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Come detto il comune di Bientina appartiene al sistema territoriale della pianura dell’Arno ed è distinto in tre sistemi:

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2.1 I SUBSISTEMI TERRITORIALI

La fase successiva alla ricostruzione dell’ evoulzione storica del luogo è l’analisi dello stato attuale del territorio. Utlizzando le carte già illustrate, grazie alla consultazione degli strumenti urbanistici che si sono susseguiti, e sulla base di una cartografia CTR scala 1:10.000, è stato possibile redigere una carta di sintesi.

Come detto il comune di Bientina appartiene al sistema territoriale della pianura dell’Arno ed è distinto in tre sistemi:

- il subsitema della pianura storica con il paesaggio agricolo e la aree urbane del capoluogo;

- il subsistema della pianura umida e bonificata con il paesaggio della bonifca e delle aree umide;

- il subsistema della collina delle Cerbaie, con il paesaggio boschivo delle colline.

Il subsistema territoriale della pianura storica è formato dalla campagna, storicamente coltivata, racchiusa all’interno degli argini che limitavano le aree palustri.

Al centro il borgo storico di Bientina, nella parte meridionale le aree produttive, nella parte settentrionale le aree prevalentemente residenziali.

Sono parti del territorio le aree agricole di valore paesaggistico, esterne ai limiti urbani. Queste conservano un assetto tipico, con la permanenza di una struttura fondiaria varia, alberature e sistemazioni tradizionali, con una viabilità poderale tortuosa che segue la divisione dei lotti. E’ inclusa in questo sistema l’area che faceva parte dell’antica fattoria medicea.

Confini del Comune di Bientina

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Il subsistema territoriale della pianura umida e bonificata è formato dalla campagna, esterna agli argini medicei e limitata dalle prime pendici collinari, storicamente in parte palustre e in parte occupata dalle acque del lago di Bientina. È caratterizzata dalla presenza di cascinali e di piccoli nuclei rurali sparsi. Lungo la strada provinciale bientinese, nella parte ovest del paese, si sono localizzati nel tempo capannoni industriali e produttivi, intorno ai quali si prevede la realizzazione di un’area produttiva più strutturata.

Il subistema è articolato in due aree, in cui la prima parte di territorio è quella bonificata, caratterizzata da aree agricole di cui si distingue il tipico disegno geometrico dei campi. In alcuni tratti si trovano le alberature che caratterizzavano le sistemazioni tardo-ottocentesche ed erano sintomo di una maggiore stabilità idraulica.

L’altra parte è occupata dalle aree umide, nelle quali si estendeva il lago di Sesto, caratterizzate dalla tendenza al ristagno delle acque e dalla presenza di ambienti umidi; qui vi è la completa assenza di insediamenti.

Sui terreni dell’ex Lago di Sesto si trova inoltre una zona protetta:

l’area ANPIL Oasi di Tanali.

Il subsistema territoriale della collina è formato dai rilievi delle Cerbaie;

questo si estende fino alla base del rilevo che determina il limite

morfologico con la pianura ed è contraddistinto da terreni in buona

parte boschivi e coltivati, con edilizia sparsa in posizione del crinale e

con un insediamento lineare ormai consolidato lungo la viabilità

principale.

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2.2 UTOE

All’interno del territorio si definiscono le unità territoriali organiche elementari (UTOE), che con varie destinazioni rientrano tra i subsistemi elencati.

Subsistema della pianura storica:

UTOE 1 - Bientina centro

UTOE 2 - Area industriale dell’ex alveo dell’Arno

Subsistema della pianura umida e bonificata:

UTOE 3 - Area industriale di Pratogrande

Subsistema delle colline delle Cerbaie:

UTOE 4 - Quattro Strade UTOE 5 - Santa Colomba

UTOE 1 - Consiste nella zona occupata dal centro storico del paese, dal vecchio borgo e dalle nuove aree edificate; si rimanda ad un punto successivo la sua descrizione che, a differenza delle altre, verrà trattata più nello specifico. In questa utoe sono infatti ubicate le aree degli interventi progettati.

UTOE 2 - Consiste nelle parti di territorio nel vecchio alveo dell’Arno,

occupate da una lottizzazione lineare, sufficientemente ordinata, con

edifici in maggioranza produttivi, ma anche misti, con l’integrazione di

funzioni espositive, commerciali, pubblicistiche.

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UTOE 3 - Riguarda le aree destinate alla realizzazione di un’area produttiva di interesse sovracomunale, in quanto si deve integrare, urbanisticamente e funzionalmente, con l’area produttiva limitrofa del comune di Buti.

L’area è in parte urbanizzata con capannoni sparsi, cascinali e insediamenti rurali, mentre in parte è costituita da terreni della bonifica, con elementi da conservare, necessari per il migliore inserimento delle nuove strutture.

UTOE 4 - Rappresenta l’edificato della frazione comunale delle Quattro Strade. È posta all’incrocio fra la Strada Provinciale della Val di Nievole e la Strada Provinciale Vicopisano/Santa Maria a Monte, lungo le quali si sono formati due insediamenti lineari che, insieme, hanno costituito l’area urbana. Quest’ultima è caratterizzata da una forte crescita recente ed è composta da case unifamiliari, spesso con attività commerciali a piano terreno, e da edifici plurifamiliari, con recenti fenomeni di densificazione per la realizzazione di insediamenti a schiera.

UTOE 5 - Rappresenta l’edificato della frazione comunale di Santa

Colomba. È un borgo lineare, lungo la Strada Provinciale della Val di

Nievole, formato da edifici di più antico insediamento e di interesse

storico architettonico, da case unifamiliari e ville recenti inserite

nell’ambiente boschivo.

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Individuazione dei subsistemi territoriali e delle UTOE, base carta CTR del comune, scala 1:10.000

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2.3 LE INVARIANTI STRUTTURALI

Fanno parte dei subsistemi e quindi del sistema territoriale le invarianti strutturali, elementi cardine dell’identità dei luoghi. Sono un complesso di valori puntuali, lineari, aree, categorie di beni, risorse, la cui trasformazione rappresenta una perdita dei caratteri che determinano lo spirito e la specificità, culturale e ambientale, del territorio bientinese. Sono divise in tre categorie,e al loro interno da vari elementi costitutivi.

La risorsa acqua:

- l’Emissario del Bientinae gli argini;

- i fossi, i canali storici, i pozzi e le risorse connesse;

- i canali e le strutture della bonifica;

- il campo pozzi delle Cerbaie e le risorse acquifere connesse.

La risorsa ambientale e paesaggistica : - gli argini medicei;

- la maglia agraria con la struttura geometrica e con gli impianti arborei tipici e le sistemazioni tradizionali;

- le aree dell’antica fattoria medicea a nord della zona industriale;

- il contatto fra la campagna e l’area storica edificata;

- la struttura agraria geometrica della bonifica e dei suoi elementi costitutivi con le alberature;

- i boschi umidi e l’Oasi di Tanali;

- le aree dell’ex Lago di Sesto;

- la struttura morfologica e i crinali principali.

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L’insediamento:

- il centro storico di Bientina;

- le chiese, le pievi, le ville, i manufatti di valore storico- architettonico;

- il sistema idraulico storico e le antiche cateratte che consentivano la navigabilità dei navicelli;

- la viabilità storica, poderale di pianura e quella nei rilievi;

- il ruolo della SRT 439 di direttrice primaria del nodo produttivo di Bientina, Vicopisano e Calcinaia;

- la funzione di area di riserva per future riattivazioni della linea

ferroviaria Lucca/Pontedera .

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2.4 VIABILITA’ SOVRACOMUNALE

L’ultimo elemento di analisi del territorio ad una scala di indagine più ampia riguarda l’insieme della viabilità stradale di interessesovra comunale; questa si articola secondo due assi principali: andamento nord-sud ed est-ovest.

Il primo è costituito dalla Strada Statale Sarzanese-Valdera e dalla Strada Provinciale Bientina-Altopascio, che collega la Lucchesia con la Valdera e serve le aree maggiormente insediate, residenziali e produttive. Su quest’asse si è intervenuti negli anni passati, potenziandolo con una variante di scorrimento ad ovest di Bientina, raggiungendo così una buona funzionalità, con lo svincolo dal centro e la suddivisione del traffico di passaggio secondo le due direzioni principali della Valdera e della pianura pisana verso Cascina e il capoluogo provinciale.

Questa viabilità, a causa della realizzazione della nuova zona industriale, (in Comune di Calcinaia ma a diretto contatto con Bientina) per la crescita delle realtà urbane di Buti e Bientina e dei volumi di traffico, è oggi oggetto di un riordino funzionale del percorso e del sistema degli accessi con la progettazione di un percorso alternativo, a cura dell’Amministrazione Provinciale.

Il secondo asse nord-sud è quello collinare, di crinale, della provinciale delle Cerbaie, che ricalca il percorso della strada settecentesca che univa la Valdinievole con Livorno. Oggi svolge una funzione secondaria, ma rappresenta pur sempre un accesso all’area del cuoio.

I due assi sono poi collegati da una trasversale, la provinciale Vicopisano - S. Maria a Monte, che conduce dal centro di Bientina all’incrocio delle Quattro Strade.

Variante del tratto di viabilità sovracomunale

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Integrazione dell’immagine precedente, con l’aggiunta delle invarianti strutturali e dei tracciati della viabilità sovracomunale, base carta CTR del comune, scala 1:10.000

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2.5 UTOE BIENTINA CENTRO

Entriamo più nel dettaglio con l’analisi dell’area urbana del centro di Bientina; questa è suddivisibile in tre parti: l’area storica, il tessuto consolidato di più recente edificazione, le aree urbane di nuova attuazione.

Il centro storico di Bientina è costituito dalle vecchie mura, con la prima espansione della piazza Grande (ora Vittorio Emanuele II), e dalle prime espansioni ottocentesche lungo gli assi di uno schema radiale.

Del centro storico rimane una struttura abbastanza identificabile: alcuni lotti sono stati demoliti, al loro posto nel tessuto edilizio e sono rimasti spazi vuoti che hanno assunto un ruolo funzionale, spazi che aspettano ancora una ridefinizione.

Attraverso catasti storici e grazie all’uso di foto aeree è possibile individuare le caratteristiche storico-tipologiche degli edifici e di conseguenza le fasi del processo di trasformazione dell’ambiente costruito.

Il Catasto Leopoldino (1842) mette in evidenza la vecchia struttura dell’edificato. A completamento della parte storica, un’ulteriore fase dell’edificato è dedotta dai rilievi dell’IGM (1880). Da riprese successive si individuano gli edifici realizzati dal secondo dopoguerra (1950), quelli realizzati nel periodo del boom economico (1950-1970) e quelli del periodo più recente (1970-1997).

Il centro di Bientina nel Catasto Leopoldino del 1842

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Ripresa aerea effettuataa dall’Istituto Geeografico Militarre del 1954

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Ripresa aerea effettuataa dall’Istituto Geeografico Militarre del 1973

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Ripresa aerea effettuataa dall’Istituto Geeografico Militarre del 1997

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Completata l’indagine storica, per le aree urbane è stata effettuata un’analisi funzionale, tramite un’indagine diretta sul luogo. Sono stati evidenziati gli edifici residenziali, gli edifici commerciali, quelli artigianali e produttivi. Inoltre sono stati censiti gli edifici e le aree destinate ad attrezzature pubbliche e quindi le scuole, le attrezzature comuni (religiose, culturali, assistenziali e sanitarie, amministrative, per pubblici servizi), i parcheggi pubblici, il verde pubblico attrezzato e sportivo.

Si è cercato così di riassumere e sintetizzare graficamente l’analisi fatta su una cartografia CTR scala 1:2000.

E’ stato possibile osservare che la crescita della città è stata caratterizzata da una bassa densità e da una struttura ricca per l’alternarsi dei pieni e dei vuoti, che viene intensificata solo in rari episodi recenti.

La tipologia prevalente che ha caratterizzato la crescita al di fuori dell’insediamento storico è rappresentata da edifici unifamiliari, villette e palazzine, più recentemente affiancati da edifici in linea e da case a schiera.

Un altro fenomeno che si è manifestato, espressione della pianificazione attuata con zone omogenee di completamento, è stato l’inserimento nelle aree edificabili di edifici che non hanno seguito l’allineamento tradizionale dei lotti lungo la viabilità principale, ma si sono collocati in modo trasversale o più disparato per il maggiore sfruttamento degli indici.

Infine sono state evidenziate cercando di mostrare il disegno

dell’edificato le aree di recentissima costruzione, di cui ancora non si

ha nota nelle carte esaminate e le aree per cui è prevista la futura

urbanizzazione, elencando quelle che saranno le destinazioni.

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Esse sono :

1. Consiste nel completamento del borgo lineare nella zona della la Viarella; la destinazione è prevalentemente residenziale con spazi per attività commerciali.

2. Consiste nel completamento di una zona destinata a servizi e a centro commerciale.

3, 4, 5. Sono rispettivamente zone di espansione ad est, nord e sud dell’edificato per cui è prevista in prevalenza la destinazione residenziale con spazi per attività commerciali.

6, 7. Sono rispettivamente aree a nord e sud dell’abitato destinate ad interventi con destinazione produttiva.

Gli altri interventi previsti riguardano due aspetti fondamentali per il futuro del territorio comunale. Al momento questi vengono semplicemente elencati perché saranno approfonditi nei capitoli successivi, in quanto riguardano le aree progettuali sviluppate e sono :

- il recupero del centro storico;

- lo sviluppo di una nuova area nella zona detta della Castellina

posta nelle immediate vicinanze del centro storico, area che

andrà in parte a sostituire ed in parte ad affiancare le funzioni

svolte da vecchio borgo.

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Analisi funzionale (sintesi) del centro di Bientina

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Per quando riguarda le infrastrutture per la mobilità che attraversano il paese, vista la distribuzione della viabilità a livello sovracomunale e considerando le aree che verranno edificate, si prevede uno sviluppo della viabilità a livello centrale per migliorare la qualità del rapporto fra strada e residenza e decongestionare l’area urbana di Bientina.

Un semianello nella parte ovest del paese è già stato realizzato e su questo tratto si allineerà la nuova direttrice primaria che da nord a sud collegherà la Valdera con la Lucchiesia, una modifica consistente alla viabilità che modificherà le dinamiche di accesso al paese, conferendo proprio alla nuova area di progetto nella zona della Castellina una funzione centrale.

Si prevede di completare il percorso di questo semi-anello nella parte più orientale per assecondare spostamenti e traffici locali, creando un migliore funzionamento della rete esistente con un completamento sia nella parte meridionale che in quella settentrionale connesso all’attuazione dell’area di nuovo impianto denominata Borgo lineare (1) e di quella chiamata Area Est dell’abitato (3).

Una volta completato questo sistema locale della viabilità, sarà possibile raggiungere la varie zone dell’abitato e di contro spostarsi da esse verso punti di innesto con infrastrutture di ordine sovracomunale, senza dover attraversare il centro storico che viene così alleggerito del flusso veicolare.

Semi anello esistente della viabilità principale di livello comunale

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Schema del futuro assetto della viabilità del paese.

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