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ALLEGATO II

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Academic year: 2021

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ALLEGATO II

MODELLO DI ANALISI DI RISCHIO RELATIVO (MARR)

PER LA VALUTAZIONE DELLA PERICOLOSITÀ

AMBIENTALE

DI MICRODISCARICHE

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Premessa

Il termine “microdiscariche” è normalmente adottato per indicare depositi abusivi, di dimensioni generalmente modeste, di rifiuti domestici e di piccole attività artigianali e industriali. Tuttavia anche se il volume del materiale è ridotto, la tipologia di abbandono e lo stato dei rifiuti, nonché l’elevata densità di distribuzione delle microdiscariche sul territorio, sottopongono tali siti a rischio rilevante di contaminazione delle matrici ambientali. In tal senso, lo scopo dell’applicazione del Modello di Analisi di Rischio Relativo (MARR) è di individuare e programmare interventi di bonifica e stabilire l’idoneo ordine di priorità per gli interventi stessi.

L’Analisi di Rischio viene applicata per valutare il possibile impatto della contaminazione sulla salute dell’uomo e dei biota e sulla qualità dell’ambiente, ed è strumento di valutazione fondamentale nelle procedure di indagine e bonifica dei siti contaminati. Ne consegue talvolta la necessità di elaborare ed adattare idonei modelli di Analisi di Rischio sito-specifici agili ed efficaci per poter indirizzare i decisori verso le più idonee strategie di intervento in tempi brevi.

Metodologia

Il modello è stato già applicato nel primo step dello studio condotto dall’Università di Sassari, sede di Nuoro, sull’area industriale di Ottana per censire le microdiscariche presenti all’interno del polo industriale di Ottana-Bolotana e lungo il fiume Tirso (affluenti compresi) sino ad arrivare al lago Omodeo.

Il Modello di Analisi di Rischio Relativo (MARR) utilizzato nello studio è stato sviluppato sulla base di quello proposto da Andrisani nell’ambito delle attività dell’ARPA Piemonte, e con opportune modifiche è stato adattato all’area oggetto di studio.

Il MARR è basato su un sistema a “punteggi” e “pesi” e prende in considerazione 24 fattori di analisi, che rappresentano gli indicatori di rischio contaminazione, raggruppati in 3 categorie principali:

 caratteristiche del rifiuto;

 vie di migrazione dei contaminanti;

 tipologia dei ricettori.

Ciascun fattore viene misurato da un indice, ovvero da un “punteggio” (Pi) variabile da 0 a 10 proporzionale all’incidenza del fattore stesso. Il punteggio di ciascun fattore viene poi moltiplicato per un “peso” (Pesoi), variabile da 1 a 3 in funzione della rilevanza del contributo del fattore sulle condizioni complessive di rischio. Nel modello proposto, il peso maggiore è rappresentato dalla classe dei rifiuti, con Pesoi = 3, ma sono considerati fattori rilevanti, con Pesoi = 2, il tipo di stoccaggio dei rifiuti, lo stato di conservazione dei contenitori, la litologia

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prevalente, la profondità della prima falda, la contaminazione accertata o presunta del suolo e delle acque superficiali e profonde, la presenza di percolato etc.

La somma dei punteggi pesati, determinati per i vari fattori, costituisce il punteggio finale complessivo secondo l’espressione

Ptot = ΣΣΣ (PΣ i) (Pesoi)

Considerando che per taluni fattori il punteggio minimo è superiore a 0, il campo di variabilità di Ptot è compreso nell’intervallo da Pmin = 38 a Pmax = 305. I valori di Ptot vengono quindi normalizzati nell’intervallo 0-100 tramite l’espressione:

Pnorm = 100 [(Ptot-Pmin )/(Pmax-Pmin )]

Il valore risultante da questa formula rappresenta l’Indice di Rischio Relativo (IRR) che riproduce numericamente il pericolo di probabile contaminazione ambientale.

Per la caratterizzazione delle discariche è stata realizzata una scheda di campagna nella quale sono presenti i 24 indicatori ed i punteggi descritti in precedenza (vedi scheda allegata).

Dall’analisi dei dati riportati durante i sopralluoghi in campagna, è possibile determinare l’IRR.

Il modello applicato da Andrisani, nell’ambito delle attività dell’ARPA Piemonte (1988), deve essere adattato al contesto ambientale dell’area oggetto di studio. Infatti, alcuni indicatori, come la geologia prevalente, devono essere interfacciati con la situazione dell’area che si intende esaminare.

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