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COMUNICATO STAMPA

Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale: Influenza stagionale, vaccinare tutti i bambini, non solo quelli a rischio

Un segreto per prevenirla? Lavarsi bene le mani

Roma, 15 novembre 2010 – Somministrare la vaccinazione influenzale a tutti i bambini, non solo a quelli che soffrono di malattie croniche: è la raccomandazione che la Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale rivolge ai medici e alle famiglie a seguito della campagna vaccinazione influenzale promossa dal Ministero della Salute.

Secondo gli ultimi dati pubblicati dal Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione dell’Istituto Superiore di Sanità, la fascia d’età più colpita dai virus influenzali risulta essere quella pediatrica, che va da 0 a 14 anni, con un’incidenza pari a 1,43 casi per mille assistiti (1,92 per mille nella fascia dei bambini più piccoli di 0-4 anni e 1,18 per mille nella fascia 5-14 anni)1.

Il Ministero della Salute offre il vaccino gratuitamente ai bambini diabetici, asmatici, cardiopatici e, in generale, che soffrono di malattie croniche (quasi 20 mila in Italia) che rischierebbero, in caso di contrazione del virus, gravi conseguenze per la propria salute.

Per tutti gli altri bambini, invece, è il pediatra a decidere caso per caso l’opportunità del vaccino.

I Pediatri della Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale consigliano di vaccinare tutti i bambini, anche quelli non affetti da malattie croniche, a partire dai 6 mesi d’età soprattutto se frequentano scuole e asili nido, in quanto i vantaggi medici e socioeconomici della vaccinazione sono maggiori dei potenziali rischi.

“Tra i bambini sani, coloro che possono trarre particolare beneficio dalla vaccinazione influenzale sono i soggetti di età compresa tra i 6 mesi e i 5 anni – sottolinea la Professoressa Susanna Esposito, Segretaria della SIPPS e responsabile del gruppo di lavoro sull’influenza sottolinea – infatti, numerosi studi hanno evidenziato come il rischio di ricovero, i cicli di terapia antibiotica assunti e la frequenza di complicanze in corso di influenza siano particolarmente elevati in questa fascia d’età.”

In ultima analisi, vanno considerati anche i benefici socioeconomici che comporta la vaccinazione. Il Professor Giuseppe Di Mauro, Presidente SIPPS e Delegato delle Società affiliate SIP sostiene in proposito: “Il virus dell’influenza viene facilmente trasmesso a coloro che vivono nello stesso ambiente, provocando una rapida diffusione della malattia, che causa disagi nella comunità e nella famiglia, come l'aumento delle visite mediche e la perdita di giorni di scuola e di lavoro.”

L'importanza della prevenzione

lavarsi bene le mani e curare l’igiene personale

C’è un altro aspetto molto importante che i pediatri della SIPPS raccomandano ai propri pazienti e alle mamme: si tratta della prevenzione, che passa innanzitutto da un'igiene scrupolosa delle mani; lavare le mani spesso con acqua e sapone o con gel alcolico è una misura efficace per prevenire l’influenza, come sostenuto anche dall’OMS. Usare acqua e sapone per almeno un minuto e chiudere il rubinetto con una salviettina sono alcuni dei gesti

“salva-salute”. Da non dimenticare, poi, che altre misure di igiene personale dovrebbero sempre essere insegnate ai bambini, come quella di utilizzare fazzoletti di carta per coprirsi naso e bocca quando si starnutisce o si tossisce.

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I microrganismi patogeni dell’influenza persistono per 15 minuti sulle mani e per 48 ore sulle superfici. Ad esempio, ciò significa che negli asili nido un bambino influenzato, giocando può diffondere rapidamente il virus ai suoi compagni e di conseguenza, alle loro famiglie.

Ecco un foglio illustrativo su come lavarsi le mani:

Fig.1

Come lavarsi le mani con acqua e sapone

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1 dati a cura del Centro nazionale di epidemiologia, sorveglianza e promozione - 43° settimana di sorveglianza

UFFICIO STAMPA: GAS COMMUNICATION S.r.l.

Paola Perrotta – Livia Gelosi Tel 06 68134260

[email protected] [email protected]

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