La voce degli universi invisibili
La scienza e l’arte, due mondi così lontani ma in realtà così vicini, hanno scandito le epoche di questo pianeta e dato voce ed impulsi alle varie culture accomunandole in un linguaggio universale. Seppur apparentemente così lontane, sono in realtà legate da innumerevoli affinità. Entrambe offrono una ricchissima e unica possibilità d’ispirazione ed emozione, condivisa da tutte le culture. Entrambe possiedono una grande quantità di stili, strumenti e varietà di espressioni. Entrambe interpretano l’invisibile e lo traducono nei modi più disparati per renderlo il più possibile accessibile e comunicabile. Nonostante che la musica non sembra avere ovvi valori di sopravvivenza per gli esseri umani, comprendere e apprezzare la musica può essere considerato un fenomeno base della vita umana. In tutte le culture, la musica è usata come mezzo di comunicazione, un linguaggio universale che ha trovato stabile collocazione accanto alle scienze esatte.
L’idea di questo progetto nasce dall’esperienza e dalla passione nella divulgazione scientifica della Prof.ssa Silvia Giordani ed insieme al Dott. Alessandro Carabelli coniuga varie espressioni di comunicazione di musica e scienza come strumento di formazione e accesso alla cultura.
L’estrinsecazione di un linguaggio universale che accomuna questi universi apparentemente distanti, permette di comprendere e capire quale sia questa forma di comunicazione, la sua evoluzione, le finalità scientifiche e sociologiche e soprattutto quanto questa sia importante per la nostra evoluzione.
In tutte le culture, l’arte è usata come mezzo di comunicazione, un linguaggio universale che ha trovato stabile collocazione accanto alle scienze esatte.
Il progetto è un tuffo nel mondo dell’invisibile in cui i relatori, con l’ausilio di uno slide-‐show, espongono in modo semplice e divulgativo i principi della scienza, dai principi della chimica alle nano tecnologie, dalla fisica degli strumenti musicali alle nuove frontiere delle onde sonore applicate alla scienza medica, all’arte dell’improvvisazione e della creatività nella storia della musica dalle origini ai giorni nostri.
Spettacolari immagini microscopiche in alta definizione ed un concerto arrocchiscono e completano lo spettacolo introducendo lo spettatore in questo meraviglioso universo.
Silvia Giordani: laureata in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche all’Università Statale di Milano, consegue il PhD in Chimica presso l’Università di Miami (Stati Uniti). Studia ed approfondisce vari aspetti delle nanotecnologie presso il Trinity College di Dublino (Irlanda) e l’Università di Trieste con borse di studio “Marie Curie”. Nel 2007 si aggiudica il “President of Ireland Young Researcher Award” con un milione di euro per realizzare il suo progetto di ricerca scientifica e torna al Trinity College come docente di chimica e dirige il suo gruppo di ricerca internazionale. Nel 2012 vince la borsa di studio l’Oréal-‐UNESCO “Per le donne e la scienza” sezione UK-‐Irlanda e il premio nazionale Leonardo – UGIS a un giovane ricercatore -‐ comunicatore. Nel Settembre 2013 rientra in Italia, fonda e dirige il nuovo laboratorio di ricerca “Nano Carbon Materials” presso l’Istituto Italiano di Tecnologia. Dal Dicembre 2013 è Professore Associato di Chimica Organica presso l’Università di Torino.
Le ricerche sono rivolte allo sviluppo di nanomateriali al carbonio per applicazioni biomediche. I risultati della Prof.ssa Giordani hanno generato finora più di ottanta pubblicazioni scientifiche su riviste internazionali ad alto impatto e centinaia di presentazioni a congressi scientifici internazionali, Università e Centri di Ricerca in Europa, Stati Uniti, Canada, Arabia Saudita, Giappone, Nuova Zelanda, India, Etiopia, Argentina, Cile e Brasile.
Consapevole dell’importanza di aumentare l’interesse e l’apprezzamento della ricerca da parte del grande publico, Silvia Giordani e’ impegnata a comunicare la scienza ai piu’ giovani. Per questo motivo è stata varie volte protagonista delle manifestazioni per l'orientamento degli studenti organizzate da Federchimica, Confindustria e recentemente relatrice alla Scientific Summer Academy, promossa dalla Fondazione Giovanni Agnelli. Ha contribuito attivamente al festival Bergamo Scienza; nel 2010 dando la conferenza di apertura e partecipando alla tavola rotonda “ricerca in Italia e ricerca all’estero” e alla “terza notte della scienza” e nel 2011 ha organizzato la mattina di conferenze per la “Giornata Molecolare” e si e’ adoperata per il gemellaggio con la Science Gallery di Dublino nell’ esibizione “Elements” per l’anno internazionale della chimica. E’ regolarmente invitata a workshop su “Donne e Scienza” e “Giovani Ricercatori” organizzati anche dal Parlamento Europeo e dalla Commissione Europea. Dal 2009 offre lezioni di chimica supramolecolare e nanotecnologia agli studenti della sua scuola superiore e promuove il progetto “Mentoring Juniors”, da lei ideato per avvicinare i giovani al mondo della ricerca. Questa iniziativa ha permesso di beneficiare a diversi giovani studenti italiani di stages presso i laboratori del Trinity College di Dublino e dell’Istituto Italiano di Tecnologia. Dal 2016 al 2017 coordina, con il supporto dell’Istituto Italiano di Tecnologia e della Fondazione Cariplo. il progetto multidisciplinare “Crossroads in arte, musica e scienza” coinvolgendo un centinaio di studenti di due istituti superiori milanesi .
Alessandro Carabelli (pianoforte, composizione e arrangiamento) dopo la laurea in Economia e Commercio presso l’Università Cattolica di Milano ed il diploma in pianoforte ottenuto a pieni voti presso il Conservatorio G. Verdi di Milano, si perfeziona con Barney Kessel -‐ Milano 1988, Lee Konitz -‐ Milano 1989, Chick Corea -‐ Arona 1998, Ennio Morricone -‐ Milano 1999.
Dal 1995 partecipa attivamente a numerose manifestazioni indette all’Assessorato alla Cultura del Comune di Milano, tra cui “Jazz in Metro” e “Fiera Expo Internazionale Città di Milano”; Si è esibito in importanti rassegne e festival jazz italiani ed esteri tra cui: Lago Maggiore Jazz Festival -‐ Castellanza Jazz Festival -‐ Wien Jazz Festival -‐ Luzern Jazz Festival -‐ Varese Jazz Festival -‐ Piacenza Jazz Fest – Umbria Winter Jazz Festival -‐ Utrect Jazz Festival -‐ Dortmund Pro Jazz Festival -‐ Jazz Festival di Sanremo -‐ Monaco Jazz.
Incline alla sperimentazione musicale, collabora con molti illustri musicisti tra cui: Bob Mover, John Arnold, Gary Windo, Sheila Jordan, Franco Ambrosetti, Lee Konitz, Flavio Boltro, Tino Tracanna, Franco Cerri, Enzo Scoppa, Dodo Goja, Giulio Visibelli, Emanuele Cisi, Carlo Atti, Stefano Bagnoli, Attilio Zanchi, Marco Ricci, Gianni Cazzola, Tony Arco, Mauro Battisti, Andrea Dulbecco, Bebo Ferra, Paolino dalla
Porta, Giovanni Falzone, Marco Vaggi, Marco Micheli, Lucio Terzano, Maxx Furian, Massimo Morriconi, solo per citarne alcuni.
Il suo impegno nella composizione e l’arrangiamento lo porta alla realizzazione nel 2004 del CD, “Over and Out” per Splasc(h) Records, nel settembre 2006 del CD di respiro internazionale, "Aphrodite" per la prestigiosa casa discografica tedesca Nagel Heyer Records. Questo lavoro è stato considerato tra i migliori cd jazz dell’anno 2006 dal referendum realizzato dalla Radio Nazionale Canadese e da numerosi giornalisti del settore. Nel 2017 realizza il CD “Indaco” sempre per la Nagel Heyer Records. Affianca all'attività di musicista e compositore, quella di docente, direttore artistico e di redattore e critico musicale per diverse testate giornalistiche nazionali tra cui Jazzit, Musica Jazz e Jazzitalia e per lo Spazio OSI della Radio della Svizzera Italiana. E’ co-‐ideatore e responsabile del settore musica nel progetto “Crossroads in Arts, Music and Science”, in collaborazione con l’Istituto Italiano di Tecnologia e la Fondazione Cariplo.
Nel 2016 partecipa in veste di relatore al Talloires Symposium organizzato dalla Tufts University di Boston presentando "Music in Science and Medical Cares”. Dal 2016 al 2017 collabora al progetto “Crossroads in Arts, Music and Science”.