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Academic year: 2022

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Rapporto MEV(i) 2017: Treviso apre la classifica, Napoli la chiude

I dati provinciali sui decessi per causa 2014 appena rilasciati dall’Istat ed elaborati da Nebo Ricerche PA confermano la generale diminuzione della mortalità evitabile in Italia nel corso degli ultimi anni

ma ribadiscono anche un’evidente disparità geografica, a livello sia regionale che provinciale

ed. 20 17

www. mortalitaevitabile.it

Le novità dell’edizione 2017

Rispetto alle precedenti pubblicazioni della collana MEV(i), tutte integralmente disponibili sul sito dedicato www.mortalitaevitabile.it (cui si rimanda per la docu- mentazione bibliografica), la misurazione della mortalità evitabile utile alla redazione di questo Rapporto è stata affrontata con alcune innovazioni, di seguito riassunte.

Integrazione fra le classificazioni Eurostat e MEV(i) Nel giugno dello scorso anno, a seguito della diffu- sione di uno studio Eurostat sulla mortalità evitabile nei Pae si europei, è stato condotto un approfondimento finalizzato a confrontare la metodologia del Progetto MEV(i) con quella adottata dall’Ente europeo; tale ap- profondimento ha portato a una revisione della classifi- cazione MEV(i) (cfr a destra).

Adozione della nuova popolazione standard europea A partire da questa edizione di MEV(i) viene adottata la nuova popolazione standard proposta da Eurostat nel 2013 (cfr documentazione su www.mortalitaevitabile.

it) che rispetto alla precedente definisce una struttura per età più vicina a quella italiana, con una popolazione infantile ridotta a vantaggio della fascia anziana, mag- giormente rappresentata.

Elaborazioni su base triennale e serie storiche

Con l’obiettivo di rendere maggiormente robusto il set di indicatori proposto dal Progetto, le classifiche re- gionali e provinciali sono state elaborate sulla base dei dati relativi all’ultimo triennio disponibile (2012-2014 nel caso del presente Rapporto); parallelamente sono state realizzate alcune serie storiche, tra le quali i tassi standardizzati relativi agli anni del periodo 2010-2014.

Il quadro di sintesi dei decessi per causa

L’edizione 2017 stima in oltre 103.000 le morti evita- bili avvenute nel 2014 entro i primi 75 anni di vita, delle quali circa due terzi maschili (66.284 casi) e il restante terzo femminile (37.312 casi).

La tavola in basso mostra il raccordo fra le tipologie di mortalità secondo la ripartizione adottata originaria- mente da MEV(i) (rilevata dai precedenti studi italiani) e la più recente modalità di lettura indicata da Eurostat.

Le tre voci della codifica convenzionale sono tra loro mutuamente esclusive e perciò sommabili; di contro, nella lettura Eurostat parte delle cause evitabili afferi- scono sia al gruppo delle cause trattabili (amenable, AD) che a quello delle prevenibili (preventable, PD), voci che pertanto sono parzialmente sovrapponibili.

Codifica convenzionale Lettura Eurostat Decessi maschi Totale Amenable Prevent.

Prevenzione primaria 39.060 12.593 37.709 Diagnosi precoce e terapia 6.188 5.589 5.737 Altra assistenza sanitaria 21.036 14.461 9.930 Totale morti evitabili 66.284 32.643 53.376 Altra mortalità 221.224

Totale decessi 2014 287.508

Decessi femmine Totale Amenable Prevent.

Prevenzione primaria 13.838 4.123 13.521 Diagnosi precoce e terapia 11.506 11.325 11.151 Altra assistenza sanitaria 11.968 9.629 4.251 Totale morti evitabili 37.312 25.077 28.923 Altra mortalità 270.473

Totale decessi 2014 307.785

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Classificazione della mortalità evitabile

Secondo Eurostat le morti trattabili e quelle preve- nibili sono dimensioni diverse della mortalità evitabile (avoidable). In particolare, una morte è considerata evitabile se, alla luce delle conoscenze mediche e della tecnologia o alla luce della comprensione delle deter- minanti della salute al momento della morte, tutte o la maggior parte delle morti per questa causa (applicando limiti di età se appropriato) potrebbero essere evitate attraverso cure sanitarie di buona qualità (mortalità trattabile) o interventi di sanità pubblica nel senso più ampio (mortalità prevenibile).

La codifica convenzionale, che si raccorda a quella adottata negli studi Nebo già dalla fine degli anni ‘90, prevede invece una classificazione delle cause di morte a seconda che siano evitabili con interventi di preven- zione primaria, di diagnosi precoce e terapia o, infine, di igiene e altra assistenza. L’attribuzione è per intervento prevalente, e pertanto a differenza della classificazione Eurostat i gruppi sono mutuamente esclusivi e la loro somma individua il complesso della mortalità evitabile.

Il presente Rapporto approfondisce gli esiti dell’ana- lisi Nebo elaborata in occasione dello Speciale Eurostat e presenta risultati ottenuti con entrambe le viste, quel- la convenzionale e quella suggerita dall’Ente statistico europeo: l’obiettivo è rendere disponibile uno strumen- to a doppia classificazione, utilizzabile a seconda delle finalità per le quali si intendono acquisire e utilizzare gli indicatori relativi alla mortalità evitabile, anche per age- volare l’eventuale confronto con altri studi in materia.

Un ulteriore elemento di discontinuità con i prece- denti Rapporti MEV(i) è dovuto all’adozione della popo- lazione standard europea varata nel 2013, nuovo stan- dard di riferimento in numerose statistiche pubbliche, scelta anche nell’ottica di rendere coerente con altre fonti di dati il set di indicatori calcolato.

Osservando i dati della tavola alla pagina precedente si può notare che in linea di massima:

• i decessi contrastabili con interventi di prevenzio- ne primaria sono pressoché totalmente classifi- cati fra le preventable deaths,

• le morti evitabili con diagnosi e terapia tempesti- ve sono invece nella quasi totalità dei casi codifi- cate come sia amenable che preventable,

• la quota di mortalità evitabile afferente al terzo gruppo, il più eterogeneo, appare meno netta- mente attribuita fra le due voci Eurostat, anche se è rintracciabile una maggior prevalenza della casistica all’interno delle amenable deaths.

In questa e nelle pagine che seguono vengono espo- ste le classifiche regionali e provinciali, basate sull’indi- catore di sintesi standardizzato giorni perduti pro-capite.

I risultati tendono a confermare alcune evidenze emerse già nelle precedenti edizioni, come la presen- za di Marche e Toscana nella zona alta della classifica e quella della Campania nella fascia più critica.

Appare interessante, nello scorrere le classifiche, os- servare anche il posizionamento, indicato fra parentesi, che la regione o la provincia assume con riferimento a ciascun indicatore parziale (AD e PD).

Maschi

# Regione TD AD (pos) PD (pos)

1 Marche 21,34 9,88 (3) 17,24 (1) 2 Trentino A.A. 21,60 8,74 (1) 18,49 (6) 3 Veneto 21,80 9,76 (2) 17,82 (3) 4 Toscana 21,96 10,11 (4) 17,60 (2) 5 Emilia Rom. 22,14 10,47 (6) 17,84 (4) 6 Lombardia 22,82 10,32 (5) 18,67 (10) 7 Umbria 22,93 10,89 (7) 18,42 (5) 8 Liguria 23,38 11,55 (12) 18,62 (9) 9 Puglia 23,86 11,51 (11) 18,60 (8) 10 Friuli V.G. 24,19 11,05 (8) 19,22 (11)

Italia 24,30 11,71 19,33 11 Molise 24,35 12,88 (16) 18,52 (7) 12 Piemonte 24,52 11,43 (10) 19,78 (13) 13 Abruzzo 24,97 12,87 (15) 19,58 (12) 14 Basilicata 25,70 12,26 (14) 20,27 (16) 15 Lazio 25,80 12,92 (17) 20,48 (17) 16 Valle d'Aosta 25,96 11,16 (9) 21,27 (18) 17 Sicilia 26,67 14,18 (18) 20,20 (15) 18 Calabria 26,80 14,38 (19) 19,98 (14) 19 Sardegna 27,71 11,60 (13) 22,92 (20) 20 Campania 29,24 15,45 (20) 22,64 (19)

Femmine

# Regione TD AD (pos) PD (pos)

1 Veneto 12,11 7,82 (2) 9,39 (2) 2 Trentino A.A. 12,32 7,69 (1) 9,76 (5) 3 Marche 12,48 7,84 (3) 9,92 (8) 4 Toscana 12,52 7,90 (4) 9,74 (4) 5 Umbria 12,90 8,20 (5) 10,18 (9) 6 Abruzzo 13,15 9,46 (13) 9,60 (3) 7 Lombardia 13,22 8,42 (7) 10,36 (11) 8 Basilicata 13,29 9,82 (17) 8,93 (1) 9 Emilia Rom. 13,30 8,29 (6) 10,36 (11) 10 Puglia 13,50 9,73 (15) 9,84 (7) 11 Liguria 13,68 9,15 (11) 10,33 (10) 12 Sardegna 13,86 9,45 (12) 10,74 (14)

Italia 13,91 9,29 10,54

13 Piemonte 13,96 9,05 (10) 10,87 (15) 14 Calabria 14,35 10,64 (18) 9,76 (5) 15 Molise 14,36 9,63 (14) 10,46 (13) 16 Friuli VG 14,57 8,89 (9) 11,66 (18) 17 Lazio 14,78 9,73 (15) 11,16 (16) 18 Valle d’Aosta 14,82 8,67 (8) 11,85 (19) 19 Sicilia 15,74 11,48 (19) 11,27 (17) 20 Campania 17,14 12,05 (20) 12,56 (20)

Classifica 2017 della mortalità evitabile per regione e genere

Mortalità evitabile totale (TD), di cui trattabile (AD) o prevenibile (PD) - Giorni perduti std pro-capite In parentesi è riportato il posizionamento rispetto alle sole cause trattabili (AD) o prevenibili (PD).

Elaborazione Nebo Ricerche PA su dati Istat 2012-2014

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I grafici in questa pagina evi- denziano l’andamento regionale dell’indicatore di sintesi del Rap- porto MEV(i), i giorni perduti pro- capite per mortalità evitabile, cal- colato distintamente per le due voci della lettura Eurostat.

Campania, Sicilia e Lazio sia per i maschi che per le femmine si col- locano nel quadrante in alto a de- stra, quello che ospita valori oltre la media nazionale per entrambe le variabili.

Di contro, per Veneto, Marche, Trentino Alto Adige, Toscana, Um- bria, Emilia Romagna, Lombardia, Liguria in entrambi i casi si rileva- no valori sia per le amenable death che per le preventable death al di sotto dei rispettivi valori medi ita- liani.

Si può in ogni caso notare come rispetto alla media nazionale, as- sunta come baricentro degli assi, le varie regioni si distribuiscano secondo andamenti non uniformi, soprattutto nel caso della mortalità femminile.

VEN TAA

MAR

TOS UMB

ABR LOM

BAS EMR

LIG PUG SAR PIE

CAL MOL

FVG LAZ

VDA

SIC CAM

ITA

8 9 10 11 12 13

7 8 9 10 11 12

Preventable

Amenable MAR

TAA

VEN

TOS EMR LOM

UMB LIG

PUG FVG

MOL

PIE ABR

BAS LAZ VDA

SIC CAL

SAR CAM

ITA

17 18 19 20 21 22 23

7 8 9 10 11 12 13 14 15 16

Amenable

Preventable

Mortalità per cause trattabili e prevenibili per regione e genere

Giorni perduti std pro-capite

Il centro degli assi coincide con i valori della media nazionale

Maschi

Femmine

(4)

Femmine

# Provincia TD AD (pos) PD (pos)

1 Treviso 10,67 6,75 (1) 8,45 (2) 2 Prato 10,96 7,49 (11) 8,87 (7) 3 Vicenza 11,10 7,46 (9) 8,48 (3) 4 Ascoli Piceno 11,17 7,47 (10) 8,36 (1) 5 Arezzo 11,36 7,18 (4) 8,72 (5) 6 Ogliastra 11,40 8,60 (40) 8,48 (3) 7 Trento 11,58 7,35 (7) 9,15 (13) 8 Firenze 11,67 7,06 (2) 9,17 (15) 9 Massa-Carrara 11,74 7,55 (12) 9,29 (18) 10 Monza-Brianza 11,85 7,85 (16) 9,24 (16) 11 Lecco 11,86 7,13 (3) 9,31 (20) 12 Pesaro-Urbino 11,93 7,44 (8) 9,29 (18) 13 Padova 11,98 7,59 (13) 9,43 (23) 14 Rimini 12,05 7,24 (5) 9,61 (32) 15 Oristano 12,10 8,84 (46) 9,42 (22) 16 Verona 12,27 8,00 (21) 9,04 (11) 17 Ravenna 12,34 7,28 (6) 9,70 (33) 18 Siena 12,41 7,73 (14) 9,39 (21) 19 Perugia 12,47 7,92 (17) 9,88 (37) 20 Como 12,50 8,04 (22) 9,55 (26) 21 Reggio Emilia 12,61 7,96 (18) 9,57 (28) 22 Ancona 12,68 7,97 (20) 10,26 (48) 23 Novara 12,74 8,32 (30) 10,04 (40) 24 Brescia 12,74 7,80 (15) 10,09 (43) 25 Parma 12,75 8,10 (25) 10,25 (47) 26 Teramo 12,75 8,88 (48) 9,56 (27) 27 Modena 12,78 8,06 (24) 9,59 (29) 28 Lecce 12,79 8,98 (51) 9,60 (31) 29 Milano 12,86 8,24 (28) 10,22 (46) 30 Bari 12,97 9,25 (62) 9,50 (24) 31 Chieti 12,99 9,77 (78) 9,15 (13) 32 Catanzaro 13,00 9,82 (79) 8,89 (9) 33 Rieti 13,01 9,05 (54) 9,08 (12) 34 Savona 13,02 8,68 (44) 9,78 (35) 35 Pescara 13,05 9,41 (69) 9,71 (34) 36 Bolzano 13,12 8,04 (22) 10,43 (54) 37 Nuoro 13,13 8,67 (42) 10,43 (54) 38 Pisa 13,13 8,56 (38) 9,93 (38) 39 Asti 13,14 8,51 (35) 10,02 (39) 40 Verbano-CO 13,16 8,20 (27) 10,10 (44) 41 Livorno 13,19 8,81 (45) 9,54 (25) 42 Macerata 13,24 7,96 (18) 10,86 (68) 43 Fermo 13,28 8,49 (33) 10,44 (56) 44 Potenza 13,29 9,96 (83) 8,76 (6) 45 Matera 13,29 9,56 (73) 9,27 (17) 46 Pistoia 13,34 8,51 (35) 10,93 (74) 47 La Spezia 13,37 8,98 (51) 10,41 (52) 48 Taranto 13,44 9,47 (70) 10,12 (45) 49 Venezia 13,46 8,46 (32) 10,73 (65) 50 Bologna 13,53 8,59 (39) 10,67 (63) 51 Varese 13,53 9,08 (56) 10,30 (49) 52 Rovigo 13,57 9,10 (58) 10,59 (60) 53 M. Campidano 13,64 9,82 (79) 10,89 (72) 54 Crotone 13,74 10,20 (86) 8,96 (10)

Classifica 2017 della mortalità evitabile per provincia e genere

Mortalità evitabile totale (TD), di cui trattabile (AD) o prevenibile (PD) - Giorni perduti std pro-capite In parentesi è riportato il posizionamento rispetto alle sole cause trattabili (AD) o prevenibili (PD).

la tavola segue alla pagina successiva

Maschi

# Provincia TD AD (pos) PD (pos)

1 Treviso 19,65 8,17 (1) 16,42 (6) 2 Firenze 19,72 8,95 (5) 16,12 (3) 3 Ascoli Piceno 19,90 9,15 (8) 16,43 (7) 4 Rimini 20,17 9,38 (9) 16,43 (7) 5 Fermo 20,20 9,84 (18) 16,00 (1) 6 Monza-Brianza 20,20 8,94 (4) 16,47 (9) 7 Siena 20,32 9,09 (6) 16,27 (4) 8 Prato 20,35 9,86 (19) 16,07 (2) 9 Padova 20,74 9,82 (17) 16,89 (12) 10 Forlì-Cesena 20,81 9,72 (15) 16,74 (10) 11 Trento 20,84 8,75 (2) 17,56 (21) 12 Lecco 20,94 9,67 (14) 16,88 (11) 13 Ancona 21,28 9,48 (12) 17,37 (19) 14 Arezzo 21,38 9,86 (19) 17,14 (16) 15 La Spezia 21,42 9,61 (13) 17,35 (18) 16 Ravenna 21,59 9,72 (15) 17,93 (25) 17 Milano 21,60 10,23 (27) 17,58 (22) 18 Modena 21,65 10,44 (35) 16,99 (13) 19 Vicenza 21,66 10,00 (22) 17,74 (23) 20 Verona 21,75 10,10 (24) 17,10 (15) 21 Reggio Emilia 21,79 10,16 (26) 17,01 (14) 22 Pesaro-Urbino 22,03 9,87 (21) 18,12 (30) 23 Bologna 22,07 10,78 (45) 17,83 (24) 24 Bari 22,18 10,61 (40) 17,49 (20) 25 Perugia 22,20 10,38 (31) 18,10 (29) 26 Macerata 22,26 10,97 (50) 17,27 (17) 27 Pordenone 22,32 10,32 (30) 18,42 (35) 28 Pistoia 22,36 10,61 (40) 18,29 (33) 29 Bolzano 22,41 8,75 (2) 19,46 (54) 30 Imperia 22,46 10,71 (43) 18,57 (38) 31 Como 22,54 10,07 (23) 18,17 (32) 32 Pisa 22,69 10,49 (36) 18,12 (30) 33 Livorno 22,70 10,38 (31) 17,98 (27) 34 Parma 22,72 10,74 (44) 18,37 (34) 35 Isernia 22,74 12,08 (69) 16,29 (5) 36 Varese 22,77 10,80 (46) 18,58 (39) 37 Barletta-AT 23,04 10,99 (51) 18,04 (28) 38 Venezia 23,11 10,28 (29) 19,02 (47) 39 Grosseto 23,28 10,60 (39) 18,47 (36) 40 Bergamo 23,31 10,40 (33) 18,96 (45) 41 Rieti 23,62 12,78 (83) 17,97 (26) 42 Gorizia 23,72 9,47 (10) 19,46 (54) 43 Mantova 23,73 10,40 (33) 19,55 (59) 44 Lecce 23,78 10,81 (48) 18,51 (37) 45 Genova 23,82 12,16 (73) 18,86 (42) 46 Brescia 23,92 10,55 (38) 19,75 (63) 47 Torino 23,98 11,17 (54) 19,44 (53) 48 Cuneo 24,01 10,82 (49) 19,38 (51) 49 Novara 24,02 11,33 (56) 19,64 (61) 50 Teramo 24,23 12,41 (78) 18,93 (43) 51 Chieti 24,23 12,63 (81) 19,01 (46) 52 Trieste 24,25 12,08 (69) 18,81 (40) 53 Savona 24,28 11,85 (64) 18,93 (43) 54 Piacenza 24,30 10,80 (46) 20,37 (79)

(5)

Femmine

# Provincia TD AD (pos) PD (pos)

55 Pordenone 13,81 8,39 (31) 11,02 (81) 56 Genova 13,84 9,32 (65) 10,44 (56) 57 L’Aquila 13,87 9,70 (75) 10,08 (41) 58 Forlì-Cesena 13,88 8,30 (29) 10,67 (63) 59 Torino 13,88 8,91 (49) 10,88 (71) 60 Barletta-AT 13,90 10,85 (97) 10,32 (50) 61 Bergamo 13,90 8,53 (37) 10,83 (67) 62 Avellino 13,97 10,38 (91) 10,08 (41) 63 Terni 14,04 8,94 (50) 11,02 (81) 64 Isernia 14,05 10,40 (92) 8,87 (7) 65 Sassari 14,06 9,31 (64) 10,97 (76) 66 Agrigento 14,07 10,27 (88) 10,41 (52) 67 Belluno 14,07 9,11 (59) 10,99 (78) 68 Cuneo 14,07 9,33 (67) 10,87 (69) 69 Carbonia-I 14,08 9,32 (65) 11,11 (84) 70 Grosseto 14,09 8,16 (26) 11,26 (89) 71 Udine 14,10 8,49 (33) 11,20 (85) 72 Viterbo 14,14 8,87 (47) 10,97 (76) 73 Vercelli 14,16 9,00 (53) 11,30 (94) 74 Imperia 14,17 9,29 (63) 10,50 (59) 75 Sondrio 14,24 8,63 (41) 11,24 (87) 76 Cagliari 14,30 9,55 (72) 11,01 (79) 77 Lucca 14,40 9,15 (60) 11,27 (90) 78 Campobasso 14,47 9,35 (68) 11,05 (83) 79 Pavia 14,51 9,08 (56) 11,59 (99) 80 Frosinone 14,53 9,63 (74) 10,81 (66) 81 Brindisi 14,58 10,20 (86) 10,61 (61) 82 R. Calabria 14,58 10,90 (98) 9,59 (29) 83 Mantova 14,59 9,49 (71) 11,29 (93) 84 Salerno 14,72 10,52 (94) 10,47 (58) 85 Foggia 14,74 11,01 (99) 9,85 (36) 86 Vibo Valentia 14,76 11,24 (101) 10,61 (61) 87 Trapani 14,81 10,50 (93) 11,28 (92) 88 Aosta 14,82 8,67 (42) 11,85 (101) 89 Latina 14,88 10,34 (90) 10,95 (75) 90 Cosenza 14,88 10,78 (95) 10,33 (51) 91 Roma 14,91 9,75 (77) 11,33 (95) 92 Olbia-Tempio 14,97 10,79 (96) 11,23 (86) 93 Cremona 15,00 9,90 (82) 11,25 (88) 94 Piacenza 15,01 9,06 (55) 12,14 (105) 95 Biella 15,18 9,87 (81) 12,02 (104) 96 Alessandria 15,31 10,29 (89) 11,49 (96) 97 Ferrara 15,37 9,73 (76) 11,86 (102) 98 Messina 15,38 11,23 (100) 11,01 (79) 99 Gorizia 15,43 9,15 (60) 12,56 (107) 100 Ragusa 15,56 11,54 (103) 10,87 (69) 101 Trieste 15,70 10,04 (84) 12,71 (108) 102 Benevento 15,87 12,17 (106) 10,91 (73) 103 Palermo 15,94 11,36 (102) 11,27 (90) 104 Catania 16,00 11,81 (104) 11,55 (98) 105 Lodi 16,21 10,08 (85) 13,01 (109) 106 Siracusa 16,71 12,01 (105) 11,82 (100) 107 Caltanissetta 16,86 12,59 (108) 11,52 (97) 108 Caserta 16,96 12,30 (107) 12,29 (106) 109 Enna 17,07 13,54 (110) 11,95 (103) 110 Napoli 18,68 12,78 (109) 13,92 (110) Maschi

# Provincia TD AD (pos) PD (pos)

55 Taranto 24,39 11,84 (63) 19,18 (49) 56 Lodi 24,54 10,63 (42) 20,79 (85) 57 Asti 24,67 11,92 (65) 19,79 (64) 58 Belluno 24,84 9,47 (10) 21,26 (90) 59 Cremona 24,85 10,14 (25) 20,34 (77) 60 Campobasso 24,96 13,19 (89) 19,39 (52) 61 Terni 25,05 12,36 (75) 19,36 (50) 62 Ragusa 25,06 12,36 (75) 19,84 (65) 63 Ferrara 25,14 12,04 (67) 20,30 (75) 64 Brindisi 25,15 12,85 (84) 19,51 (56) 65 Vibo Valentia 25,31 13,00 (87) 19,51 (56) 66 Udine 25,34 11,48 (57) 19,74 (62) 67 Trapani 25,46 13,43 (92) 18,84 (41) 68 Roma 25,47 12,90 (86) 20,27 (73) 69 L’Aquila 25,52 13,41 (91) 20,13 (70) 70 Potenza 25,55 12,50 (79) 19,87 (66) 71 Benevento 25,56 13,57 (94) 19,06 (48) 72 Lucca 25,67 12,14 (72) 20,03 (67) 73 Rovigo 25,75 11,01 (52) 21,38 (93) 74 Verbano-CO 25,86 11,62 (60) 21,38 (93) 75 Alessandria 25,87 12,40 (77) 20,14 (71) 76 Massa-Carrara 25,89 11,50 (58) 20,75 (84) 77 Matera 25,93 11,75 (61) 20,95 (86) 78 Pescara 25,95 13,04 (88) 20,30 (75) 79 Aosta 25,96 11,16 (53) 21,27 (91) 80 Biella 26,02 11,54 (59) 21,05 (87) 81 Messina 26,29 14,73 (104) 19,53 (58) 82 Agrigento 26,36 13,79 (96) 20,34 (77) 83 Viterbo 26,37 12,54 (80) 21,05 (87) 84 Palermo 26,52 14,27 (98) 20,04 (68) 85 Avellino 26,63 14,35 (100) 20,40 (80) 86 Foggia 26,64 13,44 (93) 20,28 (74) 87 Cagliari 26,65 11,27 (55) 21,83 (99) 88 Olbia-Tempio 26,71 12,24 (74) 21,60 (95) 89 Oristano 26,73 12,01 (66) 21,20 (89) 90 Cosenza 26,78 14,31 (99) 19,56 (60) 91 R. Calabria 26,87 14,42 (101) 20,17 (72) 92 Ogliastra 26,88 9,13 (7) 23,28 (104) 93 Pavia 26,92 12,09 (71) 22,19 (101) 94 Catanzaro 26,92 14,88 (105) 20,04 (68) 95 Latina 27,02 12,87 (85) 21,28 (92) 96 Salerno 27,10 14,91 (106) 20,54 (81) 97 Catania 27,14 14,23 (97) 20,56 (82) 98 Frosinone 27,19 13,29 (90) 21,62 (96) 99 Siracusa 27,51 14,67 (103) 20,57 (83) 100 Vercelli 27,58 13,66 (95) 22,09 (100) 101 Carbonia-I 27,90 10,52 (37) 24,18 (107) 102 Caltanissetta 28,00 14,42 (101) 21,66 (97) 103 Crotone 28,35 15,09 (107) 21,74 (98) 104 Sassari 28,49 11,76 (62) 23,75 (105) 105 Sondrio 28,87 10,26 (28) 25,19 (109) 106 Enna 29,12 15,82 (109) 22,28 (102) 107 Caserta 29,50 15,55 (108) 22,64 (103) 108 M. Campidano 29,53 12,04 (67) 25,36 (110) 109 Nuoro 30,59 12,77 (82) 25,11 (108) 110 Napoli 30,79 15,99 (110) 24,16 (106)

la tavola segue dalla pagina precedente

(6)

Mappe epidemiologiche della mortalità evitabile

Giorni perduti std pro-capite per Provincia

Con indicazione del posizionamento delle Città metropolitane

m – 0,5×σ media m + 0,5×σ m – 1,0×σ nazionale m + 1,0×σ

Firenze (8) Milano (29)

Bari (30)

Venezia (49) Bologna (50) Genova (56) Torino (59) Cagliari (76) R. Calabria (82)

Roma (91)

Messina (98) Palermo (103) Catania (104) Napoli (110)

Mortalità Evitabile

Maschi

Elaborazione Nebo Ricerche PA su dati Istat 2012-2014 Firenze (2)

Milano (17) Bologna (23)

Bari (24)

Venezia (38) Genova (45) Torino (47)

Roma (68)

Messina (81) Palermo (84) Cagliari (87) R. Calabria (91) Catania (97) Napoli (110)

Mortalità Evitabile Femmine

Le mappe epidemiologiche permettono di cogliere, secondo una visione d’insieme, distribuzioni geografiche o dettagli territoriali difficilmente percepibili nelle tavo- le di dati. I cartogrammi provinciali sono stati realizzati classificando i dati in una scala cromatica che dal colore più chiaro a quello più scuro indica, nell’ordine, livelli di mortalità via via più elevati.

Individuate sulla base del valore medio nazionale e della deviazione standard (σ), sono state definite 5 classi di intensità: due classi estreme aperte, individuate dalla media più (o meno) una deviazione standard, due clas- si intermedie, limitate verso il centro dalla media più (o meno) metà deviazione standard, e, infine, una classe centrale, come schematizzato nella legenda che correda i cartogrammi.

Accanto a ciascuna mappa è riportato l’elenco delle 14 province definite dal 1° gennaio 2017 Città metropo- litane - elencate nell’ordine in cui si rintracciano nelle rispettive classifiche e corredate dall’indice di posiziona- mento - tra le quali si notano alcune ricorrenze piuttosto frequenti:

• Firenze sempre al primo posto, il più delle volte seguita da Milano;

• Napoli all’ultimo posto in tutti e sei i casi;

• le Città del centro-nord solitamente nella prima metà della classifica, con l’eccezione di Roma;

• le Città del sud solitamente nella seconda metà della classifica, con l’eccezione di Bari.

Le mappe relative alla mortalità evitabile complessi- va (in questa pagina) consentono di rilevare alcune pe- culiarità, tra le quali, in particolare:

• un’area che si estende fra Toscana, Umbria e Marche e un’altra che abbraccia Veneto e Trenti- no Alto Adige, entrambe caratterizzate da tonali- tà meno intense e cioè da valori più bassi;

• vaste parti della Sicilia e della Campania e, nel caso dei maschi, della Sardegna che presentano colorazioni molto intense, quindi valori sensibil- mente più elevati della media nazionale.

Dalle mappe che riportano distintamente la mortali- tà prevenibile e quella trattabile (alla pagina seguente) emerge invece che:

• per le amenable deaths appare più netto un gra- diente geografico nord-sud; con qualche spora- dica eccezione, infatti, le province meridionali ri- entrano nelle due classi di valori più elevati, così come tutte le province del centro nord, salvo rari casi, afferiscono alle classi di valori prossimi alla media nazionale o inferiori;

• meno netta risulta invece la cartografia disegna- ta dai valori delle preventable deaths; in questo caso non sembrano ravvisabili specifiche tenden- ze geografiche di tipo nord-sud; è tuttavia evi- dente l’eterogeneità territoriale, talvolta pronun- ciato anche all’interno di una medesima regione o comunque fra province contigue.

(7)

Mappe epidemiologiche della mortalità evitabile

Giorni perduti std pro-capite per Provincia

Con indicazione del posizionamento delle Città metropolitane

Firenze (2) Milano (28) Venezia (32) Bologna (39) Torino (49)

Bari (62)

Genova (65) Cagliari (72)

Roma (77)

R. Calabria (98) Messina (100) Palermo (102) Catania (104) Napoli (109) Firenze (5)

Milano (27) Venezia (29)

Bari (40)

Bologna (45) Torino (54) Cagliari (55) Genova (73)

Roma (86)

Catania (97) Palermo (98) R. Calabria (101) Messina (104) Napoli (110)

Firenze (15)

Bari (24)

R. Calabria (29) Milano (46) Genova (56) Bologna (63) Venezia (65) Torino (71) Cagliari (79) Messina (79) Palermo (90)

Roma (95)

Catania (98) Napoli (110) Firenze (3)

Bari (20)

Milano (22) Bologna (24) Genova (42) Venezia (47) Torino (53) Messina (58) Palermo (68) R. Calabria (72)

Roma (73)

Catania (82) Cagliari (99) Napoli (106)

m – 0,5×σ media m + 0,5×σ m – 1,0×σ nazionale m + 1,0×σ

Elaborazione Nebo Ricerche PA

Mortalità Prevenibile

Maschi

Mortalità Prevenibile

Femmine Mortalità

Trattabile Maschi

Mortalità Trattabile

Femmine

(8)

Piemonte

0 20 40 60 80 100 120 140 160 180 200

2010 2011 2012 2013 2014 0

20 40 60 80

2010 2011 2012 2013 2014 Maschi

Femmine

M F

2010 281,1 132,8 2011 280,2 139,3 2012 265,6 136,8 2013 260,7 132,1 2014 248,8 124,5

Valle d'Aosta

0 20 40 60 80 100 120 140 160 180 200

2010 2011 2012 2013 2014 0

20 40 60 80

2010 2011 2012 2013 2014 Maschi

Femmine

M F

2010 325,7 136,5 2011 319,0 131,8 2012 272,1 145,9 2013 247,8 131,3 2014 277,7 135,5

Lombardia

0 20 40 60 80 100 120 140 160 180 200

2010 2011 2012 2013 2014 0

20 40 60 80

2010 2011 2012 2013 2014 Maschi

Femmine

M F

2010 264,3 130,4 2011 258,3 125,8 2012 258,0 128,3 2013 237,2 121,8 2014 233,4 121,5

Trentino Alto Adige

0 20 40 60 80 100 120 140 160 180 200

2010 2011 2012 2013 2014 0

20 40 60 80

2010 2011 2012 2013 2014 Maschi

Femmine

M F

2010 268,2 112,4 2011 250,0 116,0 2012 243,5 116,4 2013 227,7 110,3 2014 213,3 112,2

Mortalità evitabile per tipologia, anno, regione e genere

Tassi standardizzati × 100.000

Italia

0 20 40 60 80 100 120 140 160 180 200

2010 2011 2012 2013 2014 0

20 40 60 80

2010 2011 2012 2013 2014 Maschi

Femmine

M F

2010 276,9 134,6 2011 272,7 135,9 2012 269,1 135,8 2013 255,8 129,6 2014 246,7 126,8

La banca dati del Progetto MEV(i) ospita i dati di mor- talità provinciali a partire dal 2009.

Escludendo per motivi di uniformità il 2009 (ultimo anno prima della variazione del numero di province da 107 a 110), sono stati rielaborati i tassi standardizzati regionali annuali dal 2010 al 2014, adottando per tutti l’attuale metodologia, vale a dire utilizzando la classifi- cazione delle cause di mortalità evitabile revisionata e la popolazione standard aggiornata.

I diagrammi presenti in questa e nelle successive due pagine presentano i risultati di tale procedimento, e in particolare riportano l’andamento di ciascuna delle voci della lettura convenzionale, cioè prevenzione primaria, diagnosi precoce e terapia, igiene e assistenza sanitaria, e, nella tabella associata a ciascun grafico, della mortali- tà evitabile complessiva.

Le figure sono costruite in modo da permettere di cogliere sia la dimensione che la dinamica del fenomeno lungo l’ultimo quinquennio disponibile, anche confron- tando l’andamento fra generi o regioni e con la media nazionale.

Osservando i grafici si può notare come quasi ovun- que la mortalità evitabile maschile, e in particolare quel- la contrastabile con interventi di prevenzione primaria, sia in diminuzione, mentre risultano più eterogenei gli andamenti delle altre tipologie e del genere femminile.

Elaborazione Nebo Ricerche PA su dati Istat 2010-2014

L’osservazione delle varie realtà geografiche permet- te di percepire la varietà fra specifiche regioni (come nel caso, ad esempio, di un confronto diretto tra Campania e Puglia o tra Valle d’Aosta e Trentino Alto Adige) op- pure caratteristiche più generali, ad esempio notando come nel centro-nord la mortalità evitabile femminile con interventi di prevenzione primaria sia la voce più rilevante tra le tre, diversamente da quanto accade in quasi tutte le regioni meridionali.

Prevenzione

primaria Diagnosi precoce

e terapia Igiene e altra ass. sanitaria

(9)

Lazio

0 20 40 60 80 100 120 140 160 180 200

2010 2011 2012 2013 2014 0

20 40 60 80

2010 2011 2012 2013 2014 Maschi

Femmine

M F

2010 291,6 137,8 2011 286,5 144,8 2012 282,7 149,6 2013 272,6 135,3 2014 256,1 132,3 Marche

0 20 40 60 80 100 120 140 160 180 200

2010 2011 2012 2013 2014 0

20 40 60 80

2010 2011 2012 2013 2014 Maschi

Femmine

M F

2010 234,1 112,8 2011 241,7 114,1 2012 232,8 117,8 2013 223,9 114,5 2014 211,0 111,9

Umbria

0 20 40 60 80 100 120 140 160 180 200

2010 2011 2012 2013 2014 0

20 40 60 80

2010 2011 2012 2013 2014 Maschi

Femmine

M F

2010 266,2 113,5 2011 226,9 123,8 2012 253,3 128,0 2013 242,9 119,8 2014 216,6 114,3 x

x

Toscana

0 20 40 60 80 100 120 140 160 180 200

2010 2011 2012 2013 2014 0

20 40 60 80

2010 2011 2012 2013 2014 Maschi

Femmine

M F

2010 244,0 123,6 2011 248,3 120,8 2012 246,9 122,3 2013 229,0 116,4 2014 224,1 115,3

x

x

Emilia Romagna

0 20 40 60 80 100 120 140 160 180 200

2010 2011 2012 2013 2014 0

20 40 60 80

2010 2011 2012 2013 2014 Maschi

Femmine

M F

2010 254,8 126,2 2011 243,8 126,1 2012 248,8 127,4 2013 231,8 127,5 2014 221,2 120,9 x

x

Liguria

0 20 40 60 80 100 120 140 160 180 200

2010 2011 2012 2013 2014 0

20 40 60 80

2010 2011 2012 2013 2014 Maschi

Femmine

M F

2010 261,3 133,2 2011 275,0 138,1 2012 264,7 134,6 2013 249,6 127,9 2014 240,0 121,6

x

x

Friuli Venezia Giulia

0 20 40 60 80 100 120 140 160 180 200

2010 2011 2012 2013 2014 0

20 40 60 80

2010 2011 2012 2013 2014 Maschi

Femmine

M F

2010 287,8 137,3 2011 283,6 135,7 2012 277,1 135,6 2013 256,7 138,9 2014 235,7 127,9 x

x

Veneto

0 20 40 60 80 100 120 140 160 180 200

2010 2011 2012 2013 2014 0

20 40 60 80

2010 2011 2012 2013 2014 Maschi

Femmine

M F

2010 245,9 120,6 2011 248,2 121,1 2012 239,2 118,3 2013 229,6 113,0 2014 220,7 106,7

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(10)

x

x

Sardegna

0 20 40 60 80 100 120 140 160 180 200

2010 2011 2012 2013 2014 0

20 40 60 80

2010 2011 2012 2013 2014 Maschi

Femmine

M F

2010 301,5 126,1 2011 299,9 127,7 2012 292,1 125,8 2013 280,0 128,8 2014 268,1 124,4 x

x

Sicilia

0 20 40 60 80 100 120 140 160 180 200

2010 2011 2012 2013 2014 0

20 40 60 80

2010 2011 2012 2013 2014 Maschi

Femmine

M F

2010 302,2 157,5 2011 303,6 156,7 2012 300,7 159,4 2013 279,4 145,0 2014 269,4 145,8

x

x

Calabria

0 20 40 60 80 100 120 140 160 180 200

2010 2011 2012 2013 2014 0

20 40 60 80

2010 2011 2012 2013 2014 Maschi

Femmine

M F

2010 296,3 131,9 2011 277,5 140,0 2012 289,7 144,5 2013 270,5 127,3 2014 279,0 130,9 x

x

Basilicata

0 20 40 60 80 100 120 140 160 180 200

2010 2011 2012 2013 2014 0

20 40 60 80

2010 2011 2012 2013 2014 Maschi

Femmine

M F

2010 278,8 129,7 2011 282,5 127,3 2012 276,8 132,2 2013 257,6 118,9 2014 262,7 124,8

x

x

Puglia

0 20 40 60 80 100 120 140 160 180 200

2010 2011 2012 2013 2014 0

20 40 60 80

2010 2011 2012 2013 2014 Maschi

Femmine

M F

2010 266,1 130,2 2011 267,9 135,3 2012 262,5 128,0 2013 247,9 127,9 2014 247,3 121,7 x

x

Campania

0 20 40 60 80 100 120 140 160 180 200

2010 2011 2012 2013 2014 0

20 40 60 80

2010 2011 2012 2013 2014 Maschi

Femmine

M F

2010 348,8 177,2 2011 332,6 176,7 2012 329,1 170,8 2013 324,7 166,2 2014 308,6 164,1

x

x

Molise

0 20 40 60 80 100 120 140 160 180 200

2010 2011 2012 2013 2014 0

20 40 60 80

2010 2011 2012 2013 2014 Maschi

Femmine

M F

2010 274,5 132,0 2011 277,9 131,1 2012 251,0 132,1 2013 263,6 117,5 2014 253,9 143,2 x

x

Abruzzo

0 20 40 60 80 100 120 140 160 180 200

2010 2011 2012 2013 2014 0

20 40 60 80

2010 2011 2012 2013 2014 Maschi

Femmine

M F

2010 277,7 126,9 2011 267,4 126,7 2012 260,5 122,3 2013 264,7 119,1 2014 258,1 121,9

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Elaborazione Nebo Ricerche PA su dati Istat 2010-2014

(11)

Trasformare milioni di numeri in prodotti di conoscenza scientificamente fondati ed agevolmente fruibili è la missione aziendale di Nebo Ricerche PA, nata nel 1990, specializzata nella realizzazione di rapporti di ricerca, cru- scotti di monitoraggio e modelli di navigazione quantitativa su web.

La sempre maggiore consapevolezza della necessità di dotarsi di procedure operative direzionali lascia emergere, soprattutto in un contesto di pesante e prolungata crisi, l’oppor-

tunità di sfruttare al meglio flussi informativi per la trasformazione di elementi grezzi in indicatori di sintesi da adottare ai diversi livelli di responsabilità e comunicazione.

Coniugando la vocazione scientifica della mi- gliore tradizione accademica nei settori della ricerca sanitaria ed economica con l’attitudine alla produttività tipicamente privata, Nebo si occupa di ideare e realizzare modelli di indica- tori, anche ricorrendo alla costruzione di chiavi

di lettura ad hoc e di classificazioni originali orientate a massimizzare e ottimizzare l’uso dei dati in molteplici contesti di differente complessità.

Nebo Ricerche PA www.nebo.it 06 3975 1674

Il Rapporto MEV(i) e la relativa Base Dati Indicatori sono disponibili su www.mortalitaevitabile.it, che ospita anche i precedenti Rapporti e un’ampia Sezione dedicata a Materiali e Metodi.

Nebo Ricerche PA srl, unica titolare del Progetto MEV(i) - Mortalità evitabile (con intelligenza), autorizza diffusione e riproduzione dei prodotti della ricerca a condizione che ne sia citata la fonte.

Natalia Buzzi Direttore Scientifico Nebo Ricerche PA Giuseppe Cananzi

Dirigente Ufficio XIV RGS-IGOP Ministero dell’Economia e delle Finanze Iolanda Mozzetta

Ricercatore senior Nebo Ricerche PA Massimo Maurici

Ricercatore conf. e Professore aggregato Dip. Biomed. e Prev. Università Tor Vergata Elio Tondo

Responsabile IT Nebo Ricerche PA

informazioni: mevi@nebo.it www.mortalitaevitabile.it Progetto Grafico

Ornella Fassio

Graphic Designer DesignOF www.designof.it

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