• Non ci sono risultati.

RIFERIMENTI NORMATIVI ED INDIVIDUAZIONE DEL BACINO DI UTENZA

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2021

Condividi "RIFERIMENTI NORMATIVI ED INDIVIDUAZIONE DEL BACINO DI UTENZA"

Copied!
47
0
0

Testo completo

(1)

CAPITOLO 3

RIFERIMENTI NORMATIVI

ED INDIVIDUAZIONE

DEL BACINO DI UTENZA

(2)

3.1

Riferimenti normativi sulle biblioteche

Le Linee Guida IFLA (International Federation of Library Associations and Istitutions)/UNESCO del 2001, riprese dall’AIB (Associazione Italiana Biblioteche) nel 2002, definiscono la biblioteca pubblica “un’organizzazione istituita, sostenuta e finanziata dalla comunità, tramite l’amministrazione locale, regionale o nazionale, oppure tramite forme di organizzazione collettiva. La biblioteca fornisce l’accesso alla conoscenza, all’informazione ed alle opere dell’immaginazione tramite una gamma di risorse e di servizi ed è aperta equamente a tutti i membri della comunità senza distinzione di razza, nazionalità, età, genere, religione, lingua, disabilità, condizione economica e lavorativa e grado di istruzione.” 1

Da questa definizione si evincono gli elementi caratterizzanti della biblioteca pubblica, che, come indicava Crocetti, sono2:

• la “pubblicità” della biblioteca, secondo il significato originale di “essere pubblica”;

• il carattere di biblioteca generale e non specializzata; • la gratuità di tutti i suoi servizi fondamentali;

• il carattere di forte “contemporaneità” del suo impegno, che deve tradursi in un continuo aggiornamento e monitoraggio dei bisogni dell’utenza di riferimento 3.

I compiti chiave che dovrebbero essere al centro dei servizi della biblioteca pubblica, riguardanti l’informazione, l’alfabetizzazione, l’istruzione e la cultura,

secondo il Manifesto UNESCO delle biblioteche pubbliche sono i seguenti 4:

“creare e rafforzare nei ragazzi l’abitudine alla lettura fin dalla tenera età; sostenere sia l’educazione individuale e l’autoistruzione, sia l’istruzione

formale a tutti livelli;

offrire opportunità per lo sviluppo creativo della persona; stimolare l’immaginazione e la creatività di ragazzi e giovani;

promuovere la consapevolezza dell’eredità culturale, l’apprezzamento delle arti, la comprensione delle scoperte e innovazioni scientifiche;

1The public Library Service: IFLA/UNESCO Guidelines for Development, a cura di Philip Gill, IFLA,

2001; trad. it. a cura della Commissione Nazionale Biblioteche Pubbliche dell’AIB: Il servizio bibliotecario pubblico: linee guida IFLA/UNESCO per lo sviluppo, Roma, AIB, 2002

2

L. Crocetti, Pubblica, in La biblioteca efficace, Milano, Bibliografica, 1992

3

M. Muscogiuri, Architettura della biblioteca: linee guida di programmazione e progettazione, Edizioni Sylvestre Bonnard S.a.s., Milano, 2004

4

Public Library Manifesto IFLA/UNESCO, 1994; trad. it. Il Manifesto IFLA/UNESCO sulle Biblioteche pubbliche, 1994

(3)

dare accesso alle espressioni culturali di tutte le arti rappresentabili; incoraggiare il dialogo interculturale e proteggere la diversità culturale; sostenere la tradizione orale;

garantire l’accesso ai cittadini a ogni tipo di informazione di comunità; fornire servizi d’informazione adeguati alle imprese, alle associazioni e ai

gruppi di interesse locali;

agevolare lo sviluppo delle capacità di uso dell’informazione e del calcolatore;

sostenere le attività e i programmi di alfabetizzazione rivolti a tutte le fasce d’età, parteciparvi e, se necessario, avviarli.”

Tutte le legislazioni nazionali e regionali sulle biblioteche nella definizione delle funzioni fondamentali fanno riferimento ai suddetti Manifesto IFLA/UNESCO del 1994 e Linee Guida IFLA/UNESCO del 2001.

In particolare in Toscana la legge fondamentale per il settore culturale di biblioteche ed archivi è la Legge Regionale n. 35/1999 “Disciplina in materia di biblioteche di enti locali e di interesse locale e di archivi di enti locali” 5.

Tale norma, che attribuisce alla Regione le funzioni di programmazione, coordinamento e controllo su promozione e sviluppo della rete documentaria regionale, anche nella prospettiva di una sua integrazione con il sistema informativo statale ed universitario, stabilisce che “la rete locale costituisce la modalità ordinaria di gestione delle attività e dei servizi documentari integrati… la Regione incentiva, anche con i propri finanziamenti, la costituzione, il funzionamento e lo sviluppo di reti locali” 6.

La legislazione regionale toscana sulle biblioteche è completata dalla normativa relativa alle procedure di finanziamento regionale degli interventi destinati alla costituzione, funzionamento e sviluppo di attività e servizi di rete, disciplinata dalla Legge Regionale 14/1995, che prevede l’elaborazione e l’approvazione ogni tre anni del Piano di Indirizzo dei beni e delle attività culturali7. Gli strumenti di attuazione del Piano di Indirizzo, annualmente approvati, sono il Piano dei contributi a soggetti privati, pubblici e degli enti locali articolato per province e il Progetto di Interesse Regionale, realizzati direttamente a cura della Giunta Regionale o da soggetti pubblici e privati territorialmente interessati secondo intese o convenzioni.

5 www.cultura.toscana.it/biblioteche/normativa/leggi 6 L. R. 1 luglio 1999, n. 35, art. 5 7L. R. 1 febbraio 1995, n. 14

(4)

Per quanto riguarda invece il dimensionamento della biblioteca, la legislazione nazionale e regionale non stabilisce criteri, ma fa riferimento ai parametri fissati dagli standard IFLA.

Nella presente tesi di laurea si farà riferimento, per i parametri relativi alla quantificazione del patrimonio, delle dotazioni e di altri elementi attinenti, non solo agli standard IFLA, ma anche ai migliori standard internazionali.

Tali parametri, estrapolati dalle raccomandazioni dell’IFLA (pubblicati nel 1977 e ripresi nel 2001), dalle linee guida pubblicate dalla Diputaciò de Barcelona (1999), dalla Direction du Livre, e dai rilevamenti e dalle indicazioni dell’AIB, verranno schematizzati in tabelle e confrontati tra loro8.

Nelle tabelle sottostanti sono riportati i parametri per la quantificazione dei documenti in base al numero di abitanti, che variano in misura inversamente proporzionale al numero di abitanti; in questo ambito gli standard più precisi sono quelli fissati dalla Diputaciò de Barcelona, che si riferiscono a bacini di utenza variabili tra 3.000 e 10.000 abitanti, e quindi confrontabili con quello in oggetto. La seconda tabella invece riporta gli standard proposti recentemente nel libro Architettura della biblioteca: linee guida di programmazione e progettazione di Marco Muscogiuri, riferiti in modo più specifico alla situazione italiana.

Standard internazionali: patrimonio 9

Parametri Standard IFLA Diputaciò de Barcelona (Spagna) Direction du Livre (Francia) Migliori standard in Italia Standard medi in Italia Patrimonio [doc./ab.] 3 : 2 2,5 : 0,75 2,7 :1,8 3 : 2 1,69 Informazione e

reference [% sul tot] 10% 10% - - -

Fondo bambini

[% sul tot] 33% 30 : 25% 35% - -

Fondo di prestito

[% sul tot] 50% 50% 62% - -

Periodici

[titoli per 1.000 ab.] 10 10 7,2 : 4,8 10 : 15 - Musica e video

[doc. per 1.000 ab.] 12,5 10 5,5 : 3,2 - -

Minoranze etniche

[doc./ab.] 0,2 - - - -

Incremento annuo

[doc. ogni 1.000 ab.] 250

15 : 10% del totale 13,7% del totale 10% 100 Consistenza minima [libri] 2.500 - 9.000 - -

8

The public Library Service: IFLA/UNESCO Guidelines for Development, op. cit. 9

M. Muscogiuri, Architettura della biblioteca: linee guida di programmazione e progettazione, Edizioni Sylvestre Bonnard S.a.s., Milano, 2004

(5)

Standard per biblioteche di piccola dimensione (3.000 ab.): patrimonio 10

Parametri Unità di

misura Valore iniziale

Valore dopo 10-20 anni

Numero documenti per abitante doc./ab. 1,7 3,7

• a scaffale aperto n % 5.000 100% 8.250 75% • a deposito chiuso n % 0 0% 2.750 25% Informazioni e reference n 500 803

numero documenti per abitante doc./ab. 0,17 0,27

percentuale sul totale dei documenti % 10% 7,3%

Fondo generale adulti n 2.600 5.577

numero documenti per abitante doc./ab. 0,87 1,86

percentuale sul totale dei documenti % 52% 50,7%

Fondo totale bambini n 1.400 2.640 se circa 25% della pop = 0 -13 anni doc./ab. 0,47 0,88

percentuale sul totale dei documenti % 28% 24%

Fondo musica e video n 500 1.980

numero documenti per abitante doc./ab. 0,17 0,66

Titoli periodici n 42 51

numero titoli per 1.000 abitanti tit/ab. 14 17

Totale documenti n 5.000 11.000

Nella seguente tabella sono invece riportati gli standard di riferimento per il calcolo dei posti a sedere in base al numero di abitanti (suddivisi per unità funzionali); anche in questo caso gli indici vanno raffrontati con il bacino di utenza, e variano in modo inversamente proporzionale con tale valore.

Definiti il bacino di utenza, la dimensione delle collezioni e il numero di posti a sedere, è possibile effettuare un calcolo approssimativo della superficie della biblioteca.

Il calcolo della superficie della biblioteca può essere elaborato a partire dall’indice di superficie, che è definito come il valore della superficie dell’area dei servizi al pubblico ogni 10 abitanti;

L’area dei servizi al pubblico comprende tutti gli spazi destinati al pubblico per la fruizione e fornitura dei servizi bibliotecari propriamente detti, mentre non comprende gli spazi per i servizi interni, i magazzini chiusi, gli spazi per gli impianti, i locali di servizio, ecc.; tale indice è inversamente proporzionale al numero di abitanti, ed è quindi tanto più alto quanto minore è la popolazione.

10

M. Muscogiuri, Architettura della biblioteca: linee guida di programmazione e progettazione, Edizioni Sylvestre Bonnard S.a.s., Milano, 2004

(6)

Standard internazionali: posti a sedere 11 Parametri Standard IFLA Diputaciò de Barcelona (Spagna) Direction du Livre (Francia) Migliori standard in Italia Emeroteca - 0,4 ogni 1.000 ab. 1 ogni 1.000 titoli - Zona lettura e consultazione - 5 : 1 ogni 1.000 ab. - - Musica e video - - - - Bambini – ragazzi (0 - 13 anni) - 1,5 ogni 100 bambini 54,4% dei posti -

Posti a sedere totali 1,5 ogni 1.000 ab. 5 :1,5 ogni 1.000 ab. 8,8 : 5,7 ogni 1.000 ab. 1 : 1,5 ogni 1.000 ab.

I valori migliori dell’indice di superficie pubblica che si riscontrano in Italia,

secondo i rilevamenti dell’AIB, sono di 0,5-0,7 m2 ogni 10 abitanti, che sono in

linea anche con i valori riportati dalle linee guida dell’Ontario, che consigliano per le public library uno standard di 0,59 m2 ogni 10 abitanti.

Standard per biblioteche di piccola dimensione: superficie 12

Parametri 3.000 abitanti 5.000 abitanti 10.000 abitanti

Superficie netta e indice di sup.

• per servizi al pubblico 159 m2 1,13 m2/10 ab.

325 m2 1,07 m2/10 ab.

840 m2 0,84 m2/10 ab. • per servizi interni e

deposito 20 m2 11% 65 m2 11% 120 m2 13%

Superficie netta totale 179 m2 400 m2 960 m2

Superficie lorda

Indice di superficie lorda

300 m2 1,67 m2/10 ab. 532 m2 1,58 m2/10 ab. 1.267 m2 1,27 m2/10 ab. Indice FTE

numero di FTE in servizio 1,50 ogni 2.000 ab. 1,00 ogni 2.000 ab. 0,80 ogni 2.000 ab. numero di FTE 2,25 2,50 4,00

Un altro significativo indice è quello di dotazione di personale FTE, che mette in relazione il numero di addetti con la popolazione, che si calcola dividendo il numero degli FTE ogni 2000 abitanti.

11

M. Muscogiuri, Architettura della biblioteca: linee guida di programmazione e progettazione, Edizioni Sylvestre Bonnard S.a.s., Milano, 2004

12

M. Muscogiuri, Architettura della biblioteca: linee guida di programmazione e progettazione, Edizioni Sylvestre Bonnard S.a.s., Milano, 2004

(7)

3.2

L’analisi del contesto

I servizi scolastici e culturali

Tutti i servizi scolastici del Comune di Castelfranco di Sotto fanno capo al Servizio 2 “Servizi scolastici, iniziative culturali, sportive e dell’associazionismo” del Settore Organico 2 (unità organizzativa formata da un insieme di servizi finalizzati a garantire l’efficienza dell’intervento dell’Ente) “Servizi al Cittadino” della struttura comunale; ai Responsabili del Settore, dott. Michele Parenti, e del Servizio, dott.ssa Martina Fascetti, è affidata la responsabilità della gestione13. I servizi scolastici comunali comprendono tutti i livelli scolastici attualmente obbligatori, cioè, oltre alla scuola materna-asilo, la Scuola Elementare e la Scuola Media Inferiore.

In particolare nel capoluogo comunale sono presenti, entrambe vicine al centro storico, ma in posizione tranquilla e decentrata in relazione alla destinazione d’uso:

• la scuola Elementare “Guerrazzi”, recentemente ampliata mediante lo spostamento della centrale termica;

• la scuola Media di piazza Mazzini, in via di trasformazione, mediante la recente approvazione del progetto di ampliamento e la trasformazione della palestra, utilizzata anche da varie società sportive (di basket, pallavolo, karate, ginnastica, ecc.) in un

Palazzetto dello Sport polivalente, con ampio bacino di utenza14.

A Castelfranco è inoltre in programma l’ampliamento dell’esistente scuola materna comunale, mediante il recente acquisto e i progettato lavori di ristrutturazione di parte dell’adiacente “Villa Cavallini”.

Ad Orentano le scuole sono invece raccolte in un unico edificio scolastico, che racchiude sia la Scuola Elementare che la Scuola Media, posto in via Martiri della Libertà, a poca distanza dall’area oggetto della presente tesi di laurea15.

Anche quest’ultimo edificio scolastico è stato recentemente oggetto di lavori di ristrutturazione ed ampliamento, mentre nel Regolamento Urbanistico comunale, approvato con D.C.C. n° 23 del 18-06-2003 e n° 24 del 19-06-2003, è prevista la

13

www.comune.castelfranco-di-sotto.pi.it/Struttura_organizzativa.asp

14

Il bilancio sociale del Comune di Castelfranco di Sotto 1995-2004, a cura di Business & Quality S.r.l., Pistoia, 2004

15

Il bilancio sociale del Comune di Castelfranco di Sotto 1995-2004, a cura di Business & Quality S.r.l., Pistoia, 2004

(8)

realizzazione di una nuova struttura scolastica nel lotto retrostante rispetto all’attuale16.

Per le scuole di ordine superiore, che non sono presenti sul territorio comunale, è necessario raggiungere centri di maggiore importanza, soprattutto Pontedera (distante 18 km), Lucca (a 20 km) e Pistoia (a 28 km), dove si trovano quasi tutti gli indirizzi scolastici; queste ultime città sono raggiungibile con il treno, dalla stazione ferroviaria di Altopascio (distante soli 5 km).

Figura 1: L’edificio scolastico di Orentano

Anche tutti i servizi culturali attivi sul territorio comunale fanno capo al suddetto Servizio 2 “Servizi scolastici, iniziative culturali, sportive e dell’associazionismo” del Settore Organico 2 “Servizi al Cittadino” della struttura comunale17.

I servizi culturali comunali, oltre a quelli principali, analizzati in dettaglio nei paragrafi successivi (servizio bibliotecario, servizio informagiovani, servizio espositivo e servizio conferenze), prevedono soprattutto l’organizzazione di periodiche iniziative ed interventi culturali.

Queste iniziative, che si rivolgono ad un’ampia fascia di fruitori, che vanno dai piccolissimi fino alle persone in età avanzata, mirano a divertire e contemporaneamente avvicinare molte persone alle più varie forme artistiche (dalla musica al teatro, dalla letteratura allo sport).

16

Il bilancio sociale del Comune di Castelfranco di Sotto 1995-2004, a cura di Business & Quality S.r.l., Pistoia, 2004

(9)

Il più interessante tra questi progetti è il Festival della Lettura, nato tra le iniziative di promozione della Lettura effettuate dalla Biblioteca Comunale e sviluppato ogni anno in collaborazione anche con la Biblioteca Scolastica di Castelfranco. All’interno dell’ultima edizione del Festival della Lettura, che si è svolta con grande successo nel capoluogo e nelle frazioni dal 15 Ottobre al 7 Novembre 2005, sono state realizzate interessanti iniziative culturali; tra queste le più significative, organizzate presso la saletta conferenze della Banca di Credito

Cooperativo di Cambiano, sono state18:

• la presentazione, davanti ad un nutrito ed interessato pubblico, di alcuni

libri (tra cui di particolare interesse il volume L’Archivio Storico spiegato ai ragazzi di G. Nanni e l’opera Castelfranco di Sotto: archeologia delle origini a cura di E. Abela e G. Ciampoltrini);

• l’incontro con lo scrittore fiorentino Marco Vichi, quando la prima volta in

cui veniva presentato a Castelfranco uno scrittore di narrativa per adulti è stata salutata da una folta partecipazione di pubblico e da una grande richiesta dei libri di Vichi da parte degli utenti della Biblioteca (più di 70 in pochi mesi);

• gli incontri con gli autori Simone Frasca, Domenica Lucani, Stefano

Bordiglioni e con il Commissario Bordelli.

Tra le iniziative promosse all’interno del Festival, sono state particolarmente significative le visite alle biblioteche di Castelfranco e di Orentano, in cui i bambini, durante la visita guidata del mattino, hanno sfogliato i loro libri preferiti e hanno ascoltato una storia adatta per la loro età, mentre nel pomeriggio sono tornati con i loro familiari ad iscriversi alla Biblioteca ed a prendere libri in prestito. Sotto la spinta del Festival della Lettura, la Biblioteca Comunale in circa 1 mese (dal 17 ottobre al 12 novembre 2005) ha avuto oltre 150 nuovi iscritti al prestito e le presenze in biblioteca nello stesso periodo (escluso i 300 bambini delle visite

guidate) sono state circa 1400, con una media giornaliera di 60 persone19.

Grazie a queste ed alle altre iniziative presenti nel programma della manifestazione (come la Mostra fotografica sui nuovi cittadini e la proiezioni di film sul tema dell’immigrazione), il “Festival della Lettura” ha raggiunto pienamente il suo obiettivo, che era quello di avvicinare grandi e piccoli alla lettura attraverso il servizio pubblico della Biblioteca Comunale.

18

Successo del Festival della Lettura, in “Colleg@ti al Comune, Bollettino informativo del Comune di Castelfranco di Sotto”, Anno 1 Numero 1, Dicembre 2005

19

Successo del Festival della Lettura, in “Colleg@ti al Comune, Bollettino informativo del Comune di Castelfranco di Sotto”, Anno 1 Numero 1, Dicembre 2005

(10)

Altre iniziative che si ripetono regolarmente ogni anno, organizzate dai Servizi Culturali Comunali in collaborazione con le varie associazioni presenti sul territorio, sono le seguenti 20:

1. l’Intesateatro Amatoriale, che è un progetto iniziato nel 1996, finanziato dalla Provincia di Pisa, con lo scopo di valorizzare l’attività delle compagnie di teatro amatoriale; tale iniziativa, che coinvolge attualmente 9 comuni e 24 gruppi teatrali amatoriali, vede il Comune di Castelfranco di Sotto come l’ente capofila, in collaborazione con il gruppo teatrale “Four Red Roses”;

2. l’Estate Castelfranchese, che è un’iniziativa estiva che offre alla cittadinanza una serie di spettacoli, che vanno dalla musica al teatro alla letteratura; al suo interno è inserita una manifestazione denominata “Vetrina Teatro”, che offre alle compagnie amatoriali teatrali la possibilità di scambi, incontri e valutazioni dei lavori e degli artisti, e che si conclude con il verdetto di una giuria, che segnala i più meritevoli per partecipare ad una rassegna nel Comune di San Miniato;

3. altre iniziative di spettacoli, come quelle relative all’estate orentanese ed al cinema sotto le stelle, che prevedono rispettivamente spettacoli teatrali ad Orentano nel mese di agosto e la proiezione di pellicole cinematografiche in spazi all’aperto nella stagione estiva, con la collaborazione di diverse associazioni presenti sul territorio;

4. l’attivazione dei Laboratori Culturali (che comprendono corsi di danza, musica, yoga, e pittura e disegno rivolti ai bambini e ai ragazzi), organizzati dall’Amministrazione Comunale, che mette a disposizione i proprio locali, in collaborazione con il gruppo teatrale “Four Red Roses”;

5. l’organizzazione di corsi indirizzati ad un’utenza adulta, che l’Amministrazione comunale organizza dal 2002, attraverso il comitato Locale per l’Educazione agli Adulti, proponendo corsi di interesse culturale ed artistico (quali corsi di alfabetizzazione per cittadini stranieri, corsi di informatica, di inglese, ecc.) e diffondendole sul territorio21.

Altre iniziative culturali promosse correntemente dal Servizio Comunale sul territorio prevedono in primo luogo le pubblicazioni curate nel corso degli anni dalla biblioteca comunale, soprattutto tramite la sua specifica collana editoriale,

20

Il bilancio sociale del Comune di Castelfranco di Sotto 1995-2004, a cura di Business & Quality S.r.l., Pistoia, 2004

21

Il bilancio sociale del Comune di Castelfranco di Sotto 1995-2004, a cura di Business & Quality S.r.l., Pistoia, 2004

(11)

D.S.L. – Documenti di Storia Locale, tra cui le più interessanti al fine della presente tesi di laurea sono state22:

• S. Ruglioni: Orentano e Villa Campanile dal XVI al XX secolo: storia

delle frazioni del Comune di Castelfranco di Sotto, D.S.L. Biblioteca Comunale di Castelfranco di Sotto, Tipografia Bongi, San Miniato (PI), 1998;

• G. Ciampoltrini, E. Abela, a cura di: La “Piazza del Comune” di Castelfranco di Sotto: lo scavo archeologico di Piazza Remo Bertoncini e la nascita di un antico castello del Valdarno Inferiore, D.S.L. Biblioteca Comunale di Castelfranco di Sotto, Lalli Editore, Monteriggioni (SI), 2002;

• G. Ciampoltrini, E. Abela, a cura di: Castelfranco di Sotto, Archeologia del Territorio dalla Preistoria al Rinascimento: Guida della Mostra, D.S.L. Biblioteca Comunale di Castelfranco di Sotto, Tipografia Bongi, San Miniato (PI), 2002.

L’Amministrazione Comunale inoltre concede patrocini ad iniziative che promuovono lo sviluppo sociale, culturale, artistico, sportivo, ricreativo, turistico ed economico della comunità locale e concede contributi in denaro agli enti e alle associazioni senza scopo di lucro che perseguono tali finalità.

Particolare attenzione è stata dedicata dall’Amministrazione Comunale alla commemorazione del centenario della morte del pittore Antonio Puccinelli, nato a Castelfranco di Sotto il 19 marzo 1822, personalità che occupa un ruolo preciso e rilevante nella pittura italiana del XIX secolo; le celebrazioni hanno previsto numerosi eventi, che hanno contribuito a far conoscere la figura dell’artista, anche in considerazione del fatto che il pittore non aveva, fino a quel momento, fruito dell’attenzione e del riconoscimento che meritava23.

22

Il bilancio sociale del Comune di Castelfranco di Sotto 1995-2004, a cura di Business & Quality S.r.l., Pistoia, 2004

23

Il bilancio sociale del Comune di Castelfranco di Sotto 1995-2004, a cura di Business & Quality S.r.l., Pistoia, 2004

(12)

I servizi di trasporto pubblico

Il paese di Orentano è attraversato da alcune linee di autobus, mentre il territorio circostante è servito anche dal servizio ferroviario nazionale, gestito da Trenitalia24.

I servizi ferroviari che interessano il territorio circostante sono costituiti dalle due seguenti linee:

• la linea Firenze-Pisa-Livorno, con la stazione ferroviaria di San Romano-Montopoli, servita in totale da circa 30 treni quotidiani nei giorni feriali, a circa 20 km (ma soli 2 km dal capoluogo comunale Castelfranco di Sotto), e quella più importante di Pontedera, servita da oltre 80 treni al giorno, a circa 18 km;

• la linea Firenze-Lucca-Viareggio, con la stazione di Altopascio, servita da circa 50 treni quotidiani nei giorni feriali, a soli 5 km 25.

Per quanto riguarda i servizi di bus, il paese è attraversato dall’autolinea Altopascio-Pontedera, effettuata dalla compagnia Vaibus (società che gestisce i trasporti pubblici nella Provincia di Lucca), che compie tre corse feriali quotidiane per ogni senso, concentrate nell’arco della mattina e del primo pomeriggio, solo nei giorni di apertura delle scuole; non è effettuata invece nessuna corsa nei giorni festivi.

L’autocorsa, che copre un tragitto complessivo di 23,5 km in 35’, con fermate a Pontedera Stadio (nei pressi della zona delle Scuole Superiori), Bientina e Orentano, è prevalentemente utilizzata dai ragazzi che frequentano le Scuole Superiori a Pontedera, Lucca o Pistoia (facilmente raggiungibili dalla stazione ferroviaria di Altopascio), come è attestato anche dai giorni in cui il servizio è attivo26.

Non esiste invece alcun collegamento diretto, effettuato dai servizi pubblici di linea, tra Orentano ed il capoluogo comunale Castelfranco di Sotto; per coprire questo tragitto è necessario passare per Pontedera, dove effettuare un cambio di

pullman, con un tempo totale di percorrenza superiore a 60’ 27.

Il territorio circostante al paese è servito anche dal CPT (Compagnia Pisana Trasporti), che, pur non interessando direttamente il centro di Orentano, effettua

24 www.trenitalia.it/orario 25 www.trenitalia.it/orario 26 www.vaibus.com/orario 27 www.cpt.pisa.it/orario

(13)

le seguenti quattro autocorse di linea che toccano i numerosi paesi delle Cerbaie28:

• un collegamento quotidiano tra Galleno e Pontedera, con quattro corse nei giorni di aperture delle scuole verso Pontedera e due verso Galleno, con fermate a Staffoli e Santa Maria a Monte e tempo di percorrenza di 45’;

• un collegamento quotidiano, ma meno frequente del precedente, con una sola corsa in andata e una in ritorno nei giorni feriali , tra San Miniato e Staffoli, con fermata a Ponte a Egola e tempo di percorrenza di 35’;

• un collegamento quotidiano tra Staffoli e Fucecchio, con quattro corse giornaliere per ogni senso, con fermata a San Miniato e tempo di percorrenza di 40’;

• un collegamento quotidiano tra Staffoli e Empoli, con quattro corse giornaliere per ogni senso, con fermate a Fucecchio e La Scala e tempo di percorrenza di 60’ 29.

Nel caso dell’utenza di Orentano è particolarmente utile il sistema tariffario regionale Pegaso, introdotto recentemente dalla Regione Toscana, che consente ai passeggeri di sfruttare tutti i mezzi offerti dalla rete di trasporto pubblico regionale, sia treni che bus, acquistando un unico titolo di viaggio 30. Il progetto Pegaso, nato per creare un sistema tariffario integrato fra le diverse modalità di trasporto extraurbano e combinato con il trasporto urbano, offre tariffe omogenee determinate in base alla distanza da percorrere, oltre ad abbonamenti annuali, mensili e biglietti integrati, che consentono di utilizzare qualsiasi vettore (autobus di linea e treni regionali) tra due località servite dalla rete dei trasporti regionali; con l’abbonamento Pegaso è inoltre possibile abbinare l’abbonamento extraurbano con quello urbano di Pisa o Pontedera.

Nel complesso il servizio di trasporto pubblico che interessa Orentano non è sufficiente, poiché sono soddisfacenti solo i collegamenti con Pontedera ed Altopascio, che comunque sono effettuati con una frequenza intensa solo alcuni giorni alla settimana e solo nella fascia mattutina.

Risulta invece assai carente il collegamento con tutti gli altri centri della zona e completamente assente, anche se sarebbe molto importante, quello diretto con il capoluogo comunale Castelfranco.

28 www.cpt.pisa.it/orario 29 www.cpt.pisa.it/orario 30www.regione.toscana/trasporti-pubblici

(14)

3.3 Il

servizio

bibliotecario

La Biblioteca decentrata delle Frazioni di Orentano, la cui nuova collocazione è oggetto del presente studio, dipende dalla Biblioteca Comunale di Castelfranco, che, istituita nel 1965, è la struttura pubblica culturale e informativa più significativa dell’intero territorio comunale.

La Biblioteca Comunale, aperta per complessive 33 ore settimanali, svolge numerose attività, tra cui le più significative sono31:

9

le attività tipiche del servizio bibliotecario: consultazione in sede,

informazione bibliografiche e reference, promozione della lettura, prestito;

9

l’accesso ad internet;

9

la promozione di iniziative culturali specifiche (come la Fiera del Libro per

Ragazzi, il Premio di Narrativa e Poesia Giovanile “Najeda Del Vivo”, la mostra-mercato di libri “Libraria”), oltre a numerose iniziative culturali di vario genere, rivolte in particolare all’associazionismo ed al mondo della scuola;

9

la promozione della fruizione dell’intero patrimonio culturale comunale;

9

la promozione della fruizione degli spazi pubblici comunali per riunioni,

mostre, attività culturali di vario genere;

9

l’organizzazione di corsi di alfabetizzazione per extracomunitari;

9

l’organizzazione di visite guidate.

Il patrimonio della Biblioteca Comunale, che ha visto un costante aumento negli ultimi anni, consiste in 32:

9

19.500 volumi;

9

65 periodici correnti;

9

4 quotidiani correnti.

La Biblioteca Comunale, che è da tempo associata all’A.I.B. (Associazione Ialina Biblioteche), fa inoltre parte dal 1998 della Rete Bibliotecaria Reanet, che comprende numerosi Comuni del Valdarno inferiore pisano e fiorentino; fanno parte della Rete anche le biblioteche comunali di Capraia e Limite, Castelfiorentino, Cerreto Guidi, Certaldo, Empoli, Fucecchio, Gambassi Terme,

Montaione, Montelupo Fiorentino, Montespertoli, Santa Croce sull’Arno, Vinci33.

31Il bilancio sociale del Comune di Castelfranco di Sotto 1995-2004, a cura di Business & Quality

S.r.l., Pistoia, 2004

32www.comune.castelfranco-di-sotto.pi.it/biblioteca.asp 33

Il bilancio sociale del Comune di Castelfranco di Sotto 1995-2004, a cura di Business & Quality S.r.l., Pistoia, 2004

(15)

Il collegamento a Reanet ha permesso una serie di servizi aggiuntivi a quelli propri della biblioteca, tra cui i più significativi sono34:

9

il prestito interbibliotecario;

9

l’automazione del servizio di prestito;

9

la cumulazione del catalogo con le altre biblioteche e gli acquisti

coordinati.

L’attività di cooperazione, incoraggiata dalla legislazione regionale, attraverso la Rete ha permesso un notevole salto di qualità alla biblioteca, facendo attingere ad un catalogo di oltre 300.000 titoli e permettendo ai cittadini di richiedere uno o più libri alle altre biblioteche della rete, per ricevere poi, ogni giovedì attraverso il corriere, i libri richiesti presso la propria biblioteca35.

La politica della cooperazione, con standard di servizio e livelli di integrazione sempre più elevati, sarà destinata a caratterizzare il servizio bibliotecario anche nei prossimi anni.

Il collegamento a Reanet ha infatti significato anche poter usufruire della collaborazione e dell’esperienza di realtà bibliotecarie più avanzate rispetto a quelle dell’area pisana, poiché Castelfranco e Santa Croce sono gli unici due Comuni di Reanet appartenenti alla Provincia di Pisa; nel 2003 sono state effettuate complessivamente 503 transazioni interbibliotecarie mediante il servizio Reanet.

Prestiti interbibliotecari con Reanet nel 2003 36

Richieste effettuate a Comune Richieste ricevute da 16 Montelupo Fiorentino 16 2 Capraia 2 85 Empoli 62 30 Vinci 11 14 Cerreto Guidi 11 21 Fucecchio 25

16 Santa Croce sull’Arno 37

1 Montespertoli 2 45 Castelfiorentino 33 6 Montaione 11 4 Gambassi Terme 7 24 Certaldo 22 264 Totale 239

34Il bilancio sociale del Comune di Castelfranco di Sotto 1995-2004, a cura di Business & Quality

S.r.l., Pistoia, 2004

35www.comune.castelfranco-di-sotto.pi.it/biblioteca.asp 36

Il bilancio sociale del Comune di Castelfranco di Sotto 1995-2004, a cura di Business & Quality S.r.l., Pistoia, 2004

(16)

Nello stesso periodo di riferimento (anno solare 2003), sono state inoltre effettuate 71 transazioni interbibliotecarie inter-rete tra i vari sistemi bibliotecari della Toscana.

Prestiti interbibliotecari con i sistemi bibliotecari toscani nel 2003 37

Richieste

effettuate a Sistema bibliotecario

Richieste ricevute da

3 SDIAF (Area Fiorentina) 0

1 Arezzo 2 0 Grosseto 1 2 Livorno 3 1 Massa Carrara 0 3 Mugello 3 1 Pistoia 2

0 Bibliolandia (Montopoli, San

Miniato, ecc. – Provincia di Pisa) 39

0 Lucca 3

0 Università di Pisa 2

4 Siena 1

15 Totale 56

Per quanto riguarda invece il consueto servizio di prestito bibliotecario, dal 2000, anno in cui è stato automatizzato il servizio di prestito, al 2003, si registra un costante aumento sia dei prestiti librari, che del rapporto tra libri prestati ed abitanti del Comune, con incrementi sull’anno precedente sempre di notevole rilievo.

Da un bilancio consuntivo approssimato dell’attività della Biblioteca Comunale, grazie all’attenta politica di valorizzazione del patrimonio culturale della biblioteca, che si è concretizzata in un aumento costante degli utenti del servizio, si presume di raggiungere la quota di 7.000 prestiti nell’anno solare 200538.

Prestiti bibliotecari dal 2000 al 2003 39

Anno Prestiti Abitanti del

Comune Rapporto prestiti/abitanti Incremento % su anno precedente 2000 2032 11421 0,20 - 2001 3164 11474 0,28 55,70 2002 3691 11643 0,32 16,66 2003 4527 11807 0,38 22,60

37

Il bilancio sociale del Comune di Castelfranco di Sotto 1995-2004, a cura di Business & Quality S.r.l., Pistoia, 2004

38

Successo del Festival della Lettura, in “Colleg@ti al Comune, Bollettino informativo del Comune di Castelfranco di Sotto”, Anno 1 Numero 1, Dicembre 2005

39

Il bilancio sociale del Comune di Castelfranco di Sotto 1995-2004, a cura di Business & Quality S.r.l., Pistoia, 2004

(17)

Dall’analisi dei dati sugli utenti che nell’anno 2003 hanno preso in prestito almeno un libro (714), si desume che la fascia di età maggiormente rappresentata è quella giovanile, ma con un interessante contributo dei ragazzi in età scolare.

Dati anagrafici degli utenti del prestito nel 2003 40

Fascia di età Maschi Femmine Totale Percentuale

sul totale 0-5 13 5 18 2,5 6-15 90 120 210 29,4 16-25 72 168 240 33,1 26-35 29 70 99 13,9 36-45 23 47 70 9,8 46-55 21 37 58 8,1 56-65 4 6 10 1,4 66-75 1 3 4 0,6 76-100 4 1 5 0,1 Totale 257 457 714

Dall’analisi statistica della provenienza geografica degli utenti della biblioteca, si può osservare che, mentre la maggioranza degli utenti proviene dal Comune di Castelfranco, è presente una notevole quantità di persone provenienti dai Comuni circostanti (33,1%).

Dati geografici degli utenti del prestito nel 2003 41

Comune di

provenienza Maschi Femmine Totale

Percentuale sul totale Castelfranco di Sotto 182 309 491 68,8 Frazioni Castelfranco 4 4 8 1,1 Santa Croce sull’Arno 10 21 31 4,3 Fucecchio 2 5 7 1,0 Montopoli Val d’Arno 20 58 78 10,9 San Miniato 1 10 11 1,5 Santa Maria a Monte 8 16 24 3,4 Altro Comune 30 34 64 9,0 Totale 257 457 714

40

Il bilancio sociale del Comune di Castelfranco di Sotto 1995-2004, a cura di Business & Quality S.r.l., Pistoia, 2004

41

Il bilancio sociale del Comune di Castelfranco di Sotto 1995-2004, a cura di Business & Quality S.r.l., Pistoia, 2004

(18)

A Castelfranco è inoltre presente anche la Biblioteca Scolastica della Scuola

Elementare, nata nell’ambito delle iniziative di promozione alla lettura effettuate

dalla Biblioteca Comunale.

L’allestimento e la catalogazione dei libri della Biblioteca Scolastica sono stati curati dalla Biblioteca Comunale, mentre la gestione è attualmente coordinata dagli insegnanti della Commissione Lettura.

L’attività di collaborazione con la Biblioteca Comunale prosegue soprattutto in occasione delle attività annuali di promozione della lettura, che consistono in42:

• la Fiera del Libro per Ragazzi, una mostra-mercato delle migliori case editrici per ragazzi, iniziata nel 1998 e proseguita nei locali dell’ex-teatrino dell’Asilo Giovanni XXIII con numerose iniziative collaterali alla fiera (incontri con gli autori, letture di poesie, mostre, giochi, musica e fotografia); tutte le edizioni della fiera del libro hanno avuto un notevole successo di pubblico, con una presenza complessiva di circa 10.000 visitatori;

• il Premio di Narrativa e Poesia Giovanile “Najeda Del Vivo”, una manifestazione, rivolta agli studenti delle Scuole Elementari e Medie dell’intero territorio comunale, nata nel 1992 e diventata l’appuntamento di apertura della manifestazione dell’”Estate Castelfranchese”, con la premiazione dei vincitori e la lettura degli elaborati nella cornice suggestiva del chiostro dell’Asilo Giovanni XXIII; complessivamente dal 1992 hanno partecipato all’iniziativa circa 3700 ragazzi, i premiati sono stati 400 ed i premi distribuiti circa 1500 libri; • la mostra-mercato di libri “Libraria”, di recente istituzione, effettuata

all’aperto in piazza Remo Bertoncini con notevole successo di pubblico43;

• l’organizzazione di periodiche visite guidate alla biblioteca comunale ed alle strutture ad essa collegate (mediateca, archivio storico e musei di storia locale), col fine di avvicinare i ragazzi alla lettura ed alle altre attività culturali e di promuovere la fruizione da parte loro dell’intero patrimonio culturale comunale e degli spazi pubblici comunali, per riunioni, mostre ed attività culturali di vario genere44.

42

Il bilancio sociale del Comune di Castelfranco di Sotto 1995-2004, a cura di Business & Quality S.r.l., Pistoia, 2004

43

“Aria di Natale”, in “Colleg@ti al Comune, Bollettino informativo del Comune di Castelfranco di Sotto”, Anno 1 Numero 1, Dicembre 2005

44

Il bilancio sociale del Comune di Castelfranco di Sotto 1995-2004, a cura di Business & Quality S.r.l., Pistoia, 2004

(19)

La Biblioteca decentrata delle Frazioni, il cui trasferimento è oggetto della presente tesi di laurea, ha attualmente sede ad Orentano in via Martiri della Libertà, all’interno dello Spazio Giovani (che ospita anche il Museo Archeologico).

La biblioteca, recentemente riaperta (dal 1 dicembre 2005), dopo alcuni mesi di chiusura a causa di mancanza di coordinamento con gli altri servizi culturali, é gestita, insieme all’adiacente Informagiovani, dall’associazione Teatrino dei Fondi di San Miniato, in collaborazione con i Servizi Culturali Comunali; è attualmente aperta per tre ore per due pomeriggi a settimana, per complessive sei ore settimanali45.

La biblioteca ha un patrimonio di circa 2.000 volumi, caratterizzato soprattutto dalla sezione per bambini e ragazzi fino a circa 14 anni (termine della scuola media inferiore), ma con prospettive di ampliamento per tutti i giovani, fino all’età di 20 anni circa46.

E’ attualmente in fase di realizzazione il collegamento con la Biblioteca Comunale di Castelfranco, che permetterà di offrire agli utenti anche il servizio di prestito interbibliotecario, con la possibilità di attingere ad un catalogo notevolmente più ricco.

La biblioteca ha un ulteriore patrimonio di libri, in gran parte per adulti, proveniente dalla vecchia biblioteca del paese (ubicata nei pressi dell’attuale Palazzina Comunale), che non sono mai stati sistemati e quindi sono attualmente in consultazione, ma fuori catalogo.

Figura 2: Vista della Biblioteca comunale decentrata delle Frazioni ad Orentano

45

Successo del Festival della Lettura, in “Colleg@ti al Comune, Bollettino informativo del Comune di Castelfranco di Sotto”, Anno 1 Numero 1, Dicembre 2005

46

Il bilancio sociale del Comune di Castelfranco di Sotto 1995-2004, a cura di Business & Quality S.r.l., Pistoia, 2004

(20)

La biblioteca è articolata in due ampi locali che fungono rispettivamente da contenitore e luogo di consultazione del patrimonio librario, separati da una parete apribile, scorrevole su apposite guide per formare un esteso spazio polifunzionale; gli arredi consistono in ampie scaffalature in legno addossate alle pareti ed in tre tavoli per quattro persone in legno e formica per la consultazione dei libri.

Gli spazi della biblioteca ospitano anche attività eterogenee, come occasionali conferenze raccolte o presentazioni di libri, mentre sono spesso utilizzati anche dai Servizi Sociali Comunali come laboratori per i bambini; in relazione a quest’ultimo utilizzo, si presentano a volte alcuni problemi per la tutela del patrimonio librario, ospitato in contenitori a scaffale aperto, che mettono in luce la carenza di coordinamento tra le varie attività previste negli stessi locali.

Figura 3: Due viste della Biblioteca comunale decentrata delle Frazioni ad Orentano

La gestione della biblioteca di Orentano presenta attualmente notevoli difficoltà a causa della conduzione decentrata, da parte di associazioni non riconducibili ai Servizi Culturali Comunali, e della mancanza di coordinamento tra tali

associazioni e l’amministrazione comunale47.

Un notevole problema è costituito dalle ingenti spese di gestione, che sono così ripartite:

• il canone di affitto è a carico dei Servizi Sociali Comunali (capofila del progetto di gestione);

• tutte le altre spese sono divise a metà tra i Servizi Sociali ed il Servizio Museale e Bibliotecario Comunale.

47

Il bilancio sociale del Comune di Castelfranco di Sotto 1995-2004, a cura di Business & Quality S.r.l., Pistoia, 2004

(21)

La Biblioteca Comunale non solo costituisce l’istituzione deputata alla diffusione dell’informazione e della lettura, ma gestisce anche tre settori importanti, di sviluppo più recente, direttamente collegati alla sua attività:

9

la mediateca;

9

l’archivio storico;

9

i musei.

Per mezzo di questi settori la biblioteca ha potuto tutelare la memoria collettiva della comunità di Castelfranco, assolvendo ai compiti di documentazione della storia e della tradizione locale, e cercando allo stesso tempo di documentare i cambiamenti avvenuti nella realtà contemporanea.

La Mediateca, con sede in una saletta attigua alla biblioteca, è gestita dalla Biblioteca Comunale, in collaborazione con il circolo culturale fotografico “La fototeca”, fondato nel 1978.

La mediateca comprende i seguenti servizi 48:

• la videoteca, con un patrimonio di circa 100 videocassette di scienze, 50 di storia e 50 di cinema;

• un vasto archivio fotografico, comprendente 2000 documenti (tra negative, positive e diapositive) sui vari aspetti della storia di Castelfranco dalla fine del 1800 all’attualità, e recentemente arricchito dalla donazione effettuata dal fotografo locale Brunetto Grossi49.

Dalla documentazione dell’archivio fotografico, integrata con quella dell’archivio storico, sono nate diverse pubblicazioni curate dalla Fototeca e una specifica collana editoriale: DSL — Documenti storia locale della Biblioteca Comunale, che pubblica soprattutto volumi sull’archeologia del territorio e la storia locale 50. Poiché la sezione speciale dedicata alla fotografia rappresenta da sempre uno dei motori della Biblioteca Comunale di Castelfranco, anche il Circolo culturale fotografico “La Fototeca”, con sede nella saletta della mediateca, propone vari servizi culturali, orientati prevalentemente al mondo della fotografia, come 51:

• la sala riunioni, esposizioni, proiezioni, con accesso indipendente rispetto alla biblioteca, da via Gramsci;

• il gabinetto fotografico;

• la gestione dell’archivio fotografico.

48

Il bilancio sociale del Comune di Castelfranco di Sotto 1995-2004, a cura di Business & Quality S.r.l., Pistoia, 2004

49www.comune.castelfranco-di-sotto.pi.it/mediateca.asp 50

Il bilancio sociale del Comune di Castelfranco di Sotto 1995-2004, a cura di Business & Quality S.r.l., Pistoia, 2004

(22)

Il Circolo culturale “La Fototeca” si riunisce regolarmente una sera a settimana, per complessive tre ore settimanali52.

La collaborazione tra biblioteca e Fototeca ha inoltre consentito di realizzare numerose eventi ed attività culturali, come53:

• mostre storico documentarie, tra cui le più significative sono state “I giorni dell’alluvione: Castelfranco novembre 1966” nel 1997 e “Mostra sulla foresta di Montefalcone” nel 2000;

• rassegne fotografiche (tra cui quella dedicata a Ruggero Maestrini, arrivata alla XX edizione);

• cicli di film, corsi di cinema e di fotografia54.

Anche l’Archivio Storico Comunale, uno dei più importanti della zona del Valdarno Inferiore, è gestito dalla Biblioteca Comunale e dipende dal Servizio Comunale Biblioteca, Musei e Attività proprie del Servizio. Il materiale archivistico

conservato, consultabile solo su appuntamento, comprende 55:

• numerosi documenti sulla storia di Castelfranco e delle frazioni del Comune;

• le antiche istituzioni e le prime leggi del Comune; • i dati sulla popolazione;

• le notizie sulla vita sociale, economica e religiosa.

Figura 4: Filze di carteggio dei Cancellieri Comunicativi, conservati nell’Archivio Storico Comunale di Castelfranco56

52www.comune.castelfranco-di-sotto.pi.it/mediateca.asp

53Il bilancio sociale del Comune di Castelfranco di Sotto 1995-2004, a cura di Business & Quality

S.r.l., Pistoia, 2004

54www.lafototeca.it 55

Il bilancio sociale del Comune di Castelfranco di Sotto 1995-2004, a cura di Business & Quality S.r.l., Pistoia, 2004

(23)

Il materiale archivistico, comprendente circa 5000 pezzi che vanno dal XIV al XXX secolo, è suddiviso in tre sezioni57:

• 2500 documenti del periodo pre-unitario (1383-1865), attualmente completamente informatizzati e riversati nel calcolatore attraverso il programma ISIS/GADA;

• 1634 documenti del periodo post-unitario (1866-1945);

• archivi aggregati.

Nell’ultimo periodo si sta effettuando un notevole sforzo per promuovere la fruizione da parte di tutti i cittadini del materiale archivistico, soprattutto da parte dei più giovani, anche attraverso strumenti di divulgazione, come la pubblicazione di alcuni libri a proposito:

• “Guida all’Archivio Storico del Comune di Castelfranco di Sotto”, a cura di Giancarlo Nanni e Ivo Regoli, con la consulenza della Soprintenda Archivistica della Toscana, edito nel 1999 dalla collana DSL — Documenti storia locale della Biblioteca Comunale58;

• “Sulle tracce della storia: proposte di documenti e percorsi didattici dall’Archivio Storico di Castelfranco di Sotto”, di Giancarlo Nanni, edito nel 2003 dalla collana DSL — Documenti storia locale della Biblioteca Comunale, un volume rivolto prevalentemente agli insegnanti, che permette di insegnare la storia ai giovani mediante i documenti presenti in archivio59;

• “L’Archivio Storico spiegato ai ragazzi”, di Giancarlo Nanni, edito dalla collana DSL — Documenti storia locale della Biblioteca Comunale, e presentato dall’autore stesso al pubblico all’interno dell’ultima edizione (ottobre-novembre 2005) del Festival del Libro per Ragazzi 60.

57

Il bilancio sociale del Comune di Castelfranco di Sotto 1995-2004, a cura di Business & Quality S.r.l., Pistoia, 2004

58

Il bilancio sociale del Comune di Castelfranco di Sotto 1995-2004, a cura di Business & Quality S.r.l., Pistoia 2004

59

www.comune.castelfranco-di-sotto.pi.it/archivio_storico.asp

60

Successo del Festival della Lettura, in “Colleg@ti al Comune, Bollettino informativo del Comune di Castelfranco di Sotto”, Anno 1 Numero 1, Dicembre 2005

(24)

3.4

Il servizio informagiovani

Il Servizio Informagiovani è un servizio abbastanza recente per il Comune di Castelfranco di Sotto, perché è stato attivato nel giugno 2003 presso due sedi:

1. l’Ufficio Segreteria del Sindaco a Castelfranco; 2. lo Spazio Giovani ad Orentano61.

Lo sportello Informagiovani del Comune di Castelfranco, dipendente dalla Rete di Informagiovani del Valdarno Inferiore, con sede a Fucecchio, ha gli scopi di:

9

rilasciare informazioni attinenti a corsi di formazione, percorsi universitari, offerte di lavoro, percorsi lavorativi, servizio civile, ecc.;

9

aiutare gli utenti nella stesura e/o aggiornamento del proprio curriculum

vitae e nell’eventuale compilazione di modulistica62.

I principali servizi offerti e le informazioni fornite più di frequente riguardano in particolare:

lavoro e formazione professionale;

consulenza ed orientamento;

scuola ed Università;

concorsi pubblici;

borse di studio e Master;

servizio civile e militare;

volontariato ed associazionismo;

turismo;

sport e tempo libero;

accesso ad internet.

Nell’ultimo periodo l’Informagiovani, oltre a fornire le informazioni tipiche del servizio, consente di aderire all’iniziativa di CartaGiovani, una carta, rilasciata ai giovani di età compresa tra i 14 e i 30 anni residenti nei Comuni del Comprensorio Empolese-Valdelsa e del Valdarno Inferiore, agli studenti fuori sede ed ai ragazzi che svolgono il servizio civile, che permette di usufruire di sconti in oltre 400 esercizi convenzionati63.

61

Il bilancio sociale del Comune di Castelfranco di Sotto 1995-2004, a cura di Business & Quality S.r.l., Pistoia, 2004

62Il bilancio sociale del Comune di Castelfranco di Sotto 1995-2004, a cura di Business & Quality

S.r.l., Pistoia, 2004

63

Ecco CartaGiovani, in “Colleg@ti al Comune, Bollettino informativo del Comune di Castelfranco di Sotto”, Anno 1 Numero 1, Dicembre 2005

(25)

Dalle statistiche sui primi nove mesi di apertura dell’Informagiovani (periodo Giugno 2003-Febbraio 2004), in cui il Servizio è stato aperto per un totale di 163 giorni, la presenza media giornaliera è stata di 2 persone, per un totale di 330 utenze 64.

Gli utenti sono prevalentemente giovani oltre i 20 anni (ma segue immediatamente la fascia compresa tra 26 e 35 anni), di nazionalità italiana, di sesso femminile (oltre l’80 % delle presenze), in possesso del Diploma di Scuola Media Inferiore.

La maggior parte degli utenti sono studenti (51% delle presenze) o persone in attesa di occupazione (18%), che richiedono soprattutto informazioni su offerte di lavoro (73%).

I titoli di studio più ricorrenti tra i fruitori del servizio sono la Licenza di Scuola Media Inferiore (48%) o il Diploma di Maturità (39%), mentre solo una piccola percentuale (3,9%) possiedono una Laurea o un Diploma Universitario.

Rispetto alle 330 presenze totali, la grande maggioranza è residente nel Comune di Castelfranco di Sotto (292), mentre le rimanenti 38 provengono principalmente dai Comuni limitrofi di Montopoli in Valdarno, Santa Croce sull’Arno e San Miniato.

La maggioranza degli utenti si rivolgono al servizio per la prima volta (76,06%), ma le informazioni fornite sono giudicate quasi sempre soddisfacenti (313 richieste fornite in modo esauriente).

Attualmente il servizio è aperto:

1. a Castelfranco tutte le mattine dei giorni feriali e un pomeriggio a settimana, per complessive 20 ore settimanali;

2. ad Orentano tre ore per tre volte a settimana, per complessive nove ore settimanali 65.

Di seguito si riporta una statistica generale inerente il Servizio Informagiovani, che raccoglie in particolare alcune informazioni anagrafiche e personali degli utenti (età, Comune di residenza, Nazionalità, titolo di studio, professione esercitata, ecc.), il tipo di informazione richiesta ed un giudizio del livello di soddisfazione della richiesta effettuata.

64

Il bilancio sociale del Comune di Castelfranco di Sotto 1995-2004, a cura di Business & Quality S.r.l., Pistoia, 2004

65

Ecco CartaGiovani, in “Colleg@ti al Comune, Bollettino informativo del Comune di Castelfranco di Sotto”, Anno 1 Numero 1, Dicembre 2005

(26)

Descrizione utenza dell'Informagiovani 66

Femmine Maschi

Fascia di età dati % dati % Totale

Meno di 14 anni 1 0,30 0 0,00 1 Da 15 a 19 anni 52 15,76 17 5,15 69 Da 20 a 25 anni 92 27,88 20 6,06 112 Da 26 a 35 anni 65 19,70 13 3,94 78 Più di 36 anni 57 17,27 13 3,94 70 Comune di residenza Castelfranco di Sotto 240 72,73 52 15,76 292 Provincia di Pisa 20 6,06 8 2,42 28 Altri Comuni 7 2,12 3 0,91 10 Nazionalità Italiana 258 78,18 60 18,18 318 Comunitaria 2 0,61 0 0,00 2 Extracomunitaria 7 2,12 3 0,91 10 Titolo di studio

Nessun titolo di studio 2 0,61 4 1,21 6

Licenza elementare 8 2,42 1 0,30 9

Lic. Scuola Media Inferiore 123 37,27 34 10,30 157

Dipl. Qualifica Professionale 13 3,94 2 0,61 15

Diploma di Maturità 108 32,73 22 6,67 130 Diploma Universitario 3 0,91 0 0,00 3 Laurea 10 3,03 0 0,00 10 Professione esercitata In attesa di occupazione 44 13,33 17 5,15 61 Disoccupato 5 1,52 0 0,00 5 Studente 147 44,55 23 6,97 170 Studente lavoratore 40 12,12 7 2,12 47 Lavoratore dipendente 27 8,18 16 4,85 43 Altra professione 0 0,00 0 0,00 0

Tipo di informazione richiesta

Lavoro 205 62,12 37 11,21 242 Formazione professionale 27 8,18 9 2,73 36 Scuola/Università 14 4,24 7 2,12 21 Concorsi pubblici 9 2,73 3 0,91 12 Servizi Civile/Militare 1 0,30 5 1,52 6 Altre richieste 11 3,33 2 0,61 13

Utilizzo del Servizio

Per la prima volta - - 250

Più di una volta - - 80

Soddisfazione delle richieste

Esauriente - - 313

In parte - - 15

Informazione non fornita - - 2

TOTALE 267 80,91 63 19,09 330

66

Il bilancio sociale del Comune di Castelfranco di Sotto 1995-2004, a cura di Business & Quality S.r.l., Pistoia, 2004

(27)

3.5 Il

servizio

espositivo

Nel territorio comunale di Castelfranco sono presenti due esposizioni di Archeologia del Territorio, articolate in base ad una suddivisione di carattere cronologico:

• il polo preistorico di Orentano;

• il polo medievale e rinascimentale di Castelfranco.

La nascita delle due esposizioni, come strumento di promozione e valorizzazione della storia del territorio, è collegata al ritrovamento, neI 1995 durante i lavori edilizi di sistemazione della pavimentazione della piazza Remo Bertoncini, della struttura medioevale dell’antico castello di Castelfranco.

Da quel momento è iniziato il sistematico scavo archeologico, gestito dal Gruppo Archeologico del Valdarno Inferiore, sotto la direzione scientifica della Soprintendenza ai Beni Archeologici, e successivamente un’attività di ricerca e valorizzazione, affidata all’archeologo Elisabetta Abela, che ha iniziato una proficua collaborazione con I’amministrazione comunale per la valorizzazione di tutto il patrimonio archeologico.

Dopo la pubblicazione neI 1997 del volume sullo scavo, “La Piazza del Comune di Castelfranco di Sotto”, a cura di Giulio Ciampoltrini e Elisabetta Abela67, neI 1999 è stato finalmente allestito il primo polo museale a Castelfranco, nella sede dell’antica chiesa di S. Chiara (Via Galilei) opportunamente restaurata.

Questa politica di valorizzazione del patrimonio archeologico comunale, è proseguita con la stampa del catalogo dell’esposizione di S. Chiara nel 2001, e soprattutto con l’allestimento del secondo polo museale a Orentano, nei locali risistemati dell’ex-teatro di Orentano; nel 2002 è stato tenuto un corso di formazione da parte della dott.ssa Abela per personale volontario addetto alla apertura dei poli museali e alla conduzione di visite guidate68.

Nel 2003, attraverso il progetto Musei Aperti, è stata affidata all’associazione Hathor di Lucca la gestione e l’apertura dei due poli museali e la realizzazione di materiale promozionale (depliant pubblicitari, logo Castelfranco Musei, nuove pagine web sui musei).

Nel 2003 sono state effettuate complessivamente nei due poli museali 30 visite guidate per le scuole e le associazioni culturali.

67G. Ciampoltrini, E. Abela, a cura di: La “Piazza del Comune” di Castelfranco di Sotto: lo scavo archeologico di Piazza Remo Bertoncini e la nascita di un antico castello del Valdarno Inferiore, D.S.L. Biblioteca Comunale di Castelfranco di Sotto, Lalli Editore, Monteriggioni (SI), 2002

68

Il bilancio sociale del Comune di Castelfranco di Sotto 1995-2004, a cura di Business & Quality S.r.l., Pistoia, 2004

(28)

L’esposizione archeologica di Orentano, denominata Mostra dell’Archeologia

del Territorio, il cui trasferimento è oggetto della presente tesi di laurea, è stata

allestita nel 2001 nei locali dello Spazio Giovani come secondo polo museale comunale, ed è attualmente gestita con successo dall’Associazione Hathor di Lucca, in collaborazione con il Servizi Culturali Comunali.

L’esposizione, che contava una presenza di oltre 1.000 visitatori già negli ultimi mesi del 2003, nel 2005 è stata aperta per 416 ore ordinarie, oltre alle numerose aperture straordinarie in occasione di eventi e manifestazioni (l’annuale appuntamento delle “Notti dell’Archeologia”, le periodiche visite scolastiche e quelle guidate per gruppi di esperti), per un totale di circa 600 ore all’anno, ed è attualmente aperta regolarmente per sei ore settimanali 69.

Tra le acquisizioni più significative dell’ultimo periodo sono da segnalare alcuni reperti recuperati nel 1989 nello scavo etrusco di Ponte Gini ad Orentano, finora esposti nella sezione archeologica del Museo Nazionale di Villa Guinigi a Lucca, e una canoa lignea medievale, rinvenuta nel padule di Orentano all’inizio del XX secolo, restaurata e conservata presso il Museo Archeologico di Firenze.

L’esposizione costituisce una raccolta dei principali ritrovamenti effettuati nella zona in successive campagne di scavi, oltre che una delle più complete esposizioni dedicate alla Preistoria in Toscana, poiché espone numerosi strumenti in pietra di Homo erectus, di Homo sapiens neandertalensis e di Homo sapiens sapiens70.

Figura 5: Interno dell’esposizione archeologica di Orentano

69

Il bilancio sociale del Comune di Castelfranco di Sotto 1995-2004, a cura di Business & Quality S.r.l., Pistoia, 2004

70

Istituto Storico Lucchese – Sezione Valdarno: Le Cerbaie, la natura e la storia, a cura di Banca di Credito Cooperativo di Bientina, Pacini Editore, Pisa, 2004

(29)

Le prime tracce umane rinvenute nella zona di Orentano sono rappresentate da 2 raschiatoi laterali convessi, 30 schegge non ritoccate e 5 nuclei, ritrovati sui due versanti della Valle Fontana e databili al periodo dell’Homo erectus, anteriormente a 400.000 anni fa71.

Una successiva fase del Paleolitico inferiore è rappresentato dal ritrovamento di 26 strumenti, 38 nuclei e 118 schegge e residui di lavorazione, raccolti in località

Villa Lupitana72; la maggior parte di questi ritrovamenti sono oggi in mostra

nell’esposizione archeologica di Orentano.

Col sopraggiungere nel territorio dell’Homo sapiens neandertalensis, si assiste ad una notevole proliferazione dei giacimenti, poiché probabilmente le alture della zona costituivano una specie di osservatorio per seguire gli spostamenti delle copiose mandrie di animali selvaggi che percorrevano le pianure circostanti, che costituivano una delle principali fonti di sussistenza.

La concentrazione dei ritrovamenti di manufatti litici in aree abbastanza circoscritte, rivela la localizzazione degli insediamenti paleolitici, costituiti da gruppi di capanne con struttura portante in pali e copertura in frasche o pelli di animali.

Figura 6: Due reperti in mostra nell’esposizione archeologica di Orentano: scheggia di diaspro da Valle Fontana del Paleolitico inferiore e raschiatoio musteriano da Bivio Montefalcone del Paleolitico medio73

71

Istituto Storico Lucchese – Sezione Valdarno: Le Cerbaie, la natura e la storia, a cura di Banca di Credito Cooperativo di Bientina, Pacini Editore, Pisa, 2004

72

Istituto Storico Lucchese – Sezione Valdarno: Le Cerbaie, la natura e la storia, a cura di Banca di Credito Cooperativo di Bientina, Pacini Editore, Pisa, 2004

73

Istituto Storico Lucchese – Sezione Valdarno: Le Cerbaie, la natura e la storia, a cura di Banca di Credito Cooperativo di Bientina, Pacini Editore, Pisa, 2004

(30)

Purtroppo la natura fortemente acida del terreno non ha consentito la conservazione, per questo periodo, né di resti scheletrici umani, né di avanzi della ricchissima fauna, che rappresentava la principale fonte alimentare di queste popolazioni74.

Nonostante la relativa ricchezza dei ritrovamenti delle tracce di accampamenti preistorici, la cui frequenza è dovuta soprattutto al lunghissimo spazio di tempo coperto dalla civiltà paleolitica, i gruppi umani che percorrevano i territori delle Cerbaie nella Preistoria dovevano essere numericamente esigui, poiché si calcola che per assicurare i mezzi di sussistenza ad un gruppo tribale di una cinquantina di individui fosse necessario un territorio di 1.550 chilometri quadrati75.

Con la fine del Paleolitico medio e l’estinzione dell’Homo sapiens neandertalensis, avvenuta circa 30.000 anni fa, si assiste ad una netta rarefazione delle testimonianze, in netto contrasto con i numerosi giacimenti uluzziani nelle colline a Sud dell’Arno, che prosegue anche con il Paleolitico superiore e l’avvento dell’Homo sapiens sapiens, per cause ancora in larga parte ignote76.

Durante il Mesolitico si assiste ad un ripopolamento dell’area a seguito della grave crisi economica e spirituale dei popoli di cacciatori dell’intera fascia climatica temperata, che, a causa dell’estinzione di alcune specie animali ed al ritrarsi di altri verso i paesaggi di steppa dell’Europa centro-settentrionale per l’esaurirsi della glaciazione di Würm, avevano trovato nuovi mezzi di sussistenza nella caccia della piccola selvaggina dei boschi, nella raccolta di molluschi e dei prodotti vegetali spontanei del suolo77.

Con le successive età preistoriche lo spopolamento della zona, preannunciatosi alla fine del Paleolitico medio e solo temporaneamente interrotto, diventa pressoché totale, a causa dello spostamento di massa della popolazione verso le aree della pianura, più adatte alla nuove attività produttive, incentrate sull’allevamento del bestiame e l’agricoltura78.

74

Istituto Storico Lucchese – Sezione Valdarno: Le Cerbaie, la natura e la storia, a cura di Banca di Credito Cooperativo di Bientina, Pacini Editore, Pisa, 2004

75

Istituto Storico Lucchese – Sezione Valdarno: Le Cerbaie, la natura e la storia, a cura di Banca di Credito Cooperativo di Bientina, Pacini Editore, Pisa, 2004

76

Istituto Storico Lucchese – Sezione Valdarno: Le Cerbaie, la natura e la storia, a cura di Banca di Credito Cooperativo di Bientina, Pacini Editore, Pisa, 2004

77

Istituto Storico Lucchese – Sezione Valdarno: Le Cerbaie, la natura e la storia, a cura di Banca di Credito Cooperativo di Bientina, Pacini Editore, Pisa, 2004

78

Istituto Storico Lucchese – Sezione Valdarno: Le Cerbaie, la natura e la storia, a cura di Banca di Credito Cooperativo di Bientina, Pacini Editore, Pisa, 2004

(31)

I ritrovamenti risalenti a questo periodo sono quindi molto sporadici, ma ugualmente presenti tra gli oggetti in mostra nell’esposizione di Orentano, tra cui spiccano numerose cuspidi di freccia in diaspro rosso e in selce grigia locale dell’Eneolitico /Bronzo, eccezionalmente rare79.

Figura 7: Materiali eneolitici in mostra nell’esposizione archeologica di Orentano80: 1. manufatti in diaspro di varia dimensione

2. frammento di vaso con fori passanti sotto l’orlo

3. cuspidi di freccia in diaspro rosso e in selce grigia locale 4. manufatto di steatite verdastra di forma bilobata e biconvessa

L’esposizione prosegue cronologicamente con la sezione dedicata agli Etruschi, poiché non sono stati ritrovati nella zona reperti databili fra il Bronzo finale e la prima età del Ferro, a causa dello spostamento degli insediamenti lungo la valle dell’Auser in condizioni ecologiche notevolmente mutate a seguito di una profonda crisi ambientale.

Al contrario, in età etrusca e romana, la particolare posizione geografica e la natura del suolo fecero del territorio orentanese il polmone verde dell’insediamento, catalizzato dalle pianure tra gli albori del primo millennio a.C.

79

Istituto Storico Lucchese – Sezione Valdarno: Le Cerbaie, la natura e la storia, a cura di Banca di Credito Cooperativo di Bientina, Pacini Editore, Pisa, 2004

80

Istituto Storico Lucchese – Sezione Valdarno: Le Cerbaie, la natura e la storia, a cura di Banca di Credito Cooperativo di Bientina, Pacini Editore, Pisa, 2004

(32)

ed il periodo segnato dall’emergere, accanto alle fonti archeologiche, della prima documentazione scritta, nell’VIII secolo d.C81.

Nonostante gli insediamenti di questo periodo, disposti di preferenza ai piedi delle colline, avessero carattere sparso, con nuclei di modesta o modestissima consistenza, i reperti presenti nell’esposizione, sono di notevole consistenza. La progressiva affermazione del sistema di insediamento etrusco nel VI secolo è rappresentato nell’esposizione da recipienti ceramici, utensili di metallo, cippi funerari e oggetti votivi, ritrovati in tre distinti insediamenti della zona (tra cui lo scavo di Ponte Gini ad Orentano), databili tra il V e il III secolo a.C82.

Figura 8: Vaso etrusco in mostra nell’esposizione archeologica di Orentano

La mostra prosegue con la sezione dedicata ai Romani, sotto il cui dominio si verifica il dissolversi del sistema dell’insediamento etrusco, formato da una fitta rete di abitati d’altura e perifluviali della prima età ellenistica, a seguito di un cinquantennio di guerre fra Romani ed Etruschi di Pisa loro alleati contro i Liguri dell’Appennino e delle Apuane83.

A seguito della successiva pacificazione, segnata dalla fondazione della colonia Latina di Luca, a cui è conferito, insieme a tutto il territorio sulla destra dell’Arno,

81

S. Ruglioni: Orentano e Villa Campanile dal XVI al XX secolo: storia delle frazioni del Comune di Castelfranco di Sotto, D.S.L. Biblioteca Comunale di Castelfranco di Sotto, Tipografia Bongi, San Miniato (PI), 1998

82

Il bilancio sociale del Comune di Castelfranco di Sotto 1995-2004, a cura di Business & Quality S.r.l., Pistoia, 2004

83

Istituto Storico Lucchese – Sezione Valdarno: Le Cerbaie, la natura e la storia, a cura di Banca di Credito Cooperativo di Bientina, Pacini Editore, Pisa, 2004

(33)

anche la zona dell’odierna Orentano, si assiste alla rapida occupazione delle pianure ed al consolidamento dell’occupazione del margine e del piede del sistema collinare84.

Figura 9: Localizzazione dei siti archeologici di età romana nel territorio di Orentano85

La sezione della mostra dedicata a questo periodo storico espone in particolare, come strumento didattico in vista delle frequenti visite scolastiche, il plastico di ricostruzione del ponte di legno e della strada costruiti dai Romani, scoperti nella piana di Orentano nel 1989.

Figura 10: Plastico della strada e del ponte di legno costruiti ad Orentano dai Romani

84

Istituto Storico Lucchese – Sezione Valdarno: Le Cerbaie, la natura e la storia, a cura di Banca di Credito Cooperativo di Bientina, Pacini Editore, Pisa, 2004

85

Istituto Storico Lucchese – Sezione Valdarno: Le Cerbaie, la natura e la storia, a cura di Banca di Credito Cooperativo di Bientina, Pacini Editore, Pisa, 2004

Figura

Figura 1: L’edificio scolastico di Orentano
Figura 2: Vista della Biblioteca comunale decentrata delle Frazioni ad Orentano
Figura 3: Due viste della Biblioteca comunale decentrata delle Frazioni ad Orentano
Figura 4: Filze di carteggio dei Cancellieri Comunicativi,  conservati nell’Archivio Storico Comunale di Castelfranco 56
+7

Riferimenti

Documenti correlati

conformemente a quanto previsto dalle disposizioni di legge e dello statuto sociale e fermi restando i poteri e le prerogative della capogruppo. Ogni Socio in possesso dei

c. meno, nel caso in cui il titolo abbia una o più opzioni call, il valore dell’opzione di risoluzione anticipata dell’ipotetico contratto di asset swap alla data di

Insieme delle Banche che formano una comunità che condivide una o più specifiche applicazioni di business che concorrono ad aggiornare un Ledger distribuito di dati secondo

COGNOME NOME ANNO SOCIETA'

La Banca adotta un sistema di governo e gestione del rischio di liquidità che, in conformità alle disposizioni

A tale scopo, Iofrida analizza in profondità il concetto di natura di Merleau-Ponty, il quale sostiene che il mondo della cultura si colloca in un momento naturale che non è

21.1. Le candidature definitive sono presentate mediante liste di candidati ciascuna delle quali deve contenere un numero di nominativi corrispondente a quello determinato ai

Sono convinta che abbiamo lavorato per fornire alle scuole e alle famiglie un elenco di proposte di lettura per bambini e ragazzi, una bibliografia ragionata, di quanto è