Estratto Rassegna Stampa Assoporti
venerdì, 07 giugno 2019
Assoporti
Associazione Porti Italiani Ufficio Comunicazione
data
venerdì, 07 giugno 2019
07/06/2019 Il Fatto Quotidiano
07/06/2019 Il Foglio
07/06/2019 Il Giorno
07/06/2019 Il Manifesto
07/06/2019 Il Messaggero
07/06/2019 Il Resto del Carlino
07/06/2019 Il Secolo XIX
07/06/2019 Il Sole 24 Ore
07/06/2019 Il Tempo
07/06/2019 Italia Oggi
07/06/2019 La Nazione
07/06/2019 La Repubblica
07/06/2019 La Stampa
07/06/2019 MF
07/06/2019 Il Piccolo Pagina 16
06/06/2019 Ansa
06/06/2019 FerPress
INDICE
Prime Pagine
Prima pagina del 07/06/2019 9
Prima pagina del 07/06/2019 10
Prima pagina del 07/06/2019 11
Prima pagina del 07/06/2019 12
Prima pagina del 07/06/2019 13
Prima pagina del 07/06/2019 14
Prima pagina del 07/06/2019 15
Prima pagina del 07/06/2019 16
Prima pagina del 07/06/2019 17
Prima pagina del 07/06/2019 18
Prima pagina del 07/06/2019 19
Prima pagina del 07/06/2019 20
Prima pagina del 07/06/2019 21
Prima pagina del 07/06/2019 22
Trieste
Corrodio intermodale accordo con Düsseldorf 23
Logistica: Fedriga, in autunno delegazione bavarese in Fvg 24
Il porto di Trieste sigla accordo con Kombiverkehr per corridoio intermodale con terminal di Neuss
25
06/06/2019 Messaggero Marittimo Massimo Belli
06/06/2019 The Medi Telegraph GIORGIO CAROZZI
06/06/2019 Trieste Prima
07/06/2019 Corriere del Veneto Pagina 5 Martina Zambon
07/06/2019 Corriere del Veneto Pagina 5 Alberto Zorzi
07/06/2019 Corriere del Veneto Pagina 10 Giacomo Costa
07/06/2019 Il Gazzettino Pagina 11 NICOLA MUNARO
07/06/2019 La Nuova di Venezia e Mestre Pagina 2
07/06/2019 La Nuova di Venezia e Mestre Pagina 3
07/06/2019 La Nuova di Venezia e Mestre Pagina 3
07/06/2019 La Nuova di Venezia e Mestre Pagina 19
06/06/2019 Affari Italiani
06/06/2019 ilfoglio.it
06/06/2019 Il Nautilus Scritto da Redazione
07/06/2019 Il Secolo XIX (ed. Savona) Pagina 20
06/06/2019 Il Vostro Giornale
07/06/2019 Il Secolo XIX Pagina 15
07/06/2019 La Nazione (ed. La Spezia) Pagina 51
07/06/2019 Il Giornale del Piemonte e della Liguria Pagina 7
06/06/2019 Citta della Spezia
06/06/2019 Informare
Trieste-Norimberga, D' Agostino presenta il nuovo servizio ferroviario al Transport Logistic
28
Porto di Trieste amplia il suo network intermodale 30
Corridoio intermodale, patto tra Trieste e Kombiverkehr 31
Porto, siglata l' intesa per collegare Trieste ad un importante scalo tedesco 32
Venezia
«Decida il territorio come e dove spostare le crociere Chioggia ipotesi difficile» 33
Toninelli a Venezia per scegliere il nuovo terminal. Accuse al prefetto 34
No Nav, centinaia di mail al prefetto «La protesta in piazza San Marco» 36
Toninelli: «Verrò a Venezia a vedere i porti alternativi» 37
Velocità ridotta in laguna e obbligo di tre rimorchiatori per le grandi navi 38
D'Alpaos: «Dentro la laguna la portualità non ha futuro» 39
Toninelli: «Un sopralluogo in laguna con i piloti e il Porto per decidere» 41
Commissario Mose corsa a due tra Linetti e Nicola Dell' Acqua 42
Luigi Brugnaro contro Toninelli: "Vergognoso, mente sapendo di mentire " 43
Venezia: Legambiente, stop alle grandi navi, vanno deviate a Porto Marghera 44
PORTO: OPPORTUNITA' DI FORMAZIONE E DI LAVORO, ISCRIZIONI ENTRO GIUGNO
45
Savona, Vado
Dragaggi, aumentano i timori «Ho visto le crepe dentro casa» 46
Inquinamento da navi da crociera, la Clia contesta la classifica: "Basata su ipotesi, non misurazioni scientifiche"
47
Genova, Voltri
Logistica, i porti liguri attirano i big 49
REGIONE Laghezza presenta i porti della Liguria a Monaco 50
La Liguria si mette in vetrina e conquista il mercato russo 51
Alessandro Laghezza al Trasport Logistic di Monaco di Baviera 53
DB, SBB e FS si impegnano a potenziare il traffico ferroviario sul Corridoio Genova-Rotterdam
54
07/06/2019 Il Secolo XIX Pagina 22 Matteo Dell' Antico
07/06/2019 Il Secolo XIX Pagina 22
06/06/2019 La Repubblica (ed. Genova) Pagina 7
07/06/2019 La Repubblica (ed. Genova) Pagina 3 di Marco Lignana
06/06/2019 Informazioni Marittime PAOLO BOSSO
06/06/2019 Transportonline
06/06/2019 Messaggero Marittimo Massimo Belli
06/06/2019 Genova24 KATIA BONCHI
07/06/2019 Il Secolo XIX Pagina 15
07/06/2019 Il Secolo XIX (ed. La Spezia) Pagina 24
07/06/2019 Il Tirreno (ed. Massa-Carrara) Pagina 31
06/06/2019 Ansa
06/06/2019 Citta della Spezia
06/06/2019 FerPress ANDREA FONTANA
07/06/2019 Il Secolo XIX (ed. La Spezia) Pagina 24
07/06/2019 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 11
06/06/2019 FerPress
06/06/2019 FerPress
06/06/2019 Il Nautilus SCRITTO DA REDAZIONE
06/06/2019 Ravenna Today
«Obiezione di coscienza per i portuali» 55
Relazione annuale Anac censure all' Authority e per la metropolitana 56
Fascia di rispetto l' addio di Pra' Viva 57
"Mancati i controlli sistematici dello Stato su Autostrade" 58
Shenzhen e Genova, porti 'sorelle'. I dettagli dell' accordo 59
Genova firma l'accordo con il porto di Shenzhen 60
Hapag Lloyd stabilisce a Genova sede per Sud Europa 61
Navi delle armi, il collettivo autonomo lavoratori portuali: 'I carichi fatti per uccidere non saliranno a bordo"
62
La Spezia
La Spezia batte tutti e lancia il sistema digitale congiunto 63
Gli scali di Spezia e Marina di Carrara più vicini grazie alla digitalizzazione 64
Porti di Spezia e Carrara aumenta l' integrazione 65
Porto Spezia, integrazione nei processi con Carrara 66
Roncallo: "Unifichiamo i servizi nel retroporto di Santo Stefano di Magra 67
L' AdSP del Mar Ligure Orientale punta sulla digitalizzazione in ottica di sistema estendendo i servizi digitali
68
Il Comune "blinda" i lavori del porto adiacenti la città 69
Ravenna
Il porto di Ravenna presenta il suo hub al salone di Monaco 70
Transport Logistic: workshop del Cluster ER.I.C, presentati i membri e il progetto Ravenna Port Hub
71
Il Porto di Ravenna si presenta al Transport Logistic di Monaco con il "Ravenna Port Hub"
72
Convegno dedicato a ER.I.C al Transport Logistic di Monaco 73
Il Porto di Ravenna presenta il suo hub al Transport Logistic di Monaco 74
06/06/2019 Messaggero Marittimo Giulia Sarti
07/06/2019 La Nazione (ed. Livorno) - Il Telegrafo Pagina 42
06/06/2019 Messaggero Marittimo Massimo Belli
07/06/2019 Il Tirreno (ed. Piombino-Elba) Pagina 13
07/06/2019 Il Tirreno (ed. Piombino-Elba) Pagina 17
07/06/2019 La Nazione (ed. Livorno) - Il Telegrafo Pagina 47
07/06/2019 La Nazione (ed. Livorno) - Il Telegrafo Pagina 47
07/06/2019 Il Messaggero (ed. Civitavecchia) Pagina 33
07/06/2019 Il Messaggero (ed. Civitavecchia) Pagina 35
06/06/2019 La Provincia di Civitavecchia
06/06/2019 Ansa
07/06/2019 Il Mattino Pagina 33 Antonino Pane
06/06/2019 FerPress
06/06/2019 Informazioni Marittime
07/06/2019 Stylo 24 GIANCARLO TOMMASONE
07/06/2019 Quotidiano di Puglia (ed. Brindisi) Pagina 14
06/06/2019 Bari Today
06/06/2019 Informare
Marina di Carrara
Velocizzazione e semplificazione procedure 78
Livorno
Rinnovo concessione a Lorenzini Slittano i tempi, tensioni 79
Terminal Darsena Toscana digitalizza l'energia 80
Piombino, Isola d' Elba
Molo Batteria al via i lavori per rialzare il muro paraonde 81
Capuano segretario per gli affari piombinesi 82
Nuovo comandante del porto Oggi passaggio di consegne 83
Pim apre i cantieri Affidati alla Sales i lavori delle vasche 84
Civitavecchia, Fiumicino e Gaeta
Crocieristi, a rischio i servizi 85
Marina Yachting, la società esclusa dà battaglia e presenta ricorso al Tar 86
Marina, ruspe di nuovo in azione sulla spiaggia 87
Celebrity Edge,nave progettata in 3D debutta in Mediterraneo 88
Napoli
Spiagge libere e diporto, stop agli abusi al via i controlli della Guardia Costiera 89
ALIS: collaborazione associazione internazionale RETE e ADSP Mar Tirreno Centrale per ottimizzare relazioni porti e città campane
90
Castiglione riconfermato alla guida dei camalli partenopei 92
Le direttive per fare una strada al porto: mettici sotto un po' di monnezza 93
Bari
La Cassazione deciderà lo stop a Patroni Griffi 95
Inchiesta sul porto di Brindisi, sì del Riesame all' interdizione per il presidente dell' Autorità portuale Patroni Griffi
96
Il Tribunale del Riesame stabilisce la sospensione dal servizio per otto mesi per il presidente dell' AdSP dell' Adriatico Meridionale
97
06/06/2019 La Gazzetta del Mezzogiorno (ed. Brindisi) Pagina 39
07/06/2019 Il Mattino di Foggia Pagina 29
07/06/2019 La Gazzetta del Mezzogiorno (ed. Basilicata) Pagina 41
07/06/2019 Quotidiano di Puglia (ed. Taranto) Pagina 11
06/06/2019 Il Nautilus SCRITTO DA REDAZIONE
06/06/2019 Informare
06/06/2019 The Medi Telegraph GIORGIO CAROZZI
07/06/2019 Gazzetta del Sud (ed. Reggio Calabria) Pagina 33
07/06/2019 Il Quotidiano della Calabria Pagina 18
06/06/2019 Ansa
07/06/2019 L'Unione Sarda Pagina 16
06/06/2019 Ansa
06/06/2019 FerPress
06/06/2019 Il Nautilus SCRITTO DA REDAZIONE
06/06/2019 Informazioni Marittime
06/06/2019 Messaggero Marittimo Giulia Sarti
Brindisi
Porto, via alla rimozione alghe 98
Taranto
Zes Jonica, il sindaco di Tito Graziano Scavone: «Importante tassello per lo sviluppo regionale»
99
«La Zes una opportunità per l' intero territorio» 100
Il futuro del Porto Pressing su Di Maio per gli ex di Tct 101
Taranto e Gioia Tauro, Tarlazzi (Uiltrasporti): a rischio porti e portuali. Urgente emendamento
103
Uiltrasporti, prorogare i finanziamenti alle Agenzie per il lavoro portuale di Taranto e Gioia Tauro
104
Lavoratori del porto di Taranto, allarme dei sindacati 105
Gioia Tauro Crotone Corigliano Palmi e Villa San Giovanni
L' Authority affida la guida della "Piattaforma integrata" 106
Porto, Uiltrasporti lancia l' allarme «Prorogare i fondi all' Agenzia del lavoro» 107
Porti:Colla,Gioia deve diventare porta ingresso Mediterraneo 108
Cagliari
Varchi bloccati e traffico in tilt 109
Lavoratori porto Cagliari in sciopero 110
Porto di Cagliari: Uiltrasporti, preoccupazione alta per tutto il sistema portuale italiano
111
Porto di Cagliari, Uiltrasporti: preoccupazione alta per tutto il sistema portuale italiano
112
Sciopero a Cagliari, Uiltrasporti: "600 lavoratori del trasbordo in bilico" 113
Uiltrasporti sullo sciopero a Cagliari: "Preoccupati per l'intero sistema" 114
Messina, Milazzo, Tremestieri
07/06/2019 La Sicilia (ed. Siracusa) Pagina 26
06/06/2019 FerPress
06/06/2019 Informare
07/06/2019 Giornale di Sicilia (ed. Trapani) Pagina 16
06/06/2019 Informare
Esposto in Procura sull' impianto di gnl 117
Deposito Gnl al porto di Augusta ambientalisti presentano esposto 118
Porto di Augusta: alla R.T.I. Nuova CO.ED.MAR. S.r.l. i lavori di rifiorimento e ripristino statico della diga foranea
119
Al via gli interventi di manutenzione straordinaria della diga foranea del porto di Augusta
120
Trapani
Petizione per chiedere una ringhiera di protezione 121
Focus
Uiltrasporti, uno sbaglio abbandonare i porti nelle mani di compagnie armatoriali e terminaliste interessate solo alla speculazione
122
venerdì 07 giugno 2019
Il Fatto Quotidiano
[ § 2 § ]
venerdì 07 giugno 2019
Il Foglio
[ § 3 § ]
venerdì 07 giugno 2019
Il Giorno
[ § 5 § ]
venerdì 07 giugno 2019
Il Manifesto
[ § 6 § ]
venerdì 07 giugno 2019
Il Messaggero
[ § 8 § ]
venerdì 07 giugno 2019
Il Resto del Carlino
[ § 9 § ]
venerdì 07 giugno 2019
Il Secolo XIX
[ § 1 0 § ]
venerdì 07 giugno 2019
Il Sole 24 Ore
[ § 1 1 § ]
venerdì 07 giugno 2019
Il Tempo
[ § 1 2 § ]
venerdì 07 giugno 2019
Italia Oggi
[ § 1 3 § ]
venerdì 07 giugno 2019
La Nazione
[ § 1 4 § ]
venerdì 07 giugno 2019
La Repubblica
[ § 1 5 § ]
venerdì 07 giugno 2019
La Stampa
[ § 1 6 § ]
venerdì 07 giugno 2019
MF
[ § 1 7 § ]
venerdì 07 giugno 2019 Pagina 16
[ § 1 4 1 7 6 0 3 1 § ]
autorità portuale di trieste
Corrodio intermodale accordo con Düsseldorf
trieste. Il Porto di Trieste prosegue a Monaco nella sua strategia di creazione di corridoi di collegamento con l' Europa centrale. È di ieri la firma di un nuovo accordo tra l' Autorità portuale e l' operatore ferroviario Kombiverkehr, pensato per realizzare un corridoio intermodale tra lo scalo adriatico e il terminal di Neuss Trimodal, situato sul fiume Reno vicino a Düsseldorf e gestito dalla stessa Kombiverkehr.
«Kombiverkehr - commenta il presidente dell' Autorità Zeno D' Agostino - è stato il primo operatore straniero a credere nello sviluppo intermodale del nostro scalo. Rafforzare questa nuova partnership è un modo per affermare la nostra volontà di essere sempre più un porto dal respiro internazionale. Per questo condividiamo il progetto di sviluppare una nostra presenza oltre le Alpi, a Neuss, collaborando con un terminal che ha un grande potenziale a livello logistico».
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Il Piccolo
Trieste
giovedì 06 giugno 2019
[ § 1 4 1 7 6 0 3 3 § ]
Logistica: Fedriga, in autunno delegazione bavarese in Fvg
A fiera Monaco siglata intesa per corridoio Porto Trieste-Neuss
(ANSA) - TRIESTE, 6 GIU - Rinvigorire il protocollo d' intesa del 2016, con particolare attenzione alla collaborazione sui temi della logistica e dell' innovazione applicata alle imprese, e dare attuazione a quel corridoio doganale che, unendo Trieste e Monaco, aprirebbe a nuove prospettive di sviluppo per l' economia dell' Europa centro-meridionale. E' la road- map definita durante il vertice tra il governatore Fvg Massimiliano Fedriga e il ministro agli Affari federali, comunitari e internazionali del Land bavarese, Florian Herrmann: mezz' ora di fitto confronto, alla Cancelleria di Stato a Monaco, che ha abbracciato, oltre agli aspetti tecnici legati alla cooperazione tra le due regioni, anche le relazioni politiche a più ampio raggio tra il Friuli Venezia Giulia e il Land, come riporta una nota della Regione Fvg. Rinsaldare i legami con le aree storicamente e culturalmente affini è, secondo Fedriga, "condizione necessaria per allargare il ventaglio di prospettive per un' economia come quella regionale che, come peraltro dimostrato dal successo dello stand Fvg alla fiera della logistica di Monaco, sta attraversando una fase estremamente ricca in termini di rapporti bilaterali e dunque fortemente votata alla crescita". Di qui, l' invito del governatore al ministro Herrmann a visitare il Fvg in autunno "per prendere visione, assieme al collega Reichhart, dello stato di avanzamento dei singoli progetti e valutare di persona ulteriori piattaforme sulle quali sviluppare il nostro già solido partenariato".
Fedriga è in Germania in occasione della Transport Logistic. Oggi, nell' ambito della fiera a cui partecipano tra gli altri anche Camera di
Commercio della Venezia Giulia e Area Science Park, l' Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale e il gruppo Kombiverkehr hanno siglato un memorandum d' intesa che definisce l' obiettivo comune di promuovere un corridoio intermodale tra il porto di Trieste e il terminal di Neuss Trimodal, collocato sul Reno vicino a Düsseldorf e gestito dalla stessa Kombiverkehr. (ANSA).
Ansa
Trieste
giovedì 06 giugno 2019
[ § 1 4 1 7 6 0 3 2 § ]
Il porto di Trieste sigla accordo con Kombiverkehr per corridoio intermodale con terminal di Neuss
(FERPRESS) - Trieste, 6 GIU - L' Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale e il gruppo Kombiverkehr hanno siglato oggi, presso la fiera Transport Logistic di Monaco di Baviera, un memorandum d' intesa che definisce l' obiettivo comune di promuovere un corridoio intermodale tra il porto di Trieste e il terminal di Neuss Trimodal, collocato sul Reno vicino a Düsseldorf e gestito dalla stessa Kombiverkehr. L' accordo traccia un percorso mirato a sviluppare una partnership strutturale, individuando i prerequisiti in termini di infrastruttura ferroviaria e organizzazione dei flussi logistici tra i due hub, definendo inoltre le future condizioni operative per il raggiungimento di più elevati standard di efficienza. "Kombiverkehr è stato il primo operatore straniero a credere nello sviluppo intermodale del nostro scalo", ha affermato il presidente dell' Autorità di Sistema, Zeno D' Agostino. "Rafforzare questa nuova partnership è un modo per affermare la nostra volontà di essere sempre più un porto dal respiro internazionale. Per questo condividiamo il progetto di sviluppare una nostra presenza oltre le Alpi, a Neuss, collaborando con un terminal che ha un grande potenziale a livello logistico". Il memorandum con l' operatore tedesco Kombiverkehr, conferma il forte legame tra il porto d i Trieste e la Germania, che attualmente si basa su 55 connessioni settimanali. Va sottolineato che tale traffico ha buoni margini di crescita non solo grazie al transit time offerto dalla rotta marittima adriatica, più vantaggiosa rispetto alla via nord-europea, ma soprattutto per gli investimenti ferroviari in corso nello
scalo giuliano, che sta diventando sempre più "porta intermodale" di accesso all' Europa attraverso il Mare Adriatico.
FerPress
Trieste
giovedì 06 giugno 2019
[ § 1 4 1 7 6 0 3 5 § ]
IL PORTO DI TRIESTE SIGLA UN ACCORDO CON L'OPERATORE
KOMBIVERKEHR PER CREARE UN CORRIDOIO INTERMODALE CON IL TERMINAL DI NEUSS IN GERMANIA
D'Agostino: Trieste è sempre di più un porto dal respiro europeo
Trieste L'Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale e il gruppo Kombiverkehr hanno siglato oggi, presso la fiera Transport Logistic di Monaco di Baviera, un memorandum d'intesa che definisce l'obiettivo comune di promuovere un corridoio intermodale tra il porto di Trieste e il terminal di Neuss Trimodal, collocato sul Reno vicino a Düsseldorf e gestito dalla stessa Kombiverkehr. L'accordo traccia un percorso mirato a sviluppare una partnership strutturale, individuando i prerequisiti in termini di infrastruttura ferroviaria e organizzazione dei flussi logistici tra i due hub, definendo inoltre le future condizioni operative per il raggiungimento di più elevati standard di efficienza. Kombiverkehr è stato il primo operatore straniero a credere nello sviluppo intermodale del nostro scalo, ha affermato il presidente dell'Autorità di Sistema, Zeno D'Agostino. Rafforzare questa nuova partnership è un modo per affermare la nostra volontà di essere sempre più un porto dal respiro internazionale. Per questo condividiamo il progetto di sviluppare una nostra presenza oltre le Alpi, a Neuss, collaborando con un terminal che ha un grande potenziale a livello logistico. Il memorandum con l'operatore tedesco Kombiverkehr, conferma il forte legame tra il porto di Trieste e la Germania, che attualmente si basa su 55 connessioni settimanali. Va sottolineato che tale traffico ha buoni margini di crescita non solo grazie al transit time offerto dalla rotta marittima adriatica, più vantaggiosa rispetto alla via nord-europea, ma soprattutto per gli investimenti ferroviari in corso nello scalo giuliano, che sta diventando sempre più porta intermodale di accesso all'Europa attraverso il Mare Adriatico.
Il Nautilus
Trieste
giovedì 06 giugno 2019
[ § 1 4 1 7 6 0 2 9 § ]
Accordo tra il porto di Trieste e Kombiverkehr
Lo scopo è di creare un corridoio intermodale con il terminal tedesco di Neuss Oggi, nel contesto della fiera Transport Logistic di Monaco di Baviera, l' Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale e l' operatore intermodale tedesco Kombiverkehr hanno siglato un memorandum d' intesa che definisce l' obiettivo comune di promuovere un corridoio intermodale tra il porto di Trieste e il terminal di Neuss Trimodal, collocato sul Reno vicino a Düsseldorf e gestito dall' azienda germanica. L' accordo traccia un percorso mirato a sviluppare una partnership strutturale, individuando i prerequisiti in termini di infrastruttura ferroviaria e organizzazione dei flussi logistici tra i due hub, definendo inoltre le future condizioni operative per il raggiungimento di più elevati standard di efficienza. Evidenziando che il memorandum con l' operatore tedesco conferma il forte legame tra il porto di Trieste e la Germania, che attualmente si basa su 55 connessioni settimanali, il presidente dell' AdSP del Mare Adriatico Orientale, Zeno D' Agostino ha sottolineato che
«Kombiverkehr è stato il primo operatore straniero a credere nello sviluppo intermodale del nostro scalo. Rafforzare questa nuova partnership - ha aggiunto - è un modo per affermare la nostra volontà di essere sempre più un porto dal respiro internazionale. Per questo condividiamo il progetto di sviluppare una nostra presenza oltre le Alpi, a Neuss, collaborando con un terminal che ha un grande potenziale a livello logistico».
Informare
Trieste
giovedì 06 giugno 2019
[ § 1 4 1 7 6 0 2 7 § ]
Trieste-Norimberga, D' Agostino presenta il nuovo servizio ferroviario al Transport Logistic
Il collegamento merci tra lo scalo giuliano e la città tedesca partirà a fine luglio. Firmato anche il memorandum per rafforzare gli scambi con il polo logistico lussemburghese di Bettembourg
Doppia partecipazione e nuove proposte per il porto di Trieste al Transport Logistic, la tradizionale fiera di settore in corso a Monaco di Baviera. Lo scalo giuliano - presente con i suoi operatori sia allo stand promosso da Assoporti con le altre Autorità di Sistema, sia all' interno dello stand della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia - ha illustrato il prossimo collegamento ferroviario-merci con Norimberga ed ha sottoscritto il memorandum per rafforzare gli scambi con il polo logistico lussemburghese di Bettembourg. Si è partiti proprio con la presentazione di un nuovo servizio ferroviario che collegherà Trieste con l' hub di Norimberga, situato a nord della Baviera. Il servizio sarà inaugurato a fine luglio con una frequenza bisettimanale per poi incrementare le circolazioni entro la fine del 2019. TRINUR è la denominazione scelta per il collegamento, che racchiude le lettere iniziali di Trieste e Nürnberg, ma soprattutto l' identità strategica del porto di Trieste, da sempre orientata ad accrescere la sua connettività ferroviaria con l' Europa centrale, partendo proprio dal Land bavarese. Il servizio nasce dalla già consolidata collaborazione tra DFDS, gruppo danese leader del trasporto Ro-Ro che detiene il 60% delle quote del terminal Samer Seaports e Alpe Adria, la compagnia che svolge il ruolo di facilitatore per lo sviluppo dei servizi di trasporto intermodale del sistema logistico giuliano, attraverso la gestione di un esteso network a livello europeo. Nella fase iniziale, TRINUR collegherà il molo V di Trieste con quello di TRICON di Norimberga, gestito dal Gruppo "Bayernhafen" e, oltre a trasferire in
maniera sostenibile i volumi di traffico del mercato turco e greco, sarà attrazione per le esigenze di export del sistema industriale del territorio della Baviera. Molto soddisfatto per il lancio di TRINUR il presidente dell' Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale, Zeno D' Agostino: "La Baviera - dice - è da sempre un partner fondamentale con il quale desideriamo lavorare a tutto campo. Il nuovo servizio su Norimberga dimostra come il baricentro delle nostre attività economiche continui a spostarsi progressivamente anche verso Nord. Confidiamo che Norimberga possa essere per noi e Bayernhafen un' occasione di collaborazione sinergica e di ponte per altre aree di mercato, quali la Polonia o i Paesi Baltici. Il nuovo collegamento evidenzia quanto il Land bavarese possa contare su un' integrazione sempre più solida con il porto di Trieste, sviluppata non solo attraverso i servizi giornalieri verso Monaco, ma anche con questo nuovo treno che collegherà Trieste e l' hub di Norimberga. In una seconda fase, il servizio si svilupperà utilizzando come gateway ferroviario di consolidamento anche Cervignano, rivolgendosi dunque ai volumi di traffico generati dal territorio del Friuli Venezia Giulia, in armonia con lo sviluppo della "piattaforma logistica regionale" che l' Autorità di Sistema assieme alle altre istituzioni e piattaforme della Regione FVG sta contribuendo a disegnare. Memorandum per rafforzare il collegamento intermodale Trieste-Bettembourg Consolidare gli scambi tra il porto di Trieste e il polo logistico lussemburghese di Bettembourg, una delle più grandi e moderne piattaforme ferroviarie europee, riconoscendo ancora una volta all' intermodalità un ruolo chiave per lo sviluppo commerciale, ma soprattutto sostenibile, dei rispettivi sistemi logistici. Questo l' obiettivo del Memorandum d' intesa sottoscritto nel contesto della fiera Transport Logistic da Zeno D' Agostino e da Fraenz Benoy, direttore di CFL Multimodal, società controllata da CFL (Ferrovie Lussemburghesi). Con questo accordo CFL punta a consolidare il sistema dei servizi intermodali che costituiscono la dorsale di collegamento tra il porto di Trieste e i mercati dell' Europa Centrale, Regno Unito e Scandinavia attraverso il gateway di Bettembourg, gestito dalla stessa CFL Multimodal. La collaborazione strategica tra l' Authority giuliana e CFL ha origine da un collegamento intermodale avviato già nel 2012. Si tratta di un servizio destinato ai semirimorchi organizzato con tre viaggi di andata e ritorno alla settimana che uniscono Trieste con Bettembourg-Dudelange. Il servizio, che attualmente ha raggiunto 9
Informazioni Marittime
Trieste
circolazioni settimanali, permette lo "shift modale" di oltre 20.000 semirimorchi dalla strada alla ferrovia, contribuendo non solo al decongestionamento di una delle reti viarie più trafficate d' Europa, ma anche alla riduzione dei gas serra e delle altre sostanze inquinanti emesse nell' atmosfera, con un notevole risparmio di circa 35.000 tonnellate di CO2. Il nuovo accordo si pone l' obiettivo di facilitare e incoraggiare ulteriormente, secondo il concetto della "pipeline intermodale", la crescita e l' ottimizzazione dei collegamenti ferroviari lungo il corridoio Trieste-Bettembourg- Dudelange. Il fine è quello di sviluppare servizi caratterizzati da qualità e affidabilità ancora più elevate attraverso l' utilizzo di processi standardizzati e dematerializzati di interscambio dati e documentazione e lo sviluppo azioni commerciali comuni su specifici mercati obiettivo. Agli aspetti informatici e commerciali dell' accordo si aggiungono quelli relativi all' innovazione del prodotto, che sarà favorita dall' utilizzo condiviso e sempre più efficiente di tecnologie adatte al caricamento dei semirimorchi non gruabili. L' accordo prevede inoltre sinergie sull' iniziativa "Belt and Road ferroviaria", visto che entrambi i partner hanno già avviato contatti con la provincia del Sichuan e in particolare con l' area di Chengdu.
giovedì 06 giugno 2019
[ § 1 4 1 7 6 0 2 8 § ]
Porto di Trieste amplia il suo network intermodale
MONACO Consolidare gli scambi tra il porto di Trieste e il polo logistico lussemburghese di Bettembourg, una delle più grandi e moderne piattaforme ferroviarie europee, riconoscendo ancora una volta all'intermodalità un ruolo chiave per lo sviluppo commerciale, ma soprattutto sostenibile, dei rispettivi sistemi logistici. Questo l'obiettivo del
memorandum d'intesa sottoscritto ieri nel contesto della []
Massimo Belli MONACO Consolidare gli scambi tra il porto di Trieste e il polo logistico
lussemburghese di Bettembourg, una delle più grandi e moderne piattaforme ferroviarie europee, riconoscendo ancora una volta all'intermodalità un ruolo chiave per lo sviluppo commerciale, ma soprattutto sostenibile, dei rispettivi sistemi logistici. Questo l'obiettivo del memorandum d'intesa sottoscritto ieri nel contesto della fiera Transport Logistic di Monaco di Baviera da Zeno D'Agostino, presidente dell'Autorità di Sistema portuale del Mare Adriatico orientale e da Fraenz Benoy, direttore di Cfl Multimodal, società controllata da Cfl (Ferrovie Lussemburghesi). Dopo l'annuncio del nuovo servizio per Norimberga, che permetterà di offrire un'alternativa di ingresso da sud per le merci dirette ai mercati del centro Europa, il porto di Trieste conferma la sua dinamicità e vocazione internazionale nel settore intermodale, scegliendo la fiera di Monaco come vetrina per consolidare nuove relazioni commerciali sul fronte ferroviario. Con questo accordo Cfl punta a consolidare il sistema dei servizi intermodali che costituiscono la dorsale di collegamento tra il porto di Trieste e i mercati dell'Europa Centrale, Regno Unito e Scandinavia attraverso il gateway di Bettembourg, gestito dalla stessa Cfl Multimodal. Ho visitato di recente il terminal di Bettembourg afferma Zeno D'Agostino, e sono rimasto impressionato dalla qualità della piattaforma e dei modelli operativi anche sul lato dell'innovazione tecnologica. Lavorare assieme fra partner che condividono queste priorità significa puntare a definire nuovi standard di
eccellenza a livello europeo per le connessioni nave-ferrovia. La collaborazione strategica tra l'Authority giuliana e Cfl ha origine da un collegamento intermodale avviato già nel 2012. Si tratta di un servizio destinato ai semirimorchi organizzato con tre viaggi di andata e ritorno alla settimana che uniscono Trieste con Bettembourg-Dudelange. Il servizio, che attualmente ha raggiunto 9 circolazioni settimanali, permette lo shift modale di oltre 20.000 semirimorchi dalla strada alla ferrovia, contribuendo non solo al decongestionamento di una delle reti viarie più trafficate d'Europa, ma anche alla riduzione dei gas serra e delle altre sostanze inquinanti emesse nell'atmosfera, con un notevole risparmio di circa 35.000 tonnellate di CO2. Il nuovo accordo si pone l'obiettivo di facilitare e incoraggiare ulteriormente, secondo il concetto della pipeline intermodale, la crescita e l'ottimizzazione dei collegamenti ferroviari lungo il corridoio Trieste Bettembourg Dudelange. Il fine è quello di sviluppare servizi caratterizzati da qualità e affidabilità ancora più elevate attraverso l'utilizzo di processi standardizzati e dematerializzati di interscambio dati e documentazione e lo sviluppo di azioni commerciali comuni su specifici mercati. Agli aspetti informatici e commerciali dell'accordo si aggiungono quelli relativi all'innovazione del prodotto, che sarà favorita dall'utilizzo condiviso e sempre più efficiente di tecnologie adatte al caricamento dei semirimorchi non gruabili. L'accordo prevede inoltre sinergie sull'iniziativa Belt and Road ferroviaria, visto che entrambi i partner hanno già avviato contatti con la provincia del Sichuan e in particolare con l'area di Chengdu.
Messaggero Marittimo
Trieste
giovedì 06 giugno 2019
[ § 1 4 1 7 6 0 3 0 § ]
Corridoio intermodale, patto tra Trieste e Kombiverkehr
GIORGIO CAROZZI Monaco - L' Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale e il
gruppo Kombiverkehr hanno siglato oggi, presso la fiera Transport Logistic di Monaco di Baviera, un memorandum d' intesa che definisce l' obiettivo comune di promuovere un corridoio intermodale tra il porto di Trieste e il terminal di Neuss Trimodal, collocato sul Reno vicino a Dusseldorf e gestito dalla stessa Kombiverkehr . L' accordo traccia un percorso mirato a sviluppare una partnership strutturale, individuando i prerequisiti in termini di infrastruttura ferroviaria e organizzazione dei flussi logistici tra i due hub, definendo inoltre le future condizioni operative per il raggiungimento di più elevati standard di efficienza. « Kombiverkehr è stato il primo operatore straniero a credere nello sviluppo intermodale del nostro scalo », ha affermato il presidente dell' Autorità di Sistema, Zeno D' Agostino. «Rafforzare questa nuova partnership è un modo per affermare la nostra volontà di essere sempre più un porto dal respiro internazionale. Per questo condividiamo il progetto di sviluppare una nostra presenza oltre le Alpi, a Neuss, collaborando con un terminal che ha un grande potenziale a livello logistico». Il memorandum con l' operatore tedesco Kombiverkehr, conferma il forte legame tra il porto di Trieste e la Germania, che attualmente si basa su 55 connessioni settimanali. Va sottolineato che tale traffico ha buoni margini di crescita non solo grazie al transit time offerto dalla rotta marittima adriatica, più vantaggiosa rispetto alla via nord-europea, ma soprattutto per gli investimenti ferroviari in corso nello scalo giuliano, che sta diventando
sempre più «porta intermodale» di accesso all' Europa attraverso il Mare Adriatico.
The Medi Telegraph
Trieste
giovedì 06 giugno 2019
[ § 1 4 1 7 6 0 3 4 § ]
Porto, siglata l' intesa per collegare Trieste ad un importante scalo tedesco
Il presidente dell' Autorità Portuale Zeno D' Agostino: "E' un modo per affermare la nostra volontà di essere sempre più un porto dal respiro internazionale". La partnership è stata firmata con i tedeschi della Kombiverkehr, con sede a Neuss, sul fiume Reno e vicino a Dusseldorf
L' Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale e il gruppo Kombiverkehr hanno siglato oggi, presso la fiera Transport Logistic di Monaco di Baviera, un memorandum d' intesa che definisce l' obiettivo comune di promuovere un corridoio intermodale tra il porto di Trieste e il terminal di Neuss Trimodal, collocato sul Reno vicino a Düsseldorf e gestito dalla stessa Kombiverkehr. L' accordo traccia un percorso mirato a sviluppare una partnership strutturale, individuando i prerequisiti in termini di infrastruttura ferroviaria e organizzazione dei flussi logistici tra i due hub, definendo inoltre le future condizioni operative per il raggiungimento di più elevati standard di efficienza. "Kombiverkehr è stato il primo operatore straniero a credere nello sviluppo intermodale del nostro scalo", ha affermato il presidente dell' Autorità di Sistema, Zeno D' Agostino. "Rafforzare questa nuova partnership è un modo per affermare la nostra volontà di essere sempre più un porto dal respiro internazionale.
Per questo condividiamo il progetto di sviluppare una nostra presenza oltre le Alpi, a Neuss, collaborando con un terminal che ha un grande potenziale a livello logistico". Il memorandum con l' operatore tedesco Kombiverkehr, conferma il forte legame tra il porto d i Trieste e l a Germania, che attualmente si basa su 55 connessioni settimanali. Va sottolineato che tale traffico ha buoni margini di crescita non solo grazie al transit time offerto dalla rotta marittima adriatica, più vantaggiosa rispetto alla via nord-europea, ma soprattutto per gli investimenti ferroviari in corso nello scalo giuliano, che sta diventando sempre più "porta intermodale" di accesso all' Europa attraverso il Mare Adriatico.
Trieste Prima
Trieste
venerdì 07 giugno 2019 Pagina 5
[ § 1 4 1 7 6 0 3 7 § ]
L' intervista/ Corrado Clini
«Decida il territorio come e dove spostare le crociere Chioggia ipotesi difficile»
Martina Zambon Ora, fra le altre cose, fa il visiting professor alla Tsinghua di Pechino, si
occupa ancora di ambiente. Ma Corrado Clini, ex ministro proprio all' Ambiente, da veneziano (seppur di terraferma) ha seguito da vicino, spiega, il clamoroso incidente che ha coinvolto la Msc Opera nel canale della Giudecca Professore, in questi giorni si cita spesso il decreto «Clini Passera» che, per Venezia, vieta alle navi sopra le 40 mila tonnellate, di passare per Canale della Giudecca e bacino di San Marco. Mai applicato.
«L' abbiamo firmato il 2 marzo 2012. Si era nel pieno della crisi della Concordia, al Giglio. Forse abbiamo peccato di ottimismo ritenendo che autorità marittima, cioè porto e capitaneria, avrebbero avuto la forza per decidere fra le tre soluzioni sul tavolo. Col senno di poi...
» Venendo all' oggi, come se ne esce?
«La soluzione c' è già, dopo anni di rimpalli, Delrio era riuscito nel Comitatone del novembre 2017 a mettere d' accordo tutti, Porto, Comune e Regione. Per il momento spostare le crociere lungo il canale Vittorio Emanuele per farle arrivare in Marittima.
Una delle tre soluzioni 7 anni fa era, invece, l' approdo a Marghera e secondo me sarebbe un volano formidabile per quell' area unica al mondo» Con l' approdo a Marghera servirebbero comunque investimenti ingenti «Con in mano un piano serio anche di progettazione economica non sarebbe un problema attrarre investimenti privati. Non ci vuole un premio Nobel per capire che quell' area si vende da sola ma è necessario essere credibili».
Chi dovrebbe coordinare l' operazione?
«Comincio a pensare che probabilmente ci vorrebbe la nomina di un responsabile che può essere il sindaco o il presidente della Regione, o entrambi insieme. E, mi guadagnerò degli improperi, aggiungo che servirebbe andare in deroga a molti dei passaggi amministrativi che al momento sono un percorso di guerra. Se è una priorità nazionale, e lo è, una soluzione va trovata subito».
Insomma fa l' autonomista, si decisa su suolo veneto, lontano dalle sabbie mobili romane...
«Lo direi anche se parlassimo di Bari. Ma l' esempio è milanese: l' Expo è riuscito perché c' è stato un forte incardinamento nel potere locale.
Se l' ex sindaco Pisapia e l' attuale, Beppe Sala, non avessero avuto la possibilità di operare, l' Expo non sarebbe stato ciò che è stato» E non potrebbe essere il Porto a coordinare il progetto?
«No perché dipende dal ministero. Serve un potere "eletto". Non una cosa astratta che viene da Roma».
Ora fra le soluzioni si parla anche di Chioggia «Va di moda l' analisi costi-benefici, dubito che l' ipotesi Chioggia la supererebbe».
Sta per affrontare un processo su fondi pubblici drenati da progetti ambientali in Cina e ha commentato «finalmente»
«Finalmente sì, dopo 6 anni di indagini, bene che si possa chiarire concretamente con documenti e fatti».
Corriere del Veneto
Venezia
venerdì 07 giugno 2019 Pagina 5
[ § 1 4 1 7 6 0 4 0 § ]
Toninelli a Venezia per scegliere il nuovo terminal. Accuse al prefetto
Il ministro in video annuncia la visita (senza Brugnaro e Zaia) e punge Zappalorto
Alberto Zorzi VENEZIA Luca Zaia e Luigi Brugnaro l' hanno accusato di non essere mai
venuto a Venezia e di aver bloccato i progetti sul futuro delle grandi navi da crociera? «Presto farò un sopralluogo insieme a Capitaneria di Porto, Autorità di sistema portuale e piloti per ispezionare tutti i siti ipotetici dove si potrà costruire il nuovo terminal crocieristico», replica il ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli. Che se la prende anche con il prefetto Vittorio Zappalorto, che in questi giorni ha più volte ribadito - a partire dalla nota finale del comitato per la sicurezza pubblica tenutosi domenica, a poche ore dall' incidente della Msc Opera, condiviso con tutti gli enti del territorio e le forze dell' ordine - il sostegno all' ipotesi di Marghera a lungo termine e dell' arrivo all' attuale Marittima tramite l' adeguamento del canale Vittorio Emanuele in tempi più rapidi. «Bisogna decidere che cosa fare del futuro di Venezia - ha detto Zappalorto - se si vogliono tenere le navi bisogna scavare i canali e rinnovare il protocollo fanghi». «Mi stupiscono le parole del prefetto che non dovrebbe entrare in un dibattito politico», lo gela Toninelli. «Non ho mai inteso fare polemiche politiche con il ministro, non fa parte del mio ruolo istituzionale - si difende Zappalorto - Sono intervenuto solo per un problema di sicurezza nel quale anche io mi sento coinvolto come rappresentante dello Stato».
Il tour a Venezia del ministro potrebbe essere già la prossima settimana, assicura il suo staff. Sebbene il percorso non sia ancora stato definito, Toninelli dovrebbe visitare non solo i due progetti (delle 13 ipotesi iniziali) su cui si sono concentrati i tecnici del suo ministero - cioè San Nicolò del Lido e Chioggia - ma anche gli altri. E potrebbe andare anche a vedere
quella sponda nord del canale industriale nord di Porto Marghera e lo stesso Vittorio Emanuele.
Non è previsto, a oggi, un incontro con Zaia e Brugnaro.
Toninelli peraltro è tornato sulla polemica dei progetti, mostrando in video «le due paginette» su Marghera («ma è lui che doveva approfondirle», gli avevano già detto il governatore e il sindaco) e invece i due malloppi sui progetti approfonditi, elaborati dai suoi uffici. «Progetti di fattibilità tecnico-economica», afferma.
Oltre a Zaia e Brugnaro, però, ieri anche l' ex sindaco Massimo Cacciari ha attaccato il ministro. «Non capisce niente, poverino, è palese - ha detto a "Un giorno da pecora" su Rai Radio 1 - I 5 stelle sono incompetenti, seppur in buona fede, verranno abbindolati con un progetto alternativo di qualche miliardo che andrà bene a tutti, così com' è accaduto per il Mose». «Il disastro è stato evitato, per puro caso - ha aggiunto Cacciari - Se la nave fosse andata sulla Riva degli Schiavoni o sulle Zattere sarebbe stata una strage». Anche l' ex sindaco è convinto che l' unica via sia quella di spostare le navi a Marghera.
«Si potrebbe attrezzare un' area passeggeri decente», ha concluso. Domani alle 16 ci sarà una grande manifestazione del comitato No Grandi Navi, che ovviamente dopo l' incidente è ancora più convinto delle proprie ragioni. L' obiettivo è un corteo indimenticabile e per questo i «No Nav» vogliono puntare su piazza San Marco e hanno chiesto l' autorizzazione alla Questura.
Oggi in Prefettura il Cosp deciderà il da farsi.
Intanto oggi la procura avvierà la consulenza tecnica che dovrà chiarire che cosa è accaduto alla Msc Opera domenica mattina alle 8.30 e perché quei comandi non abbiano più risposto, facendola schiantare contro la banchina di San Basilio e la nave fluviale River Countess. Gli indagati sono sei, dal comandante della nave al responsabile di terra di Msc, dai due piloti del porto ai due capitani dei rimorchiatori che stavano trainando la nave. Il pm Giorgio Gava nominerà tre tecnici e tanti altri arriveranno dalle difese. Intanto la River Countess, che è uscita malconcia dallo scontro, ha cancellato quasi l' intera stagione estiva. Msc ieri ha comunicato che anche la prossima crociera - che sarebbe partita da Bari domani - è stata annullata a causa dei dubbi sulle tempistiche degli accertamenti: «Avremmo
Corriere del Veneto
Venezia
dovuto ospitare 2451 ospiti da 53 paesi - ha spiegato la compagnia - A loro abbiamo offerto il rimborso completo del biglietto e delle spese di viaggio e anche uno sconto del 50 per cento su una futura crociera».
venerdì 07 giugno 2019 Pagina 10
[ § 1 4 1 7 6 0 4 3 § ]
No Nav, centinaia di mail al prefetto «La protesta in piazza San Marco»
Cacciari: «Precedente? C'è già, la Msc contro la riva». La Costa dirotta la Luminosa a Trieste
Giacomo Costa VENEZIA Le mail sono state inviate a centinaia nella casella di posta
della prefettura, e altrettante sono le firme raccolte online, sui social network, a sostegno dello stesso appello, perché il corteo No Nav di domani «deve concludersi in piazza San Marco». Lo chiedono gli attivisti del comitato e con loro tantissimi cittadini, associazioni, figure istituzionali, rappresentanti del mondo dell' arte e della cultura, tanto che questo pomeriggio si terrà il comitato per l' ordine e la sicurezza pubblica.
La protesta partirà dalle Zattere e, a differenza del passato, sarà tutta tra le calli e i campi veneziani, senza estendersi ai canali e senza alcun tentativo di «bloccare» le crociere in movimento: negli anni scorsi simili operazioni erano terminate con diversi tuffi in acqua e qualche denuncia, questa volta ci si concentrerà sul tentativo di «espugnare» l' area marciana, normalmente interdetta da ogni manifestazione. «Eppure i venetisti ci vengono con gli striscioni ogni anno, e non si dica che è per ascoltare il concerto - ricorda Tommaso Cacciari, leader No Nav che ieri ha rivolto la sua richiesta al prefetto Vittorio Zappalorto - A chi teme che si crei un precedente rispondiamo che è il minimo. Il precedente è stato creato domenica, quando una nave da crociera si è schiantata contro le rive di Venezia». Cacciari nega qualsiasi rischio per l' area monumentale e assicura: «In corteo si potrà venire con il passeggino, marciamo per preservare la città, non certo per vandalizzarla». Lo deciderà il Cosp che dovrà elaborare un piano per domani. Anche perché la manifestazione si preannuncia particolarmente partecipata, tanto che gli attivisti sperano di vedere confermate - con le dovute proporzioni, ovviamente - le cifre del
referendum di piazza di due anni fa, che aveva visto oltre 18mila persone esprimersi contro le grandi navi in laguna.
«Scendere in piazza non è come mettere una croce - dicono i ragazzi di Fridays for Future e del coordinamento Studenti medi - ma speriamo di attivare tante persone contrarie al gigantismo della crocieristica e che normalmente non protestano. Il prefetto aspetta il comitato per la sicurezza, ma solo mercoledì ammetteva che «ci si aspetta di tutto, e quindi niente verrà sottovalutato». «Sinceramente non so immaginare cosa possa succedere di più di quello che é successo con l' incidente della Msc Opera - replica in differita la professoressa Andreina Zitelli - In passato contro il pericolo sfilavano i dogi, le alte cariche e il popolo assieme, partendo proprio da San Marco. Oggi di nuovo i cittadini vogliono sfilare contro il sopruso di Venezia». Alla marcia si stanno unendo ad ogni ora altri gruppi, associazioni, comitati: ci sono i partigiani dell' Anpi (anche se la sezione mestrina aderisce ma senza alcuna intenzione di spingere verso San Marco), i metalmeccanici della Fiom, i residenti scontenti di Quartieri in movimento, i separatisti e gli unionisti del Comune di Venezia, i Cobas e il collettivo universitario Lisc, il gruppo 25 Aprile e il comitato Opzione Zero della Riviera del Brenta.
Intanto al porto sono attese 13 navi per il fine settimana, anche se la Costa Luminosa punterà su Trieste, come ha già fatto in passato, per evitare le proteste.
Corriere del Veneto
Venezia
venerdì 07 giugno 2019 Pagina 11
[ § 1 4 1 7 6 0 4 6 § ]
Toninelli: «Verrò a Venezia a vedere i porti alternativi»
Il ministro annuncia un sopralluogo tra i siti elencati: «Stupito dal prefetto» Massimo Cacciari: «Non capisce niente poverino, è palese, neanche da discutere»
NICOLA MUNARO L' ANNUNCIO VENEZIA Danilo Toninelli, ministro pentastellato alle
Infrastrutture, adesso vuole vedere con i suoi occhi. E annuncia: «Presto farò un sopralluogo a Venezia insieme alla Capitaneria di porto, all' Autorità di sistema portuale e ai piloti e ispezionerò tutti i siti ipotetici dove si potrà costruire il terminal crocieristico che permetterà di non far passare mai più le navi dal canale della Giudecca e dal Bacino di San Marco». Dritto, conciso, deciso a mettere fine una volta per tutte il problema delle grandi navi a Venezia. Tanto che quel «far passare mai più le navi», Toninelli lo sottolinea e lo pronuncia quasi con solennità.
Non prima, però, di aver risposto al Prefetto Vittorio Zappalorto («Mi stupiscono le sue parole perché non dovrebbe entrare in un dibattito politico: ha altre funzioni») e aver attaccato il sindaco Luigi Brugnaro: «Le sue parole invece non mi stupiscono, continua a dichiarare il porto di Marghera progetto già esistente». Sferzate e aperture ad una visita in città tutte condensate in un videomessaggio di 46 secondi diffuso ieri pomeriggio. In cui il titolare del dicastero delle Infrastrutture ha ribadito il proprio pensiero sul progetto delle grandi navi a Marghera, mostrando in video «le uniche due paginette esistenti sul porto di Marghera da oggi a vent' anni a questa parte». Confrontate con «i progetti di fattibilità tecnico- economica - e Toninelli li mostra - che il mio ministero ha preparato in questi mesi».
NEMICI-AMICI Nella giornata delle schermaglie e delle polemiche, con la tensione sul tema che sale sempre di più, a Venezia si sono visti alleati due che mai si sarebbero potuti trovare con la stessa visione del mondo.
A meno che su una cosa: prendersela con il ministro Danilo Toninelli. Massimo Cacciari e Luigi Brugnaro, su questo, infatti, stanno dalla stessa parte. Ed entrambi vanno giù a modo loro: pesanti.
L' EX SINDACO Così Cacciari ieri a Un giorno da pecora, su Rai Radio1: «Toninelli non capisce niente, poverino, è palese, non è neanche da discutere. Vedrete che i 5Stelle, che non sanno nulla e sono del tutto incompetenti, seppur in buona fede, verranno abbindolati con un progetto alternativo di qualche miliardo che andrà bene a tutti, così com' è accaduto per il Mose».
Cacciari si è domandato «se sia chiaro il disastro che è stato evitato, per puro per caso. Se la nave fosse andata sulla riva degli Schiavoni o sulle Fondamenta delle Zattere - ha aggiunto - sarebbe stata una strage. Ma adesso si provvederà a togliere il traffico e il progetto alternativo sarà ancora peggio». Quale sarebbe il percorso alternativo per evitare il passaggio delle crociere a San Marco? «Per il canale dei petroli, che arriva a Marghera - è stata la risposta dell' ex primo cittadino di Venezia - dove si potrebbe attrezzare un' area passeggeri decente».
IL SINDACO Brugnaro ha rincarato quanto già detto nei giorni scorsi, anche lui sulle reti Rai, al Tg2: «Toninelli ha mentito al question time alla Camera, dicendo che non c' è nessun progetto, che non si sa niente, che lui non sa niente e che se c' era, dormiva. Io penso che sarebbe il caso di essere seri, insomma. Si fa presto a dire Non ci sono i progetti esecutivi, non li ha fatti lui. Ecco io penso che sarebbe il caso cominciasse a dire la verità e, poi, con un po' di
Il Gazzettino
Venezia
venerdì 07 giugno 2019 Pagina 2
[ § 1 4 1 7 6 0 4 2 § ]
Velocità ridotta in laguna e obbligo di tre rimorchiatori per le grandi navi
Primo provvedimento della Capitaneria di Porto dopo l' incidente alla Msc Opera. Sabato corteo fino a San Marco
Carlo MionVENEZIA. Tre rimorchiatori per ogni nave al posto di due e velocità di transito passata da sei a cinque nodi. Sono le misure per garantire maggiore sicurezza durante il transito in bacino e in canale della Giudecca alle grandi navi, contenute nell' Ordinanza della Capitaneria di Porto, emessa dopo l' incidente di domenica a San Basilio. Intanto le associazioni che aderiscono al Comitato "No Grandi Navi", ieri mattina, hanno preannunciato in Questura la manifestazione in programma domani pomeriggio con inizio alle 16. Questa volta la protesta non scenderà in acqua come nel passato. Infatti i manifestanti hanno preannunciato alla che ci sarà un corteo dalle Zattere a piazza San Marco.
Le nuove misure di sicurezza adottate dalla Capitaneria di Porto trovano favorevoli i rappresentanti sindacali dei piloti dei rimorchiatori. Spiega Andrea Locatello: «Prima di tutto va la nostra solidarietà ai due comandanti di rimorchiatore che ora si trovano indagati e alla stessa compagnia di rimorchiatori. Si tratta di persone professionalmente preparate e noi siamo certi che hanno operato nel migliore dei modi - continua Locatello -. Sulle scelte della Capitaneria, l' ordinanza è ancora in fase di definizione, noi siamo favorevoli a quanto deciso. Sicuramente garantirà maggiore sicurezza. Stiamo aspettando le nuove scelte e le decisioni politiche su percorsi e dislocazione delle navi passeggeri, non nascondendo una certa preoccupazione per i posti di lavoro».
Tommaso Cacciari portavoce del Comitato No Grandi Navi spiega:
«Questa volta vogliamo riprenderci la città e arrivare in piazza San Marco
dove le grandi navi possono transitare, ma i cittadini non possono protestare. Infatti va ricordato che c' è un' ordinanza del Prefetto che vieta le manifestazioni a San Marco. Al Prefetto diciamo: La Msc Opera, schiantatasi domenica scorsa contro la banchina di San Basilio, provocando danni e feriti, ha dimostrato al mondo intero che è possibile quello che in tutti questi anni denunciavamo e che le Autorità competenti hanno per anni negato, consentendo la deroga al Decreto Clini-Passera che dal 2012 vieterebbe l' accesso al bacino di San Marco e al canale della Giudecca alle navi oltre le 40.000 tonnellate di stazza lorda. Se le grandi navi hanno potuto, fino ad ora, accedere al centro della città in deroga a leggi dello Stato in nome del profitto, ci pare giusto che, per un giorno, in deroga a provvedimenti amministrativi che vietano la Piazza alle manifestazioni, sia consentito ai cittadini di esprimere il loro dissenso a San Marco».
Intanto Costa Crociere annuncia che domani, in vista della manifestazione, farà arrivare la sua Costa Luminosa a Trieste al posto di Venezia.
Massimo Cacciari, ex sindaco di Venezia, a "Un Giorno da Pecora" su Rai Radio1, ha detto: «Le grandi navi vanno dirottate per il canale dei petroli, che arriva a Marghera, dove si potrebbe attrezzare un' area passeggeri decente.
Toninelli ha già detto no a questa opzione perché non capisce niente. Vedrete che i 5 Stelle , che non sanno nulla e sono incompetenti, seppur in buona fede, verranno abbindolati con un progetto alternativo di qualche miliardo che andrà bene a tutti, com' è accaduto per il Mose».
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La Nuova di Venezia e Mestre
Venezia
venerdì 07 giugno 2019 Pagina 3
[ § 1 4 1 7 6 0 3 9 § ]
L'ingegnere, tra i massimi esperti di idraulica lagunare: «Si continua a progettare interventi sbagliati come il canale dei Petroli. E il mare si alzerà». Gli effetti dei passaggi sui bassi fondali
D'Alpaos: «Dentro la laguna la portualità non ha futuro»
L' ESPERTO«L' unico modo per salvare la portualità è quello di pensare a un nuovo porto fuori dalla laguna». Non è soltanto una questione di sicurezza.
Del rischio che una grande nave può portare all' integrità della città più
La Nuova di Venezia e Mestre
Venezia
Del rischio che una grande nave può portare all' integrità della città più bella del mondo, come si è visto con l' incidente di domenica. I bassi fondali in laguna centrale, nell' area di Boccalama a lato del canale dei Petroli, non sono più tali. Si è passati da poche decine di centimetri a oltre quattro metri. Ogni anno un milione di sedimenti se ne va in mare.
Barene e bassi fondali non esistono più, la laguna si sta trasformando in un braccio di mare. «Per salvare la portualità non si può che pensare alla svelta un grande terminal fuori della laguna. Dentro, in qualunque parte si faccia, è destinato a soccombere di fronte all' innalzamento del livello del mare».
Luigi D' Alpaos, 72 anni, è stato professore di Idraulica all' Università di Padova con Augusto Ghetti. Una delle massime autorità riconosciute nel campo dell' idraulica lagunare. Quasi un «Sabbadino» dei tempi nostri.
Che mette in guardia, senza peraltro trovare ascolto, dai rischi degli interventi sbagliati.
Non ha più fiato a furia di spiegare che «la laguna è un corpo delicato, da preservare prima che sia distrutta».
Proprio in questi giorni ha dato alle stampe la sua ultima fatica che si chiama «Sos laguna». Volume di 260 pagine edito da «Mare di Carta», in cui traccia la storia recente delle grandi opere. Con un sottotitolo
eloquente: «Salviamo Venezia e la sua laguna dai prenditori ingordi e dai tecnici e politici senz' anima».
Parole pesanti, professore.
«Purtroppo sono pessimista. Vedo che nonostante le evidenze scientifiche si continua a progettare interventi distruttivi. E sbagliati».
A quali si riferisce?
«Messi da parte scavi di nuovi grandi canali come il Contorta e le Tresse, che avrebbero compromesso l' equilibrio lagunare, adesso si torna a parlare del Vittorio Emanuele».
Per fare arrivare le navi all' attuale Marittima passando da Malamocco.
«Dicono che sia il minore dei mali. Ma forse non hanno bene studiato le carte».
Che significa?
«Che per fare entrare le grandi navi nel Vittorio Emanuele bisognerebbe allargare la curva. Costruire un bacino di evoluzione profondo e lungo una volta e mezzo quelle navi, almeno 500 metri .
Un disastro ».
Cosa bisognerebbe fare allora?
sedimenti che poi vanno a finire in mare. Le profondità aumentano. E la laguna muore».
Per questo lei dice che le grandi navi non possono più entrare in laguna?
«Sì. Ma anche per una ragione economica. La portualità dentto la laguna non ha futuro, per via dell' innalzamento del livello del mare.
E così progettare soluzioni a Marghera o in Marittima significa ritrovarci tra pochi anni di nuovo in emergenza.
Non è possibile».
--Alberto Vitucci BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI.
venerdì 07 giugno 2019 Pagina 3
[ § 1 4 1 7 6 0 4 1 § ]
il ministro a venezia la settimana prossima
Toninelli: «Un sopralluogo in laguna con i piloti e il Porto per decidere»
VENEZIA Sopralluogo in laguna nei primi giorni della settimana prossima.
Il ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli annuncia che verrà a Venezia per verificare di persona - «insieme alla Capitaneria di porto, ai piloti e all' Autorità portuale» - i siti dove si potrebbero installare terminal alternativi per le grandi navi da crociera. Attacca il prefetto Zappalorto.
«Mi stupisce che un prefetto entri nel merito politico delle questioni». E anche il sindaco Luigi Brugnaro. «Dice che c' è un progetto su Marghera.
Io ho ricevuto solo due paginette sull' ipotesi Marghera.
Il mio ministero invece sta studiando progetti di fattibilità per altre soluzioni. Io non ho bloccato nulla». Ieri sera, riunione al ministero con i tecnici e la Struttura di Missione. Nei prossimi giorni ci potrebbe essere anche l' incontro conla Clia, la rappresentanza internazionale degli armatori. Per sfuggire all' accerchiamento - e agli attacchi delle ultime ore dalla Lega, Forza Italia, Pd e da Comune e Regione, favorevoli all' ipotesi Marghera, Toninelli studia il rilancio. La proposta «a lungo termine» che potrebbe essere Chioggia o il Lido. E intanto un provvedimento che faccia ordine. L' obiettivo, ha ripetuto, è quello di dare un segnale. Di riduzione dei passaggi e delle dimensioni delle grandi navi.
«Aprendo» sulla questione del Vittorio Emanuele. Che però non dovrà essere allargato. Ma riportato ai fondali del Piano regolatore, per consentire il passaggio di navi di dimensioni medio-piccole.
Per questo il ministro ha anche sollecitato la conclusione dello studio sui sedimenti, preparato dal Provveditorato e dai suoi esperti. La modifica
del protocollo fanghi in vigore da 25 anni. Che consentirebbe di accelerare alcune operazioni di dragaggio.
Ma il canale Vittorio Emanuele, che il sindaco vuole subito come «soluzione provvisoria» per non fermare le crociere ha un problema di Valutazione di Impatto ambientale. E viene visto con sospetto dagli ambientalisti. «Non può preludere», dicono i comitati, Italia Nostra in testa, «a un allargamento del canale dei Petroli».
Rebus non risolto, dunque. Come finirà? Un segnale va dato all' opinione pubblica mondiale, dopo la tragedia sfiorata di domenica e l' impressionate impatto della grande nave in avaria contro il battello carico di turisti e la banchina. Non potrà essere l' eliminazione delle crociere, ma sicuramente una loro riduzione. E una diversa distribuzione anche nell' arco della settimana.
Sull' ipotesi dello spostamento del traffico delle grandi navi da crociera a Porto Marghera, il presidente dell' Ente Zona Sergio Lucchi ha ricordato che l' Ente «non è contrario alla soluzione di una nuova Stazione Marittima sul Canale Nord, a patto che vengano tenute in debito conto le criticità già evidenziate all' Autorità di Sistema Portuale e purché via sia una condivisione delle scelte con le industrie interessate».
--A.V.
La Nuova di Venezia e Mestre
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