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UNIONE DEI COMUNI OVEST LAGO VARESE

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Academic year: 2022

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UNIONE DEI COMUNI OVEST LAGO VARESE

(Art. 151, comma 6 e art. 231 D.Lgs. 18/08/2000, n. 267 - Art. 11, comma 6, D.Lgs. n. 118/2011)

(2)

SOMMARIO

INTRODUZIONE ... 3

A – I CRITERI DI VALUTAZIONE UTILIZZATI ... 6

B – LE PRINCIPALI VOCI DEL CONTO DEL BILANCIO ... 6

RISULTATI COMPLESSIVI DELLA GESTIONE FINANZIARIA ... 7

SALDO DI CASSA ... 8

RISULTATO DI AMMINISTRAZIONE ... 9

LA COMPOSIZIONE DEL RISULTATO D'AMMINISTRAZIONE ... 9

LA GESTIONE DI COMPETENZA ... 10

EQUILIBRIO ECONOMICO-FINANZIARIO – PARTE CORRENTE ... 11

EQUILIBRIO ECONOMICO-FINANZIARIO – PARTE CAPITALE ... 12

CONFRONTO TRA PREVISIONI INIZIALI, DEFINITIVE E RENDICONTO ... 15

ANALISI DEI TITOLI DELL’ENTRATA ... 16

TITOLO 1 – LE ENTRATE TRIBUTARIE ... 16

TITOLO 2 – LE ENTRATE DA TRASFERIMENTI CORRENTI ... 16

TITOLO 3 – LE ENTRATE EXTRATRIBUTARIE ... 17

TITOLO 4 – LE ENTRATE IN CONTO CAPITALE ... 17

TITOLO 5 – LE ENTRATE DA RIDUZIONE DI ATTIVITÀ FINANZIARIE ... 18

TITOLO 6 – LE ENTRATE DA ACCENSIONE DI PRESTITI ... 18

TITOLO 7 – LE ENTRATE DA ANTICIPAZIONE DA ISTITUTO TESORIERE/CASSIERE ... 18

TITOLO 9 – LE ENTRATE PER CONTO DI TERZI ... 19

ANALISI DEI TITOLI DELLA SPESA ... 19

TITOLO 1 – SPESE CORRENTI ... 20

TITOLO 2 – SPESE IN CONTO CAPITALE ... 20

TITOLO 3 – SPESE PER INCREMENTO DI ATTIVITÀ FINANZIARIE ... 21

TITOLO 4 – SPESE PER RIMBORSO PRESTITI ... 21

TITOLO 5 – CHIUSURA ANTICIPAZIONI DA ISTITUTO TESORIERE ... 21

TITOLO 7 – LE SPESE PER CONTO DI TERZI ... 21

C) LE PRINCIPALI VARIAZIONI ALLE PREVISIONI FINANZIARIE INTERVENUTE IN CORSO D'ANNO . 22 D) L'ELENCO ANALITICO DELLE QUOTE VINCOLATE E ACCANTONATE DEL RISULTATO DI AMMINISTRAZIONE AL 31 DICEMBRE DELL'ESERCIZIO PRECEDENTE ... 22

E) LE RAGIONI DELLA PERSISTENZA DEI RESIDUI CON ANZIANITÀ SUPERIORE AI CINQUE ANNI .. 24

F) L'ELENCO DELLE MOVIMENTAZIONI EFFETTUATE NEL CORSO DELL'ESERCIZIO SUI CAPITOLI DI ENTRATA E DI SPESA RIGUARDANTI L'ANTICIPAZIONE ... 24

G) L'ELENCAZIONE DEI DIRITTI REALI DI GODIMENTO ... 24

H) ELENCO DEI PROPRI ENTI E ORGANISMI STRUMENTALI ... 24

I) ELENCO DELLE PARTECIPAZIONI DIRETTE POSSEDUTE ... 25

J) GLI ESITI DELLA VERIFICA DEI CREDITI E DEBITI RECIPROCI CON I PROPRI ENTI STRUMENTALI E LE SOCIETÀ CONTROLLATE E PARTECIPATE ... 25

K) ONERI E IMPEGNI SOSTENUTI DERIVANTI DA CONTRATTI RELATIVI A STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI ... 25

L) ELENCO DELLE GARANZIE PRINCIPALI O SUSSIDIARIE PRESTATE DALL'ENTE A FAVORE DI ENTI E DI ALTRI SOGGETTI ... 25

M) ELENCO DESCRITTIVO DEI BENI APPARTENENTI AL PATRIMONIO IMMOBILIARE ... 25

ALTRE INFORMAZIONI RIGUARDANTI I RISULTATI DELLA GESTIONE ... 26

IL RISPETTO DEI VINCOLI DI FINANZA PUBBLICA 2016 ... 26

FATTI DI RILEVO VERIFICATISI DOPO LA CHIUSURA DELL’ESERCIZIO ... 26

(3)

In data 22 luglio 2015 con atto a repertorio del notaio dr Alessandro de Cicco di Pioltello n.

26446/15279, i comuni di Bardello, Bregano e Malgesso hanno costituito, ai sensi dell’art. 32 del decreto legislativo n. 267/2000, l’Unione Ovest Lago di Varese;

I comuni aderenti all’Unione, con deliberazioni consiliari, hanno trasferito, ai sensi del DL n. 78 del 2010 convertito in legge 122 del 2010, tutte le funzioni amministrative fondamentali di cui all’art.

14 del citato decreto legge, ed in particolare:

a) organizzazione generale dell’amministrazione, gestione finanziaria e contabile e controllo;

b) organizzazione dei servizi pubblici di interesse generale di ambito comunale, ivi compresi i servizi di trasporto pubblico comunale;

c) catasto, ad eccezione delle funzioni mantenute allo Stato dalla normativa vigente;

d) la pianificazione urbanistica ed edilizia di ambito comunale nonché la partecipazione alla pianificazione territoriale di livello sovracomunale;

e) attività, in ambito comunale, di pianificazione di protezione civile e di coordinamento dei primi soccorsi;

f) l'organizzazione e la gestione dei servizi di raccolta, avvio e smaltimento e recupero dei rifiuti urbani e la riscossione dei relativi tributi;

g) progettazione e gestione del sistema locale dei servizi sociali ed erogazione delle relative prestazioni ai cittadini, secondo quanto previsto dall’articolo 118, quarto comma, della Costituzione;

h) edilizia scolastica, organizzazione e gestione dei servizi scolastici;

i) polizia municipale e polizia amministrativa locale;

Dal 1° gennaio 2016 è divenuta operativa con il trasferimento di tutto il personale dei comuni.

INTRODUZIONE

La presente relazione cerca di dare una lettura semplice e chiara del conto di bilancio 2016 ed a tale proposito di seguito vengono sinteticamente analizzati alcuni elementi, analisi che non vuole essere esaustiva ma che mette in evidenza gli elementi più significativi della gestione.

Dal 2015 è entrata in vigore, dopo un periodo di sperimentazione della durata di tre esercizi (2012- 2014), la riforma della contabilità degli enti locali, ad opera del D.Lgs. 118/2011, successivamente modificato ed integrato, proprio in esito ai risultati ottenuti dalla sperimentazione, dal D.Lgs.

126/2014.

L’ingresso previsto dal Legislatore nella nuova contabilità armonizzata è risultato graduale:

nell’anno 2015, infatti, gli enti che non hanno partecipato al periodo di sperimentazione hanno avuto l’obbligo di adeguare la gestione ai nuovi principi contabili armonizzati: tutti i fatti gestionali (transazioni elementari) sono stati gestiti quindi secondo le regole contabili nuove. Sono invece stati mantenuti con pieno valore autorizzatorio gli schemi di bilancio già in uso, ovvero quelli previsti dal DPR 194/1996, affiancando, a soli fini conoscitivi, quelli previsti dal D.Lgs. 118/2011.

Dal 2016 la riforma è entrata a pieno regime: tutti gli enti locali, sia quelli che hanno partecipato alla sperimentazione, sia quelli che non hanno partecipato, hanno abbandonato definitivamente i vecchi schemi ed adottato esclusivamente gli schemi armonizzati.

Numerose sono state le modifiche apportate dal nuovo sistema contabile armonizzato, sia sotto il profilo finanziario-contabile, sia per quanto attiene agli aspetti programmatori e gestionali.

Per quanto attiene agli schemi contabili, la struttura del bilancio armonizzato risulta più sintetica rispetto allo schema previgente; l’unità elementare di voto sale di un livello.

(4)

Le entrate sono classificate in titoli e tipologie, anziché in titoli, categorie e risorse, mentre le spese sono classificate in missioni, programmi e titoli, sostituendo la precedente struttura per titoli, funzioni, servizi e interventi.

Conseguentemente anche i documenti necessari alla rendicontazione delle attività svolte durante l’esercizio hanno risentito delle innovazioni introdotte dalla riforma contabile, e risultano quindi più

“sintetici”.

Già nel previgente ordinamento era previsto che al Rendiconto della gestione fosse allegata una relazione dimostrativa dei risultati.

In particolare l’art. 151 TUEL dispone art. 151 comma 6°: “Al rendiconto é allegata una relazione della Giunta sulla gestione che esprime le valutazioni di efficacia dell'azione condotta sulla base dei risultati conseguiti, e gli altri documenti previsti dall'art. 11, comma 4, del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118”.

L’art. 231 inoltre specifica: “la relazione sulla gestione è un documento illustrativo della gestione dell'ente, nonché dei fatti di rilievo verificatisi dopo la chiusura dell'esercizio, contiene ogni eventuale informazione utile ad una migliore comprensione dei dati contabili, ed é predisposto secondo le modalità previste dall'art. 11, comma 6, del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, e successive modificazioni.”;

La necessità, tuttavia, di rendere più espliciti i dati contenuti nel rendiconto, che come detto sopra, sono rappresentati in un documento maggiormente sintetico rispetto al passato, ha indotto il legislatore a specificare ulteriormente, rispetto a prima, il contenuto della citata relazione: pertanto, l’art. 11 comma 6 dispone quale debba essere il contenuto minimo di detta relazione al rendiconto, ovvero:

a) i criteri di valutazione utilizzati;

b) le principali voci del conto del bilancio;

c) le principali variazioni alle previsioni finanziarie intervenute in corso d'anno, comprendendo l'utilizzazione dei fondi di riserva e gli utilizzi delle quote vincolate e accantonate del risultato di amministrazione al 1° gennaio dell'esercizio precedente, distinguendo i vincoli derivanti dalla legge e dai principi contabili, dai trasferimenti, da mutui e altri finanziamenti, vincoli formalmente attribuiti dall'ente;

d) l'elenco analitico delle quote vincolate e accantonate del risultato di amministrazione al 31 dicembre dell'esercizio precedente, distinguendo i vincoli derivanti dalla legge e dai principi contabili, dai trasferimenti, da mutui e altri finanziamenti, vincoli formalmente attribuiti dall'ente;

e) le ragioni della persistenza dei residui con anzianità superiore ai cinque anni e di maggiore consistenza, nonché sulla fondatezza degli stessi, compresi i crediti di cui al comma 4, lettera n);

f) l'elenco delle movimentazioni effettuate nel corso dell'esercizio sui capitoli di entrata e di spesa riguardanti l'anticipazione, evidenziando l'utilizzo medio e l'utilizzo massimo dell'anticipazione nel corso dell'anno, nel caso in cui il conto del bilancio, in deroga al principio generale dell'integrità, espone il saldo al 31 dicembre dell'anticipazione attivata al netto dei relativi rimborsi;

g) l'elencazione dei diritti reali di godimento e la loro illustrazione;

h) l'elenco dei propri enti e organismi strumentali, con la precisazione che i relativi rendiconti o bilanci di esercizio sono consultabili nel proprio sito internet;

i) l'elenco delle partecipazioni dirette possedute con l'indicazione della relativa quota percentuale;

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j) gli esiti della verifica dei crediti e debiti reciproci con i propri enti strumentali e le società controllate e partecipate. La predetta informativa, asseverata dai rispettivi organi di revisione, evidenzia analiticamente eventuali discordanze e ne fornisce la motivazione; in tal caso l'ente assume senza indugio, e comunque non oltre il termine dell'esercizio finanziario in corso, i provvedimenti necessari ai fini della riconciliazione delle partite debitorie e creditorie;

k) gli oneri e gli impegni sostenuti, derivanti da contratti relativi a strumenti finanziari derivati o da contratti di finanziamento che includono una componente derivata;

l) l'elenco delle garanzie principali o sussidiarie prestate dall'ente a favore di enti e di altri soggetti ai sensi delle leggi vigenti, con l'indicazione delle eventuali richieste di escussione nei confronti dell'ente e del rischio di applicazione dell'art. 3, comma 17 della legge 24 dicembre 2003, n. 350;

m) l'elenco descrittivo dei beni appartenenti al patrimonio immobiliare dell'ente alla data di chiusura dell'esercizio cui il conto si riferisce, con l'indicazione delle rispettive destinazioni e degli eventuali proventi da essi prodotti;

n) gli elementi richiesti dall'art. 2427 e dagli altri articoli del codice civile, nonché a altre norme di legge e dai documenti sui principi contabili applicabili;

o) altre informazioni riguardanti i risultati della gestione, richieste dalla legge o necessarie per l'interpretazione del rendiconto.

Il Rendiconto della Gestione è un sistema di documenti tesi a dimostrare i risultati conseguiti durante la gestione, in relazione alle risorse che si sono rese disponibili, ed al corrispondente impiego delle stesse per il raggiungimento degli obiettivi, sia strategici di lungo termine, che operativi di breve e medio termine.

I documenti principali che costituiscono il Rendiconto di gestione sono i seguenti:

⇒ Conto del Bilancio

⇒ Stato Patrimoniale

⇒ Conto Economico

⇒ Relazione sulla gestione che comprende la nota integrativa;

L’Unione si è avvalsa della possibilità di rimandare all’esercizio 2017 l’adozione della contabilità economico-patrimoniale e, pertanto, al rendiconto 2016 non sono allegati Stato Patrimoniale e Conto Economico.

Al Rendiconto sono inoltre allegati i seguenti documenti:

⇒ il prospetto dimostrativo del risultato di amministrazione;

⇒ il prospetto concernente la composizione, per missioni e programmi, del fondo pluriennale vincolato;

⇒ il prospetto concernente la composizione del fondo crediti di dubbia esigibilità;

⇒ il prospetto degli accertamenti per titoli, tipologie e categorie;

⇒ il prospetto degli impegni per missioni, programmi e macroaggregati

⇒ la tabella dimostrativa degli accertamenti assunti nell'esercizio in corso e negli esercizi precedenti imputati agli esercizi successivi;

⇒ la tabella dimostrativa degli impegni assunti nell'esercizio in corso e negli esercizi precedenti imputati agli esercizi successivi;

(6)

⇒ il prospetto rappresentativo dei costi sostenuti per missione;

⇒ il prospetto dei dati SIOPE;

⇒ l'elenco dei residui attivi e passivi provenienti dagli esercizi anteriori a quello di competenza, distintamente per esercizio di provenienza e per capitolo;

⇒ l'elenco dei crediti inesigibili, stralciati dal conto del bilancio, sino al compimento dei termini di prescrizione;

⇒ la relazione sulla gestione dell'organo esecutivo;

⇒ la relazione del Revisore dei conti.

Sono inoltre allegati:

⇒ l'elenco degli indirizzi internet di pubblicazione del rendiconto della gestione, del bilancio consolidato deliberati e relativi al penultimo esercizio antecedente quello cui si riferisce il bilancio di previsione, dei rendiconti e dei bilanci consolidati delle unioni di comuni di cui il comune fa parte e dei soggetti considerati nel gruppo "amministrazione pubblica" di cui al principio applicato del bilancio consolidato allegato al decreto legislativo 23 giugno 2011, n.

118, e successive modificazioni, relativi al penultimo esercizio antecedente quello cui il bilancio si riferisce. Tali documenti contabili sono allegati al rendiconto della gestione qualora non integralmente pubblicati nei siti internet indicati nell'elenco;

⇒ la tabella dei parametri di riscontro della situazione di deficitarietà strutturale;

⇒ il piano degli indicatori e dei risultati di bilancio.

A – I CRITERI DI VALUTAZIONE UTILIZZATI

Nella previsione e rendicontazione delle entrate e spese inserite nel conto del bilancio l’Ente di è attenuto a quanto previsto dalla normativa sulla contabilità armonizzata di cui al D.Lgs. n. 118/2011 e principi contabili allegati.

In particolare, gli importi esposti in Rendiconto afferiscono ad operazioni registrate ed imputate nel rispetto del principio della competenza finanziaria di cui al punto n. 2 del Principio contabile applicato della contabilità finanziaria (Allegato n. 4/2 D. Lgs. 118/2011).

Le informazioni contabili rappresentano fedelmente ed in modo veritiero le operazioni ed i fatti che sono accaduti durante l’esercizio, essendo gli stessi stati rilevati contabilmente secondo la loro natura finanziaria, economica e patrimoniale in conformità alla loro sostanza effettiva e, quindi, alla realtà economica che li ha generati e ai contenuti della stessa, e non solamente secondo le regole e le norme vigenti che ne disciplinano la contabilizzazione formale.

B – LE PRINCIPALI VOCI DEL CONTO DEL BILANCIO

Il bilancio di previsione 2016-2018 è stato approvato con delibera di Consiglio Comunale n. 17 in data 30.05.2016

Nel corso dell’esercizio finanziario sono state apportate variazioni agli stanziamenti di entrata e di spesa con specifici atti adottati dagli organi competenti e per i quali si rimanda al punto C) della presente relazione.

(7)

RISULTATI COMPLESSIVI DELLA GESTIONE FINANZIARIA

Le principali attività svolte nel corso dell’esercizio ed i loro riflessi in termini finanziari, economici e patrimoniali, sono ampiamente illustrati, al fine di permetterne una approfondita conoscibilità, nel proseguo del presente documento, mentre nella tabella che segue sono riportate le risultanze riepilogative con riferimento agli accertamenti ed incassi delle entrate nonché degli impegni e dei pagamenti delle spese.

(8)

ENTRATE ACCERTAMENTI INCASSI SPESE IMPEGNI PAGAMENTI

Fondo di cassa all'inizio

dell'esercizio 0,00

Utilizzo avanzo di

amministrazione 7.500,00 Disavanzo di amministrazione 0,00 Fondo pluriennale vincolato di

parte corrente (1) 0,00

Fondo pluriennale vincolato in

c/capitale (1) 45.000,00

Titolo 1 - Entrate correnti di natura

tributaria, contributiva e perequativa 14.748,83

13.867,58 Titolo 1 - Spese correnti

2.416.960,70

1.718.071,98

Titolo 2 - Trasferimenti correnti 2.026.126,86

1.750.692,00

Fondo pluriennale vincolato in parte corrente (2)

24.928,36

Titolo 3 - Entrate extratributarie 653.658,63

229.274,92

Titolo 2 - Spese in conto capitale

76.489,23

56.590,29 Titolo 4 - Entrate in conto capitale 80.290,53

125.290,53

Fondo pluriennale vincolato in c/capitale (2)

22.848,00

Titolo 5 - Entrate da riduzione di

attività finanziarie 0,00 0,00

Titolo 3 - Spese per incremento

di attività finanziarie 0,00 0,00 Totale entrate

finali... 2.774.824,85

2.119.125,03

Totale spese finali...

2.541.226,29

1.774.662,27 Titolo 6 - Accensione di prestiti 0,00 0,00 Titolo 4 - Rimborso di prestiti 0,00 0,00 Titolo 7 - Anticipazioni da istituto

tesoriere/cassiere 0,00 0,00

Titolo 5 - Chiusura Anticipazioni

da istituto tesoriere/cassiere 0,00 0,00 Titolo 9 - Entrate per conto di terzi

e partite di giro 312.110,48

309.110,48

Titolo 7 - Spese per conto terzi e partite di giro

312.118,71

306.984,96 Totale entrate dell'esercizio 3.086.935,33

2.428.235,51 Totale spese dell'esercizio

2.853.345,00

2.081.647,23

TOTALE COMPLESSIVO

ENTRATE 3.139.435,33

2.428.235,51

TOTALE COMPLESSIVO SPESE

2.853.345,00

2.081.647,23

DISAVANZO DELL'ESERCIZIO 0,00

AVANZO DI COMPETENZA/FONDO DI

CASSA

286.090,33

346.588,28

TOTALE A PAREGGIO 3.139.435,33

2.428.235,51 TOTALE A PAREGGIO

3.139.435,33

2.428.235,51

SALDO DI CASSA

L’esercizio finanziario 2016 si è chiuso con un fondo di cassa di euro 346.588,28 ed è stato così determinato:

GESTIONE

RESIDUI COMPETENZA TOTALE

Fondo di cassa al 1° gennaio 0,00

RISCOSSIONI (+) 54.088,00 2.374.147,51 2.428.235,51

PAGAMENTI (-) 1.320,89 2.080.326,34 2.081.647,23

SALDO DI CASSA AL 31 DICEMBRE (=) 346.588,28

(9)

RISULTATO DI AMMINISTRAZIONE

Il risultato d’amministrazione dell’esercizio 2016, presenta un avanzo di euro 331.357,44, come risulta dai seguenti elementi:

GESTIONE

RESIDUI COMPETENZA TOTALE

Fondo di cassa al 1° gennaio 0,00

RISCOSSIONI (+) 54.088,00 2.374.147,51 2.428.235,51

PAGAMENTI (-) 1.320,89 2.080.326,34 2.081.647,23

SALDO DI CASSA AL 31 DICEMBRE (=) 346.588,28

PAGAMENTI per azioni esecutive non regolarizzate al 31 dicembre (-) 0,00

FONDO DI CASSA AL 31 DICEMBRE (=) 346.588,28

RESIDUI ATTIVI (+) 45.000,00 712.787,82 757.787,82

RESIDUI PASSIVI (-) 0,00 725.242,30 725.242,30

FONDO PLURIENNALE VINCOLATO PER SPESE CORRENTI (-) 24.928,36

FONDO PLURIENNALE VINCOLATO PER SPESE IN CONTO CAPITALE (-) 22.848,00

RISULTATO DI AMMINISTRAZIONE AL 31 DICEMBRE 2016 (A) (=) 331.357,44

LA COMPOSIZIONE DEL RISULTATO D'AMMINISTRAZIONE

Il risultato d’amministrazione può essere ulteriormente analizzato e letto in funzione dell’eventuale utilizzabilità dei fondi che lo costituiscono distinguendo, ai sensi dell’art. 187 del TUEL, la quota libera, destinata, vincolata ed accantonata. In particolare, mutuando lo schema rappresentativo proposto dall’allegato n. 10, lettera a), al D.Lgs. n. 118/2011, è possibile distinguere:

I. la parte accantonata, che è costituita:

⇒ dall'accantonamento al Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità;

⇒ dagli ulteriori accantonamenti per passività potenziali, fondi spese e rischi (quali ad esempio quelli relativi alla copertura di perdite delle partecipate, dei rischi di soccombenza nei contenziosi legali in corso, al trattamento di fine mandato del Sindaco, degli utili derivanti dall'applicazione del metodo del patrimonio netto nella valutazione delle partecipazioni iscritte a patrimonio, ecc.);

II. la parte vincolata, che è costituita:

⇒ da entrate per le quali le leggi, nazionali o regionali, o i principi contabili individuano un vincolo di specifica destinazione alla spesa;

⇒ da trasferimenti, erogati da soggetti terzi (anche non PA) a favore dell'ente per una specifica finalità di utilizzo;

⇒ da mutui ed altri finanziamenti contratti per la realizzazione di investimenti determinati;

⇒ da entrate straordinarie, non aventi natura ricorrente, per le quali l'amministrazione ha formalmente attribuito una specifica destinazione, secondo i limiti e le modalità di cui al punto 9.2, lettera d), del Principio contabile applicato della contabilità finanziaria;

III. la parte destinata agli investimenti, costituita da entrate in conto capitale, senza vincoli di specifica destinazione, non spese.

(10)

E’ appena il caso di ricordare che non figurano tra le componenti il risultato d’amministrazione le risorse, già accertate ed imputate, destinate a finanziare impegni (relativi ad investimenti o ad altre spese pluriennali) imputati ai futuri esercizi, le quali trovano iscrizione nel relativo fondo pluriennale vincolato stanziato in spesa.

La composizione del risultato d’amministrazione al 31.12 del nostro ente è così riassumibile:

RISULTATO DI AMMINISTRAZIONE AL 31 DICEMBRE 2016 (A) (=) 331.357,44

Composizione del risultato di amministrazione al 31 dicembre 2016 Parte accantonata

Fondo credtii di dubbia esazione al 31/12/2016 23.000,00

0,00 0,00 Totale parte accantonata (B) 23.000,00 Parte vincolata

Vincoli derivanti da leggi e dai principi contabili 8.942,49

Vincoli derivanti da trasferimenti 45.000,00

Vincoli derivanti da contrazione di mutui 0,00

Vincoli formalmente aatribuiti dall'ente 0,00

Altri vincoli da specificare 0,00

Totale parte vincolata (C) 53.942,49

Totale parte destinata agli investimenti (D) 25.387,19

Totale parte disponibile (E)=(A)-(B)-(C)-(D) 229.027,76 Se E è negativo, tale importo è iscritto tra le spese del bilancio di previsione come disavanzo da ripianare

LA GESTIONE DI COMPETENZA

Con il temine “gestione di competenza” si fa riferimento a quella parte della gestione ottenuta considerando solo le operazioni finanziarie relative all'esercizio in corso, senza, cioè, esaminare quelle generate da fatti accaduti negli anni precedenti e non ancora conclusi.

Questa gestione evidenzia, infatti, il risultato ottenuto quale differenza tra gli accertamenti e gli impegni dell'esercizio, a loro volta distinti in una gestione di cassa ed in una dei residui, con risultati parziali che concorrono alla determinazione del risultato totale.

I risultati della gestione di competenza (di cassa e residui), se positivi, evidenziano la capacità dell'ente di acquisire ricchezza e destinarla a favore della collettività amministrata. Allo stesso modo risultati negativi portano a concludere che l'ente ha dato vita ad una quantità di spese superiori alle risorse raccolte che, se non adeguatamente compensate dalla gestione residui, determinano un risultato finanziario negativo.

Il risultato di questa gestione, di norma, evidenzia la capacità da parte dell'ente di prevedere dei flussi di entrata e di spesa, sia nella fase di impegno/accertamento che in quella di pagamento/riscossione, tali da consentire il pareggio finanziario (Principio dell’equilibrio di bilancio) non solo in fase previsionale ma anche durante l'intero anno.

Non a caso l'art. 193 del TUEL impone il rispetto, durante la gestione e nelle variazioni di bilancio, del pareggio finanziario e di tutti gli equilibri stabiliti in bilancio per la copertura delle spese correnti e per il finanziamento degli investimenti, secondo le norme del testo unico, con particolare riferimento agli equilibri di competenza e di cassa del bilancio.

Al termine dell'esercizio, pertanto, una attenta gestione dovrebbe dar luogo ad un risultato, di pareggio o positivo, in grado di dimostrare la capacità dell'ente di conseguire un adeguato flusso di risorse (accertamento di entrate) tale da assicurare la copertura finanziaria degli impegni di spesa assunti.

In generale, si può ritenere che un risultato della gestione di competenza positivo (avanzo) evidenzia una equilibrata e corretta gestione, mentre un valore negativo trova generalmente la sua

(11)

giustificazione nel verificarsi di eventi imprevedibili che hanno modificato le iniziali previsioni attese.

Bisogna, però, aggiungere che il dato risultante da questa analisi deve essere considerato congiuntamente all'avanzo applicato che può celare eventuali scompensi tra entrate accertate e spese impegnate. In altri termini, risultati della gestione di competenza negativi potrebbero essere stati coperti dall'utilizzo di risorse disponibili, quali l'avanzo di amministrazione dell'anno precedente.

Non sempre però questa soluzione è sintomatica di squilibri di bilancio, in quanto potrebbe essere stata dettata da precise scelte politiche che hanno portato ad una politica del risparmio negli anni precedenti da destinare poi alle maggiori spese dell'anno in cui l'avanzo viene ad essere applicato.

Con riferimento alla gestione di competenza del nostro ente, ci troviamo di fronte ad una situazione contabile di competenza così sintetizzabile:

Accertamenti di competenza più 3.086.935,33

Impegni di competenza meno 2.805.568,64

Saldo 281.366,69

quota di FPV applicata al bilancio in entrata al 01.01 più 45.000,00 Impegni confluiti nel FPV al 31.12 meno 47.776,36

Avanzo/disavanzo 278.590,33

Avanzo di amministrazione applicato più 7.500,00 Saldo della gestione di competenza 286.090,33

La suddivisione tra gestione corrente ed in c/capitale del risultato di gestione di competenza integrata con la quota di avanzo dell’esercizio precedente applicata al bilancio è la seguente:

EQUILIBRIO ECONOMICO-FINANZIARIO – PARTE CORRENTE

Il bilancio corrente trova una sua implicita definizione nell'articolo 162, comma 6, del D.Lgs.

n.267/2000 che così recita:

“... le previsioni di competenza relative alle spese correnti sommate alle previsioni di competenza relative ai trasferimenti in c/capitale, al saldo negativo delle partite finanziarie e alle quote di capitale delle rate di ammortamento dei mutui e degli altri prestiti, con l'esclusione dei rimborsi anticipati, non possono essere complessivamente superiori alle previsioni di competenza dei primi tre titoli dell'entrata, ai contribuiti destinati al rimborso dei prestiti e all'utilizzo dell'avanzo di competenza di parte corrente e non possono avere altra forma di finanziamento, salvo le eccezioni tassativamente indicate nel principio applicato alla contabilità finanziaria necessarie a garantire elementi di flessibilità degli equilibri di bilancio ai fini del rispetto del principio dell'integrità.”

Ne consegue che, anche in sede di rendicontazione, appare indispensabile verificare se questo vincolo iniziale abbia trovato concreta attuazione al termine dell'esercizio, confrontando tra loro, in luogo delle previsioni di entrata e di spesa, accertamenti ed impegni della gestione di competenza.

In generale, potremmo sostenere che il bilancio corrente misura la quantità di entrate destinate all'ordinaria gestione dell'ente, cioè da utilizzare per il pagamento del personale, delle spese d'ufficio, dei beni di consumo, per i fitti e per tutte quelle uscite che non trovano utilizzo solo nell'anno in corso nel processo erogativo.

(12)

Nel nostro ente, al termine dell'esercizio, è possibile riscontrare una situazione contabile quale quella riportata nella tabella

EQUILIBRI ECONOMICO-FINANZIARIO

COMPETENZA 2016 (ACCERTAMENTI E IMPEGNI IMPUTATI ALL'ESERCIZIO)

Fondo di cassa all'inizio dell'esercizio 0,00

A) Fondo pluriennale vincolato per spese correnti (+) 0,00

AA) Recupero disavanzo di amministrazione esercizio precedente (-) 0,00

B) Entrate titoli 1.00 - 2.00 - 3.00 (+) 2.694.534,32

di cui per estinzione anticipata di prestiti 0,00

C) Entrate Titolo 4.02.06 - Contributi agli investimenti direttamente destinati al rimborso dei prestiti da amministrazioni pubbliche

(+) 0

D) Spese Titolo 1.00 - Spese correnti (-) 2.416.960,70

DD) Fondo pluriennale vincolato di parte corrente (di spesa) (-) 24.928,36

E) Spese Titolo 2.04 - Trasferimenti in conto capitale (-) 0

F) Spese Titolo 4.00 - Quote di capitale amm.to mutui e prestiti obbligazionari (-) 0,00

di cui per estinzione anticipata di prestiti 0,00

G) Somma finale (G=A-AA+B+C-D-DD-E-F) 252.645,26 ALTRE POSTE DIFFERENZIALI, PER ECCEZIONI PREVISTE DA NORME DI LEGGE, CHE HANNO EFFETTO SULL'EQUILIBRIO EX ARTICOLO 162, COMMA 6, DEL TESTO UNICO DELLE LEGGI SULL'ORDINAMENTO DEGLI ENTI LOCALI

H) Utilizzo avanzo di amministrazione per spese correnti (+) 0,00

di cui per estinzione anticipata di prestiti 0,00

I) Entrate di parte capitale destinate a spese correnti in base a specifiche disposizioni di legge

(+) 0,00

di cui per estinzione anticipata di prestiti 0,00

L) Entrate di parte corrente destinate a spese di investimento in base a specifiche disposizioni di legge o dei principi contabili

(-) 0,00

M) Entrate da accensione di prestiti destinate a estinzione anticipata dei prestiti (+) 0,00

EQUILIBRIO DI PARTE CORRENTE (*)

O=G+H+I-L+M 252.645,26

EQUILIBRIO ECONOMICO-FINANZIARIO – PARTE CAPITALE

Se il bilancio corrente misura la differenza tra le entrate e le spese di breve termine, il bilancio investimenti analizza il sistema di relazioni tra fonti ed impieghi relative a quelle che partecipano per più esercizi nei processi di produzione e di erogazione dei servizi dell'ente.

In particolare, le spese che l'ente sostiene per gli investimenti sono quelle finalizzate alla realizzazione ed acquisto di impianti, opere e beni non destinati all'uso corrente. Tali spese permettono di assicurare le infrastrutture necessarie per l'esercizio delle sue funzioni istituzionali, per l'attuazione dei servizi pubblici e per promuovere e consolidare lo sviluppo sociale ed economico della popolazione.

Contabilmente le spese di investimento sono inserite nel bilancio ai titoli II e III della spesa e, per la maggior parte, trovano specificazione nel Programma triennale dei lavori pubblici.

L'Ente, ai sensi dell'art. 199 del TUEL, può provvedere al finanziamento delle spese di investimento mediante:

(13)

⇒ l'utilizzo di entrate correnti destinate per legge agli investimenti;

⇒ l'utilizzo di entrate derivanti dall'alienazione di beni;

⇒ la contrazione di mutui passivi;

⇒ l'utilizzo di entrate derivanti da trasferimenti in conto capitale dello Stato o delle Regioni o di altri enti del settore pubblico allargato;

⇒ l'utilizzo dell'avanzo di amministrazione ai sensi dell’art. 187 TUEL;

⇒ l’utilizzo dell’avanzo di parte corrente, eccedente rispetto alle spese correnti ed alle quote capitali dei prestiti.

Si ritiene opportuno precisare che il ricorso al credito è senza alcun dubbio la principale forma di copertura delle spese d'investimento, che si ripercuote sul bilancio gestionale dell'Ente per l'intera durata del periodo di ammortamento del finanziamento. Ne deriva che la copertura delle quote di interesse deve essere finanziata o con una riduzione delle spese correnti oppure con un incremento delle entrate correnti.

L'equilibrio parziale del bilancio investimenti può essere determinato confrontando le entrate per investimenti esposte nei titoli IV, V e VI (con l'esclusione delle somme, quali gli oneri di urbanizzazione, che sono già state esposte nel Bilancio corrente, e le somme per riscossione crediti e altre attività finanziarie) con le spese del titoli II e III da cui sottrarre l'intervento "concessioni di crediti" che, come vedremo, dovrà essere ricompreso nel successivo equilibrio di bilancio.

Tenendo conto del vincolo legislativo previsto dal bilancio corrente, l'equilibrio è rispettato:

⇒ in fase di redazione del bilancio di previsione, confrontando i dati attesi;

⇒ in fase di rendicontazione, confrontando gli accertamenti e gli impegni.

In particolare, nella successiva tabella si evidenzia qual è l'apporto di ciascuna risorsa di entrata alla copertura della spesa per investimenti.

L'eventuale differenza negativa deve trovare copertura o attraverso un risultato positivo dell'equilibrio corrente (avanzo economico) oppure attraverso l'utilizzo dell'avanzo di amministrazione che dovrà essere stato specificatamente vincolato alla realizzazione di investimenti.

Nel nostro ente, al termine dell'esercizio, è possibile riscontrare una situazione contabile quale quella riportata nella tabella sottostante:

(14)

EQUILIBRI ECONOMICO-FINANZIARIO

COMPETENZA 2016 (ACCERTAMENTI E IMPEGNI IMPUTATI ALL'ESERCIZIO)

P) Utilizzo avanzo di amministrazione per spese di investimento (+) 7.500,00

Q) Fondo pluriennale vincolato per spese in conto capitale (+) 45.000,00

R) Entrate Titoli 4.00 - 5.00 - 6.00 (+) 80.290,53

C) Entrate Titolo 4.02.06 - Contributi agli investimenti direttamente destinati al rimborso dei prestiti da amministrazioni pubbliche

(-) 0

I) Entrate di parte capitale destinate a spese correnti in base a specifiche disposizioni di legge

(-) 0,00

S1) Entrate Titolo 5.02 per Riscossione crediti di breve termine (-) 0

S2) Entrate Titolo 5.03 per Riscossione crediti di medio-lungo termine (-) 0

T) Entrate Titolo 5.04 relative a Altre entrate per riduzione di attività finanziarie (-) 0 L) Entrate di parte corrente destinate a spese di investimento in base a specifiche

disposizioni di legge o dei principi contabili

(+) 0,00

M) Entrate da accensione di prestiti destinate a estinzione anticipata dei prestiti (-) 0,00

U) Spese Titolo 2.00 - Spese in conto capitale (-) 76.489,23

UU) Fondo pluriennale vincolato in c/capitale (di spesa) (-) 22.848,00

V) Spese Titolo 3.01 per Acquisizioni di attività finanziarie (-) 0

E) Spese Titolo 2.04 - Trasferimenti in conto capitale (+) 0

EQUILIBRIO DI PARTE CAPITALE

Z=P+Q+R-C-I-S1-S2-T+L-M-U-UU-V+E 33.453,30

(15)

CONFRONTO TRA PREVISIONI INIZIALI, DEFINITIVE E RENDICONTO

Dall’analisi delle previsioni iniziali di bilancio, delle previsioni definitivamente assestate e degli accertamenti/impegni assunti, si ricava il seguente raffronto:

PREVISIONI INIZIALI

PREVISIONI

DEFINITIVE ACCERTAMENTI

Titolo 1 Entrate correnti di natura tributaria,

contributiva e perequativa 21.650,00 21.650,00 14.748,83

Titolo 2 Trasferimenti correnti 1.908.320,00 2.000.606,00 2.026.126,86 Titolo 3 Entrate extratributarie 730.677,00 703.552,00 653.658,63 Titolo 4 Entrate in conto capitale 56.000,00 91.000,00 80.290,53 Titolo 5 Entrate da riduzione di attività finanziarie 0,00 0,00 0,00

Titolo 6 Accensione prestiti 0,00 0,00 0,00

Titolo 7 Anticipazioni da istituto tesoriere/cassiere 0,00 0,00 0,00 Titolo 9 Entrate per conto terzi e partite di giro 1.006.000,00 1.026.000,00 312.110,48

0,00 0,00 0,00

45.000,00 45.000,00 0,00

7.500,00 7.500,00 0,00

3.775.147,00 3.895.308,00 3.086.935,33

PREVISIONI INIZIALI

PREVISIONI

DEFINITIVE IMPEGNI

Titolo 1 Spese correnti 2.660.647,00 2.725.708,00 2.416.960,70 Titolo 2 Spese in conto capitale 108.500,00 143.600,00 76.489,23 Titolo 3 Spese per incremento di attività finanziarie 0,00 0,00 0,00

Titolo 4 Rimborso di prestiti 0,00 0,00 0,00

Titolo 5 Chiusura Anticipazioni ricevute da istituto

tesoriere/cassiere 0,00 0,00 0,00

Titolo 7 Uscite per conto terzi e partite di giro 1.006.000,00 1.026.000,00 312.118,71 3.775.147,00 3.895.308,00 2.805.568,64 Totale

SPESE ENTRATE

Totale

FONDO PLURIENNALE VINCOLATO PER SPESE CORRENTI

FONDO PLURIENNALE VINCOLATO PER SPESE IN CONTO CAPITALE

UTILIZZO AVANZO DI AMMINISTRAZIONE

(16)

ANALISI DEI TITOLI DELL’ENTRATA

L'analisi condotta finora sulle entrate ha riguardato esclusivamente i "Titoli" e, cioè, le aggregazioni di massimo livello che, quantunque forniscano una prima indicazione sulle fonti dell'entrata e sulla loro natura, non sono sufficienti per una valutazione complessiva della politica di raccolta delle fonti di finanziamento per la quale è più interessante verificare come i singoli titoli siano composti.

Per sopperire alle carenze informative, si propone una lettura di ciascuno di essi per "tipologie", cioè secondo una articolazione prevista dallo stesso legislatore.

TITOLO 1 – LE ENTRATE TRIBUTARIE

Le entrate tributarie rappresentano una voce particolarmente importante nell'intera politica di reperimento delle risorse posta in essere da questa amministrazione, consapevole dei riflessi che una eccessiva pressione fiscale possa determinare sulla crescita del tessuto economico del territorio amministrato.

Allo stesso tempo occorre tener presente che il progressivo processo di riduzione delle entrate da contributi da parte dello Stato impone alla Giunta di non poter ridurre in modo eccessivo le aliquote e le tariffe.

Nelle tabella sottostante viene presentata la composizione del titolo 1 dell'entrata con riferimento agli accertamenti risultanti dal rendiconto analizzati per tipologia di entrata:

TITOLO TIPOLOGIA CATEGORIA

DENOMINAZIONE

ACCERTAMENTI di cui entrate non ricorrenti

RISCOSSIONI IN C/COMPETENZA

RISCOSSIONI IN C/RESIDUI Entrate correnti di natura tributaria, contributiva e

perequativa

1010100 Tipologia 101: Imposte, tasse e proventi assimilati 14.748,83 0,00 13.867,58 0,00 1010106 Imposta municipale propria 0,00 0,00 0,00 0,00 1010152 Tassa occupazione spazi e aree pubbliche 5.717,58 0,00 5.717,58 0,00 1010153 Imposta comunale sulla pubblicità e diritto sulle pubbliche affissioni 9.031,25 0,00 8.150,00 0,00 1010176 Tassa sui servizi comunali (TASI) 0,00 0,00 0,00 0,00

1000000 TOTALE TITOLO 1 14.748,83 0,00 13.867,58 0,00

Al riguardo si evidenzia come, con l’approvazione dei decreti attuativi del federalismo fiscale ed in particolare con le disposizioni contenute nel D.Lgs. n. 23/2011, confermate e integrate nella copiosa legislazione susseguitasi, il panorama delle entrate tributarie dei comuni ha subito una sostanziale modifica sia in termini quantitativi che qualitativi.

TITOLO 2 – LE ENTRATE DA TRASFERIMENTI CORRENTI

Abbiamo già sottolineato, nelle relazioni degli anni passati, come il ritorno verso un modello di

"federalismo fiscale" veda le realtà locali direttamente investite di un sempre maggiore potere impositivo all'interno di una regolamentazione primaria da parte dello Stato, che, di contro, ha determinato una progressiva riduzione dei trasferimenti centrali.

In particolare, con l’introduzione del Fondo sperimentale di riequilibrio (dal 2013 sostituito con il Fondo di Solidarietà) e la contestuale soppressione dei trasferimenti erariali, le voci della tipologia 101 si sono fortemente ridimensionate, in quanto comprendono oggi esclusivamente l’ex Fondo sviluppo investimenti e i trasferimenti erariali eventualmente non fiscalizzati.

(17)

In questo contesto di riferimento deve essere letto il Titolo 2 delle entrate, nel quale le varie categorie misurano la contribuzione da parte dello Stato, della regione, di organismi dell'Unione europea e di altri enti del settore pubblico allargato finalizzata sia ad assicurare l'ordinaria gestione dell'ente che ad erogare i servizi di propria competenza.

TITOLO TIPOLOGIA CATEGORIA

DENOMINAZIONE

ACCERTAMENTI di cui entrate non ricorrenti

RISCOSSIONI IN C/COMPETENZA

RISCOSSIONI IN C/RESIDUI Trasferimenti correnti

2010100 Tipologia 101: Trasferimenti correnti da Amministrazioni pubbliche

2.026.126,86 0,00 1.741.604,00 9.088,00 2010101 Trasferimenti correnti da Amministrazioni Centrali 71.415,18 0,00 71.415,18 0,00 2010102 Trasferimenti correnti da Amministrazioni Locali 1.954.711,68 0,00 1.670.188,82 9.088,00

2000000 TOTALE TITOLO 2 2.026.126,86 0,00 1.741.604,00 9.088,00

TITOLO 3 – LE ENTRATE EXTRATRIBUTARIE

Le Entrate extratributarie (Titolo 3) costituiscono il terzo componente nella definizione dell'ammontare complessivo delle risorse destinate al finanziamento della spesa corrente.

Sono compresi in questo titolo i proventi dei servizi pubblici, i proventi dei beni dell'ente, gli interessi sulle anticipazioni e crediti, ecc.

Entrate extratributarie

3010000 Tipologia 100: Vendita di beni e servizi e proventi derivanti dalla gestione dei beni

454.075,65 0,00 154.810,51 0,00

3010100 Vendita di beni 139.570,00 0,00 0,00 0,00

3010200 Entrate dalla vendita e dall'erogazione di servizi 196.397,91 0,00 82.084,47 0,00 3010300 Proventi derivanti dalla gestione dei beni 118.107,74 0,00 72.726,04 0,00 3020000 Tipologia 200: Proventi derivanti dall'attività di controllo e repressione

delle irregolarità e degli illeciti

10.978,28 0,00 0,00 0,00

3020200 Entrate da famiglie derivanti dall'attività di controllo e repressione delle irregolarità e degli illeciti

10.978,28 0,00 0,00 0,00

3030000 Tipologia 300: Interessi attivi 17,25 0,00 0,00 0,00

3030300 Altri interessi attivi 17,25 0,00 0,00 0,00 3050000 Tipologia 500: Rimborsi e altre entrate correnti 188.587,45 0,00 74.464,41 0,00 3050100 Indennizzi di assicurazione 745,00 0,00 745,00 0,00

3050200 Rimborsi in entrata 161.105,56 0,00 58.468,84 0,00

3059900 Altre entrate correnti n.a.c. 26.736,89 0,00 15.250,57 0,00

3000000 TOTALE TITOLO 3 653.658,63 0,00 229.274,92 0,00

TITOLO 4 – LE ENTRATE IN CONTO CAPITALE

Il Titolo 4 rappresenta il primo aggregato delle entrate in conto capitale, sarebbe a dire delle entrate che contribuiscono, insieme a quelle dei Titoli 5 e 6, al finanziamento delle spese d'investimento ed all'acquisizione di beni utilizzabili per più esercizi, nei processi produttivi/erogativi dell'ente locale.

Anche per le entrate del Titolo 4 il legislatore ha presentato un'articolazione per tipologie, così come riportate nella seguente tabella.

(18)

Entrate in conto capitale

4020000 Tipologia 200: Contributi agli investimenti 0,00 0,00 0,00 45.000,00 4020100 Contributi agli investimenti da amministrazioni pubbliche 0,00 0,00 0,00 45.000,00 4030000 Tipologia 300: Altri trasferimenti in conto capitale 24.450,00 0,00 24.450,00 0,00 4031100 Altri trasferimenti in conto capitale da Famiglie 24.450,00 0,00 24.450,00 0,00 4050000 Tipologia 500: Altre entrate in conto capitale 55.840,53 0,00 55.840,53 0,00 4050100 Permessi di costruire 55.840,53 0,00 55.840,53 0,00

4000000 TOTALE TITOLO 4 80.290,53 0,00 80.290,53 45.000,00

TITOLO 5 – LE ENTRATE DA RIDUZIONE DI ATTIVITÀ FINANZIARIE

Il Titolo 5 accoglie le entrate relative ad alienazioni di attività finanziarie oltre che ad operazioni di credito che non costituiscono fonti di finanziamento per l'ente.

Non vi sono entrate rientranti in questa tipologia.

TITOLO 6 – LE ENTRATE DA ACCENSIONE DI PRESTITI

La politica degli investimenti posta in essere dal nostro ente non può essere finanziata esclusivamente da contributi pubblici e privati (iscritti nel Titolo 4 delle entrate); quantunque l'intera attività di acquisizione delle fonti sia stata posta in essere cercando di minimizzare la spesa futura, in molti casi è risultato indispensabile il ricorso all'indebitamento.

Le entrate del Titolo 6 sono caratterizzate dalla nascita di un rapporto debitorio nei confronti di un soggetto finanziatore (banca, Cassa DD.PP., sottoscrittori di obbligazioni) e per disposizione legislativa, ad eccezione di alcuni casi appositamente previsti dalla legge, sono vincolate, nel loro utilizzo, alla realizzazione degli investimenti.

Il legislatore, coerentemente a quanto fatto negli altri titoli, ha previsto anche per esso un'articolazione secondo ben definite tipologie, nella quale tiene conto sia della durata del finanziamento che del soggetto erogante.

In particolare, nella tipologia 100 sono evidenziate le risorse relative ad eventuali emissioni di titoli obbligazionari (BOC); nelle tipologie 200 e 300 quelle relative ad accensione di finanziamenti, distinti in ragione della durata temporale del prestito; la tipologia 400 accoglie tutte le altre forme di indebitamento quali: leasing finanziario, operazioni di cartolarizzazione (finanziaria ed immobiliare), contratti derivati.

Non vi sono entrate rientranti in questa tipologia.

TITOLO 7 – LE ENTRATE DA ANTICIPAZIONE DA ISTITUTO TESORIERE/CASSIERE

Il titolo 7 delle entrate evidenzia l’entità delle risorse accertate per effetto dell’eventuale ricorso all’anticipazione di tesoreria.

Ai sensi dell’articolo all’art. 3, comma 17, della Legge 350/2003, le anticipazioni di tesoreria non costituiscono debito dell’ente, in quanto destinate a fronteggiare temporanee esigenze di liquidità e destinate ad essere chiuse entro l’esercizio. Pertanto, alla data del 31 dicembre di ciascun esercizio, l’ammontare delle entrate accertate e riscosse derivanti da anticipazioni deve corrispondere all’ammontare delle spese impegnate e pagate per la chiusura delle stesse.

(19)

Le entrate derivanti dalle anticipazioni di tesoreria e le corrispondenti spese riguardanti la chiusura delle anticipazioni di tesoreria sono contabilizzate nel rispetto del principio contabile generale n. 4, dell’integrità, per il quale le entrate e le spese devono essere registrate per il loro intero importo, al lordo delle correlate spese e entrate. Al fine di consentire la contabilizzazione al lordo, il principio contabile generale della competenza finanziaria n. 16, prevede che gli stanziamenti riguardanti i rimborsi delle anticipazioni erogate dal tesoriere non hanno carattere autorizzatorio.

Ai sensi del punto 3.26 del principio contabile applicato della competenza finanziaria, nel rendiconto è possibile esporre il saldo al 31 dicembre dell’anticipazione attivata al netto dei relativi rimborsi. In tal caso, bisogna dar conto di tutte le movimentazioni effettuate nel corso dell’esercizio sui capitoli di entrata e di spesa riguardanti l’anticipazione, evidenziando l’utilizzo medio e l’utilizzo massimo dell’anticipazione nel corso dell’anno.

Si evidenzia che questo Ente nel corso dell’esercizio non ha fatto ricorso ad anticipazioni di Tesoreria.

TITOLO 9 – LE ENTRATE PER CONTO DI TERZI

Il Titolo 9 afferisce ad entrate poste in essere in nome e per conto di terzi in assenza di qualsiasi discrezionalità ed autonomia decisionale da parte dello stesso.

Rinviando al precedente capitolo relativo a “L'equilibrio del Bilancio di terzi” ed al successivo dedicato al “Titolo 7 della spesa” per ulteriori approfondimenti, nella successiva tabella la spesa del titolo viene presentata suddivisa nelle varie tipologie.

Entrate per conto terzi e partite di giro

9010000 Tipologia 100: Entrate per partite di giro 249.478,90 0,00 246.478,90 0,00 9010200 Ritenute su redditi da lavoro dipendente 172.680,28 0,00 172.680,28 0,00 9010300 Ritenute su redditi da lavoro autonomo 2.569,85 0,00 2.569,85 0,00 9019900 Altre entrate per partite di giro 74.228,77 0,00 71.228,77 0,00

9020000 Tipologia 200: Entrate per conto terzi 62.631,58 0,00 62.631,58 0,00

9020400 Depositi di/presso terzi 1.525,00 0,00 1.525,00 0,00 9020500 Riscossione imposte e tributi per conto terzi 61.106,58 0,00 61.106,58 0,00

9000000 TOTALE TITOLO 9 312.110,48 0,00 309.110,48 0,00

ANALISI DEI TITOLI DELLA SPESA

L’analisi della parte relativa alla spesa del rendiconto permette di cogliere gli effetti delle scelte operate dall’amministrazione nel corso dell’esercizio oltre che comprendere l’utilizzo delle risorse già esaminate nei precedenti capitoli. E tale conoscibilità risulta esaltata dalla struttura della spesa proposta dal rinnovato ordinamento contabile che, com’è noto, privilegia l’aspetto funzionale (ed il riferimento al COFOG) rispetto a quello economico, prevedendo come primi due livelli di spesa rispettivamente le missioni (al posto dei titoli) ed i programmi; ed i programmi, a loro volta, ripartiti in titoli, macroaggregati, ecc…

Il nuovo sistema contabile, nel ridisegnare la struttura della parte spesa del bilancio, ha modificato anche la precedente articolazione dei relativi titoli che, pur costituendo ancora i principali aggregati economici di spesa, presentano una nuova articolazione.

I "Titoli" di spesa raggruppano i valori in riferimento alla loro "natura" e "fonte di provenienza".

(20)

In particolare:

⇒ "Titolo 1" riporta le spese correnti, cioè quelle destinate a finanziare l'ordinaria gestione caratterizzata da spese non aventi effetti duraturi sugli esercizi successivi;

⇒ "Titolo 2" presenta le spese in conto capitale e cioè quelle spese dirette a finanziare l'acquisizione di beni a fecondità ripetuta;

⇒ "Titolo 3" descrive le somme da destinare a "Spese per incremento di attività finanziarie"

(partecipazioni, azioni e conferimenti di capitale);

⇒ "Titolo 4" evidenzia le somme per il rimborso delle quote capitali dei prestiti contratti;

Solo per le missioni 60 “Anticipazioni finanziarie” e 99 “Servizi per conto terzi” sono previsti, rispettivamente, anche i seguenti:

⇒ "Titolo 5" sintetizza le chiusure delle anticipazioni di cassa aperte presso il tesoriere;

⇒ "Titolo 7" riassume le somme per partite di giro.

TITOLO 1 – SPESE CORRENTI

Le Spese correnti trovano iscrizione nel Titolo 1, all’interno delle missioni e dei programmi, e ricomprendono gli oneri previsti per l'ordinaria attività dell'ente e dei vari servizi pubblici attivati.

La ripartizione del titolo 1 per macroaggregati è riepilogata nella tabella che segue:

TITOLI E MACROAGGREGATI DI SPESA

Anno 2016

Totale di cui non ricorrenti

TITOLO 1 - Spese correnti

101 Redditi da lavoro dipendente

722.259,93

0,00

102 Imposte e tasse a carico dell'ente

47.380,81

0,00

103 Acquisto di beni e servizi

1.054.951,73

0,00

104 Trasferimenti correnti

570.570,37

0,00

109 Rimborsi e poste correttive delle entrate 805,36 0,00

110 Altre spese correnti

20.992,50

0,00

100 Totale TITOLO 1

2.416.960,70

0,00

TITOLO 2 – SPESE IN CONTO CAPITALE

Con il termine “Spesa in conto capitale” generalmente si fa riferimento a tutti quegli oneri necessari per l'acquisizione di beni a fecondità ripetuta indispensabili per l'esercizio delle funzioni di competenza dell'ente.

La spesa in conto capitale impegnata nel Titolo 2 riassume, quindi, l'entità delle somme finalizzate all'acquisizione di beni diretti ad incrementare il patrimonio dell'ente.

La ripartizione del titolo 2 per macroaggregati è riepilogata nella tabella che segue:

TITOLO 2 - Spese in conto capitale

202 Investimenti fissi lordi e acquisto di terreni 76.489,23 0,00

203 Contributi agli investimenti 0,00 0,00

205 Altre spese in conto capitale 0,00 0,00

200 Totale TITOLO 2 76.489,23 0,00

(21)

TITOLO 3 – SPESE PER INCREMENTO DI ATTIVITÀ FINANZIARIE La spesa del Titolo 3 ricomprende gli esborsi relativi a:

⇒ acquisizioni di attività finanziarie (quali partecipazioni e conferimenti di capitale) oltre ad altri prodotti finanziari permessi dalla normativa vigente in materia;

⇒ concessione crediti di breve periodo a Amministrazioni Locali oltre che ad organismi interni e/o unità locali dell'amministrazione e ad imprese e famiglie;

⇒ concessione crediti a medio lungo termine a Amministrazioni Locali oltre che ad organismi interni e/o unità locali dell'amministrazione e ad imprese e famiglie;

⇒ versamenti a depositi bancari.

Non sono presenti spese rientranti in tale tipologia.

TITOLO 4 – SPESE PER RIMBORSO PRESTITI

Il Titolo 4 della spesa presenta gli oneri sostenuti nel corso dell'anno per il rimborso delle quote capitale riferite a prestiti contratti. Si ricorda, infatti, che la parte della rata riferita agli interessi passivi è iscritta nel Titolo 1 della spesa.

L'analisi delle "Spese per rimborso di prestiti" si sviluppa esclusivamente per macroaggregati e permette di comprendere la composizione dello stock di indebitamento, differenziando quelle riferibili a mutui da quelle per rimborso di prestiti obbligazionari.

TITOLO 4 - Rimborso Prestiti

401 Rimborso di titoli obbligazionari 0,00 0,00

402 Rimborso prestiti a breve termine 0,00 0,00

403 Rimborso mutui e altri finanziamenti a medio lungo termine 0,00 0,00

404 Rimborso di altre forme di indebitamento 0,00 0,00

400 Totale TITOLO 4 0,00 0,00

TITOLO 5 – CHIUSURA ANTICIPAZIONI DA ISTITUTO TESORIERE

Così come già visto trattando del Titolo 7 dell’entrata, il titolo 5 della spesa evidenzia l’entità dei rimborsi di anticipazioni effettuate da parte del Tesoriere per far fronte ad eventuali deficit di cassa.

Come già evidenziato per la parte Entrata, l’Ente nel corso dell’esercizio non ha utilizzato anticipazioni di Tesoreria.

TITOLO 7 – LE SPESE PER CONTO DI TERZI

Il Titolo 7 afferisce a spese poste in essere in nome e per conto di terzi in assenza di qualsiasi discrezionalità ed autonomia decisionale da parte dello stesso.

Rinviando ai precedenti capitoli relativi a “L'equilibrio del Bilancio di terzi” ed al “Titolo 9 dell’entrata” per ulteriori approfondimenti, nella successiva tabella viene presentata la spesa del titolo distinta per macroaggregati.

Non sono presenti spese in tale tipologia

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