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BILANCIO D ESERCIZIO 2017

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Academic year: 2022

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BILANCIO

D’ESERCIZIO 2017

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BILANCIO D’ESERCIZIO 2017

(4)
(5)

INDICE

5 7 9 11

12 13 14 22 24 25 26 26 27 32 33 33 34 35 35 36 38 38 39

41

42 43 44 45 46 46 46 47 48 54 66 75 83 84

85 ORGANI SOCIETARI

STRUTTURA ORGANIZZATIVA ASSEMBLEA

RELAZIONE SULLA GESTIONE

sintesi dei risultati dell’esercizio attività svolte nell’esercizio ricerca di sistema

ricerca europea ricerca nazionale

attività per il sistema dei certificati bianchi ricerca e sviluppo

gestione finanziaria personale e organizzazione rischi e incertezze della società

gestione dei rischi finanziari e utilizzo di strumenti finanziari informazioni sull’ambiente

sedi secondarie

azioni proprie e azioni o quote di società controllanti rapporti con gli azionisti e altre parti correlate controllo interno

fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dell’esercizio prevedibile evoluzione della gestione

conclusioni e proposta di destinazione dell’utile d’esercizio

BILANCIO

STATO PATRIMONIALE - ATTIVO STATO PATRIMONIALE - PASSIVO CONTO ECONOMICO

RENDICONTO FINANZIARIO NOTA INTEGRATIVA

struttura e contenuto del bilancio continuità aziendale

fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio principi contabili e criteri di valutazione

commenti alle principali voci dell’attivo commenti alle principali voci del passivo

commenti alle principali voci del conto economico altre informazioni

proposta di destinazione dell'utile d'esercizio

RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE

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(7)

CONSIGLIO

DI AMMINISTRAZIONE

presidente e amministratore delegato

Stefano Besseghini

consiglieri

Giorgio Anserini Rosaria Tappi

COLLEGIO SINDACALE

presidente

Irene Sanesi

sindaci effettivi

Renato Galeone Roberto Mengoni

SOCIETÀ DI REVISIONE

Deloitte & Touche S.p.A.

ORGANI

SOCIETARI

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(9)

STRUTTURA

ORGANIZZATIVA

DIPARTIMENTI

sviluppo dei sistemi energetici

M. Gallanti (D) M. Benini (VD)

tecnologie di generazione e materiali

L. Mazzocchi (D) V. Prandoni (VD)

tecnologie di trasmissione

e distribuzione

L. Martini (D) C. Bossi (VD)

sviluppo sostenibile

e fonti energetiche

M. De Nigris (D) G. Ciceri (VD)

FUNZIONI CENTRALI

contabilità

,

finanza e servizi informativi

C. Legramandi (R)

sviluppo

,

pianificazione e valorizzazione

C. Cherbaucich (R)

personale

,

approvvigionamenti

,

qualità

/

sicurezza

/

ambiente

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(11)

ASSEMBLEA

L’ASSEMBLEA ORDINARIA DEGLI AZIONISTI DI RICERCA SUL SISTEMA ENERGETICO - RSE S.P.A. DEL 26 APRILE 2018 HA DELIBERATO DI:

„ approvare il bilancio di esercizio al 31 dicembre 2017;

„ con riferimento alla destinazione dell’utile netto di esercizio, pari a Euro 44.060,00, approvare

la proposta formulata dal Consiglio di Amministrazione di RSE S.p.A. e, pertanto, destinare:

- Euro 2.203,00 - pari al 5% dell’utile netto, a riserva legale, ai sensi dell’art. 2430 del Codice Civile;

- Euro 41.857,00 a riserva statutaria

per il rafforzamento della base patrimoniale.

DICEMBRE

31

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(13)

RELAZIONE SULLA

GESTIONE

ESERCIZIO 2017

(14)

SINTESI DEI RISULTATI DELL’ESERCIZIO

Nell’esercizio 2017 la Società ha svolto le proprie attività di ricerca mantenendo il ruolo di af- fidatario di riferimento nello svolgimento dei progetti di Ricerca di Sistema elettrico nazionale.

Il valore della produzione dell’esercizio è pari a 36,39 milioni di euro (di cui 32,20 milioni di euro derivanti da contributi alla ricerca finanziata a livello nazionale e comunitario). Rispetto all’eser- cizio precedente il valore della produzione ha subito una consistente riduzione (-5,9%).

I costi della produzione sono pari a 36,03 milioni di euro e si riferiscono per 10,16 milioni di euro a costi esterni (10,78 mln nel 2016), per 24,80 milioni di euro al costo sostenuto per il personale dipendente (26,32 mln nel 2016) e per 1,07 milioni di euro ad ammortamenti, svalutazioni ed accantonamenti (1,17 mln nel 2016).

La differenza tra valore della produzione e costi della produzione (Risultato operativo) ammon-

Signor Azionista,

nel corso dell’anno 2017, coerentemente con la missione aziendale della Società, sono stati completati i progetti del Piano Operativo Annuale 2016, seconda annualità del Piano Triennale di ricerca di sistema elettrico 2015-2017, approvato con decreto ministeriale del 21 aprile 2016 e, in continuità con essi, sono state avviate le attività di ricerca per il Piano Operativo Annuale 2017.

La Società ha assolto al proprio compito di supporto scientifico a beneficio degli utenti del sistema elettrico italiano, conseguendo importanti risultati,

divulgati e messi a disposizione delle amministrazioni pubbliche e degli operatori

del settore. Sono state presidiate le tematiche tradizionali e sono state affrontate

alcune nuove problematiche in relazione agli sviluppi della politica energetica

nazionale e internazionale.

(15)

L’INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO SI È INCREMENTATO DI 2,16 MLN DI EURO, PASSANDO DA 43,77 MLN IN ESSERE A FINE 2016 A CIRCA 45,93 MLN A FINE 2017

Le imposte sul reddito ammontano a 0,10 milioni di Euro (0,09 mln nel 2016) Il risultato netto d’esercizio risulta pari a 44.060 euro.

La situazione finanziaria a fine esercizio è caratterizzata dalla consistente esposizione verso la controllante che, nel corso del secondo semestre del 2016, è subentrata integralmente agli istituti bancari fornendo direttamente le risorse finanziarie necessarie a supportare l’attività di ricerca.

L’indebitamento finanziario netto si è incrementato di 2,16 mln di euro, passando da 43,77 mln in essere a fine 2016 a circa 45,93 mln a fine 2017. Il consistente fabbisogno finanziario deriva sostanzialmente dal mancato incasso dei contributi maturati sulle attività di ricerca del PAR 2016 conclusosi a marzo 2017 e dalla mancata erogazione delle anticipazioni sulle attività di ricerca 2017.

RSE, in linea con le finalità previste dall’oggetto sociale, ha operato nell’ambito di programmi di ricerca a finanziamento pubblico nazionale e internazionale nel settore elettro-energetico.

Le attività di ricerca svolte non sono caratterizzate da obiettivi economici ma sono finalizzate allo svolgimento dei progetti assegnati, alla diffusione dei risultati delle ricerche ed allo sviluppo dei settori predetti.

Considerato quanto sopra evidenziato, gli indicatori di risultato, normalmente utilizzati per va- lutare l’andamento ed il raggiungimento degli obiettivi aziendali, non trovano in RSE il giusto contesto di applicazione in quanto la società svolge la propria attività primaria nell’ambito di atti di regolazione emanati da Autorità indipendenti basati su obiettivi di recupero di efficienza consuntivati mediante indicatori oggettivi e misurabili. Considerata la particolare natura delle attività svolte da RSE, tali obiettivi si possono riscontrare nelle norme di ammissibilità delle spese che impongono l’applicazione di criteri di congruità e di pertinenza dei costi sostenuti e precisi limiti di incidenza dei costi di struttura. L’Autorità competente (ARERA), nelle funzioni del CERSE, ha il compito di verificare, avvalendosi della Segreteria Operativa e degli Esperti, la congruità, pertinenza e ammissibilità delle spese documentate ed il conseguimento dei risultati finali dei progetti di ricerca.

Al fine di fornire a tutti i destinatari della presente relazione una chiara informativa sull’anda- mento della Società si espongono di seguito approfonditi commenti sui progetti svolti e sugli obiettivi raggiunti con particolare attenzione alle collaborazioni intraprese con gli operatori del settore e ai rapporti instaurati con gli organismi pubblici di riferimento.

ATTIVITÀ SVOLTE NELL’ESERCIZIO

Le attività svolte nell’esercizio si riferiscono alla Ricerca di Sistema (sia per i progetti attribuiti con l’Accordo di Programma sia per i progetti attribuiti a seguito di bando) oltre alla ricerca finanziata in ambito europeo.

(16)

RICERCA DI SISTEMA

(ACCORDO DI PROGRAMMA)

QUADRO NORMATIVO DI GESTIONE DELLA RICERCA DI SISTEMA

Piano Triennale della Ricerca di Sistema

In accordo con quanto previsto dall’impianto normativo che regolamenta la Ricerca di Siste- ma, a seguito dell’approvazione del Piano Triennale 2015-2017, RSE ha stipulato l’Accordo di Programma con la Direzione Generale per il Mercato Elettrico, le Rinnovabili e l’Efficienza Ener- getica, il Nucleare (DG MEREEN) il 21 dicembre 2016. Nell’Allegato Tecnico, sono descritte le linee programmatiche (obiettivi, descrizione sintetica e prodotti) delle attività di ricerca previste nel triennio in oggetto.

A valle della stipula dell’Accordo di Programma, è stato possibile avviare l’iter di valutazione del PAR 2015.

Con Decreto del Ministro dello Sviluppo Economico del 9 agosto 2017 è stato richiesto di predisporre i Piani Annuali di Realizzazione per il 2016 e il 2017, in previsione della verifica congiunta di ammissibilità.

Piano Annuale di Realizzazione 2015

A valle della stipula dell’accordo di Programma 2015-2017, nel mese di gennaio 2017 RSE ha effettuato i passi formali per avviare la fase di ammissibilità del Piano Annuale di Realizzazione 2015. Gli incontri con le Commissioni di Valutazione svoltisi nel mese di marzo 2017 hanno per- messo di ottenere il giudizio di piena ammissibilità del piano di ricerca nel mese di maggio 2017.

Successivamente, nel mese di giugno 2017, si è svolta la fase di valutazione dei risultati finali, completata a fine luglio con il finanziamento di circa il 99,4% dell’importo atteso, avendo le Commissioni apportato stralci economici ad alcune voci di spesa per circa 140 mila euro.

Piano Annuale di Realizzazione 2016

Per quanto riguarda il Piano Annuale di Realizzazione 2016, in attesa dell’emanazione degli atti formali previsti dall’impianto regolatorio (emissione del Piano Operativo Annuale 2016 e Ammissibilità del PAR 2016), RSE ha operato in regime transitorio.

Nel primo trimestre dell’esercizio 2017, RSE ha concluso le attività dell’annualità 2016 operan-

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Principali accadimenti relativi al Piano Annuale di Realizzazione 2017

In continuità con l’annualità precedente RSE ha avviato le attività del Piano Annuale di Rea- lizzazione 2017 dal 1° gennaio 2017, in parziale sovrapposizione con le attività di chiusura del PAR 2016. Anche per il PAR 2017 RSE ha operato in regime transitorio, in attesa dell’avvio del processo di ammissibilità, e operando secondo le linee definite nel piano triennale.

Successivamente all’emanazione del sopracitato decreto che ha approvato i Piani Annuali di Realizzazione per il 2016 e il 2017, RSE ha apportato modeste modifiche al PAR 2017 per re- cepire alcune osservazioni formulate dalle Commissioni di Valutazione del PAR 2015.

PRINCIPALI RISULTATI

Le attività di ricerca sono state sviluppate nell’ambito delle quattro aree tematiche individua- te dal Piano Triennale 2015-2017, di cui al Decreto 21 Aprile 2016 del Ministro delle attività produttive.

A

GOVERNO, GESTIONE E SVILUPPO DEL SISTEMA ELETTRICO NAZIONALE INTERCONNESSO ED INTEGRAZIONE DEI MERCATI.

B

GENERAZIONE DI ENERGIA ELETTRICA CON BASSE EMISSIONI DI CARBONIO.

C

TRASMISSIONE E DISTRIBUZIONE DELL’ENERGIA ELETTRICA.

D

EFFICIENZA ENERGETICA E RISPARMIO DI ENERGIA NEGLI USI FINALI ELETTRICI ED INTERAZIONE CON ALTRI VETTORI ENERGETICI.

I risultati evidenziati nella sintesi che segue sono da considerarsi indicativi dei risultati finali dell’attività svolta nella terza annualità del Piano, in vista del conseguimento dei risultati attesi dal piano triennale di RSE allegato all’Accordo di Programma stipulato con il Ministero dello Sviluppo Economico il 21 dicembre 2016.

(18)

Governo, gestione e sviluppo del sistema elettrico nazionale interconnesso ed integrazione dei mercati

A supporto della Direzione Generale MEREEN del MiSE, sono state sviluppate ricerche specificamente dedicate a supportare gli aspetti generali di sistema e quindi utili a valutare le migliori opzioni di politica energetica, quali quelle che sono state elencate nella Strategia Energetica Nazionale.

Gli scenari elettrici, energetici e ambientali analizzati sono stati impostati in stretto col- legamento con il MiSE ed in collaborazione con ENEA in previsione delle negoziazioni sul Pacchetto Clima Energia 2030. Rispetto all’annualità precedente, l’orizzonte è stato ampliato fino a comprendere l’anno 2050. Il lavoro è reso possibile dal costante aggiornamento del modello multiregionale del sistema energetico nazionale (MONET). Sono stati inoltre elaborati scenari relativi alle variazioni di eventi meteo-climatici intensi (o estremi), utilizzando indici che descrivono il regime pluviometrico e l’andamento delle temperature. Infine è stato proposto un innovativo indice di “impronta idrica” che descrive l’impatto della produzione elettrica del mix italiano di generazione sulle risorse idriche, realizzando uno dei componenti necessari ad affrontare la tematiche del cosiddetto “water-energy nexus”.

L’analisi dell’evoluzione dei sistemi elettrici interconnessi e l’integrazione dei mercati è stata condotta tramite i simulatori già messi a punto da RSE, mettendo a punto un nuovo simulatore del mercato della capacità. Sono state valutate le possibili prestazioni rese dai sistemi di accumulo nella fornitura di regolazione primaria veloce di frequenza, anche al fine di proporre una strategia di partecipazione di tali servizi al mercato del dispacciamento. Le attività hanno comportato un costante interfacciamento con AEEGSI e il MiSE per la verifica di possibili interventi normativi.

Per quanto riguarda gli studi sull’evoluzione e sviluppo delle reti di trasmissione, coe- rentemente con le priorità attribuite dall’Energy Union Package della Commissione Europea per le infrastrutture energetiche, sono stati affrontati alcuni aspetti di particolare rilevanza per il sistema italiano. Lo strumento di simulazione ACRE+, sviluppato ed utilizzato già in preceden- za, è stato dotato di un modulo in grado di profilare il carico reattivo, rafforzando la capacità di simulare in modo ottimale, robusto ed efficiente reti di grandi dimensioni. È stato completato con successo il progetto europeo INSPIRE-Grid (coordinato da RSE, e del quale è partner anche TERNA), che ha permesso un’ampia diffusione dei temi legati alla partecipazione degli stakeholder ai processi di sviluppo della rete elettrica. Ad integrazione delle analisi svolte nel progetto europeo, si sono inoltre affrontati, in collaborazione con la Scuola Superiore Sant’An- na di Pisa, temi di etica pubblica nelle procedure di pianificazione e autorizzazione delle infra- strutture elettriche.

RISPETTO ALL’ANNUALITÀ PRECEDENTE, L’ORIZZONTE È STATO AMPLIATO FINO A COMPRENDERE L’ANNO 2050

A

(19)

L’evoluzione e lo sviluppo delle reti di distribuzione è stata orientata al completamento di una piattaforma software (SARA), che integra vari strumenti di analisi delle reti attive ed è de- dicato alla analisi delle prestazioni del controllo di tali reti, attraverso indicatori specificamente sviluppati. Gli effetti della presenza di generazione distribuita implicano una sempre maggiore interazione tra gli operatori della distribuzione e TERNA, con conseguenze che sono state studiate sia dal punto di vista tecnico che economico e regolatorio, in sinergia con il progetto europeo SMARTNET, coordinato da RSE.

La sicurezza e vulnerabilità del sistema elettrico hanno ricevuto particolare attenzione, sviluppando ulteriormente l’impostazione di RSE, che propone l’integrazione, nelle analisi di- namiche del sistema, le incertezze previsionali delle fonti rinnovabili non programmabili e del carico, tenendo conto di complesse dipendenze spaziali e della stessa struttura dei dati. La valutazione del rischio di esercizio del sistema di trasmissione, basato su modelli probabilistici delle minacce, delle vulnerabilità e dell’impatto delle contingenze è strettamente legata alla capacità di resilienza del sistema. A questo proposito si sono create sinergie e collaborazioni, in particolare con TERNA, ma anche con vari distributori, per l’interlocuzione con AEEGSI in merito alle misure per la resilienza nei piani di sviluppo di rete. Da rilevare la stretta sinergia operativa tra i Dipartimenti TTD, SSE e SFE per sfruttare le competenze sulle linee elettriche, sulla sicurezza del sistema e sulle variabili meteorologiche. Tra le altre attività del progetto va infine menzionato il lavoro per la messa a punto di metodologie avanzate di valutazione della sicurezza delle dighe del parco idroelettrico italiano, per le quali è stato approntato un data base di valutazione del rischio.

Generazione di energia elettrica con basse emissioni di carbonio

L’energia da biomasse è stata oggetto di studi che hanno considerato sia lo sviluppo di tecnologie e processi innovativi per la produzione di bioenergie, sia analizzato le disponibilità di risorse di biomassa residua, con particolare attenzione agli aspetti di Life Cycle Assessment di tutte le filiere utilizzabili.

La tecnologia di upgrading del biogas “BioMEtUp” a sorbente solido è stata ottimizzata nel sorbente, validata nelle prestazioni e valutata nella competitività industriale e nel grado di tra- sferibilità operativa.

È stata realizzata la Banca dati RSE “Bioenergia” che consente di mettere a disposizione on line e condividere con gli stakeholder le basi di dati pubblici relativi alla caratterizzazione del- le filiere energetiche a rifiuto analizzati. Analogamente il sito web RSE “Normativa” riporta le norme di riferimento vigenti e in corso di elaborazione che a diverso titolo hanno rilevanza per l’utilizzo energetico dei rifiuti e di altre tipologie di biomassa residuale.

B

(20)

Per quanto riguarda il solare fotovoltaico a concentrazione, utilizzando celle a multigiun- zione che raggiungono elevate efficienze di conversione della radiazione solare in energia elet- trica si punta a generare potenze elettriche ragguardevoli con quantità estremamente ridotte di materiale semiconduttore pregiato. Presso il laboratorio RSE di Piacenza, partendo dallo sviluppo e dalla realizzazione di nuove celle a multi-giunzione con efficienze di conversione molto elevate e in grado di operare ad alti fattori di concentrazione, si sono realizzati significativi miglioramenti per i sistemi ottici di concentrazione della radiazione solare, la caratterizzazione dei moduli in condizioni operative reali e i dispositivi di inseguimento su cui sono installati i moduli a concentrazione.

Riguardo all’energia elettrica dal mare, ha avuto successo la sperimentazione del prototipo a scala 1:5 del generatore che sfrutta l’energia del moto ondoso denominato “Wave Sax” nella vasca navale del CNR-INSEAN, messa a disposizione da Enel Green Power. In parallelo allo sviluppo tecnologico, sono stati ipotizzati in prima approssimazione i costi di un dispositivo WaveSAX prodotto a livello industriale e il Levelised Cost of Energy, per comparare i valori alla produzione stimata in ambienti di cui sia noto il clima d’onda annuale.

Trasmissione e distribuzione dell’energia elettrica

Le ricerche su componenti e apparati per le reti sono state focalizzate sullo sviluppo, la sperimentazione e la gestione di componenti realizzati con materiali innovativi. In particolare sono state studiate, sviluppate e sperimentate soluzioni tecnologiche di trattamenti superficiali applicabili a componenti tradizionali - come isolatori cappa e perno in vetro temprato o in por- cellana, conduttori alluminio-acciaio o in lega di alluminio - o a componenti innovativi – come conduttori per alte temperature e bassa freccia - in grado di migliorarne il comportamento a fronte, in particolare, di condizioni ambientali e meteorologiche avverse. Per quanto riguarda lo studio dei materiali superconduttori, è stato progettato, realizzato e caratterizzato in labora- torio un prototipo monofase di limitatore superconduttivo con nastri di seconda generazione a base di YBCO di nuova concezione.

C

(21)

Per la gestione, monitoraggio e controllo della rete di trasmissione, sono stati ottenuti importanti risultati sul grado di inquinamento ambientale e sull’influenza che le diverse condi- zioni climatiche possono avere sul comportamento degli isolamenti di linee e stazioni, al fine di garantire affidabilità e disponibilità della rete. Le indagini si sono avvalse della collaborazione sul campo di TERNA e della modellistica atmosferica di RSE. Per la corretta misurazione di tensione e corrente nei nodi di rete è stato messo a punto e realizzato un prototipo di Stand- Alone Merging Unit (SAMU) con funzionalità avanzate (Smart – SAMU). La caratterizzazione metrologica è stata condotta in collaborazione con l’Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica (I.N.Ri.M.) di Torino.

Lo sviluppo e la gestione delle reti di distribuzione anche quest’anno è stato affrontato nel progetto più rilevante in termini economici e di attività, articolato in ben 8 linee di ricerca. Si citano di seguito solo alcuni tra i risultati significativi raggiunti al termine del triennio.

È stato sviluppato un sistema di gestione delle batterie elettrochimiche, in grado di fornire e mantenere aggiornata nel tempo la stima dell’energia estraibile dal sistema di accumulo e la vita attesa nelle reali condizioni operative. Il sistema di gestione integrerà anche un Battery Management System (BMS) attivo, caratterizzato da una architettura e da un algoritmo tali da migliorare la gestione del modulo, in grado di autoadattarsi alle condizioni di ogni singola cella.

È stata realizzata una struttura software, denominata MAPS (Multi Agent for Power Systems), basata sulla tecnologia ad agenti e servizi, che è stata utilizzata come sistema di gestione di una microrete (Test Facility di generazione distribuita di RSE).

La piattaforma tecnologica del laboratorio cybersecurity di RSE è stata utilizzata per la vali- dazione di misure di sicurezza di tipo preventivo, definite dagli standard di settore emergenti, e per lo sviluppo di nuovi standard per il monitoraggio di sistemi e componenti ICT impiegati nel sistema elettrico. L’attività di normazione in campo europeo è stata particolarmente ap- prezzata dall’Istituto Superiore per le comunicazioni (ISCOM) che ha coinvolto RSE nel proprio progetto per la valutazione della sicurezza informatica delle infrastrutture critiche per l’energia.

Nel campo del monitoraggio della qualità della fornitura, sono state applicate tecniche di Signal processing e di Machine Learning. Si è così realizzata la classificazione automatica degli eventi di buchi di tensione nelle reti MT, sulla base delle loro caratteristiche di interesse (origine a monte o a valle del punto di misura, identificazione di tipologie specifiche di disturbo, quali eventi fittizi, inserzioni di generazione distribuita o di carichi, eventi evolutivi, ecc.).

A supporto del dibattito in corso a livello normativo per la definizione di livelli di compatibilità elettromagnetica nell’intervallo di frequenze 2 kHz ÷ 150 kHz, necessari per garantire la co- esistenza fra le nuove tipologie di generatori/carichi e le comunicazioni PLC utilizzate dagli smart meter, sono state indagate le problematiche di misura dei disturbi condotti ed i metodi proposti per poter eseguire misure di caratterizzazione delle apparecchiature connesse alla rete di distribuzione.

LO SVILUPPO

E LA GESTIONE

DELLE RETI

DI DISTRIBUZIONE

ANCHE QUEST’ANNO

È STATO AFFRONTATO

NEL PROGETTO PIÙ

RILEVANTE IN TERMINI

ECONOMICI

E DI ATTIVITÀ,

ARTICOLATO IN BEN

8 LINEE DI RICERCA

(22)

Infine, tra le numerose iniziative internazionali all’interno delle quali RSE gioca un ruolo im- portante, è stata sviluppata, in qualità di co-leader (insieme a Cina e India), la “Challenge 1 – Smart Grids” del programma Mission Innovation, al quale l’Italia ha aderito, con l’impegno di raddoppiare nell’arco di un quinquennio i fondi destinati alla ricerca pubblica per l’energia.

Le attività su trasmissione e distribuzione in corrente continua hanno conseguito risul- tati relativi alla conversione delle linee aeree di trasporto da c.a. in c.c. quali ad esempio la ca- ratterizzazione sperimentale di isolatori di tipo polimerico, la modellazione del fenomeno delle correnti ioniche e delle emissioni acustiche di linee HVDC e lo studio delle logiche di controllo.

Le ricerche sono state svolte in sinergia con il progetto europeo Best Paths.

Per la rete di distribuzione, grazie alla realizzazione della magliatura della Test facility di RSE con un collegamento in c.c., è stata condotta la sperimentazione delle logiche di controllo per la gestione di reti miste c.a./c.c. in condizioni di regime e in caso di guasto. È stato inoltre svi- luppato e installato un dispositivo di interruzione della corrente in c.c..

Le ricerche su materiali e tecnologie per accumulo di energia si sono articolate in due linee di attività: la prima su materiali di frontiera per componenti attivi di sistemi di accumulo elettrico ed elettrochimico, mentre la seconda ha riguardato accumuli di grande capacità, funzionali alla rete di trasmissione nazionale. Sono stati raccolti elementi sperimentali presso i laboratori RSE sulla fattibilità tecnica ed economica relativa alla sintesi di materiali organome- tallici porosi (MOF) per applicazioni in batterie a ioni sodio. I MOF sono materiali che presenta- no un’elevatissima area superficiale e porosità di dimensioni modulabili, e che per tale ragione risultano essere promettenti sia come anodi che come catodi in batterie a ioni di sodio. Paral- lelamente è proseguita la messa a punto di una monocella sperimentale al sodio con elettrodi a base di materiali monodimensionali, noti come MXeni. Questi materiali sono ottenuti mediante sinterizzazione con uno specifico impianto al plasma (SPS) acquisito da RSE.

Efficienza energetica e risparmio di energia negli usi finali elettrici ed interazione con altri vettori energetici

Per una valutazione dell’efficienza energetica dei processi e macchinari industriali si è svolta un’analisi dei principali interventi di efficienza energetica che l’industria italiana utilizza per conseguire obiettivi di riduzione dei consumi energetici. Grazie alla correlazione con il progetto EU-MERCI, si è potuto impostare un confronto con altri sistemi industriali europei. L’analisi ha comportato l’esame di progetti di efficienza energetica realizzati presso stabilimenti industriali, valutando i dati di costo di investimento degli interventi e i benefici netti derivanti dall’adozio- ne di misure di efficienza energetica sulla competitività delle imprese in alcuni settori chiave.

Inoltre si è svolta un’analisi dell’impatto dell’adozione di misure di efficientamento energetico sulla performance economica delle imprese per campioni omogenei in termini di classe di

D

(23)

Dal punto di vista sperimentale si sono realizzate membrane innovative che offrono bene- fici energetici derivanti dall’integrazione di membrane per la separazione di ossigeno (OTM – Oxygen Transport Membrane) in diversi settori industriali energivori quali la siderurgia, la raffinazione del petrolio e la produzione di vetro, cemento e carta.

Il progetto sugli impianti di conversione di energia di piccola taglia ha realizzato un si- stema di conversione efficiente dell’energia elettrica basato su tecnologie a pompa di calore per la climatizzazione e la produzione di acqua calda sanitaria in grado di coniugare efficienza energetica e utilizzo di fonti rinnovabili. Il sistema integrato di climatizzazione è basato su una pompa di calore con due scambiatori lato sorgente (aria e acqua) assistita da pannelli solari. Il sistema è stato validato sperimentalmente mettendo a punto i componenti innovativi e valutan- do le prestazioni energetiche sia dell’intero impianto che dei singoli componenti più significativi.

È stata inoltre avviata un’attività per esplorare le potenzialità di microcogenerazione con termo- fotovoltaico, con la realizzazione e la caratterizzazione di alcuni campioni di celle al Germanio.

Per il progetto Gestione della domanda sono state evidenziate diverse opzioni per aumenta- re la capacità di modulazione della domanda (sia “a salire” sia “a scendere”) da parte dei carichi.

Tra i carichi modulabili per i quali è particolarmente indicata la gestione della domanda, vi sono i sistemi di climatizzazione degli edifici residenziali che, oggi in Italia, sono responsabili di circa il 30% dei consumi. Tali consumi dipendono fortemente sia dalle caratteristiche termofisiche degli edifici (da intendersi come sistema fabbricato-impianti) e dal clima, sia dal comportamento dell’utenza. È stato prodotto uno studio in stretto contatto con gli stakeholder (Energy@home) sul ruolo dell’aggregatore a fronte della caratterizzazione tecnica ed economica dei servizi di dispacciamento e bilanciamento del sistema elettrico italiano e della possibile partecipazione della domanda flessibile. Ciò anche in previsione dell’apertura del Mercato dei Servizi di Di- spacciamento (MSD) anche ad unità di produzione di “piccola” taglia e ad unità di consumo.

I SISTEMI DI CLIMATIZZAZIONE DEGLI EDIFICI RESIDENZIALI IN ITALIA, SONO RESPONSABILI DI CIRCA IL 30%

DEI CONSUMI

(24)

Per quanto riguarda le indagini realizzate nel laboratorio per le sperimentazioni del prosumer evoluto, sono state testate le funzioni di ottimizzazione locale e distrettuale in scenari di elevata complessità. È stato realizzato un tool per aggregatori/DSO in grado di definire la migliore strategia per il dispacciamento ottimale delle risorse di un distretto energetico.

È stata valutata l’influenza della variabilità meteorologica sui consumi elettrici degli utenti finali, realizzando un sistema previsionale della domanda elettrica (in particolare dell’Actual Load) a diverse scale spaziali.

Infine sono stati svolti studi sulle prestazioni e l’affidabilità di impianti FV atti a soddisfare la domanda locale di energia e sono state approfondite soluzioni innovative per il fotovoltaico integrabile nell’edilizia.

Il progetto Smart cities e smart communities ha affrontato alcuni aspetti dalla progettazio- ne e gestione sinergica tra le diverse reti energetiche (es.: gas, elettrica, teleriscaldamento, tra- sporti) per ottimizzarne la gestione sia singolarmente che nel loro complesso. A questo scopo, oltre allo sviluppo di sistemi di valutazione ex ante di soluzioni integrate (Smartainability®), si è lavorato per l’ottimizzazione dell’efficienza tra il sistema elettrico e il sistema idrico. Le attività di ricerca RdS sono correlate al progetto europeo Sharing Cities, in cui RSE collabora per la valutazione di futuri interventi nella città di Milano.

Le ricerche sulla mobilità elettrica, prendendo le mosse dall’esperienza del tavolo intermi- nisteriale conclusa con la pubblicazione e la presentazione del documento “Elementi per una Roadmap della Mobilità Sostenibile”, hanno sviluppato strumenti modellistici basati sull’ana- lisi del ciclo di vita dei veicoli per elaborare e valutare le conseguenze sulla qualità dell’aria e sull’impatto ambientale. Sono inoltre proseguite le collaborazioni con gli stakeholder delle amministrazioni locali (anche in correlazione con il progetto europeo emoticon coordinato da RSE) e con le imprese.

RICERCA EUROPEA

Nel 2017 sono giunti in gran parte a compimento gli ultimi progetti in corso relativi al VII Pro- gramma Quadro (2007-2013) ed altri Programmi di finanziamento della UE conclusisi nel 2013.

Da menzionare in particolare il progetto di ricerca integrata (IRP) ELECTRA, chiuso a febbraio 2018, e il grande progetto BEST PATHS coi suoi 5 dimostratori (di cui uno condotto da Terna) atti a supportare la penetrazione su larga scala delle fonti rinnovabili nella rete di trasmissione, in chiusura a settembre 2018. In particolare, nel corso dell’anno, si sono inoltre concluse le attività di 7 progetti del VII Programma Quadro iniziati nel periodo 2011-2013.

FUNDING

(25)

Nell’ambito del nuovo programma quadro per la ricerca e l’innovazione Horizon 2020 sono proseguiti e giunti alla fase conclusiva i progetti partiti nel 2015, mentre sono entrati nel vivo delle attività i progetti aggiudicati nel 2016. Sono inoltre partiti (o sono in partenza a breve) i progetti approvati e finanziati nel 2017, tra cui MAGNITUDE, finalizzato a massimizzare la fles- sibilità del sistema elettrico verso nuovi meccanismi avanzati di mercato, e OSMOSE, grande progetto innovativo che tramite quattro dimostratori condotti da altrettanti tra i più importanti TSO europei (tra cui TERNA) si propone di accrescere il potenziale tecnico-economico di un ampio spettro di soluzioni flessibili atte a facilitare la transizione del sistema elettrico verso un’alta frazione di fonti rinnovabili.

L’intensa partecipazione di RSE alle ricerche europee è proseguita con la presentazione nel 2017 di 11 nuove proposte, in risposta ai bandi di Horizon 2020 nelle varie aree tematiche di ricerca, con particolare attenzione al programma Energy e alle tematiche elettro-energetiche, riconfermando il posizionamento di RSE tra le più importanti e qualificate organizzazioni di ricerca di settore a livello europeo. Di tali proposte, tutte particolarmente significative e con un coinvolgimento di RSE particolarmente rilevante, una, pur valutata molto positivamente, è rimasta in lista di riserva, mentre 4 sono risultate vincenti, per un finanziamento comunitario complessivo assegnato a RSE di circa 2,4 milioni di euro.

Il grado di successo medio ottenuto negli ultimi 5 esercizi risulta pari al 27,1% ed è rappresen- tato nel grafico seguente:

27 , 1 %

2014

Successo 20,0%

k€ 1.615

2016

Successo 18,2%

k€ 1.914

2017

Successo 36,4%

k€ 2.348

2015

Successo 16,0%

k€ 1.935

2013

Successo 44,8%

5.577

MEDIA ULTIMI

5 ANNI

FUNDING

(26)

A seguito delle importanti azioni intraprese in RSE per far fronte alla nota difficoltà ad ottenere l’aggiudicazione di finanziamenti dovuta alla nuova struttura del programma H2020, che fa- vorisce i progetti a carattere industriale orientati all’innovazione e alla conseguente fortissima competizione tra i diversi consorzi, il “success rate” medio di RSE nel 2017, superiore al 36%, risulta in netto miglioramento rispetto a quello ottenuto negli anni precedenti e decisamente più elevato rispetto alla media UE, attestata intorno all’11%.

Oltre ai 2 progetti MAGNITUDE e OSMOSE citati sopra, tra progetti aggiudicati nel 2017 vale la pena evidenziare - anche per valenza strategica ed impegno di risorse e competenze di RSE - il progetto GOPV, nel quale verranno sviluppate tecnologie innovative altamente competitive nel mercato del fotovoltaico favorendo sinergie tra gli attori europei del settore, allo scopo di accelerare la riduzione dei costi dell’elettricità.

Complessivamente, nel periodo 2007-2017, sono stati assegnati a RSE 78 progetti (di cui 17 con ruolo di coordinatore) in ambito UE per un finanziamento totale pari a circa 28 milioni di euro atto a coprire in media il 77% dei costi sostenuti.

La quota complessiva dei finanziamenti della Commissione Europea di competenza dell’eser- cizio 2017 risulta di circa 2,4 milioni di euro. Tenuto conto dei progetti Europei attivi alla fine del 2017 e dei nuovi in avvio nel 2018, il finanziamento totale UE previsto ad oggi per il 2018 è di circa 2,6 milioni di euro.

RICERCA NAZIONALE

Tutti i quattro progetti di Ricerca di Sistema di Tipo b), di cui al Decreto del Ministero dello Svilup- po Economico del 30 giugno 2014, ammessi al finanziamento nel corso del precedente eserci- zio e a cui RSE partecipa in qualità di organismo di ricerca, sono stati oggetto di decreto di ag- giudicazione. Tutti hanno già completato l’iter di avvio di progetto e sono in fase di realizzazione.

Il progetto CERBERO ha completato il primo anno di attività a dicembre 2017 ed a breve emetterà il primo rendiconto economico mentre il primo rendiconto semestrale tecnico è stato emesso a fine giugno 2017. Il progetto PVT-SAPT ha emesso il primo rendiconto tecnico se- mestrale a fine dicembre 2017.

Ricordiamo di seguito i progetti ammessi e la loro collocazione nelle tematiche di ricerca.

Tema di Ricerca: Generazione distribuita, reti attive e sistemi di accumulo

LA QUOTA

COMPLESSIVA DEI

FINANZIAMENTI

DELLA COMMISSIONE

EUROPEA DI

COMPETENZA

DELL’ESERCIZIO 2017

RISULTA DI CIRCA

2,4 MILIONI DI EURO

(27)

Tema di Ricerca: Energia elettrica da biomasse

„ Progetto CERBERO (Cogenerazione da biomasse mediante scambiatori con rivestimenti innovativi per sistemi EFMGT).

„ Progetto PROMETEO (Impianto dimostrativo di co-produzione di biometano ed energia elettrica basato su un processo innovativo di adsorbimento di CO2 su sorbenti solidi).

Tema di Ricerca: Energia elettrica da fotovoltaico

„ Progetto PVT-SAHP (Hybrid PVT Assisted Heat Pump – Sviluppo di un sistema integrato per la climatizzazione da fonte fotovoltaica).

ATTIVITÀ PER IL SISTEMA DEI CERTIFICATI BIANCHI

Nel 2017 RSE ha continuato la sua attività operativa di valutazione finalizzata al rilascio dei Titoli di Efficienza Energetica, noti anche come Certificati Bianchi.

Il sistema dei Certificati Bianchi rappresenta oggi il principale strumento per la promozione dell’efficienza energetica in Italia. La scelta di RSE come ente valutatore è stata senza dubbio fondata sulle competenze maturate dai suoi esperti, che sin dalla sua introduzione nel 2001, ne hanno accompagnato la messa a regime con un supporto continuo fornito nell’ambito della Ricerca di Sistema all’Autorità di Regolazione, a soggetti obbligati e ad altre Parti inte- ressate, raccogliendo importanti riconoscimenti per le capacità tecniche dimostrate e l’indi- pendenza di giudizio.

Nel corso del 2017 RSE ha valutato circa 4.000 pratiche (tra pratiche di prima presentazione e revisioni), con una riduzione di circa il 60% rispetto all’anno precedente, dovuta ad una significativa riduzione del numero di pratiche presentate dai proponenti, anche per effetto dall’entrata in vigore del nuovo Decreto Certificati Bianchi del 4 aprile 2017, che dal 4 ottobre 2017 non consente più la presentazione di RVC-S, RVC-A e PPPM. Quanto alle nuove tipologie di progetti (PC e PS) ammessi dal decreto, la loro valutazione non è prevista dal contratto di servizio tra GSE e RSE per la valutazione dei Certificati Bianchi.

Il calo delle valutazioni ha riguardato tutte le tipologie di pratiche ad eccezione delle RVC-C, il cui numero è leggermente aumentato. A gennaio 2017 per tutte le tipologie di pratiche GSE ha introdotto nuove modalità di compilazione del rapporto di valutazione che hanno determinato un aumento del tempo di lavoro per singola pratica. Il team di valutazione di RSE ha registrato una contrazione del numero dei valutatori a causa delle uscite per pensionamento che si sono succedute durante l’anno.

(28)

RICERCA E SVILUPPO

Tutte le attività di ricerca e di sviluppo sono state svolte nell’ambito dei progetti di Ricerca di Sistema e dei progetti finanziati da altri enti pubblici nazionali ed europei.

Le attività svolte sono ampiamente descritte nei precedenti paragrafi.

GESTIONE FINANZIARIA

Le risorse finanziarie della Società sono strettamente correlate al Piano triennale della Ricerca di Sistema ed al conseguente Accordo di programma. Il Piano triennale 2015-2017 ed il Piano Operativo Annuale 2015 sono stati approvati con DM del 21 aprile 2016, mentre i piani annuali 2016 e 2017 sono stati approvati con DM del 9 agosto 2017. Il ritardo accumulato per il Piano Annuale di Realizzazione 2015, la cui rendicontazione finale è stata approvata solo a luglio 2017, ha avuto dei riflessi anche sul processo di rendicontazione e verifica del PAR 2016, le cui attività di ricerca si sono concluse nel primo trimestre del 2017.

L’impegno finanziario per il compimento dei progetti di ricerca, in assenza di un adeguato sostegno da parte degli enti di riferimento, ha portato ad un’esposizione finanziaria netta al 31 dicembre 2017 di 45,9 milioni di euro che è stata fronteggiata con i finanziamenti concessi direttamente dalla controllante.

L’ammontare complessivo dei contributi relativi al Piano Annuale di Realizzazione 2015 non è stato erogato nei tempi previsti. Nonostante ciò, a causa della stabilità dei tassi di mercato, nell’esercizio si è registrato un contenuto incremento degli oneri finanziari a carico dell’eserci- zio che complessivamente ammontano a 219 mila euro e riguardano gli oneri corrisposti alla controllante a fronte dei finanziamenti concessi.

Considerata l’avvenuta ammissione al finanziamento dei PAR 2016 e 2017 (lettera MISE del 15 febbraio 2018) e l’erogazione dei relativi acconti per complessivi 18,35 milioni di euro avvenuta l’8 marzo 2018, si ritiene plausibile che l’erogazione a saldo di entrambi i PAR possa comunque aver luogo entro luglio 2018. L’inclusione del PAR 2016 e del PAR 2017 in un unico processo di rendicontazione e verifica consentirà di recuperare i ritardi accumulati durante il processo di verifica del PAR 2015.

La Società non si avvale di altri finanziamenti oltre a quelli concessi dalla controllante.

L’IMPEGNO

FINANZIARIO PER

IL COMPIMENTO

DEI PROGETTI DI

RICERCA HA PORTATO

AD UN’ESPOSIZIONE

FINANZIARIA NETTA

AL 31 DICEMBRE 2017

DI 45,9 MILIONI

DI EURO

(29)

PERSONALE E ORGANIZZAZIONE

L’organico a fine esercizio risulta composto da 320 unità, di cui 293 presso la sede di Milano e 27 presso quella di Piacenza e, rispetto alla fine del precedente esercizio, risulta invariato.

Anche nel 2017 il ricorso al telelavoro in RSE si è dimostrato un valido strumento gestionale, sia per l’efficace impiego del tempo da parte delle risorse interessate, sia perché l’azienda, a parità di servizio reso e con costi pressoché equivalenti, non ha registrato alcuna significativa criticità. Nell’esercizio è proseguita l’attribuzione di periodi di telelavoro in base agli accordi rivisti con le organizzazioni sindacali.

La revisione di tali accordi prevede oggi che il numero massimo di dipendenti in telelavoro pos- sa raggiungere il 10% del personale in forza, con garanzia della presenza in azienda per un nu- mero concordato di giorni a settimana e nel rispetto di strette norme per la concessione del te- lelavoro in base alle caratteristiche delle attività e alle eventuali criticità logistiche del lavoratore.

È proseguito, inoltre, l’utilizzo del telelavoro da parte di 7 lavoratori che lo avevano scelto in base dell’accordo raggiunto fra RSE e le OO.SS. territoriali in occasione della chiusura della sede locale di Seriate.

A fine 2017 oltre il 60% del personale ha un’età anagrafica superiore ai 50 anni (dato in riduzione di 1 punto percentuale rispetto all’anno precedente) e poco meno di un terzo di questi ha un’età superiore ai 60 anni. Nel grafico seguente viene sintetizzata la suddivisione per fascia di età.

PERSONALE SUDDIVISO PER FASCIA DI ETÀ

2016 2017

8 58 54 148 52

11 65 52 137 65

20-29 ANNI 30-39 ANNI 40-49 ANNI 50-59 ANNI 60-69 ANNI

20-29 ANNI 30-39 ANNI 40-49 ANNI 50-59 ANNI 60-69 ANNI

(30)

Nel corso del 2017, oltre alle uscite delle risorse incentivate utilizzando i fondi stanziati (12 unità), sono state registrate le uscite di 1 dirigente e di 1 impiegato. Su base annua le suddette uscite avranno un effetto complessivo sulla riduzione del costo del personale di quasi 1,2 milioni di euro.

Dopo la conferma a tempo indeterminato di 21 risorse già in organico, avvenuta nel 2016, nel 2017 è stato avviato un nuovo processo di ricerca e di selezione di personale da inserire a tempo determinato.

Allo scopo di garantire il ricambio delle competenze RSE, nel corso dell’esercizio 2017 sono stati effettuati ulteriori 13 inserimenti di cui una figura dedicata ai finanziamenti di progetti di ri- cerca internazionali e 12 figure dedicate alle attività tecnico-specialistiche. Inoltre è stata inserita un’ulteriore risorsa specificatamente dedicata ad un progetto europeo in corso presso RSE. Per tale risorsa non è previsto un futuro inserimento a tempo indeterminato.

Pur in assenza di variazioni rispetto alla fine dell’esercizio precedente, nell’anno 2017 è stata rilevata, rispetto all’anno 2016, una diminuzione dell’organico attivo in termini di Full Time Equi- valent (FTE) pari a 13 unità.

Nella tabella seguente sono evidenziate la composizione e la dinamica della forza lavoro sud- divisa per qualifica.

Oltre al personale dipendente, a fine esercizio 2017 risultano in forza 11 risorse con contratto di somministrazione, di cui una inserita a settembre 2017.

Come nei precedenti esercizi è continuato all’interno delle rispettive unità il processo di trasferi- mento delle conoscenze e delle competenze possedute dai dipendenti prossimi all’uscita. Si è inoltre consolidata la prassi di fornire attività formativa al nuovo personale anche su competen- ze in settori diversi da quello di diretta assegnazione. In tale ambito viene offerta al personale in ingresso un pacchetto di moduli formativi su supporto elettronico che presenta i diversi aspetti tecnici, amministrativi, legali e organizzativi della realtà aziendale.

A INIZIO

ESERCIZIO assunzioni cessazioni ALTRI

MOVIMENTI A FINE

ESERCIZIO

Dirigenti 10 0 (1) 1 10

Quadri 117 1 (6) 1 113

Impiegati 191 13 (7) (2) 195

Operai 2 0 0 0 2

Totale 320 14 (14) 0 320

OLTRE AL PERSONALE

DIPENDENTE,

A FINE ESERCIZIO

2017 RISULTANO

IN FORZA 11 RISORSE

CON CONTRATTO

DI SOMMINISTRAZIONE,

DI CUI UNA INSERITA

A SETTEMBRE 2017

(31)

A fine esercizio 2017 il personale aziendale ripartito per titolo di studio è rappresentato dal seguente grafico.

PERSONALE AZIENDALE

55 Elettrica / Elettronica / Fisica / Telecomunicazioni

41 Fisica / Matematica

15 Nucleare

20 Civile / Idraulica / Architettura

23

Biologia / Ambientali / Forestali e agrarie / Geologia 20

Meccanica / Energetica / Aeronautica 14

Chimica

13

Informatica / Automazione 11

Economia / Giurisprudenza / Scienze Politiche / Gestionale

Laureati 212

Diplomati 80

49 Elettrotecnica / Elettronica

31 Altri diplomi

28

Altro 28

Altri titoli

Come ogni anno permane la netta prevalenza del personale laureato in ingegneria elettrica e di- plomato in elettrotecnica o elettronica, riflesso della focalizzazione del core business aziendale.

A questo personale si affianca una significativa presenza di competenze eterogenee, in ambito scientifico, sintomo dell’approccio multidisciplinare che caratterizza gli studi svolti da RSE.

(32)

Le attività per il personale e le attività formative RSE nel corso del 2017 hanno riguardato in sintesi:

„ le consuete azioni per il personale di recente inserimento: introduzione alla realtà aziendale RSE e Corso sul Sistema Elettrico (realizzati attraverso la fornitura di materiale multimediale) e corso base sulla comunicazione “Parlare in pubblico” e i corsi

di aggiornamento, addestramento e formazione specialistica sulla sicurezza nei molteplici ambiti di interesse aziendale quali: l’aggiornamento dei preposti, la formazione per gli addetti al primo soccorso, la formazione per la gestione degli impianti di stoccaggio e distribuzione gas e per gli addetti alla ricarica di batterie per gli impianti di sollevamento ecc.; la formazione in questo ambito ha interessato 148 risorse per un impegno

di 76 giorni/uomo;

„ le azioni per il personale con profilo di ricercatore: sviluppo, aggiornamento,

approfondimento e acquisizione di competenze tecnico-scientifiche in base alle proposte dei responsabili di Unità; i corsi hanno visto il coinvolgimento di 58 lavoratori per

complessivi 106 giorni/uomo;

„ i seminari interni diffusi a tutta l’azienda in ragione di 165 giorni/uomo;

„ i corsi di formazione linguistica: per questo aspetto si è tenuto un corso di lingua inglese per 27 risorse su diversi livelli e con test finale per complessivi 81 giorni/uomo;

„ i corsi di automazione d’ufficio e di informatica sui principali tools di uso comune e sul sistema informatico aziendale utilizzato per la gestione documentale;

questi corsi hanno visto coinvolte 31 risorse per complessivi 51 giorni/uomo;

„ le azioni di formazione per il personale di funzione e per i ruoli aziendali di responsabilità;

in particolare: corsi sulle capacità gestionali e manageriali, corsi specialistici nell’ambito della normativa per le dichiarazioni dei redditi, corsi riguardanti il D.Lgs. 231/2001, corsi sull’impiego delle fatture elettroniche e degli adempimenti telematici,

formazione sulla gestione amministrativa e gli aspetti normativi e legali ad essa correlati.

In questo ambito, inoltre, a seguito di una complessiva azione di revisione

ed efficientamento delle metodologie adottate in precedenza, sono stati organizzati corsi per l’utilizzo del codice Matrics per la gestione degli obblighi relativi agli adempimenti sulla sicurezza e sull’ambiente e alla manutenzione dei macchinari. Sono stati impiegati per queste azioni formative estese a larga parte del personale circa 254 giorni/uomo.

Si segnalano fra queste ultime azioni formative due corsi di formazione in e-learning di rilevante interesse per RSE: un corso sulla normativa relativa al Codice degli Appalti e un corso sulla normativa relativa all’Ambiente.

Il numero complessivo delle giornate di formazione erogate nell’esercizio 2017 assomma a 733 giorni/uomo. Per molte attività formative si è fatto ricorso alle risorse economiche messe a

IL NUMERO

COMPLESSIVO

DELLE GIORNATE

DI FORMAZIONE

EROGATE

NELL’ESERCIZIO

2017 ASSOMMA A

733 GIORNI/UOMO

(33)

Si segnala infine che per l’iniziativa “progetto sviluppo”, avviata dall’Area Personale per garan- tire ad ogni risorsa un orientamento al proprio sviluppo professionale, sia nell’ambito delle così dette “soft skills” che in ambito tecnico, è stata progettata e organizzata un’azione formativa dedicata ai Responsabili dei Gruppi di Ricerca. Nel corso di questa iniziativa sono state raccolte osservazioni e suggerimenti per il miglioramento di alcuni aspetti del processo.

Per quanto riguarda il quadro delle assunzioni obbligatorie, la situazione al 31 dicembre 2017 vede la presenza di n. 16 disabili in forza nelle sedi di Milano e Piacenza. RSE, per la partico- lare tipologia di attività svolta, ha chiesto e ottenuto una riduzione della percentuale ordinaria di inserimento obbligatorio. Al 31 dicembre 2017 tutte le posizioni per personale con disabilità assegnate ad RSE risultano coperte.

Il tasso di assenteismo aziendale nel 2017, calcolato come rapporto fra le ore di malattia e le ore lavorabili, è risultato pari al 2,8%. Per quanto riguarda gli infortuni si rileva che l’indice di fre- quenza, definito come numero degli eventi ogni milione di ore lavorate, escludendo gli infortuni in itinere, è risultato pari a 1,86, mentre considerando gli eventi in itinere è risultato pari a 5,58.

Anche nel corso dell’esercizio 2017 la politica di remunerazione delle risorse umane è stata de- terminata dalle linee tracciate dal contratto elettrico con riferimento al sistema di inquadramento e alle mansioni affidate. Le proposte relative a ciascun provvedimento hanno carattere dinami- co, con scadenza annuale, e seguono l’evoluzione delle risorse secondo un criterio economico rigoroso e supportato da specifiche procedure.

I miglioramenti di inquadramento salariale sono riconosciuti su base meritoria seguendo una politica di dialogo. Le modalità di erogazione delle diverse forme di incentivazione sono in linea con le tempistiche adottate dalla controllante. Anche per il 2017, infatti, l’accordo sindacale per il premio di risultato ha fatto riferimento agli schemi utilizzati dalla capogruppo, sia a livello di incentivazione generale che di gruppo. Le incentivazioni per MBO erogate nel corso del 2017 sono state determinate in base ai criteri fissati dal Consiglio di Amministrazione.

(34)

RISCHI E INCERTEZZE DELLA SOCIETÀ

Le informazioni fornite di seguito rispondono anche agli obblighi di informativa all’Assemblea dei Soci previsti dal comma 2 dell’articolo 6 del D.Lgs. 175/2016 che dispongono a carico delle società a controllo pubblico la predisposizione di specifici programmi di valutazione del rischio di crisi aziendale.

Il Decreto Ministeriale del 21 aprile 2016 che ha approvato il Piano triennale della ricerca di si- stema elettrico nazionale 2015-2017 e il Piano operativo annuale 2015, l’Accordo di Programma triennale MiSE-RSE sottoscritto il 21 dicembre 2016 e il Decreto Ministeriale del 9 agosto 2017 che ha approvato i Piani Operativi Annuali del 2016 e del 2017 forniscono un adeguato supporto giuridico a garanzia del finanziamento dei progetti di ricerca per il triennio 2015-2017.

Essendosi conclusa positivamente l’assegnazione dei fondi per l’intero triennio 2015-2017 e constatando che gli stanziamenti assegnati a RSE per i progetti di ricerca non hanno eviden- ziato rilevanti variazioni, si ritiene che, come avvenuto per le precedenti annualità di ricerca, le incertezze circa il riconoscimento delle attività svolte nell’esercizio siano di scarsa rilevanza.

Nonostante la delicata fase di criticità finanziaria attraversata, RSE ha potuto avvalersi delle risorse messe a disposizione dalla controllante GSE la cui disponibilità è stata garantita anche per l’esercizio 2018.

Appare peraltro ragionevole ritenere che, nel contesto dei progetti del futuro Piano triennale 2018-2020, le attività di ricerca procedano anche nel corso del prossimo esercizio.

Inoltre, in aggiunta alle attività affidate tramite l’Accordo di programma, la Società potrà acce- dere ad ulteriori finanziamenti per progetti di ricerca europei.

La remunerazione delle attività di competenza è correlata e dipendente dal Piano Triennale della Ricerca di Sistema e dai conseguenti accordi di programma stipulati fra la Società ed il MiSE nonché dai piani operativi annuali con cui sono definiti gli importi del fondo per la Ricerca di Sistema destinati a RSE. Eventuali variazioni dello scenario normativo e regolamentare po- trebbero introdurre modifiche all’assetto istituzionale di gestione del processo di definizione e assegnazione dei finanziamenti i cui effetti economici non possono essere sottovalutati.

Trattasi del rischio che le risorse finanziarie disponibili non siano sufficienti a far fronte alle obbligazioni finanziarie e commerciali nei termini e nelle scadenze previste. La liquidità di RSE dipende principalmente dall’erogazione dei contributi previsti dai piani annuali, il ritardo nell’e- rogazione dei contributi, fenomeno storicamente ricorrente, ha determinato e potrebbe de- terminare il continuo ricorso all’indebitamento finanziario con conseguente riflesso sugli oneri

RISCHIO DI LIQUIDITÀ

RISCHIO

REGOLATORIO

(35)

Trattasi del rischio di mancato recupero delle somme dovute. Le controparti di RSE sono rap- presentate, principalmente, dai soggetti che erogano i contributi per l’attività di ricerca nazio- nale ed internazionale (CSEA e Commissione Europea). La natura istituzionale delle controparti fa ritenere basso il rischio di mancato incasso delle somme spettanti.

L’attività della Società è sviluppata anche attraverso l’ausilio di complessi sistemi informatici.

La stessa è, quindi, esposta al possibile rischio di interruzione dell’attività a causa del malfun- zionamento dei sistemi informatici.

GESTIONE

DEI RISCHI FINANZIARI E UTILIZZO DI STRUMENTI FINANZIARI

Si ritiene che la Società non sia particolarmente esposta ai rischi finanziari in quanto la stessa non ha fatto e non fa uso, né intende farne in futuro, di strumenti finanziari derivati e di altri strumenti finanziari particolari ad elevato rischio. La gestione finanziaria della Società si basa su risorse messe a disposizione direttamente dalla Società controllante tramite l’erogazione di finanziamenti a breve termine.

INFORMAZIONI SULL’AMBIENTE

RSE, come riportato nel documento interno di “Dichiarazione delle Politiche per Qualità, Sicu- rezza e Ambiente”, è impegnata ad operare nel rispetto dell’ambiente interno ed esterno alla Società, osservando le norme vigenti relative ai vari aspetti dell’ordinamento giuridico in materia civile, commerciale, di sicurezza e ambientale. Inoltre, RSE è impegnata ad attuare, oltre al rispetto delle norme vigenti, una politica di prevenzione riguardo, tra gli altri aspetti, ai rischi ambientali connessi ai processi, ai siti e ai prodotti di ricerca.

I laboratori di RSE, ad eccezione della sede di Piacenza “Le Mose” che è in uso ad RSE in forza dell’atto di concessione del Comune di Piacenza del 29/09/2016 integrato con Appendice del 12/06/2017 (che estende la concessione al nuovo campo prova solare), non sono sottoposti alle autorizzazioni per le emissioni in atmosfera di cui al D.Lgs. 152/2006 in quanto le stesse rientrano tra le esenzioni di cui al comma 1 dell’art. 272 “Impianti ed attività in deroga” del citato decreto. In tali laboratori non vengono effettuate significative emissioni in atmosfera di sostanze cancerogene, tossiche per la riproduzione o mutagene o di sostanze di tossicità e cumulabilità particolarmente elevate, così come individuate dalla parte II dell’Allegato I alla parte quinta del D.Lgs. 152/2006. La campagna di revisione della valutazione del rischio chimico in via di ulti- mazione, che ha interessato tutte le sedi (esclusa “Le Mose”), ha confermato l’applicabilità delle

RISCHIO DI CONTROPARTE

RISCHIO

INFORMATICO

(36)

Per la Sede di Milano, sono attive le comunicazioni trasmesse il 30 agosto 2013 al Comune di Milano e p.c. alla Provincia di Milano ed il 2 marzo 2018 al Comune di Milano e p.c. alla Città Me- tropolitana di Milano ed al Dipartimento ARPA Milano, relativamente ad attività ad inquinamento

“scarsamente rilevante”, in applicazione della DGR 29 ottobre 2001 n° 7/6631.

Per quanto riguarda la sede di Piacenza “Le Mose”, per la quale non risulta applicabile la deroga di cui al comma 1 dell’art. 272 “Impianti ed attività in deroga” del D.Lgs. 152/2006, RSE è in possesso dell’Autorizzazione Unica Ambientale (AUA) rilasciata con Determina Dirigenziale n.

524 del 9 maggio 2016 e integrata con comunicazione del Comune di Piacenza n. 47201 del 22 giugno 2016.

Per quanto riguarda i Piani di miglioramento dell’efficienza energetica degli impianti, si segnala che per la Sede di Milano, in regime di locazione con la proprietaria CESI S.p.A., è in essere un contratto di servizio per le forniture energetiche (elettricità e gas). Pertanto CESI, in qualità di proprietario e gestore degli impianti, ha effettuato e trasmesso regolarmente ad ENEA la dia- gnosi delle attività di efficienza e risparmio energetico prevista dal D.Lgs. N. 102/2014.

Per la sede di Piacenza “Le Mose”, entrata a regime nel 2016, e per la sede di Brugherio sono state effettuate nel corso del 2017 le diagnosi energetiche e sono stati programmati nel 2018 i primi interventi di efficientamento energetico. Tali diagnosi sono state regolarmente trasmesse ad ENEA.

SEDI SECONDARIE

RSE, oltre alla sede sociale di Milano in via Rubattino 54, ha svolto la propria attività nelle se- guenti unità operative ubicate a:

„ Piacenza - Località “Le Mose”

„ Brugherio (MB) - Via Matteotti 105

RSE non possiede immobili di proprietà, la sede sociale di Milano e l’unità operativa di Brughe- rio sono utilizzate in forza di contratti di locazione onerosi, mentre l’unità operativa di Piacenza è utilizza in forza della concessione stipulata con il Comune di Piacenza in data 29 settembre 2016. La concessione avrà durata fino all’anno 2060 così come previsto dalla convenzione sottoscritta in data 13 luglio 2009.

(37)

AZIONI PROPRIE

E AZIONI O QUOTE DI SOCIETÀ CONTROLLANTI

Nel corso dell’esercizio 2017 la Società non ha posseduto azioni proprie e/o azioni o quote di società controllanti, anche per tramite di società fiduciaria o per interposta persona.

RAPPORTI CON GLI AZIONISTI E ALTRE PARTI CORRELATE

Gestore Servizi Energetici - GSE S.p.A. possiede n. 1.100.000 azioni, corrispondenti al 100%

del Capitale sociale di RSE S.p.A.. In qualità di azionista unico GSE S.p.A. esercita l’attività di direzione e coordinamento ai sensi degli articoli 2497 e seguenti del Codice civile.

I rapporti economico-patrimoniali con l’azionista unico e con le altre società del gruppo vengo- no riepilogati nel seguente prospetto:

valoriinmigliaiadieuro

gse s.p.a. gme s.p.a.

Rapporti economici 2017

Ricavi delle vendite e delle prestazioni 1.524 69

Altri ricavi e proventi 281 0

Costi per servizi 335 0

Interessi ed altri oneri finanziari 219 0

Rapporti patrimoniali al 31.12.2017

Crediti finanziari verso società del gruppo 773 0

Crediti commerciali verso società del gruppo 1.728 0

Risconti attivi 30 0

Debiti finanziari verso società del gruppo 47.000 0

Debiti commerciali verso società del gruppo 32 0

Altri debiti verso società del gruppo 14 0

Ratei passivi 2 11

(38)

Tutti i rapporti economico-patrimoniali sono avvenuti applicando le normali condizioni di mer- cato. Nessun rapporto, oltre a quelli sopra indicati, è avvenuto con altre società controllate dall’azionista unico o con altre parti correlate.

Anche nel corso del 2017 RSE ha usufruito degli affidamenti messi a disposizione dalla con- trollante a fronte dei contratti a breve termine sottoscritti nel 2016. Allo scopo di mantenere un adeguato sostegno finanziario allo svolgimento delle attività di ricerca e in continuità con il finanziamento precedente, a fine 2017 è stato sottoscritto un nuovo contratto di finanziamento per 40 milioni di Euro con scadenza a fine 2018. Gli affidamenti complessivi messi a disposi- zione per l’intero anno 2018 sono pari a 60 milioni di euro.

RSE S.p.A. non possiede alcuna partecipazione in altre società.

CONTROLLO INTERNO

MODELLO DI ORGANIZZAZIONE

E DI GESTIONE AI SENSI DEL D.LGS. 231/2001

Il Decreto Legislativo 8 giugno 2001, n. 231 ha introdotto, nell’ordinamento giuridico italiano, il regime di responsabilità amministrativa a carico delle società per alcune tipologie di reati commessi dal proprio personale dipendente nell’interesse o a vantaggio delle società stesse.

Nel rispetto delle previsioni poste dalla norma, la Società, con delibera del Consiglio di Ammi- nistrazione del 2 febbraio 2006, ha adottato un modello di organizzazione e di gestione. Nell’e- sercizio 2017 è proseguito l’aggiornamento delle procedure interne di gestione delle attività aziendali. Nel corso del 2018 verrà svolta un’azione formativa destinata ad alcuni ruoli azien- dali opportunamente scelti sulle implicazioni del D.Lgs. 231/2001 nei processi: Rispetto della normativa in tema di salute e sicurezza negli ambienti di lavoro (D.Lgs. 81/2008), Selezione e gestione del personale, Rapporti con i soggetti pubblici, Gestione dei finanziamenti, Gestione sistemi informatici.

L’Organismo di Vigilanza di RSE si avvale della Funzione Audit della Controllante per lo svolgi- mento delle azioni di verifica sui processi sensibili.

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DIRIGENTE PREPOSTO ALLA REDAZIONE DEI DOCUMENTI CONTABILI SOCIETARI

La Legge n. 262 del 28 dicembre 2005, come successivamente modificata ed integrata, ha introdotto nuove disposizioni per la tutela del risparmio e la disciplina dei mercati finanziari, introducendo modifiche allo statuto sociale e alla corporate governance delle società italiane quotate su mercati regolamentati italiani o di altri Paesi dell’Unione Europea. Il Ministero dell’E- conomia e delle Finanze (MEF) ha deciso di far propri i principi di rafforzamento del sistema dei controlli sull’informativa economico-finanziaria che hanno ispirato le norme sulla Legge 262/2005, estendendo l’applicazione delle norme sul Dirigente Preposto (DP) alle società non quotate da esso controllate e richiedendo a tali società di introdurre mediante modifica sta- tutaria la figura del Dirigente Preposto. All’interno di questa fattispecie rientra il Gruppo GSE.

Al fine di rispettare le norme statutarie introdotte all’art. 18 dello Statuto in data 14 ottobre 2010, il Consiglio di Amministrazione, in data 3 marzo 2011, ha approvato le Linee Guida sul Ruolo del “Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari in ambito RSE S.p.A.”.

La nomina del Dirigente Preposto di RSE, che ha riconfermato il dirigente già in carica, è avvenuta con delibera del Consiglio di Amministrazione del 26 luglio 2017. L’incarico ha du- rata triennale e scadrà alla data dell’Assemblea convocata per l’approvazione del bilancio dell’esercizio 2019.

Il Dirigente Preposto ha avviato nel 2011 un progetto di adeguamento del sistema di controllo interno alle nuove disposizioni statutarie. La prima fase del progetto di adeguamento rea- lizzata dal Dirigente Preposto, con il contributo delle funzioni aziendali interessate, ha avuto l’obiettivo di pianificare ed impostare le attività necessarie ad adeguare il sistema di controllo interno alle previsioni normative e statutarie.

Negli esercizi successivi la lista dei processi rilevanti definita nella prima fase del progetto è stata costantemente rianalizzata e integrata. Nel corso dell’esercizio 2017 sono state ag- giornate e formalizzate le relative “matrici rischi/controlli”. Inoltre, sono proseguite le attività progettuali con l’obiettivo di redigere e/o aggiornare le procedure amministrativo-contabili relative a processi rilevanti per il DP e di gestire l’implementazione di eventuali azioni correttive emerse dalle analisi condotte sui processi effettuate per il bilancio 2016.

Il DP, tenendo nella dovuta considerazione le azioni di audit svolte nel corso del 2017 dalla Funzione Audit del GSE su sponte dell’Organismo di Vigilanza, ma di sicuro interesse anche per le attività di verifica del DP, ha redatto il “piano periodico delle verifiche di operatività dei controlli” sulla base delle “matrici rischi/controlli” che sono state trasmesse alla Funzione Au- dit della Controllante. Come previsto dalla pianificazione progettuale, le attività di verifica per il bilancio 2017 sono state avviate e completate nel primo trimestre del 2018.

LA NOMINA DEL

DIRIGENTE PREPOSTO

DI RSE, CHE HA

RICONFERMATO

IL DIRIGENTE GIÀ IN

CARICA, È AVVENUTA

CON DELIBERA

DEL CONSIGLIO

DI AMMINISTRAZIONE

DEL 26 LUGLIO 2017.

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FATTI DI RILIEVO INTERVENUTI DOPO LA CHIUSURA

DELL’ESERCIZIO

Con lettera del 15 febbraio 2018 il Ministero dello Sviluppo Economico ha comunicato l'am- missione al finanziamento dei progetti relativi ai piani annuali di realizzazione 2016 e 2017 di RSE, svolti nell'ambito dell'Accordo di programma 2015-2017 sottoscritto con il Ministero dello Sviluppo Economico. In data 8 marzo 2018 sono stati erogati gli acconti previsti per comples- sivi 18,35 milioni di Euro.

In data 5 aprile 2018 l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) con de- liberazione 215/2018/I/rds “Rilascio di intesa al Ministro dello Sviluppo Economico in merito allo schema di decreto concernente nuove modalità di gestione del fondo per il finanziamento delle attività di ricerca e sviluppo di interesse generale per il sistema elettrico nazionale, ai sensi dell'articolo 11, comma 2, del decreto del decreto interministeriale 26 gennaio 2000”

ha confermato l’effettivo avvio del processo di revisione delle modalità di gestione del fondo.

In data 11 aprile 2018 l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) con deli- berazione 240/2018/Rds “Richiesta di parere al Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, al Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e alla Cassa per i ser- vizi energetici e ambientali sullo schema di proposta di Piano triennale 2018-2020 della ricerca di sistema elettrico nazionale” ha avviato l’iter per l’approvazione del piano triennale 2018-2020.

PREVEDIBILE EVOLUZIONE DELLA GESTIONE

Il Decreto di approvazione del Piano triennale della ricerca di sistema elettrico nazionale 2015- 2017 e del Piano operativo annuale 2015 è stato sottoscritto dal Sottosegretario alla Presiden- za del Consiglio dei Ministri in data 21 aprile 2016.

L’Accordo di Programma triennale tra il Ministero dello Sviluppo Economico e RSE è stato formalizzato il 21 dicembre 2016. Le verifiche finali di rendicontazione del Piano Annuale di Realizzazione annuale 2015 si sono concluse nel mese di luglio 2017.

Il Decreto Ministeriale del 9 agosto 2017 ha indicato l’articolazione tecnico-economica dei Piani Operativi Annuali 2016 e 2017, richiedendo agli affidatari la redazione dei rispettivi PAR. La fase di ammissibilità congiunta dei due PAR è stata avviata alla fine del mese di novembre 2017,

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