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ATTI DEL CAPITOLO SUPERIOREDELLA SOCIETÀ SALESIANA

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Anno XXXII Marzo 1952 N. 168

ATTI DEL CAPITOLO SUPERIORE

D E L L A S O C I E T À S A L E S I A N A

S O M M A R I O

I. - A T T I D E L C A P ITO LO S U P E R IO R E

Il Pr e f e t t o Ge n e r a l e: Ricordi degli Esercizi Spirituali 1952-53. — Giubileo sacerdotale di S. Em . il C ard. B enedetto Aloysi Masella. — Consacrazione episcopale di S. E. Mons. Oreste Marengo. — Arrivo di S. E. Mons. Michele Arduino e sua relazione sugli avvenim enti di questi ultim i tem pi in Cina. — Riassunzione della causa del Beato Domenico Savio. —■ Gli alloggi d u ran te il Capitolo Generale. — In v ito ai Confratelli per osservazioni e proposte sui tem i del Capitolo Ge­

nerale X V I I .

Il Re g o l a t o r ed e l Ca pit o lo Ge n e r a l e: T em i p ro p o sti p e r il C apitolo G en erale X V II: 1° Scuole P ro fe ssio n a li ed A gricole. 2° L e M issioni.

— 3° Revisione e approvazione dei R egolam enti per le Case di F o r­

mazione.

Il Co n s i g l i e r e Pr o f e s s i o n a l e: C e n t e n a r i o d e l le S c u o le P r o f e s s i o n a l i e d A g r ic o l e . — C o m u n i c a z i o n i e n o r m e .

Il Co n s i g l i e r e p e r l e Mi s s i o n i: Bisogno di personale per le Missioni.

— Dom ande per le Missioni.

Il Co n s i g l i e r e p e r i Co o p e r a t o r i e l a s t a m p a: Convegno dei Coo­

peratori Salesiani a R om a per l’11, 12 e 13 settem bre 1952. — L e t­

tu re Cattoliche.

I I . - CO M U N ICA ZIO N I E N O TE

Testo della Messa in onore di S. M aria Dom enica Mazzarello.

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ATTI D E L CAPITOLO SUPERIOR E

II Prefetto Generale.

1. Bicordi degli Esercizi S p iritu a li 1952-53.

Mi p a re doveroso a ttin g e re il pensiero ricordo dei n o stri E sercizi S p iritu ali p e r l’anno co rrente dalle u ltim e parole del com pianto D on R icaldone, giacche m eritan o u n a speciale p ro ­ lu n g a ta riflessione e u n a spiegazione degna, ta n to per i con­

fra telli che p e r le fam iglie dei giovani, degli ex-allievi e dei cooperatori. I l prim o suo ricordo può b a sta re d a solo:

V ivia m o tu tti e s e m p r e nel cuore e nello s p i­

rito d i S. Giovanni Bosco.

L ’argom ento invero è in te ressa n te e sarà di g ran d e u tilità p er t u t t i sforzarci di analizzarlo sulla scorta delle parole lapi­

darie p ro n u n ciate dal P a p a P io X I il 19 m arzo 1933 nel di­

scorso p e r l’eroicità delle v irtù dell’angelico Savio D om enico:

« T u tta la v ita di D o n Bosco, t u t t a l ’o p era sua fu sem pre u n apo sto lato , di spirito di ap o sto lato t u t t a q u a n ta pervase la sua esistenza, spirito che si esprim eva concisam ente e com pieta- m en te in quelle sue parole, in quella che fu la sua v e ra p aro la d ’ordine, e re d ita ta poi fedelm ente dai suoi figli: D a m ih i anim as, caetera folle. I n questo m o tto è il segreto del suo cuore, la forza, l ’ardore della sua c a rità , l ’am ore p e r le anim e, riflesso dell’am ore verso N ostro Signore Gesù C risto».

2. H o il piacere di a n n u n ciarv i che il 1° giugno prossim o S. E m . il Card. B e n ed etto A loysi M asella, nostro C ardinal P ro ­

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te tto re , a D io piacendo, com pirà i c in q u a n ta n n i di Sacerdozio, essendo sta to o rd in ato il 1° giugno 1902. L a sq u isita benevo­

lenza che S. E m in en za si degna di d im o strarci in ogni occasione e l ’aiu to cordiale che ci porge ogni qual v o lta dobbiam o ricor­

rere al suo alto P a tro n a to , ci obbligano in q u esta solenne oc­

casione a circondarlo col n ostro affetto filiale e con la n o stra più v iv a riconoscenza, elevando in prim o luogo al Signore la n o stra p reghiera, affinchè lo conservi a lungo e gli dia modo di com piere i m olteplici suoi g rav i doveri a van tag g io della Chiesa di D io e p e r il trionfo di Gesù Cristo nelle anim e.

3. I l 27 dicem bre u. s. nel nostro san tu ario di M aria A usi­

liatrice abbiam o a v u to la gioia di assistere alla consacrazione del novello Vescovo di D ib ru g ar (A ssam -India), S . E . M onsi­

gnor Oreste Marengo. S. E m . il C ardinale Arcivescovo di Torino volle essere il Vescovo co n sacrante e le L L . E E . il Vescovo di A lba M ons. Carlo S to p p a e il Vescovo ausiliare di T o rto n a Mons. Carlo A ngeleri conconsacranti. P re sta ro n o il servizio li­

tu rg ico i teologi del n ostro P ontificio A teneo. A l novello V e­

scovo e alla M issione a lui affidata invochiam o dal Signore le più elette benedizioni: dopo il terrem o to che l’anno scorso portò ta n te ro v in e m ateriali, lo sm em b ram en to della M issione del- l ’A ssam deciso d alla S. C. di P ro p a g a n d a F id e dovrà a p p o r­

ta r e nuovo in crem ento e m aggior facilità di lavoro m issionario.

4. D u ra n te il m ese di gennaio p er la fe sta di S. G iovanni Bosco è g iunto t r a noi S. E . Mons. M ichele A rduino, Vescovo di Shiu-C how , espulso dalla sua D iocesi d al governo com unista.

D opo b rev e sosta a R om a, ove p o tè ricevere il saluto e l ’a b ­ braccio p a te rn o di S. S. P io X I I , è g iunto a Torino il 27 gen­

naio p e r deporre ai piedi di M aria SS. A u siliatrice e di S. Gio­

v a n n i Bosco l ’am arezza del suo cuore di P a sto re e le preghiere dei suoi figli, dei sacerdo ti e dei fedeli. Credo o p p o rtuno infor­

m are t u t t i i C onfratelli delle vicende penose' a ttra v e rso alle qu ali h a d o v uto passare, essendo u n a p a g in a di sto ria che s’in ­ n e sta gloriosam ente in quella del suo predecessore S. E . M on­

signor V ersiglia, m a rtire della purezza, e di a ltri ben cinque sacerd o ti che sacrificarono la loro vita, p e r la causa di Dio in

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q uesti a n n i di to rb id i: D o n C aravario, D o n D u p o n t, D on La- reno, D o n M atkovies, D on M unda.

E cco in b rev e il seguito degli av v en im en ti com e ce li n arrò il Vescovo stesso: « L a D iocesi di Shiu-Chow (K w angtung) ven ne o ccu p ata dai C om unisti negli u ltim i tre m esi del 1949.

N el prim o anno di occupazione non v i furono g ran d i cam b ia­

m en ti nel lavoro m issionario, anzi si notò u n risveglio t r a i cri­

stia n i e u n b u o n m ovim ento t r a i p a g an i verso la Chiesa, sì che il num ero dei b a tte sim i fu il m aggiore che si ebbe nella sto ria della Diocesi. Q uesto si deve in p a rte anche al coraggio e allo sp irito di sacrificio di t u t t i i M issionari, sacerdoti e suore, che n o n o sta n te i pericoli che si prevedevano, vollero rim anere sul cam po del lavoro per incoraggiare ed a iu ta re i cristiani nell’ora della p ro v a.

» M a già d u ra n te il 1950 vi furono delle noie: difficoltà di viaggiare, alcuni sacerd o ti a rre s ta ti p e r m otivi fu tili e rilasciati dopo qualche giorno e specialm ente fre q u e n ti perquisizioni n o ttu rn e . D opo la reg istrazio n e dei M issionari —■ novem bre- dicem bre 1950 — cominciò nella D iocesi u n a v e ra persecuzione co ntro la Chiesa. L a m aggior p a rte dei M issionari furono im p e­

d iti di esercitare il loro m in istero o ebbero r is tr e tta la loro li­

b e rtà di m ovim ento. N el febb raio del 1951 perdem m o tu tt e le scuole. D u e sacerd oti furono im prigionati; uno espulso e l ’altro (cinese) lib erato dopo q u a ttro m esi di prigione. N ei p rim i m esi di q u e s t’anno q u asi t u t t e le n o stre residenze furono occupate to ta lm e n te o p a rz ialm en te d ai sold ati o dalle locali associazioni di contadini.

» I l 28 m arzo il Vescovo, M ons. M ichele A rduino, il suo V i­

cario G enerale D o n G iuseppe Cucchiara, D o n L uigi Y eh, S a ­ lesiano, a p p en a g iu n to a Shiu-Chow p e r so stitu ire il Vescovo nel caso che q u esti n o n potesse esercitare la sua a u to rità , e D o n P aolo Ja n sse n , S up erio re del Collegio D o n Bosco, furono p o sti so tto custodia p e r cinque giorni e rich iesta la loro espul­

sione. P o i furono lib eri nel recin to della residenza, m a non p o ­ tev a n o uscire. I cristiani, p assando d al cortile della scuola, p o­

tev a n o v en ire in chiesa; si p o te v a scrivere e ricevere lettere, cosicché p u r con difficoltà, si p o te v a c u ra r la Diocesi. I l 2 aprile D o n L uigi Y eh fu co nd o tto in prigione sotto pretesto che il

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perm esso p e r ven ire a Shiu-Chow non era in regola. iSTella n o tte 22-23 m aggio il Vescovo, il Vicario G enerale e D o n Paolo Ja n sse n furono n u o v am en te p o sti so tto custodia (house-arresi): tre in u n a sola sta n z a — d iv ieto assoluto di p a rla re — cu sto d iti giorno e n o tte d a guardie arm a te . I l 28 la stessa sorte toccò anche ai sacerd o ti che si tro v a v a n o a H o-sai nel Sem inario ed O rfano­

trofio e alle F iglie di M aria A usiliatrice che dirigevano la S a n ta In fa n z ia , l ’O rfanotrofio fem m inile e il R icovero dei vecchi.

» I l 3 giugno v i fu la g ran d e riunione di accusa nel giardino pubblico, p resen ti circa diecim ila persone, obbligate a p a rte c i­

p arv i. N essuno dei M issionari era presente. L a popolazione n o n o sta n te la cam p ag n a di calunnie e denigrazione f a t t a contro la Chiesa con n u m eri unici, con la radio e nelle v a rie riunioni obbligatorie non si comm osse e si trovò nessuno che accusasse la Chiesa. Cosicché le A u to rità do v ettero espellere alla cheti-' chella e a piccoli g ru p p i i sacerdoti e le suore che si tro v a v a n o al Centro.

» I l 30 n ovem bre anche al Vescovo fu com unicato l’ordine d i espulsione. L e a u to rità di polizia volevano che egli so tto scri­

vesse u n a c a rta in cui dichiarava:

1) D i avere sc ritto u n a le tte ra contro la trip lice in d i­

p enden za d ella Chiesa nazionale e di av e rla d istrib u ita fra i cristiani.

2) Che nell’episcopio si erano tro v a te arm i e oggetti p ro ib iti d alla legge.

3) Che uscendo dalla C ina conferiva la sua a u to rità epi­

scopale al sacerdote cinese P . G iovanni B a ttis ta H a.

» I l Vescovo rispose che no n a v ev a difficoltà a sottoscrivere il prim o p u n to , m a che n o n p o te v a p e n tirsi di avere scritto ta le le tte ra .

» R ig u ard o al secondo p u n to , u n a dichiarazione così gene­

rale non e ra secondo v e rità ed era lesiva del b u o n nom e della Chiesa, perciò si specificasse quel che si era tro v a to (bossoli v u o ti e r o tti di bom be d a m o rtaio lasciati dai soldati giappo­

nesi che occuparono la casa d u ra n te la guerra; u n fucile d a caccia ad a ria com pressa; g en erato ri elettrici, ecc.). D opo sner­

v a n ti e lun gh e discussioni, accettaro n o anche q u este m odi­

ficazioni.

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» R igu ardo al terzo p u n to , non a v ev a egli q u e sta a u to rità . I l sacerdote G iovanni B a ttis ta H a era già sta to designato a so­

stitu ire tem p o ran e a m e n te il Vescovo. D opo lunghe discussioni, fu ch iam ato il P a d re H a; a n c h ’egli p ro testò che non p o tev a ac­

c e tta re l’a u to rità di Vescovo, dicendo ch iaram en te che solo il S an to P a d ré p o te v a creare n uo v i Vescovi; egli fu senz’altro m an d a to v ia e i poliziotti si acco n ten taro no di u n a d ich iara­

zione in latin o e in cinese che in nessun m odo era lesiva dei d iritti e del bu on nom e della Chiesa.

» F u ro n o p o r ta ti v ia al Vescovo t u t t i gli ab iti, le insegne e i p a ra m e n ti episcopali, perchè questi, dicevano, ap p a rten e v a n o alla n u o v a chiesa cinese e il nuovo Vescovo che il governo av rebb e n om inato li avreb be d o v u ti usare. V olevano a t u t t i i costi le bolle di nom ina, m a non le tro varo no .

» 11 Vescovo fu sco rtato sino a C anton, ove all’Ufficio P r o ­ vinciale di polizia gli fu com unicato che era sta to processato (m ai in te rro g a to u n a v olta), co n d an n ato a sei m esi di prigione (già scontati) e a d essere esiliato in p erp etu o dalla Cina p er av er eccitato con le tte re i sacerdoti e i fedeli a non ad erire alla chiesa nazionale, e a non p ren d er p a rte al m ovim ento delle tre indipendenze. I l 2 dicem bre fu scortato sino al p o n te di S am -cheu n ed espulso d alla Cina ».

O ra egli a tte n d e rà l’ora di D io e noi continuerem o e m o lti­

plicherem o le n o stre preghiere, affinchè p resto cessi il giogo di sa ta n a in quella te rra e il regno di Gesù Cristo rap id a m e n te conquisti quella Nazione.

P u rtro p p o anche dei confratelli e delle case della Congre­

gazione fuori di H o ng-K o ng e M acao la sorte è orm ai eguale.

A bbiam o conservato an co ra qualche vestigio di p ro p rie tà , m a le opere sono c a d u te in m ano agli o ccupanti e g rad u alm en te si deve ab b a n d o n are tu tto e ritirarci. I confratelli cinesi sono p iù bersagliati che gli s tra n ie ri e rid o tti all’im potenza o chiusi nelle prigioni.

L e isole F ilippin e fo rtu n a ta m e n te ci aprono le p o rte e ci in v itan o a iniziare parecchie opere: come ved ete dal Catalogo, sono s ta te a c c e tta te reg o larm ente le fondazioni di T arlac e V ictorias, m a le tr a tta tiv e p e r a ltre opere, a M anila stessa e al­

tro v e, p a re siano bene a v v ia te e u n bel gruppo di confratelli

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si dispongono a salp are d alla Cina p u r col cuore straziato , p e r quelle nuove regioni ospitali.

5. I l 4 m arzo, alla vigilia del 2° anniversario della B eatifi­

cazione del n ostro caro D om enico Savio, usciva sull’Osserwa- tore Rom ano la no tizia della riassunzione della sua causa in ordine alla Canonizzazione. Come ved ete d al Bollettino Sale­

siano il cidto del B eato adolescente v a estendendosi e acqui­

stan d o sim patie universali; si m oltiplicano le grazie e i v a ri p rodigi o tte n u ti p e r la sua intercessione e s o p ra ttu tto i n ostri giovani ne subiscono il fascino e ne vogliono em ulare le v irtù . U no dei f r u tti p iù efficaci d ovrebbe essere u n m aggior fervore p e r la v ita lità e l ’ap o sto lato delle v a rie Com pagnie, delle quali E g li è il vero m odello e l ’an im ato re. M entre ci prepariam o a celebrare d a p p e rtu tto e solennem ente il 1° C entenario delle Com pagnie, che come sapete furono fo n d ate dal 1847 al 1859, il culto al B eato Savio D om enico e, speriam o, il processo p er la sua definitiva Canonizzazione, siano il mezzo più efficace p e r d e sta re nei S u p erio ri e nei giovani novello im pegno p e r il fu n zio n am en to di esse d o v un q u e abbiam o giovani d a educare e santificare.

6. A vviso importante.

L a ragione p e r cui abbiam o d o v uto rim a n d are al m ese di luglio il C apitolo G enerale è s ta ta l’im possibilità di o sp itare i C apitolari p rim a di quell’epoca, essendo p resen ti gli allievi in t u tt e le Case di Torino fino a tu tto giugno. O ra p e r la stessa ragione debbo fa r p resente agli I s p e tto ri lo n ta n i che dispongano il loro viaggio in m odo da n o n v enire a o sp itare all’O ratorio p rim a del 14 o 15 luglio. F arem o tu tto il possibile affinchè per quella d a ta Is p e tto r i e D eleg ati possano tro v a re p ro n to il p ro ­ prio posto definitivo, senza bisogno di a ltri traslochi. Dopo il C apitolo a v ran n o tem p o e m odo di so stare con t u t t a com odità a Torino e altro ve.

7. I l R ev.m o R ego lato re del C apitolo G enerale v i com unica in questo num ero degli A tti lo schem a delle tra tta z io n i che sarann o p ro p oste allo studio dei C apitolari sui tem i delle Scuole P rofessionali e delle Missioni. Tali schem i sono sem plicem ente

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ind icativi, perchè com e t u t t i sanno, lo svolgim ento di essi sarà affidato alle ap p o site Com m issioni che saranno fo rm a te dagli stessi C apitolari. Affinchè poi si possano rip ren d ere in esam e i Regolamenti delle Case di Formazione p e r la approvazione de­

finitiva, ciascun Is p e tto re si dia p rem u ra di raccogliere dai confratelli a d d e tti a ta li Case le osservazioni e p ro poste che v e rran n o poi s tu d ia te dal C apitolo G enerale. T ali R egolam enti furono sta m p a ti negli A tti del Capitolo del gennaio-febbraio 1939, n. 91.

C oncludendo porgo a t u t t i i confratelli gli auguri p e r la s a n ta P a s q u a e raccom ando che, all’avvicinarsi della d a ta del Capitolo Generale, ciascuno si faccia u n dovere di intensificare le preghiere p e r il b u o n esito del m edesimo.

V ostro affano D o n Renato Zig g io t t i.

Il Regolatore (lei Capitolo (ìcnerale.

rich iam a l ’atten zio n e sui tem i in d icati negli A tti del Capi­

tolo n. 167 e, secondo la prom essa del R ev.m o Sig. P re fe tto Generale, p e r fac ilita rn e lo studio, p rese n ta alcune esem plifica­

zioni di q u a n to può essere oggetto di pro poste concrete.

1° Tema: Scuole Pr o fessio n a li ed Ag rico le.

1) A pprovazione d efinitiva del R egolam ento p e r il Corso di P erfezionam ento p e r i C oadiutori (A tti n. 91) a p p ro v ato a d esperim ento nel X V Capitolo Generale.

2) P ersonale C oadiutori.

a) Come intensificare l ’opera n o stra nella scelta, p re p a ­ razione e cu ra delle vocazioni dei C oadiutori.

b) M odo di realizzare Case p er A sp ira n ti C oadiutori a r ­ tig iani ed agricoltori.

c) Come m an te n ere n ell’esercizio professionale d u ra n te il N oviziato i N ovizi artigiani.

d) Corso di P erfezio nam en to dopo il N oviziato.

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3) L e Scuole Professionali ed Agricole.

a) O rganizzazione. - A d a tta m e n to dei p ro g ram m i della D irezione G enerale alle esigenze scolastiche del luogo. - O rario scolastico. - D istribu zio ne dell’insegnam ento: C u ltu ra generale;

tecnologia; disegno; p ra tic a del lavoro. - D u ra ta delle vacanze estive.

b) Scuole in te rn e ed estern e per A rtigiani.

c) Se l’a ttre z z a tu ra corrisponde al progresso della tecnica professionale.

d) Come collocare gli allievi a tirocinio finito. - B im edi a e v en tu ale disoccupazione.

e) D iplom a salesiano di com piuto tirocinio.

2° Tema: Le Mis s io n i. 1) V ocazioni M issionarie.

a) G iovani - a d u lti - confratelli.

b) P re p ara z io n e - Case m issionarie.

c) Difficoltà e ris u lta ti o tte n u ti in q u esti 25 an n i di espe­

rim ento nei v a ri luoghi di M issione e Isp e tto rie extraeuropee con le vocazioni in v ia te d a ll’E u ro p a . ,

(d V ocazioni indigene.

2) V ita m issionaria.

a) P rep arazio n e dei nuovi a rriv ati.

b) V ita religiosa.

e) F orm azione dei catechisti.

d) S tazio n i m issionarie.

e) Viaggi.

/) M issionari am m alati.

3) O rganizzazione delle O pere M issionarie.

a) O pere educative: Scuole, O ratori, ecc.

b) O spedali, dispensari.

4) B ito rn o in P a tria : N orm e e raccom andazioni.

5) C o n trib u ti delle Isp e tto rie a favore delle Missioni:

a) P erso n ale m issionario.

b) A iu ti economici.

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c) P ro p a g an d a m issionaria.

d) P rocu re.

e) O pere Pontifìcie.

3° Tema: Approv azio ne d e f in it iv a d e i Reg o la m en ti p e r l e Case d i Formazione d a ti ad esperim ento d al Capitolo G enerale X V (A tti Cap., 1939, n. 91).

a) P ersonale; come p ro v ved ere alla preparazion e richiesta.

b) T riennio Filosofico e quadriennio Teologico dei Chierici negli S tu d e n ta ti: come elim inare le eccezioni.

c) Cure d o v u te ai Chierici nel tirocinio pratico.

d) « P ro g ram m i e norm e » (A tti del Cap., 1946, n. 138 bis):

se a ttu a te e quali difficoltà si incontrano.

e) T esti scolastici specialm ente p e r Religione, Filosofìa, Pedago g ia e Teologia.

I C onfratelli in m odo p artico lare in te ressa ti nelle Scuole Professionali, nelle M issioni e nelle Case di F orm azione si fac ­ ciano u n dovere di ap profondire q u esti tem i, richiam ino le loro preziose esperienze, si scam bino, ove occorra, le idee in o p p o rtu n e discussioni: le v a rie osservazioni e proposte, t r a ­ smesse tem p e stiv am e n te al R egolatore (alm eno entro giu­

gno p. v.), serviranno p er redigere gli schem i di tra tta z io n i d a so tto p o rre alle Commissioni, che si form eranno in seno al Capi­

tolo G enerale, p er uno studio accurato prim a della discussione in Sede plenaria.

Il Consigliere Professionale.

C E N T E N A R IO

D E L L E SCU O LE P R O F E S S IO N A L I E A G R IC O LE MOSTRA DIDATTICO-PROFESSIONALE.

C om u n icazion i e n orm e.

1. - Lo scopo precipuo della Mostra del Centenario indetta nel n. 166 A tti Gap. è quello di illustrare l'aspetto didattico del nostro Metodo di insegnamento e i risultati conseguiti.

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2. - Per la preparazione della Mostra e l’esame dei problemi riguardanti le Scuole Professionali e Agricole, fu istituito (Atti Gap., n. 166) un « Centro D idattico » alle dipendenze dirette del Consi­

gliere Professionale Generale. TTn Comitato coordinatore, formato presso lo stesso Centro, si mise subito allo studio per determinare la fisionomia e la stru ttu ra che avrebbe assunto la Manifestazione.

3. - F ru tto di questo studio fu la celebrazione di un Convegno Professionale, al quale parteciparono 150 Confratelli, capi e vice­

capi di tu tte le Scuole d’Italia e nel quale si esaminarono i due più im portanti temi-base del nostro Metodo d ’insegnamento: i pro­

fili professionali di ciascuna professione e i relativi programmi di insegnamento.

4. - Il Convegno fu coronato con una Mostra Grafica, affestita dail’Istitu to di A rti Grafiche di Colle Don Bosco e la cui realizza­

zione riscosse l’unanime consenso e per la ricchezza dei concetti e per la presentazione del programma generale s u e sue tre parti

(cultura generale - tecnologia e disegno - pratica del lavoro).

È in preparazione una Relazione del Convegno la quale sarà in­

viata a tu tte le Scuole Professionali e Agricole per conoscenza e studio.

Così pure sarà inviata, a richiesta, una raccolta di 50 fotografìe riproducenti tu tti i particoiari deifa Mostra D idattica antiprepara­

toria di Colle Don Bosco, utilissima come guida e indicazione (prezzo L. 4000).

5. - In base a questi studi e sulla traccia dei saggi sopra ac­

cennati, si allestisca una Mostra Professionale e Agricola in ogni Ispettoria, con il concorso delle varie Scuole Professionali e Agri­

cole della medesima.

Queste, a loro volta, faranno ottim a cosa se allestiranno piccole Mostre locali, in occasione, per esempio, degli esami finali, o della distribuzione dei premi o di altra solennità...

6. - Per facilitare il lavoro di organizzazione di queste Mostre e la soluzione dei problemi e difficoltà che potranno presentarsi, conviene designare in ogni Scuola un Confratello coadiutore, quale Delegato del Centro, e di comunicarne il nome a questo Ufficio.

7. - E ffettuata la Mostra Ispettoriale, il Delegato del Centro ne stenda la Relazione e la m andi al Centro, documentandola con al­

cune buone fotografìe che, insieme affa Refazione, illustrino il con­

cetto seguito nella presentazione delle singole parti.

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P re n d en d o occasione della ricorrenza d e f C entenario delle no stre Scuole Professionali, voglio pregare i signori I s p e tto ri di in teressarsi perchè siano m a n d a ti a questo Ufficio, per ogni nostra Scuola Professionale e Agricola, i d a ti di archivio e do­

cum enti seguenti:

a) Una monografìa succinta ma completa (non tralasciare di indicare le onorificenze conferite, sia a Confratelli che alla Scuola in genere; i premi otten u ti nelle esposizioni; altre benemerenze: boni­

fiche, invenzioni, brevetti...).

Unire una vista generale e fotografie e piante dei singoli labo­

ratori o reparti.

Dire come questi sono attrezzati (macchinario, impianti...).

b) Quali programmi di insegnamento si seguono? Orario sco­

lastico nelle sue grandi linee (tempo dato alla cultura generale, al disegno, alla tecnologia, al lavoro pratico).

Quali sono i sussidi didattici di cui si può disporre: laboratorii tecnologici, musei tecnici, biblioteca professionale, controllo, cro­

nometraggio...

Testi (di Confratelli o di altri), dispense, cartelli, filmine, serie di esercizi progressivi...

c) Quale è la situazione e il funzionamento della Scuola ri­

spetto alle leggi scolastiche della Nazione ?

La Scuola è riconosciuta? A pprovata come sede legale di esami!

Questi esami, che valore hanno rispetto alla legislazione del lavoro e quindi il loro rapporto con le varie qualifiche scolastiche e sinda­

cali: apprendista, operaio qualificato, operaio specializzato e i rela­

tivi profili professionali.

Si prega di inviare testi di leggi scolastiche: professionali e agra­

rie e così pure di leggi e ordinam enti riguardanti gli operai, l’Arti- gianato, le Organizzazioni sindacali, la sicurezza e prevenzione degli infortuni.

T utto quello che riguarda il campo professionale e operaio ci

interessa. '

il) Quali criteri si seguono riguardo all’Orientamento profes­

sionale? Vengono effettuati esperimenti del genere nel nostro am ­ biente?

e) Esiste qualche organizzazione di Assistenza ai nostri allievi artigiani per il loro collocamento professionale? nei periodi di di­

soccupazione?' (segnalare ogni iniziativa in questo campo).

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Il Consigliere delle Missioni.

Aiutiam o l e Mis s io n i.

Sono s ta te v isita te in q u esti u ltim i tem p i t u tt e le M issioni del lo n tan o O riente e num erose Is p e tto rie e M issioni dell’A m e­

rica. I l n o stro v en erato R e tto r M aggiore di s. iti., a v ev a v oluto fa r a rriv are p e r mezzo dei V isitato ri, la sua p a ro la di conforto ai cari confratelli lo ntani.

R iuscirono m olto g rad ite al R ev .m o D o n R icaldone ed agli a ltri S uperiori le notizie che in v iav ano i V isita to ri sul buono spirito e il prodigioso ap o sto lato che con slancio e abnegazione incredibile com piono i n o stri confratelli. M a ogni le tte ra e r e ­ lazione dovev a necessariam en te finire con u n accenno all’u r ­ gentissim o bisogno di personale che avevano le M issioni e al­

cune Is p e tto rie dell’A m erica. .

E p p u re a ltri nu o vi bisogni si sono ag g iu n ti negli u ltim i m esi. N o n o sta n te che ap p arisse già tro p p o v a sto il n ostro cam po di lavoro, e dopo av e r opposto resistenze, i S uperiori d ov ettero chinare la fro n te ed a c c e tta re a ltre opere. Si t r a t t a di diverse case nelle Iso le F ilippine, nell’A u stralia, di u n a ltro te rrito rio considerevole aggiunto alla Missione dei K iv a ri, e della nu o v a D iocesi di D ib ru g arh , n ell’in d ia , nonché dei la z z a re tti di Co­

lom bia che chiam ano soccorsi.

D ’a ltra p a rte , t u t t e le M issioni, che si tro v a n o in u n con­

fo rta n te sviluppo, han n o p u re g ran d e bisogno di personale.

È v e ra m en te u n grido stra z ia n te quello che a rriv a a Torino da t u t t e le M issioni e dalle Is p e tto rie d ’A m erica: « M andateci n u o v i e num erosi ap ostoli ». I V isitato ri h an n o p o tu to c o n sta­

ta r e con la loro p resenza che questo grido, p u rtro p p o , è del tu tt o giustificato. È la stessa S a n ta Sede che fa u n caldo a p ­ pello a t u t t e le Congregazioni Religiose di in viare personale n ell’A m erica L a tin a , affinchè sia possibile a tte n d e re meglio alla popolazione sem pre crescente in quei paesi, e c o n tra rre sta re la p ro p ag a n d a disastro sa che fan no i p ro te s ta n ti e i com unisti.

I l bisogno di rinforzo di personale è u rg en te p u re in G iappone e nella T h ailand ia, dove, dopo lunghi anni di sofferenze e diffi­

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colta, le circostanze sono to rn a te favorevoli assai allo sviluppo delle n o stre opere. Si po treb b e dire lo stesso a riguard o del­

l’I ndia.

D obbiam o riconoscere che i n o stri confratelli, ta n to delle M issioni come delle Isp e tto rie dell’A m erica, lav o ran o indefes­

sam ente p er le vocazioni. I ris u lta ti sono m olto incorag gian ti, m a ìm p a ri alle necessità, ta n to più che si dovrà a sp e tta re alcuni an n i p rim a di p o tern e raccogliere i fru tti.

Forse a qualcuno viene d a pensare, che i n o stri gloriosi m issionari, cacciati d alla Cina, p o treb b ero rinforzare le altre Missioni dell’O rien te o anche le Isp e tto rie dell’A m erica. N o n è così. A lcuni di q u esti m issionari versano in condizioni di salute tali, a causa delle sofferenze subite, che p er lungo tem po sarà loro im possibile a p p licarsi al lavoro m issionario. Gli a ltri sono s ta ti asso rb iti im m ed ia ta m en te dalle g rand i case già esisten ti a H o n g K ong e a M acao, e dalle tre nuove opere, che d o v e t­

tero sorgere nelle m edesim e c ittà o nelle Isole F ilippine.

D alle ragioni su esposte, com prenderete che in q u e st’anno si richiede l’invio di u n gruppo più num eroso di confratelli p er le M issioni e p e r le Isp e tto rie dell’Am erica.

Q uesta spedizione sarebbe senza dubbio il m iglior trib u to di riconoscenza alla m em oria del R ev.m o D on R icaldone, che ta n to amò e si sacrificò p e r le Missioni, e il più bel dono che la Congregazione p o tre b b e offrire al nuovo R e tto re M aggiore, all’inizio della sua p e san te carica. D ’a ltra p a rte , siamo p ersuasi che u n bu on stuolo di personale per le M issioni e p e r le Isp e t- torie dell’A m erica, è u n segno prezioso di solidarietà, ed il m i­

glior incoraggiam ento che gli Is p e tto ri e D elegati delle Mis­

sioni, possono p o rta re ai confratelli che ta n to si sacrificano in quei paesi.

È vero che in tu tte le case di E u ro p a il lavoro dei c o n fra­

telli è p u re a u m e n ta to non in proporzione del personale a causa della guerra. A d ogni m odo, costoro possono essere convin ti che, se avessero anche solo u n a p allida idea dello sta to in cui si tro v an o i confratelli di o ltre m are, gareggerebbero per rie m ­ p ire in p a rte il v u o to lasciato da coloro che Dio chiam a a re d i­

m ere quelle anim e lontane.

Pensiam o, nello stesso tem po, ai sacrifici v e ra m en te eroici,

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di uom ini e di mezzi, sosten uti da D on Bosco p e r a iu ta re le Missioni.

D ’a ltr a p a rte orm ai t u t t i sono convinti che, con il m oltipli­

carsi delle vocazioni m issionarie, si accrescono, in m odo con­

solante, anche le a ltre, nei n o stri istitu ti ed o rato ri festivi.

T u tti coloro p e rta n to , che si sentono ch iam ati al sublim e ap o sto lato delle M issioni, sono p re g a ti di fa r p ervenire q u anto p rim a la loro dom anda, p e r iniziare dopo le p ratich e opportune.

L a d o m an d a si fa d ire tta m e n te al R e tto r M aggiore, il quale, p e r mezzo del Consigliere a d d e tto alle Missioni, farà le p ratich e necessarie presso i risp e ttiv i Is p e tto ri p er assum ere le in fo rm a­

zioni e avere il debito consenso.

Chi però avesse già f a tta ta le d o m an d a, n on è p iù n e­

cessario che la rip e ta , tro v an d o si essa nel n ostro archivio.

Voglia il Signore benedire fin d ’o ra la fu tu ra spedizione, che sarà leg a ta p e r p rim a al nom e del nuovo R e tto r M aggiore e gli sarà di grande conforto.

Il Consigliere per i Cooperatori e la stampa.

rich iam a l’atten zio n e dei Sigg. Is p e tto ri sul Convegno dei C ooperatori Salesiani, che si s ta p rep aran d o a R om a, p er i giorni 11, 12 e 13 settem b re di q u e st’anno, con in te rv en to di illustri perso n alità del clero e del laicato. Q uesto convegno non a v rà c a ra tte re internazionale, m a servirà come preludio ad un vero Congresso In te rn a z io n a le dei C ooperatori, che si spera di tenere, a Dio piacendo, fra qualche anno.

P e r q u e s t’occasione facciam o in v ito a t u t t i gli Is p e tto ri di voler p a rte cip a re al Convegno, secondo le indicazioni che seguono:

1. Ci auguriam o che m olti Isp e tto ri, se non tu tti, possano in te rv en ire al Convegno, tra tte n e n d o si in I ta lia , dopo il Capi­

tolo Generale.

2. Quelli che non potessero in te rv en ire personalm ente sono p re g a ti di inv iarci u n a loro adesione sc ritta , anche a nom e dei C ooperatori della, loro Isp e tto ria .

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3. D o v ’è possibile, si p ro cu ri di m an d a re u n a delegazione che rap p re sen ti i C ooperatori della p ro p ria nazione; ta n to m e­

glio se i delegati sapranno l’italiano.

4. Gli I s p e tto r i che ne avessero la possibilità ci procurino delle adesioni d a p a rte di illu stri p erso n alità, civili ed ecclesia­

stiche, specialm ente se si t r a t t a di C ooperatori salesiani.

È necessario che coloro che han n o intenzione d ’in terv en ire e desiderano m aggiori p artico lari, si rivolgano al Comitato Cooperatori Salesiani, V ia M arsala 42, R oma; oppure allo scrivente.

Q uesto Convegno fa seguito ad u n a consolante rip resa d e l­

l’organizzazione dei C ooperatori, specialm ente in I ta lià , dopo la g uerra. D esiderò rin g raziare gli Is p e tto r i p e r la loro cordiale cooperazione in qu esto nuovo sforzo, colla istituzione, presso ogni sede isp etto riale, di u n incaricato speciale p e r i Coopera­

to ri, ove n o n esisteva ancora. So che anche all’estero non m anca l ’im pegno p er u n a sem pre m aggiore a ttiv ità in questo cam po ta n to caldeggiato d a D o n Bosco come p a rte dell’apostolato salesiano, in teressan d o q u a n ti p iù possiam o a lav o rare con noi p e r la salvezza della gioventù. I nom i degli in ca ric a ti speciali dei C ooperatori in ogni I s p e tto r ia saranno in d ic a ti nel catalogo generale.

M i p e rm e tto di ric o rd are agli Is p e tto ri le due conferenze annuali p re s c ritte p e r i C ooperatori; si dia loro la d o v u ta im ­ p o rta n z a e solennità, e se ne raccoglieranno i benefici, in u n m aggior entusiasm o e cooperazione p ra tic a fra i n o stri Coo­

p e ra to ri.

Le t t u r e Ca tt o lic h e. — Siam o a rriv a ti a ll’anno centenario della pubblicazione delle Letture Cattoliche. L a c o n tin u ità di queste L e ttu re sono u n a elo q u en te p ro v a della stim a che ne ebbero D o n Bosco che le fondò, e i suoi Successori che le so­

stennero; e dopo 100 an n i di v ita co n tinu ano anco ra a sp a r­

gere d a p p e rtu tto il b u o n seme. I n m olte nazioni l’esempio di D o n Bosco è s ta to im ita to nella pu bblicazione delle Letture Cattoliche nelle v a rie lingue. I n om aggio al P a d re dobbiam o anche noi dare il no stro appoggio a q u e sta in iz ia tiv a così sale­

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siana. I n concreto ci p erm ettiam o di suggerire q u a n to segue, lasciando a ciascuno l ’escogitare a ltre u tili industrie:

1. O gni Casa d ov rebbe avere l ’abb o n am en to alle Letture Cattoliche che escono a Torino; i fascico letti p iù o p p o rtu n i ser­

v iran n o anche per e v e n tu a li tra d u z io n i nelle varie lingue.

2. Si faccia u n a giudiziosa p ro p ag a n d a delle L e ttu re fra gli allievi e i loro p a re n ti.

3. O v unq u e sia possibile se ne m an te n g a o se ne inizi la pubblicazione, sem pre secondo la m en te di D o n Bosco, che ebbe p e r fine di p ro p ag are le v e rità di n o stra sa n ta Religione e di p ro cu ra re bu one le ttu re alle fam iglie cattoliche.

4. Affinchè poi queste L e ttu r e incontrino favore e m olti letto ri, sarà necessario che la loro presentazione sia a ttra e n te sia nella v e ste tipografica, s i a . nei soggetti d a tra tta rs i.

R ingrazio coloro che si dedicano a questo apostolato a costo di n o n lievi sacrifici, e coloro che v o rran n o accingersi a fare a ltre tta n to . N o n occorre che ricordi che la diffusione di buoni lib ri è in d ic a ta nelle n o stre C ostituzioni come uno degli scopi speciali della n o s tra P ia Società.

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COMUNICAZIONI E NOTE

MESSA IN ONORE DI SANTA MARIA DOMENICA MAZZARELLO

SACRA CONGREGATICI

R ITU U M l ’rot. N. A. 73/951.

AQ UEN .

In s ta n te Rev.m o D om ino Francisco T om asetti, S ocietatis S. F rancisci Salesii P ro c u ra to re Generali, S acra R itu u m Congregatio, vigore, fac u ltatu m sibi a Sanctissim o D om ino N ostro Pio D ivina P ro v id e n tia P a p a X I I spe- cialiter trib u ta ru m , p ropositum schem a Missae in honorem M ariae Do- m inicae M azzarello, Yirginis, C onfundatricis In s titu ti F iliarum a M aria A uxiliatrice, diligenter revisum et em endatum , p ro u t in adnexis foliis jacet, ap p ro b a v it atq u e ab om nibus, quibus ju s est, ad norm am R ubricarum adhibendum benigne indulsit. C ontrariis non o b sta n tib u s quibuscum que.

Bomae, die 1 M artii 1952.

(bollo) f C. Card. Mi c a r a

Pro Praef.

t A. Ca r i a c i, A rd i. Seleueien., Seeretari/us.

Di e 14 Ma j i

MISSA

S. M A RIA E D OM IN ICA E M AZZARELLO

V lR G IN IS

INTROITUS . P s. 4 4 , 8

D ilexisti justitiam , et oclisti iniquitatem: propterea u n xit te Deus, Deus tuus, oleo laetitìae prae consortibus tuis. (T. P . A lleluja, alleluja.) P s. ibid., 2.

Eructavit cor m eum verbum bonum: dico ego opera mea regi. Gloria P atri.

0 RATIO

Deus, qui per beatavi M ariani Dominicani liumilitate et cantate praecla- ram novum in Ecclesia tua virginum coetum congregasti: concede propitius;

u t ejusdem exemplis jugiter inhaerentes, vitam consequamur aeternam. Per D om inum .

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Le c t i o Ep i s t o l a e b e a t i Pa u l i Ap o s t o l i a d Co r i n t h i o s

I Cor., 1, 20-31

Fratres: Videte vocationem vestram, quia non m ulti sapientes secundum cameni, non m ulti potentes, non m ulti nobiles: sed quae stulta sunt m undi elegit Deus, ut confundat sapientes; et infirm a m u n d i elegit Deus, ut eonjundat fortia; et ignobilia m undi et conlemptibilia elegit Deus et ea quae non sunt, ut ea quae sunt deslrueret, u t non glorietur omnis caro in conspectu ejus. E x ipso autem vos estis in Christo Jesu, qtii factus est nobis sapientia a Deo et justitia et sanctificatio et redemptio; ut, quemadmodum scriptum est: Qui glo- riatur, in Domino glorietur.

Gr a d u a l e Ps. 7 9 , 1 0 -1 2 Piantasti radiees ejus et im plevit terrarn.

if). E xtendit palmites suos usque ad mare.

Alleluja, alleluja. P ro v . 31, 30. M ulier timens D om inum ipsa laudabitur.

Alleluja.

P o st S eptuag.; omissis A lleluja e t V ersu sequenti, dicitur

Tr a c t u s Ps. 4 4 , 11 e t 12 A u d i filia, et vide, et inclina aurem tuam:

quia concupivit R e x speciem tuam . Ib id ., 13 e t 1 0 . Vultum tu u m depreca- buntur omnes divites plebis: filiae regum in Jionore tuo. ^r. Ib id ., 1 5 -1 6 . Ad- ducentur Regi virgines post eam: proximae ejus afferentur tibi. ^r. Afjerentur in laetitia, et exsultatione: adducentur in tem plum Regis.

Tem pore au tem Pascliali. o m ittitu r G raduale, e t ejus loco dicitur:

Alleluja, allel-uja. f . P ro v . 31, 30. M ulier tim ens D om inum ipsa lauda­

bitur. Alleluja. P ro v . 11, 2 Ubi est hum ilitas, ibi et sapientia. Alleluja.

►fi S e q u e n t i a s a n c t i E v a n g e l i i s e c u n d u m L u c a m

L u e. 1 0 , 2 1 -2 8

I n ilio tempore: D ixit Jesus: Confiteor tibi Pater, Domine caeli et terrae, quod absGondisti haec a sapientibus et prudentibus, et revelasti ea parvulis.

Et/iam Pater: quoniam sic placuit ante te. Omnia m ih i tradita sunt a Patre meo. E t nemo scit quis sit F iliu s, n isi Pater; et quis sit Pater, n isi F iliu s et cui voluerit F iliu s revelare. E t eonversus ad discipulos suos dixit: Beati oculi qui vident quae vos videtis; dico enim vobis quod m ulti proplietae et reges vo- luerunt videre quae vos videtis et non viderunt, et audire quae auditis et non audierunt. E t ecce quidam legis peritus surrexìt tentans illum et dicens: Ma- gister, quid fadendo vitam aeternam possidebo1 A t Me d ixit ad eum: I n lege quid scriptum est? quomodo legis? Ille respondens dixit: Diliges D om inum D eum tuum ex toto corde tuo et ex tota anim a tua et ex omnibus viribus tuis et ex om ni mente tua et proxim um tu u m sicut teipsum . D ixitque illi: Reete respondisti: hoc fae et vives.

O f p e r t o r i u k P ro v . 1, 8 -9 A u d i diseiplinam patris tui ut addatur gratia capiti tuo et torques collo tuo. (T. P . Alleluja.)

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Se c r e t a

Ilostiam , Domine, tibi dicatam libenter suscipe, et, qua beata M aria Do- m inica vehementer aespuavit, cor nostrum infiam m a cantate. Per D om inim i.

C on .«un'io C ant. 3, 4 Inventi quem diligit anim a mea: tenui eum, nec dim iitam. (T. P . AUeluja.)

Po s t c o m m u n i o

Caelestibus pasti delieiis, supplices te, Domine, deprecamur: ut quem ex hoc sacro convivio puritatis et caritatis fructum beata M aria D om inica per­

cepii, ip si quoque percipere valeamus. Per D om inum .

N B . - L a Società E d itric e In tern azio n ale s ta prep aran d o e av rà già p ro n ti p er la m età di aprile i fogli speciali p er Messale nei due fo rm a ti di com posizione, cm . 2 0 x 1 2 (a d a tto p er i m essali piccoli fino all’altezza d a 25 a 30 cm.) e cm . 2 7 x 1 8 (per i m essali g ran d i di o ltre cm. 30 di altezza) della M essa in onore di S. M aria D om enica M azzarello.

L e ordinazioni si facciano d ire tta m e n te alla S.E.T., Corso R egina M ar­

g h erita, 176 - T orino (725).

S. E. I. - Torino

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