LA VEDOVA
DELIRANTE DRAMMA BUFFO
PER MUSICA
IN DtJE ATTI
DA RAPPRESENTARSI NEL
FI TEATRO ALLA SCALA
NelV Autunno
del 1814.MILANO
BALLE STAMPE
DIGIACOMO PIROLA
dicontro al sud^ello R. Teatro.
PERSONAGGI. s
ELISA
,vedova
. ^:-Jia diSignora Marta ìlarchesmL
SEMPRONIO
, ricco K-gcsiante.Sig,
Luigi
Pacini.VALERIO
,amante
d'Elisa.Sig.
Luigi Mari.
BERNARDINO,
Collegiale, semplice,promesso
sposoad
Elisa.Sig. Filippo Galli.
SOFIA
, altra figlia diSempronio.
Signora
ElisabettaCoda.
Fabrizio
, giovane di studio inCasa
diSem,
pronio,ed amante
di Sofia.Sig. Pietro V'asoli.
c
Amici
diCasa
diSempronicc Coro
di] ^
i Suonatori.
Servitorij che
non
parlano»Jju
Scena
$i passa in Viterho.4
In mancanza
dellaPrima Don^a
, canterà la Signora ElisabettaCoda.
In mancanza
delTenore,
supplirà il Sig.Ga-
spare Martinelli.
ILa Tìuisica è di composizione del Sig.
Maestro
Pietro Generali.
DECORAZIONI SCENICHE.
Sala terrena corrispondente
àd un
Giardino*Boschetto
con
berc€au illuminato, ec.Camera
remota.Delle suddette
Siene
, la seconda è riadattata^e le altre
due
sononuove
disegnate e dipinteDAL
SiG.Giovanni Perego.
Maestro
alCembalo
Sig.
Vincenzo
Lavigna.Primo
Vioìino,Capo
Orchestra Sig. Alessanaro Rolla.j4ltro
Primo
Violino in sostituzione alSig. Rollai Sig.Giovanni
Cavinati,Primo
P^iolino de^Secondi
Sig. Pietro Bertuzzi.
Primo
T^iolino per i Balli Sig.Ferdinando
Pontelibero,Primo
J^ioloncello alCembalo
Sig.
Giuseppe
Storioni.^Itro primo
T^ioloncello Sig. Pietro Rachelle.—
tmPrimi
Clarinettiper V Opera. pei
BaìU.
Sig.
Giuseppe Adami. —
Sig. Pietro Tassistri.Primo Corno
diCaccia
Sig. Luigi Beloli,
Primo
Fagotto Sig.Gaudenzio
Lavarla*Primi C
ontrabbassiSig.
Giuseppe Andreoli —
Sig.Giovanni
Iserik.Direttore del
Coro
Sig.
Gaetano Terraneo^
Copista della
Musica^
e Suggeritore Sig.Carlo
Bordoni.Imentoré
degli abiti,ed
attrezzi Sig. (jriacomo Pregliasco,R.
Disegnatore,Macchinisti Signori
Francesco
Pavesi— Antonio
Gallina.Capi
Illuminatori SignoriTommaso Alba — Antonio Mar
uzzi.JBerrettonaro Sig.
Giosuè
Parravicine.Capi
SartiDa Uomo
.
Antonio
Rossetti.Da donna
Sig.
Antonio
Majoli.IFIGENIA IN TAURIDE
PRIMO BALLO
ÈROITRAGICO PANTOMIMO
IN
CINQUE ATTI composio
e direttoDAL
SIG.URBANO
GARZIA-.LA
FONTANA DELLA GIOVENTÙ
SECONDO BALLO COMICO PANTOMIMÒ
IN
DUE ATTI composto
e direttoDAL
SIG.PIETRO ANGIOLINf.
PERSONAGGI BALLERINI.
Inventore e Compositore de^Balli Sio. Pietro Angiolini.
Primi Ballerini serj Signori
Antonietta Mìllicr
—
Caterino Titus, Teresa Coralli.Altro Primo Ballerino Sig. Filippo Bertini.
Ballerini dell*Accademia dei TeatriReali Signori
Cecilia Cliabert. Frane. ZaverioMerante. Giuseppa Angelini Giuseppa Pacini,
Giuditta Soldati.
Giovanni Grassi
Carlo Girard.
Stefano Bhalotte.
Cario Giannini, SecondiBallerini
Signóri Giovanni Bianclii -
Margherita Bianchi.
Maria Combi.
Domenico Rossi«
Primi Balleriniper le Parti Signori
Luigi Costa
—
Gaetano Gheriiii.Celestina Vigano
—
Marietta Bresciani.Signori Giuseppe Nelva.
Carlo Casati.
Giuseppe Rimoldi.
Giovanni Goldoni.
Carlo Gallieni.
Carlo Parravicini, Gaspare Arosio.
Giacomo Gavotti.
Gaetano Zanoli.
Luigi Corticelli.
Giuseppe Villa.
Carlo Mangini.
Giovanni Baranzonl.
Francesco Citterio.
Stefano Prestinari.
Francesco Tadiglierii
Corpo di Ballo
Signore Teresa Ravarini.
Barbara Albuzio.
Francesca Trabattoni, Maddalena Bianeiardi.
Agostina Rossetti.
Massimigliana Feltrini.
Caterina Massini.
Antonia Barbini Casati.
Angela Nelva.
Anna Mangini.
Eufrosia Costamagua.
Antonia Fusi.
Maria Ronzoni.
Giuseppa Monti.
Marianna Costa.
Rosa Bertoglia.
TexesaSedotti.
ATTO PRIMO.
9
SCENA PRIMA.
Sala terrena in
Casa
diSempronio
corrispondentead un
Giardino.Valerioy Sofia^ Fahrizio.
Sorte Sofia
da una
porta laterale^ ed introduce Fahrizio dallacomune
^ la quale lascia aperta^Sof.
h^ì^mo
soli, omio
carino,*
Possiam
stare in libertà.Fab. A
te cara , a te vicino,
Che bramare
il cornon
sa.Sof.
Mi
vuoibene
?Fab. Tanto
tanto.Sof.
A me
sola?Fab.
EterniDei!
Lo
sa ii Ciel, gliDei
lo sannoQuanto amore
in senmi
sta.Sof.
Caro,
caro, a me- sei tanto!Fab. Ah!
mostrartelo vorrei;a
2Ma
il destin si cangerà.Fab.
Sappi... (osservando dallacomune)
Scf^Ebben
...
Fab. Ma
alcun s'appressa;Sof. Quella faccia par la stessa.*.
a
2 Ritiriamci qui in disparte,E vediamo
chi sarà,(5i celano alcun poco)
I*
m ATTO
{Comparisce
ì/^alerio dallacomune
^ e siferma:
^indi si a^anza^
guardingo
^ ed appassionato)FciL Guida
i miei passi,Amor
A
lei, chem'
ard^ il cor.Stanco
di palpitar,
Oppresso
dalpenar
,
Qui
pace troverò,
O
a'piedi suoi morrò.So/, Capperi! parla in epico!
JFbè. E' qualche innamorato.
f^al. In questo orrendo stato
Più
viverenon
so.Fah» Sono quà,
Signor, son io,E
conforto presto avrete.Sof.
Voi commosso
il corm'avete
:Siam
noi pure innamorati.I^ab,
lo
delramo
dei spiantati.Sof,
E
per voi,che
far possiamo?F^aL Amo
Elisa.Sof.
Mia
sorella!ì^aL E
la perdo!Sof.
^ Bagattella!
f^uL Mille doppie io vi regalo,
Se
la fate ame
sposar.Fah.
Mille doppie! è vostra, è vostra.Sof.
(Mi
potrei così sposare) ì^al.Non mi
fate lusingar.Fah. Non
vi state ai disperar.a 5 La
speranza m'invita,m'accende,
E
dolcezza m'inspira, e diletto:Brilla, e balza, e s'accende nel petto
Per
la gioja contento ilmio
cor./^ai.E tanta,
amico mio,
tanta da voi Felicità inattesalo
mi debbo
aspettar?Fab: Non
son chi sono>PRIMO.
tiSe
pria che spunti il giorno, Elisanon
è vostra/P^aì.
Ma
SUDpadre
Lo
sposo destinò.Fah.
Si,un
Collegiale.J^alJE sposarlo acconsente?
Fah.lì
nuovo
sposo ancornon ha
veduto.Sof^ Oggi arrivare ei deve.
V^al, ^
Ah! me
perduto!'JFa&.Non temete o
Signore,Sof. Ella
non l'ama:
Solol'estinto
ha
inmente,
esempre
ilchiama.JPab.Le parlaste voi
mai?
/^aZ.
Appena
Yamor mio
svelarle osai Dellamia
cetra alsuono
AUor
che amezzo
il corsoVedea
giunta la notte.Fah, E
dessa?Val. Pronta
Veniva ad
ascoltarmi*Fab. E
perchèmai
Usar
tanti riguardi?..Yi
conosce?Val.M.ì vide, m'osservò...
ma
ignora affatto, Ch'io siagerman
di quello,Che
le uccise in duelloun
di lo sposoPer
cui tanto sospira.Sof.
Ah!
chemai
sento!Fab.Ho
capito abbastanza;Subito a casa andate
Le
mille doppie a preparar,Val. Ma
voi...i'bb.Ma
io fra pochi istantiVi attenderò al Caffè.
P^al.
E non
degg'io...JFab.Altro saper.
VaL Di
voimi
fido: addio. (parte)ATTO
SCENA IL
Fabrizio, e Sofia.
Fah.^enlì:
inpoche
parole, io vo'lntrodurlo In abitOvdaMedico:
procuraDi
dir eh' è,un uomo
celebre ora giunto.Sof.
Ma bada
a quel che fai.Fah.Se ho
talentodavvero
oggi vedrai. (parte) Sof.Gran
furfante è colui! quasiscommetto,
(sorte
un
Servo)Che
vincerà l'impegno.Come!
..Oh
diavolo!E
arrivato lo sposo? ora amio
padreCorro
a darne lanuova: ma
burlatoResterà il Collegiale
innamorato.
(parte)SCENA
ITI.Sempronio
y eBernardino.
{Da una
porta laterale si presentaSempronio con
Servitori, i quali partonoa
suotempo
per introdurreBernardino.
)Sem.
^V"ia, staffieri, incontro andateAl mio
generosecondo
,Che
daltalamo
infecondoVien
la polvere a spazzar. {i Servi BerrDal
Collegio iomi
presento partono)Alla
camera
nuziale:Un
marito collegiale E'una gemma
da legar.Sem. Oh
qual figlia io t'ho serbato!Quale
amabile beltà !Ber. Eh
lo so, sono informato;Me
rha
detto ilmio
papà.PRIMO.
i5Sem. Occhi
neri ....Ber,
Ah
benedetti!Sem. Bocca
stretta....Ber,
Oh
bella cosa!Sem. Uh
bel taglioBer. .
Oh
che piacere !Sem. Che manina
1Ber. Bella cosa!
Sem. Che
bel piede!Ber. ^
Che
piacere !a
2Ah
g^?^ proprio fortunatoDi
sposar sìvago
oggetto;Di
piacere , il cor nel pettoÙìkf
^""^%altellar.ti veggo
Che
beirincontro,
Che
sorte è questa:Quasi
più in capoNon ho
la testa, Ballarmi
sentoPer
il contentoDa un
foco elettrico,Che
in senmi
stà,àS'e??!.
Genero
,amico,
è giunto11 fortunato istar^e.
In cui posso il
mio
sangue unire ài tuo.Che
bei giorno è perme
!T'ho
conosciuto All'età di quattr anni :Chi mai mi
avrebbe detto,
Quando
ti regalava le ciambelle, (jhe con'^orte amia
figlia diverresti !Oh
che casi imprevisti sonmai
questi !Ber.Ma
ilmondo
va così: ciuniamo
tuttiPer
ignota attrazione:E
questa è la questione ,Che
in collegioben
spesso si faceva;r4
ATTO
£
ilmaestro
diceva,Che
le bestie purs'amano
A
vicenda fra lor , amici sonoCol
pc^lledro il cavallo^11 cagnolin col
cane;
E
qiial ciamiamo
noi,s'aman
del pariFra
somari i somariSem. Oh
che talento!Tu
sei un' arca di scienze,un
gran portento^i5er.Voi
mi
fate arrossir:non
più, vi basti:Non
voglio esser lodato.Ma
la sposa?...La
sposa vo'veder
voi già sapete...5e77i.Ebben a Elisa
andiam
:non
ti sgomentiUna amara
accoglienza:ha sempre
inmente Quel
suo sposo trafitto. ..
Ser
Consolarla saprò : son grazie al cieloUn uomo
tal, che collo studio, e l'arteSa
prender posto, e conficcarsi in parte^SCENA IV.
Sofia, e detti,
Sof j^hì
Signori, accorrete; Elisaappena Più
reggere possiamo : è quasi giunto Il delirio aireccesso;E
più accostarsi a leinon
è permesso.J5er,
Buone nuove
davvero!òtm.ìì
medico mi
disseChe
ci volea marito; ed io lo reco:Genero
mio, sii chiodo, e vienimeco,
Sof. Ella qui giunge.Sem. Oh come
è spaventata!jBer
Non m'impiccio con donna
indiavolata (nel 5*em.Fermati
,non
fuggir. f^ggi-^^Her Timor mi
desta.«S'erri.Scegli il
tempo opportuno,
è qui t'arresta.PRIMO.
SCENA V.
Elisaj che sorte
smaniosa
in atto eroico, poi siferma
agitata e timorosa,come
se {ledesse Vombra
dello spo^o; indi staggiràcome
perfermare
Vombra
che lefugge
, e detti.Elis. \l arresta,
oh Dio
! t'arresta,
Ombra
diletta, e cara:Vedi
lapena amara
,
Che mi
trafigge il cor.Ma
già siferma
, e ascolta,
Prende
tabacco e ride,
Sul canapè s'asside,
E meco
fa airamor.(siede sul
canapè come ragionando amorosamente con
alcuno)a
3E
bello il caso in vero:Coi
morti fa all'amor^Sem. Ah
! figlia.• ,Elis.
E
chi frattantoMi
viene a disturbar?JBerSof. Fatela in <][uà voltar, (a
Sempronio) Sem.
Cessa di delirar.(ad
Elisa) Elis.Non temer; non
son di quelleVedovelle
frasconcellej Sori fedeJ, belFidolmio
,Verrò
teco al lieto ElisoOmbra amante
a respirar.iS'em.Ab! figlia, e
quando mai
L'estinto Doii Pestello scorderai?
.jB/i5.Chi
mi chiama?
ohi parla? ah! genitore.Grazie al Ciel slete voi... deh! consolate
Una
misera figlia.Sem.
Il tuo dolorePresto terminerà; novello spoao
i6
ATTO
T'
ho
già recato.Sem. Qui
a te vicino.Eìis.E si
chiama?
Stili.
E
sichiama
Bernardino.Elis.Yoì
dunque
siete... (abernardino)
JBtr.
Ah,
sìmìa
dea ciprigna,
lo son io sposatore.
Elis Cosi brutto! ...
macacco
1 ... aTimi
fa orrore!JBer.Ma come!
e invece tutte l'altredonne
Mi chiamano
il grazioso Bernardino.Elis.Non
è ver,non
è ver.JBer,
Per
qual cagione?EUs.Tu non
sei Bernardin,ma
Bernardone.^er.Mi
gonfiateun
po' troppo.Sem.
ContentarlaPer
orda
te si dee per più ragioni,
E
nelnumero
entrar dei Bernardoni.^er.lNon
m'accomoda
troppo.Elis.
A me
t'appressa,jBer.Prontamente ti servo.
Elis,
Ah!
scimunito,E dunque
avrai coraggioDi prendermi
per moglie? e ancornon
sai.Che
ame mattina
e giornoL'ombra
didon
Pestello erra d'intorno?JBer.lNon importa, signora; io so che i morti
Ai
maritigiammai non
recan torti.«?em
Bravo! ben
rispondesti.Elis.
Ahi
fier tiranno!Crudeli
dunque
tu credi,Che
pet tuo brutto viso Sagrificarmi
voglia?Str.
Ahi
cosa è questa?àS'em.
Genero mio,
pazienza.Elis.
Neir
abissoMeco
ti condurrò.PRIMO.
17Ber. Sto
bene
a casa.Verrai,
Ah!
si verrai:scampo,
nè paceGiammai
ti lajpierò. .. terribilombra, Che mi
giri d intorno, a teabbandono L'infame
traditor, fanne vendetta:La
tua consorte intantoFedel
ti segue,un
freddo gel dimorte Per
levene
le scorre:Già
vacilla, già cade .. . e in questaforma
Passala belladonna,
e par chedorma,
(parte)SCENA VL
bernardino
fSempronio
^ e Sofia.JBer.Se con
taldonna
al fiancoIo deggio
un
dì restar, suoceromio
,Divento matto
inun momento
anch'io.Fatela esaminar da
un
professore.Sof,
Questo
èappunto
ilmomento
:mi ha
avvertito Fabrizio, e approfittarneOra
appunto degg'io.4?em.Da quanti sono medici famosi.
Nella cittade visitar la feci
,
E
risposero tutti,
Che
marito ci vuol.Sof,
Ma,
signor Padre,Voi dunque non
sapeteChe un medico
assai celebre è arrivato,Che
guarisce ogni sortad'ammalati?
jBer.
Ah!
presto I ah prestodunque
Si ricerchi , si chiami.Sof. Il cameriere
Dov'
abita lo sa;ma
pria vi avverto,
Che
questo professor finché guarito L'ammalata non
sia,
Dalla casa di lei
non va
più via.i8
ATTO
*!?em.Risani tua sorella, e son contento.
Sof.
Dunque
achiamar mandatelo
almomento.
(Sempronio
, eBernard,
partono^)SCENA
VII.-ty-p Sofia, Fabrizioy e Valerio.
Sof.
ly on
so cosaha
inventato il caroamante Per
giungere all'intento. Il forestiere Presentar amio
padreQual medico
egli vuol . . .ma
di già vieneCon
esso in gravità.Fah.
Questo
SignorePresentarsi a tuo padre or or dovrà.
Sof Ma
questo inganno verrà alfm scoperto.Fah
Ci son io:non temete Di
nulla.Val. E
delmio bene
Io sposo diverrò?Fah.
Si,ve
lo giuraLo
studente Fabrizio.J^al.Ed esser
può?.,
solo in pensarlo io sento Dall'insolita gioja oppresso il core.Sofia. .. Fabrizio. ..
Amore
. . ,Ah!
forse voi di sogniPascete i sensi miei ... di si gran sorte
Lusingarmi non
so... permio tormento
Cent'ostacoli, e centoIo
mi
figuro. .« ionon ho mai
riposo .. .E
quel,che
più desio, sperarnon
oso.Se
per te di lei,che
adoro, (a Fah.) All'acquisto io giungerò.Avrà
fine ilmio martore,
I miei giorni a te dovrò.
Tu,
Sofia, tu dille intanto^Ch'io
sospiro e notte, e dji:Dille,
oh Dio
!che
ornaidelpiantoLa
sorgente inaridì.p
PRIMO.
19Ah!
giàmi
par,che
in leiSi desti affetto eguale:
E
già delmio
rivaleComincio
a trionfar.Ma
guai, seme
disprezza >Se
ilmio
rivale ascolta :Vedova un
altra voltaIo la farò restar. (parte)
.
SCENA VIIL
Sempronio,
e poi Sofia.Sem.ì
overa figliamia
!Colà piange e sospira : e perchè
mai Questo
gran professoreTarda
a farsiveder
?venga
, la curi,
E
ildemonio
da lei scacciar procuri.Sof.
Ah
\ SignorPadre
,andiamo
:Lo
studente FabrizioIl
medico
precede: a voi far notiDi
lui vuole i prodigi.
Sem, Ah
! pria la figliaAvvertire vorrei.
Sof.
Quivi
ella viene^
6em.0sserva
, poverina!Come
s'avanza pensierosa, emuta:
Sembra una Schiava ad un
Bascià venduta*S C E N A IX.
Elisa , e detti.
JShs.(Ah?
più pacenon ho:
quel dolce aspetto,Queir armonica voce, ovunque vado,
Mi
risuona airorecchie.)Sem. Ah
! cara figlia,
20 ATTO
Elis.Che volete
da me
?Sem. Se mi
riesce,Vo'
pulirti la testa : in questopunto
Sopra un
purgante il tuo giudizio è giunto.JElis.Che
mai
volete dir?S^rn.
Da un
Professore/ Sublime
, adorato,Sopra
ai morti provato, il tuo cervello Risanarsidovrà
: la tua sorella. ..
Bernardin.. .
ma che
dico ? Beruardone..»I
Con me vedran
la grande operazione,SCENA X.
Bernardino^
J^alerioy e delti.Sof.
X
resto, presto; ecco il medico.£er.
Che
belmedico
!sembrami
per altroGiovine molto
, e assai pericolosoPer
certe operazioni , e malattie,Sem. Vo'
a incontrarlo.Elis.
Sarà
, come, tant'altri,
Un
qualche ciarlatano.i9o/.
Guardalo ben; non
verrà forse invano.Ser. Eccolo.
Sem.
Resti pur servito.Oh,
figlia,Ecco
il medico.Elis.
Lui
!Sem,
Ber.Qual
meraviglia! Elis.Ah
! chevedo
I.. . voi ... ; Signore ...5o,6'e.jBe.Ecco il
punto
...a voi. . . Signore .. .J^al.
Ecco
ilpunto
... è lei, Signora,
L'
ammalata
?Her. E'lei Signore?
Sem. Poverina
fa pietà.Elis. (
Quai sembianze
! ) è ver, sarà,.Agitato in seno il core
a
5. Palpitando in senmi
va.PPtIMO.
21J5er.
Ah
! Signor, viraccomando La
futuramia metà
:Una
interanon domando
,Sana almen mi
basterà.Sem.
Lasciaun
po', che la contempli ;Ora
studio la ragione;Fatta
ben
T osservazione, Poi nel fisico entreràJElis.
Se non
trovo compassione ,Delirando il cor
mi
va.Sof.
Se non
trova compassione,
Delirando ognor più va.
J^aU Se non
trovo compasssione Delirando il cormi va Sem.
^Ma
che strana fissazione I£er. ^ Delirando ognor più va.
F^al.
A
terra infausto oggetto {gettaa
terrail busto del marito estinto)
Dei
folli suoi deliri:Cessino i tuoi sospiri^
Pensa
a novelloamor,
JSlis.
Amor
!Sem. Bravo
1Ber, Pulito!
FaL Un
tenero marito, ..
Elis.
Marito!
Ber. Sì carina.
.
.
Diventa
Bernardina;Sarai felice allor.
Sem. Prendi
lamedicina Che
t'insegnò il Dottor»Sof. Prendilo, sorellina
,
E'
un
gran rimedioamor
Elis.
Amor
! . , . Jilarito. . .Oh Dei
!. . /Ed
iomancar
potrei. . .Ah
! chi farà a quest'anima
Sentir ancor amor.
ATTO
Io vi farò sentire . . ,
Ei ti farà guarire . , .
lo vi farò provare ...
Lasciati
medicare
... <Per
questaman
sì candida(prendendo
lamano
d^Elisa) Che
fate ! . . .Ohimè
! . . .ma
ditemi .. .Ehi
, ehi ,.. . èmia
la cattedra, . .Lascialo
medicare
. . .Amate
voi?. . . spiegatevi. . .Che
occhietti1 . .veh
! .guardartelo.Che mi
cercate !..ah
Tanima
. ..
Ei
fa per te .. . (J^al. lebacia lemani
Ma
bacia. più volte ) Lasciatelo operar.Ma
bacia. . . ei tende al fisico.M'odiate?
Odiarvi
? ...oh Dio
ILasciatemi, fuggitemi, Sola
vogrio
restar.Veggo
rombra
del caromio
spoéo,Che m'
insegue, minaccia, e s*irrita :La
ragione , la paceho
smarrita,
E
ramore mi
fa delirar.Sof.
Deh
! pensatead un
tenero sposo,
Già
ramor
altra facev
addita.Detta
eCLa
ragione, la paceho
smarrita,
jy^aL 1
E
ramore mi
fa delirar.Sem.
e)La
ragione, la paceha
smarrita,
Ber. (
E
ramore
la fa delirar (Elis,, T^al. fI
Ber., e S^ni. partono)
SCENA XL
|f , Sofia, e Fabrizio.
Fah.la
anticoove
si trova?Sqf.
Con mio
padrePRTMa
1^%La
soretlaha
seguito.Fah,
Ah! mi
dispiace:Vorrei tosto parlargli;
un
bel pensiero In testa ni è venuto.S C N A X
IL
troieria di ritorno, e detti.
^ctZ.Son quà,
c^ro Fabrizio, Parlate, io son curioso...Fah.Vn^ accademia
scelta si dee fareDi
musica eccellente : in essa intantoUno
dei miglior pezzi canterete,Che
solito a cantar sotto il balconeEravate
d'Elisa! In questomodo Appien
rilevereteL'impression che faceste.
T^al.Pensate a meraviglia
,
Sof. il
Genitore
Ecco
che giunge quà.fab.Ordinate
con
tutta serietà.S C E N A XIII.
Sempronio
, e detti.^ìSem.
Signore
Eccellentissimo, la figliaUn poco
s'è calmata!Cosa dobbiamo
farle ,La bontà
di prescriverci abbia intanto.J^dZ
Recipe
senza indugiosuono
e canto.À^em.Come
? burla o Signore.ValYt
questa ipocondria.Che cantando,
esuonando
fugge via.Sem. A
prova lo conosco ; per dilettoSuono, accompagno
3€
sonmaestro
ancffìc^*^4
.ATTO
Anzi ho un
certe» duettoScritto da
me
quattro, o cìnqu anni sonoA
soprano e tenore...appunto
; ditemi:Siete
musico
T^al Musico
?^Sem. Cioè
Conoscete il
bemì
, T allamirè?j^ol
Canto un
poco ancor io.iSem»Dunque
il duettomio
voi canterete:Sentirete
che
roba, e stupireteI^f^a?.
Bravo! bravo davvero!
Sem. Un
tal rimedioSperimentare
io vo'!Già poco manca
A
farsi notte: sì, nelmio
giardinoFaremo
un'accademia
musicale!Yanne
, Sofia; eben
tostoOrdina
ai Servitori,
Che
cerchino i pilibravisonatori. {SofiapartiSCENA XIV.
Sempronio
, Valerio, t Fabrizio,Sem.
airIstanteche
ilG
enero infeliceAl?
altromondo andò
,In questa casa pili
non
si cantò.Jab
Egli pure...Sem.
Egli pureConosceva
la musica,ed
ilcorno Suonava
a meraviglia.Val,
Ilcorno?
Sem.
11 corno.JFab.Padron,
che
cosa dite?iSem.Che
ne sai tu, scioccone?Daresti
una mentita
al tuopadrone
?Se
raveste' sentito,Se
l'avesteveduto
>PRIMO.
1Quando prendeva
il tuono d'elafà,Oh
1 gonfiava le guancecome va
!Pareva un mascherone
:Che
colpi! cherumor
Iche
vibrazione !iF'aZ.Ma col
corno?
possibile?iS'em.
Quante
difficoltà! il corno è tutto,Può
tutto, opera tutto,E
semai
Toi dubbioso ancor ne siete^ Spalancate le orecchie e decidete.Di
chi lo suona il cornoRende
robusto il petto;E
porge altrui dilettoCon
grazia, e dignità.T^idelicet se il corno
Sta in
man
dell'abbondanza
,Ergo
lamia
speranza11 corno sol sarà.
Trema
il guerrier nelcampo
,
Vacilla e
morto piomba
...
Ma
al suon di corno e tromb'aVa
lieto a trionfar.Se
piglioun
raffreddore,
Piglia del cervo il corno !
Se
fa il corrier ritorno,
Col
corno inman
sen va.Talvolta in
una
orchestra Si fauna
Sinfonia Piena dimelodìa
,Ma
chemancando
va.Air impovviso
il cornoSe
v'entra la rinfrancaEd
il fragor chemanca
li corno sol le dà.
In
somma
o dolce, o grave.Cogli aUri j o solo il corno
,
L'aria
commossa
intornoDi
giojaempiendo
va. 2 (pATTO
SCENA XT.
P^alerio, e Fabrizio,
F'alX.jhe
cervello bizzarro!Ma
lo potreni burlar?Fab. No
,non temete
V
è Fabrizio, e vi basti.FalMa
semi
riconosce?Fab.
^Chi
ha valóre,Dei
5e...deima non deve
aver timore. (J^al.Ya
là, che per te ancora parte)Ho
preparatoun
coipp.Che
stordir ti farà : forse chi è al fattoDi
questo imbroglio crederà per certo,
Che un
traditor io sia:Ma
lacommedia
a veder tutta stia, (parte,)Boschetto illuminato in
tempo
di notte.Gran Berceau
coperto, sotto cui è tutto preparato peruna accademia
musicale. Diversi viali,sottoEsce
Sofia^e
poi succesé^amete tuttiTutto quanto
è preparatoLa
cagione è si graziosa,Che da
rideremi
fa.Sempronio con
Suonatori;Dolce
e gratamelodia Alla
figlia in sen discenda^E da
voi, da voi dipendaO^ni
sua felicitàeSCENA XV
1.ai quali si passeggia.
famosa
PRIMO." :^
La
speranzaed
il piacìere Brilleranno nelmio
petto.Se
ritorna al caro oggettoLa
ridente sanità.Nel momento
in cui vicinoA
compirsi è ilmio
destino^Mi
seconda, oDio d'amore^
Mi
consola per pietàLa
sorella inquà
s avvia.Ecco
viene Elisa mia.' 1 figlia
Ecco
vien lamia
sposaRumorosa
sinfoniaLa
cominci a sollevar. (£ suonatoriCaro
Padre, ah! qual soave,suonano)
Quale
amabile concento!Sento
Valma
in talmoniento.
Che
comincia a respirarLa
vostra cetra^11 vostro canto (aValerio)
Da
tutti intanto Si ascolterà. 'Voi
lo volete ,^
Si canterà.(prendela cetraecnnftìOggetto tenero accomx>agnandotd}
Dei
miei martiri,
Ascolta placida I miei sospiri.
Non
voglio^chiedereDa
te confortoy Solo ti esortoD'aver
pietà.Ah
che m'ii sento... {(igilaiissima)Oh Dio
! che ascolto,. .Oh
qualmai suono
Mi
scende al cor!Bravo
, bravo evviva evviva!28*
ATTO
Elis,
Ah
chemai
intesi!..,.Un
sogno è questo?Oh Dio
qual suonoMi
scese al cor !EUs.J^al.'Dóìce palpito
d'amore
JEÌis. \
Di
piacerinnonda
già.J^al. ^ In quegli occhi io veggo già. -
Sem. La
tuavoce
,amata
figlia ,Or
da noi si ascolterà.JBer.
Ed
il riso in quelle cigliaFinalmente
brillerà.Sem, Quel
duettomio
dilettoAvrò
caro di sentire.Elis,
Voi
dovrete compatireLa mia
scarsa abilità.J^al.
Qual
delizia!JElis.
S&no
quà.(Sempronio
c?ò-po
avere distribuita lamusica
va alcembalo
€1 dirigere il suo duetto:
P^aL
ed Elisacon
carte dimusica
inmano cantano
con tuttai espressione:Bernardino
prendeun
candellie rey efa lume od
Elisa)Elis.
Quando
lontana andrò,Caro mio ben
, da te,
Ricordati di
me
,E
pensa a chi t*amò.
PaL Ah
! che lontan da teMisero
ognor sarò:Fidati pur di
me
,Te sempre
adorerò.Blis,
E m' ami
?P^al.
E
tumei
chiedi?Mis. Cara
ti son?Val
'Noi vedi?
Èiis. Caro....
P
o,LAh mio bene
! ...
Elis. lo t'amo,te
PRIMO. 2g
Ber.(Che
fuoco!,..-quanto affetto!Che
sguardi!...ho
gran sospetto.)£lis.
VaL Ahi che
lasciarti e vivereAnima mia non
so.JSer, (
Davvero
il candelìiereOra
a tener qui sto.) Colisa e Val.posano
le carte:Semp,
sbalza dalcembalo
con atti dicompiacenza:
Bernard, smorza
illume)
Fab. Prestpm'
uditeIl caso è bello! (affannato)
Questo
è il fratelloDeir
uccisor.(accennando
J^aL)Elis, e
Come
!che
dici? (a Fab,)Sof.
Voi
traditor? (aFaL)
J^aL Ah
I che di gelo il sangue Scorrermi
sento al core...Sem. Non
ha freno ilmio
furore.J?er.
Fermo
fermo,mio
signore..,Sem.
Scellerato....Elis,
Ah!
padre mio...Io vorrei... lo sposo
oh
Dio!...La
vendetta.... il tradimento...,(Ah! che amor
per lui già sento,E
sdegnarmi ,oh Dio
!non
so.)Sem.
Mille furie in petto io sento.. .E
frenarmi piùnon
so.All'idea del tradimento
Ko
, frenarmi piùnon
so.Ah!
che occhiacci ! che spavento!,..Papà mio
, che tardovrò
?Fab.
(Ecco
fatto il tradimento,Ma
innocente poi sarò.) ^Sem. Una
spada ....Elis.
Andate
via. (a J^aL)Sem. Vo' ammazzarlo
....Elis.
Andate
via. (aVal
^ ATTCi PRIMO.
Sem. Vo*
punir quell'alma ria.:come
primcijp^ùL Ah
! dime che mai
sarà?Mlis,, Sof., e Ber,
Fermo
,fermo
per pietà, (aSempJ
iSem^
No...
tu cerchi invan pietà, Tutti.Come fiamma,
che cresce, e s'accende^L*ira
avvampa,
palesa, e s'estendeiArdo
y brucia, minaccia, rovina:Già consuma
, già cade vicina;Cosi
appunto
la rabbia, il furoreRode,
strazia, divide quel core,E
più freno, e ritegnonon
ha.Fine
deWAlto
prìmo.ATTO SECONDÒ:
SCENA PRIMA.
Sala
come
nell'Atto primo.Sofia,
e
Fabrizie.F&b.
N on condannarmi
ancora:Sempre
onesto, sincero, e fido io sono,E
frapoco
il vedrai.Sof.
Ma come?
Fab,
Io stess0Valerio discoprii: nascosto al padrie
Sempre
starnon
potea,
E
il segreto svelarsiun
di dovea.S<>f.
E
diinque?Fah. E dunque
alloraSempronio
di sua casaM'avrebbe
discacciato. Ioquà
condussi (Questonemico
suo:con
lui d'accordo Sospettato m'avria;Ma
ogni dubbio cosi sparisce via.Sof,
Ed
orcome
pretendiRimediar
lo sconcerto?Fai).
Lo
vedrai.Spiegarmi ora
non
vo'. L'ingegnomio Tradirmi non
vorrà: le mille doppie Ferrierenon
saprei;Noi;
ho
denari, e averne ionon
potrei.5^
ATTO
Sempre
asciuttocome
Fesca,Sempre, sempre
sono stato:Sono amante,
e son spiantato,E motivo ho da
pensar.Per
aprir lamente
all'uomo Ci
vuol molt'applicazione,
Ma
lafame
con ragione Mille cose fa imparar.Mi
dirà talun, eh'èmale
L'intrigarsi in certi affari:Ma mi mancano
i denari,E
ogni giornoho da
mangiar, (parte)SCENA IL
Sofia, indi Elisa.
^o/.
'Vedremò
il risultatoDeir
accortezza sua.Ma
giunge Elisa.ElisD oy
è?..che
fa?. • si salvi,
Si soccorra il
mio
ben.Sof.
Mia
cara Elisa.Elis.(Ohìmel che
dico,oh Dio
scopertaio sono.)*S^o/.Di Valerio tu parli.
Elis.
Ah no
\ V abborro :Yendetta
aver degg io.Sof.
Ma
il tuo consorteEgli alfin
non
uccise.£Zi5.Deh
taci,oh Dio
!non
più: solo il consorte,
Misera!
che perdei,Idolatrar vogl'io: la più
remota Antica
stanza dell*appartamento
Mia dimora
sarà: là sol vogl'io Piangere , sospirar, parlar coli*ombra
,Che mi
gira d'intorno,E
sfogar dei lamenti il desiderio.5o/. (Iogiurerei, che piange perValerio.) (parte)
SECONDO.
55SCENA
111.JElisa, e Bernardino.
jEZis.
Ah!
celare ame
stessaUamor mio
piùnon
posso.Iot'amo, equantoE
a Bernardino io son promessa intanto.No,
di costuimai non
sarò: si cerchi Col disprezzo e il timor far, eh'egli stesso Rinunci ame
, nè più.mi venga
appresso.ifer.
(Eccola
quà: coraggio Bernardino:E
voi degli avi mieiSculte nel viso
mio
beltàTrojane^
Piegate quelle grazie disumane.) Elis.
Ah
i SI tutto si tenti.Ber,
Ahi mia
Ciprigna...Elis.
Ohimè
l chimi
disturba?Che
vedo!., siete voi?.,che
impertinenzaI
Toglietevi d'innanzi agii occhi miei, J5er,Poveri affetti miei!
Elis.
Nè
ancor partite?^
£er.Ma almen,
cara, sentite... Riflettete,Che
per vostra cagioneDiventar
mi
contentoun
Bernardone.Elis.Gi'àzie del sagrifizio.
Ber, Io ne vorrei
Far un
altro, e più bello.Elis.
Ah!
paventateDi non
esser voi stessòLa
vittima infelice.Ber,
Ohimè!
Elis. Sappiate
,
Che
la notte io divento furibonda.i5er.0h diavolol
-Efw.
Ed
èappunto un
diavolone^^
2^
54 •
ATTO
Che
m'investe.J5er.
Che
diavolo briccone!jElis,T)on Pestello m'appare.,;
Ber,
E
cosa viene a fare?Elis,
Ombra
gelosaFreme
, minaccia, esempre
sospettosaDa mezza
notte delmio
letto intornoGira
furente finché spunta ii giorno-%Ber.Resta ancora del
tempo?
EUs,
Oh no, ohe
alloraResto
invasata ancoraDa
spavento,da
orrore, urlo, vaneggio.Piango
,mi
dolgo, e afferro in frenesiaQuanto mi
viene inman;
straccio, calpesto,E
inmezzo
ai furor miei^Senza
saperlo ,anco
strozzar potrei.jBer.Dite
davvero?
(Bagattelle!),Elis,
E
questaLa
miseramia
sorte;E
voi eh' esser dovretemio
consorte . .j^er*.
Ancora non
si sa. . .Elis^
Come!.,
dovreiD'
un
rifiuto soffrir forse il rossore?JBer.No cara; anzi per te gelo
d'amore,
Ma
..•Elis.
Che?
JBtr,
La mezza
notte. . *Quell'ombra
...Elis,
Ah!
vi capisco,Yoì
fingested'amarmi,
enon mi
amate.^er.Io brucio anzi per voi.
Elis,
Nè mi
sposate?Mi
volete , onon
volete?Risolvete ,
ma
coraggio:Ah!
capir no,non
poteteQuel che
a voi prepara amor.SECOJNDO.
Ma
fra l'ombre della notteDei
farpompa
di valor.Ser. Io vorrei, e
non
vorreiGì avrei gusto,
ma ho
paura:Ah
I lo so , che nata seiPer
delizia delmio
cor.Ma ho
timor che amezza
notteM'abbandoni
ilmio
valor.jEife.
Ahi
qual debolamatori
JBer.
Non temer, mio
dolce amor.Elis.
Mai
più bennon
spera il cor j5er.Farò
sforzi di valor.jElis.
Ma
sel'ombra
apparirà.Eer. Presso a te
mi
caccerò.£lis.
Se
il furor m'investirà.£er. Io più. allor m'asconderò.
JEHsm
Ecco
il fieroDon
P«-stello ....Ber.
Me
meschino! è proprio quello...Elis.
Già
t'afferra....Ser.
Ohimè!
... Io sent<^.Elis.
Già
ti sbalza—
_
JBer, '
Oh
che spaventotElis.
Ti
strascina, graffia, e pesta.lìer.
Che
tiranna sorte è questa !Elis.
E
ancor io {avventandosia
luijJBer. Misericordial
Elis. •
Cosa
allor di voi s^rà? JBer. .Basta, basta per pietà.Elis. Q o o ' • -
jg^^ a2 opos^ car^
siamo
intesiCi vedremo
al belmomento.
Ber.
Mi
figuro ilmio
contento,Di
piacer giubilerò.Elis.
(Spaventato
è Io scioccone;La
lezione li bastò.) B^r. (Eh.non
son cosi sciocconej
hd
lezionemi
bastò.) (partono)36
ATTO
SCENA IV.
Camera
remota.Sofia, e Fabrizio, indi Valerio.
Fab. (Questa dunque
è la stanza?veramente
Una
stanzada
spiriti.Sof.
Anzi
vuole.Che
siano chiuse tutte le finestrePer
vieppiù concentrarsi./^aZ.
Dov'è?
chi ame
s'asconde?Vederla,... ritrovarla,.,.
Sof Oh
! voi Signore.•*uFab.Calma..,, quale furore!
Val. Ah
!mi
si dice,Che
ilmio
rivai feliceOggi Elìsa otterrà.... che il suo tiranno,
A me nemico
» genitore a forzaL'astringe al fatai
nodo
; ah ! s*io laperdo
Non
fiamai
voi vedrete....Sof Eh
quietateviun
po'.Fab.
•Non
lo credete.Ma
Elisaappunto
vien.(Lasciamli soli,)
Sof
(Dici bene.) {aFah.)Val.
Simuoja
a piedi suoi.Fah.{
Ecco
il punto.) (partendo con Sofia)SCENA V.
Elisa , e Valerio.
Val. Ai-h mio
ben—
JElis.
Che
veggoI ...Voi
IChe
fate.,, che volete?SECONDO.
57P'qL O
il vostro core,
O
lamorte
: frenar più ornainon
possoUn
disperato amor.Se
voim'odiate, Se un
felice rivai oggi v'ottiene,Morte
qui porrà fine allemie
pene.jE//*5.Sorgete,
oh Dio!
sorgete.F^al.
Per
vivere, omorire?
JElis.
Ah
si vivete!f^alPotiò sperare, e quel bel core?,...
JSlis.
E
tuo,
Si , trionfa.
T^oZ.
Oh
contento! è ver?Tu m'ami
JE'h's.E
me
lo chiedi? Sìt'amo,
qualbrami Sempre
sarò per te : di giàt'amavo T^aLOh
qual perme
felice giorno è questo!SCETSA VI.
Fabrizio, e detti.
Foh.^ÌRm
traditi, o regina, presto, presto...EUs.Che avvenne?
Val. Che
succede ?Fab. Facciam
notte...Prepariamo
avventura....Facciamogli paura....
Oh
sarà bella I -Ma
spiegati.J^fd. Favella.
Fab.
Qui
amomenti
Verranno Don Sempronio
e Bernardino; Egli fingendo Yex vostro marito,
Tentando
spaventarviDi
sposarlo in tal di vuole intimarvi./^''al.Venga
, venga, l'attendo.
^lis.
Non
fia mai,Fab
Eccoli: iomi
ritiro : già sapete38
ATTO
Quello che avete a far. 1
(partendo chiude le finestre}
Val. Tu mi
seconda.T'animi
«imor, usa scaltrezza, ed arte.£'hs.Lasciami far; sosterrò
ben
la parte.SCENA
VII.Esce Sempronio
, cTieconduce
permano Bernar*
dinoy il quale mostrerà
un
poco dipaura
nel ritrovarsi in quella oscurità. Elisa è vicinaa
Valerio, e ^li mostragran
tenerezza.Elisa9 Valerio,
Sempronio
, e Bernardino.Sem, Fra
queste tenebreDi
notte oscuraAvanza
intrepidoSenza
paura:L'
ombra
terribile Dei figurar.Elis. Oggetto tenero (Elisa parla
a
Val.ma
inmodo
chegli altri credono, che parlialVomhra
del marito)Dì
questo core,
Per
te sol palpitoDi
vero ardore,
E
ognor quest'anima Fedel
sarà.JBer.