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CITTA' DI TREVIGLIO PROVINCIA DI BERGAMO

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CITTA' DI TREVIGLIO

PROVINCIA DI BERGAMO

CLASSIFICAZIONE ACUSTICA DEL

TERRITORIO DEL COMUNE DI TREVIGLIO

(REVISIONE)

Adottato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 21 del 11/03/2009

Esame delle osservazioni pervenute con deliberazione della Giunta Comunale n. 112 del 24/08/2009 Parere della Seconda Commissione Consiliare nella seduta del 26/10/2009

Riadottato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 109 del 17/11/2009 Parere della Seconda Commissione Consiliare nella seduta del 10/03/2010

Redazione:

Settore Gestione del Territorio - Servizio Ambiente (Consulenza “Società di Prevenzione” – Seveso)

gennaio 2009

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Premessa

Il sistema normativo in vigore prevede la regolamentazione delle emissioni di rumore stabilendo limiti massimi di accettabilità in funzione della classificazione delle zone del territorio, secondo i criteri specificati dalla Delibera della Giunta Regionale n. 7/9776 del 12/7/2002.

La classificazione acustica in zone del territorio comunale è un atto di tipo programmatico e, pur tenendo conto in modo realistico della destinazione d'uso del territorio, deve perseguire lo scopo di un miglioramento della situazione ambientale ed è stato redatto secondo criteri che consentano una riduzione del rumore presente al momento e il contenimento del rumore prodotto dalle future realizzazioni.

La classificazione deve essere vista come un atto in continua evoluzione, che viene aggiornato in armonia con lo sviluppo urbanistico e pertanto, pur fornendo un supporto alle scelte che l’Amministrazione prenderà in futuro, non le condiziona ovviamente in modo assoluto.

Si veda ad esempio come la zona della lottizzazione del “Bollone”, che precedentemente era classificata come di Classe III è ora in parte di Classe III e in parte di Classe II.

Nella redazione del Piano di Governo del Territorio si dovrà tenere conto che ogni variante all’attuale assetto urbanistico può avere ripercussioni sullo stato acustico del territorio, pertanto si dovranno prevedere sviluppi compatibili con le condizioni attuali (prendendo a riferimento la classificazione acustica) onde evitare fenomeni di inquinamento acustico oltre i limiti di tollerabilità.

Conformemente a quanto disposto dalla normativa in materia, con Delibera del Consiglio Comunale n. 11 del 29/1/2002 il Comune di Treviglio aveva dato inizio all’iter per l’adozione della classificazione acustica del territorio comunale e di un regolamento in materia di inquinamento acustico.

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Con successiva Delibera del Consiglio Comunale n. 13 del 16/2/2004 si era provveduto a prendere in esame le osservazioni pervenute, senza peraltro giungere all’approvazione definitiva.

La decisione di dotare definitivamente il Comune di Treviglio della Classificazione acustica del territorio ha fatto si che si procedesse ad aggiornare sia i relativi elaborati che il regolamento già approvato, introducendo le necessarie modifiche al fine di renderli compatibili con le osservazioni pervenute ed accettate, adattarle alla situazione urbanistica che nel frattempo si era evoluta e al fine di introdurre una serie di correzioni per una migliore gestione della problematica da parte degli uffici competenti, riguardanti in particolare il rilascio delle autorizzazioni in deroga.

In occasione del riesame degli elaborati si sono fra l’altro presi in esame:

- il parere espresso dall’ARPA,

- i pareri espressi dai comuni limitrofi cui erano stati trasmessi gli elaborati relativi alla classificazione acustica approvata,

- le espansioni urbanistiche intervenute, tra cui la nuova zona di espansione denominata “Bollone” e la riqualificazione dell’area ex Baslini.

I criteri adottati per la classificazione

Per la classificazione del territorio comunale sono stati adottati i criteri già descritti nei documenti precedentemente approvati.

In particolare sono state attribuite (pur con i necessari aggiustamenti conseguenti al fatto di dover operare su un territorio già ampiamente urbanizzato) Classi da I a VI prendendo a riferimento i criteri sotto indicati in ragione della destinazione d’uso, oltre le indicazioni fornite dalla Regione Lombardia.

CLASSE I - aree particolarmente protette; rientrano in questa classe le aree nelle quali la quiete rappresenta un elemento di base per la loro utilizzazione:

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aree ospedaliere, scolastiche, aree destinate al riposo ed allo svago, aree residenziali rurali, aree di particolare interesse urbanistico, parchi pubblici, ecc.

CLASSE II - aree destinate ad uso prevalentemente residenziale; rientrano in questa classe le aree urbane interessate prevalentemente da traffico veicolare locale, con bassa densità di popolazione, con limitata presenza di attività commerciali ed assenza di attività industriali e artigianali

CLASSE III - aree di tipo misto; rientrano in questa classe le aree urbane interessate da traffico veicolare locale o di attraversamento, con media densità di popolazione, con presenza di attività commerciali, uffici con limitata presenza di attività artigianali e con assenza di attività industriali; aree rurali interessate da attività che impiegano macchine operatrici

CLASSE IV - aree di intensa attività umana; rientrano in questa classe le aree urbane interessate da intenso traffico veicolare, con alta densità di popolazione, con elevata presenza di attività commerciali e uffici, con presenza di attività artigianali; le aree in prossimità di strade di grande comunicazione e di linee ferroviarie; le aree portuali, le aree con limitata presenza di piccole industrie.

CLASSE V - aree prevalentemente industriali; rientrano in questa classe le aree interessate da insediamenti industriali e con scarsità di abitazioni.

CLASSE VI - aree esclusivamente industriali; rientrano in questa classe le aree esclusivamente interessate da attività industriali e prive di insediamenti abitativi.

I limiti di rumore stabiliti differiscono di 5 dB tra una classe e l’altra, la Classe I è quella per cui sono previsti i limiti più bassi.

La classificazione, ha dovuto inoltre tener conto:

- della necessità tecnica di non poter realizzare aree di piccole dimensioni

- della necessità di realizzare una gradualità nell’attribuzione delle Classi, salvo casi eccezionali.

Anche nella presente revisione viene mantenuto l’obiettivo di prevenire il deterioramento di zone non inquinate e di risanare quelle dove attualmente sono riscontrabili livelli di rumorosità ambientale potenzialmente elevata, già

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adottato in precedenza, con una conseguente riduzione delle aree a classe più alta.

La proposta di revisione della classificazione acustica del territorio di Treviglio

La revisione della classificazione è stata indirizzata a:

- modificare la classificazione di alcune zone al fine di evitare il più possibile il contatto fra zone i cui limiti differiscono per più di 5 dB e di eliminare il contatto fra aree i cui limiti differiscono di più di 10 dB

- istituire, sempre a tale scopo, zone intermedie

- ridefinire la classificazione di zone interessate dallo sviluppo urbanistico.

Nell’elaborato grafico allegato sono rappresentate le zone in cui è stato suddiviso il territorio comunale e le classi attribuite ad ogni zona.

Le aree a destinazione produttiva sono rimaste inalterate rispetto alla precedente classificazione. Ad esse sono state attribuite classi VI, V o IV in ragione della tipologia degli insediamenti e dell’estensione delle aree stesse.

Laddove necessario sono state realizzate apposite zone per garantire una gradualità fra le classi attribuite alle varie aree.

Per l’area ove è insediata la SAME, a causa della vicinanza delle abitazioni, non si potuto realizzare la zona intermedia mancante, necessaria al fine di ottenere una gradualità fra aree di classe differente. Pertanto si è optato, per una migliore salvaguardia della popolazione, per un abbassamento di una classe dell’area dello stabilimento, invece di innalzare di una classe parte dell’area ove è presente la residenza.

Per le medesime ragioni la zona comprendente l’area definita dal PRG come destinata ad attività produttive nella frazione Geromina è stata riclassificata di Classe IV in luogo della Classe V come in precedenza.

L’area della cava di via Palazzo, considerata la prossimità con una zona per attività produttive, è stata ricompresa nell’area di Classe III attigua, fatto salvo una fascia di Classe IV a contorno della zona di Classe V.

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Riguardo le strade, le indicazioni fornite dalle disposizioni regionali sono più sfumate rispetto a quelle per gli insediamenti; conseguentemente sono state effettuate scelte per analogia con strade con volume di traffico similare.

Le strade sono state pertanto classificate di Classe IV se il volume di traffico è particolarmente intenso (es. le circonvallazioni, la via Bergamo, ecc.).

Le strade rimanenti (sia interne che esterne all’abitato), considerato che il volume di traffico può essere sensibile, ma mediamente minore, sono state assimilate alla classe della zona che attraversano. Pertanto all’interno delle zone di Classe III anche le strade avranno questa classe, così come le strade delle zone di Classe II hanno la medesima classe anche considerando che mediamente hanno un volume traffico ancora minore.

Questa logica è stata seguita anche per la via Pontirolo, che presenta un volume di traffico sensibile, ma non paragonabile alle strade di Classe IV.

La presenza la presenza di strade di attraversamento con alto traffico veicolare all’interno dell’abitato, dal punto di vista dell’inquinamento acustico, è penalizzante per il territorio comunale ed in particolare per il centro storico.

Si è dovuto infatti attribuire la Classe IV nell’intorno delle vie interessate con una successiva fascia di Classe III, come è visibile nell’elaborato grafico.

Queste zone sono state identificate con una larghezza di 50 metri nelle zone non urbanizzate e di larghezza variabile nell’abitato, tenendo conto dell’effetto schermante degli edifici più prossimi alle vie in questione e della posizione degli edifici.

Anche nei pressi dell’Ospedale l’area di Classe IV è stata ridotta per poter realizzare zone intermedie di Classe III e Classe II.

Alle aree prossime alla ferrovia, per una larghezza di 100 metri è stata attribuita la Classe IV.

Sono state considerate strade di attraversamento ad alto traffico veicolare: via Milano, via Bergamo, via Brignano, via Caravaggio, via Lodi, viale Cassani, largo Vittorio Emanuele, viale Ortigara, viale Col di Lana, Largo Dante Alighieri, viale Manzoni, viale Parini, viale Porta, via Baslini, viale Monte Grappa, largo I

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Maggio, via Buonarroti, viale Piave, viale Merisio.

Dalla classificazione sono omesse le strade in previsione, nonche l’autostrada BreBeMi e la linea ferroviaria ad Alta Capacità, perchè non ancora definite nel dettaglio.

Le aree abitate sono state classificate di Classe III o in Classe II. In particolare si è cercato di enucleare tutte quelle situazioni che per loro caratteristica (densità abitativa e lontananza dalle vie di intenso traffico in primo luogo) permettevano di attribuire una classe minore.

Pertanto oltre alle aree già di Classe II già presenti, ne sono state introdotte di nuove, quali fra l’altro, la zona classificata dal PRG come area di salvaguardia ambientale a est della via Canonica fino alla via Pasturana, parte della zona di espansione del Bollone e l’area del parco del Roccolo, l’area interessata dal recupero ambientale della ex discarica Baslini a sud della via del Bosco.

All’area ex Baslini non ricadente nell’area di Classe IV determinata dal ferrovia o via ad alto traffico, è stata attribuita la Classe III.

Agli insediamenti che necessitano di particolare tutela è stata attribuita la Classe I.

La presenza delle strade di attraversamento ad alto traffico veicolare e la necessità di dare una gradualità all’attribuzione delle classi non ha permesso di attribuire la Classe I ad alcune scuole, scuola materna Carcano, Istituto Professionale – Liceo Classico, Istituto Tecnico Agrario, Istituto Professionale per il Commercio e in parte il complesso Istituto Professionale - Liceo Artistico - ITIS, cui è stata attribuita la Classe II. L’asilo nido di via Locatelli è stato inglobato nell’area di Classe III adiacente, salvo il cortile che appartiene all’area di Classe IV della via cui è prospiciente.

L’intento di pervenire ad una gradualità nell’attribuzione delle classi non si è potuto sempre ottenere. In particolare le aree dell’Istituto Professionale – Liceo Classico, dell’Istituto Tecnico Agrario e dell’Istituto Professionale per il Commercio, classificate di Classe II sono adiacenti ad area di Classe IV.

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La scuola materna di Castel Cerreto, di estensione troppo limitata perchè si potesse realizzare una zona specifica distinta è stata ricompresa nella zona di Classe II circostante, come già in precedenza; valutazione condivisa con gli uffici tecnici comunali.

Allo stato attuale il territorio comunale viene suddiviso nelle zone, riportate nella planimetria allegata i cui confini sono meglio esplicitati di seguito, in ragione della classe che viene ad esse attribuita.

ZONE DI CLASSE I

Sono state classificate di Classe I:

1. l’area di pertinenza della Scuola Elementare S.Giuseppe e della Scuola Materna (come definita dal PRG) di via Casnida (come definita dal PRG), compresa area stradale tra le scuole;

2. l’area di pertinenza della scuola materna della frazione Geromina (come definita dal PRG);

3. l’area di pertinenza della scuola elementare De Amicis e della scuola media Cameroni (come definita dal PRG);

4. l’area di pertinenza dell’Istituto Salesiano (come definita dal PRG);

5. l’area di pertinenza del Collegio degli Angeli (come definita dal PRG);

6. l’area di pertinenza della scuola materna di via Bignamini (come definita dal PRG);

7. l’area di pertinenza della scuola elementare e dell’asilo nido di via Trento (come definita dal PRG);

8. la zona comprendente le area di pertinenza del Gerontocomio, dell’Ospedale, dell’Istituto Professionale, del Liceo Artistico e dell’ITIS (come definite dal PRG), fatte salve le aree classificate di Classe II e Classe II;

9. l’area di pertinenza della scuola media Grossi (come definita dal PRG);

ZONE DI CLASSE II

Sono state classificate di Classe II:

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10. l’area del centro storico, fatte salve le zone di Classe III e Classe IV, come indicato nella planimetria e comprendente gli edifici scolastici indicati in precedenza cui è stata attribuita la Classe II;

11. l’area all’interno delle vie Milano (dal centro parrocchiale a via Magenta, Pastrengo, (fino al civico 40 incluso), Goito, Peschiera, Custoza, (fino al centro parrocchiale escluso), nonché l’area definita ad uso residenziale dal PRG a sud della via Peschiera fino a 50 metri dalla fascia A ferroviaria (definita successivamente);

12. l’area comprendente la zona definita ad uso residenziale dal PRG compresa tra le vie Fara Gera d’Adda, Canonica e Cagnola e la zona definita dal PRG di salvaguardia ambientale a est della via Canonica fino alla via Pasturana (fatta salva una fascia di 50 metri dall’area di Classe IV lungo la ferrovia);

13. l’area definita ad uso residenziale dal PRG della frazione Geromina;

14. l’area definita ad uso residenziale dal PRG della frazione Castel Cerreto;

15. l’area all’interno delle vie Giovanni da Verrazzano, Brasside, Padova, Trento, S. Bernardino, Dei Mulini (dal civico 8 compreso al limite nord del parco), Gramsci, Mons. Bignamini (lato sud dal civico 23 incluso), Giovanni XXIII, Pontirolo;

16. l’area comprendente le aree esterne a quelle di pertinenza del Gerontocomio, dell’Ospedale, dell’Istituto Professionale e del Liceo Artistico, lungo i lati ovest e sud delle stesse, e definite dal PRG come destinate ad attrezzature di interesse comunale, verde pubblico e di rispetto della Roggia Castalda, in prossimità delle scuole l’area si estende per 20 metri oltre la roggia e per 30 metri verso la via;

17. l’area definita dal PRG come insediamento rurale esistente in zona agricola relativa alla c.na Crippa;

18. l’area definita dal PRG come insediamento rurale esistente in zona agricola relativa alla c.na Crociata;

19. l’area del parco comunale del Roccolo, come definita dalla Delibera istitutiva del parco (fatta salva una fascia di 50 metri di Classe III lungo il confine con l’Istituto di Meccanizzazione Agricola) e l’area dell’omonima cascina), comprendente altresì l’area della ex discarica Baslini a sud della via del

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Bosco, fatta salva una fascia di 50 metri di Classe III lungo la zona di Classe IV della ferrovia;

20. la zona comprendente l’area fra le vie Ai Malgari, S.Zeno e Garzoneri ed il Fossato Vecchio, l’area a ovest del fossato della porzione II della lottizzazione Bollone (comprese le particelle tra essa e la via S.Zeno), l’area racchiusa tra la via Garzoneri (dal complesso La Magnolia compreso) e la via S.Zeno (a partire dal terreno di pertinenza del civico n.7 compreso);

ZONE DI CLASSE III

Sono state classificate di Classe III tutte le aree non comprese in altre classi e le aree intermedie tra zone di classe diversa.

ZONE DI CLASSE IV

Sono state classificate di Classe IV:

21. l’area di competenza del Palazzetto dello Sport, compresi i parcheggi adiacenti, fino alla ferrovia

22. l’area definita dal PRG come destinata ad attività produttive lungo la via Milano all’altezza del civico n.26;

23. l’area attualmente di proprietà dell’Istituto per la Meccanizzazione Agricola;

24. l’area definita dal PRG come destinata ad attività produttive lungo la via Bergamo all’altezza del civico n.60;

25. l l’area definita dal PRG come destinata ad attività produttive lungo la via Brignano all’altezza del civico n.39;

26. l’area definita dal PRG come destinata ad attività produttive lungo la via Brignano all’altezza del civico n.51;

27. l’area definita dal PRG come destinata ad attività produttive lungo la via Brignano all’altezza del civico n.81;

28. l’area definita dal PRG come destinata ad attività produttive lungo la via Brignano all’altezza del civico n.82;

29. la zona di competenza della ferrovia, come definita dal PRG;

30. una zona che racchiude l’area della società SAME DEUTZ-FAHR ITALIA così definita: via dei Reduci e via Isser, zona di larghezza di 50 metri a

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agli edifici dello stabilimento, se a distanza inferiore di quella suddetta; nel perimetro nord dello stabilimento, per le aree non ancora edificate, zona a partire dagli edifici dello stabilimento fino ad una distanza di 30 metri della recinzione dello stesso, per l’area prospicente la via Cagnola, zona compresa fra gli edifici dello stabilimento ed il bordo interno del ramo sud della via, per le aree già edificate, zona compresa fra tra gli edifici dello stabilimento e la recinzione dello stesso;

31. la zona comprendente le aree definite dal PRG come destinata ad attività produttive nella frazione Geromina;

nonchè l’area compresa all’interno della fascia A ferroviaria (definita successivamente), fatto salvo laddove tale zona è classificata di classe superiore ed aree intermedie di zone di classe diversa di larghezza di 50 metri

ZONE DI CLASSE V

Sono state classificate di Classe V:

32. la zona comprendente le aree definite dal PRG come destinate ad attività produttive delimitata a nord dalla linea ferroviaria Milano-Venezia, nonché le aree a diversa destinazione racchiuse all’interno delle prime;

33. l’area di pertinenza della società SAME DEUTZ-FAHR ITALIA (come definita dal PRG), fatta salva la porzione ricadente nella zona di classe IV sopra definita

nonchè aree intermedie di zone di classe diversa di larghezza di 50 metri.

ZONE DI CLASSE VI

Sono state classificate di Classe VI:

34. la zona comprendente le aree di via Bergamo definite dal PRG come destinata ad attività produttive comprendente la ditta FIV-Bianchi;

35. la zona comprendente le aree di via Bergamo definite dal PRG come destinata ad attività produttive comprendente fra le altre le aree di pertinenza della ditta Farchemia, della cava CVT-NCT e della ditta Mauri;

36. L’area di pertinenza della cava di via Pontirolo, fatta salva la porzione ricadente nella zona di classe IV sopra definita.

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FASCIA DI PERTINENZA DELLE INFRASTRUTTURE FERROVIARIE

- Parte “A”: la fascia di larghezza di 100 metri a partire dalla mezzeria del binario più esterno, da entrambi i lati dell’infrastruttura (linea, scalo merci, stazione);

- Parte “B”: la fascia di larghezza di 150 metri oltre la fascia di cui al punto precedente.

Esame delle osservazioni pervenute

Le osservazioni formulate dall’ARPA, con nota del 6/4/2004, sono state recepite.

Per quanto riguarda i comuni limitrofi, il Comune di Calvenzano non ha espresso alcuna particolare osservazione; al contrario il Comune di Pontirolo ha eccepito che a nord della cava di via Pontirolo, prevista di Classe VI, sia presente un’area che è stata classificata di Classe II da questo comune.

Valutata la situazione si è preso atto che l’attività di cava rientra tra quelle previste per la Classe VI (aree esclusivamente industriali) e inoltre che non è possibile al momento ipotizzare la creazione di zone intermedie, perchè una zona intermedia a nord non risolverebbe il problema della presenza di aree con limiti che differiscono di più di 5 dB.

Pertanto, considerato anche il fatto che l’attività della cava subirà a breve variazioni, secondo le previsioni del Piano Cave Provinciale, si ritiene al momento di non modificare la classificazione.

Quando sarà noto l’assetto definitivo dell’area si potrà procedere ad una nuova classificazione, prendendo anche gli opportuni accordi con il Comune di Pontirolo.

I piani di risanamento acustico

A seguito della revisione della classificazione, essendo presenti zone adiacenti i cui valori limite si discostino di 10 dB, risulta necessario redigere piani di risanamento acustico di competenza comunale.

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Riguardo le infrastrutture stradali si dovrà prevedere la verifica del rispetto dei limiti previsti dal DPR n.142/2004, prevedendo successivamente gli eventuali interventi di mitigazione del rumore, dando priorità alle strutture scolastiche, Ospedale e Gerontocomio, nell’ambito dell’attività pluriennale di risanamento di cui al Decreto del Ministero dell’Ambiente del 9/11/2000.

Riferimenti

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