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Capitolo II Presentazione del caso studio

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Academic year: 2021

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Testo completo

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Presentazione del caso studio

1.

L’Istituto professionale per l’agricoltura e l’ambiente “A.M. Camaiti”: la

storia, le attività e le strutture scolastiche

L’I.P.S.A.A. (Istituto professionale per l’agricoltura e l’ambiente) di Pieve S. Stefano nasce nel 1960 come scuola forestale per richiesta dell’Azienda di Stato Foreste demaniali e per volere dell’allora direttore per l’economia montana e le foreste A.M. Camaiti.

Il Comune di Pieve S Stefano, al vertice dell’Alta Valle del Tevere, si caratterizza come un territorio dove convivono proprietà di demanio pubblico, piccole e medie aziende agro forestali private, tipiche della realtà socioeconomica dell’Appennino centrale, ed una crescente realtà di aziende agrituristiche, ciò a dimostrazione di come la vocazione ecologico-forestale della scuola sia perfettamente integrata con il territorio. La vicinanza di aree di grande interesse paesaggistico come i complessi forestali dell’Alpe di Catenaia, della Luna, dell’Altotevere e, soprattutto, il sistema delle riserve naturali della Valtiberina ed il parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, costituiscono una vera e propria risorsa rappresentando luoghi ideali di apprendimento per gli alunni. L’Istituto, come tradizionalmente tutta la vallata, è aperto agli scambi e alle influenze con realtà confinanti, la sua utenza affluisce non solo dalla vicina Umbria, ma anche dal Casentino, dalla Valle del Savio, del Bidente e del Marecchia (in Romagna), del Foglia e del Metauro (nelle Marche).

Con il passare degli anni l’attività didattica si è andata allargando fino a comprendere oltre a quello forestale, aspetti tecnico professionali più ampi (settore vivaistico, ecologico, agrituristico e dell’agricoltura montana in senso lato).

(2)

A partire dal 1993, il vecchio ordinamento degli studi è stato sostituito da un nuovo corso, denominato “Progetto ‘92”; che ha permesso di codificare definitivamente l’indirizzo ecologico forestale.

Nel 2000 si è costituito presso l’Istituto stesso il Polo professionale con l’annessione dell’Istituto Professionale per l’Industria e l’Artigianato “G.Buitoni” di Sansepolcro e l’apertura presso Caprese Michelangelo dell’Istituto Professionale Alberghiero ”M. Buonarroti”.

L’Istituto ha dunque una lunga tradizione professionale in ambito agro forestale e si è sempre mostrato particolarmente attento ai fabbisogni del sistema produttivo e al proprio contesto territoriale. Nel tempo ha cercato di portare avanti una proposta di formazione coerente ed integrata con le politiche di sviluppo locale attivando collegamenti con le istituzioni territoriali: Comuni, Comunità Montana, Provincia, Regione, A.R.S.I.A. nonché con le Università di Firenze, Urbino, Siena, l’Istituto Sperimentale di Selvicoltura di Arezzo e il Corpo Forestale dello Stato. Il miglioramento e l’ampliamento dell’offerta formativa viene perseguito anche attraverso la firma di protocolli di intesa: con la Comunità Montana Valtiberina Toscana per attivare una serie di progetti e collaborazioni (recupero del germoplasma di vecchie cultivar di piante da frutto, recupero della coltivazione di antiche piante tintorie); con il Ministero delle Politiche agricole ed ambientali, la Regione Toscana, la Provincia di Arezzo ed altri enti per la costituzione, in Valtiberina, del Distretto Agroambientale.

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L’istituto, situato in località Belvedere, Pieve S. Stefano (AR) è articolato in varie strutture collocate in edifici diversi l’edificio scolastico, all’interno del quale ha sede l’azienda agraria ed il convitto, v. Figg. 2.1.1 e 2.1.2.

All’istituto è annesso un convitto, con sezione maschile (v. Par. 2.2) e femminile (dislocato presso una struttura convittuale nel centro storico), per l’alloggio degli alunni [W7].

(4)

2.

Il convitto maschile: descrizione del fabbricato

Il convitto maschile, a pochi metri dalla scuola, può accogliere circa 160 studenti, ospitandoli in camere di diversa capienza, da uno a otto posti letto.

Figura 2.2.1: Il convitto, sezione maschile.

Ogni gruppo-classe, di un massimo di 15 elementi, è seguito da due istitutori, che hanno il compito di mantenere i contatti con le famiglie e gli insegnanti, di aiutare i ragazzi nello studio, di organizzare attività ricreative e sportive.

Oltre il vitto e l’alloggio il Convitto fornisce servizio di guardaroba e lavanderia, nonché assistenza medica grazie alla presenza di un infermiere e alla convenzione con un medico. Nella struttura, oltre alla mensa, le cui cucine sono state recentemente rinnovate, si trovano: bar, sala-svago (ping-pong, biliardo), sala-audiovisivi, palestra- fitness dotata di moderna attrezzatura.

Il fabbricato, la cui costruzione risale ai primi anni ‘70, si componeva, secondo il progetto originale di tre corpi di fabbrica comunicanti, separati strutturalmente tra loro da giunti di dilatazione, indicati nel seguito come Corpo A, Corpo B e Corpo C, v. Fig. 2.2.2.

Il Corpo A, avrebbe ospitato locali di servizio e intrattenimento, portineria, mensa, cucine, infermeria, e palestra, ecc..

Nei Corpi B e C avrebbero dovuto essere situati gli alloggi per gli studenti e il personale. I due vani scale principali rappresentavano le cerniere di collegamento tra i corpi di fabbrica.

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Figura 2.2.2: Il convitto maschile, progetto originale: planimetria piano primo.

Figura 2.2.3: Il convitto maschile, progetto originale: prospetti NO e SE

Dei tre corpi di fabbrica previsti, solo due furono effettivamente realizzati, quelli A e B. La realizzazione, come constatato dai sopralluoghi effettuati, rispecchia fedelmente il progetto originale, di seguito illustrato.

Corpo A (Mensa)

Il corpo di fabbrica, posto ad un piano rialzato rispetto al corpo di fabbrica B (quota = +3.00 m) si articola su due livelli, v. Fig.2.2.3:

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Al primo piano (Sup. utile = 458 m , altezza interpiano = 2,7 m), si trovano alcuni locali dedicati ad attività ricreative e di intrattenimento, v. Fig. 2.2.4. Vi è inoltre situata l’infermeria;

Al secondo piano (Sup. utile = 501 m2, altezza interpiano = 4 m), vi è l’ingresso

principale, a cui si accede da una scalinata esterna, la portineria, la mensa e le cucine (v. Fig. 2.2.5), oltre ad alcuni ambienti riservati al personale (spogliatoi e servizi igienici).

Il collegamento tra i due livelli è costituito dal vano scale adiacente al Corpo A, ma appartenente all’altro corpo di fabbrica.

Figura 2.2.4: Il convitto maschile, Corpo A: Foto piano primo.

Figura 2.2.5: Il convitto maschile, Corpo A: Foto mensa e cucine.

Corpo B (Alloggi)

Il corpo di fabbrica può essere a sua volta suddiviso in tre aree funzionali, che chiameremo Area B1, B2 e B3, v. Fig. 2.2.6. Nelle aree B1 e B3 sono situati i collegamento verticali principali, che servono entrambi i corpi di fabbrica, mentre nell’area B2 sono collocati gli

(7)

Figura 2.2.6: Il convitto maschile, Tavole di progetto: Stato attuale-Pianta piano terra.

Figura 2.2.7: Il convitto maschile: Alloggi.

Figura 2.2.8: Il convitto maschile: Vani scala principali.

150

Impianti StudioAula

Camera W.C. Rip. Cucina

Disimpegno Soggiorno Atrio Portineria 230 12 0 250 150220 13 0 230 230130 230130 230130 230130 80 210 150 230 Aula Studio 130 150 150130 150130 150130 150130 150130 150130 150130 150130 150130 13 0 230 230130 230130 230130 230130 Camera 80 21 0 80 21 0 21080 150 210 44 0 27 0 150 210 19 0 27 0 80 210 500 150 80 210 160 150 Ballatoio esterno 80 21 0 21080 80 210 A A B B C C D D

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Piano terra (Sup. utile = 339 m , altezza interpiano = 2,7 m), v. Fig. 2.2.6. Circa la metà del piano terra è occupato dall’alloggio del custode. Vi sono inoltre due aule studio, un vano tecnico, ed una portineria;

Primo piano (Sup. utile = 284 m2, altezza interpiano = 2,7 m), v. Fig. 2.2.9. Con 5 camere,

dotate di 8 posti letto, servizi comuni e 3 vani scale secondari, che conducono al corridoio, che attraversa longitudinalmente il piano superiore. L’area B1 a questo piano è collegata, mediante un’ampia apertura priva di infisso, al Corpo A;

Secondo piano (Sup. utile = 395 m2, altezza interpiano = 2,7 m), v. Fig. 2.2.10. Con 4 camere, di cui una doppia, una tripla, 2 dotate di 10 posti letto, più servizi comuni. Troviamo ancora tre vani scale secondari che collegano le camere di questo piano con quelle al piano superiore.

Terzo piano (Sup. utile = 360 m2, altezza interpiano = 2,7 m), v. Fig. 2.2.11. Si ripete sostanzialmente lo schema del piano primo.

Quarto piano (Sup. utile = 373 m2, altezza interpiano = 2,7 m), v. Fig. 2.2.12. Con 15

camere, di cui 13 doppie, 2 quadruple ed 1 dotata di 6 posti letto, più servizi comuni.

Quinto piano (Sup. utile = 59 m2, altezza interpiano = 2,2 m). È costituito dalla sola Area

funzionale B1, che si ripete invariata rispetto al piano inferiore, per dare accesso alla copertura. La copertura è praticabile solo per scopi manutentivi.

50 10 0 80 210 80 21 0 Attesa 80 21 0 70 210 70 210 70 210 W.C. 13 0 15 0 150 230 130 23 0 230130 230130 70 100 W.C. 70 100 W.C. 70 210 21070

Camera Camera Camera Camera Camera

13 0 15 0 150130 70 10 0 50240 10070 70 210 21070 130 23 0 230130 230130 023130 230130 230130 230130 130 230 70 100 150250 300 150 21 0 15 0 13 0 15 0 150130 70 10 0 50160 70 210 80 210 Ballatoio esterno Spazio comune W.C. W.C. W.C. A A B B C C D D

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440 230 Atrio 80 210 50 10 0 80 210 70 210 70 210 70 210 W.C. Rip. 80 210 80 21 0 80 210 80 210 150 210 80 230 23080 Camera Camera 70 210 70 210 80 210 80 210 21080 80 210 340 15 0 27070 27070 150340 80 210 80 21 0 Camera Camera 70 27 0 80 210 21080 80 21 0 80 210 80 21 0 80 230 80 210 21080 80 210 21080 Corridoio 70 10 0 150250 300 150 21 0 15 0 80 210 70 210 70 100 10070 70 210 21070 70 100 10070 70 210 70 10 0 50160 70 210 150 210 W.C. W.C. W.C. W.C. W.C. W.C. W.C. W.C. W.C. W.C. Spazio comune A A B B C C D D

Figura 2.2.10: Il convitto maschile, Tavole di progetto: Stato attuale-Pianta piano secondo.

150 230 150 230 Atrio 380 150 120 230 13 0 23 0 230013 230013 230130 230130 13 0 23 0 13 0 23 0 13 0 23 0 13 0 23 0 13 0 23 0 13 0 23 0 13 0 23 0 13 0 23 0 13 0 23 0 13 0 23 0 70 10 0 150250 300 150 21 0 15 0 80 210

Camera Camera Camera Camera Camera

W.C. W.C. W.C. W.C. W.C. Spazio comune A A B B C C D D

Figura 2.2.11: Il convitto maschile, Tavole di progetto: Stato attuale-Pianta piano terzo.

70 10 0 150250 300 150 21 0 15 0 80 210 530 150 70 10 0 10070 70 10 0 70 10 0 10070 10070 10070

Camera Camera Camera Camera Camera Camera Camera Camera Camera Camera

Corridoio

Camera Camera Camera

Camera Camera 80 210 21080 21080 21080 21080 21080 21080 21080 21080 21080 150 210 150210 80 21 0 70 21 0 70 210 150 210 150 210 150 210 150 210 80 21 0 13 0 23 0 230013 230130 230130 230130 230130 230013 230130 230130 70 210 Spazio comune A A B B C C D D

Figura

Figura 2.1.2: Planimetria generale del complesso scolastico.
Figura 2.2.1: Il convitto, sezione maschile.
Figura 2.2.2: Il convitto maschile, progetto originale: planimetria piano primo.
Figura 2.2.4: Il convitto maschile, Corpo A: Foto piano primo.
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