SEZIONE 1: Identificazione della sostanza odella miscela e della società / impresa 1.1. Identificatore del prodotto
Nome del prodotto: ossido di zinco Descrizione: non disponibile
Sinonimi: bianco di zinco, monossido di zinco Nº indice: 030-013-00-7
Nº CAS: 1314-13-2 Nº EC: 215-222-5
Nº di registrazione REACH: 01-2119463881-32-0028
1.2. Usi pertinenti identificati della sostanza o miscela e usi sconsigliati 1.2.1. Usi pertinenti identificati
Coloranti, pigmenti Additivi alimentari Additivi per carburanti Prodotti intermedi Reagenti di laboratorio
Lubrificanti e additivi per lubrificanti
Agenti di copertura e agenti di trattamento delle superfici metalliche
Regolatori di processo, utilizzati per la vulcanizzazione o la polimerizzazione Regolatori di processo, non destinati alla vulcanizzazione o la polimerizzazione Componenti delle batterie
Inibitori di corrosione ed agenti disincrostanti Fertilizzanti
Sostanze farmaceutiche
Agenti fotosensibili ed altre sostanze fotochimiche Altri agenti implicati in processi non citati in precedenza Semiconduttori
Nella sezione 16, consultare la lista completa degli usi per i quali si offre uno Scenario d’Esposizione Generica (GES) sottoforma di allegato a questa scheda.
1.2.2. Usi sconsigliati Non sono stati identificati
1.3. Informazioni sul fornitore della scheda di dati di sicurezza Asturiana de Zinc, S. A.
33417-San Juan de Nieva, Castrillón ASTURIAS-ESPAÑA
+34 985 128 100
1.4. Numero telefonico di emergenza +34 985 128 100
SEZIONE 2: Identificazione dei pericoli
2.1. Classificazione della sostanza o della miscela
2.1.1. Classificazione Regolamento (CE) Nº 1272/2008 [CLP/GHS]
Categoria Indicazioni di pericolo
Tossicità acuta per l’ambiente acquatico, categoria 1
H400: molto tossico per gli organismi acquatici Tossicità cronica per l’ambiente acquatico,
categoria 1
H410: molto tossico per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata
2.1.2. Classificazione Direttive 67/548/EEC o 1999/45/EEC
Categoria Frasi R
Pericoloso per l’ambiente
R50/53: altamente tossico per gli organismi acquatici;
può provocare a lungo termine effetti negativi per l’ambiente acquatico.
2.2. Elementi dell’etichetta
2.2.1. Etichettatura secondo il Regolamento (CE) Nº 1272/2008 [CLP/GHS]
Pittogrammi di pericolo:
Parola d’avvertenza: attenzione
Indicazioni di pericolo:
H410 molto tossico per gli organismi acquatici con effetti di lunga duratta
Consigli di prudenza:
P273: non disperdere nell'ambiente P391: Raccogliere il materiale fuoriuscito.
P501: smaltire il prodotto/recipiente nel contenitore destinato ai rifiuti pericolosi.
2.2.2. Etichettatura secondo le Direttive 67/548/EEC o 1999/45/EEC Simboli:
Indicazione del pericolo:
N: pericoloso per l’ambiente
Frasi R
R 50/53: altamente tossico per gli organismi acquatici; può provocare a lungo termine effetti negativi per l’ambiente acquatico.
Frasi S:
S 60-61: questo materiale e il suo contenitore devono essere smaltiti come rifiuti pericolosi. Non disperdere nell'ambiente Riferirsi alle istruzioni speciali/schede informative in materia di sicurezza.
SEZIONE 3: Composizione/informazioni sugli ingredienti
Nome Concentrazion
e (%)
Nº EC: Nº CAS: Nº Indice:
Ossido di zinco 99.8 % min 215-222-5 1314-13-2 030-013-00-7 Ossido di piombo, sigla Pb 0.005 % max. 231-100-4 7439-92-1 082-001-00-6 Ossido di cadmio, sigla Cd * 0,003 % max. 231-152-8 7440-43-9 048-002-00-0 Ossido di ferro, sigla Fe 0,001 % max. 231-096-4 7439-89-6 -
Ossido di rame, sigla Cu 0,001 % max. 231-159-6 7440-50-8 - (*) Contenuto di Cd nell'Ossido di Zinco di Grado Farmaceutico: 0,001 % max.
(**)(*) Contenuto di Fe nell'Ossido di Zinco di Grado Farmaceutico: 0,020 % max.
Non contiene altri componenti / impurità che possano influenzare la classificazione del prodotto.
SEZIONE 4: Misure di primo soccorso
4.1. Descrizione delle misure di primo soccorso 4.1.1. Informazioni generali
Colui che presta soccorso deve proteggere se stesso. In caso di incoscienza non somministrare liquidi per via orale né indurre al vomito.
4.1.2. In caso di assunzione per via inalatoria
Portare la vittima all’aria aperta in caso di inalazione. Procedere alla respirazione artificiale se non riesce a respirare.
Se respira con difficoltà, somministrare ossigeno. Rivolgersi ad un medico.
4.1.3. In caso di contatto con la pelle
In caso di contatto con la pelle, lavare con acqua. Lavare gli abiti, prima di riutilizzarli. Rivolgersi ad un medico in caso di irritazione.
4.1.4. In caso di contatto con gli occhi
In caso di contatto, lavare immediatamente entrambi gli occhi con abbondante acqua per almeno 15 minuti.
Rivolgersi ad un medico
4.1.5. In caso di ingestione
In caso di ingestione rivolgersi ad un medico.
4.2. Principali sintomi ed effetti, sia acuti che ritardati
In caso di inalazione l’ossido di zinco può provocare irritazione al tratto respiratorio. I sintomi possono includere tosse e difficoltà respiratorie. L’inalazione può provocare un quadro clinico definito come febbre da fumi metallici, con
sintomi simili a quelli dell'influenza. Tale quadro dura dalle 24 alle 48 ore ed è caratterizzato da brividi, febbre, dolori muscolari, bocca e gola secche e mal di testa.
Elevati dosaggi per via orale possono provocare irritazione al tratto gastrointestinale.
SEZIONE 5: Misure antincendio 5.1. Mezzi di estinzione
5.1.1. Mezzi di estinzione idonei
Prodotto non infiammabile. Utilizzare mezzi d’estinzione appropriati per l’ambiente circostante.
5.1.2. Mezzi di estinzione non idonei Non sono stati identificati
5.2. Pericoli specifici derivanti dalla sostanza o dalla miscela In caso d’incendio, può esalare vapori/fumi tossici
5.3. Raccomandazioni per gli addetti all’estinzione degli incendi
Apparecchiatura di respirazione autonoma e abiti di protezione per prevenire il contatto con la pelle e gli occhi.
5.4. Informazioni addizionali
Evitare che l’acqua utilizzata per estinguere l’incendio inquini le acque superficiali o sotterranee
SEZIONE 6: Misure in caso di rilascio accidentale
6.1. Precauzioni personali, dispositivi di protezione e procedure in caso di emergenza Evitare l’inalazione di polvere.
6.2. Precauzioni ambientali
Evitare l’inquinamento del suolo, dell’acqua e dei sistemi di drenaggio 6.3. Metodi e materiali il contenimento e per la bonifica
Raccogliere gli spandimenti in maniera tale che non si disperda polvere nell’ambiente. Procedere allo smaltimento dei residui.
6.4. Riferimento ad altre sezioni
Consultare le sezioni 8 e 13 per maggiori informazioni
SEZIONE 7: Manipolazione e immagazzinamento 7.1. Precauzioni per la manipolazione sicura
Evitare di respirare la polvere. Evitare il contatto con gli occhi e con la pelle. Lavarsi dopo la manipolazione 7.2. Condizioni per l’immagazzinamento sicuro, comprese eventuali incompatibilità
Immagazzinare a temperatura ambiente, in luogo fresco e asciutto, lontano dalla luce diretta del sole e da sostanze incompatibili (vedi sezione 10). Conservare i contenitori ben chiusi e sigillarli di nuovo immediatamente dopo l’utilizzo.
Conservare lontano da cibo e bevande.
SEZIONE 8: Controlli dell’esposizione/protezione individuale Se necessario, devono essere realizzati i controlli medici corrispondenti.
8.1. Parametri di controllo
Valori limite di esposizione professionale:
Ossido di zinco [1314-13-2]:
VLA-ED® mg/m3 (INSHT, 2011): 2 frazione respirabile VLA-EC® mg/m3 (INSHT, 2011): 10 fraziones respirabile
Il valore DNEL da inalazione conforme al regolamento REACH per i composti di zinco insolubili (frazione inalabile – lavoratori) è di 5 mg Zn/m3
8.2. Controlli dell’esposizione
Vedi nell’allegato di questa scheda dati le misure di controllo adeguate per ciascuno scenario d'esposizione.
a. Protezione respiratoria
Necessaria in caso di creazione di polvere. Tipo di filtro raccomandato: P2 b. Protezione delle mani
Guanti, materiale: nitrile.
Il tempo di penetrazione del materiale del guanto può variare in base allo spessore, all’uso e all’esposizione.
Assicurarsi che i guanti siano intatti c. Protezione degli occhi
Occhiali di sicurezza. In alcuni casi, per prevenire il contatto della polvere con gli occhi, possono essere necessari degli occhiali protettivi con protezione laterale integrale.
d. Protezione della pelle Abbigliamento da lavoro e. Misure igieniche
Non inalare il prodotto. Rimuovere gli indumenti contaminati.
f. Controlli dell’esposizione ambientale
Utilizzare una ventilazione locale o generale adeguata per mantenere la concentrazione al di sotto dei limiti d’esposizione professionale.
SEZIONE 9: Proprietà fisiche e chimiche
9.1. Informazioni sulle proprietà fisiche e chimiche fondamentali 9.1.1. Aspetto
Stato fisico: solido (polvere) Colore: da bianco a giallastro Odore: inodore
9.1.2. Proprietà rilevanti per la sicurezza pH (@20ºC): non applicabile
Punto di fusione/congelamento (ºC): l'ossido di zinco è molto stabile. Non si fonde. Non sono stati osservati picchi endotermici o esotermici. Non è stata osservata ossidazione o decomposizione
Pressione di vapore (hPa) 12 mm @ 1500ºC Densità del vapore (aria=1): valore non disponibile Densità (g/cm3) 5.607
Solubilità in acqua (@20º C, in g/L): praticamente insolubile Punto d’infiammazione: non infiammabile
Temperatura di auto-infiammazione: non applicabile Proprietà esplosive: non applicabile
Proprietà ossidanti: non ossidante
SEZIONE 10: Stabilità e reattività 10.1. Reattività
Le miscele intime di ossido di zinco e cloro caucciù, in presenza o in assenza di idrocarburi o solventi alocarburi, reagiscono violentemente o esplosivamente, approssimativamente a 216º C. L’ossido di zinco e il magnesio metallico, solido o in polvere, possono reagire violentemente se riscaldati.
Si prega di esaminare la documentazione tecnica del processo per determinare altre eventuali incompatibilità.
10.2. Stabilità chimica
Il prodotto è stabile in condizioni normali
10.3. Possibilità di reazioni pericolose
Possibilità di reazione violenta con: perossido di idrogeno, magnesio. Vedi 10.1.
10.4. Condizioni da evitare Temperatura eccessiva
10.5. Materiali incompatibili Vedi 10.1.
Questo elenco di prodotti non è esaustivo, esaminare la documentazione tecnica del processo per determinare altre eventuali incompatibilità.
10.6. Prodotti di decomposizione pericolosi Non esistono informazioni disponibili
SEZIONE 11: Informazioni tossicologiche 11.1. Informazioni sugli effetti tossicologici Tossicità acuta
Nome dell’ingrediente Risultato Specie Dose Esposizione
Ossido di zinco LC50 inalazione polvere o nebulizzazione
Ratto >5.7 mg/L 4 ore
Ossido di zinco LD50 orale Ratto 15000 mg/kg N.D.
Ossido di zinco LD50 orale Ratto >5000 mg/kg N.D.
(Fonte IUCLID) Irritazione cutanea:
Specie: coniglio, risultato: non irritante
(Fonte IUCLID) Irritazione oculari:
Specie: coniglio, risultato: molto irritante
(Fonte IUCLID) Sensibilizzazione: Patch test, umano, risultato: negativo
Tossicità genetica: i dati disponibili non sono conclusivi per poter classificare l'ossido di zinco genotossico (RAR)
“in vitro” (IUCLID):Test di Ames, S. Typhimurium, risultato: negativo Test del linfoma di topo, risultato: positivo
“in vivo” (IUCLID):Test di citogenetica, sui ratti, inalazione di una miscela cromica, 0.1-0.5 mg/m3, risultato: incremento delle aberrazioni cromosomiche nelle cellule ossee
SEZIONE 12: Informazioni ecologiche 12.1. Tossicità
12.1.1.Tossicità acquatica acuta
La banca dati della tossicità acquatica acuta dello zinco contiene informazioni riguardo 11 specie standard, ottenute in condizioni normali a diversi valori di pH e durezza dell’acqua. Poiché la trasformazione/dissoluzione dello zinco metallico dipende dal pH, sono stati considerati due intervalli di pH diversi in modo separato. L’analisi completa dei dati è compresa nel CSR.
I valori di riferimento per la tossicità acquatica acuta, basati sui valori più bassi ottenuti di EC50 a diversi pH ed espressi in concentrazione dello ione Zn2+ sono:
per un pH <7: 0.413 mg Zn2+/L (48 ore – Ceriodaphnia dubia, secondo il protocollo standard di prova US EPA 821-R-02-012)
per un pH 7-8.5: 0.136 mg Zn2+/L (72 ore - Selenastrum capricornutum (=Pseudokircherniella subcapitata), secondo il protocollo standard dell’OECD 201)Come dimostrato attraverso il test di trasformazione/dissoluzione (T/D) secondo le istruzioni dell'OCED, l'ossido di zinco è meno solubile dei composti di zinco identificati come solubili. Applicando la correzione del peso molecolare e i risultati del test T/D (vedi CSR), i valori specifici di riferimento della tossicità acquatica acuta dell'ossido di zinco sono (basandosi sulla capacità di solubilizzazione del 62% nelle polveri più fine, per un carico più conservativo di 1 mg/L a pH 8 (RA zinc oxide, ECB 2008), e per la relazione dei pesi molecolari ZnO/Zn di 1.24):
per un pH <7: 0.83 mg Zn/L (48 ore Ceriodaphnia dubia, test citato precedentemente)
per un pH 7-8.5: 0,27 mg Zn/L (72 ore Selenastrum capricornutum, test citato precedentemente) 12.1.2. Tossicità acquatica cronica: Acqua dolceLa banca dati della tossicità acquatica cronica contiene dati di NOEC/EC10 di 23 specie (8 gruppi tassonomici) ottenuti in diverse condizioni. A partire da questi dati, raccolti nel CSR e distribuiti in base alla sensibilità delle specie, è stato dedotto il valore PNEC (espresso come concentrazione dello ione Zn2+). Tale valore PNEC è un valore additivo, vale a dire, deve essere aggiunto al corrispondente alla base dello zinco nell’acqua (vedi tabella più avanti).
12.1.3. Tossicità acquatica cronica: acqua salata
La banca dati della tossicità acquatica cronica contiene dati di NOEC/EC10 di 39 specie (9 gruppi tassonomici) ottenuti in diverse condizioni. A partire da questi dati, raccolti nel CSR e distribuiti in base alla sensibilità delle specie, è stato dedotto il valore PNEC (espresso come concentrazione dello ione Zn2+). Tale valore PNEC è un valore additivo, vale a dire, deve essere aggiunto al corrispondente alla base dello zinco nell’acqua (vedi tabella più avanti).
12.1.4. Tossicità dei sedimenti
La banca dati riguardo la tossicità per organismi presenti nei sedimenti, in acqua fresca, contiene dati di NOEC/EC10 di 7 specie ottenuti in diverse condizioni. A partire da questi dati, raccolti nel CSR e distribuiti in base alla sensibilità delle specie, è stato dedotto il valore PNEC (espresso come Zn totale nel sedimento). Tale valore PNEC è un valore additivo, vale a dire, deve essere aggiunto al corrispondente alla base dello zinco nel sedimento (vedi tabella più avanti).
Per i sedimenti marini, è stato dedotto un valore PNEC, utilizzando la tecnica della partizione nell’equilibrio (vedi tabella più avanti).
12.1.5. Tossicità del suolo
La banca dati riguardo la tossicità per gli organismi terrestri contiene informazioni del NOEC/EC di 18 specie vegetali, 8 specie di invertebrati e 17 processi microbici, ottenuti in diverse condizioni. A partire da questi dati, raccolti nel CSR e distribuiti in base alla sensibilità delle specie, è stato dedotto il valore PNEC (espresso come concentrazione totale dello Zn contenuto nel suolo). Tale valore PNEC è un valore additivo, vale a dire, deve essere aggiunto al corrispondente alla base dello zinco nel suolo (vedi tabella più avanti).
12.1.6. Tossicità dei microrganismi di impianto per il trattamento delle acque (STP)
Il valore PNEC per STP è dedotto applicando un fattore, considerando il valore rilevante di tossicità più basso. 5,2mg Zn/L
Comparto ambientale PNEC per Zn
Acqua dolce 20,6* μg/L
Acqua salata 6,1* μg/L
Sedimento acqua dolce 235,6 mg/kg sedimento secco**.
Sedimento acqua salata 113 mg/kg sedimento secco**
Suolo 106,8 mg/kg sedimento secco***.
Impianto di depurazione 52 μg/L
*valore additivo, « PNECadd »
**Per difetto si applica un valore generico di biodisponibilità di 0,5, secondo l’ECB 2008
*** Per difetto si applica un valore generico di biodisponibilità/invecchiamento di 3, secondo l’ECB 2008
12.2. Persistenza e degradabilità
Lo zinco è un elemento e come tale il criterio della “persistenza” non è rilevante, come anche viene considerato per le sostanze organiche, per il metallo e per i suoi relativi composti organici.
Nel CSR sono stati documentati i risultati di un test di eliminazione dello zinco in colonna. L’eliminazione è talmente rapida da poter dire che né lo zinco né i relativi composti soddisfano questo criterio.
12.3. Potenziale di bioaccumulo
Lo zinco è un elemento essenziale, presente in natura, necessario per l’ottima crescita e sviluppo degli organismi viventi, includendo l’uomo. Tutti gli organismi viventi possiedono meccanismi omeostatici che regolano attivamente l’assunzione di zinco e il relativo assorbimento/escrezione da parte del corpo. Per questo, lo zinco e i suoi composti non si bioaccumulano né bio-ingrandiscono.
12.4. Mobilità nel suolo
Per lo zinco, come per altri metalli, il trasporto e la distribuzione nei differenti comparti ambientali come le acque e il suolo, si descrive e si quantifica mediante coefficienti di partizione tra le diverse frazioni. Nel CSR è stato utilizzato un coefficiente di partizione solido-acqua di 158,5 L/kg (valore log: 2.2) per lo zinco presente nel suolo (CSR zinco 2010).
12.5. Risultati della valutazione PBT e vPvB
Considerando i risultati delle sezioni 12.2 e 12.3, lo zinco e i relativi composti non sono PBT e neanche mPmB.
SEZIONE 13: Considerazioni sullo smaltimento 13.1. Metodi di trattamento dei rifiuti
13.1.1. Trattamento del prodotto/contenitore
I rifiuti devono essere riciclati. Se ciò non fosse possibile, bisogna tenere in considerazione se i rifiuti sono classificati come pericolosi. Contattare un agente autorizzato per il relativo trattamento, in conformità alla normativa applicabile.
Codice/designazione del rifiuto, secondo il CER: 10 05 04 Rifiuti della metallurgia termica dello zinco, altre polveri e articolato.
Tale codice/designazione si indica soltanto come orientamento. Il codice/designazione applicabile deve essere determinato da colui che utilizza il prodotto, basandosi sull’utilizzo dello stesso.
I contenitori di sostanze/miscele pericolose devono essere gestiti nella stessa maniera dei prodotti in essi contenuti.
Direttiva del Consiglio, del 18 marzo 1991, secondo la quale si modifica la Direttiva 75/442/CEE relativa ai rifiuti (91/156/CEE).
Decisione del Consiglio, del 23 luglio 2001, per la quale si modifica la Decisione 2000/532/CE della Commissione, riguardo l'elenco dei rifiuti.
Direttiva 94/62/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio, del 20 dicembre 1994, relativa ai contenitori e ai rifiuti in essi contenuti
13.1.2. Opzione di trattamento dei rifiuti
Si possono utilizzare tecniche di trattamento delle acque residuali in sito per prevenire l’inquinamento di falde acquifere, ad esempio: precipitazione chimica, sedimentazione e filtrazione.
SEZIONE 14: Informazioni sul trasporto 14.1 Trasporto via terra (ADR/RID/GGVSE) Nº ONU: 3077
Nome ufficiale di spedizione delle Nazioni Unite: materiale solido potenzialmente pericoloso per l'ambiente, N.E.P., (ossido di zinco)
Classe(i) di pericolo per il trasporto: 9 Codice di classificazione: M7 Gruppo d’imballaggio: III Etichette di pericolo(i): 90 Disposizioni speciali: 274/335/601
14.2 Trasporto marittimo (Codice IMDG / GGVSee) Nº ONU: 3077
Nome ufficiale di spedizione delle Nazioni Unite: materiale solido potenzialmente pericoloso per l'ambiente, N.E.P., (ossido di zinco)
Classe(i) di pericolo per il trasporto: 9 Gruppo d’imballaggio: III
Agente inquinante marino: sì Disposizioni speciali: 274/909/944 EmS: F-A, S-F
14.3 Trasporto aereo (ICAO-IATA/DGR) Nº ONU: 3077
Nome ufficiale di spedizione delle Nazioni Unite: materiale solido potenzialmente pericoloso per l'ambiente, N.E.P., (ossido di zinco)
Classe(i) di pericolo per il trasporto: 9 Gruppo d’imballaggio: III
Disposizioni speciali: A97
14.4 Trasporto di rinfuse secondo l’allegato II di MARPOL 73/78 ed il codice IBC Questo prodotto è al di là del campo di applicazione dell’allegato II del MARPOL 73/78
SEZIONE 15: Informazioni regolamentari
15.1. Norme e legislazione su salute, sicurezza e ambiente specifiche per la sostanza o la miscela Tale sostanza non è inclusa nell’allegato I del Regolamento (CE) Nº 689/2008.
Direttiva 98/24/CE del Consiglio del 7 aprile 1988, sulla protezione della salute e della sicurezza dei lavoratori contro i rischi derivanti dagli agenti chimici durante il lavoro (quattordicesima direttiva particolare ai sensi dell’articolo 16, paragrafo 1, della direttiva 89/931/CEE)
Direttiva 94/33/CE del Consiglio, del 22 giugno 1994, relativa alla protezione dei giovani sul lavoro.
15.2. Valutazione della sicurezza chimica
È stata realizzata una valutazione della sicurezza chimica del prodotto.
SEZIONE 16: Altre informazioni 16.1 Cambiamenti realizzati Sezione 8.1
16.2 Riferimenti bibliografici e fonti di dati utilizzati per la realizzazione della FDS
RELAZIONE SULLA SICUREZZA CHIMICA, ossido di zinco
IUCLID 5
Relazione sulla Valutazione dei Rischi (RAR), Ossido di zinco, relazione finale, Maggio 2008
NIOSH Ossido di zinco RTECS#: ZH4810000, maggio 2009
Valori limite di Esposizione Professionale agli Agenti Chimici In Spagna (INSHT)
Regolamento (UE) N. 453/2012 del 20 maggio 2010 recante modifica del regolamento (CE) N. 1907/2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio concernente la registrazione, la valutazione, l’autorizzazione e la restrizione delle Sostanze Chimiche (REACH)
Regolamento (CE) N. 1272/2008 del Parlamento Europeo e del Consiglio, del 16 dicembre 2008, relativo alla classificazione, all'etichettatura e all'imballaggio delle sostanze e delle miscele, che modifica e abroga le Direttive 67/548/CEE e 1999/45/CE e recante modifica del regolamento (CE) N. 1907/2006
Regolamento (CE) N. 790/2009 della Commissione del 10 agosto 2009 che modifica, ai fini dell’adeguamento al progresso tecnico e scientifico, il regolamento (CE) N. 1272/2008 del Parlamento Europeo e del Consiglio, relativo alla classificazione, all’etichettatura e all’imballaggio delle sostanze e delle miscele.16.3 Classificazione della miscela, ai sensi del Regolamento (CE) 1207/2008 [CLP]
Classificazione basata sulla peggiore classificazione possibile, ai sensi delle procedure di classificazione presenti nel Regolamento (CE) Nº 1207/2009
16.4 Elenco delle frasi R, avvertenze di pericolo, indicazioni di sicurezza e/o consigli di prudenza pertinenti Testo completo incluso nelle sezioni dalla 2 alla 15
16.5 Raccomandazioni relative alla formazione
Educare il personale all'uso sicuro delle sostanze chimiche
16.6 Informazioni addizionali
Lista degli usi per i quali si fornisce uno scenario d’esposizione generico come allegato:
Nome dell'uso identificato (IU) Codice GES
1 Produzione di ossido di zinco-Diretto GESZnO 0
2 Produzione di ossido di zinco-Indiretto GESZnO 0
3 Produzione di ossido di zinco-Bagnato GESZnO 0
9 Componente per la produzione di composti di zinco inorganici GESZnO 2
10 Elettrozincatura GESZnO 2
11 Galvanotecnica GESZnO 2
12 Produzione di zinco per via elettrolitica GESZnO 2
13 Reagente di laboratorio GESZnO 3
14 Produzione di zinco tramite pirometallurgia GESZnO 2 15 Produzione di ossido di zinco e raffinazione GESZnO 0 16 Componente per la produzione di composti di zinco organici GESZnO 2
17 Componente per la produzione di pigmenti inorganici GESZnO 1, GESZnO 4 18 Componente per la produzione di rivestimenti / tinte, inchiostri,
smalti, vernici
GESZnO 1, GESZnO 4
19 Uso di tinte e rivestimenti contenenti ZnO GESZnO 7
20 Fornitura di artisti: uso di tinte e rivestimenti contenenti ZnO Consumatore generico/ambiente*
21 Componente per il rivestimento di carta GESZnO 1, GESZnO 5
22 Uso di rivestimenti di carta contenenti ZnO GESZnO 6
23 Componente per rivestimenti / trattamenti in tessuto e in pelle GESZnO 1, GESZnO 5 24 Uso di rivestimenti tessili e in pelle contenenti ZnO GESZnO 6
25 Additivo / componente per la produzione di ceramiche GESZnO 1, GESZnO 4 26 Additivo / componente per la produzione di fritte GESZnO 1, GESZnO 4 27 Uso di rivestimenti in vernice trasparente e pellicole di vetro
sottili contenenti ZnO
GESZnO 6
28 Additivo per la produzione di agenti di attrito GESZnO 1, GESZnO 4 29 Uso di agenti di attrito contenenti ZnO: pastiglie per freni GESZnO 6
30 Additivo / componente per la produzione di vetro GESZnO 1, GESZnO 4 31 Trattamento di superficie per vetro piano GESZnO 1, GESZnO 4 32 Uso di vetro e ceramica contenenti ZnO per stoviglie GESZnO 6
33 Uso di vetro contenente ZnO nei display GESZnO 6
34 Uso di rivestimenti in pellicola di vetro sottili contenenti ZnO GESZnO 6
35 Additivo per la manifattura di componenti elettronici GESZnO 1, GESZnO 4
36 Additivo nella manifattura di ferriti GESZnO 1, GESZnO 4
37 Additivo nella manifattura di varistori GESZnO 1, GESZnO 4
38 ZnO in materiali di contatto elettrotecnici GESZnO 1, GESZnO 4
39 Batterie/celle a combustibile GESZnO 1, GESZnO 4, GESZnO 5
40 Componente per la produzione di gomme, resine e preparazioni correlate
GESZnO 1, GESZnO 5
41 Uso di gomme per copertoni contenenti ZnO GESZnO 7 42 Uso di gomma e altre resine contenenti ZnO, per apparecchi
medici e applicazioni
GESZnO 7
43 Componente per polimero - matrici, materie plastiche e preparazioni correlate
GESZnO 1, GESZnO 5
44 Uso di polimeri contenenti ZnO per rivestimenti di pavimenti, pareti e preparazioni correlate
GESZnO 7
45 Uso di polimeri contenenti polimeri per la protezione di cavi e rivestimenti isolanti
GESZnO 7
46 Uso di polimeri contenenti ZnO per tubi e articoli di copertura GESZnO 7 47 Uso di polimeri contenenti ZnO per articoli modellati GESZnO 7
48 Uso di rivestimenti in pellicola di plastica sottile contenenti ZnO Consumatore /ambiente generico 49 Additivo per la produzione di Sigillanti / Adesivi / Mastici GESZnO 1, GESZnO 5
50 Uso di Sigillanti / Adesivi / Mastici contenenti ZnO Consumatore/ambiente generico 51 Additivo per la produzione di Lubrificanti / Grassi / Fluidi per la
lavorazione di metalli
GESZnO 1, GESZnO 5
52 Uso di Lubrificanti / Grassi / Fluidi per la lavorazione di metalli, contenenti ZnO
Consumatore/ambiente generico
53 Additivo per la produzione di Smalti / miscele di cere GESZnO 1, GESZnO 5
54 Uso di Smalti / miscele di cere contenenti ZnO Consumatore/ambiente generico
55 Uso di catalizzatori contenenti ZnO GESZnO 1, GESZnO 5
56 Uso di assorbenti contenenti ZnO GESZnO 1, GESZnO 5
57 Additivo per la produzione di prodotti per lo sbrinamento GESZnO 1, GESZnO 5
58 Uso di prodotti per lo sbrinamento contenenti ZnO Consumatore/ambiente generico 59 Additivo per la produzione di prodotti pirotecnici GESZnO 1, GESZnO 4
60 Uso di prodotti pirotecnici contenenti ZnO Consumatore/ambiente generico 61 Additivo per la formulazione di additivi nutrizionali GESZnO 1, GESZnO 4, GESZnO 5 62 Additivi per la formulazione di mangimi animali GESZnO 1, GESZnO 4, GESZnO 5 63 Additivo per la formulazione di prodotti biocidi GESZnO 1, GESZnO 4, GESZnO 5
64 Uso di prodotti biocidi contenenti ZnO GESZnO 6, GESZnO 7,
Consumatore/ambiente generico 65 Additivo per la formulazione di prodotti per la pulizia GESZnO 1, GESZnO 4, GESZnO 5 66 Uso di prodotti per la pulizia contenenti ZnO GESZnO 6, GESZnO 7,
Consumatore/ambiente generico 67 Additivo per la formulazione di fertilizzanti GESZnO 1, GESZnO 4, GESZnO 5 68 Uso di formulazioni di fertilizzanti, contenenti ZnO Consumatore/ambiente generico 69 Additivo nella formulazione di cosmetici GESZnO 1, GESZnO 4, GESZnO 5
70 Uso di cosmetici GESZnO 6, GESZnO 7,
Consumatore/ambiente generico
71 Additivo nei prodotti di odontoiatria GESZnO 1, GESZnO 4, GESZnO 5
72 Additivo nella formulazione di prodotti farmaceutici / veterinari GESZnO 1, GESZnO 4, GESZnO 5 73 Uso di prodotti farmaceutici / veterinari GESZnO 6, GESZnO 7,
Consumatore/ambiente generico