pre-vitellogenetici di stadi pre- metamorfici di sviluppo e di organismi adulti.