ALLEGATO – Questionario Collettività (AGRIFIERA)
Qui di seguito è riportato il questionario consegnato all’Agrifiera di Pontasserchio il 22 Aprile 2007, le risposte sono rappresentate sottoforma di grafici in modo da essere facilmente comprensibili.
Il campione rappresentativo è costituito da 63 persone di tutte le età e di ogni provenienza.
LA MULTIFUNZIONALITA’ PRESSO IL CENTRO DI RICERCA UNIVERSITARIO ENRICO AVANZI (CIRAA)
1) SESSO M F
60%
40% sesso m
sesso f
2) ETA’ 9 0-15 9 30-45
9 15-30 9 PIù DI 45
età 0%
3%
24%
44%
29% età 0/15
età 15/30
età 30/45 età >45
3) CONOSCEVA PRECEDENTEMENTE IL CENTRO AVANZI ?
SI NO
29%
71%
si no
4) SE SI, ATTRAVERSO QUALE MEZZO NE E’ VENUTO A CONOSCENZA?
¾ SERVIZI INFORMATIVI UNIVERSITARI ¾ INTERNET
¾ LO HA CONOSCIUTO GRAZIE A COLLEGHI/ AMICI ¾ ………
I
ALLEGATO – Questionario Collettività (AGRIFIERA)
5) SA DOVE E’ DISLOCATO IL NOSTRO CENTRO?
SI NO
24%
76%
si no
6) SECONDO LEI DI COSA SI OCCUPA?
RICERCA RIABILITAZIONE PSIC.
ALLEVAMENTO CONVEGNI
PRODUZIONE AGRICOLA TEST E ANALISI CHIMICHE
secondo lei di che cosa si occupa?
44%
16%
25%
0%
8% 7%
ricerca allev prod.Agric riabilitaz convegni an.chim.
7) SA’ COSA E’ LA MULTIFUNZIONALITA’ NELL’AGRICOLTURA?
SI NO
81%
19%
si no
SE HA RISPOSTO NO, LA MULTIFUNZIONALITA’ Può ESSERE COSì DEFINITA…
ATTRAVERSO LA MULTIFUNZIONALITA’ L’AGRICOLTURA RISPONDE A FUNZIONI SOCIALI AL DI LA’ DELLA SODDISFAZIONE DI UNA DOMANDA ALIMENTARE DI BASE.
QUESTE FUNZIONI INCLUDONO IL MANTENIMENTO DELLA BIODIVERSITA’,
IL CONTROLLO DELL’ INQUINAMENTO, LA TRADIZIONE CULTURALE, LA SICUREZZA ALIMENTARE, IL TRATTAMENTO DI ATTIVITA’ ECONOMICHE.
II
ALLEGATO – Questionario Collettività (AGRIFIERA)
8) HA MAI PENSATO CHE L’AGRICOLTURA NEL NOSTRO CENTRO POTESSE OCCUPARSI ANCHE DI TEMATICHE COME…
PRODOTTI AGRICOLI DI QUALITA’ SI NO
COMMERCIALIZZAZIONE SI NO
TRASFORMAZIONE AGRO-ALIMENTARE SI NO
COLLABORAZIONE SUL TERRITORIO SI NO
SERVIZI EDUCATIVI E CULTURALI SI NO
TURISMO, SVAGO, SPORT SI NO
SERVIZI PAESAGGISTICI SI NO
SERVIZI RIABILITATIVI E TERAPEUTICI SI NO
TRADIZIONI LOCALI SI NO
SALVAGUARDIA AMBIENTALE SI NO
0 10 20 30 40 50 60
prodotti agricoli di qualità commercializzazi one collaboraz. Sul territorio servizi educativi e culturali turismo, svago, sport servizi paesaggistici serv. Riabilitativi e terapeutici tradizioni locali salvaguardia ambientale
si no no risp
9) SECONDO LEI QUANTO PUO’ ESSERE UTILE DA 1 A 4 L’ATTIVITA’ DI
COOPERARE CON IL TERRITORIO 1 2 3 4
SERVIZI EDUCATIVI E CULTURALI 1 2 3 4
SERVIZI AMBIENTALI E PAESAGGISTICI 1 2 3 4
MANTENERE LE TRADIZIONI LOCALI 1 2 3 4
SALVAGUARDARE L’AMBIENTE 1 2 3 4
PRODUZIONI DI QUALITA’ 1 2 3 4
0 10 20 30 40 50 60 70
cooperare con il territorio
servizi educativi e
culturali
servizi ambientali e paesaggistici
mantenere le tradizioni locali
salvaguardare l'ambiente
produzioni di qualità
1 2 3 4 no risp
III
ALLEGATO – Questionario Collettività (AGRIFIERA)
IV
I RISULTATI
Il campione preso in esame riguarda sia donne che uomini con una fascia di età che và dai 30 ai 45 anni.
Purtroppo è possibile osservare come più del 70% del campione non conosca il Centro e di conseguenza non sappia nemmeno dove sia dislocato.
Per coloro che lo conoscono, il mezzo principale è stato grazie a colleghi e amici o a causa di rapporti di lavoro, quelli che invece non ne hanno mai sentito parlare, hanno un’idea che si avvicina molto a ciò che il Centro svolge realmente, essi infatti pensano sia un’azienda di ricerca (dato che il titolo menziona “centro di ricerca”) e come seconda scelta, dopo essersi guardati intorno e vedendo che i poster dello stand riportano figure di attività agricole e di allevamento, la risposta ricade su “produzione agricola e allevamento”.
Per quanto riguarda invece, la percentuale di coloro che conoscono il significato di multifunzionalità è bassissima, a mala pena il 19% degli intervistati conosce il senso di questa parola non ancora diffusa nel vocabolario dei cittadini/ consumatori di servizi.
La domanda successiva quindi, in relazione alla multifunzionalità nell’agricoltura, elenca una serie di attività e servizi che possono essere offerti da un’azienda agricola in generale ed è stato chiesto di indicare quale tra queste fosse svolta dal CIRAA.
La maggior parte pensa che essendo un’azienda che si occupa di agricoltura, le funzioni svolte riguardino prevalentemente prodotti agricoli di qualità, la salvaguardia ambientale, la collaborazione sul territorio e il mantenimento di tradizioni locali.
Questa risposta è lo specchio di quanto detto precedentemente nella tesi, infatti come ha affermato Lorenzo Idda nel 2002, la MF è “l’insieme dei contributi che il settore agricolo può apportare al benessere sociale ed economico della collettività e che quest’ultima riconosce come propri dell’agricoltura”.
I cittadini vogliono ricoprire un ruolo d’interlocutori attivi creando un rapporto caratterizzato dalla trasparenza, vogliono partecipare alle attività dell’azienda da cui pretendono un determinato comportamento (ad esempio nei confronti dell’ambiente), ma a sua volta, vogliono che l’azienda faccia parte della vita del luogo con il mantenimento di usanze e tradizioni locali (nel nostro caso ne è dimostrazione lampante “la sagra del pinolo”).
Concludendo, nel questionario è stato chiesto di indicare l’importanza che ricopre in generale ogni attività in ordine crescente da 1 a 4, la maggior parte ha indicato che un’azienda agricola ha come ruolo preponderante quello di produrre materie prime di qualità e salvaguardare l’ambiente, a queste sono seguite a ruota la collaborazione sul territorio, i servizi educativi, culturali e ambientali.
Non è ancora molto diffusa l’idea che un’azienda agricola possa occuparsi anche di svago e servizi riabilitativi terapeutici, questo viene ignorato molto probabilmente perché nella nostra zona tali attività non sono abbastanza diffuse e quelle presenti non sono pubblicizzate sufficientemente.
Quanto emerge da tali risposte rende evidente che l’opera del Centro si deve rafforzare per ciò che riguarda l’affermazione del proprio ruolo a livello locale, in molti non conoscono questa realtà che potrebbe essere “sfruttata” ancor di più dal punto di vista agricolo e didattico.
Evidentemente il sito internet e la pubblicazione di quaderni del Centro non bastano, bisogna effettuare una campagna pubblicitaria che vada alla portata di tutti, dei cittadini e non solo del mondo universitario.
Sarebbe necessaria e sufficiente una buona propaganda sui giornali locali, sponsorizzare eventi ricreativi e sportivi, oppure stringere collaborazioni più forti con altre università (che non siano agraria e veterinaria) in modo da approfondire alcune delle tematiche svolte come ad esempio medicina (riabilitazione psichiatrica) e ingegneria (progetto di bioedilizia ecc.).