I RISCHI INVISIBILI PER LE AZIENDE
Il passaggio generazionale
Vi parlerò dei sei rischi più importanti da sapere per
difendere le aziende, sia da fattori esogeni che da fattori endogeni quali :
• Famiglia
• Debitori
• Creditori
• Key Man
• Riservatezza
• Politica
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Il tempo a disposizione vi consentirà di avere un quadro generale sugli argomenti, non un trattato…
Il cammino futuro può prevedere altri incontri di
approfondimento su temi da voi richiesti.
Il mio lavoro consiste nell’aiutare le Aziende e le famiglie al fianco dei professionisti nelle scelte finanziarie e patrimoniali.
Il mio obiettivo personale invece, è quello di
gestire le risorse finanziarie ed è l’unico da dove traggo i miei profitti
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I bisogni degli imprenditori
Avvio
Declino
Sviluppo
Maturità
• Finanziamenti
• Supporti alla crescita
• Business Angel
• Venture Capital
• Tutela dai rischi
• Divisione tra patrimonio e impresa
• Gestione della tesoreria
• Emissione Mini Bond
• Ottimizzazione Governance
• M&A
• Consulenza Immobiliare
• Gestione Fonti e Impieghi
• Trust
• Successione
• Dismissione
Rischio Debitori:
• Non conoscenza della solidità del debitore
• Ritardo negli incassi
• Incaglio
• Crediti vs lo Stato
Rischio Creditori :
• Blocco delle forniture
• PPT sui conti aziendali
• Pignoramenti mobiliari e immobiliari
• Istanza fallimentare
Rischio Key Man (Tecnico o amministrativo):
• Discontinuità della crescita aziendale
• Sospensione per responsabilità professionali
• Allontanamento temporaneo o definitivo
Rischio Riservatezza :
• Aggressioni informatiche
• Fuoriuscita dipendenti
• Rivelazione strategie aziendali
Rischio Politica:
• Modifiche in tema di salvaguardia ambiente
• Aumento burocrazia
• Modifica imposte di donazione e successione
Rischio Famiglia:
• Fidejussioni personali
• Aggressione patrimonio societario per divorzio, divisione ereditaria
• Salto generazionale
• Assenza di un successore o incapacità dei successori
I rischi degli imprenditori
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39% ha figli dell’unione attuale 10% ha figli dell’unione precedente
10% con figli solo di lui o di lei
Nuovi scenari nella famiglia italiana
1/3 della popolazione è single
2/3 della popolazione sono coppie
41% è senza figli
1. Rischio frammentazione patrimoniale
Gli italiani che NON fanno programmazione successoria
sono il 92% della popolazione !!
rischi derivanti dal quadro normativo
1. Rischio frammentazione patrimoniale 2. Rischio discontinuità gestione aziendale 3. Rischio inefficienza fiscale
4. Rischio da Statuto societario
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Rischio frammentazione patrimoniale
Il 24% delle aziende supera il primo passaggio!
il 14% delle aziende supera il secondo passaggio!
il 5% delle aziende supera il terzo passaggio
Il passaggio generazionale
Esigenze ricorrenti e soluzioni tipo
Un solo erede idoneo e accordo familiare
• Patto di famiglia, Fiduciaria o Testamento divisorio
• Polizza vita con effetto bilancia
• TCM con esenzione fiscale e protezione
Più eredi con un solo erede idoneo e nessun accordo familiare
• Testamento divisorio, Fiduciaria o donazione nuda proprietà quote societarie
• Polizza vita con effetto bilancia
• TCM con effetto bilancia (compensazione eredi)
Il dominus non può̀ oppure non vuole nominare l’erede
• Nomina manager esterno e controllo proprietà agli eredi con testamento, Fiduciaria
• Polizza vita con effeBo efficienza
• TCM con effeBo protezione
1. Rischio frammentazione patrimoniale
Nel caso di comunione ereditaria sui beni del defunto, se non vi è un accordo sulle modalità di liquidazione/ divisione, quali sono le problematiche ?
Quando la quota di legittima viene pregiudicata ( lesa ) la legge riconosce ai
legittimari il diritto alla reintegrazione della quota a loro riservata (art. 553 e ss c.c).
§ L’azione si rivolge contro i destinatari delle disposizioni lesive della quota
percentuale di legittima (quindi, nel caso in cui sia stata utilizzata una polizza, non contro l’assicurazione).
§ I legittimari possono naturalmente accettare la volontà del testatore e non procedere per il reintegro
Rischio frammentazione patrimoniale
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in vita:
§ patto di famiglia + polizze con beneficio accettato per liquidare gli altri eredi non assegnatari (o con quota minoritaria)
§ donazione + polizze con beneficio accettato
§ Il family buy out
§ Il Trust
alla successione:
§ assegnazione per testamento + polizza vita intera per eredi non assegnatari da liquidare E’ noto che in Italia solo una Azienda su tre supera il primo passaggio
generazionale:
Conseguenza della comunione indivisa che viene applicata anche alle quote societarie nella successione legittima
Quali soluzioni ?
2. Rischio discontinuità gestione aziendale
Rischio discontinuità gestione aziendale: soluzioni
CaraGerisHche del paGo:
• deve essere sHpulato per a;o pubblico;
• devono partecipare i legi=mari;
• Gli assegnatari dell’azienda o delle partecipazioni societarie devono liquidare gli altri partecipanH con il pagamento di una somma corrispondente al valore delle quote, è possibile la liquidazione in natura (polizza di assicurazione con beneficio acceGato);
• esente da collazione e riduzione.
• possono essere affidaH ad una fiduciaria per garanHre con@nuità ges@onale e riservatezza
• cristallizzazione del patrimonio neGo ad una data certa
I PATTI DI FAMIGLIA
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I beni destinati ai non assegnatari dell’azienda, sono imputati alle quote di legittima loro spettanti
I non assegnatari dell’azienda possono rinunciare parzialmente o totalmente anche in caso di lesione della legittima.
Conseguenze dell’assegnazione del patto: esclusione di riduzione e collazione E’ consentito il pagamento dilazionato!
Nel caso di Patto orizzontale spesso si verifica un leverage buy out per liquidare i legittimari non assegnatari (fratello A che liquida le quote ai legittimari del fratello B)
Nel caso di patto verticale, dove chi cede le quote provvede anche a liquidare gli altri
legittimari non assegnatari, potrebbero sorgere problematiche di assegnazione agli eredi in quanto l’art. 768 quater 2° comma prevede che la liquidazione è a carico del/degli assegnatari.
Il patto può essere impugnato nel caso in cui il consenso dei legittimari sia viziato da errore, violenza e dolo
Il patto avviene in esenzione fiscale se la partecipazione di maggioranza (controllo della società) è detenuta per almeno 5 anni. È invece fiscalmente onerosa la liquidazione dei
legittimari non assegnatari, per i valori eccedenti le franchigie (Dl 262/2006), salvo il passaggio tramite patto verticale.
Patto di famiglia : approfondimenti
Quali differenze tra la predisposizione di un testamento e la pianificazione di donazione tra vivi?
ü Profilo sostanziale
§ Nessuna differenza nel rispetto delle quote di legittima
§ Donare beni registrati genera vincoli sulla trasferibilità del bene
ü Profilo fiscale
§ Alla donazione si applica il regime in vigore al momento dell’atto pubblico
§ Alla successione si applica il regime in vigore al momento del decesso
LE DONAZIONI
Rischio discontinuità gestione aziendale: soluzioni
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La riunione fiJzia in caso di legiJmari Art 556 cc - Riunione fiJzia
Per determinare l'ammontare della quota di cui il defunto poteva disporre, si forma una massa di tu+ i beni che appartenevano al defunto al tempo della morte, detraendone i debi7 .
Si riuniscono quindi fiYziamente i beni di cui sia stato disposto a Ztolo di donazione, secondo il loro valore determinato in base alle regole deBate negli arZcoli da 747 a 750 c.c., e sull'asse così formato si calcola la quota di cui il defunto poteva disporre.
Relictum – DebiZ + Donatum
Il calcolo della Massa fiJzia in caso di legiJmari
In presenza di legiYmari, nella massa fiYzia confluiscono anche:
• LegaZ art 649 c.c.
• CrediZ esigibili
• Donazioni
• Donazioni indireBe
• Liberalità indireBe
Es. premi assicuraZvi sulla vita a favore di terzi, vendite simulate, remissione di debito, etc. etc.
La massa fiYzia rappresenta la base su cui calcolare quote di legiYma e quota disponibile
Donazioni : cri?cità
La collazione
Art 737 cc – Collazione
I figli [legi+mi e naturali] e i loro discendenZ [legi+mi e naturali] ed il coniuge che concorrono alla successione devono conferire ai coeredi tuOo ciò che hanno ricevuto dal defunto per donazione direOamente o
indireOamente, salvo che il defunto non li abbia da ciò dispensaR.
La dispensa da collazione non produce effeOo se non nei limiR della quota disponibile.
• Le donazioni faBe ai discendenZ ed al coniuge si configurano come anRcipi in conto successione e sono soggeOe a collazione
• La collazione potrà essere faBa trasferendo il bene (comunione ereditaria) ovvero imputando alla massa aJva il valore del cespite in conto anRcipo
• L’obbligo della collazione non riguarda le donazioni faOe ai legiJmari ascendenR o altri soggeJ terzi.
• Il dominus può dispensare dalla collazione (es nell’aBo di donazione o testamento) nei limiZ della quota disponibile
• Il beneficiario dispensato non deve resRtuire né il bene in natura né il valore in denaro
Donazioni : criticità
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La riduzione e l’imputazione ex se
Art 564 cc - Riduzione e reintegro quota di legiYma
Il legiYmario che non ha acceBato l'eredità col beneficio d’inventario non può chiedere la riduzione delle donazioni e dei legaZ, salvo che le donazioni e i legaZ siano staZ faY a persone chiamate come coeredi, ancorché abbiano rinunziato all'eredità .
Questa disposizione non si applica all'erede che ha acceBato col beneficio d'inventario e che ne è decaduto .
In ogni caso il legiJmario, che domanda la riduzione di donazioni o di disposizioni testamentarie, deve imputare alla sua porzione legiJma le donazioni e i legaR a lui faJ salvo che ne sia stato espressamente dispensato.
Il legiYmario che succede per rappresentazione deve anche imputare le donazioni e i legaZ faY, senza espressa dispensa, al suo ascendente.
La dispensa non ha effeBo a danno dei donatari anteriori.
Ogni cosa, che, secondo le regole contenute nel capo II del Ztolo IV di questo libro, è esente da collazione è pure esente da imputazione.
La riduzione e la resRtuzione Art. 555 cc
Le donazioni, il cui valore eccede la quota della quale il defunto poteva disporre, sono soggeBe a riduzione fino alla quota medesima .
Le donazioni non si riducono se non dopo esaurito il valore dei beni di cui è stato disposto per testamento.
Donazioni : criticità
I soci interessa@ trasferiscono alla new company, mediante cessione o conferimento, le quote di partecipazione al capitale dell’impresa di famiglia.
La new company, aGraverso il ricorso agli intermediari finanziari, si procura le risorse necessarie al fine di acquisire l’impresa di famiglia (target company) e liquidare i soci uscen@.
Successivamente si procede alla fusione tra la new company e la target company (ovvero si mantengono giuridicamente disHnte le due enHtà̀).
Il family buy out risponde efficacemente all’esigenza di realizzare la ristruGurazione dell’asseGo proprietario nelle aziende familiari che si trovano ad affrontare il delicato momento del ricambio del verHce di governo, assicurando la stabilità e l’unitarietà del controllo di questa.
Svantaggi: genera una considerevole esposizione debitoria.
Rischio discontinuità gestione aziendale: soluzioni
IL FAMILY BUY OUT
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IL TRUST
Il trust prevede che un soggetto, denominato disponente, trasferisca beni di sua proprietà ad un affidatario, denominato trustee, affinché quest’ultimo li amministri e li gestisca, in maniera autonoma e dinamica, nell’interesse di uno o più beneficiari o per il raggiungimento di uno scopo.
È, inoltre, possibile prevedere all’interno dell’aBo isZtuZvo di trust la nomina di un soggeBo, il cosiddeBo guardiano, al quale viene affidato il ruolo di supervisore dell’operato del trustee.
I principali vantaggi del trust sono :
– la segregazione patrimoniale – l’unitarietà e la continuità di gestione di un patrimonio
– l’ultrattività – la garanzia di riservatezza
Rischio discon>nuità ges>one aziendale: soluzioni
Differenze tra diversi strumen> di protezione
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Grado di parentela Franchigia esente Aliquote sull’eccedenza
Coniuge e parenti in linea retta 1 milione di euro
4%
Fratelli e sorelle 100 mila euro
6%
Altri parenti fino al 4° grado e affini fino
al 3° grado Nessuna franchigia
6%
Altri soggetti Nessuna franchigia
8%
Nel caso di erede portatore di handicap grave la franchigia è di 1.500.000 euro
Nel caso di trasferimento di immobili vi è anche l'imposta ipotecaria e catastale rispettivamente del 2 e dell'1 per cento, da applicarsi in misura fissa (168 Euro ciascuna) se il beneficiario o donatario possiede i requisiti "prima casa“.
L’imposta di successione in Italia
3. Rischio inefficienza fiscale
Paese Linea diretta Non riferibili
Austria
na na
Belgio
30% 80%
Finlandia
13% 32%
Francia
45% 60%
Germania
30% 50%
Italia
4% - 6% - 8% 8%
Spagna
34% 81,6%
Svezia
na na
Regno Unito
40% 40%
L’imposta di successione in Europa
3. Rischio inefficienza fiscale
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SUCCESSIONI SENZA TESTAMENTO
Rischio frammentazione patrimoniale e inefficienza fiscale
SUCCESSIONI CON TESTAMENTO
Rischio frammentazione patrimoniale e inefficienza fiscale
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3. Rischio da Statuto societario
• Rischio socio indesiderato: posso inserire nello statuto un clausola che escluda l’entrata in società di eredi legittimi mediante liquidazione delle quote, oppure vietare la libera circolazione delle quote (caso delle società di capitale).
• Rischio erede minorenne: posso prevedere un accantonamento o una polizza TCM per gli eredi in quanto il giudice tutelare deve liquidare le quote del minore e vincolarle fino alla maggiore età dell’erede.
• Rischio continuazione della ditta individuale: meglio trasformarla in Snc in quanto nel caso di eredità di ditta individuale, si forma una società di fatto tra gli eredi, che dovranno trasformare in società registrata o liquidare le quote entro sei mesi dal decesso del titolare. In caso contrario potrà essere ceduta, affidata ad un erede (con liquidazione degli altri eredi) o affittata. Attenzione alla data della costituzione della ditta rispetto a quella del matrimonio, alla comunione/divisione dei beni con il coniuge e alla collaborazione o meno in azienda.
• Rischio continuazione della società di persone: stipulare una TMC per la liquidazione degli eredi ex
art. 2284 c.c. ed eventualmente prevedere l’entrata di un socio/erede (clausola di continuazione) nel
caso di società di due persone o per statuto.
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"Siamo tuJ consapevoli che in Italia c'è un grande risparmio privato, e sicuramente questa è una delle ragioni di forza della nostra economia. Ci sono tanR progeJ, vedremo a tempo debito"
Crisi economica
Rischio Crisi economica (Patrimoniale)
Ridurre:
• Il peso degli immobili
• Il peso delle partecipazioni (holding)
• La liquidità sui conti
• I beni registrati di valore
E’ indispensabile mettere in sicurezza i patrimoni delle famiglie e delle imprese, dagli impatti che questa crisi può determinare sulla capacità reddituale e patrimoniale delle persone.
Cosa fare ?
Aumentare:
• La diversificazione (risparmio gesHto)
• La componente previdenziale (polizze vita, TCM e fondi pensione)
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