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FATTO STORICO MIRACOLOSO DELLA IMMAGINE DI MARIA VERGINE SANTISSIMA CHE...

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FATTO STORICO MIRACOLOSO

DELLA IMMAGINE DI

MARIA VERGINE

SANTISSIMA CHE...

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FATTOSTORICO MIRACOLOSO I>ELL\TNmAGINE

MARIA VERGINE SANTISSIMA

CHESIVENEHASOTTOLAS(UU

mih

CATTEDBALEDILODI avvenoto l'anno1118

CON ALCUNEDIVOTEPREGHIEBE

LODr

TIP.VESCOVILEDIENRICOVlLlUNf 1875

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L'anno

ÌMS

viveva nellaCÌUàdi Lodiungiovinedipessimi costumi;tra

iviziai quali era deditopredominava inluiquello del giuoco,nelquale spre- cava gran partedellesua sostanze:un giorno,dieappuntovisirecava,venne a passarevicino alla Giiltedrale dulia parte della Canonica, dove in luogo oscuro stava dipintaTimagiDediMaria VerginecolbambinoGesùsulle ginoc- chia. A Lei sirivolse ilgiuocalore in atli*)minaccioso, e disse:Guai!<«questa voltaioperdo al giuoco, èo benioquello chemifarò; e continuandolasua strada andò al solilo ritrovo dove perdette,

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comespesso§liaccadeva,quanto aveva con sè. Cieco dalla rabbiae bestem- miandoilnomesantodiDio*ritornava acasapei*lamedesimastrada,e arri- vatodoveeralasacraImmaginetrasse irpugnale, e con manosacrilega ferì d'un colpolaBealaVerginenell'occliio sinistrodicendo:Prendicosìmivendico dtidenariperduti.Vidde l'empiospruji- zare vivo sanguedalia feritae udì an- cheuDa vocecbelominabciò dicendo:

Va,aeelteralo, che in Brindisi sarai cantigalo:

ma

invece di essere santa- mentespaventalo,diriconoscereilpro- priofalloedigiUarsiaipiedi diquesta l&i>6rls9i«lQ Madreedomandarle per- dono, con esecranda audaciareplicò: e aeBrindisi sarà daunaparieio andrò daWallra.Andòacasa sua portandoil ferrotestimoniodelsuodelitto:cercava distogliere il pensiero ilnU'alto atroce che avevacommesso, manon gli rie-

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sciva, avrebbe voluto non averiidilo qaell^tremendeparole,

ma

invece esse risaonavano airorecchìo più minacciose diprima: volevaridersidell'accaduto,

ma

irimorsidellacoscienzagli sifecero sentire cosi fortemente, che temendo allafinecheilodigiani gli avesseroa leggereinfronte ilsuodelitto,esco- {uireilsacrilego eccessoche commise, avesse a subire ilmeritàtocastigo, ri- solvette dipartireda Lodi adducendo

ilpretestoche volevasottrarsi alle tur- bolenze,nellequali la cittàeraspesso involta.Vendettequanto possedeva an- cora, e si recòal porto di marepiiì vieioo,aGenova,collasperanzaditro- varivi'qualche nave, che, facendo vela per lontanipaesi, lopotesse trasportarein qualunquepartedelmondopurché non fossea Lodi nèaBrindisi.Fralemolte naviaccorateinquel porto,ve n'era una, che a giornidoveva partireper

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Fiundrii, |jensò essereprujmo questo

ilcaso àao^perchèlaFiandrasitrova appuntoinpartediamclralmenleopposta aUriodisi.Arrivòilgiorno laniosospi- ralo dalnostrolodigiano,si leva l'an- cora,sispieganolevelealvento, die sofiiufavorevole,siè fuori del porlo, lanaveèben prestoia altomare,tutto fa sperareunfelicissimo viaggio. Ma che valearieumanacontro la volontà delSignore? Quel cielocosì limpido e sereno prima,sioscura,sicopredimi- nacciose nubi,ilveliloda miledie era si cambiainviolento eprocelloso,che vano riuscìogni sforzo degli esperii marinai,lu nave lungamealesbattuta, fu portala.verso lecostedellaPuglia;

acquiclatasilatempesta, cessaloilpro- cellosovento,calmatoìtmure, i mari- naiguidaronoastentolanavesempre avistadellaterraferma, finché trovato unporlovientrarono: era il portoe

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lacittàdiBrindisi! Ilnostro lodiginno sisentiscorrerennbrivido pertallo le metnhni quando udì pronunciare quel nomefatale,cheglirammentavalami- naccia divina.Scese peròaterra cogli altricompagnidiviaggio,dissimulando rintcrna agllazionc:si avviarono tulli allapiù vicina osteria, edessendogifi t'oralarda,conienti diesserescampali asifiero pericolo, si ristoraronoalle- gramente,maillodigianononsolonon prendevacibo,matristoe senzaparole senestavaalsuoposto,ìcompagnilo scusarono dellUnappelcnza e(l«lla me- lanconiadandoIncolpaalmaldimare e allapaurache aveva provato. Finita lacenaandaronoateltoeprestosiad- ilormenlarono lutti ecceltuato lui che intuttalanottenonpotòpigliai-sonno travaglialo dalpensierochelaminaccia divina s'era in partecompiuta, e chequella eraIn città in cuidoveva,

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essere castigalodelsuo orribile sacri- legio. AlzDssi qQÌndi per tempissimo, uscidall'osteria,eappenafuori veaoe ad inciampare quasinelcadaverediun uomocheinquelluogo erastatoucciso allanotte.Raccapricciòa talvista,chè untristepresentimentoglimostravain queir ucciso ilprincipio ed il compi- mentodelminacciatogli castigo. Entrò in ana chiesa chelivicinotrovò già aperta, epiangeado chiese perdono al Signore e alla Beata Vergine del suo peccato.

Appena fugiorno vennerecataal GiadicediBrindisilanotizia dell'acca- datolanotte, fu tosto sulluogodeide- litto,esentitoche alcuniforestierierano

ilgiorno innanziarrivatiaquell'osteria incominciòdall'csamiria rediligentemente quellichevisitrovavanojseppeanche che venemancava uno, il qualela seraprimaerastalosempre cupoeme-

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lancoDico,sisospettòdilui,fucercato e trovalovenne comeglialtrisollojiosto all'esame:

ma

egli pure asseriva non essermaistalo inquellacittà,nonavet- mai nèvistonèconosciutoquell'ucciso.|

averlobensì trovatomorto neir uscire che avevafallodairosteria quellamal- lina,macheegliera innocente.Frugato sullapersona,pervedere semaitenesse qualchearma,glifutrovatoilpugnale chesullapunta aveva ancorarappreso

ilsangueche erauscito dalla ferita falla allaSacraImaginediLodi,;il sospetto alloradivenne quasiceriesza, fu tosto condottoalPalazzodiGiustizia,edivi perchè confessaselaverità, fu,comesi

"

usavaaque'tempi, sollopostoallator- tura.Perqualchetemposopportò quegli orribililormeoti, protestando che era ìonoceale;

ma

poi vinto daglispasimi che glifacevano soffrire, confessòdi esserluireodiqueiromicìdio,efucoo-

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dannato a moriredopotregiorni sulla forca.Nèvalsea salvarlo dalla morie

Ilprotestarechefece,poi dicssei"dav- vero innocente di quel delitto, e di avere confessalodiesser reosolo per-,

. ciiè sapeva cheiivrchbero cessalo di tortanirlo.Furonocredutefalse queste rilrallazioni,si ritenneper sincerala confessionefatta,enelgiornostabilito vennecondottoalpatibolo.VedeniJoal- loraquellosventuratoche por lui non c'erapiùsperanzadisalute, nella serie di tuttiquestiavvenimenti,riconoscendo tamanodiDio,alGiudice eal popolo ivi radunalo narròminutamentel'ese- crandodeJilio da lui commesso verso l'ImmaginediM.SS. a Lodi, e che ora slavaper avere Ìl castigo che questa gliaveva minacciato. Inorridironotutti ascoltando quellastoria funesta,'nèil

GiudiceIoassolse,ehe anzi ravvisando

^(sò.ilQiinislrodelladivinavendetta,

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ordinòsiprocedesse all'esecuzionedelia sentenzn.IIcondannalochieseallorase in(|ueira(liinnnzaviTossomniqanidie lonilianlo,esentilo che vi si Irovnva

«no di VogheraIo pregò caldamenlR perchètornando a casa volesse andare aLodied ivifarepaleselulioquanto egliavevaveHnto esentilo:queglipro- mise che ravrebbefallo: indi il pfl- zienle diede alcune esortazionialpo- polo astante, eposcia fudalcarnelìce giustizialocmorì.

Il Podestà di Brindisislese nelle dcbjie forme un*esalta relnzione del [aUo,econsei^nò^Io scritto a quel di Voghera,ilquale venuto a Lodisipre- senlòal Podestà eglidiedeil piego, raccoatnadoeglipure tulio quello, di cheera stato testimonio. Il Podestà pienodialtameraviglia a lati rivela- zioni,:trovandosiassento,da LodiilVe- scovod'alloraM.BeroerìoParmigiano

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corse dal Vicario Tescovìle, il quale, uditatacosa,presoconsèi nolni dellu Curia,andòprocessionalmcntealluogo dove si IrovavalaSacraImmagine,e fugrandelasorpresaditullinelvedere non solo ferito l'occlito sinistro, ma quasiancor caldo scorreailsacro san- guedisceso(inosul volto del Bambino Gesti.

Siriparòquantoprima allascalci- naturafattasul volto della Sacra Im- maginedalsacrilegocolpo.M. Bernerio poifecetulioall'intorno dell'imagine tagliareilmuro, cherivoltatovenne a riuscire nelloScurolo dellaCattedrale.

Quasi300 anni dopo, cioè nel1725 M.Ortensio Visconti, assecondando la .

pietàde' lodigiani,rinnovòl'aliare,cìr- ^

condò la SantaImmaginecon marmi

finissimi,comesi vede anchealpresente la coprìd*un vetro, e nel giornoiS Agósto consacrò raltare,incoronò la

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BeataVergine e appese alla sommilà dellacornicedimarmoiiDcuored'ar- gentocolleparole Pietas laudensia ain- dicBrel'amore cheiLodigiani portano alU granMadredi Dio e nostra Maria Santissima.

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DIVOTE PREGHIERE

A

MARIA VERGINE SANTISSIMA

DARECITARE IKKARZI

ALLA

SUA IMMAGINEPRODIGIOSA th?siveneratatto laScala nella (Cattedrale

K

0

Vorgine SS. dieferitasscrilega- menteconun pugnate nel sopraciglio dell'occhio sinistro diquesta vostrnim- mngine da ungiovane seapestrato,non poteste solTrire impunemente una sì graveoffesa, invicinanzadellespoglie di S.Bassiano che (anloviamaedonora

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eluUo siatlopi'ò, vivente conS.Am- brogio,[lerchè foste riveriia ed Jiinuta dalullifperlaprima voUafacesteseii- lirein questaciltàlavostra voce mi- nacciosa contro chivioltraggiava.

Noi da sacro orrore compresi abor- riamol'ingiuria a Voi fallu in (iuesl;i Vostra inamagioe eprotestiamodi li- spettarvisemprenellevostreimmagini, di onorarvi ed amarvi come nostra Madre, adimilazioDedelnostro Protet- toreS.Bassiano,ondecon Luipossiamo undiessere apartedellavostra gloria in cielo.

AveMaria,eie.

II.

0

Maria SS.Madre del nostro Si-^

gnorGesùCristo,chepel vivo sangue chesortìdalla feritafallaaquesta Vo- straimmaginee disceso lino sul volto

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le-

deibambinoGesù, dimostrastechePol- traggioa VoifattoTehìvotadoffendere ancheilvostroDivinFigliuolo.

Noida santo raccapriccio compresi detestiamountale delittoe risolviamo diguardarci da qualunqueazione che possaesseredivostro disgusto, odaf- frontopernonprovocarciIosdegnodel Vostro DivÌDFigliuolo,evipromettiamo siucerameDte di onorarvi ed amarvi qualsi«tenostra Madre amabilissima,

|

pernon renderci indegni della grazia diesserefratelliadottividiGesiì Cristo onde,perisuoi meriti eperlaVostra

j

intercessione, possiamo conseguire i

fruttidelsuo preziosissimosanguesparso

j

sinoall'ultimastillaperlanostra eterna salute.

AveMaria,elc>

Digrlizadb^GoO;le

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III.

0

Vergine SS-Madre dettadivina grazia e di misericordia, chedopo di averfattasentireperlaprimavoltaIn questa città,eda questa immagine la vostravoceaccompagnaladaunmira- colononmaiuditoche valseascuotere ed impensierire salutevolmentel'offen- sore, contisnasteperattrediMvolte a parlaredaduealtrevostreimmagini

,

richiamando dal lezzodellibertinaggio edalladisolulezza moltifuorviati,per cuivenneconvertilo un luogodipec- ealo edi scandaloin unvostro mae- stosoSantuario,comepure eslìnguendo Podiofra i parliti, amalgamando animi dei Lodigiani e stabilendo in questaCittà lapacfi; memorinoi eri- conoscentipertanticontinuativostrifa- vori, umilmentevisupplichiamo ale-

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_

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^

lierciavoiunitiinvilu,proLellicdifesi in morie pur jioier con voiio eterno magnificareledivine misericordie.

AveMarìa^ete.

ANTIFONA

Subluumpraesidiumconfugimus,

Sancla Dei Genetrìx: noslrasdepreca- liones ne despicias in necessilalibus nostrìs; scd a perìculiscuncUslibera nos semper, Virgo Gloriosa,etBeae- dicts.

f.Ora prò oobis Sanctu dei Ge- netrix.

b).UtdigoiefDciantur promissioni- busChristi.

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