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Tela al microscopio e saggi microchimici

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Academic year: 2021

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Tela al microscopio e saggi microchimici

La tela in campo artistico ha notevole importanza soprattutto perché è da sempre usata come supporto pittorico.

La natura della tela è osservabile con un buon microscopio. Un primo sistema di

identificazione è quello del confronto tra fibre che hanno subito una diversa lavorazione e successivamente quello di valutarne l’origine animale, vegetale o sintetica( spesso si usa colorare il campione per l’osservazione” a contrasto di fase”) attraverso la sua morfologia:

le fibre artificiali sono estremamente regolari, nastriformi e non presentano tracce di cellule midollari o epiteliali e nemmeno il caratteristico cavo centrale tipiche delle fibre naturali.

L’esempio dimostra le notevoli differenze sia nella natura che nella particolare lavorazione delle fibre

carta Lana

cotone

Al microscopio si possono rilevare differenze sostanziali tra fibre: per questo motivo abbiamo schematizzato graficamente alcuni particolari

Canapa: morfologia simile al lino ma

discretamente più grossolana con più nodi e con sezione cilindrica leggermente ovoidale. Le estremità sono ovali a differenza del lino e spesso sono bi e tripartite

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Lino: aspetto cilindrico con canale interno e

partiture delimitate da rigonfiamenti e setti ad X. La cuticola appare più trasparente che nelle fibre di canapa. Le estremità sono aguzze a differenza della canapa.

La sezione mostra gli aggruppamenti di fibre e il canalicolo interno.

Lana: aspetto cilindrico della cuticola con squamette cheratiniche.

Composizione media:

C: 53% circa H: 7% circa N: 17% circa O: 20% circa S: 3% circa

Le estremità hanno sempre taglio netto dovuto alla tosatura ( le lane da concia hanno all’estremità il bulbo)

Cotone: caratteristico l’aspetto a nastro non elicolidale ma a nastro con avvolgimenti e lume centrale sottile e vuoto; le con torsioni a spirale si riducono o si annullano nel cotone trattato ad esempio per mercerizzazione.

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Seta grezza : prima della lavorazione la seta è costituita da un doppio filamento di fibrina

circondato da sericina gommosa. La sezione mostra gli aggruppamenti doppi di fibre.

Dopo lavorazione la cosiddetta seta cotta mostra semplici fibre di fibrina deprivate della sericina

Semplici saggi microanalitici di conferma possono essere i seguenti:

Fibre animali

Lana, seta Fibre vegetali

Cotone, canapa, lino Fibre sintetiche Alla fiamma Bruciano con odore proteico Bruciano con odore di carta Bruciano con

odore di plastica Con soda caustica NaOH Si sciolgono dopo un tempo

unitario Non si sciolgono e

ingialliscono; soluzioni alcaline concentrate mercerizzano

Con HNO3 Danno la reazione

xantoproteica ( colore giallo) e si sciolgono

Rimangono inalterate

Con reattivo di Schweitzer ( CuSO4 10% +NaOH10% + NH3) e

Con ac. Solforico

Rimangono inalterate ( la

seta è più attaccabile) si sciolgono lentamente; il cotone si rigonfia nella parte interna lasciando intatta la cuticola

Con H2SO4 e I2 Il lino e cotone si colorano

d’azzurro Con soluzione alcoolica del

25% Lo sfilaccio in forma di

batuffolo di canapa si imbeve e va a fondo; rimane a galla se si tratta di lino

Con ZnCl2 soluzione a caldo Il cotone mercerizzato non si

scioglie

sete artificiali si sciolgono (saggi specifici sono quelli alla floroglucina , cloroioduro di Zn e reattivo iodosolforico)

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