• Non ci sono risultati.

C Prevenzione e rischio ambientale

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "C Prevenzione e rischio ambientale"

Copied!
1
0
0

Testo completo

(1)

o s s e r v a t o r i o

40 n M.D. Medicinae Doctor - Anno XXVII numero 4 - 2020

C

onsiderare la pandemia di Covid-19 come un evento sentinella, facendo tesoro delle lezioni che possiamo trarne.

Ripartire, verso la pienezza della fa- se 2 e poi ancora oltre, con un nuo- vo modello non solo di assistenza ma anche di prevenzione, che coin- volga a pieno titolo i medici del terri- torio: i medici di medicina generale, i pediatri di libera scelta, gli speciali- sti ambulatoriali interni ed esterni.

Infine, imparare a ragionare a più ampio respiro, pensando alla pande- mia come a un “segnale”, preavvi- so di tutto quello che potrebbe se- guire se non lo considerassimo in chiave globale e di tutela del nostro mondo nel suo insieme. Perché con il Covid-19, ma anche con i catacli- smi ambientali, “la natura ci sta mandando un messaggio”.

È questo, in estrema sintesi, il sen- so della lettera aperta che Isde, l’associazione internazionale dei Medici per l’ambiente, con al suo interno la Rimsa, la rete italiana dei Medici sentinella per l’ambiente, ha inviato al Presidente del Consi- glio, al Ministro della Salute, e al Ministro dell’Ambiente.

Anche i rappresentanti di diverse so- cietà professionali e scientifiche hanno sottoscritto la missiva. I con- tenuti sono stati anticipati nel corso del webinar “Da Covid-19 alla rete dei Medici sentinella per l’ambiente.

Idee e proposte per un nuovo ruolo del medico nel territorio” (7 maggio 2020, registrazione disponibile onli- ne su www.youtube.com).

þPerché coinvolgere i Mmg/Pls Perché le cose possano andare meglio nel corso di una grande epi- demia (ma non solo) le autorità sa- nitarie devono rivalutare fortemen- te il ruolo dei Mmg e Pls, coinvol- gendoli nei percorsi di prevenzione, assistenza ed erogazione di cure adeguate. Dotandoli, però, anche dei necessari strumenti di protezio- ne. Tutto questo accompagnato da sistemi di comunicazione e rapidi su informazioni cliniche, aggiorna- mento epidemiologico e risultati delle indagini”.

“Nella gestione di una pandemia, di una epidemia, nel corso delle fasi 2 e 3 il Mmg potrebbe essere la figu- ra che, caso per caso, potrebbe in- dicare i pazienti più vulnerabili (car- diopatici, diabetici, ipertesi) e dun- que più a rischio, ma non solo. I Mmg possono suggerire le misure sanitarie da intraprendere adatte ai diversi territori e fornire appropriate informazioni ai propri pazienti” - ha spiegato Paolo Lauriola, Coordina- tore rete RIMSA (ISDE-FNOMCEO) nel corso del webinar.

“In una prospettiva di valutazione del contesto ambientale, va ribadito che ci sono molte condizioni cliniche che vengono gestite solo nell’ambi- to delle cure primarie. Queste condi- zioni non dovrebbero essere ignora- te perché possono rappresentare un indicatore precoce di problemi legati all’ambiente, come

• malattie allergiche, asma;

• malattie endocrine e metaboliche;

• attacchi di panico e alterazioni dello sviluppo neurocognitivo;

• disturbi del sonno;

ma anche, e soprattutto, alcune con- dizioni veicolate da vettori (arthro- pod-borne infectious diseases), in particolare quelle trasmesse da Ae- des albopictus (zanzara tigre).

La loro trasmissione dipende dal contesto ambientale locale e quin- di chi meglio del Mmg può segna- lare le problematiche e individuare e segnalare i cluster in ambito pro- vinciale o regionale? Inoltre il Mmg è estremamente influente sulle abitudini/attitudini degli individui e sulle scelte della comunità e pos- sono giocare un ruolo cruciale co- me link tra problematiche globali ed azioni locali”.

Tornando alla Fase 2 e 3, occorre ri- cordare che essa si baserà sulla sor- veglianza del territorio. Le azioni di contrasto saranno efficaci solo se tempestive e precise. Occorre co- gliere questa necessità/opportunità per creare un sistema di “Medici Sentinella” che ci consenta di far fronte alle emergenze sanitarie, ma anche e soprattutto per creare un contesto capace di adattarsi anche alle emergenze ambientali che pos- sono contribuire e contribuiranno sempre di più a determinarle”.

Un nuovo modello di prevenzione, che coinvolga a pieno titolo i medici del territorio, considerando la pandemia di Covid-19 come un evento sentinella.

È quanto scrivono alle istituzioni i medici per l’ambiente

Prevenzione e rischio ambientale

Attraverso il presente QR-Code è possibile visualizzare con tablet/smartphone il pdf della Lettera aperta ISDE

Riferimenti

Documenti correlati

di autorizzare la concessione del patrocinio e l’utilizzo del logo Inail al 2° convegno nazionale AIRESPSA: “La Salute e la Sicurezza sul Lavoro nel nuovo

Le Autorità in indirizzo hanno infatti omesso di coinvolgere, in difesa della collettività, circa 30.000 (trentamila!) professionisti qualificati che anch'essi da anni operano in

Si parla di formare professionisti, su richiesta di un sistema salute che evolve sempre più, ma mai abbiamo sentito la volontà istituzionale di rivedere, ad esempio, una

2 È il momento di spiegare ai cittadini che i LEA non sono collocati in un virtuale self service della sanità pubblica, separabili da abilità e competenze professionali che, come

Maurizio Costantini Dott.. Stefano Feliciano

con la presente, mi sento di proporLe, a nome di tutti i dipendenti pubblici, di chiarire quale sia la posizione ufficiale della coalizione che rappresenta e quella sua personale,

Questa consunzione del ruolo del medico nelle organizzazioni è altresì aggravata, su un profilo più generale, da altre questioni irrisolte e già implose nel sistema: la

In conclusione l’Associazione Nazionale Malati Reumatici chiede con fermezza l’inserimento delle malattie reumatiche nel Piano Sanitario Nazionale e si rivolge alle