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il PIANO REGIONALE DI ASSISTENZA TERRITORIALE, previsto dall’art

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Academic year: 2022

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Interrogazione n. 131

presentata in data 25 marzo 2021

a iniziativa delle Consigliere Ruggeri, Lupini

USCA, ADI, infermieri di famiglia e di comunità. A che punto è l’attuazione del Piano Regionale di Assistenza Territoriale?

a risposta orale

Le sottoscritte Consigliere regionali Premesso che:

- il PIANO REGIONALE DI ASSISTENZA TERRITORIALE, previsto dall’art. 1 del D.L. n.

34 del 19 maggio 2020 (Decreto Rilancio), è stato approvato con la D.G.R. n. 1423 del 16.11.2020;

- il suddetto Piano Regionale prevedeva che “Al fine di una riorganizzazione efficace dell’assistenza territoriale è indispensabile un coinvolgimento attivo dei professionisti e dei servizi implicati nell’erogazione delle specifiche prestazioni e nella presa in carico del paziente a livello domiciliare e residenziale.”

Rilevato che:

- alla data della approvazione del Piano Regionale di Assistenza Territoriale risultavano operative nelle Marche n. 32 Unità Speciali di Continuità Assistenziale (USCA);

- alla data della approvazione del Piano Regionale di Assistenza Territoriale nella Regione Marche, su una popolazione over 65 anni di 37.8321 persone (dato ISTAT Marche 2019), le persone assistite a livello domiciliare erano 12.566, pari al 3,32%;

- alla data della approvazione del Piano Regionale di Assistenza Territoriale nella Regione Marche, su una popolazione under 65 anni di 1.165.215 (dato ISTAT Marche 2019), le persone assistite a livello domiciliare erano 1.378, pari allo 0,118%;

Considerato che:

- il Piano Regionale di Assistenza Territoriale prevedeva che il numero delle “equipe” USCA andasse ulteriormente aumentato in relazione all’evoluzione dell’emergenza pandemica.

A tale riguardo sarebbe stata inviata, dal dirigente competente sul personale, una nota all’ASUR, Aree Vaste e Distretti, con precisa indicazione di potenziare nel minimo tempo tecnico le USCA, e di riaprire la possibilità di presentare domanda ai medici per aggiornare l’elenco delle disponibilità;

- in merito all’Assistenza Domiciliare Integrata il “Decreto Rilancio” pone come obiettivi quelli di aumentare al 6,7% la percentuale degli assistiti presi in carico a livello domiciliare di età superiore ai 65 anni, ed al 0,3% la percentuale di quelli di età inferiore ai 65 anni;

- il comma 6, dell’art. 1 del “Decreto Rilancio” prevede che anche i medici specialisti ambu- latoriali interni possano entrare a far parte delle USCA, da coinvolgere nell’ambito della presa in carico domiciliare e residenziale di specifiche patologie.;

- il comma 7, dell’art. 1 del “Decreto Rilancio” prevede che ai fini della valutazione multidi- mensionale dei bisogni dei pazienti e dell'integrazione con i servizi sociali e socio sa- nitari territoriali, le aziende e gli enti del S.S.N., a supporto delle USCA possano conferire incarichi di lavoro autonomo, anche di collaborazione coordinata e continuativa, a professionisti del profilo di assistente sociale, regolarmente iscritti all'albo professionale;

- il comma 7 bis, dell’art. 1 del “Decreto Rilancio” prevede che, nel rispetto dei limiti della spesa per il personale degli enti del Servizio sanitario nazionale e ai fini di una corretta gestione delle implicazioni psicologiche e dei bisogni delle persone conseguenti alla pandemia di COVID-19, gli enti del Servizio sanitario regionale, a supporto delle unità speciali di continuità assistenziale possano conferire incarichi di lavoro autonomo, anche

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di collaborazione coordinata e continuativa, a soggetti appartenenti alla categoria professionale degli psicologi di cui alla legge 18 febbraio 1989, n. 56, regolarmente iscritti al relativo albo professionale;

Considerato inoltre che:

- la figura dell’Infermiere di famiglia e di comunità è una componente innovativa dell’assistenza territoriale, di cui il “Decreto Rilancio” prevede, al comma 5 dell’articolo 1, l’immissione strutturata nel sistema di assistenza territoriale per potenziare la presa in carico sul territorio dei soggetti infettati dal COVI-19;

- per l’assunzione degli infermieri alla Regione Marche sono state assegnate risorse pari a

€ 8.526.714,16 per l’anno 2020 e € 12.304.060,80 per l’anno 2021;

- il Piano Regionale di Assistenza Territoriale prevedeva che l’ASUR dovesse procedere al reclutamento di infermieri in numero pari a 8 unità ogni 50.000 abitanti, attraverso assunzioni a tempo indeterminato per ognuna delle due annualità.

INTERROGA

Il Presidente della Giunta per sapere:

il numero delle USCA attualmente operative sul territorio regionale, in particolare suddivise per provincia, e la percentuale corrente degli assistiti presi in carico dai servizi di Assistenza Domici- liare Integrata di età superiore ai 65 anni, e di età inferiore;

- se fanno parte delle USCA anche medici specialisti ambulatoriali interni, psicologi e assistenti sociali, come consentito dal “Decreto Rilancio”;

- se si è provveduto al reclutamento di infermieri in numero pari ad 8 unità ogni 50.000 abitanti, come consentito dal “Decreto Rilancio” e previsto nel Piano Regionale di Assistenza Territoriale;

- a che punto di attuazione sono le altre azioni previste nel Piano Regionale di Assistenza Territoriale, e quali iniziative si intendono prendere per accelerare l’attuazione del suddetto Piano.

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