• Non ci sono risultati.

AITI DEL CAPITOLO SUPERIOREDELLA SOCIETÀ SALESIANA

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "AITI DEL CAPITOLO SUPERIOREDELLA SOCIETÀ SALESIANA"

Copied!
12
0
0

Testo completo

(1)

Anno XXXII A gosto 1952 N. 169

i

AITI DEL CAPITOLO SUPERIORE

D E L L A S O C I E T À S A L E S I A N A

S O M M A R I O

Il Re t t oR Ma g g i o r e.

1. R ingraziam enti.

2. Breve cenno sul X V II Capitolo Generale. — Elezione del R e tto r Maggiore e degli altri m em bri del Capitolo Superiore.

3. D elegati speciali e lavori del Capitolo.

4. Cura del personale in formazione.

5. L ’ « ora dell’Azione »: L e nostre « Compagnie religiose ».

6. Vita spirituale fervente nei Soci Salesiani.

7. Unione di preghiere vicendevoli p er ciascuna Isp e tto ria.

(2)

\

ATTI D E L CAPITOLO SU PERIO R E

Il Rettor Maggiore.

Torino, 24 agosto 1952.

Carissim i Confratelli,

ho atteso che term in asse il C apitolo G enerale X V II e che le d a te gaudiose del 15 e 16 agosto fossero solennizzate do v u nqu e con le nuove professioni nel ricordo della n a scita del n o stro caro P a d re e F o n d a to re , p rim a di in v ia rv i q u esta m ia p rim a le tte ra , che m e tto so tto la speciale protezione della n o stra M adre M aria SS. A usiliatrice, nel giorno sacro alla sua com m em orazione m ensile.

A L ei in fa tti dobbiam o se il X Y II Capitolo G enerale si é svolto con t a n ta serenità e unione di cuori; a L ei dobbiam o se la Congregazione Salesiana affidata ora al povero so tto scritto con tin uerà il suo cam m ino e co m b a tte rà le sue b a tta g lie san te a difesa e increm ento del regno di Gesù Cristo in terra.

I n prim o luogo to rn o a rin g raziare Superiori, C onfratelli e giovani delle felicitazioni e degli a u g u ri che m i hanno in v iato in occasione della m ia nom in a a R e tto r M aggiore e in te rp re to p u re il pensiero di t u t t i gli a ltri C apitolari, assicurando v iv is­

simo fra tern o ricordo di p reghiere p e r t u t t i e p e r ciascuno, specialm ente se, nella m o ltitu d in e delle lettere, qualcuna non avesse ricev uto il doveroso riscontro.

2. - Faccio a v o stra edificazione u n breve cenno di questi giorni, rim e tten d o al num ero susseguente degli A tti C apitolari la cronistoria ufficiale dei n o stri lavori.

(3)

3

I l 24 luglio sera com inciam m o gli E sercizi S p iritu ali, d e t­

ta t i p er le M editazioni d a S. E . Mons. S alv ato re R otolo, P r e ­ lato di A lta m u ra ed A cquavi va delle P o n ti, e per le Istru z io n i da S. E . M ons E iccard o P ittin i, A rcivescovo di S. D om ingo, C iudad T rujillo. L ’am b ien te della Casa M adre, la C hiesetta di S. F rancesco di Sales, la v icin an za della B asilica di M aria SS. A u siliatrice che custodisce ta n te preziose reliquie salesiane, le nuove provvidenze di locali che perm isero di alloggiare de­

gn am en te t u t t i i R ev.m i Is p e tto ri e D eleg ati e persino la m i­

tezza in so lita della te m p e ra tu ra , t u tt e queste condizioni favo­

revoli u n ite a ll’unzione e salesianità esem plare dei n o stri due E ccellentissim i p red icato ri, ci perm isero di fare gli E s e r­

cizi S p iritu ali con speciale raccoglim ento e fervore. A vevam o ognora p resen ti t u t t i i n o stri confratelli sparsi pel m ondo e li ricord av am o ad ogni occasione, per meglio sentire la n o stra responsabilità dinanzi al Signore.

I l 31 luglio sera nella Chiesa di S. F rancesco si fece la ceri­

m onia d ’a p e rtu ra del Capitolo G enerale col canto del Veni Creator, b rev i paro le del P re fe tto G enerale, la le ttu ra degli artico li delle C ostituzioni p re sc ritti e la Benedizione del SS. S a ­ cram ento.

L ’indom ani 1° agosto, festa di S a n P ie tro in Vincoli, in i­

ziam m o le sedute c a p ito la ri nel suggestivo am b ien te del nuovo te a tro dell’O ratorio, b ellam en te p re p a ra to allo scopo, am pio, fresco, di u n a eccezionale sonorità che escludeva l’uso degli a lto p a rla n ti e riu n iv a in u n cerchio fam iliare t u t t a l ’assem blea a tto rn o al palco dei Superiori.

E fu circa le ore 13 di quel giorno che, co m p le ta ti i lunghi p re p a ra tiv i necessari, il g iu ram en to degli e le tto ri e lo scrutinio solenne, toccò al povero so tto sc ritto l ’onore incom parabile per u n Salesiano e insiem e la gravissim a responsabilità di dive­

n ire q u into successore di S a n G iovanni Bosco.

N o n v i dico, carissim i C onfratelli, la m ia confusione e la m ia gioia insiem e nel vederm i ap p lau d ito , festeggiato, a b b ra c ­ ciato con visibile com m ozione d a t u t t i i M em bri del Capitolo G enerale e in m odo p a rtico la re d a parecchi m iei a n tic h i a m ati S u perio ri e com pagni, dagli an zian i e dai giovani, che vede­

vano chiuso il periodo di lu tto e iniziato u n nuovo R e tto ra to .

*

(4)

4

L a com m ozione vicendevole fuse i n o stri cuori in u n canto di rin g raziam en to e di supplica, q u an do tra v e rs a to il cortile affollato di confratelli, giovani, ex allievi e cooperatori, potem m o raccoglierci in B asilica ai pied i di Gesù S a c ra m en ta to esposto all’adorazione p e r il 1° v en erd ì del m ese, e adoram m o insiem e e in to n am m o il M agnificat a pieno coro, in onore della n o stra M adre A usiliatrice.

N el pom eriggio le elezioni di t u t t i gli a ltri M em bri del Ca­

pitolo S uperiore si svolsero ordinatissim e ,e in uno spirito di fam iglia v e ra m en te edificante. N e uscirono eletti:

P re fe tto generale il sig. D o n A lbino Fedrigotti.

C atechista generale il sig. D on Giovanni A n ta ì.

Econom o generale il sig. D on Fedele Giraudi.

Consiglieri generali in ordine di m aggioranza di voti:

D on Modesto Bellido, D o n Secondo M anione, D o n Giorgio Seriè, D on A nton io Candela, D o n Giovanni Resende.

Come t u t t i a v e te già rile v ato , dopo ta li elezioni la fam iglia del Capitolo S uperiore è ris u lta ta com posta dai ra p p re se n ta n ti delle prin cip ali n azion alità ove s ’è sv ilu p p a ta l ’O p e ra salesiana, essendosi ora aggiunto l ’antico Is p e tto re dell’U ngheria quasi a ra p p re se n ta re i fra telli gem enti « oltre cortina » e l ’is p e tto re di S. P aolo del B rasile, regione ta n to im p o rta n te dell’A m erica la tin a . N ella distribuzione dei com piti, dei cinque Consiglieri generali il B .m o sig. D o n B esende so stitu irà il B .m o sig. D on F e d rig o tti e gli a ltri co n tinu eran n o a svolgere le precedenti loro a ttiv ità .

N on deve m an c a re a questo p u n to u n pubblico c o rd ia ­ lissim o rin g raziam en to al B ev.m o sig. D o n Pietro Tirone, già C atechista generale dal 1925, che ci diede esem pi am m irevoli d i lab o rio sità indefessa, di zelo e d i p a te rn ità salesiana e che o ra con non m inore m o destia tra s m e tte al suo successore il com pito delicato, che le forze d im in u ite p iù n on possono reggere.

S an G iovanni Bosco lo co nfo rti e p ro lu n g h i a n o stro v a n ­ taggio la sua v ita pel nuovo lavoro che egli desidera fare.

(5)

5

3. - D u e D eleg ati eccezionali p o terono rap p re sen ta re i sei Is p e tto ri e i ris p e ttiv i D eleg ati della P olonia, B oem ia, Slo­

vacchia, U n gh eria e Ju g o slav ia, cui non fu concesso di in te r­

v e n n e al Capitolo. L ’I s p e tto ria P o lacca di S. G iacinto, tem endo di n o n p o te r o tte n e re il perm esso di espatrio per i suoi ra p p re ­ se n ta n ti, pensò di delegare ufficialm ente il Sac. A ntonio Guzik, dom iciliato negli S ta ti U n iti e in caricato di p ro cu rare a iu ti t r a i connazionali profu ghi in quella nobile N azione. I l quale, av v isato in tem po , p o tè presenziare a t u t t i i lavori del Capitolo.

L ’Is p e tto ria Slovacca p u re cercò m odo di farsi rap p re sen ­ ta re , p u r non avendo p o tu to riu n ire il C apitolo Isp e tto riale . U n Confratello sacerdote, di cui non è p ru d e n te pu b b licare il nom e, riuscito a evadere, giunse t r a noi il 23 luglio alla vigilia degli Esercizi S p iritu a li ed espose il suo segreto m an d ato . S o t­

toposto il caso alla S. Congregazione dei R eligiosi, E ssa a u to ­ rizzò benevolm ente e im m ed iatam en te la delega del C onfra­

tello, il quale a suo tem po p o tè fare ai C apitolari u n a relazione com m ovente sullo s ta to dei n o stri confratelli e sul fervore re ­ ligioso che li anim a, p e r sostenersi a vicen da m aterialm en te e m oralm ente.

L e tra tta z io n i dei te m i si svolsero con la m assim a diligenza, d a p p rim a in sede di com m issione, nei giorni 2, 4 e 5 luglio;

o rd in a ta m e n te poi ebbero il loro collaudo nelle sedute gene­

rali che, iniziate il 6 luglio, ebbero term in e il 14 sera, vigilia della festa di M aria SS. A ssu n ta in Cielo. N e pubblicherem o q u a n to p rim a le decisioni conclusive, con la certezza che sa­

ran n o a t u t t i g rad ite e serviranno a d a r nuovo increm ento a t u t t e le opere n o stre e specialm ente alle scuole professionali, alle m issioni e alle n o stre case di form azione.

4. - Se in q u esta p rim a m ia le tte ra v i è u n argom ento che m i s ta sopra ogni a ltro a cuore racco m an d arv i è precisam ente la cura del personale in formazione. L e gem m e e i fiori sono la prom essa dei f ru tti, sono la certezza della v ita lità fu tu ra di u n a p ia n ta : e i n o stri giovani a sp iran ti, i novizi, i neopro­

fessi chierici e coadiuto ri, i tiro c in a n ti, i teologi, gli stu d e n ti u n iv ersita ri, i giovani vicecapi o fa c to tu m delle n o stre Case, gli stessi S acerdo ti del prim o quinquennio, che cosa sono per

(6)

6

la C ongregazione se n o n il term o m etro dell’avvenire di essa?

A nessuno degli anziani deve sfuggire l ’im p o rta n z a e il dovere assoluto di p ren d ersi cura assidua, di tale porzione della n o stra F am iglia, la cui prep arazio n e seria e com pleta pesa u n p o ’ su ciascuno di noi, in q u an to t u t t i dobbiam o concorrere a fo r­

m are in essi lo spirito vero salesiano, dando buo ni esem pi, consigliando o p p o rtu n a m en te , a iu tan d o , correggendo c a rita ­ tev olm ente, confortando nelle difficoltà, prevenendo le c a d u te o gli sbagli, form ando a tto rn o a loro quello spirito di fam iglia ben inteso, che fa esclam are: q u a n to è bello a b ita re insiem e tr a fratelli! L ’a u to rità o l’an zian ità che si tien e a d istan za o in sussiego dai giovani allievi o dai confratelli d ip endenti non è a u to rità di tipo salesiano, e produce un am b ien te di freddezza, di diffidenza, di legalità a n tip a tic a e dannosissim a. D ’a ltra p a rte i giovani che confidano tro p p o nelle pro p rie forze e non vogliono essere consigliati, c o rre tti, a iu ta ti hanno in sè i germ i della loro ro vin a sp irituale e non hanno scusa dinanzi a Dio se a poco a poco perdono l’am ore alla vocazione e to rn an o al m ondo.

M a il n ostro problem a è duplice in questo argom ento: d o b­

biam o m oltiplicare d a p p e rtu tto e con ogni sforzo le vocazioni;

dobbiam o ad o perarci p er m an te n erle fedeli e rinvigorirle, ren ­ derle esperte, abili, generose nei v a ri generi d ’apostolato a cui sono m eglio disposte e di cui abbiam o m aggior bisogno.

Q uale pen a in fa tti p er t u t t i i Salesiani di vero zelo sentire che d a p p e rtu tto siam o ch iam ati a soccorrere la gioventù a b ­ b a n d o n a ta , le cristia n ità senza p asto ri, le m issioni im m ense e p riv e di operai! quale am arezza dover rispondere ai b en e fa t­

to ri, alle a u to rità civili, ai Vescovi, alle Sacre Congregazioni R om ane, al Som m o Pontefice stesso, che ci in v ita a qualche opera apostolica: non possiam o, non abbiam o personale! quale s tr e tta al cuore p e r m o lti Is p e tto ri vedersi offrire I s t i tu t i e Case b e ll’e p ro n te, a ttre z z a te d i tu tto p u n to e n on p o ter accet­

ta re p e r m an can za di personale!

E dobbiam o p u re considerare che alcune Case si appoggiano an cora m olto su personale esterno, non salesiano e ta lo ra tu t- t ’altro che p re p a ra to al sublim e com pito dell’educatore cri­

stiano... sicché, p rim a di allarg are il cam po d ’azione in a ltre

(7)

fondazioni, urg e so stitu ire in m o lta p a rte ta le personale con salesiani di egual com petenza tecnica m a di m aggior ren d i­

m en to m orale, p e r ren d ere più n o stre le Case.

O ra ecco l ’im p o rta n z a asso lu ta di preoccuparci t u tt i di q u esta necessità universale di vocazioni ecclesiastiche e reli­

giose, m en tre a tto rn o a noi il fam oso « leone ru g g en te » ado­

p e ra t u t t i i m ezzi p e r tra sc in a re anim e alla rovina, con u n a a b ilità e ten a c ia d a sconcertarci.

5. - Sono g iu n te d a ogni Is p e tto ria proposte e suggerim enti d e tta ti dallo zelo di m o lti cari confratelli p e r ovviare a ta n ti inconvenienti e pericoli p e r le vocazioni dei giovani e dei con­

fratelli. O ra anche in questo p u n to dobbiam o fa r n o stra la p a ­ ro la del Som m o P ontefice felicem ente reg n an te: « È l ’ora del­

l ’azione ».

D obbiam o essere au d aci nel bene, con la s a n ta audacia di S an G iovanni Bosco. I giovani non am ano i m ezzi term ini:

o si educano a ll’eroismo del bene o infiacchiscono nella s ta ­ g n a n te m ediocrità e div en tano scettici. Gli edu catori che cre­

dono di essere aggiornati quando assecondano i g u sti deteriori degli allievi, saranno dom ani disprezzati e derisi; la stim a dei giovani v a a chi esige sforzo, sacrifìcio, rin uncia, a chi a d d ita m ete nobili e generose e li a iu ta sap ien tem en te a raggiungerle.

N o n preoccupiam oci di rend ere facile e am ena la v ita dei n o stri allievi, m a p iu tto s to di suscitare entusiasm o p e r l ’arric­

chim ento dell’anim a nella v ita della G razia, nell’acquisto delle v irtù necessarie nella v ita : la giustizia, la fortezza, la carità, il dom inio di sè, l ’em ulazione nel bene. A nche nella v ita ordi­

n a ria di studio, di lavoro, di p ie tà , di serena letizia e di edu­

cazione fisica, non dobbiam o m ai dim enticare q u esta sovrana educazione m orale, che form a la dignità e la serietà dell’uom o e che p re p a ra v e ra m en te alla v ita coi suoi dolori e le sue prove im m ancabili.

O ra le p alestre di ta le g in n astica m orale dove le troviam o se non nelle Compagnie religiose fiorentif

Cari Confratelli, p e rm e tte te m i che v i faccia u n a calda ra c ­ com andazione: se vogliam o vocazioni tr a i giovani e se vogliam o conservare le vocazioni dei n o stri confratelli trien n ali, è. neces­

(8)

sario che in t u tt e le n o stre Case tro v in o terren o a d a tto e fio­

riscano le no stre Compagnie. Chi le credesse in a d a tte , sorpas­

sate sarebbe nel più grav e errore e dim ostrerebbe di non av er capito D o n Bosco e il suo sistem a.

D a p p e rtu tto h a d a to f r u tti m irabili l’Azione C attolica, sa­

p ien tem en te o rgan izzata nelle varie N azioni e Diocesi; alla Azione C attolica dobbiam o noi p u re indirizzare i n o stri gio­

v a n i com e alla m è ta finale p e r coloro che sentirann o la v o ca­

zione di m ilitare nelle sue file dopo la v ita collegiale. M a nei n o stri I s t i tu t i e O ra to ri la v ia regia per coltivare lo spirito religioso, la frequenza dei S. S acram en ti, la fam iliarità, l’al­

legria, il sistem a p rev en tiv o , l ’in tesa am ichevole t r a i ragazzi e l ’am ore allo studio, al lavoro, alla disciplina è l ’organizza­

zione sapiente delle Com pagnie. D evono occuparsene t u t t i i Su periori o d ire tta m e n te o in d ire tta m e n te , devono favorirne le in iziative, concorrere con la stim a e con l ’opera a valorizzarle d a v a n ti ai giovani e nei ra p p o rti con gli esterni. F o rtu n a ti quei D ire tto ri che sapran no u n ire m e n ti e cuori a questo in ­ ten to: tro v e ran n o fac ilita to il loro com pito ed ucativo e m o lti­

p licheranno le belle in iziativ e p e r ren d ere serena e fru ttu o sa la v ita degli in te rn a ti e degli O rato ri. M a si deve fa r in m odo che le Com pagnie possano allargare la loro a ttiv ità in ogni se tto re della Casa, p o rta n d o ovun q u e lo zelo p e r il bu o n a n d a ­ m ento di tu tto ciò che in te ressa l ’educazione m orale, in te lle t­

tu ale e fisica; d alla chiesa alla ricreazione, dalla scuola al labo­

rato rio , le C om pagnie debbono tu tto vivificare con la carità fra te rn a affinché i buoni siano sem pre e d a p p e rtu tto i p rim i con l’appoggio di t u t t i i Superiori. Così la p en sav a S a n G iovanni Bosco, come ben ap p a re d alla v ita del B eato D om enico Savio.

S arà così che p reparerem o alla Società dei generosi e sim patici apostoli e alla Chiesa dei m in istri ricchi di risorse in ogni ram o di a ttiv ità . S aran n o così i giovani stessi che p o rte ran n o in casa la gioia, l ’am ore al lavoro e a ll’apo sto lato e i S u p erio ri a v ran n o il com pito di g u id arli con p ru d enza e ta t to a sicure m ete.

6. - M a, C onfratelli carissim i, se andiam o alla rad ice della p ro sp e rità della Congregazione, se cerchiam o la fo n te della v i­

ta lità n o stra , dobbiam o riconoscere che so lta n to u n a vita s p i­

(9)

9

rituale fervente in ciascuno dei confratelli p e rm e tte rà al Signore di m oltiplicare fiori e f ru tti di zelo nelle Case e nelle anim e a n o i affidate. Chi è freddo nella p ietà p ro d u rrà a tto rn o a sè la freddezza della c a rità , della fede, d ell’entusiasm o p e r il bene e ostacolerà il lavoro degli a ltri, facendo d a freno ad ogni sa n ta in iziativ a, deviando ta lo ra i giovani e i confratelli verso m ete pericolose m ai sognate d a D o n Bosco e d ai Superiori.

O h Dio n on p e rm e tta che l ’egoismo individuale, la tra s c u ­ ra te z z a n e ll’adem pim ento del dovere, la d im enticanza che la ­ voriam o p e r il Signore e p e r la salvezza e te rn a dei n o stri gio­

v a n i, in d u ca qualcuno a essere la p ie tra d ’inciam po p rev ista d a S an G iovanni Bosco n ell’ultim o capitolo dell’in tro d u z io n e alle sa n te Regole.

In v ito perciò t u t t i a rin n o v arsi q u o tid ian am en te nello spi­

rito , riv esten doci dell’uom o nuovo, fa tto secondo Dio, um i­

liandoci n ell’obbedienza sa n ta , nella c a stità p e rfe tta e nella p o v e rtà v o lu ta dalle n o stre sa n te Regole.

I n questo clim a fioriranno vocazioni, si m an te rra n n o p e r­

se v era n ti e i n o stri giovani si u n iran no a noi con letizia e sincero affetto, rispondendo in pieno a ll’educazione salesiana.

7. - Affinchè questo fervore di bene sia universale e costante, com e già an n u nciai ai R ev .m i C apitolari in n n a delle p rim e sedute, penso di fare cosa g ra d ita a t u t t e le Isp e tto rie in v i­

tan d o le a u n irsi a m e nella preghiera, come già avevo proposto p e r festeggiare l ’anno giubilare del defunto sig. D on Ricaldone.

I n ciascuna se ttim a n a dell’anno prossim o uniam oci fra te rn a ­ m en te n ella p regh iera p e r ciascuna Is p e tto ria , per i Superiori, confratelli, allievi e d ip end en ti, p e r i cooperatori e gli ex-allievi, p e r i v iv i e p e r i defunti. T u tti i co n fratelli si u n iran n o con le loro intenzion i ed io applicherò u n a S. M essa a quello scopo, a ll’a lta re della n o stra R eg in a A usiliatrice o del nostro buon P a d re S a n G iovanni Bosco. L e Is p e tto rie in te ressa te facciano poi ciò che il Signore ispirerà p e r u n irsi sp iritu alm en te al R e tto r M aggiore e a t u t t i i confratelli in ta le in te n to .

Mi p a re che questo sarà u n b u o n mezzo p e r coltivare l ’unione di t u tt e le Isp e tto rie col centro sp irituale della v ita salesiana, nel S a n tu ario di M aria A usiliatrice.

(10)

P e r m aggior com odità di t u t t i e p e r u n a distribuzione più semplice l ’assegnazione delle settim an e dell’anno com incerà d alla p rim a dom enica di gennaio. Ogni Is p e tto ria godrà così dalla dom enica al sab ato successivo la p ro p ria se ttim a n a di preghiere. Penso di riserv are il sab ato alle esclusive intenzioni delle F iglie di M aria A u siliatrice che ap p arten g o n o all’àm b ito di ciascuna n o s tra Isp e tto ria . Q u est’anno essendo già stam p ato VOrdo d ivin i Officii tro v e re te in esso u n foglietto prom em oria;

in seguito farem o in m odo che VOrdo stesso ricordi a t u t t i q u esta d istribuzione di preghiere e questo scam bio fra tern o di a iu ti spirituali.

l a S e tt. 4 G enn. 1953 = Isp e tto ria Centrale

2a » 11 » = » S u b alp in a

3 a » 18 » = » A d riatica

4a » 25 » » L igure-T oscana

5a » 1 F eb b raio = » L o m bardo-E m ilian a

6a >> 8 » = » N a p o le ta n a

7a » 15 » = » N ovarese

8a » 22 » = » R om ana

9a » 1 M arzo = » Sicula

10a » 8 » = » V eneta

l . l a » 15 M arzo » A u striaca

12a » 22 » = » B elga

13a » 29 » = » Boem o-M orava

14a » 5 A prile = » Slovacca

15a » 12 » = » F r a n cese-N ord

16a » 19 » = » Francese-S ud

17a » 26 » » G erm anica

,18a » 3 Maggio = » Inglese

19a » 10 » = » Ju g o sla v a

20a » 17 » » O landese

21a » 24 » = » P olacca-N ord

22a » 31 » = » P olacca-S ud

23a » 7 Giugno = » Portoghese

24a » 14 » = )> S pagna-B etica

25a » 21 » = » Spagna-C eltica

26a » 28 » = » S pagna-T arragon.

(11)

11

27a 5 Luglio 1953 = Is p e tto ria U ngherese

28a 12 » = » O rientale

29a 19 » = » Antille-M essico

30a 26 » = » A rg ent. S. F . Sales

31a 2 Agosto = » A rg ent. S. F . Solano

32 a 9 » = » A rg ent. S. F . Zaverio

33a 16 » = » A rg e n t.-P a rag u a y

34a 23 » — » B rasilian a M. Aus.

35a 30 » = » B rasilian a S. L. Gonz.

36a 6 S e tte m b re = » B ra silia n a S. Alfonso

37a 13 » = » B ra silia n a S. G. Bosco

38a 20 » = » C entro A m erica

39a 27 » = » Cilena

40 a 4 O tto b re » Colom biana

41a 11 » = » E q u a to ria n a

42 a 18 » = » P erù -B o livian a

43 a 25 » = » S ta ti U n iti E s t

44a 1 N ovem bre = » S ta ti U n iti O vest

45a 8 » = » U ru g u a ia n a

46a 15 » = » V enezuelana

47a 22 » = » Cinese

48a 29 » = » G iapponese

49a 6 D icem bre = » I n d ia n a del N o rd

50 a 13 » » In d ia n a -S u d

5.1a 20 » == » Siam ese

52 a 27 » » M alati e Case di for-

m azione

Concludendo, carissim i C onfratelli, m i piace com unicarvi su­

bito la decisione p resa u n an im em en te in C apitolo, dopo la com ­ m ovente relazione del D elegato slovacco. P e r incoraggiare quei confratelli e fa r sentire a t u t t i p iù vivo e p ressa n te il bisogno di preghiere p e r loro e p e r la cau sa della Chiesa C attolica p e r­

se g u ita ta nei paesi di regim e bolscevico, abbiam o v o ta to di aggiungere, « prò tem p ore » dopo la le ttu r a sp iritu ale, in seguito all’invocazione al S. Cuore di Gesù per le vocazioni, q u esta preghiera, t r a t t a dalle preci feriali:

(12)

Oremus prò fratrìbus nostris afflictis et eaptivis.

E . Salvos fac servos tuos, D om ine, et libera eos ex omnibus tribulationibus suis.

Ciascun Isp e tto re p o trà anche tra d u rla in lingua volgare, affinchè sia d a t u t t i meglio com presa e meglio rec ita ta .

Preghiamo pei nostri fratelli afflitti e prigionieri.

E . Salva, o Signore, i tuoi servi e liberali da tutte le loro tri­

bolazioni.

Carissim i C onfratelli, v i saluto anche a nom e di t u t t i gli a ltri C apitolari e m i raccom ando v iv am e n te alle vo stre o ra­

zioni.

Aff.mo in C. J . Sac. R E N ATO Z IG G IO T T I

12

S. E. I. - Torino

Riferimenti

Documenti correlati

Il Capitolo Generale ha creduto opportuno affidare a un unico Consigliere tutta la Pastorale giovanile e quella parrocchiale per i loro stretti rapporti; infatti

La perfezione dell’osservanza regolare di Don Bua è tanto nota a tutti, che potrà destare meraviglia che io desideri farne un richiamo esplicito in questa

Prima che gli allievi si rechino alle rispettive famiglie alcuni buoni signori, detti COLLABORATORI o COOPERATORI, si fanno a ricercare quelli che non avessero

Affinchè siano informati i confratelli dello stato della Congregazione, si stamperà ogni anno nel mese di gennaio un catalogo dei socii, divisi secondo la

quale componente della commissione di cui all’oggetto è invitata ad intervenire alla riunione che si terrà, in seduta pubblica, nelle sede Palazzo Boghi di Via Puccinotti n.. Varie

[r]

□ Donna non coniugata in stato di gravidanza/ragazza madre con figli minori in presenza di situazione di disagio economico e sociale, con un un reddito ISEE, riferito all’anno 2012,

Oggetto: Comunicazione avvio del procedimento - Presentazione di domande di ammissione buoni lavoro (voucher) da corrispondere a residenti nel comune di Urbino, in stato