SANTER S.p.A.
SQ
N° copia / Destinatario
Ad uso interno
Titolo del documento:
Denuncia Mensile Analitica
INPDAP
Indice
Denunce Mensili Inpdap (DMA)... 1
1. Documentazione necessaria...3
2. Controlli preliminari... 4
3. Apertura nuovo mese e verifica estrazione...6
4. Utility generale... 10
5. Controllo e sistemazione finale...14
6. Creazione del flusso per l’INPDAP...15
1. Documentazione necessaria
Per poter predisporre la denuncia di un nuovo mese occorre, a nostro avviso, avere a disposizione la stampa dei Totali per causale globale relativi al mese in questione:
2. Controlli preliminari
Prima di avviare la denuncia di un mese occorre che il mese stesso sia stato ovviamente elaborato e già chiuso.
Clicchiamo quindi sull’icona delle denunce
si apre, come già sapete, la videata qui sotto riportata
Il primo problema consiste nell’accertarsi che tutte le voci utilizzate nel mese, e rilevanti per la redazione della DMA, siano state associate alle rispettive caselle.
Il problema si pone soprattutto per le voci fisse ed accessorie, perché sono quelle a maggiore variabilità: sarà opportuno quindi prendere il tabulato “Totali per causale globale” del mese in questione, e verificare che tutte le voci di competenza assoggettate almeno a una fra CPDEL, INADEL, TFR, Fondo Credito ed ENPDEP siano associate a una fra le caselle “Retribuzione fissa e continuativa”
e “Retribuzione accessoria”.
Qualora si rilevasse qualche voce non associata si provveda nel solito modo:
Ad esempio avete utilizzato la nuova voce “Indennità sostitutiva di Maternità”.
Scegliete a quale “Campo Gestito nel DMA con le voci” intendete associarlo, evidenziate la voce e cliccando sul bottone
verrà trascritta nella sezione “Voci associate al campo”
Come già detto questa analisi è necessaria soprattutto per le voci di competenza.
Sulle altre caselle una analisi simile è necessaria quando vengano coinvolte forme di assoggettamento diverse da quelle usuali, come CPDEL (o INADEL, o TRF, ecc.
arretrati), CPDEL accessorie, ecc.
3. Apertura nuovo mese e verifica estrazione
Quando tutte le voci sono associate ai relativi campi, potete procedere con l’apertura del nuovo mese
A nostro avviso la soluzione più rapida è quella di procedere, come primo passo, al ricalcalo ed al controllo capillare, del quadro Z1.
Questa considerazione nasce dal fatto che il quadro Z1 viene calcolato effettuando la somma degli importi di ogni singolo quadro di ogni singolo dipendente: ne consegue che se gli importi del quadro Z1 sono corretti è ragionevole supporre che lo siano anche i singoli quadri.
Il controllo del quadro Z1 deve essere pertanto capillare
Vi ricordo che, in prima battuta, per il quadro Z1 viene generata una pagina per ogni cassa e per ogni periodo interessato dalle liquidazioni del mese: troverete pertanto un numero di pagine multiplo di 3.
Occorrerà controllare che gli tutti importi riportati nelle diverse pagine compongano esattamente i valori che avere indicato nell’allegato 2 relativo allo stesso mese.
Ricordo che in questa fase il quadro Z1 potrebbe riportare gli imponibili Inadel e TFR calcolati sul 100% delle retribuzioni imponibili, a seconda delle scelte gestionali effettuate ad inizio anno.
Possono essere tollerate differenze di alcuni centesimi sul totale dei contributi.
Per quanto riguarda gli imponibili sarebbe, a nostro avviso, opportuno che la coincidenza fosse assoluta; abbiamo tuttavia notato che alcuni non gestiscono l’arrotondamento all’euro sulle tabelle del calcolo della paga; va da se che per costoro si verificherà una differenza anche su questi importi.
Personalmente non credo sia drammatica, tuttavia vi suggerisco di introdurre la funzione di arrotondamento all’euro sulle tabelle del calcolo della paga
E poi
Una volte verificata la coincidenza dei valori, si può passare ai diversi quadri.
a) Quadro D0
I dati non sono di norma soggetti a variazione: è quindi opportuno controllarli per eventuali nuovi nominativi (soprattutto indirizzo, COP e codice regime di fine servizio), oltre a verificare eventuali cambi di residenza, per i quali occorre barrare l’apposita casella
b) Quadri E0 e V1
Una volta controllato il quadro Z1, per le ragioni anzidette ci si può limitare, sui quadro E0 e V1 a controllare la correttezza delle Retribuzioni fisse e delle retribuzioni accessorie, nonché la congruenza dei periodi riportati.
E’ comunque possibile effettuare un controllo completo, eventualmente a campione.
Ricordiamo la possibilità di poter ripetere l’importazione anche a livello di singolo dipendente.
Vi rammentiamo che il fatto che gli imponibili siano corretti, non significa che lo siano anche le caselle relative alle retribuzioni fisse e continuative: non siamo ripetendo una elaborazione, ma stiamo soltanto riprendendo i risultati dell’elaborazione mensile collocandoli nei campi della DMA.
Su questi campi è opportuno verificare anche i campi relativi a Tipo impiego, tipo servizio e soprattutto ai codici relativi ai dipendenti part time, in special modo sui quadri V1
c) Quadro F1
Per coloro che hanno in elaborazione mensile cessioni del V, riscatti, ricongiunzioni, prestiti o altro, riferiti alle casse INPDAP, occorrerà mensilmente riportare compilare il quadro F1. E’ previsto a breve un aggiornamento che riprenderà anche questi dati dalle elaborazioni mensili in automatico
Ricordiamo che in questo quadro il codice fiscale non deve essere inserito, se coincide con quello dell’amministrazione dichiarante
Terminati questi controlli si può ragionevolmente concludere che la nostra dichiarazione è corretta: ci restano alcuni semplici passi
4. Utility generale
Una volta verificata la correttezza dei dati estratti e effettuata la necessaria integrazione, si può procedere a richiamare l’utility generale, tramite il bottone Utility G.
Rammentiamo le sue possibilità operative nel disegno sottostante e sottolineiamo che alcuni passaggi possono essere ripetuti quante volte si vuole, altri (e specificatamente l’abbattimento all’80% di TFS e TFR) UNA VOLTA SOLTANTO.
Dopo una prima videata di illustrazione
viene richiesto il tipo di utilità da lanciare:
Le prime due scelte devono essere spuntate da coloro che, nel calcolo della paga, hanno optato per calcolare gli imponibili Inadel e TFR sul 100% delle retribuzioni imponibili.
La terza e la quarta devono essere sempre spuntate.
La quinta solo nel caso in cui siano state gestite retribuzioni figurative.
Successivamente, in una maschera successiva vengono fornite alcune opportunità di ricalcolo: si tratta di opzioni da attivare solo in casi particolari, sotto la guida diretta o telefonica del servizio di assistenza: di norma in questa pagina non deve essere sbarrata alcuna casella. Soltanto nel caso in cui si siano gestiti dipendenti assoggettati a TFR che hanno lavorato meno di 15 gg. spuntate l’ultima casella.
Infine viene richiesta una conferma finale
5. Controllo e sistemazione finale
A questo punto i dati sono corretti. Non resta che
a) Richiamare il quadro Z1, effettuare il ricalcolo del quadro stesso e procedere ad un’ultimo capillare controllo. In questa fase gli importi devono coincidere con l’allegato 2 (salvo i soliti decimali e eventuali arrotondamenti) con gli imponibili TFR e TFR correttamente riportati all’80% delle retribuzioni imponibili
b) Annotare il numero di pagine in cui è articolato il quadro Z1 c) Accedere ai dati dell’amministrazione e registrare
- il numero di soggetti INPDAP (lo trovate nel riquadro azzurro in alto a sinistra)
- il numero di quadri Z1 (il numero di pagine di cui al punto b) ) - la firma del dichiarante
- gli eventuali dati dell’intermediario e salvate il tutto.
La denuncia è ora completa.
6. Creazione del flusso per l’INPDAP
Non resta che creare il flusso da inviare all’INPDAP
Per maggiore praticità consigliamo di creare, nella posizione che ritenete migliore, una cartella all’interno della quale allocare i files da inviare all’INPDAP.
Nell’esempio abbiamo ipotizzato una cartella ‘DMA 2005’ allocata sul disco ‘C’ . Nella tendina relativa alla DMA trovate una voce ‘Creazione flusso txt’
Attivata la quale compare questa maschera
Ciccando il tasto ‘Estrazione’ si entra nella videata che consente di generare il file da inviare all’inpdap.
In prima battuta occorre ciccare sul pulsante con i tre puntini accanto al campo
‘Percorso di creazione file’, cercare ed aprire la cartella dove abbiamo deciso di archiviare i files da inviare all’INPDAP, ed attribuire un nome al file che dobbiamo generare.
Nell’esempio abbiamo creato una cartella DMA 2005 sul disco C e abbiamo chiamato il file DMA0105.txt
Il nome del file può essere scelto liberamente. Consigliamo di evitare spazi e/o segni di punteggiatura all’interno del nome (tipo D.M.A. gennaio.txt) e ricordiamo di inserire sempre la desinenza .txt
Occorre poi selezionare il periodo di riferimento (Mese-Anno) desiderato e selezionare il tipo fornitore opportuno.
Quindi si clicca sul tasto conferma e si da il via alla generazione del file.
A questo punto le operazioni sono concluse: non resta che prelevare il file generato (nell’esempio il file DMA0105.txt) e inviarlo, sottoponendolo preventivamente al programma di controllo messo a disposizione dall’INPDAP.