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Regioni e città: le fondamenta per la ripresa dell'europa

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Academic year: 2022

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GIORNATA EUROPEA PER REGIONI E CITTÀ - 9 MAGGIO 2020 Regioni e città: le fondamenta per la ripresa dell'Europa

Background

Il forum è stato progettato per consentire ai politici di incontrarsi virtualmente in occasione della Giornata dell'Europa.

I membri del CdR hanno così avuto l’opportunità di interagire con altri politici eletti e con ospiti del Parlamento e della Commissione europea. Il forum ha inoltre reso possibile la partecipazione del pubblico tramite il Live di Facebook e Youtube.

Il dibattito si è svolto due giorni dopo l'adozione da parte del CdR di una dichiarazione politica sulla risposta europea alla crisi Covid-19, e nel contesto della nuova proposta per il bilancio UE 2021-2027 annunciata dalla Commissione europea per il 6 o il 13 maggio.

Il forum si è svolto in modalità informale, piuttosto che di riunione statutaria, con l'obiettivo di mescolare interventi preordinati dei membri del CdR, dei commissari e degli ospiti esterni, con risposte dinamiche da parte dei partecipanti, per un totale di 25 (e più) interventi in un arco di tempo di 3 ore circa.

Il Presidente del CdR Apostolos Tzitzikostas ha presentato il dibattito a Salonicco, mentre la gestione e il controllo tecnico e la moderazione (ospite) sono stati affidati a un piccolo gruppo della sede centrale del CdR a Bruxelles.

L'apertura del Presidente è stata seguita da un messaggio della presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e dall’intervento del Commissario europeo per la coesione e le riforme Elisa Ferreira.

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2 RIASSUNTO DELLA PRIMA SESSIONE I 10:00-11:00

Il recupero post Coronavirus, il futuro della politica di coesione dell'UE e la nuova proposta per il bilancio UE 2021-2027

Apostolos Tzitzikostas, Governatore della Regione della Macedonia Centrale, Grecia, (EPP), e presidente del CdR ha introdotto il forum e la prima session all’ordine del giorno.

Il tema dell’intervento si è basato sulla definizione del quadro di riferimento in relazione al piano d'azione del CdR e alla risposta dell'UE alla COVID-19. Ha trattato inoltre la dichiarazione adottata dal CdR in materia. Secondo Tzitzikostas, la pandemia ha testato i limiti della partnership europea, allo stesso tempo ha però reso visibili il coraggio e la solidarietà dei tanti che si trovano in prima linea nella lotta al COVID-19.

L’UE ha prontamente raccolto 7.4 miliardi di euro per la ricerca, ha garantito attrezzatura medica, ha dedicato fondi e creato nuovi strumenti per combattere la disoccupazione.

Tzizikostas ha sottolineato l’importanza di supportare le comunità più vulnerabili, cosa non solo giusta, ma anche vantaggiosa in un’ottica di pragmatismo economico. L’UE ha bisogno di una politica di coesione forte che coinvolga gli attori locali nei piani di ripresa economica.

Per questa ragione, il presidente del CdR ha annunciato la decisione del Comitato europeo delle regioni di produrre una nuova dichiarazione volta a riaffermare il valore di coesione nello scenario post-covid.

Ha concluso dicendo che se l’Europa lascia anche solo una persona o una regione indietro, allora l’Europa stessa fallisce, lanciando dunque un appello per l'istituzione di un meccanismo europeo per affrontare le emergenze sanitarie. Sono inoltre necessarie sovvenzioni e prestiti per le autorità locali da dedicare alla ripresa economica.

Ursula Von der Leyen, presidente della Commissione europea, ha partecipato al forum con un videomessaggio per il Comitato delle Regioni in occasione della giornata dell’Europa.

Von der Leyen ha sottolineato come durante questo periodo il valore europeo della solidarietà sia più importante che mai. Questo valore è stato messo alla prova all’inizio della pandemia, ma l’UE si è dimostrata solida: esempi di collaborazione e solidarietà sono stati ad esempio l’invio di paramedici in altre nazioni europee, come gli operatori sanitari dislocati in Italia, i pazienti COVID ospitati in Germania, o ancora il supporto sanitario del Lussemburgo allo Spagna.

La solidarietà europea secondo von der Leyen non è ovvia e scontata, ma richiede invece uno sforzo e compromesso da parte di tutti. Ha concluso l’intervento dicendo che tale impegno da parte dell’UE è dovuto per garantire il bene dei suoi cittadini e delle generazioni future.

Elisa Ferreira, Commissario europeo per la coesione e riforme ha preso la parola dopo il videomessaggio e ha rimarcato alcuni dei punti presentati da von der Leyen e Tzitzicostas.

Il Commissario Ferreira ha parlato della risposta della politica di coesione dell'UE alla pandemia COVID-19, del futuro della politica di coesione dell'UE e della nuova proposta per il bilancio UE 2021-2027.

Ha ringraziato il CdR per il suo ruolo da portavoce dello sforzo collettivo sul campo, dicendo che senza il suo contributo non sarebbe possibile ottenere un’efficace politica di coesione in Europa.

Ha riconosciuto che gli sforzi della Commissione e delle istituzioni europee in questo periodo, seppur notevoli, non sono ancora sufficienti per affrontare la crisi. Ha poi spiegato che la chiave per superare la crisi sarà raggiungere una solidarietà concreta attraverso sforzi

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3 collettivi: bisogna infatti notare come seppur la pandemia abbia colpito l’Europa in modo simmetrico, la fare di ripresa dalla crisi sarà invece asimmetrica. L'obiettivo per l’UE deve quindi essere quello di non lasciare indietro regioni e cittadini più vulnerabili, che saranno affetti durante la ripresa.

Interventi dei membri del CdR:

- Vasco Cordeiro, Presidente del Governo regionale delle Azzorre, Portogallo, Primo Vicepresidente CdR (PES):

Durante l’intervento Cordeiro ha risposto al Commissario Ferreira lanciando un appello per rinforzare la politica di coesione, concepita come politica forte e di lungo termine, supportata da un forte MFF. Ha inoltre parlato del lancio della Cohesion Alliance, definita come un'iniziativa di successo (più informazioni disponibili al seguente link). Infine ha ripreso il tema dell’impatto asimmetrico della crisi, e ha chiesto al Commissario una particolare attenzione all’aspetto sociale.

- Michael Murphy, Membro del Consiglio di Tipperary County, Irlanda, e presidente della Commissione ECON, Affari economici (EPP):

In rappresentanza della commissione ECON, Murphy ha presentato un breve riassunto della situazione economica e delle misure prese per supportare i cittadini e le imprese durante questo periodo, portando in particolare l’esempio dell'Irlanda e della Contea di Tipperary.

Lancia infine un appello alla Commissione per una politica industriale più dinamica e supporto alle PMI e start-up in difficoltà. Sono necessari investimenti in aree chiave per promuovere crescita e competitività.

- Isabelle Boudineau, Membro del Consiglio Regionale di Nouvelle Aquitaine, Francia, e presidente della Commissione COTER, Politica di coesione e coesione territoriale e EU budget (PES):

L’intervento si concentra sul tema del nuovo Multi-Annual Financial Framework (MFF). Boudineau ringrazia la Commissaria Ferreira per il lavoro portato avanti negli ultimi mesi e chiede un MFF più ambizioso e strumenti adatti per affrontare la crisi. Sottolinea come i fondi disponibili dovranno essere adatti ad un utilizzo concreto sul campo.

La politica di coesione deve essere il punto chiave per il rilancio dell’UE: città e regioni sono il livello dove maggiore azione è necessaria.

Hanno poi preso parola alcuni membri della Cohesion Alliance per trattare il tema dell'Alleanza per la Coesione del CdR e i progetti futuri per un’UE resiliente. I membri hanno rimarcato come esistano ancora grandi divari tra le regioni europee e l’associazione vuole promuovere un’azione coordinata delle regioni e città europee rispetto alle nuove proposte della Commissione.

Altri partecipanti alla discussione:

- Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia Romagna, Italia:

Bonaccini ha portato l’esempio dell’Emilia Romagna come una delle regioni più colpite dalla pandemia. Ha ripreso il tema dell’impatto asimmetrico della pandemia e ha sottolineato come la coesione economica sia ancora più importante oggi. Il supporto dell’UE rimane vitale, e ha concluso chiedendo che la Commissione rimanga a stretto contatto con le regioni europee.

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4 - Dario Nardella, sindaco di Firenze, Toscana, Italia:

Nardella ha parlato dell’impatto della pandemia sui diversi settori, in particolare sul turismo ed export. Ha espresso preoccupazione per regioni che hanno già allocato fondi, e ha richiesto un aiuto nella transizione durante il periodo di attesa dei nuovi programmi. Ha concluso che i sindaci europei rimangono in attesa del lavoro della commissione e forte politica coesione.

- Konstantinos Agorastos, Governatore della Regione Thessaly, Grecia, (EL/EPP):

Durante l’intervento ha condiviso la preoccupazione per crisi economica e ripresa, ha proposto al Commissario Ferreira un’estensione del programma corrente per almeno due anni, fino alla fine del 2025.

- Jan Olbrycht, Europarlamentare (EPP):

Ha rimarcato l'importanza della cooperazione, anche transfrontaliera, e della cooperazione a livello europeo. Ha richiamato al valore della solidarietà nel contesto europeo, anche quando questa comporta nuovi costi per le parti solidali. Non dimentica il ruolo della competitività, anche questa alla base dell’UE, ma ripete come adesso sia necessario promuovere solidarietà, cooperazione e coesione.

Olbrycht ha infine detto che il tema della coesione non deve limitarsi ai fondi ma dovrebbe invece anche comportare la condivisione di strategie di management per ottimizzare i risultati. Ritiene necessario rafforzare il ruolo dei governatori locali che si trovano in prima linea, anche nella distribuzione dei fondi dedicati all'emergenza.

Il Commissario Elisa Ferreira ha preso parola a fine sessione per rassicurare i partecipanti che ha preso nota di tutti i suggerimenti. Ha inoltre presentato una serie di problematiche:

Ferreira ha parlato di come il problema principale nell’affrontare la crisi sia un problema di natura organizzativa, anche nei dettagli. Per quello che riguarda l’azione della Commissione rispetto all’emergenza sanitaria, Ferreira riconosce come le aspettative dei cittadini rispetto alla risposta dall’UE non siano ad oggi compatibili con il budget a disposizione. Ha ricordato inoltre come l’UE non abbia competenze nel settore sanitario, per questa ragione la Commissione ha incontrato dunque ulteriori limiti tecnici. Riguardo la questione della ripresa economica, il Commissario Gentiloni ha anticipati la gravità della crisi a venire, e come questa non risulterà equamente condivisa in tutta Europa. Il Commissario Ferreira ha aggiunto che sarà difficile rilanciare l’UE se tali disuguaglianze locali persistono. Sarà necessario non solo appellarsi al principio di solidarietà ma anche fare buon uso degli strumenti che la Commissione già possiede. Ha rimarcato quindi l’impegno della Commissione e l’importanza delle regioni e delle città in questo momento.

Il presidente Apostolos Tzitzikostas ha chiuso la prima sessione lanciando un appello per rinforzare il legame tra i livelli di governance locale, nazionale ed europeo: la coesione secondo Tzitzikostas deve essere più che la sola politica europea, ma un vero e proprio principio guida.

Il budget europeo deve essere lo strumento per affrontare le differenze e disuguaglianze menzionate dai partecipanti al meeting.

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5 RIASSUNTO DELLA SECONDA SESSIONE 11:00-12:00

Regioni e città al lavoro per una ripresa resiliente e sostenibile

La sessione si è aperta con un messaggio del presidente del Parlamento europeo David Sassoli sulla dichirazone di Shuman. Sassoli ha sottolineato l’importanza delle autorità locali soprattutto nel contesto di oggi.

Apostolos Tzitzikostas ha poi preso nuovamente parola introducendo il tema della sessione e parlando della necessità di una ripresa sostenibile.

E’ stato poi il turno del Vicepresidente del parlamento europeo Klára Dobrev:

Dobrev ha parlato di come la pandemia di sia stata un test fondamentale per la democrazia in europa. Il COVID-19 non ha sconfitto la democrazia europea, ma l’UE deve prepararsi ulteriormente per affrontare insieme le sfide globali. La crisi ha dimostrato che c’è bisogno di un budget europeo molto più ampio e che l’UE deve dotarsi di risorse proprie. In sintesi, secondo Dobrev, c’è bisogno di un'Europa più sociale, più vede e democratica. La protezione dei cittadini più vulnerabili durante le emergenze deve rimanere sempre una priorità.

Il nuovo MFF deve quindi considerare tutti questi fattori e deve essere più decentralizzato : sono gli enti locali a trovarsi in prima linea e più vicini i cittadini; questi possono quindi garantire un intervento più immediato. Più fondi dovranno essere decentralizzati e dedicati ai governi locali.

Interventi dei membri del CdR:

- Ulrika Landergren, Membro del Consiglio municipale di Kungsbacka, Svezia, e presidente della Commissione NAT, Risorse naturali (RE):

Landergren durante il suo intervento ha presentato il Piano d’Azione CdR e la piattaforma COVID del Comitato. Ha offerto un breve riassunto dei contributi (ad oggi più di 160) che politici e stakeholders locali hanno dato alla piattaforma.

Maggiori informazioni sono disponibili a questo link.

- Matteo Luigi Bianchi, Membro del Parlamento Italiano, Membro del Consiglio municipale di Morazzone e primo Vicepresidente della Commissione SEDEC (ECR):

Durante l’intervento ha invitato l’UE a guardare alla Lombardia come esempio di pianificazione per la ripresa economica. Il presidente della Regione Attilio Fontana vuole lanciare un piano Marshall con fondi dedicati a autorità locali e province lombarde. Anche per i piccoli comuni saranno possibili investimenti pubblici ad impatto diretto sull'economia locale, specialmente per PMI. In conclusione, ha affermato che anche l’Europa deve ripartire dal tema della sussidiarietà

- Juan Espadas, Membro del Consiglio municipale di Seville, Spagna, Presidente della Commissione ENVE, Ambiente, Cambiamento climatico, Energia (PES):

Espadas ha riportato l’attenzione sul tema della sostenibilità e ha notato come durante i due mesi di pandemia l’UE e i suoi cittadini hanno dovuto rivalutare i metodi di produzione e lo stesso stile di vita europeo.

Mentre non abbiamo potuto programmare la crisi covid-19, secondo Espadas, abbiamo adesso l’opportunità di pianificare il modo in cui affronteremo la prossima crisi globale ad ampio impatto: la crisi climatica. Ha infine invitato i colleghi a ricostruire e ripartire, ma sempre tenendo ben presenti gli obiettivi del Green Deal europeo.

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- Mark Speich, Sottosegretario di Stato per gli affari federali, europei e internazionali per il Land di North Rhine-Westphalia, Germania, presidente della Commissione CIVEX, (EPP):

Speich ha trattato un tema di grande impatto per i cittadini europei, quello della chiusura dei confine e lockdown. Ha richiamato a una responsabilità regionale ma coordinata a livello europeo.

- Bernd Voss, Membro dell’Assemblea regionale Schleswig-Holstein, Germania, co- presidente del Gruppo dei Verdi al Comitato delle Regioni:

Ha sottolineato la necessità di un fondo comune europeo per far ripartire l’economia europea e la società. E’ necessario inoltre riflettere insieme per garantire una gestione adeguata delle risorse finanziarie, tenendo presente gli obiettivi del Green Deal europeo. L’agricoltura deve rimanere uno dei temi centrali; molte imprese agricole hanno già subito gli effetti della crisi, è necessario riconsiderare questioni di produzione e domanda.

Il Presidente Tzitzikostas ha infine chiuso la sessione, chiedendo di nuovo maggiore attenzione da parte dell’UE per le regioni e le città d’europa per creare nuove opportunità e superare la crisi.

RIASSUNTO DELLA TERZA SESSIONE 12:00-13:00 La democrazia europea - il futuro dell’Europa

La terza e ultima sessione, è stata introdotta dall’intervento del Presidente del Comitato Europeo delle Regioni Apostolos Tzitzikostas.

Durante il breve discorso introduttivo, Il Presidente ha posto l’accento sulla sfida che la crisi pandemica, generata dalla diffusione del Covid-19, sta ponendo dinanzi alle Istituzioni Europee.

Ricordando quanto interconnessi siano i popoli europei, considera importante apprendere la lezione di questo periodo cruciale per ripensare la struttura attuale della governance europea. Secondo le parole del Presidente, abbiamo l’opportunità di costruire una nuova Europa che sia più vicina alle esigenze dei suoi cittadini. La velocità della ripresa dipenderà dall’adozione di un approccio bottom- up modellato sulla base delle istanze del popolo europeo e sulla presa in considerazione del fondamentale contributo delle Regioni e degli Enti Locali in questo processo, mettendone in risalto il ruolo importante all’interno del meccanismo democratico europeo.

Una volta concluso il discorso che ha aperto i lavori della terza sessione, il Presidente ha lasciato spazio all'intervento della Vice-Presidente della Commissione Europea, Dubravka Šuica, la quale ha dato risalto al lavoro della Commissione durante questo periodo di crisi e incertezze. Nelle considerazioni esposte dalla Vice-Presidente:

L’Unione Europea sta affrontando un periodo crisi eccezionale, tuttavia anche in questi giorni turbolenti, la solidarietà europea, oggi più importante che mai, riesce a salvare tante vite umane.

Apprezzando l’arduo lavoro svolto dai sindaci europei, ha dichiarato che le aspettative dei cittadini sono molto alte e che la Commissione non si troverà impreparata a questa sfida.

La Commissione Europea considererà gli Enti locali e Regionali come partner al fine di proteggere i cittadini, i posti di lavoro, il nostro presente e il nostro futuro.

Il lavoro della Commissione è iniziato già da Gennaio quando furono investiti 10 milioni di euro in ricerca, da allora la stessa ha intensificato i propri interventi dotando i paesi europei di strumenti medico-sanitari atti a fronteggiare la crisi in corso.

Inoltre, la solidarietà europea è stata resa chiara non solo dai circa 800 milioni di euro resi disponibili attraverso il Fondo di Solidarietà Europea ma anche dall’organizzazione di una

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7 maratona di ricerca fondi organizzata da diversi paesi e partner europei come Francia, Germania, Regno Unito, Norvegia e Arabia Saudita, la quale ha raccolto circa 7,4 milioni di euro al fine di assicurare un equo e sicuro accesso alle terapie.

Per quanto riguarda la preoccupazione dei cittadini circa il mondo del lavoro, la Vice presidente ha tenuto ricordare come la Commissione si sia mossa attraverso lo stanziamento del fondo SURE che ammonta a circa 200 miliardi di euro.

Sebbene gli sforzi attuali della Commissione si stanno concentrando sulla crisi contingente, bisogna comunque portare avanti le sfide chiave che impattano sulla nostra società come il green deal, la trasformazione digitale e i cambi demografici.

L’obiettivo finale è dunque quello di migliorare la prossima Conferenza sul futuro dell’Europa, contando sull’apporto del Comitato delle Regioni che rappresenta un partner importante al fine di raggiungere quello strato di popolazione vulnerabile che ad oggi si sente lontana dalle Istituzioni Europee.

Hanno poi seguito gli interventi del Vice Presidente del Parlamento Europeo Othmar Kharas, di Muhterem Aras Presidente del Parlamento regionale del Baden-Württemberg e del membro del CdR Gaetano Armao.

In ordine:

- Il Vice-Presidente del Parlamento Europeo, Othmar Karas, si ritiene convito che L'Unione Europea possa affrontare la crisi del coronavirus. Storicamente l’Europa, ha già affrontato crisi che hanno unito i nostri destini, abbiamo fatto enormi sforzi per garantire un lungo periodo di pace e prosperità nel nostro continente. Dobbiamo continuare responsabilmente il percorso intrapreso.

- Secondo Muhterem Aras, Presidente del Parlamento regionale del Baden- Württemberg, Il dibattito europeo non è stato mai così determinante come in questi di giorni di importanti sfide, le quali possono essere superate solo lavorando insieme.

I rappresentati delle comunità locali e regionali hanno un ruolo vitale, essendo portavoce delle istanze dei cittadini. A tal fine, devono essere presi in considerazione in questa strategia transnazionale ed un diretto dialogo è indispensabile e deve essere riconosciuto da tutti Commissione Europea, Parlamento Europeo e dal Comitato delle Regioni.Attraverso un dialogo diretto con i cittadini la Conferenza sul futuro dell'Europa avrà successo.

- Secondo l’opinione di Gaetano Armao membro del Comitato delle Regioni, la sfida scaturita dalla pandemia del coronavirus, ci impone di ripensare la politica economica europea e dunque considerare il bisogno di un grande e straordinario sforzo che non deve più rispondere ad un modello ormai obsoleto.

Armao ha dichiarato che l’idea dominante che ha guidato la politica economica europea come l'austerity e il fiscal compact è adesso divenuta incompatibile con i bisogni delle entità europee e dei suoi cittadini, che richiedono una solidarietà europea capace di ricostruire un futuro di coesione e crescita. L'Unione Europea sarà capace di rispondere a questa sfida solo riprendendo i valori che hanno fatto della stessa la più innovativa istituzione sorta a seguito della devastazione della seconda guerra mondiale. Abbiamo bisogno di ridisegnare e pianificare la ripresa finanziando il popolo europeo, fuori dalle logiche burocratiche dei governi nazionali.

La conferenza sul futuro dell'europa, specialmente in questo drammatico periodo di crisi, deve diventare una straordinaria opportunità per ridisegnare dalle fondamenta l'Unione Europea, dopo aver eliminato gli elementi ridondanti e aver ripristinato le prerogative delle regioni seguendo un percorso simile a quello iniziato subito dopo la seconda guerra mondiale.

La Commissione Europea ha sviluppato diverse importanti iniziative come il Sure, ma risultano non finanziariamente congrue per far fronte alla drammaticità della crisi.

Le Istituzioni europee devono fare tutto il possibile nel rispetto delle loro competenze per far fronte all'emergenza. Questa è l'ultima opportunità per salvare l'Unione Europea.

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8 La terza è ultima sessione è terminata con le conclusioni del Presidente del Comitato Europeo delle Regioni, Apostolos Tzizikostas, che ha dichiarato:

Vogliamo che l'Europa protegga i propri cittadini e offra opportunità di coesione, democrazia e solidarietà.

La pandemia non intacca le nostre responsabilità verso l'ambiente e la società tutta.

La migliore via per la ripresa è costruire Comunità locali e regionali sostenibili e resilienti, digitali e verdi.

L'odierna crisi rischia di esacerbare le disparità economiche e sociali, la coesione politica ,in tal senso, mobilita diversi attori verso un unico obiettivo.

Dobbiamo trasformare questa crisi in opportunità, dobbiamo dunque rafforzare i servizi pubblici così come l'innovazione sostenibile, la tecnologia e il settore alimentare.

In ultimo, le Regioni e gli enti locali sono il maggior pilastro della democrazia europea e non solo quindi dei semplici attori. Ciò deve essere preso in considerazione dalle Istituzioni Europee al fine di affrontare al meglio sia la crisi pandemica che l'ondata di populismo.

Il Comitato delle Regioni continuerà il suo lavoro al massimo delle sue energie al fine di portare avanti gli interessi dei cittadini europei.

Nelle prossime settimane le Istituzioni nazionali ed europee dovranno prendere decisioni cruciali per modellare il futuro dell'Europa.

Devono quindi ascoltare le istanze locali e regionali al fine di costruire un'unione più forte, coesa e vicina ai cittadini.

Le regioni e le città sono la chiave per il successo della ripresa europea.

Ufficio Relazioni esterne e Comunicazione

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