| CAPITOLO 1: CARATTERISTICHE DEL TORRENTE FREDDANA 1
INTRODUZIONE
Con il presente studio si intende prendere in esame lo studio del bacino della Freddana , mettendo in risalto le problematiche e situazioni di particolare rischio e proponendo una soluzioni ad uopo per la sistemazione dell’area oggetto di studio.
Hanno contribuito allo squilibrio del bacino l’antropizzazione del territorio che ha posto dei vincoli al corso d’acqua e una scarsa cura del territorio .
Lo studio sul bacino della Freddana si pone come obbiettivo quello di esaminare le problematiche messe in evidenza da alcuni eventi alluvionali, ponendo particolare attenzione a quelli del 9 giugno e dell’ 11 luglio 1992.
A fine di tale studio si sono proposti alcuni interventi al fine di migliorare la condizioni in essere.
Il lavoro in esame si è diviso nelle seguenti fasi:
Descrizione dell’evoluzione storica della rete in esame
Raccolta dei dati geomorfoligici
Analisi idrologica del sistema
Descrizione degli eventi del 9 giugno e 11 luglio 1992
Verifica del bacino per tempi di ritorno di 200anni
Descrizione degli interventi proposti
| CAPITOLO 1: CARATTERISTICHE DEL TORRENTE FREDDANA 2
CAPITOLO 1: CARATTERISTICHE DEL BACINO DELLA FREDDANA
1.1. I NDIVIDUAZIONE DELL ’ AREA
Dall‟analisi della “Mappa delle aree a maggior rischio idraulico” del bacino del Serchio si rileva come la quasi totalità del territorio ricadente nel bacino idrografico di questo corso d‟acqua sia costituito da aree a pericolosità idraulica elevata e molto elevata ed anche le infrastrutture che insistono in questa zona sono considerate elementi di rete a rischio idraulico molto elevato.
Il bacino, di tipo collinare, ha una estensione di 58 km
2ed ai fini del calcolo idrologico il torrente è stato suddiviso in 17 sottobacini.
1.2. A NALISI DEL BACINO
1.2.1. Caratteristiche geologiche e geomorfologiche
Per le caratteristiche geologiche del bacino del Freddana si fa riferimento
alla carta geologica dell‟Autorità di bacino del fiume Serchio dalla quale risulta che il
bacino in esame è principalmente costituito da formazioni geologiche quali: marne,calcari
marnosi, sabbie, calcari, arenarie calcari ed argille di origine fluviale.
| CAPITOLO 1: CARATTERISTICHE DEL TORRENTE FREDDANA 3
Figura 1.2.1- Carta geologica del bacino del Serchio
Per quanto riguarda la costruzione della carta della permeabilità del bacino del torrente
Freddana, si fa riferimento alla classificazione dei suoli proposta dal Soil Conservation
Service degli Stati Uniti (S.C.S.)
| CAPITOLO 1: CARATTERISTICHE DEL TORRENTE FREDDANA 4
Caratteristiche geomorfologiche e di permeabilità
Gruppo Caratteristiche
A Scarsa potenzialità di deflusso. Comprende sabbie profonde con scarsissimo limo e argilla; anche ghiaie profonde, molto permeabili.
B
Potenzialità di deflusso moderatamente bassa. Comprende la maggior parte dei suoli sabbiosi meno profondi che nel gruppo A, ma il gruppo nel suo insieme mantiene alte capacità di infiltrazione anche a saturazione.
C
Potenzialità di deflusso moderatamente alta. Comprende suoli sottili e suoli contenenti
considerevoli quantità di argilla e colloidi, anche se meno che nel gruppo D. Il gruppo ha scarsa capacità di infiltrazione a saturazione.
D
Potenzialità di deflusso molto alta. Comprende la maggior parte delle argille con alta capacità di rigonfiamento, ma anche suoli sottili con orizzonti pressoché impermeabili in vicinanza della superficie.
Figura 1.2.2- Carta della permeabilità del bacino del Freddana
| CAPITOLO 1: CARATTERISTICHE DEL TORRENTE FREDDANA 5 Mentre per le caratteristiche morfometriche il bacino nella parte alta è tipicamente collinare e pianeggiante nella zona della foce. Dalla curva ipsografica risulta che la maggior parte della superficie del bacino è compresa tra i 20 e 350 metri sul livello del mare (79,35 %)
Quota m Area Km
2% area
20 58.60 100
50 54.00 92,15
100 48.65 83,02
150 41.40 70,65
200 33.99 58,01
250 2486 42,43
300 17.08 29,15
350 12.10 20,65
400 7.73 13,19
450 4.86 8,29
500 3.06 5,22
550 1.78 3,04
600 1.05 1,79
650 0.39 0,67
700 0.11 0,19
750 0.03 0.06
1.2.2. Uso del suolo
La regione Toscana ha appaltato la realizzazione di una carta della copertura del
| CAPITOLO 1: CARATTERISTICHE DEL TORRENTE FREDDANA 6 1.2.2 Uso del suolo
La regione Toscana ha appaltato la realizzazione di una carta della copertura del suolo a scala 1:100.000 secondo le specifiche del Progetto CEE Corine-Land Cover e della relativa base di dati.
La realizzazione di tale base di dati prevede l‟ interpretazione a video di immagini LANDSAT TM di più periodi (agosto ‟90, novembre ‟90 e agosto ‟92) affiancata dalla fotointerpretazione delle foto pacromatiche della copertura aerea del volo alta quota,scala approssimativa 1:70.000, realizzata nel 1988-1989.
Da questo studio è emerso che più del 77% del territorio è coperto da boschi misti, uliveto e boschi di conifere e latifoglie. Le aree urbanizzate coprono una piccola superficie e sono concentrate per lo più nella zona bassa del bacino del Freddana. Le zone agricole coprono una superficie pari a poco più del 15%.Lo spopolamento dei paesi posti in collina ed in montagna ( anche se negli ultimi anni si avverte una inversione di tendenza) e il cambio delle attività economiche sono le cause principali che hanno condotto all‟ uso attuale del suolo.
Uso del suolo Superficie (Km
2) %
Boschi misti 27.51 46.95
Uliveto 6.2 10.59
Colture permanenti 4.84 8.26
Boschi di conifere 2.1 3.58
Boschi di latifoglie 9.54 16.3
Colture agrarie con spazi naturali 3.77 6.43
Aree industriali e commerciali 1 1.7
Tessuto urbano discontinuo 0.89 1.53
Seminativi in aree non irrigue 1.13 1.92
Vigneti 1.61 2.75
| CAPITOLO 1: CARATTERISTICHE DEL TORRENTE FREDDANA 7
Figura 1.2.1 – Carta dell‟ uso del suolo del bacino del Freddana
| CAPITOLO 1: CARATTERISTICHE DEL TORRENTE FREDDANA 8
1.3. C ARATTERISTICHE PLUVIOMETRICHE
Per l‟ acquisizione e l‟ elaborazione dei dati pluviometrici del bacino Freddana sono stati individuate le stazioni pluviometriche nelle sue vicinanze che risultano essere le seguenti:
- Mutigliano
- Gombitelli
- Lucca
- Piaggione
-Ponte a Moriano
- Chiatri
Si pone adesso il problema della delimitazione delle porzioni d‟ area del bacino di competenza delle stazioni, in base alla quale sarà poi eseguita l‟ analisi statistica dei dati storici delle piogge.
Per fare questo ci sono molti metodi tra i quali, quello più semplice e di maggior uso è il metodo dei Topoieti o dei poligoni di Thiessen.
Questo metodo consiste nel collegare una generica stazione a quella più vicina tramite dei segmenti, di seguito si tracciano le normali a detti segmenti, in questa maniera si
individuano le aree di competenza di ciascuna stazione cioè il Topoieto.
| CAPITOLO 1: CARATTERISTICHE DEL TORRENTE FREDDANA 9
Fig. 1.3.1 - Topoieti
Come risultato si ottiene che le stazioni di Lucca, Chiatri, Ponte a Moriano e del Piaggione incidono per una piccolissima parte del bacino da ciò si prendono in esame solo le stazioni di Mutigliano e Gombitelli
fig. 1.2.1 - Topoieti