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(Art. 28, comma 2, D.Lgs 81/08)

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Last update: 9 Oct. 2018

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SOMMARIO

1 Organizzazione del CNR e gestione della sicurezza nelle unità produttive 6

1.1 Aspetti generali ... 6

Ø Servizio Prevenzione e Protezione ... 6

Ø Datore di Lavoro ... 6

Ø Responsabili del Servizio Prevenzione e Protezione ... 7

Ø Istituto ... 7

Ø Dirigente ... 7

Ø Preposto... 7

Ø Lavoratore ... 7

Ø Servizio Prevenzione e Protezione ... 7

Ø Medico Competente ... 7

Ø Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza - RLS ... 7

Ø Referente per la sicurezza ... 7

1.2 Servizio di Prevenzione e Protezione del CNR ... 7

Ø Modello per il Documento di Valutazione del Rischio (DVR) ... 7

Ø Modello operativo per la gestione delle emergenze ... 8

Ø Modello operativo DUVRI ... 8

Ø Scheda di Destinazione Lavorativa ... 8

Ø Modello informatizzato rischio chimico ... 8

Ø Sorveglianza sanitaria ... 8

Ø Formazione a Distanza (FAD) ... 8

1.3 Organigramma funzionale del CNR ... 8

Ø Datori di Lavoro ... 8

Ø Responsabili delle lavorazioni ... 9

1.4 Linea gerarchica ... 9

Ø Datore di lavoro (DL) ... 9

Ø Dirigenti ... 9

Ø Preposti ... 9

Ø Lavoratori ... 9

Ø Tutor ... 9

1.5 Misure di Sicurezza ... 9

Ø Preposti ... 10

Ø Responsabile di Laboratorio/Reparto ... 10

1.6 Organizzazione del Servizio di Prevenzione e Protezione (UPP) ... 10

Ø Responsabile del Servizio Prevenzione Protezione ... 10

Ø Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP) ... 10

Ø Responsabili dei Servizi Operativi Regionali (RSOR) ... 11

Ø Sorveglianza sanitaria e Medico Competente ... 11

2 Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) ... 12

2.1 CNR - Metodologie, criteri e valutazione del rischio. ... 12

Ø Metodologia ... 12

Ø Riunioni di coordinamento ... 12

Ø Raccolta ed analisi della documentazione ... 12

Ø Organizzazione e analisi ... 12

Ø Sopralluoghi tecnici ... 12

Ø Valutazione dei rischi ... 12

Ø Elaborazione di un piano di tutela ... 12

Ø Verifica dell’attuazione ... 12

(3)

Attuazione e verifica delle misure di prevenzione e protezione ... 12

Ø Criteri di valutazione... 12

Ø Pericolo ... 13

Ø Rischio ... 13

Ø Valutazione dei rischi ... 13

Ø Probabilità ... 13

Ø Magnitudo ... 13

Ø Danno ... 13

Ø Scala delle Probabilità... 14

Ø Scala dell'Entità del Danno... 14

Ø Matrice di validazione del rischio ... 15

3 CNR- Generalita’ Struttura e Direzione: ... 17

3.1 Istituto di Genetica Molecolare ... 17

Ø Sedi Distaccate Afferenti ... 17

Ø Direttore e Datore di lavoro... 17

Ø Organi di Vigilanza ... 17

Ø Agenzia di Tutela della Salute ... 17

Ø Ispettorato Territoriale del Lavoro ... 17

Ø Comando Provinciale dei VV.FF ... 18

3.2 Personale IGM ... 18

Ø Personale Scientifico-Tecnologo, Responsabili di Laboratorio e Tutor ... 18

Ø Personale tecnico e amministrativo ... 19

Ø Personale con disabilità ... 19

Ø Personale associato senior ... 19

Ø Personale associato con incarico di ricerca ... 19

Ø Personale della Fondazione Buzzati-Traverso (FAB-T) ospite presso l’IGM ... 20

Ø Personale IGM ospite presso il DBB ... 20

Ø Personale sede di lavoro di Chieti ... 20

Ø Personale sede secondaria di Bologna ... 21

Ø Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP) ... 21

Ø Medico Competente / Autorizzato. ... 21

Ø Esperto Qualificato per l’uso dei composti radioattivi ... 22

Ø Lavoratori ... 22

Ø Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza ... 22

Ø Gestione pratiche infortuni... 22

Ø Gestione pratiche malattia ... 22

3.3 IGM: Locali e relative attività lavorative ... 23

Ø Sede IGM: ... 23

Ø Planimetria dell’IGM-sede ... 23

Ø Sezione di Istochimica e Citometria ... 23

Ø Sede di Lavoro di Chieti ... 23

Ø Sede secondaria di Bologna ... 23

3.4 Orario di lavoro e gestione delle presenze ... 24

Ø Attivita’ esercitata in extra-orario di lavoro ... 24

3.5 Accesso all’IGM-sede ... 24

3.6 Rilevamento presenze presso l’IGM-sede: ... 24

Ø Personale strutturato ... 24

Ø Servizio GEDAP e GEPAS ... 25

Ø Personale “Associato” e della “Fondazione Buzzati-Traverso” ... 26

Ø Personale non-strutturato ... 26

Ø Studenti universitari ... 26

Ø Personale ospite in visita giornaliera... 26

(4)

3.7 IMPIANTI e PRESIDI di SICUREZZA: Manutenzione e verifica efficienza ... 27

Ø Presìdi e Materiali anti-incendio ... 27

Ø Impianto di rilevamento gas, fumi e incendio ... 27

Ø Impianto elettrico... 28

Ø Verifica di messa a terra. ... 28

Ø Interruttori automatici quadri elettrici: ... 28

Ø Luci di emergenza: ... 28

Ø Ascensore montacarichi ... 28

Ø Impianto di Riscaldamento ... 29

Ø Impianto di Condizionamento ... 29

Ø Camere fredde ... 30

Ø Camera climatica ... 30

Ø Cappe a flusso laminare (biologiche) ... 30

Ø Cappe chimiche ... 31

Ø Impianto di distribuzione gas metano ... 31

Ø Impianto criogenico ... 31

Ø Stoccaggio e distribuzione CO2 ... 31

Ø Impianto docce di emergenza ... 31

Ø Camera di Sicurezza Biologica di livello P2 ... 31

Ø Stoccaggio, tracciabilità rifiuti speciali SISTRI ... 32

Ø Stoccaggio e smaltimento rifiuti radioattivi ... 32

3.8 Rapporto con ditte appaltatrici per forniture e servizi ... 33

Ø Manutenzione impianti criogenici ... 34

Ø Manutenzione impianto anidride carbonica ... 34

Ø Servizio di pulizia e raccolta rifiuti generici ... 34

3.9 Servizio di reperibilità ... 35

3.10 Servizio Informatico ... 35

3.11 Servizio Trasparenza e Integrità Pubblica Amministrazione ... 36

3.12 Servizio normativa GDPR e tutela privacy ... 36

4 IAF: informazione, addestramento e formazione dei lavoratori ... 39

4.1 Mezzi telematici di formazione e prevenzione... 40

4.2 Materiali informativi... 40

Ø Personale in formazione e personale dipendente ... 41

4.3 Attività informative e formative ... 42

4.4 Materiale didattico per i lavoratori... 43

4.5 Riunione informativa sulla sicurezza ... 43

4.6 Referente per la formazione ... 44

5 Partecipazione a corsi di formazione ... 45

5.1 Corso per RLS ... 45

5.2 Corso di formazione degli addetti alla Sicurezza IGM ... 45

Ø Tavola Rotonda sulla Sicurezza nei Laboratori di Ricerca ... 45

Ø Corso di formazione per l’utilizzo del programma di gestione della sicurezza 626/94” 45 Ø Seminario formativo per i Datori di Lavoro. ... 45

Ø Riunione periodica di sicurezza ... 45

Ø Corso di Formazione ed Informazione in materia di Sicurezza,... 46

5.3 Corso di Primo Soccorso ... 46

Ø Corso di Primo Soccorso ... 46

Ø Corso di Primo Soccorso ... 46

Ø Corso di Primo Soccorso ... 46

5.4 Corso Antincendio Teorico e Pratico ... 47

Ø Corso Antincendio Teorico Pratico - requisiti del DM 388/03 ... 47

(5)

Ø Corso Antincendio Teorico Pratico - requisiti del DM 388/03 ... 47

Ø Modulo di formazione per addetti Antincendio (con prova pratica) ... 47

5.5 Corso sulle Procedure di Sicurezza sui Gas ... 47

Ø Corso sulle Procedure di Sicurezza da adottare nell’utilizzo di bombole di gas compressi. ... 47

5.6 Radioprotezione ... 48

Ø Corso di radioprotezione per la formazione e informazione di lavoratori/studenti sui rischi da sorgenti non sigillate manipolate nei laboratori IGM. ... 48

5.7 Biosafety level 2... 48

Ø Corso biosafety level 2 ... 48

5.8 Formazione per Dirigenti ... 48

Ø Primo Modulo di Corso di Formazione per Dirigenti ... 48

Ø Percorso di Management per i Direttori di Strutture Scientifiche del CNR ... 48

5.9 Corso del RSPP per Personale in Formazione ... 48

6 Formazione a distanza FAD _ on-line ... 49

6.1 Tutela della Privacy e applicazione normativa GDPR ... 49

Ø VALORE P.A. “Gestione Privacy e Tutela della Riservatezza” ... 49

Ø Corso on-line “GDPR DAY” ... 49

6.2 Formazione Personale della Pubblica Amministrazione ... 49

Ø “Norme di comportamento del pubblico dipendente” ... 49

7 Sorveglianza e Sicurezza sul Luogo di Lavoro ... 51

7.1 Sorveglianza Sanitaria ... 52

7.2 Dispositivi di Protezione Individuale (DPI) ... 53

7.3 Procedure di sicurezza ... 54

Ø Personale addetto al coordinamento delle emergenze e alle squadre... 54

Emergenze e primo soccorso ... 54

Ø Squadre di Primo Soccorso e Antincendio ... 54

Ø Approvigionamento materiali e presidi di Primo Soccorso ... 55

Dotazioni di primo soccorso ... 55

7.4 Dotazione Materiale Antincendio ... 56

Ø Sorveglianza materiali e presidi Antincendio ... 56

Dotazione Presidi Antincendio ... 56

7.5 Comportamenti in caso di emergenza ... 56

Ø Chiamata interna di primo intervento ... 56

Ø Procedura di Evacuazione dello stabile ... 56

Ø Meeting point ... 56

Ø Numeri di emergenza: ... 57

7.6 Comportamenti in caso di infortunio o malattia ... 57

7.7 Sorveglianza sulle attivita’ ... 57

Ø Radioprotezione ... 57

Ø Rischio da radiazioni ottiche artificiali ... 58

Ø Uso di videoterminali e postazione di lavoro ... 58

Ø Sorveglianza sul rischio biologico e MOGM ... 58

Ø Manipolazione di agenti biologici (biosafety level 2) ... 59

Ø Sorveglianza sul rischio chimico tossicologico ... 60

Ø Protezione da agenti cancerogeni ... 60

Ø Sorveglianza sullo smaltimento dei rifiuti e protezione dell’ambiente ... 60

Ø Sicurezza degli impianti ... 61

Ø Tutela delle lavoratrici in gravidanza... 62

Ø Vigilanza sul divieto di fumo nei luoghi di lavoro ... 62

Ø Registro Informatico per gli Infortuni sul lavoro ... 62

Registro Informatico sugli Infortuni ... 63

(6)

Ø Sorveglianza sulla Traparenza e Integrità della Pubblica Amministrazione e sistema

informatico ... 64

7.8 Sorveglianza sulla normativa GDPR ... 64

7.9 Valutazione del Rischio ... 64

Ø Valutazione Esposti Agenti Chimici Pericolosi ... 64

Ø Valutazione del Rischio da agenti cancerogeni e mutageni ... 65

Ø Valutazione del rischio rumore ... 65

Ø Valutazione del coinvolgimento nel perimetro REACH ... 65

Ø Valutazione dei rischi collegati allo stress lavoro-correlato ... 65

Ø Valutazione dei Rischi Interferenti -DUVRI ... 66

7.10 Referente alla Sicurezza e aggiornamento DVR ... 66

Preparazione aggiornamento DVR ... 66

8 Conclusioni ... 67

Ø Richieste di Intervento per Criticita’ ... 67

Ø Valutazioni sullo stato di sicurezza dell’IGM-sede ... 68

Ø Convocazione riunione periodica di sicurezza ... 70

Ø DVR descrizione sinottica ... 71

9 APPENDICE... 72

9.1 ELENCO DEGLI ALLEGATI PER CATEGORIA:... 72

Ø 100- Personale: Ordini di Servizio, Incarichi, Adempimenti. ... 72

Ø 200- Schede... 75

Ø 300- Ufficio Tecnico ... 75

Ø Registri di Manutenzione e Certificazione Impianti ... 76

Ø 400- Manuali sulla Sicurezza sul Luogo di Lavoro ... 77

Ø 500- Formazione: Attestati di frequenza a corsi ... 77

Ø 600- Formazione a distanza (FAD) e segnaletica avvisi ... 77

Ø 700- Sorveglianza: Circolari IGM relative ad Adempimenti, Sorveglianza Sanitaria, Prevenzione e dotazione DPI, Informative sul Rischio, Procedure di Emergenza ... 78

Ø 800- Documenti: Circolari, Richieste di Finanziamento, Convenzioni, Verbali, Delibere, Riunioni. ... 79

Ø Interno telefonico del Personale IGM con incarico di sorveglianza per la sicurezza .... 80

(7)

1 Organizzazione del CNR e gestione della sicurezza nelle unità produttive

L'elaborato è frutto di un processo di analisi e di valutazione dei rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori correlati ai luoghi di lavoro, alle attrezzature utilizzate e all'impiego di sostanze e preparati pericolosi fin dalla fase del loro acquisto, alle attività svolte dai lavoratori e alla relativa organizzazione del lavoro.

Tale processo di analisi e valutazione dei rischi e, conseguentemente, il documento di valutazione, è sottoposto a riesame nell'ambito delle riunioni periodiche di prevenzione previste dall'art. 35 del D.Lgs. 81/2008.

Il documento è inoltre rielaborato in occasione di modifiche del processo produttivo o dell’organizzazione del lavoro, significative sotto il profilo della tutela del lavoratore, nonché in relazione all’evoluzione della tecnica e delle procedure di prevenzione e protezione.

Il documento è inoltre rielaborato nel caso in cui si verifichino infortuni significativi correlati alle attività lavorative o nel caso in cui i risultati della sorveglianza sanitaria ne evidenziassero la necessità.

Ad ogni rielaborazione del documento corrisponderà contestualmente un aggiornamento delle misure di prevenzione.

I principali aspetti trattati dal presente documento sono:

• Organizzazione del CNR e gestione della sicurezza nelle unità produttive

• Criteri e Metodi adottati nel processo di valutazione dei rischi

• Descrizione generale dell’unità produttiva.

• Analisi, Valutazione dei rischi e misure attuate

• Programma di attuazione degli interventi individuati e i nominativi dei responsabili incaricati

1.1 Aspetti generali

La peculiarità dell’attività di ricerca, per gli aspetti di tutela del lavoratore, consiste essenzialmente nel fatto che, indipendentemente dall’ambito disciplinare di afferenza, non si sostanzia mai in procedure di tipo ripetitivo e in qualche modo standardizzabili.

In questo ambito la gestione di procedure di sicurezza che garantiscano lo stesso livello di tutela della salute e di sicurezza per ciascun addetto, indipendentemente dal tipo di attività e dalla sede in cui questa si svolge, presuppone lo sviluppo di modelli operativi di gestione della sicurezza estremamente articolati e flessibili.

Per far fronte a questo tipo di problematiche nel 1981 il CNR ha istituito un proprio Servizio di sicurezza.

Ø Servizio Prevenzione e Protezione

Attualmente la struttura denominata “Servizio Prevenzione e Protezione” è articolata in una Direzione centrale, con compiti di indirizzo e orientamento, e con sedi territoriali con compiti di carattere operativo.

Ø Datore di Lavoro

A seguito del processo di riordino dell’Ente CNR il Datore di Lavoro (DL) è identificato nel Direttore di Istituto;

(8)

Ø Responsabili del Servizio Prevenzione e Protezione

il DL si avvale della consulenza del Servizio anche attraverso la nomina dei Responsabili del Servizio Prevenzione e Protezione (RSPP) all’interno del personale afferente all’Ufficio stesso.

Relativamente alla gestione della sicurezza sul lavoro i soggetti che compongono il sistema sono:

Ø Istituto

Unità produttiva dotata di autonomia finanziaria e tecnico-funzionale, con una o più sedi, il cui Direttore è identificato come Datore di lavoro (DL);

Ø Dirigente

persona che, in ragione delle competenze professionali e di poteri gerarchici e funzionali adeguati alla natura dell'incarico conferitogli, attua le direttive del datore di lavoro organizzando l'attività lavorativa e vigilando su di essa;

Ø Preposto

persona che, in ragione delle competenze professionali e nei limiti di poteri gerarchici e funzionali adeguati alla natura dell'incarico conferitogli, sovrintende all’attività lavorativa e garantisce l'attuazione delle direttive ricevute, controllandone la corretta esecuzione da parte dei lavoratori ed esercitando un funzionale potere di iniziativa;

Ø Lavoratore

persona che indipendentemente dal tipo di contratto svolge attività lavorativa nell’ambito dell’organizzazione dell’istituto, con o senza retribuzione, anche al solo fine formativo o di addestramento;

Ø Servizio Prevenzione e Protezione

insieme delle persone, sistemi e mezzi esterni o interni all'Istituto finalizzati all'attività di prevenzione e protezione dai rischi professionali per i lavoratori;

Ø Medico Competente

medico in possesso di uno dei titoli e dei requisiti formativi e professionali di cui all'articolo 38, che collabora, con il datore di lavoro ai fini della valutazione dei rischi ed è nominato dallo stesso per effettuare la sorveglianza sanitaria e per tutti gli altri compiti previsti dalla vigente normativa;

Ø Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza - RLS

persona/e eletta o designata per rappresentare i lavoratori per quanto concerne gli aspetti della salute e della sicurezza durante il lavoro.

Ø Referente per la sicurezza

La complessità sia organizzativa che propria delle attività di ricerca ha determinato la nascita di un’ulteriore figura che è parte integrante del sistema sicurezza di Istituto: quella del Referente per la sicurezza figura non strutturata dall’impianto normativo, ma che si è resa necessaria per garantire efficienza ed efficacia al sistema. Questa figura è individuata dal Datore di lavoro con funzione di interfacciare l’Istituto con il Resp. SPP incaricato.

1.2 Servizio di Prevenzione e Protezione del CNR

Il SPP si è dotato di una serie di modelli e procedure per rendere omogenee le attività di sicurezza a livello nazionale tra cui:

Ø Modello per il Documento di Valutazione del Rischio (DVR)

il modello del DVR è comune a tutte le unità produttive, costruito sulla base del supporto informatico on line denominato “Gestione 626”, accessibile tramite password, e che viene completato, personalizzato ed adattato ai singoli Istituti/Strutture a cura del Datore di lavoro,

(9)

coadiuvato dal Responsabile SPP, dal Medico Competente ove nominato e dalle altre figure previste attraverso sopralluoghi negli ambienti di lavoro e la compilazione di liste di controllo.

All’interno del DVR sono previsti ulteriori modelli di specifici documenti, tra i quali si evidenziano:

Ø Modello operativo per la gestione delle emergenze

Un modello comune a tutte le unità produttive, il cui piano di emergenza viene personalizzato localmente.

Ø Modello operativo DUVRI

Le procedure indicate nel piano operativo per la gestione delle emergenze sono diffuse ai soggetti interessati per la redazione del Documento Unico di Valutazione dei Rischi Interferenti (DUVRI).

Ø Scheda di Destinazione Lavorativa

Strumento utile alla sintesi dei fattori di rischio individuali presenti nei luoghi di lavoro al fine dello scambio di informazioni, ad esempio, tra Datore di Lavoro e Medico Competente.

Ø Modello informatizzato rischio chimico

Il Modello informatizzato chimico è utile per la valutazione del rischio da manipolazione di sostanze chimiche pericolose.

Ø Sorveglianza sanitaria

Procedure per la predisposizione e l’organizzazione della sorveglianza sanitaria, effettuata attraverso Medici Competenti esterni al CNR. Anche tale attività si avvale del supporto operativo del data base informatizzato “Gestione 626”.

Ø Formazione a Distanza (FAD)

Il Servizio organizza e svolge Corsi di informazione, formazione e addestramento sia presso la Direzione nazionale che presso le sedi territoriali.

Una piattaforma multimediale per la Formazione a Distanza (FAD) è disponibile on line per tutti i lavoratori dell’Ente. I percorsi formativi riguardano temi diversi, sono auto consistenti, strutturati in forma modulare e prevedono una valutazione dell’apprendimento.

Inoltre il Servizio effettua - tramite personale qualificato - indagini strumentali e campagne di misura volte alla valutazione dell’esposizione dei lavoratori ai diversi fattori di rischio.

La disponibilità di modelli e procedure comuni a livello nazionale, seppure necessariamente personalizzati in base alle attività effettivamente svolte in un Istituto, permette una omogenea applicazione del sistema sicurezza all’interno dell’Ente, e tende a garantire lo stesso livello di tutela e di sicurezza a tutti i suoi lavoratori.

ForFAD 610_01 Circolare FAD (Prot. 23520 del 22/0472013).

1.3 Organigramma funzionale del CNR

A seguito dell’emanazione del Regolamento di organizzazione e funzionamento del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Decreto del Presidente del 4-5-2005 prot. 0025033) sono stati individuati quali:

Ø Datori di Lavoro

in materia di sicurezza ed igiene del lavoro i Direttori degli Istituti/Strutture. Tali figure

(10)

81/08 nonché all'individuazione dei soggetti incaricati dell'attuazione delle misure di sicurezza che di volta in volta si rendono necessarie.

Fatto salvo quanto specificato dall’art. 299 del D.Lgs 81/08 si intende che il Direttore dell’Istituto ha la responsabilità delle attuazioni delle misure di sicurezza.

Ø Responsabili delle lavorazioni

L'organizzazione del lavoro nel CNR si fonda sul presupposto che i programmi di attività (Progetti) vengano definiti dalle strutture scientifiche dell’Ente, per attività che costituiscono ordinariamente lavorazioni sperimentali; che i Responsabili delle Lavorazioni, in quanto personale di norma professionalmente qualificato, nel porre in essere le lavorazioni, ne posseggano padronanza piena anche per quanto attiene alle cautele per la sicurezza e l'igiene del lavoro, ivi comprese, in particolare, le lavorazioni sperimentali.

1.4 Linea gerarchica

Pertanto la competenza sull'attuazione delle misure di sicurezza è ripartita lungo la linea operativa (linea gerarchica) dell'Istituto del CNR, lungo la quale si distribuiscono i poteri, i doveri e le connesse responsabilità di tipo penale e amministrativo, quindi tra:

Ø Datore di lavoro (DL)

ai sensi del D.Lgs 81/2008 già individuato nel Direttore dell’Istituto;

Ø Dirigenti

individuati in coloro che attuano le direttive del DL organizzando l’attività lavorativa e vigilando su di essa;

Ø Preposti

individuati in coloro che sovrintendono all’attività lavorativa garantendo l’attuazione delle direttive ricevute e controllandone la corretta esecuzione da parte dei lavoratori;

Ø Lavoratori

come precedentemente definiti.

Ø Tutor

Per il personale in formazione scientifica (per esempio tirocinanti, specializzandi etc.) è individuata la figura del tutor che cura l'informazione/formazione - ai fini della sicurezza - circa la pericolosità delle operazioni che vengono effettuate, le misure di prevenzione e protezione da adottare e verifica la corretta applicazione. La figura del tutor, salvo diversa indicazione, è identificata nel responsabile organizzativo dell’attività.

1.5 Misure di Sicurezza

L'attuazione delle misure di sicurezza spetta ai soggetti che sono responsabili ufficiali o anche di fatto delle lavorazioni, soprattutto quando - come ordinariamente avviene nelle attività di ricerca - chi progetta la specifica attività di ricerca ne cura anche l'attuazione e deve quindi integrare le prassi inerenti la sicurezza nelle lavorazioni fin dalla fase progettuale. Tale figura potrà essere individuata nel Dirigente come definito dal D.Lgs 81/08.

Il responsabile dell’attività potrà, a sua volta, ripartire le responsabilità dell’attuazione delle misure tra il personale a lui afferente dandone comunicazione al Direttore. Anche l'identificazione del tutor in persona diversa dal responsabile organizzativo dell’attività

(11)

verrà fatta a cura di quest'ultimo con atto formale, sottoscritto per accettazione dal designato.

Ø Preposti

In generale, i preposti invece devono, tra l’altro:

• sovrintendere all’attività lavorativa e

• vigilare sull’esatta esecuzione di norme procedurali, regolamentari, linee guida, ordini di servizio e metodiche operative attinenti al proprio ambito di competenze, con un funzionale potere di iniziativa;

• segnalare tempestivamente e formalmente al Direttore i rischi per i quali non possono essere correttamente attuate le misure di prevenzione/protezione indicate dallo stesso Direttore.

• segnalare formalmente al Direttore le inadempienze da parte di propri sottoposti.

• attuare le misure di emergenza, ivi compresi l'interruzione delle apparecchiature e/o lavorazioni in caso di rischio grave ed imminente;

Ø Responsabile di Laboratorio/Reparto

A tale fine, la figura del preposto può essere individuata, ad esempio, nel Responsabile di Laboratorio/Reparto.

1.6 Organizzazione del Servizio di Prevenzione e Protezione (UPP)

A seguito dell’emanazione del Regolamento di organizzazione e funzionamento del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Decreto del Presidente del 4-5-2005 prot. 0025033), i compiti inerenti il coordinamento e gestione delle attività di sicurezza sono affidati al Servizio di Prevenzione e Protezione che è una struttura della Direzione Centrale Supporto alla Programmazione e alle Infrastrutture.

Per quanto attiene i compiti del Servizio di Prevenzione e Protezione si veda il provvedimento ordinamentale del Direttore Generale del CNR n.015868 del 18/05/2001 in cui si confermano le funzioni definite nel DPCNR n.14600 del 15/01/1998 nonché la deliberazione n.69/2005 del Consiglio di Amministrazione del CNR.

Il sito web del SPP del CNR è:

https://www.spp.cnr.it/

Ø Responsabile del Servizio Prevenzione Protezione Il Responsabile del Servizio PP del CNR è il:

Dott. Gianluca Sotis.

Nell’ambito dell’organizzazione del Servizio operano i Responsabili SPP nominati dai diversi Direttori di Istituto/Strutture.

Ø Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP)

In considerazione dell'articolazione territoriale dell'Ente, dell'autonomia finanziaria e gestionale degli Istituti i singoli Datori di Lavoro hanno nominato un Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP) per ogni Sede territorialmente distinta.

(12)

Ø Responsabili dei Servizi Operativi Regionali (RSOR)

Gli RSPP operano in stretto coordinamento tecnico con il Servizio PP centrale del CNR, che svolge tale funzione attraverso i Responsabili dei Servizi Operativi Regionali (RSOR).

Ø Sorveglianza sanitaria e Medico Competente

Al Servizio di Prevenzione e Protezione del CNR è affidata, come detto, anche la predisposizione ed organizzazione della sorveglianza sanitaria dei lavoratori CNR ai sensi della normativa vigente.

Nello specifico, analogamente a quanto riportato per gli RSPP, il Direttore dell'Istituto nomina (ai sensi dell'art. 18 comma 1 lett. a) un Medico Competente per ogni Sede territorialmente distinta.

I Medici Competenti incaricati, fatte salve le autonomie professionali proprie di tale figura, operano in accordo con quanto proposto dal Coordinamento di Medicina del Lavoro operante presso l'UPP centrale del CNR.

(13)

2 Documento di Valutazione dei Rischi (DVR)

2.1 CNR - Metodologie, criteri e valutazione del rischio.

Ø Metodologia

Per redigere la presente relazione sono state prese come riferimento le Direttive dell'Unione Europea, i provvedimenti legislativi di valenza nazionale, in particolare il DLgs 81/08, le circolari d'attuazione ministeriali, le Linee guida della Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province Autonome, le norme tecniche.

La valutazione dei rischi dell’Istituto ha seguito un processo consequenziale che ha previsto:

Ø Riunioni di coordinamento

tra il Datore di lavoro (Direttore) e il Responsabile del Servizio di prevenzione e protezione (SPP), il Medico competente e il personale che sovrintende ad attività specifiche;

Ø Raccolta ed analisi della documentazione

Analisi della documentazione già acquisita in relazione all'immobile, agli impianti, alle macchine, alle sostanze utilizzate, alle mansioni, ecc.

Ø Organizzazione e analisi

della documentazione comprendendo anche lo studio dei dati storici riguardanti gli aspetti infortunistici e sanitari;

Ø Sopralluoghi tecnici

finalizzati all'individuazione ed all’analisi delle fonti di potenziale pericolo per la sicurezza e la salute dei lavoratori, sia relative all'ambiente di lavoro che all'espletamento delle loro mansioni. I sopralluoghi hanno previsto la mappatura dei rischi effettuata anche mediante la divisione dell’Istituto in aree dove operano gruppi di attività omogenee per caratteristiche funzionali e ambientali (tipologia delle operazioni svolte, sostanze impiegate, apparecchiature presenti, ecc.). Le analisi sono avvenute: a) attraverso l'ausilio di liste di controllo; b) osservando direttamente le operazioni svolte.

Ø Valutazione dei rischi

che possono derivare dalle strutture e dalle attività poste in essere;

Ø Elaborazione di un piano di tutela

con l'individuazione e la programmazione delle misure di prevenzione e protezione da intraprendere, in considerazione della gravità del possibile danno e la sua probabilità di verificarsi, del numero di lavoratori esposti e della complessità e realizzabilità delle misure da adottare.

E' necessario sottolineare che per ciascuna misura di prevenzione e protezione da adottare sono definite le priorità, le specifiche tecniche, le risorse necessarie e le responsabilità esecutive.

Ø Verifica dell’attuazione

Attuazione e verifica delle misure di prevenzione e protezione poste in essere.

Ø Criteri di valutazione

Prima di entrare nel merito dei criteri che sono stati adottati per valutare i rischi, è utile ricordare alcune definizioni, in parte mutuate dagli Orientamenti della Comunità Europea e fatti propri dal DLgs 81/08 riguardo alla valutazione dei rischi sul lavoro:

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Ø Pericolo

proprietà o qualità intrinseca di un determinato fattore avente il potenziale di causare danni;

Ø Rischio

probabilità di raggiungimento del livello potenziale di danno nelle condizioni di impiego o di esposizione ad un determinato fattore o agente oppure alla loro combinazione;

Ø Valutazione dei rischi

valutazione globale e documentata di tutti i rischi per la salute e sicurezza dei lavoratori presenti nell’ambito dell’organizzazione in cui essi prestano la propria attività, finalizzata ad individuare le adeguate misure di prevenzione e di protezione e ad elaborare il programma delle misure atte a garantire il miglioramento nel tempo dei livelli di salute e sicurezza.

Ai fini delle valutazioni successive si definisce anche che qualunque elemento e/o condizione presente nell’ambiente di lavoro che sia intrinsecamente capace di alterare le funzioni psicofisiche dell’organismo umano diviene fattore di rischio quando la probabilità che esso effettivamente alteri le funzioni psicosomatiche dell'organismo umano ha un valore stimato diverso da zero. La stima di questa probabilità può essere fatta sia con metodi quantitativi che semi-quantitativi, tenendo presente che questa probabilità è funzione dell’intensità dell'agente di rischio e del tempo di esposizione del lavoratore a quell'agente.

Con il termine danno s'intendono le lesioni, le disfunzioni e le alterazioni che portano ad una diminuzione, più o meno grave ed evidente, d'efficienza e/o di prestigio alla persona.

Al fine di valutare i rischi si è ritenuto di adottare i criteri di stima del rischio complessivo comunemente utilizzati che prendono in considerazione contemporaneamente la consistenza degli eventi incidentali (la magnitudo del danno) e la loro probabilità di verificarsi, utilizzando un giudizio di tipo semiquantitativo, che può essere espresso secondo la seguente formula:

R = f(D,P)

R = magnitudo del Rischio

D = magnitudo delle conseguenze (danno ai lavoratori) P = Probabilità di frequenza del verificarsi delle conseguenze.

Ø Probabilità

La Probabilità P è espressa, ad esempio, valutando il numero di volte in cui il danno può verificarsi in un dato intervallo di tempo.

Ø Magnitudo

La Magnitudo M indica l'intensità del danno a carico del lavoratore.

La determinazione della funzione f di rischio presuppone di definire un modello dell'esposizione dei lavoratori ad un dato pericolo, consente di porre in relazione l'entità del danno atteso con la probabilità del suo verificarsi. La riduzione del rischio può avvenire mediante misure atte a ridurre la probabilità del verificarsi di un determinato danno atteso.

La definizione della scala delle Probabilità fa riferimento all'esistenza di una correlazione più o meno diretta tra la carenza riscontrata ed il danno ipotizzato; è inoltre opportuno considerare il livello di sorpresa che l'evento provocherebbe nella realtà considerata.

Ø Danno

La scala di gravità del Danno chiama in causa una competenza di tipo sanitario, poiché fa riferimento alla reversibilità del danno, distinguendo tra infortunio ed esposizione acuta o cronica.

Sulla base della ormai ponderosa letteratura in merito, è possibile individuare le seguenti scale quantitative per la valutazione dei due parametri fondamentali, P e D.

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Ø Scala delle Probabilità

Valore Livello Definizione Criteri

4 Altamente

Probabile

1. Esiste una correlazione diretta tra la mancanza rilevata ed il verificarsi del danno ipotizzato.

2. Si sono già verificati dei danni per la stessa mancanza rilevata nell'Azienda considerata o in situazioni operative simili.

3 Probabile 1. La mancanza rilevata potrebbe provocare un danno, anche se non in modo automatico o diretto.

2. E' noto qualche episodio in cui alla mancanza ha fatto seguito il danno.

3. Il verificarsi del danno comporterebbe una moderata sorpresa in Azienda.

2 Poco Probabile 1. La mancanza rilevata potrebbe provocare un danno solo in circostanze sfortunate di eventi.

2. Sono noti solo rari episodi già verificatisi.

3. Il verificarsi del danno ipotizzato susciterebbe grande sorpresa.

1 Improbabile 1. La mancanza rilevata può provocare un danno per la concomitanza di più eventi poco probabili indipendenti 2. Non sono noti episodi già verificatisi

3. Il verificarsi del danno susciterebbe incredulità.

Ø Scala dell'Entità del Danno

Valore Livello Definizione Criteri

4 Gravissimo 1. Infortunio o episodio di esposizione acuta con effetti letali o di invalidità totale

2. Esposizione cronica con effetti letali e/o totalmente invalidanti

3 Grave 1. Infortunio o episodio di esposizione acuta con effetti di invalidità permanente parziale

2. Esposizione cronica con effetti irreversibili e parzialmente invalidanti

2 Medio 1. Infortunio o episodio di esposizione acuta con effetti di inabilità temporanea anche lunga ma reversibile

2. Esposizione cronica con effetti reversibili

1 Lieve 1. Infortunio o episodio di esposizione acuta con inabilità temporanea, breve e rapidamente reversibile

2. Esposizione cronica con effetti rapidamente reversibili Definiti il danno D e la probabilità P, il Rischio viene automaticamente graduato mediante la formula:

R= P x D

Ed è raffigurata mediante una rappresentazione grafico-matriciale che riporta in ascisse la

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Ø Matrice di validazione del rischio

4 (-) 8 (+) 12 (*) 16 (*)

3 (-) 6 (+) 9 (*) 12 (*)

2 (-) 4 (-) 6 (+) 8 (+)

1 (.) 2 (-) 3 (-) 4 (-)

1 (.) = Rischio Sotto Controllo.

Azioni da programmare secondo la definizione di Prima possibile 2-3-4 (-) = Rischio Basso.

Azioni da programmare secondo la definizione di Entro breve.

6-8(+) = Rischio Medio.

Azioni da programmare nel breve periodo (sollecitamente) 9-12-16(*) = Rischio Elevato.

Azioni da programmare secondo la definizione di Urgente.

I rischi di maggiore entità occupano nella matrice le caselle in alto a destra (danno letale, probabilità elevata), quelli minori invece si trovano in posizione prossima all'origine degli assi cartesiani (danno lieve, probabilità trascurabile). Una tale rappresentazione costituisce il punto di partenza per la definizione delle priorità e per la programmazione temporale degli interventi di prevenzione e protezione da adottare.

Si ritiene comunque opportuno precisare che tale metodologia di valutazione non deve essere utilizzata in modo automatico, ma solo come una guida a supporto del valutatore, ed in ultima analisi del Datore di Lavoro, il quale rimane il responsabile dei giudizi che formula, in quanto dalle sue considerazioni emerge il grado di urgenza delle misure da adottare in ciascuna realtà analizzata e valutata.

Per ciascun lavoratore sono stati analizzati, tra l’altro:

• il normale esercizio;

• gli ambienti di lavoro;

• le principali attrezzature utilizzate nonché qualunque sostanza o agente potenzialmente pericoloso ;

• le attività di manutenzione ordinaria e straordinaria, includendo anche attività saltuarie e/o di emergenza;

• l’informazione ricevuta e quella programmata;

• la formazione somministrata e quella programmata;

• l’addestramento effettuato e quello programmato;

• il genere;

• l’età anagrafica;

• la provenienza da altri paesi;

• il contesto organizzativo.

Essendo la valutazione indirizzata ai rischi professionali, non si è tenuto conto in toto dei rischi derivanti da comportamenti individuali non corretti; alcuni aspetti, comunque, sono presi in considerazione in specifici ordini di servizio. Tale eventualità è comunque minimizzata attraverso l’effettuazione dei programmi di informazione e formazione trattati

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nel capitolo dedicato e nelle varie sezioni dedicate alla valutazione dei singoli fattori di rischio.

Ad ogni buon fine una sintesi dei rischi individuali è riportata nelle schede di destinazione lavorative allegate.

Sono stati valutati i problemi correlati alla presenza di gruppi particolari intendendo con tale dicitura le categorie di lavoratori per i quali, rispetto alla media dei lavoratori, i rischi relativi ad un medesimo agente sono comparativamente maggiori per cause soggettive dipendenti dai lavoratori stessi.

In particolare è stata valutata la presenza di lavoratrici in gravidanza e di lavoratori e lavoratrici diversamente abili.

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3 CNR- Generalita’ Struttura e Direzione:

Consiglio Nazionale delle Ricerche - Piazzale Aldo Moro, 7 - ROMA Rappresentante legale dell'Ente:

Presidente CNR: Prof. Massimo Inguscio

3.1 Istituto di Genetica Molecolare

L’Istituto di Genetica Molecolare (IGM) è ubicato in Via Abbiategrasso 207, 27100 Pavia

Nell’ISTITUTO DI GENETICA MOLECOLARE si svolge attività di Ricerca.

Organizzazione ai sensi del D.Lgs 81/2008.

Ø Sedi Distaccate Afferenti

Denominazione Sede Indirizzo Sede Dirigente Sede Sede secondaria di Bologna

Sede di lavoro di Chieti

Via di Barbiano 1/10 40136 Bologna

Madonna delle Palme 66100 Chieti

Dott.ssa Giovanna Lattanzi

Dott. Giuseppe Biamonti

Ø Direttore e Datore di lavoro

Direttore dell'Istituto che riveste le attribuzioni di Datore di lavoro:

Dott. Giuseppe Biamonti.

Ø Organi di Vigilanza

Ø Agenzia di Tutela della Salute

L'ATS competente per territorio è ATS Pavia, Via Indipendenza, 3 - 27100 Pavia.

https://www.ats-pavia.it/

contatti telefonici e mail sono al link:

https://www.ats-

pavia.it/sito.nsf/AmministrazioneTrasparente.xsp/Organizzazione/Telefono%20e%20posta%

20elettronica

Ø Ispettorato Territoriale del Lavoro

Ispettorato Territoriale del Lavoro di Pavia, Via Indipendenza, 9, 27100 Pavia PV Tel. 0382375911 - Fax 0382375920/375963

https://www.ispettorato.gov.it/it-it/il-ministero/Uffici-periferici-e- territoriali/milano/pavia/Pagine/default.aspx

Telefono 0382-546322

Fax 0382- 422286

e-mail direttore@igm.cnr.it PEC igm@pec.cnr.it.

(19)

Ø Comando Provinciale dei VV.FF Il Comando Provinciale dei VV.FF. di Pavia.

Viale Campari, 34 - 27100 Pavia (PV).

TEL: 0382.4396

www.vigilfuoco.it/sitiVVF/pavia/

3.2 Personale IGM

Ø Personale Scientifico-Tecnologo, Responsabili di Laboratorio e Tutor

I compiti dei Responsabili di Laboratorio e Tutor operanti presso la sede IGM, sono riassunti nell’adempimento Adp 100_01 indirizzato a “Personale Ricercatore-Tecnologo dell’IGM di Pavia”.

Ricercatori e Tecnologi in servizio presso l’IGM SEDE – ANNO 2018:

DVR N. NOME COGNOME NOTA

100_01 1 Roberta ALFIERI In servizio dal 18 Dicembre 2017

2 Giuseppe BIAMONTI

3 Ginevra BIINO

4 Silvia BIONE

5 Elena BOTTA

6 Ilaria CHIODI

7 Emmanuele CRESPAN

8 Anna Cleta CROCE

9 Fabrizio D’ADDA DI FAGAGNA

10 Giuseppe DAMIANI

11 Federico FOCHER

12 Sofia FRANCIA

13 Claudia GHIGNA

14 Giordano LIBERI

15 Antonella LISA

16 Stefano LUSSIGNOLI

17 Giovanni MAGA

18 Chiara MONDELLO

19 Alessandra MONTECUCCO

20 Donata ORIOLI

21 Antonio Fiorenzo PEVERALI

22 Ennio PROSPERI

23 Simone SABBIONEDA

24 Carla TRIBIOLI

25 Laura ZANNINI

Variazioni:

*** Anna SCOVASSI In quiescenza da Settembre 2017

I Tutor hanno compilato la Scheda di Destinazione Lavorativa dalla quale si evidenziano i rischi specifici dell’attività pertanto tutti i lavoratori ad essi collegati sono classificati con lo stesso tipo di rischio e tutti devono attuare le stesse misure di prevenzione.

I Tutor hanno la responsabilità di formare e informare su tutti i rischi connessi all’attività di ricerca e di istruire sull’uso delle apparecchiature e sul comportamento da tenere in caso di pericolo.

I responsabili dei Progetti di Ricerca sono tenuti a compilare e sottoscrivere con cadenza annuale la Scheda di Sicurezza del Progetto Sch 200_01 che riporta la valutazione della

(20)

sicurezza dei singoli Progetti di Ricerca. Nella scheda devono essere elencate le persone che partecipano al progetto, gli elementi di rischio e i dispositivi di protezione adottati.

Ø Personale tecnico e amministrativo

Personale tecnico e amministrativo in servizio presso la sede dell’IGM - anno 2018:

N. NOME COGNOME NOTA

1 Domenico ARENA

2 Cristina BAGAROTTI

3 Paolo CAPELLA

4 Ornella FIORANI

5 Anna GARBELLI In servizio dal 2 Ottobre 2017

6 Tiziana Giuseppina LA GRECA In DISTACCO c/o IMM-CNR di CT dal 2 Maggio 2018

7 Giovanna LAMBERTI

8 Tiziana NARDO

9 Paola OCCORSIO

10 Stefania RIBONI

11 Roberta RICOTTI

12 Mario Carlo SPAIRANI

13 Daniela TAVARNE’

14 Lucio ZANCHI

Ø Personale con disabilità

In ottemperanza alla Legge 68/99 sono state assunte quattro unità di personale secondo le

“Norme per il diritto al lavoro dei disabili”.

Le condizioni di lavoro per il personale disabile risultano idonee allo svolgimento delle loro mansioni previste dal contratto.

Ø Personale associato senior

I compiti del Personale associato Senior all’IGM di Pavia, in qualità di Responsabili di Laboratorio e Tutor sono riassunti e sottoscritti nell’adempimento Adp 110_01. I responsabili dei Progetti di Ricerca sono tenuti a compilare con cadenza annuale la Scheda di Sicurezza Sch 200_1.

Personale Ricercatore Associato Senior – anno 2018

DVR N. N. NOME COGNOME NOTA Prot . anno Prot. N

110_01 1 Giovanni BOTTIROLI 2018 1901

2 Giuliano MAZZINI 2018 1901

3 Miria STEFANINI 2018 1901

4 Anna SCOVASSI 2018 1901

Ø Personale associato con incarico di ricerca

Il Personale associato con incarico di ricerca all’IGM, se svolge la propria attività di ricerca presso un laboratorio dell’IGM-sede è tenuto a rispettare le normative vigenti in materia di sicurezza stabilite nel presente DVR, pertanto in qualità di Responsabile di Laboratorio e Tutor è tenuto a rispettare e sottoscrivere l’adempimento descritto nel PrsAdp 120_01 e a compilare con cadenza annuale la Scheda di Sicurezza del Progetto Sch 200_01.

Nella scheda devono essere elencate le persone che partecipano al progetto, gli elementi di

(21)

rischio e i dispositivi di protezione adottati.

I Tutor hanno la responsabilità di formare e informare il personale coinvolto nel progetto di ricerca su tutti i rischi connessi all’attività di ricerca e di istruire sull’uso delle apparecchiature e sul comportamento da tenere in caso di pericolo.

Personale Ricercatore Associato con incarico di ricerca dell’IGM – anno 2018.

DVR N. N. NOME COGNOME Prot.

Anno Prot N. NOTA

1 Dana BRANZEI / Laboratorio c/o IFOM

2 Andrea CILIBERTO / Laboratorio c/o IFOM

3 Francesco FERRARI / Laboratorio c/o IFOM

120_01 4 Lorenzo MAGRASSI 2018 1538 Laboratorio c/o IGM-sede

Ø Personale della Fondazione Buzzati-Traverso (FAB-T) ospite presso l’IGM L’IGM-CNR ha assegnato uno studio alla FAB-T, situato presso il Piano Primo della sede, per ospitare l’ufficio della Presidenza, secondo quanto concordato nel Protocollo d’Intesa (DocConv 800_01, Prot N. 573/ del 10/02/2015). Inoltre l’IGM mette a disposizione della FAB-T l’utilizzo dell’auletta adiacente allo studio per riunioni periodiche, previa comunicazione alla Direzione.

Il presente Protocollo d’Intesa ha validità 5 anni e scade il 09/02/2020.

Il Presidente della Fondazione Adriano Buzzati-Traverso, e i Membri del Collegio dei Revisori, indicati nell’informativa PrsAdp 130_01 hanno sottoscritto l’impegno a rispettare gli orari di apertura dell’Istituto, le modalità di accesso all’Istituto e le normative di legge in materia di sicurezza, secondo quanto stabilito nel presente DVR.

Personale FABT in servizio presso l’IGM-sede – anno 2018:

DVR N. N. NOME COGNOME NOTA Prot. Anno Prot N.

130_01 1 Silvano RIVA Presidente FABT 2018 1441

2 Silvio SPADARI Membro del Collegio dei

Revisori 2018 1441

Ø Personale IGM ospite presso il DBB

L’operatività del personale ricercatore e associato senior ospite presso il Dipartimento di Biologia e Biotecnologie dell’Università di Pavia è regolamentata da specifica Accordo Quadro (in scadenza a Febbraio 2019) e relativi regolamenti in materia di sicurezza DocConv 800_02. Data la vicinanza fisica della sede IGM con il DBB e la frequente presenza del personale in entrambi gli edifici, questo personale ha sottoscritto gli impegni normativi in materia di sicurezza specificati nel presente DVR.

Ø Personale sede di lavoro di Chieti

Il Personale della Sede di Lavoro di Chieti, è ospite dell’Università di Chieti in virtù dell’Accordo quadro dell’ 11 Febbraio 2014, con validità per 5 anni rinnovabile mediante

(22)

accordo scritto DocConv 800_03 e della Convenzione Operativa DocConv 800_04 (Prot 3536 del 31/10/ 2014).

Questo personale IGM ha sottoscritto l’impegno a rispettare gli orari di lavoro dell’Istituto e validate dal servizio ePAS del CNR ed ha sottoscritto inoltre l’impegno a rispettare le normative di legge in materia di sicurezza, secondo quanto stabilito nel DVR della struttura ospitante.

Personale in servizio presso la Sede di Lavoto di Chieti – anno 2018.

N. NOME COGNOME NOTA

1 Iole ROBUFFO Ricercatore

2 Domenico BOSCO Tecnico

3 Maria Antonietta CENTURIONE Tecnico

4 Giovanna GRIFONE Tecnico

5 Monica RAPINO Tecnico

Ø Personale sede secondaria di Bologna

Il personale IGM della sede secondaria di Bologna ha sottoscritto l’impegno a rispettare le normative di legge in materia di sicurezza, come dettagliato nello specifico DVR (DocConv 800_05).

Ø Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP)

Su indicazione del Direttore dell’UPP-CNR, il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP) è nominato dal Datore di lavoro ai sensi dell'art. 17 comma 1 lettera b) del D.Lgs 81/08:

Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP) IGM-sede– ANNO 2018:

DVRN. NOME COGNOME DATA INCARICO PROT.N SCADENZA

140_01 Milena Toselli 6/12/2010 Prot 2006 In corso

Ø Medico Competente / Autorizzato.

Medico Competente – anno 2017-2018

DVRN. NOME COGNOME INCARICODATA PROT.N SCADENZA

150_01 Mariagrazia Marsilio 27/06/2008 1030 31/12/2017

150_02 Alberto Delogu 06/12/2017 2453 31/03/2018

150_03 Alberto Delogu 18/10/2018

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Ø Esperto Qualificato per l’uso dei composti radioattivi Esperto Qualificato per la Radioprotezione – anno 2017-2018

DVRN. NOME COGNOME PROT.N DATA SCADENZA

160_01 Giorgio Rosti (2017_542) 14/03/2017 31/03/2018

160_02 Sergio Manera 2018_1401

2018_1437 04/07/2018 30/06/2019

Ø Lavoratori

I lavoratori sono suddivisi, in relazione alle attività lavorative svolte ed ai rischi presenti, in gruppi di attività omogenea Sch 210_01.

I fattori di rischio dei singoli lavoratori sono riportati in dettaglio nelle schede di destinazione lavorativa per il personale dipendente Sch 230.

NOTA: La scheda di destinazione lavorativa per il personale in formazione è consegnata all’interessato insieme con materiale formativo in materia di sicurezza, scheda del tutor e documentazione comprovante la copertura assicurativa Sch 220, Sch 231.

Ø Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza

Il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) PersInc 170_02 ha regolarmente partecipato ai Corsi per RLS ForAtt 500_01.

Il RLS eletto dai rappresentanti RSU per la sede di Pavia è:

DVRN. NOME COGNOME DATA PROT.N SCADENZA NOTA

170_01 Paolo Capella 21/09/2015 Prot 2766 31/03/2018

170_02 Paolo Capella 11/07/2018 Prot 1460 2021

Ø Gestione pratiche infortuni Infortuni:

(https://www.inail.it/cs/internet/accedi-ai-servizi-online.html ) Responsabile comunicazioni INAIL:

DVRN. RESPONSABILITA’ E/O

GESTIONE

RUOLO NOME COGNOME PROT.

ANNO

PROT.N SCADENZA 100_02 Pratica

Infortunio gestore Cristina Bagarotti 2018 1442 In corso

Ø Gestione pratiche malattia

(https://www.inps.it/nuovoportaleinps/default.aspx?itemdir=50607 ):

Responsabile comunicazioni INPS:

DVRN. RESPONSABILITA’ E/O

GESTIONE

RUOLO NOME COGNOME PROT ANNO

PROT.N SCADENZA 100_03 Pratica Malattia gestore Cristina Bagarotti 2018 1443 In corso

Pratica Malattia gestore Antonella Lisa 2018 1443 In corso

(24)

3.3 IGM: Locali e relative attività lavorative

I luoghi nei quali sono svolte le attività lavorative per il perseguimento dei fini istituzionali (e dove le attività di supporto sono esercitate) risultano essere i seguenti:

Ø Sede IGM:

La sede dell’Istituto di Genetica Molecolare IGM (ex Istituto di Genetica Biochimica ed Evoluzionistica) e’ situata in Via Abbiategrasso 207 - 27100 Pavia.

L’ingresso carraio è da via Ferrata, 9, all’ingresso del campus è specificata la procedura per l’apertura della sbarra.

La posizione dell’IGM-sede sulla mappa geografica è visibile in “google map” al link seguente:

https://www.google.it/maps/place/Igm-

cnr/@45.202437,9.1352942,17z/data=!3m1!4b1!4m5!3m4!1s0x47872704652bbef9:0x17 c20b9d428450c0!8m2!3d45.2024332!4d9.1374882

Ø Planimetria dell’IGM-sede

La planimetria della sede IGM è descritta nell’ UT-Plan 300_01.

Nelle stesse planimetrie sono riportate le destinazioni d'uso di ogni singolo locale con l'ubicazione e le tipologie delle apparecchiature in esse presenti. Detti locali sono tutti di competenza dell'Istituto.

Non vengono svolte attività al di fuori dei citati locali. In particolare, come si può notare dalle suddette planimetrie, i locali destinati agli uffici amministrativi sono ubicati al piano rialzato dell'edificio mentre gli studi dei ricercatori sono adiacenti ai laboratori.

Le planimetrie che si riferiscono ai vari piani dell’IGM di Pavia sono affisse lungo i corridoi.

I presidi anti-incendio sono indicati nella planimetria dedicata UT-Plan 300_02.

Ø Sezione di Istochimica e Citometria

La Sezione di Istochimica e Citometria è ospitata nei locali del Dipartimento di Biologia e Biotecnologie presso il Palazzo “Golgi-Spallanzani detto Botta 2” (ex Dipartimento di Biologia Animale dell’Università degli Studi di Pavia, Via Ferrata 9), in base alla Convenzione Attuativa tra IGM CNR e Università degli Studi di Pavia DocConv 800_02

Ø Sede di Lavoro di Chieti

La sezione di Chieti è stata trasformata in sede di lavoro di Chieti con delibera del CDA del CNR (n. 147/13, Verb. 238 del 09/10/2013; DocDelib 810_01 e con successiva disposizione del Direttore IGM, DocDelib 810_02 (prot. 704 del 27/02/2014). In seguito, in data 11/02/2014 è stata stipulata una convenzione quadro tra il CNR e l’Università degli Studi G. D’Annunzio di Chieti-Pescara con sede in Chieti, Via dei Vestini n. 31 DocConv 800_03.

Ø Sede secondaria di Bologna

Le informazioni relative alla Sede Secondaria sono conservate presso l’Area CNR di Bologna come precisato nel relativo DVR firmato dal Direttore dell’IGM, DocConv 800_05.

Riferimenti

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