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COMUNE DI SAN DONATO MILANESE

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Academic year: 2022

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COMUNE DI

SAN DONATO MILANESE

CITTÁ METROPOLITANA DI MILANO

CODICE ENTE 11080

VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE

N. 100 del 14/06/2018

Oggetto: HEALTH CITY INSTITUTE - ADOZIONE MANIFESTO LA SALUTE NELLE CITTA': BENE COMUNE E DOCUMENTO ITALIAN URBAN DIABETES CHARTER

L’anno duemiladiciotto addì 14 del mese di giugno alle ore 15:30, nella sala delle adunanze, in seguito a convocazione, previa osservanza di tutte le formalità prescritte dalla vigente legislazione, si è riunita la Giunta Comunale.

Alla trattazione dell'oggetto sopra indicato sono presenti:

CHECCHI ANDREA SINDACO Assente

GINELLI GIANFRANCO VICE SINDACO Assente

AMIANTI CRISTINA ASSESSORE Presente

BATTOCCHIO ANDREA ASSESSORE Presente

BIGAGNOLI ANGELO LEOPOLDO ASSESSORE Presente

DE SIMONI FRANCESCO ASSESSORE Presente

NATELLA SERENELLA ANNA ASSESSORE Presente

PAPETTI CHIARA ASSESSORE Presente

Totale Presenti 6 Totale Assenti 2

Assiste ed è incaricato della redazione del presente verbale il SEGRETARIO GENERALE BRANDO GIUSEPPE.

Accertata la validità dell’adunanza il Sig. BIGAGNOLI ANGELO LEOPOLDO in qualità di ASSESSORE ne assume la presidenza, dichiarando aperta la seduta e invitando la Giunta a deliberare in merito all’oggetto sopra indicato.

Si accerta, in via preliminare, l’esistenza dei pareri espressi ai sensi dell’art. 49 D.Lgs. 18.8.2000,

n° 267.

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LA GIUNTA COMUNALE Premesso che:

• l’assunzione del presente atto è coerente con le previsioni del Documento Unico di Programmazione approvato con delibera di Consiglio Comunale n. 8 del 30.01.2018;

• il programma di governo del Sindaco, approvato con delibera Consiglio Comunale n. 41 del 28.09.2017, prevede, tra l’altro, l’impegno dell’Amministrazione Comunale a promuovere programmi di educazione alla prevenzione primaria, volta a introdurre corretti stili di vita finalizzati ad impedire o ridurre il rischio di malattie;

Considerato che:

• il miglioramento del contesto urbano per favorire il benessere dei cittadini deve essere obiettivo prioritario delle amministrazioni locali

• l'Amministrazione Comunale riconosce nell'attività fisico-motoria un potente fattore di salute e benessere individuale e collettivo e ha pertanto intrapreso iniziative di promozione dell'attività fisica sul territorio, tra cui i “gruppi di cammino” condivise con associazioni e società sportive, il mondo della scuola, le farmacie, gli enti sanitari tra cui ATS e il Policlinico di San Donato e la comunità medica per diffondere l'adesione a uno stile di vita attivo in tutte le età e in particolare nelle giovani e nei giovani, e per utilizzare l'esercizio fisico come strumento di prevenzione e contrasto all'insorgenza e allo sviluppo di malattie croniche;

• riconosce inoltre l'importanza della promozione della mobilità dolce come strumento per incoraggiare l'attività fisica quotidiana – a partire dalle giovani generazioni – e al contempo rendere più piacevoli e sicuri i quartieri e contenere l'impatto dell'inquinamento nel contesto urbano;

Ritenuto di impegnarsi ad individuare e mettere in atto ulteriori azioni mirate e sinergiche che possano essere di ausilio e sviluppo alla promozione di stili di vita e ambienti favorevoli alla salute e al benessere di cittadini, in quanto ciò costituisce un fondamentale strumento di prevenzione dei fattori di rischio comportamentali delle cronicità;

Dato altresì atto che l'Amministrazione Comunale:

• riconosce che il benessere psico-fisico raggiunto attraverso un corretto stile di vita possa produrre benefici non solo individuali, ma anche sociali, ambientali ed economici nell'ambito di una politica volta alla valorizzazione del territorio basata sull'equilibrio ambientale e sullo sviluppo sostenibile;

• collabora con le farmacie comunali supportandole nelle diverse iniziative promosse dalle stesse e finalizzate alla prevenzione primaria e all'introduzione di corretti stili di vita finalizzati ad impedire o ridurre il rischio di malattie

• nel mese di ottobre 2017 ha collaborato con l’Associazione AVO – Associazione volontari ospedalieri Onlus di San Donato Milanese per la realizzazione di una Conferenza sul tema del diabete;

Rilevato che il diabete è una delle patologie croniche a più ampia diffusione e costituisce una delle più rilevanti e costose malattie sociali, soprattutto per il suo carattere di cronicità e per la tendenza a determinare complicanze nel lungo periodo;

Deliberazione di Giunta Comunale n. 100 del 14/06/2018

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Preso atto che:

• l'Health City Institute, organizzazione indipendente e no profit, ha elaborato e adottato un manifesto denominato “La salute nelle città: bene comune” al fine di deliberare i punti chiave che possano guidare le città a studiare e approfondire i determinanti della salute nei propri contesti urbani ed individuare le priorità sulle quali agire in tema di salute e benessere nelle città;

• detto manifesto contiene principi e linee guida per lo studio di strategie e di miglioramento degli stili di vita e dello stato di salute e benessere dei cittadini;

• è altresì caratterizzato dalla ricerca di elementi di raccordo fra istituzioni, al fine di consentire un approccio più efficace al cambiamento degli stili di vita della popolazione;

Dato atto che la citata organizzazione ha altresì elaborato e adottato il documento “Italian Urban Diabetes Charter”, documento che delibera i punti chiave che possano guidare le Città a studiare l'impatto del diabete di tipo 2 nei propri contesti urbani e promuovere strategie per migliorare la qualità di vita della persona con diabete di tipo 2, favorire programmi di prevenzione del diabete di tipo 2 su tutto il territorio urbano, assicurando diagnosi e trattamenti precoci ed evitare i costi sociali dovuti dalle complicanze e dalla mortalità;

Rilevato che ATS Città Metropolitana di Milano ha recentemente deliberato adottando i suddetti documenti quali strumenti utili sia al potenziamento della comunicazione tra i diversi attori della rete sia suggerendo modalità operative orientate a un approccio gestionale globale, multisettoriale e pluridisciplinare nei confronti dei diabetici;

Considerato che è pervenuta al Comune richiesta di adozione dei suddetti documenti (prot.

21491 del 11 giugno 2018);

Riscontrata la validità dei citati documenti e ritenuto siano pienamente in linea con gli indirizzi politici di questa Amministrazione e pertanto adottabili anche in considerazione del preminente interesse pubblico alla tutela della salute, attraverso varie azioni, fra cui la promozione della pratica motoria e sportiva e la promozione di un contesto territoriale favorevole alla salute;

Precisato che l'adozione dei suddetti documenti non comporta oneri di spesa per questo Ente;

Visto altresì l’art. 4 dello Statuto Comunale, che stabilisce che nel perseguimento dei suoi obiettivi e nell’esercizio delle sue funzioni, il Comune individua come riferimento il criterio della sussidiarietà per coadiuvare, coordinare e valorizzare l’iniziativa spontanea degli organismi sociali;

Visto il parere favorevole in ordine alla regolarità tecnica del presente atto espresso dal dirigente del servizio interessato, ai sensi dell'art.49 comma 1 D.Lgs.267/00;

Con voti favorevoli unanimi espressi in forma palese;

DELIBERA

1. di adottare, per le motivazioni riportate nella parte narrativa, il manifesto denominato “La

salute nelle città: bene comune” e il documento “Italian Urban Diabetes Charter”,

dell'Health City Institute, entrambi allegati al presente atto quali parti integranti e

sostanziali, quali strumento per migliorare la qualità di vita di tutti i cittadini e in particolare

delle generazioni future;

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2. di dare atto che il presente provvedimento non comporta oneri di spesa;

3. di demandare al Dirigente dell’Area Servizi alla Collettività l’assunzione dei provvedimenti in esecuzione del presente atto.

La presente deliberazione viene dichiarata immediatamente eseguibile a seguito di separata ed unanime votazione, ai sensi dell'art.134 comma 4 del D.Lgs.267/00.

Approvato e sottoscritto con firma digitale:

L'ASSESSORE Il SEGRETARIO GENERALE

BIGAGNOLI ANGELO LEOPOLDO BRANDO GIUSEPPE

Deliberazione di Giunta Comunale n. 100 del 14/06/2018

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ITALIAN URBAN

DIABETES

CHARTER

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Per la prima volta nella storia, dal 2010 più della metà della popolazione mondiale vive nelle città. Questo numero è destinato ad aumentare ed entro il 2050, il 66% della popolazione vivrà in agglomerati urbani ed entro il 2030 questo numero aumenterà arrivando al 75%.

Un fenomeno, quello dell’urbanizzazione che riguarda anche l’Italia dove oggi il 36% delle persone vive nelle 14 Città Metropolitane.

Le città inevitabilmente continueranno ad attrarre popolazione e per gli amministratori delle città questo incremento rappresenterà un compito non facile da gestire, anche sotto il profilo socio-sanitario, come evidenzia l’OMS.

Il diabete è uno tsunami che minaccia le città

Il diabete si sta rivelando la malattia più rilevante e potenzialmente pericolosa del nostro secolo per la crescita continua ed esponenziale della sua prevalenza e per la mortalità e le complicanze invalidanti correlate.

In Italia, le persone che dichiarano di avere il diabete sono 3.27 milioni, il 5.4% della popolazione, mentre stime su dati amministrativi dell'Osservatorio ARNO DIABETE indicano una prevalenza pari al 6.2% e inoltre studi hanno evidenziato in realtà che per ogni tre persone con diabete esiste una

persona che non sa di averlo. Si stima che nel 2030 le persone con diabete in Italia saranno 4.28 milioni, se la crescita della prevalenza della malattia continuerà ai ritmi attuali, entro 20 anni potrebbero esserci in Italia oltre 6 milioni di persone con diabete (Italian Diabetes Barometer 2015)

Studi internazionali hanno messo in risalto come esista un collegamento fra aumento di Diabete tipo 2, obesità e urbanizzazione,.

Le città e i grandi nuclei urbani saranno sempre di più in prima linea nel contrastare il crescente

aumento del numero di persone con diabete.

A livello globale nel 2014 il 65% delle persone con diabete viveva in aree urbane, un numero che nel 2040 le stime indicano che arriverà al 74%.

Per l’International Diabetes Federation è chiaro che la città sono e saranno sempre di più un punto determinante per contrastare la crescita del diabete.

Questo fenomeno viene definito Urban Diabetes.

Il diabete in ambito urbano (Urban Diabetes)

Vivere in un’area urbana, e ancora di più in una megalopoli, si accompagna a cambiamenti sostanziali degli stili di vita rispetto al passato; cambiano le abitudini alimentari e il modo di vivere, i lavori

diventano sempre più sedentari, l’attività fisica diminuisce.

Fattori sociali culturali che rappresentano un potente volano per obesità e diabete.

Questo significa aumento dei rischi correlati alle complicanze legate al diabete e all’obesità, con esiti di mortalità cardiovascolare e di altre complicanze fortemente invalidanti.

Quando si parla di diabete urbano non parliamo di una nuova forma di diabete, ma facciamo riferimento al drastico aumento della prevalenza del Diabete tipo 2 che si osserva nelle città a causa dell’urbanizzazione.

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Arrestare l’aumento del diabete in ambito urbano è una impresa difficile, ma è possibile diminuire l’impatto se si creano forti alleanze politico, sanitarie, cliniche e sociali.

Perché l’Italian Urban Diabetes Charter

Le malattie non trasmissibili, soprattutto quelle cardiovascolari, il cancro, il diabete e i disturbi

respiratori cronici, rappresentano oggi il principale rischio per la salute e lo sviluppo umano.

Il piano d’azione dell’OMS evidenzia come sia indispensabile per lo sviluppo sociale ed economico di tutti i paesi, investire nella prevenzione di queste malattie, e come questa sia una responsabilità di tutti i governi.

Il Manifesto della Salute nelle Città, promosso da ANCI, Ministero della Salute, ISS, Health City Institute e Federsanità-ANCI, come la proposta di iniziativa approvata dal Comitato delle Regioni dell’Unione Europea, evidenziano come sia necessario “creare iniziative locali per promuovere l’adesione dei cittadini ai programmi di prevenzione primaria con particolare attenzione alle malattie croniche non trasmissibili e in particolare al diabete”.

Analogamente la “Lettera aperta ai Sindaci Italiani per promuovere la salute nelle città come bene comune”, firmata da ANCi, ISS, Health City Institute, Federsanità-ANCI, Rete Italiana delle Città Sane dell’OMS, CONI e Cittadinanzattiva, sottolinea come bisogna rivolgere maggiore attenzione alla prevenzione delle malattie croniche non trasmissibili, tale da compromettere la qualità della vita delle generazioni future e anche lo sviluppo economico e la prosperità delle città, portando come esempio emblematico l’aumento del diabete nei contesti urbani.

L’Italian Urban Diabetes Charter vuole delineare i punti chiave che possono guidare le Regioni e le Città, assieme a Istituzioni sanitarie, scientifiche e accademiche, nel studiare ed approfondire l’impatto del Diabete di tipo 2 nei propri contesti urbani, alfine di promuovere strategie per migliorare l’informazione, la rete assistenziale, la prevenzione, le cure e i trattamenti precoci , con l’obiettivo di migliorare attraverso di essi la qualità di vita della persona con Diabete tipo 2 ed evitare i “costi sociali” dovuti dalle complicanze e dalla mortalità.

Questo obiettivo, può essere raggiunto attraverso una forte interazione pubblico–privato per la realizzazione di progetti di studio e di specifiche politiche sul Diabete tipo 2 nei contesti urbani.

L’Italian Urban Diabetes Charter individua e suggerisce dieci punti dove concentrare l’azione di tutti coloro coinvolti e interessati all’importante sfida per la governance urbana e sanitaria dovuta all’evoluzione pandemica del Diabete tipo 2.

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L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), nel 1948 definiva la salute come “…uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale e non semplicemente l’assenza di malattia e di infermità” e invitava i governi ad adoperarsi responsabilmente, attraverso un programma di educazione alla salute, al fine di promuovere uno stile di vita sano e di garantire ai cittadini un alto livello di benessere.

Questo nuovo concetto di salute, dunque, non si riferisce meramente alla sopravvivenza fisica o all’assenza di malattia ma si amplia, comprendendo gli aspetti psicologici, le condizioni naturali, ambientali, climatiche e abitative, la vita lavorativa, economica, sociale e culturale. Nel considerare ciò non è più possibile trascurare il ruolo delle città come promotrici di salute.

A tal proposito l’OMS ha coniato il termine “healthy city”, che non descrive una città che ha raggiunto un par- ticolare livello di salute pubblica, piuttosto una città che è conscia dell’importanza della salute come bene col- lettivo e che, quindi, mette in atto delle politiche chiare per tutelarla e migliorarla.

La salute non risulta essere più solo un “bene individuale” ma un “bene comune” che chiama tutti i cittadini all’etica e all’osservanza delle regole di convivenza civile, a comportamenti virtuosi basati sul rispetto reciproco.

Il bene comune è dunque un obiettivo da perseguire sia da parte dei cittadini, sia dei sindaci e degli ammini- stratori locali che devono proporsi come garanti di una sanità equa, facendo sì che la salute della collettività sia considerata un investimento e non solo un costo.

L'organizzazione della città e, più in generale, dei contesti sociali e ambientali, è in grado di condizionare e modificare i bisogni emergenti, gli stili di vita e le aspettative dell'individuo, fattori che dovrebbero, dunque, essere considerati nella definizione ed orientamento delle politiche pubbliche.

Si stima che nei prossimi decenni la popolazione urbana rappresenterà il 70% della popolazione globale. In Italia il 37% della popolazione risiede nelle 14 Città Metropolitane e il tema della salute sta diventando una priorità di azione amministrativa da parte dei Sindaci.

L’urbanizzazione e la configurazione attuale delle città offrono per la salute pubblica e individuale tanti rischi quante opportunità. Se le città sono pianificate, ben organizzate e amministrate coscientemente, le opportunità possono superare i rischi.

Già la 1° Conferenza Internazionale sulla Promozione della Salute, riunita a Ottawa il 21 novembre 1986, invi- tava i vari livelli di governo (sovranazionale, nazionale, territoriale) ad intervenire a supporto di strategie e pro- grammi di promozione della salute nei diversi paesi, nella consapevolezza che la promozione della salute richiede un’azione coordinata da parte di tutti i soggetti coinvolti e non solo dei sistemi sanitari.

Attualmente i problemi più critici possono essere compresi e risolti solo se si effettua un’analisi dei determinanti sociali, economici e ambientali e dei fattori di rischio che hanno un impatto sulla salute. Il rapporto tra salute, qualità della vita e ambiente è ormai un tema di centrale interesse per le scienze sociali, ambientali e mediche.

L’aumento a livello globale dell’incidenza di malattie non trasmissibili quali il diabete è infatti da attribuire ai maggiori livelli di urbanizzazione, all’invecchiamento della popolazione, agli stili di vita più sedentari e alle diete non salutari.

Gli obiettivi di sviluppo sostenibile legati alla salute sono una priorità dell’Organizzazione Mondiale della Sanità che li ha inserti nell’Agenda 2014-2019.

Oggi, bisogna chiedersi: nei prossimi decenni che aspetto avrà il Pianeta Terra? Sarà in grado di sostenere un incremento di oltre due miliardi di abitanti? Le nostre città come si evolveranno? I governi saranno in grado di rispondere alla crescente domanda di salute?

Partendo dal presupposto che i margini di azione esistono e che il futuro non è già stato stabilito, occorre avere un approccio integrato per affrontare i problemi di salute pubblica.

La città può offrire grandi opportunità di integrazione tra servizi sanitari, servizi sociali, servizi culturali e ri- creativi. Il futuro della sostenibilità dei sistemi sanitari nel mondo non può, però, prescindere dallo studio dei determinati della salute nelle grandi città.

SALUTE NELLE CITTÀ:

BENE COMUNE

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HEALTH CITY INSTITUTE

A

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MANIFESTO LA SALUTE NELLE CITTÀ: BENE COMUNE

COS’È L’URBAN HEALTH

L’esponenziale sviluppo urbano, cui il mondo ha assistito ha modificato profondamente lo stile di vita della popolazione e seguita a trasformare il contesto ambientale e sociale in cui viviamo molto rapida- mente. L’urbanizzazione crea nuovi problemi: riduce l’equità, genera tensioni sociali e introduce minacce per la salute delle persone. La configurazione attuale delle città e, più in generale l’urbanizzazione, presentano per la salute pubblica e individuale tanti rischi ma anche molte opportu- nità. Se infatti le città sono pianificate, ben organizzate e amministrate coscientemente, si può dare vita ad una sinergia tra istituzioni, cittadini e professionisti in grado di migliorare le condizioni di vita e la salute della popolazione.

HEALTH CITY THINK TANK

Health City Think Tank è uno spazio di studio e approfondimento e confronto, promosso dall’Health City Institute, in cui affrontare i temi relativi ai determinati della salute nelle città, che possa essere an- ticipatore e guida verso il coinvolgimento dell’Italia in iniziative internazionali e nazionali a livello par- lamentare.

L’obiettivo è offrire alle Istituzioni e alle Amministrazioni locali un luogo e uno spunto di riflessione per il dibattito pubblico da poter trasformare in proposte concrete di policy, consentendo così alle città del mondo di aiutare le popolazioni ad adottare stili di vita che li rendano meno vulnerabili al diabete.

Il Think Tank ha costituito un Board of Expert of formato da esperti di diverse provenienze e trasversali alle varie discipline, incaricato di discutere il primo Manifesto per la Salute Urbana in Italia. Gli appro- fondimenti di Health City Think Tank riguardano la globalizzazione della salute, i determinanti della salute nelle città metropolitane e nelle grandi città, l’invecchiamento della popolazione, la cronicità, il rapporto tra urbanizzazione e salute. Le prospettive di studio e approfondimento di Health City Think Tank riguardano l’analisi del contesto economico-sanitario, sociologico, clinico-epidemiologico e politico-sanitario.

PERCHÉ UN MANIFESTO

Il Manifesto delinea i punti chiave che possono guidare le città a studiare ed approfondire i determinanti della salute nei propri contesti urbani e a fare leva su di essi per escogitare strategie per migliorare gli stili di vita e lo stato di salute del cittadino. Ogni punto del Manifesto contiene le azioni prioritarie per il raggiungimento di questo obiettivo, promuovendo, a partire dall’esperienza internazionale, partenariati pubblico–privato per l’attuazione di progetti di studio sull’impatto dei determinanti di salute nei contesti urbani.

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Ogni cittadino ha diritto ad una vita sana ed integrata nel proprio contesto urbano. Bisogna rendere la salute dei cittadini il fulcro di tutte le politiche urbane

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Assicurare un alto livello di alfabetizzazione e di accessibilità all’informazione VDQLWDULDSHUWXWWLLFLWWDGLQLDXPHQWDQGRLOJUDGRGLDXWRFRQVDSHYROH]]D

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Inserire l’educazione sanitaria in tutti i programmi scolastici

con particolare riferimento ai rischi per la salute nel contesto urbano

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Incoraggiare stili di vita sani nei luoghi di lavoroQHOOHJUDQGLFRPXQLW¢

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4

5

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HEALTH CITY INSTITUTE MANIFESTO LA SALUTE NELLE CITTÀ: BENE COMUNE

(14)

Sviluppare politiche locali di trasporto urbano orientate alla sostenibilità ambientale e alla creazione di una vita salutare

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Creare iniziative locali per promuovere l’adesione dei cittadini ai programmi di prevenzione SULPDULDFRQSDUWLFRODUHULIHULPHQWRDOOHPDODWWLHFURQLFKH

trasmissibili e non trasmissibili

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Considerare la salute delle fasce più deboli e a rischio quale priorità per l’inclusione sociale nel contesto urbano

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7

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(15)

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10

Fonti

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HEALTH CITY INSTITUTE MANIFESTO LA SALUTE NELLE CITTÀ: BENE COMUNE

(16)

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ph. +39 06 4740746 00187 Roma - Italia

Piazza dei Santi Apostoli, 66

6 , n ma hu ph. +39 06 4740746 00187 Roma - Italia

Piazza dei Santi Apostoli, 66 Beatrice LORENZIN (Presidente)

Ministro della Salute

Antonio Decaro (Presidente) Presidente ANCI e Sindaco di Bari

Enzo BIANCO (Presidente) Presidente Consiglio Nazionale ANCI

e Sindaco di Catania

Giorgio ALLEVA Presidente ISTAT

Simona ARLETTI

Presidente Rete Italiana delle Città Sane OMS

Laura BIANCONI

Senatrice Commissione Igiene e Sanità

Stefano BONACCINI Presidente Conferenza delle Regioni e Presidente Regione Emilia Romagna

Giuseppe CASTRONOVO Presidente Agenzia Internazionale per la Prevenzione della Cecità - IABP

Claudio CRICELLI Presidente SIMG

Stefano CUZZILLA Presidente FEDERMANAGER

Luigi D’AMBROSIO LETTIERI Senatore Commissione Igiene e Sanità

Stefano DA EMPOLI

Presidente Istituto per la Competitività

Emilia Grazia DE BIASI

Presidente Commissione Igiene e Sanità Senato della Repubblica

Angelo Lino DEL FAVERO

Direttore generale ISS e Presidente Federsanità - ANCI

Giuseppe DE RITA Presidente Fondazione CENSIS

Antonio GAUDIOSO

Segretario generale Cittadinanzattiva

Ranieri GUERRA

Direttore generale per la prevenzione sanitaria Ministero della Salute

Renato LAURO Presidente IBDO

Andrea LENZI Professore di Endocrinologia Università di Roma "La Sapienza"

Presidente del Comitato di Biosicurezza della Presidenza del Consiglio dei Ministri

Gianni LETTA Presidente Associazione Civita

Mario MELAZZINI Direttore Generale AIFA

Giovanni MALAGÒ Presidente CONI

Mario MARAZZITI

Presidente Commissione Affari Sociali Camera dei deputati

Roberto MESSINA

Presidente Senior Italia - Federanziani

Giuseppe NOVELLI

Delegato area sanitaria CRUI e Rettore Università di Roma "Tor Vergata"

Roberto PELLA Vice Presidente ANCI e

Sindaco di Valdengo

Walter RICCIARDI

Presidente Istituto Superiore di Sanità

Francesco RIPA DI MEANA Presidente FIASO

Maria RIZZOTTI

Vice Presidente Commissione Igiene e Sanità Senato della Repubblica

Maurizio ROMANI

Vice Presidente Commissione Affari Sociali Senato della Repubblica

Marco RONDINI

Vice Presidente Commissione Affari Sociali Camera dei deputati

Daniela SBROLLINI

Vice Presidente Commissione Affari Sociali Camera dei deputati

MEMBRI DEL COMITATO PROMOTORE

(17)

Piazza dei Santi Apostoli, 66 Piazza dei Santi Apostoli, 66 Andrea LENZI

Professore di Endocrinologia Università di Roma “La Sapienza”

Presidente del Comitato di Biosicurezza della Presidenza del Consiglio dei Ministri

Davide INTEGLIA Direttore Area Innovazione I-Com

(Responsabile operativo)

Chiara SPINATO

Assessore Comune Monastier, componente Consiglio Nazionale ANCI (Responsabile scientifico)

Mattia FADDA

Direttore Relazioni Esterne e Sviluppo I-COM (Responsabile comunicazione e diffusione)

Valentina ALBANO

Project Manager Area Innovazione e Sviluppo Federsanità-ANCI

Luigi ANGELINI

Consigliere delegato Wellness Foundation

Emanuele CALVARIO

Segreteria particolare del Ministro della Salute

Rossana CIUFFETTI Direttore Scuola dello Sport CONI

Costantino CONDORELLI Coordinatore Delegazione italiana

al Comitato europeo delle regioni

Lucio CORSARO General Manager MediPragma

Alessandro COSIMI

Medico e Consigliere di amministrazione ISS e Age.Na.S

Roberta CRIALESI

Dirigente Servizio salute, sanità e assistenza Istat

Maurizio DAMILANO

Presidente Città per Camminare e della Salute

Franco DI MARE Giornalista Rai

Antonio GAUDIOSO

Segretario generale Cittadinanzattiva

Domenico MANNINO

Medico ed esperto di politiche sanitarie nella Pubblica Amministrazione

Attilio MARTORANO Esperto in Relazioni Istituzionali

Tiziano MELCHIORRE

Segretario generale Agenzia Internazionale per la Prevenzione della Cecità - IABP

Antonio NICOLUCCI

Medico e Direttore CoResearch Institute

Fabio PAGLIARA

Segretario Generale FIDAL, Presidente SPORT 3.0

Valentina SCIALFA CHINNICI Medico e Assessore Università e Ricerca

Comune di Catania

Federico SERRA

Government Affairs & External Relation Director Novo Nordisk

Alessandro SOLIPACA

Osservatorio Nazionale sulla Salute nelle Regioni

Federico SPANDONARO

Professore di Economia Sanitaria Università di Roma

“Tor Vergata”

Paolo TESTA Direttore ANCI Ricerche

Ketty VACCARO

Sociologa e Responsabile settore Welfare Censis

Stefano VELLA

Direttore Dipartimento Global Health ISS

MEMBRI DEL BOARD OF EXPERTS

(18)

Ogni cittadino ha diritto ad una vita sana ed integrata nel proprio contesto urbano.

Bisogna rendere la salute dei cittadini il fulcro di tutte le politiche urbane

1

Assicurare un alto livello di alfabetizzazione

e di accessibilità all’informazione sanitaria per tutti i cittadini, aumentando

il grado di autoconsapevolezza

2

Inserire l’educazione sanitaria in tutti i programmi scolastici, con particolare riferimento ai rischi per la salute del contesto urbano

3

SCUOLA

4

Incoraggiare stili di vita sani nei luoghi di lavoro, nelle grandi comunità e nelle famiglie

5

Promuovere una cultura alimentare appropriata attraverso

programmi dietetici mirati,

prevenendo l’obesità

6

Ampliare e migliorare l’accesso alle pratiche

sportive e motorie per tutti i cittadini, favorendo lo sviluppo psicofisico dei giovani e l’invecchiamento attivo

(19)

7

Sviluppare politiche locali di trasporto urbano orientate alla sostenibilità ambientale e alla creazione di una vita salutare

9

Considerare la salute delle fasce più deboli e a rischio quale priorità per l’inclusione sociale

nel contesto urbano

10

Studiare e monitorare a livello urbano

i determinanti della salute dei cittadini, attraverso una forte alleanza tra Comuni, Università, Aziende sanitarie, Centri di ricerca, industria e professionisti

8

Creare iniziative locali per promuovere l’adesione dei cittadini ai programmi di prevenzione primaria, con particolare riferimento alle malattie croniche, trasmissibili e non trasmissibili

SCUOLA

(20)
(21)

COMUNE DI

SAN DONATO MILANESE

CITTÁ METROPOLITANA DI MILANO

CODICE ENTE 11080

UNITA ORGANIZZATIVA SERVIZI SPORTIVI E AUSILIARI PARERE DI REGOLARITA' TECNICA

Sulla proposta n. 1581 del 2018

del UNITA ORGANIZZATIVA SERVIZI SPORTIVI E AUSILIARI

avente ad oggetto:

HEALTH CITY INSTITUTE - ADOZIONE MANIFESTO LA SALUTE NELLE CITTA': BENE COMUNE E DOCUMENTO ITALIAN URBAN DIABETES CHARTER

si esprime ai sensi dell’art. 49, 1 comma del Decreto legislativo n. 267 del 18 agosto 2000, parere FAVOREVOLE in ordine alla regolarità tecnica.

San Donato Milanese li, 11/06/2018

Sottoscritto dal Dirigente (ANTENUCCI ELVIRA)

con firma digitale

(22)

COMUNE DI

SAN DONATO MILANESE

CITTÁ METROPOLITANA DI MILANO

CODICE ENTE 11080

_________________________________________________________________________

Attestazione di Esecutività Delibera N. 100 del 14/06/2018

Oggetto: HEALTH CITY INSTITUTE - ADOZIONE MANIFESTO LA SALUTE NELLE CITTA':

BENE COMUNE E DOCUMENTO ITALIAN URBAN DIABETES CHARTER .

Il sottoscritto Segretario Generale, visti gli atti d'ufficio, attesta che la presente deliberazione è divenuta esecutiva il 23/07/2018 ai sensi dell'art.134, comma 3, D. Lgs.

267/2000.

San Donato Milanese li, 26/07/2018

Sottoscritta

(BRANDO GIUSEPPE)

con firma digitale

(23)

COMUNE DI

SAN DONATO MILANESE

CITTÁ METROPOLITANA DI MILANO

CODICE ENTE 11080

_________________________________________________________________________

Attestazione di avvenuta pubblicazione Delibera N. 100 del 14/06/2018

Oggetto: HEALTH CITY INSTITUTE - ADOZIONE MANIFESTO LA SALUTE NELLE CITTA':

BENE COMUNE E DOCUMENTO ITALIAN URBAN DIABETES CHARTER .

Attesto che il presente atto è stato pubblicato all’Albo Pretorio per 15 gg. consecutivi, dal 12/07/2018 al 27/07/2018

San Donato Milanese li, 30/07/2018

Sottoscritta (BRANDO GIUSEPPE)

con firma digitale

Riferimenti

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