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Il Consiglio - letto il decreto legge n. 13 del 17 febbraio 2017, convertito nella legge n. 46 del 13 aprile 2017, ed in particolare l'art. 11 (

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OGGETTO: Pratica num. 1/AX/2019 - Interpello per l’applicazione extradistrettuale di un magistrato al Tribunale di Palermo - settore civile, in attuazione dell'art. 11 del decreto legge n. 13 del 17 febbraio 2017, convertito nella legge n. 46 del 13 aprile 2017.

(delibera 11 novembre 2020)

Il Consiglio

- letto il decreto legge n. 13 del 17 febbraio 2017, convertito nella legge n. 46 del 13 aprile 2017, ed in particolare l'art. 11 (Applicazioni straordinarie di magistrati per l'emergenza connessa con i procedimenti di riconoscimento dello status di persona internazionalmente protetta e altri procedimenti giudiziari connessi ai fenomeni dell'immigrazione), nella parte in cui prevede che “In deroga alla disciplina degli articoli 110 e seguenti dell'ordinamento giudiziario, di cui al regio decreto 30 gennaio 1941, n. 12, e successive modificazioni, il Consiglio superiore della magistratura predispone un piano straordinario di applicazioni extradistrettuali diretto a fronteggiare l'incremento del numero di procedimenti giurisdizionali connessi con le richieste di accesso al regime di protezione internazionale e umanitaria da parte dei migranti presenti sul territorio nazionale e di altri procedimenti giudiziari connessi ai fenomeni dell'immigrazione. A tale fine il Consiglio procede all'individuazione degli uffici giudiziari presso i quali si è verificato il maggiore incremento dei suddetti procedimenti e del numero dei magistrati da applicare, fino a un massimo di venti unità, e stabilisce secondo criteri di urgenza le modalità per la procedura di interpello e la sua definizione”;

- letta la nota n. 10928 del 10 luglio 2019, con la quale il presidente della Corte d’appello di Palermo ha chiesto l’applicazione di un magistrato alla sezione immigrazione e protezione internazionale del Tribunale di Palermo;

- considerata la delibera del 17 giugno 2020, con la quale il Consiglio Superiore della Magistratura, sulla base di un analitico esame delle sopravvenienze e delle pendenze relative alle materie trattate dalle sezioni specializzate in materia di immigrazione e protezione internazionale, ha disposto un interpello per l’applicazione extradistrettuale di un magistrato per la trattazione di tale materia nelle sezioni specializzate dei Tribunali di Ancona, Bologna, Cagliari, Campobasso, Genova, Lecce, Napoli, Palermo e Venezia;

- dato atto che attualmente il Tribunale di Palermo presenta una scopertura del 12,7%, risultando vacanti 13 posti su 102 (sono poi andati deserti tre dei quattro posti messi a concorso con il bando ordinario per trasferimenti in essere alla data di approvazione della proposta della presenta delibera da parte della Settima Commissione);

- considerato che al suddetto interpello hanno avanzato la propria disponibilità i dottori:

 Angelo Felice PIZZI, d.m. 30/5/1996, giudice del Tribunale di Napoli, ufficio con un organico di 236 magistrati, con 16 vacanze e una percentuale di scopertura pari al 6,8%;

 Raffaella VACCA, d.m. 30/5/1998, giudice del Tribunale di Roma, ufficio con un organico di 278 magistrati, con 27 vacanze e una percentuale di scopertura pari al 9,7%;

 Gigi Omar MODICA, d.m. 6/12/2007, giudice del Tribunale di Caltanissetta, ufficio con un organico di 26 magistrati, con 5 vacanze e una percentuale di scopertura pari al 19,2%;

 Gilberto Orazio RAPISARDA, d.m. 18/1/2016, giudice del Tribunale di Ragusa, ufficio con un organico di 21 magistrati, con 4 vacanze e una percentuale di scopertura pari al 19%;

 Agata STANGA, d.m. 7/2/2018, giudice del Tribunale di Spoleto, ufficio con un organico di 13 magistrati, con 1 vacanza e una percentuale di scopertura pari al 7,7%;

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- considerato che non si può disporre l’applicazione della dott.ssa Vacca in quanto proveniente da un ufficio giudiziario che usufruisce a sua volta di due applicazioni extradistrettuali relative alla materia dell’immigrazione (cfr. art. 163 della circolare in tema di applicazioni e supplenze);

- considerato che il dott. Pizzi in data 20 luglio 2020 ha revocato la propria disponibilità all’applicazione;

- considerato che la dott.ssa Stanga proviene dal Tribunale di Spoleto, ufficio con 2 scoperture di fatto su 13 magistrati e, soprattutto, con carichi di lavoro particolarmente rilevanti, tant’è che il Consiglio, con recente delibera (n. 7270 del 13 maggio 2020), non ha accolto la richiesta di applicazione extradistrettuale di altro magistrato del Tribunale di Spoleto che aveva dichiarato la propria disponibilità per essere applicato al Tribunale di Alessandria;

- che tale circostanza valutativa risulta assorbente e non è sufficientemente intaccata dalla circostanza che una delle due vacanze sarà presumibilmente coperta con il bando per trasferimento ordinari in essere alla data di formulazione della proposta della presente delibera da parte della Settima Commissione;

- considerato poi che il dott. Gigi Omar Modica proviene dal Tribunale di Caltanissetta, ufficio che allo stato soffre di 5 scoperture su 26 giudici in organico, con una significativa percentuale di scopertura pari al 19,2%, tant’è che proprio al Tribunale di Caltanissetta è tuttora applicato un magistrato proveniente dal Tribunale di Palermo;

- che tali scoperture hanno determinato una situazione di sofferenza dell’ufficio, ben rappresentata dal presidente del Tribunale nella propria nota del 20 luglio 2020, contenente “parere nettamente negativo” sulla richiesta di applicazione;

- che tale situazione di sofferenza non sarà colmata, o almeno non sarà colmata in breve periodo, dall’arrivo di tre magistrati di prima nomina, i quali prenderanno possesso al Tribunale di Caltanissetta nell’autunno di quest’anno;

- che, peraltro, l’ulteriore vacanza da cui è affetto il Tribunale non sarà coperta in breve periodo, visto che è andato deserto il relativo e recente bando per trasferimento ordinario;

- che, inoltre e soprattutto, il Tribunale di Caltanissetta è un Tribunale distrettuale che è anch’esso destinatario del contenzioso in materia di protezione internazionale, così come sottolineato dal presidente del Tribunale nella suddetta nota del 20 luglio 2020 (“segnalo in particolare gli imponenti flussi delle sopravvenienze per la sezione specializzata in materia di protezione internazionale di questo Tribunale: come risulta dall’allegata attestazione della cancelleria sono sopravvenuti n. 668 affari nell’anno 2018, n. 772 nell’anno 2019 nell’anno 2019 e n. 168 nel 1°

semestre 2020”);

- che, quindi, pur non ricorrendo l’ipotesi preclusiva di cui all’art. 163 della circolare in tema di applicazioni e supplenze, appare contraddittorio applicare al Tribunale di Palermo, per la trattazione del contenzioso in materia di protezione internazionale, un magistrato del Tribunale di Caltanissetta che anch’esso riceve e tratta quella stessa tipologia di contenzioso;

- che, per di più, il dottore Modica “è stato di recente già applicato al Tribunale di Palermo, sezione per la trattazione degli affari in materia di protezione internazionale, e che la richiesta di proroga dell’applicazione alla scadenza, formulata dal presidente del predetto ufficio nel giugno 2019, non è stata accolta dal Consiglio superiore della magistratura in esito alla valutazione comparativa tra le esigenze di questo Tribunale e quello di Palermo” (così nella nota del 20 luglio 2020 del presidente del Tribunale di Caltanissetta);

- ritenuto quindi che, per tali complessive ragioni, il dott. Modica non può essere applicato al Tribunale di Palermo;

- ritenuto poi che non può essere disposta l’applicazione neppure del dott. Gilberto Orazio Rapisarda;

- considerato in proposito che il dott. Rapisarda proviene dal Tribunale di Ragusa, ufficio che allo stato presenta 4 scoperture sui 21 magistrati presenti in pianta organica;

- considerato altresì che tale ufficio, così come rappresentato dal dirigente dell’ufficio e così come risulta dalla documentazione allegata al programma di gestione per l’anno 2019, presenta rilevanti

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pendenze e significativi carichi di lavoro, probabilmente frutto anche delle pregresse scoperture d’organico;

- che, in particolare, il dott. Rapisarda gestisce un ruolo piuttosto gravoso, composto da circa 1.200 esecuzioni immobiliari e da circa 540 cause del contenzioso civile;

- che, in tale contesto, la prossima copertura dei posti ora scoperti, tre da magistrati in tirocinio ed uno con un trasferimento ordinario, non potrà, almeno nel breve periodo, determinare un significativo miglioramento della condizione di sofferenza dell’ufficio sopra descritta;

- ritenuto pertanto che si debba procedere alla pubblicazione di un nuovo interpello, nei termini di cui in dispositivo.

Tanto premesso,

delibera

- di pubblicare un nuovo interpello per la destinazione in applicazione di un magistrato al Tribunale di Palermo per la trattazione degli affari in materia di protezione internazionale;

- di invitare i magistrati interessati (i quali dovranno contestualmente informare il dirigente dell'Ufficio) a far pervenire la comunicazione di disponibilità entro il 4 dicembre 2020, direttamente a questo Consiglio ed al seguente indirizzo mail: settima@cosmag.it. Il dirigente dell'ufficio, stanti le ragioni di eccezionalità e di urgenza, provvederà a trasmettere con lo stesso mezzo, entro e non oltre il 16 dicembre 2020, il proprio parere, in modo da consentire al Consiglio Superiore di effettuare la necessaria valutazione comparativa tra le esigenze dell'ufficio a cui favore dovrà essere disposta l'applicazione e quelle degli uffici di provenienza dei magistrati che avranno manifestato la propria disponibilità”.

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