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Bulgaria

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Academic year: 2021

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Di Napoli, Valagussa – Prospettive GEOGRAFICHE

BULGARIA

Superficie (in migliaia di km2) 111 Popolazione (in milioni di abitanti) 7,6

Densità (abitanti/km2) 69

Forma di governo Repubblica

Capitale Sofia

Lingua (ufficiale) Bulgaro

Religione ortodossa

Speranza di vita (maschi/femmine) 69/76

PIL/abitante (in $ USA) 6.857

La Bulgaria si trova nella parte orientale della penisola balcanica e confina con la Romania, la Serbia, la Macedonia, la Grecia e la Turchia. Il suo territorio è delimitato a nord dal Danubio (che divide il Paese dalla Romania), a ovest e a sud dalle catene dei Balcani e dei Rodopi; a est si affaccia sul Mar Nero con coste sabbiose nella parte settentrionale e lagune in quella centrale e meridionale.

Il Paese ha un clima continentale, con estati calde e inverni freddi; solo lungo la fascia costiera è presente l’influsso termoregolatore del Mar Nero. I monti sono ricoperti da alberi di latifoglie e conifere che vengono in gran parte tagliati per lasciare spazio alla pastorizia. Le pianure, dove un tempo si estendeva la steppa, sono oggi intensamente coltivate grazie a una capillare irrigazione.

Dopo essere stata una grande potenza balcanica durante il Medioevo, la Bulgaria ha subito il dominio dei turchi ottomani dal 1364 al 1878. Con l’aiuto militare russo ha ottenuto per la prima volta l’autonomia nel 1878 e proclamato la piena indipendenza nel 1908. Il suo territorio è stato più volte ridotto dopo le sconfitte nella Seconda Guerra Balcanica e nei due conflitti mondiali. Appoggiati dall’Unione Sovietica, i comunisti sono saliti al potere nel 1944 e hanno instaurato un sistema collettivistico e totalitario, dominato da Todor Zivkov dal 1954 al 1989. La sua destituzione ha dato inizio a un processo di democratizzazione, ma anche a un periodo politico incerto e altalenante che non si è ancora concluso. Ancora oggi, infatti, i cambi di governo sono frequenti, nonostante l’adesione del Paese alla Nato nel 2004 e il suo ingresso nella UE il 1° gennaio 2007.

L’instabilità politica è dovuta essenzialmente al malcontento della popolazione che vive in pessime condizioni economiche. La transizione dalla pianificazione socialista al libero mercato ha implicato la privatizzazione della produzione e una sua riorganizzazione. La mancanza degli antichi sbocchi commerciali verso i Paesi dell’area sovietica e la concorrenza degli Stati più industrializzati hanno portato alla chiusura di molte attività, con una conseguente crescita della disoccupazione.

È aumentato anche il potere della criminalità organizzata che ha acquisito una notevole influenza sull’economia locale e sulla politica.

Il sottosuolo è povero di risorse energetiche e per questo motivo il settore industriale si è sviluppato solo dopo la Seconda Guerra Mondiale, soprattutto nei rami siderurgico, metallurgico e chimico, oltre al tradizionale settore tessile.

Oggi si sta cercando di differenziare l’industria che sta crescendo lentamente e grazie soprattutto ai capitali esteri. Diversa è la situazione dell’agricoltura che dispone di moderne attrezzature e suoli fertili e ben irrigati.

Le colture sono molto varie e fanno della Bulgaria un buon esportatore di derrate alimentari.

La politica di industrializzazione del regime comunista ha avviato un processo di intenso inurbamento, continuato anche negli anni Novanta con lo sviluppo del settore economico terziario, che ha determinato una distribuzione non omogenea della popolazione e l’abbandono di molte aree rurali. È invece presente una discreta omogeneità etnica: i bulgari sono quasi l’84% dell’intera popolazione, in gran parte cristiano-ortodossi o atei. Esiste poi una cospicua minoranza di turchi (quasi il 10%), che professa l’islamismo come i meno numerosi (2%) pomachi (musulmani di lingua bulgara), e una nutrita comunità di zingari (circa il 4%).

Bibliografia

• Aslanian Dimitrina, S oria della Bulgaria dall’antichità ai giorni nostri, Edizioni La Casa di Matriona, Milano,

2007 t

• Giunta Maura, Bulgaria, Ulysse e Moizzi, Milano, 2007 Filmografia

• Radev Valo (regia di), Il ladro di pesche, Bulgaria, 1964

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