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Fatti ed argomenti intorno alla municipalizzazione

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rD

-

.

ALBERTO GEISSER

FATTI

ED

ARGOlVIENTI

INTORNO ALLA

MUNICIPALIZZAZIONE

Estratto

dalla

Bi/m'ma Sociale Fase. l, Anno XVI, VoI. XX - Gennaio-Febbraio 1909

TORINO

SOCIETÀ TIpOGRAFICO-EDITRICE NAZIONALE (già Rom: B V lARBNOO)

1909.

(6)
(7)

FATTI ED ARGOMENTI INTORNO ALLA MUNICIPALIZZAZIONE

(1)

SOMMARIO.

CA.PITOLO 1. - La posizione della scienza economica di fronte al problema delle mnnicipalizzazioni industriali.

Isolamento del costo e degli effetti della politica dei prezzi - Indagine sugli elementi llon economici del problema, e segnatamente la legislazione. CAPITOLO II. - La NatiQnal Civic Federation di New York.

Programma e metodo della sua Inchiesta sulle municipalizzaziolli agli Stati Uniti e nel Regno Unito.

CAPlTOLO III. - Relazione e conclusioni della Commissione inqulrente Nord· Americana.

CAPITOLO IV. - Alcnne avvertenze preliminari importanti.

§ 1. - 1\ Governo di Gabinetto inglese e la divisione dei Poteri pubblici agli Stati Uniti.

§ 2. - L'" ambiente morale » e le Amministrazioni nord-americane. § 3. - Il reclutamento ed il governo del personale dei servizi pubblici

municipali agli Stati Uniti.

§ 4. - La legge 1907 dello Stato di New York sui servizi pubblici. § 5. - Caratteristiche importanti dei Municipi inglesi - Una risposta

all'on. Emanuele Greppi.

(1) NATIONAL Crvlc FElDElRATlON: Municipal and private operation or public utilities. New-York, 1907 (depositari per l'Europa: P. S. King and son, West-minster, Londra). Tre volumi di pagine 489, 1230, 768. 11 primo contiene le conclusioni del Comitato d'inchiesta e le relazioni riassuntive parziali stese da parecchi fra i Commissari inquirenti; il secondo riproduce il materiale dell'In-chiesta negli Stati Uniti; il terzo, l'Inchiesta nel Regno Unito.

MElYER RUGO RICHARD (dell'Università di Chicago): Municipal Owne"ship in Great Britain (pag. 340, Macmillan, Londra, 1906). Opera condotta con molta cura sui documenti ufficiali.

BRElIllS ERNElST (capo-servizio al Municipio di Bruxelles) : Les Régies (esercizi di-retti) et les Concessions comunales en Belgique. (Bruxelles, Mish et Thron( 1906, p. 554

l.

CADOUX GASTON (chef de servi<.oe à la Préfecture de la Seine): La vie des grandes Capitales (Paris, Berger Levrault, 1908, pag_ 260). Libro brillante, di piacevole lettur:1., ma che non approfondisce alcun problema.

Bl1sSY ANDRÉ (avvoc.): La municipalisation des tramways, $ES résultats financiers à l'Etranger (Arthur Rousseau, Paris, 1908, pago 340). Libro che difetta di preci -sione e di sana critica. Confronta, ad esempio, il capitolo sulle tranvie di Milano.

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6 -CAPITOLO V. - Il servizio idrico.

§ 1. - Considerazioni generali - Rilievi significati vi dell'Inchiesta. am e-rica.na - La durata delle ronces~ioni.

§ 2. - Risultati economici degli acquedotti municipali nord-americani nel 1905 secondo la Statistica Federille.

CAPITOLO VI. -

n

servizio del gas.

§ 1. - La legislazione del Regno Unito.

§ 2. - La superiorità delle Compagnie inglesi sui gasometri municipali secondo l'Inchiesta nord-americana.

§ 3. - Cenni sulla legislazione negli Stati Uniti. § 4.. - Un gasometro municipale agli Stati Uniti. § 5. - Il gasometro municipale di Grenoble. CAPITOLO VII. - Le tranvie.

§ 1. - La legislazione inglese - Il T?'amways Acl 1870 - Il Light Railways Act 1896.

§ 2. - Un dato di fatto essenzialissimo.

§ 3. - Le tranvie municipali inglesi confrontate colle tram ie private nord-americane.

§ 4. - I redditi delle tranvie municipali inglesi.

§ 5. - Errori di tariffa delle tranvie municipali in Germania. § 6. - I guadagni delle tralJvie private in Francia.

§ 7. - Le tranvie deIBelgio - Sunto dell'eccellente legislazione che le regge. § 8. - Le tranvie comunali di Milano ed il contratto colla Società Edison. CAPITOLO VIII. - Luce ed energia elettrica.

§ 1. - L'Etect?'ic li,ghling Act inglese del 1882 - Suoi pessimi risultati-L'emendamento del 1888.

§ 2. - Impianti centrali e trasmissione d'energia elettrica nel Regno Unito. § 3. - La mancanza eli compet.enza tprnica e di iniziativa nelle

Ammi-nistrazioni municipali del RC'gno Unito - Il rischio industriale. § 4. - Lascarsa concludenza deU'Inchiesta nOl'd-lllllericana in questo tema. § 5. - L'elettricità e la Ville de Pal'Ì8.

CAPITOLO IX. - ~1unici[lalizzazioni e salariati lUunicipali nel Regno Unito. CAPlTOLO X. - Alcuni esempi di "qnel che non si vede" nelle Illlluicipalizzl\zioni.

§ 1. - Elettricità, acqua potabile, tranvie, gas a Torino. § 2. - Un difetto della legge italiana 29 marzo 1903.

CAPITOLO XI. - Gli effetti delle lIluuiciplII izzazioni sul progresso industriale e la ricchezza (lubblica.

§ 1. - Vanità delle dottrine socialiste sulla produzione.

§ 2. - Le testimonianze degli scienziH ti e degli uomini di Stato. § 3. - Insegnamenti recenti dei Municipi del Belgio, della Germania e

di Parigi.

§ 4. - La Federazione dei Municipi italiani invoca il monopolio Pio\[' gli impianti elettrici comunali - I pericoli gl'avi di una tale concessione. CAPITOLO XII. - I concetti direttivi per la totela dell'interes"e collettivo

nei -servizi pnbblici mnnicipali.

CAPITOLO

xnr. -

L'esempio InsigJl() del iUunicil,io di J"i~gi. § l.

§ 2. § 3.

(9)

7

-CAPITOLO I.

La

posizione

della scienza

economica di fronte al

problema

delle mnnicipalizzazioni: còmpito e

metodi.

Il costante incremento delle maggiori agglomerazioni urbane,

impor-tante in sé stesso e più ancora in rapporto alla distribuzione e compo-sizione demografica dei singoli Stati, conferisce rilevanza sempre maggiore ai problemi riflettenti i servizi pubblici municipali. E questa rilevanza di ordine economico-igieni co-sociale si estende al campo politico ed intellettuale in generale, attesochè le grandi città, per gli interessi e le energie più vive e militanti che in esse si accentrano, per la presenza dei maggiori istituti della coltura nazionale, per l'azione della stampa, vanno esercitando stùl'indirizzo del pensiero e della politica nei varii paesi un 'influenza, la quale eccede benanco nelle proporzioni sue il contingente di forza che i centri urbani realmente rappresentano nella popolazione totale e nell'organismo economico delle nazioni.

Ciò spiega come i criteri ed i metodi, che vengono adottati nel risolvere i maggiori problemi locali delle grandi città, abbiano una potentissima ripercussione su tutta la vita dello Stato.

Importa quindi assai che si afforzi e si estenda nelle moderne demo-crazie una retta intelligenza circa le imprese industriali che, affidate ad autorità pubbliche od a privati, hanno per còmpito di soddisfare i maggiori bisogni di ordine collettivo.

TI tema che si colora di tanti riflessi politico-sociali, è di per sè amplissimo e quasi inesauribile.

~el presentare al pubblico italiano il sommario di una esperienza personale per molti riguardi eminente, quale è il libriccino di Lor(l Avebury su Le ind~tstrie dello Stnto e dei JJf!micipi, vi abbiamo fatto,

con studiata brevità, alcune aggiunte intese al doppio scopo di agevolare agli italiani la comprensione d'uno scritto, il quale, destinato ai lettori inglesi, non ha prolissi svolgimenti storici e statistici, nonchè di lumeg-giare le condizioni di casa nostra in ordine ai problemi della

municì-palizzazione, e segnatamente in relazione ai criteri ed ai probabili effetti della legge 29 marzo 1903.

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8

-del prof. Alfredo Cabiati (l) su una poderosa inchiesta, che un'impor-tantissima Associazione Nord-Americana aveva compiuto nel 1906 sui servizi pubblici, municipalizzati e no, dei due grandi paesi Anglo-Sassoni divisi dall'Atlantico.

Gli studiosi italiani saranno grati all'egregio scrittore di aver dato loro notizia di questa inchiesta.

Sulle risultanze di questa, o meglio sull'interpretazione che ne ha dato il prof. Cabiati, come su molti dei concetti direttivi da esso esposti, noi dissentiamo profondamente. Laonde ci è parso non inutile tornare sull'argomento colla scorta di avvertenze e di fatti che il Cabiati ha lasciato nell'ombra, e intrattenendo al tempo stesso i lettori della Riforma Sociale su altre pubblicazioni interessanti, che versano pure sul tema delle municipalizzazioni.

Premesso che ci asterremo dal ripetere quanto nella critica alla legge 29 marzo 1903 abbiamo esposto (§ l, pago 263-5) (2) circa i servizi da considerarsi di ordine pubblico (acquedotti, mercati, cimiteri, ecc.) ed i servizi propriamente industriali, che hanno invece ad oggetto quanto può essere e normalmente è assunto dalle imprese private (gas, energia elettrica, trasporti), ci sia concesso anzitutto, a rischiarare il tema, un richiamo alla distinzione scolastica, ma profondamente giusta, del-l'economia politica pma o teoretica e dell'economia politica applicata. Questa, cugina germana della politica economica, che altro non è se non un coefficente dell'arte del go vel'110 , tien conto, oltrechè degli insegnamenti dell'economia teoretica, degli infiniti elementi e fattori della vita sociale.

Molte discussioni si sono fatte e si fanno senz'altro risultato che discredito e danno alle discipline economiche, semplicemente per oblio e trascuranza eli quella saggia distinzione di cui il nostro Luigi Cossa ha, fra gli altri, cosi limpidamente segnato i termini e dimostrato la necessità.

Il quesito delle municipalizzazioni è agli occhi nostri un tema del-l'arte di governo, poichè la soluzione ne è subordinata non solo alle conclusioni ed ai suggerimenti dell'economia politica, ma ad altre considerazioni e finalità che possono talvolta e giustamente prevalere sulle prime.

N oi crediamo altresì che l'indagine dell'economista in ordine ai servizi pubblici industriali debba seguire le antiche e sapienti categorie stabilite dai mae-stri della scienza: debba quindi anzitutto e sopratutto

(11)

9

-carsi a determinare la ef'fìcenza p1'oduttiva dei singoli metodi di produ-zione posti a confronto, ossia il rispettivo costo economico, e poi, nei riguardi della circolazione, stabilire quale « politica dei prezzi" possa. meglio estendere la vendita, ossia il consumo dei prodotti e servizi. Si isolerà cosi un fattore del problema, l'elemento economico in senso proprio o scientifico, che, giova ripeterlo, se non dev'essere tampoco criterio esclusivo e prevalente agli occhi dell'uomo politico, ha pur sempre un'importanza massima.

La complessità dei problemi pratici nel campo dell'amministrazione non esclude, anzi, a rigore, tanto più imperiosamente richiede che le varie scienze ne indaghino i singoli coefficenti, battendo ognuna la propria via, applicando i criteri e metodi che le contraddistinguono. Solo così si rispettano quella divisione del lavoro fra le varie discipline e quel procedimento analitico, per vie or parallele, ora divergenti, che sono amendue indispensabili al progresso della scienza, che è la cono-scenza sistematica della realtà. Solo così si riescirà a rischiarare ed agevolare l'applicazione della scienza alla vita, la soluzione dei problemi contemporanei. Diversamente, e scienza e pratica corrono rischio tli smarrirsi e rimanere soffocate come in una inestricabile selva tropicale.

Coloro i quali, come il Cabiati, nel tema dei pubblici servizi, fanno poco caso dell'elemento economico (costo) e di quello finanziario (effetto sui bilanci e sul credito pubblico), cadono, più o meno consapevolmente, nell'elTore delle dottrine socialiste, le quali, colla speranza di ottenere una migliore distribuzione della ricchezza, ne danneggerebbero anzi-tutto egra vissimamente la moltiplicazione.

Questi teorici e queste dottrine disconoscono, sotto un involuto palu-damento di considerazioni, la verità essenziale quanto pedestre, che, prima di discutere sul metodo di ripartire un pane, è interesse comune e sovrano di tutti i partecipi l'averlo possibilmente grosso e buono e di poco costo, poichè il basso costo virtualmente equivale, ccwteris paribus, ad una maggior quantità ripartibile.

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parte di quel soprappiù guadagnato a sollievo dei lavoratori danneggiati ed a ristoro degli interessi spostati.

E queste considerazioni, le quali pos ono a primo aspetto sembrare pedestri o unilateralmente egoistiche, s'impongono alla riflessione quando si avverta che anche nelle nazioni più fiorenti la ricchezza accumulata rappresenta una parte relativamente esigua della produzione e del con -sumo annuale; che una forte accumulazione della ricchezza o del capitale è un postulato fondamentale del progresso della civiltà; che oggi, come attraverso i secoli passati, questo progresso non si attua, non si inten-sifica se non anteponendo in larga misura il bene delle generazioni avvenire ai godimenti ed alle soddisfazioni dei contemporanei.

Cosa sostanzialmente diver 'a dal costo di un prodotto ne è poi il prezzo per i consumatori.

Molteplici e valide considerazioni possono indurre l'Ente pubblico a vendere prodotti o servigi senza utile, magari anche al disotto del costo. Ma questo ordine di ragioni dev'essere, e per la Rcienza e per la pratica di governo, tenuto distinto dai criterii e risultati strettamente e rigorosamente economici. Importa che il pubblico sia chiaramente consapevole degli uni e degli altri, veda e misuri quali conseguenze economiche e finanziarie implichi la prevalenza data all'uno o all'altro campo.

Il poco caso che il Cabiati ed in genere i fautori delle municipa-lizzazioni mostrano di annettere al lato finanziario del problema, cioè alle ripercussioni sue segnatamente sui bilanci e sul credito degli Enti pubblici, non trova spiegazione se non forse in un minor contatto colle realtà del mondo economico.

Ammettasi pure l'equivalenza teorica delle aziende municipali con i debiti contratti per esse. L'esperienza insegna però che grossi debiti sono di per sè una debolezza ed un pericolo, che solo sente adegua-tamente chi sia nel caso di ricorrere al credito - qnesta forza cosi labile e capricciosa, intessuta di elementi psicologici imponderabili ed incoercibili.

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di ridurre i debiti pubblici, di avere bilanci possibilmente leggeri ed elastici ?

L'ora delle difficoltà è la vera pietra di paragone, e solo chi, come gli uomini di affari, l'abbia attraversata o sia consapevole di tale even-tualità, può misurare tutto il peso dei criterii e risultati finanziari anche nel tema delle municipalizzazioni, ricordando l'adagio che si t)"ova creclito in )"agione inversa del bisogno, assai più rhe in m,fJion di?"etta della bontà, degli scopi e delle imllrese.

:1:

* *

Se in presenza di diversi sistemi di produzione e ai vendita lo scopo e la ragion d'essere dell'indagine dell'l'col1omista è l'accertare l'azione loro sul costo e sulla bontà del prodotto, sulla estensione e la facilità del consumo, ne consegue che deMono pw"e essm"e ClCb lui arwredanwntc posti in luce quei futtori, le,qislativi o di a7tra nat!bra, che impediscano o perturbino l'nzione dei fcdto'ri economici veri e propri.

A questo canone dell'analisi scientifica - che è pure avvedimento saggio e doveroso di fronte al grosso pubblico, cui si presenteranno l:n blor:co le risultanze di indagini multiformi - ha, secondo noi, corrisposto molto imperfettamente l'inchiesta Nord-Americana, nè il Cab iati lo ha rilevato, come, a giudizio nostro, era còmpito dell'espositore e del critico.

Invero, che concludenza possono avere, ad esempio, paralleli tra l'azione privata e quella pubblica per lo sviluppo delle tranvie in Inghilterra, se sia accertato che il Tramways Act inglese 1870 divenne, per' la durata delle concessioni e le clausole di l'i 'catto, un impedimento posi-tivo, assoluto all'iniziativa privata, allorquando, verso il 1890, alle tranvie a trazione animale od a vapore si andarono sostituendo le tranvie elettriche?

E la circostanza, ricordata solo di passaggio dal Cabiati, che gli impianti elettrici municipali degli Stati Uniti esaminati nell' Inchiesta possono, di regola, servire unicamente all'illuminazione pubblica, non è tale da togliere quasi ogni attendibilità o rilevanza ai confronti cogli impianti elettrici privati?

Noi ci studieremo quindi di porre in luce sopratutto ed al tempo stesso sia i meriti economici degli impianti industriali pubblici o privati, sia gli elementi estranei che rendono impo.<is2·bile il conFronto o ne alte-rano i termini.

(14)

1 2

-altro, secondo il linguaggio dei pittori, nei "valori" dati ai vari elementi e piani del suo quadro.

Le rettifiche emergeranno implicitamente dalla stessa nostra esposi-zione, se il lettore vorrà darsi la briga di avvicinarla a quella del prof. Cabiati.

Del resto, più che una revisione del lavoro suo, noi ci proponiamo di segnalare al lettore, desumendole dall'Inchiesta americana, come dagli insegnamenti di altri libri e dalla personale esperienza, quelle circo-stanze che rivestono particolare significato ed importanza agli occhi d'un pratico.

Anzitutto riusciranno opportuni gli schiarimenti seguenti:

CAPITOLO II.

La " National Oivic

Federation

lI'

Programma e metodi della sua inchiesta sulle municipalizzazioni agli Stati Uniti e nel Regno Unito.

La National Civic Federation, sorta nel 190 l, con sede nella città di New York (281, Fourth Avenue), è un'associazione di spiccate perso-nalità rappresentanti del capitale, del lavoro, nonchè del pubblico in genere. Essa si propone di organizzare i migliori elementi del paese in un'azione educativa intesa a risolvere alcuni fra i maggiori problemi attinenti al progresso sociale ed industriale, provocare lo studio e la discussione dei quesiti di maggiore importanza nazionale, contribuire così a polarizzare l'opinione pubblica più chiaroveggente e a pro-muovere, quando sia del caso, una corrispondente opera dei Poteri legislati vi.

Attualmente la Federazione svolge il suo programma cogli organi seguenti:

lO La Commissione sui servizi pubblici, composta di 150 uomllll eminenti, rappresentanti le opinioni d'ogni gradazione su questo tema. È questa la Commissione che ha promosso l'inchiesta di cui ci occu-piamo nel presente scritto;

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30 Il Reparto industriale-economico, costituito per promuovere la ,discussione ed agevolare la risoluzione di argomenti di economia pratica • e di natura sociale, quali: " I salari ed il costo della vita n - "

Reclu-tamento operaio, ristretto soltanto alle Trades Unions, oppure aperto a tutti 11 - " Restrizioni della produzione " - " Arbitrato obbliga -torio " - " Iniziativa popolare e refm"endum " - " In come Tax " -" I trusts n, ecc.

4° La Commissione di conciliazione, che si occupa esclusivamente di scioperi, serrate ed accordi fra capitale e mano d'opera, e che anno-vera fra i suoi membri i rappresentanti delle maggiori organizzazioni di imprenditori e salariati. Il concorso di questa Commissione è stato richiesto in più di cinquecento casi d'ogni natura;

50 La Commissione per il benessere economico, la quale si studia di mig;liorare le condizioni di lavoro e di vita per gli addetti ai servizi pubblici ed alle industrie tutte, ad esempio: l'igiene delle officine, ospedali d'urgenza, sale di refezione, sale di riposo per le operaie, agevolezze a scopo di istruzione e di educazione, case-pensioni per gli impiegati, assicurazioni industriali. H. Taft, il futuro Presidente degli Stati Uniti, è ora a capo di questa Commissione;

6° La Commissione per le elezioni di primo e secondo grado, che si propone di risvegliare e sviluppare l'interesse del pubblico per il governo rappresentativo, per le questioni politiche di interesse nazionale., statale e municipale.

Allorquando nel settembre 1905 la National Civic Fedemtion fece noto che avrebbe intrapreso un'inchiesta negli Stati Uniti e nel Regno Unito in ordine alle municipalizzazioni, i fautori e gli avversari più eminenti delle due tesi offrirono il proprio concorso.

Fu costituita un'apposita Commissione di ben 150 membri, reclutata fra pubblicisti (del mondo accademico e no), e dirigenti di Compagnie private e di organizzazioni operaie. La Commissione nominò un Comitato esecuti\'o di 24 membri, ed una Commissione inquirente (cui spettò il lavoro effettivo) di 21 membri. Questa, a garanzia di imparzialità, venne composta in proporzioni pressochè uguali di tre gruppi: fautori ed avveròari delle municipalizzazioni, e persone che non avevano fino allora preso posizione di fronte al problema.

(16)

a fornire larga copia di dati. Pertanto l'indagine comparativa fra

i

llue paesi fu circoscritta ai servizi del gas, dell'illuminazione ed energia elettrica e delle tranvie.

L'Inchie ta doveva proporsi d'indagare: lO le concessioni a Compagnie private;

2° i poteri di controllo e d'ispezione delle autorità pubbliche; 3° la storia dell'assunzione dei servizi da parte dei Municipi; 4° gli effetti dell'esercizio pubblico e privato su

a) le condizioni politiche; b) le condizioni dei lavoratori; c) la qualità dei servizi; d) il prezzo dei servizi;

e) il costo di produzione dei servizi;

n

l'organizzazione direttiva;

g) le migliorie dei servizi e dei metodi relativi; h) i risultati finanziari.

La Commissione doveva altresì designare un certo numero di impianti pubblici e privati quale oggetto dell'esame, nonché designare periti incaricati di riferire sui varii punti sopra specificati e su quegli altri che fossero, a loro giudizio, rilevanti.

Si convenne che fautori ed avversari delle municipalizzaziolli nomi-nassero rispettivamente un perito; solo in pochi casi si cadde d'accordo su un perito unico.

Per gli Stati Uni. ti si decise di esaminare gli impianti seguenti, cui crediamo bene di aggiungere l'indicazione dello Stato in cui sono posti e della rispettiva popolazione locale, secondo il censimento federale del 1900:

GASOMETRI. Pubblici. Wheeling (West Virginia). . . . Richmond (Virginia). . . .

Atlanta (Georgia). . . Norfolk (Virginia) Filadelfia (Pensil v:mia)

Privati.

ACQUEDOTTI.

Cleveland (Ohio) . . Chicago (Illinois). . Syracuse (New York)

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NelV Raven (Connecticut) Indianapolis (Indiana). Utica (New York) . . .

Privati.

ab. 108.000 • 169.000 56.000

IMPIANTI DI LUCE E D'ENERGIA ELETTRICA. Pubblici.

Chicago (Illinois). . . Allegheny (Pensil vania) South Norwalk (Connecticut) Detroit (l\Iichigan) . .

Chicago (Illinois) . . . Pittsburg (Pensilvania). Geneva (New York). Toledo (Ohio). . . . Privati. ab. 1.700.000 129.000 6.591 285.000 ab. 1.700.000 " 321.000 10.000 131.000

Nel febbraio 1906 il dotto Maltbie ed il signor Sullivan si recarono in Inghilterra per predisporvi le indagini dei periti, sia tecnici, sia contabili.

Nel marzo la Commissione inquirente intraprese le sue visite negli Stati Uniti. Nel maggio, quindici dei 21 membri di detta Commissione proseguirono lo stesso còmpito nella Gran Bretagna.

Gli impianti esaminati in questo paese furono:

Glasgow Manchester Birmingham Leicester . GASOMETRI. Pubblici. Privati. Londra (South Metl'opolitan Gas Co.) Newcastle Sheffield . . . . ab. (1) 836.000 637.000 648.000 232.000 ab. 4.721-.000 268.000 447.000

(18)

- 1 6

-IMPIANTI DI LUCE E D'ENERGIA ELETTRICA. Pubblici.

Glasgow . . . . Manchester. . . . .

In Londra, l'impianto del Borgo di San Pancrazio.

ah. 835.000 " 637.000 Liverpool . . . . . " 739.000 Newcastle Londra Glasgow . . Manchester . Liverpool . Privati. TRANVIE. Pubbliche. 2 Compagnie 4 Compagnie ab. 835.000 " 637.000 " 739.000 Per Londra, la rete sud del Loudou County Council.

Dublino. Norwich. Bristol .

Private.

Per Londra, la London United Tramways Co.

ab. 379.000 " 117.000 • 363.000

Nel corso delle loro visite i Commissari inquirenti furono acc om-pagnati dai periti tecnici e contabili, e raccolsero anche da poche persone più in vista deposizioni orali, riassunte nel volume III. Queste testimonianze però non hanno grande intrinseca rilevanza, confrontate con quanto sul complesso problema ci apprendono le inchieste parla-mentari inglesi, le pubblicazioni ufficiali, la cosi estesa letteratura tecnica e polemica.

L'inchiesta nella Gran Bretagna si protrasse per sei mesi. I Com -missari inquirenti nel tornare in patria risolvettero, per agevolare la formulazione delle conclusioni collettive, ili affidewe eLd ~tn Sotto-Comitato di quattro colleghi, consielel'ati come rapp?'esentanti delle elue opposte tendenze ci?'ca lCL municipaUzzazione, le, compilazione di t'elazioni pa?'-ziali sui varii campi percorsi dalla Oommissione. E questi furono i professori Bemis e Frank Parsons, i sigg. Walton Clark e Charles L. Edgar.

(19)

politiche dei :Municipi britannici comparate a quelle dei Municipi nord-americani; infine il signor Walter L. Fisher scrisse un rapporto sui ~·Municipi americani. Il signor J. W. Sullivan, editore del Bollettino delle industrie del vestiario, ed il prof. Commons dell'Università di Wisconsin, in due separate memorie, trattarono particolarmente il problema del lavoro nei due paesi.

Quella che il Cabiati chiama molto impropriamente "1·elazione della maggiomnza " è semplicemente l'espressione delle indagini e delle idee di tre diehic~t·ati munieipalizzatori: Maltbie, Bemis e Frank Parsons (l). A questa relazione di parte si contrappone quella dei signori Walton Clark e Charles L. Edgar - uomini pratici e convinti individualisti -che, nel linguaggio del Cabiati, sarebbe" la relazione della minoranza ", ed è, come la prima, una " perizia o relazione eli pcwte ".

Il vero si è che l'una e l'altra, come abbiamo narrato, costituiscono semplici mezzi istruttori di indole riassuntiva e preparatoria, che la Commissione inquirente volle predisporre per le conclusioni proprie.

Riproduciamo in e:ctenso nel paragrafo seguente tutta la parte sostan-ziale della relazione che la Commissione inquirente presentò alla National Givie Federation.

Questa relazione conclusiva, posta in capo ai tre grossi volumi del -l'Inchiesta, porta le fu·me di 19 sui 21 membri della Commissione d'inchiesta. Un membro non potè, per infermità, assistere alle tornate finali. Un altro membro, Walton Clark, dissentendo parzialmente, stese una relazione " di minoranza ", che fa seguito a quella dei diciannove. W alton Clark, vice-presidente della Unitecl 1?nlJrOvement Gas Gompany di Filadelfia, e che prese parte attivissima alle indagini nel Regno Unito, pm consentendo nel postulato di idonee norme e discipline per le Compagnie esercenti servizi pubblici, ritiene che anche per gli acque-dotti l'iniziativa privata siasi dimostrata superiore a quella dei Municipi; rilevando l'importanza massima che l'ambiente morale e sociale ecce-zionalmente sano di Glasgow, Manchester e Birmingham spiega su quelle municipalizzazioni, ne deduce che tale sistema sarebbe pericoloso in America, e sostiene che, nel complesso, il pubblico è nella stessa Gran Bretagna meglio servito dalle Compagnie. ChiE;lde quindi che l'assun-zione di pubblici servizi dai Municipi sia accompagnata da severe cautele.

Fondatamente osserva il Clark che la facoltà di riscattare" in ogni tempo", quando venisse, nello stato attuale della legislazione, accordata (1) Il prof. Bemis è sovrintendente, ossia direttore dell'acquedotto municipale di Cleveland; il prof. Frank Parsons è presidente della Lega Nazionale pro municipalizzazioni.

(20)

ai Municipi, allontanerebbe i capitali privati, con danno della comunità, esposta cosi a rimanere priva di servizi necessari od utili.

E pure a ragione, secondo noi, avverte il Clark che mentre lo Stato deve regolare e tutelare i pubblici m'vizi, la Commis ione dei 21 non aveva avuto mandato di formulare speciali modalità di regolamento, nè le fece oggetto di discussione. Egli quindi dissente in que to punto dai suggerimenti della maggioranza.

È certo da rammaricare che la Commissione Nord-Americana non abbia ex professo rivolto le sue indagini a que'to tema particolarmente delicato ed interessante, che, secondo noi, egna il git~sto

mezzo

fra le opposte scuole e tendenze.

CAPITOLO III.

Relazione e conclusioni della

Commissione inquirente

Nord-Americana.

(1)

" È difficile formulare risposte positive e di una generale applicazione ai quesiti riflettenti il successo o l'insuccesso delle aziende municipali in confronto a quelle pri vate.

" Le condizioni locali, peculiari ai singoli impianti, sono spesso tali da rendere impossibile un confronto, ed è assai malagevole valutare il coef-ficente da attribuire a siffatti elementi. Per e empio, nel confrontare le condizioni finanziarie di Wheeling in quanto connesse col suo gaso-metro municipale, con quello di Atlanta e Norfolk che hanno gasometri privati, è da tenere calcolo della presenza di gas naturale in Wheeling. Parimenti nell'avvicinare l'acquedotto municipale di Syracuse a quello privato di Indianapolis, sono da tener presenti le rispettive condizioni topografiche. Queste, a Syracuse, sono tali da offrire le maggiori faci-lità per un buon impianto, con sforzo relativamente esiguo da parte della direzione. Invece ad Indianapolis le condizioni sono svantaggiose. Nella prima città l'acqua affluisce per gravità, nella seconda deve es-sere sollevata con pompe.

" Potremmo allo stesso modo passare in rassegna le varie città che sono state visitate qui e al di là dell'Atlantico, e porre in luce che le

(21)

risultanze dei rispettivi impianti privati o pubblici risentono vantaggio ,. o danno dalle particolari condizioni di ognuno.

" Inoltre, la difficoltà di raggiungere risultati soddisfacenti col metodo comparativo non s'incontra soltanto in relazione a particolarità locali. Essa non è minore in questioni di portata assai più larga. Oosi ogni tentativo di confrontare gli impianti di illuminazione elettrica munici-pale con quelli privati, negli Stati Uniti, sarebbe inconcludente, se non si tenga calcolo che nel massimo numero dei casi gl'impianti munici-pali si restringono alla illuminazione pubblica e non possono servire i privati. Parimenti è da consi(lerare che molti impianti municipali in-contrarono difficoltà ad affermarsi di fronte all'avversità dell'opinione pubblica. Ancora, in Inghilterra è da aver riguardo al fatto che gli im-pianti municipali d'illuminazione elettrica e di tranvie godono di diritti permanenti senza restrizione di tempo, mentre i diritti di consimili aziende private hanno durata limitata, molte concessioni di tranvie ve-nendo a cessare in capo a 21 anni.

" Infine, si deve non solo riflettere che le diverse condizioni sociali e politiche proprie ai due paesi si manifestano nei rispettivi organismi sia pubhhci sia privati. ma si d8\'e altresì tenere rivolto lo sgua:rdo alla diversa indole dei due popoli, la quale provoca idee e vedute di-vergenti circa la comellienza o meno di determinati ordinamenti. In altre parole. il riconoscimento del buon esito dei senizi municipalizzati in Inghilt.erra, non dovrehbe avere per corollario che la municipalizza-zione di consimili servizi nel nostro Paese si accompagnerebbe ad uguale suceesso. Le condizioni sono totalmente div:erse nei due paesi, come si rileverà dall'esame delle varie relazioni che pubhlichiamo.

" Abbiamo pregato alcuni colleghi di stendere relazioni su determinati temi, indicando i risultati delle loro indagini e delle interpretazioni ch'essi dànno ai fatti.

"Il prof .. Jolm R. Oommons e mr. J .. W. Sullivan hanno compilato relazioni sulle condizioni degli operai nelle aziende pubbliche e private; ed ognuno di essi ha esaminato questo argomento sotto lUl angolo vi-suale alquanto diverso. Il prof. E. W. Bemis e il prof. Frank Parsons, le cui convinzioni in favore dei servizi municipali sono ben note, hanno steso un rapporto che espone le loro vedute e le loro illazioni. Dai fatti che hanno preso in esame, mi'. Walton Olark, Vice-presidente della Cnited Gas I/J1provement Company di Filadelfia, e mI'. Oharles L. Edgar, Presidente della EIZison Electl'ic llltmànating Company di Boston, hanno a loro volta esposto le proprie vedute, considerando il problema dall'opposto lato.

(22)

con-durrà il pubblico a formulare le sue conclusioni. Il prof. Frank

.r.

Goodnow e mr. Walter L. Fisher hanno scritto sulle condizioni rispettive della Gran Bretagna e degli Stati Uniti in ordine alla legislazione, agli or-dinamenti governativi, ecc. Questi giudizi di membri del vostro

Comi-tato, i quali hanno preso in esame i questionarii e)e relazioni dei periti,

ed hanno personalmente esaminato i diversi impianti, sono formulati in guisa che ognuno può trar profitto dalle loro osservazioni, dalla loro esperienza, dai loro apprezzamenti circa il successo o l'insuccesso dei varii impianti municipali e privati. Abbiamo altresi pubblicato le rela-zioni dei nostri periti tecnici speciali, presentando cosi i elati eli fatto dai quali ognuno può formarsi un convincimento.

" Vi sono alcuni principii di ordine generale che desideriamo epri-mere, siccome rispecchianti in linea di fatto l'unanime sentimento elel vostro Comitato.

" In primo luogo, desideriamo porre in rilievo il fatto che i servizi pubblici presi in esame sono di tale natura, che è impossibile vengano regolati unicamente dalla libera concorrenza. Quindi essi debbono o venire controllati e regolati dal Governo, o essere lasciati in piena balia del proprio arbitrio, oppure venire eserciti dall'autorità pubblica. Non vi è altra via.

" Niuno di noi è favorevole a lasciare questi servizi in balia del proprio

arbitrio, e il quesito si restringe in questi termini: se sia preferibile

l'egolarli oppure esercirli direttamente.

"Non vi sono speciali ragioni per cui i risultati finanziarii delle aziende private o pubbliche debbano differire, se le condizioni rispet-tive sono identiche. In entrambi i casi l'esito dipende dall'avere l'uomo adatto alla testa dell'azienda, e dalle condizioni locali.

" Noi opiniamo che un servizio pubblico che tocchi la salute dei cit-tadini non deve essere commesso ai privati, là dove la tentazione di

largo profitto potrebbe produrre risultati disastrosi; quindi riteniamo che le imprese, nelle quali le considerazioni d'igiene sono prevalenti,

dovrebbero essere esercite dalle autorità.

" Siamo venuti alla conclusione che la municipalizzazione non dovrebbe estendersi a industrie lucrative, che non implichino la salute o la sic u-rezza pubblica, i pubblici mezzi di trasporto o l'occupazione permanente

delle strade e del suolo pubblico; e che un eserci,zio municipale non

dovrebbe essere intrapreso in vista esclusivamente di ricavarne profitto. " È nostro avviso altresi che in avvenire tutte le concessioni

all'indu-dustria privata per l'impianto e l'esercizio di servizi pubblici dovrebbero

(23)

pagan-., done l'equo valore, sia per esercirli direttamente, sia per affittarli, sia ,. ancora per l'i venderli.

" Per dare una portata pratica a questi voti e per salvaguardare i diritti del pubblico, raccomandiamo ai varii Stati di conferire ai loro municipi la facoltà, dietro refe?"endum, e con norme ragionevoli, di im-piantare ed esercire servizi pubblici, o d'impiantarli e affittarli, oppure di riscattare gli impianti già costruiti. Non vi è altra via perché il pubblico possa essere posto, di fronte alle compagnie, su un terreno di equità corrispettiva, ed ottenere da ognuna di esse quei diritti che deve avere. Noi crediamo che questi provvedimenti avranno per effetto che le compagnie esercenti servizi pubblici riguarderanno come il loro proprio ben inteso interesse il prestare servizi soddisfacenti a patti equi, e renderanno nella stessa misura superfluo per le autorità il riscatto de-gl'impianti esistenti o la creazione di nuovi.

" Inoltre raccomandiamo sia provveduto a che una pubblica autorità. competente abbia potere di richiedere da tutte le aziende di servizi pu bblici un sistema uniforme di registrazioni e di conti, che dia tutti gli elementi finanziari e tutti i l'agguagli riflettenti la qualità dei ser-vizi ed il costo rispettivo; questi dati dovrebbero essere pubblicati e distribuiti come gli altri documenti ufficiali. Raccomandiamo altresì che non si possano emettere azioni od obbligazioni per aziende di servizi pubblici, senza l'approvazione eli qualche autorità pubblica competente. " Raccomandiamo ancora di prendere in considerazione la scala mobile, che per il gas ha dato risultati soddisfacenti in alcuni casi in Inghil-terra, ed è stata adottata a Boston. Con questo sistema la emissione dei capitali deve essere autorizzata, previa inchiesta, dall'autorità pub-blica, e si stabilisce un tasso normale di dividendo, che non può venire aumentato se non quando il prezzo del gas venga ridotto. Le conces-, sioni per le ferrovie sotterranee di Boston e New York e il loro eser-cizio meritano pure il migliore esame.

" Là dove l'esercizio di servizi pubblici è affidato a società private, il pubblico dovrebbe conservare un' interessenza nello svolgimento e nei profitti avvenire dell'azienda, sia con una partecipazione negli utili, sia sotto forma di riduzione dei prezzi. Questo secondo sistema ci appare preferibile, collimando esso coll'interesse di coloro che si valgono dei pubblici servizi, mentre invece la partecipazione nei profitti avvantaggia tutti indistintamente i contribuenti.

(24)

2° Esclusione di influenze politiche e di favoritismo per:>onale dalla gestione del]" impresa;

3° Separazione della finanza dell'impresa dalla finanza generale del Municipio;

4° Che la emissione di obbligazioni occorrenti per le aziende muni-cipali non abbia da essere compresa entro i limiti posti per legge alla facoltà dei :Municipi di contrarre debiti; dette obhligazioni debbono go-dere una priorità legale sul valore degli impianti ed i l'ispettiyi proventi.

" Desideriamo fan-i rilevare il pericolo cui 'i va incontro qui, negli Stati Uniti, col trasferire questi pubblici servizi all'amministrazione at-tuale di alcune delle nostre città. Di queste è risaputo che alcune sono buone, e nel complesso lo stato delle cose dà segno di migl ioramento, ma esse non sono all'altezza delle città Britanniche. Troviamo in Inghil-terra, in Scozia, amministrazioni municipali di una eccellenza grande, che è il risultato di sforzi e miglioramenti proseguiti lungo tempo. Colà gli uomini d'affari sembrano tenere ad onore di prestare l'opera loro come consiglieri od assessori, ed il governo di città come Glasgow, Manchester, Birmingham, ed altre, raccoglie molti fra i più eletti ele-menti della cittadinanza. Condizioni siffatte sono spiccatamente fa Yore-voli alla municipalizzazione.

u :Negli Stati Uniti è noto esservi molte città che non si trovano in condizioni simili. Si fa accusa alle mene elettorali e politiche di società concessionarie dei servizi pubblici, di avere in molti casi reso la citta-dinanza aliena o incapace di conseguire un tipo più elevato di servizi pubblici. E questa accusa noi riteniamo fondata. Però sembra diffusa in molti l'idea che la semplice municipalizzazione di tutti i servizi pub-blici possa senz'altro far raggiungere l'ideale delle amministrazioni mu-nicipali, attesa in tal caso la necessità assoluta di nominare cittadini integri e capaci, mentre l'accrescersi in numero ed importanza delle funzioni mtmicipali potrebbe spiegare una tendenza ad indurre gli uo-mini di stampo più elevato ad accettare cariche pubbliche. Non cre-diamo che ciò di per sè solo assicurerà la riforma dei municipi. Non ci sentiamo di raccomandare la municipaliz~azione come una panacea per la cosa pubblica.

(25)

.. "In riassunto, alcune tra le più importanti no tre conclusioni sono le "seguenti:

l o I Cl'vizi pubblici, -i trovino in mano dei privati o delle auto-rità, ono eserciti nel modo migliore mercé un sistema di monopolio disciplinato da leggi e regolamenti;

2<) I servizi pubblici nei quali ha larga parte l'elemento dell'igiene dovrebhero essere eserciti dai rappresentanti del pubblico;

3° Il successo delle municipalizzazioni è subordinato a che nella cittadinanza vi sia alta capacità amministrativa;

40 Concessioni a società private dovrebbero avere scadenza fissa e nel frattempo dovrebbero poter venire riscattate contro equo corri-spettivo;

5° I municipi dovrebbero avere la facoltà di assumere municipa-lizzazioni dietro voto popolare e con ragionevoli discipline;

6° Le società private esercenti servizi pubblici dovrebbero essere a 'soggettate a regolamenti emanati dalle autorità e sottoposte ad ispe-zioni con un istema uniforme di norme e di contabilità e con piena pubblicità;

7° Il Comitato non prende pOSIZIOne eli fronte al quesito della convenienza, in linea generale, dell'esercizio pubblico o priyato. Il pro-blema deve essere risoluto da ciascun municipio a seconda delle con-dizioni locali. Quanto può essere possibile in un comune, può non es-serlo in un altro. In alcune città le società private possono servire il pubblico in guisa da non provocare malcontento, e nulla si guadagne -rebbe collo sperimentare la municipalizzazione. Inoltre un' amm inistra-zione municipale può essere capace ed atta a assumere questi pubblici servizi, mentre altrove può accadere l'opposto. Nell'uno e nell'altro caso si deve tener presente la necessità della cooperazione di molti uomini capaci, che nelle cariche e negli uffici municipali diano le loro cure ai servizi pubblici. Nè deve essere dimenticato che le municipalizzazioni creeranno una numerosa categoria di salariati che possono in misura maggiore o minore spiegare influenze elettorali.

(26)

CAPITOLO IV.

Alcu.ne avvertenze preliminari importanti.

Prima di illustrare il materiale l'accolto dall' inchiesta, ampliando o rettificando il sunto che ce ne ha dato i1 Cabiati, e di esaminare par-titamente a nostra volta gli acquedotti, i servizi del gas, dell'elettricità (luce e forza), delle tranvie, reputiamo opportuno porre sott'occhi al lettore italiano alcune considerazioni sull'ambiente politico-sociale della grande Federazione Nord-Americana, nonchè gli atteggiamenti singolari, e forse a più d'un lettore ignoti, che l'organizzazione dei poteri pub-blici è andata colà assumendo in alcune sue parti.

Poscia metteremo in evidenza alcuni tratti caratteristici dell'am-biente e delle municipalizzazioni britanniche, tratti sui quali non sarà mai a sufficenza richiamata l'attenzione nostra.

E l'una e l'altra esposizione varranno altresì di utile commento alle conclusioni della Commissione americana.

§ 1. -

Il

Governo di Gabinetto inglese e la divisione dei Poteri

agli

Stati Uniti.

La Costituzione federale delle Repubbliche nord-americane che risale al 1787 ed è rimasta sostanzialmente immutata, attuò, con una rigi-dezza di cui non si ha esempio più reciso, il principio della sovranità popolare e quello della divisione dei tre Poteri legislativo, esecutivo, giudiziario.

Nel Governo di Gabinetto, quale lo andò nel corso dei secoli matu-rando la Gran Brettagna, il Ministero è emanazione del potere legis-lativo, è praticamente, al tempo stesso, il comitato esecutivo della maggioranza e l'organo direttivo di questa. Il potere esecutivo, il po-tere giudiziario, per quanto si svolgano in nome del Sovrano, emanano praticamente dalla stessa maggioranza che ha in mano il potere le-gislativo.

(27)

'.' Il Governo di Gabinetto, del genuino tipo inglese, è un prodotto .. della vita storica del paese, è l'organismo politico più perfetto, ma più

complesso e delicato, che l'evo moderno abbia veduto sorgere. Degli organismi superiori esso ha la possanza, le risorse, la perfet-tibilità, in un con le complicazioni e le attinenze vicendevoli di tutte le parti.

Secondo la Costituzione federale nord-americana (che servì di pro-totipo alle Costituzioni dei singoli Stati e agli ordinamenti degli enti locali), il popolo sovrano nomina esso sepamtamente (con elezione di-retta oppure di doppio grado, la quale praticamente si risolve - data la forte organizzazione dei partiti - in una mera superfetazione) il PoteTe legislativo (per lo più ripartito fra due Camere), nonchè il capo del Potere esecntivo (Presidente della Confederazione, Governatore dello Stato, Major ossia Sindaco del Comune).

Dal Presidente esclusivamente dipende tutta la sterminata gerarchia degli investiti di funzioni esecutive, dai Ministri all'ultimo usciere della Federazione.

Solo in casi speciali e l'ari si richiede per le nomine fatte dal capo del Potere esecutivo l'approvazione o ratifica del potere legislativo, ge-neralmente della Camera alta.

In omaggio alla sovranità popolare, è stato da parecchi Stati san-cito il principio, che il corpo elettorale abbia a nominare non solo il capo del potere esecutivo locale, ma ben anco i titolari delle cariche più importanti (tesoriere, ecc.) dello Stato o del Comune.

Anche 'i rappresentanti del Potere giudiziario sono in larga misura nominati direttamente dal popolo sovrano.

Al Potere giudiziario spetta il far osservare la Costituzione, che è la base della divisione dei Poteri, la salvaguardia dei diritti rispettivi dei Poteri pubblici e dei cittadini singoli. La funzione del Potere giudi~ ziario è tanto più importante in un paese che è una Federazione di Stati autonomi i quali, a favore del Potere centrale o federale, hanno rinunciato solo in una determinata misura alle proprie prerogative so-vrane, e dove quindi possono facilmente sorgere conflitti o divergenze fra l'Ente federale e gli Stati federati, o fra questi singolarmente. La delicatezza di questa funzione regolatrice e moderatrice del potere giu-diziario che morc~lmente è la chiave di vòlta, la salvaguardia suprema di tutto il sistema, ha fatto si che le nomine dei giudici seguissero generalmente da parte del popolo sovrano, come da parte degli altri Poteri partecipi nella designazione, con criterii e risultati ben migliori che non le elezioni legislative o le nomine degli organi esecutivi.

(28)

mo-deratore e supremo del Sovrano, e tanto più pOI m una unione di re -pubbliche individualmente sovrane, è indispensabile che la

smnma.

ratio

sia riposta nei rappresentanti dell'ordine giudiziario.

*

* *

w.

Bagehot scrisse con profonda verità, che nel Governo di Gabi-netto il maggior dovere e il primo còmpito della maggioranza del corpo legislativo è di dare il proprio appoggio al Ministero.

Invero in questo regime il Ministero altro non è se non l'eletta di coloro che la maggioranza stessa riconosce a suoi capi, mentre questi capi rivestiti della responsabilità del potere, consapevoli dei bisogni e delle risorse del paese, sono in grado di conoscere meglio di chicchessia che cosa si debba fare, come e quando si possa fare.

La designazione dei capi del potere esecutivo attraverso il tirocinio o il tramite delle assemblee deliberative è una forma di elezione a doppio grado, ben atta a porre in vista gli uomini meglio qualificati per attuare il programma del quale la maggioranza parlamentare ha la re-sponsabilità verso il paese. D'altra parte la possibilità di ascendere al potere attraverso le assemblee deliberative conferisce al mandaLo le-gislativo importanza ed attrattiva ragguardevoli, tali da far ricercare il mandato stesso anche da uomini di segnalate attitudini fattive.

I! sistema americano ha invece il duplice effetto di abbassare l'im -portanza pratica, e quindi il prestigio, dei corpi deliberativi che sono chiamati a discutere, ad emettere voti, ma solo in casi estremi pos -sono influire direttamente sull'andamento effettivo e concreto della cosa pubblica, mentre d'altra parte, l'estensione delle facoltà attribuite al capo del Potere esecutivo, l'assenza di ogni controllo e di ogni san -zione finchè egli si contenga entro i limiti formali della legge, fanno sì che per le somme cariche dell'ordine esecutivo si presentino camE-dati gli uomini più energici e più risoluti al bene come al male.

§ 2. - " L'ambiente morale"

delle Amministrazioni Nord

-Ameri

cane

.

A queste circostanze d'ordine politico altri molteplici e potenti fat-tori si aggiunsero per imprimere alla vita pubblica nord-americana caratteristiche speciali.

(29)

la poca omogeneità della popolazione bianca ingrossata da correnti ; immigratorie assai diverse e che in misura disuguale si diffondevano tra i varii Stati, l'assoluta democrazia non incanalata da tradizioni che mancavano, la novità e mobilità di tutti i rapporti economici e s o-ciali, la speciale tempra morale delineatasi in tale ambiente e che ha elevato a criterio e misura del valore individuale il successo nelle in -traprese economiche - tutto ciò contribuì ad un reclutamento assai scadente degli uomini pubblici e ad un indirizzo mediocre o cattivo degli organi amministrativi.

Dalle stesse cause derivò ancora, qual necessaria conseguenza, la or-ganizzazione ferrea dei partiti e d'un poderoso macchinario politico extra-legale, solo mezzo per assicurare maggioranze tali da conquistare il Potere federale, statale, locale.

Mezzo e premio a tali organizzazioni fu l'affermazione della poiitica " le spoglie al vincitore", la cui crudezza cinicamente brutale è diffi -cilmente realizzata dalle nostre menti europee.

Co ì le funzioni pubbliche diventarono un mestiere sui generis, l'ap-pannaggio d'una speciale gerarchia di organizzatori, e si ribadì vieppiù il decadimento e la corruttela della vita pubblica.

Nulla ha più colpito i Commissarii nord-americani che il vedere nel Regno Unito le cariche locali ricercate dagli elementi più còlti ed agiati, e tenute in gran prestigio da amministratori e da amministrati.

E su nessun rilievo essi insistono più fortemente, ripetendo a io sa che una coscienza pubblica sana e vigile, la partecipazione degli uomini migliori alla cosa pubblica sono conrlizione preliminare indispensabile per una buona gestione dei servizii municipali in tutti i rami.

Come apparirà dal corso della nostra esposizione, non è a credere che mancassero agli Stati Uniti norme legislative pròvvide, per quanto rudimentali, circa i servizi pubblici locali. Già ricordammo che la Co -stituzione di parecchi Stati vietava le concessioni perpetue o monopo -listi che. Ma nil leges sine morib~!s proficiLlnt. E così non è a disco no-scere che i servizi pubblici locali, non meno che, ad esempio, le concessioni delle ferrovie statali od interstatali, diedero luogo ad abusi gravissimi. Solo lo smisurato indomabile spirito d'intraprendenza e di concor -renza dei Nord-americani ha potuto nel secolo SCorso infrenare uno sfruttamento maggiore del pubblico.

Quando la spinta delittuosa o scorretta fosse mancata dall'interesse privato, essa sarebbe venuta imperiosa dai politicanti e dalle loro or-ganizzazioni.

(30)

-cietà concessionarie il reclutamento del personale fra i loro seguaci, oppure innovazioni contrattuali che, onerose al pubblico ed al Comune, a vrebbero però fruttato ad essi larga quanto indebita parte dei lucri procurati alle compagnie. Queste, anche se corrette nei propositi e nei metodi loro, dovevano diventare un tramite ed uno schermo per le esa-zioni dei partiti al potere.

Ma non è a ritenere che ovunque le condizioni fossero uguali; meno che mai formule uniche possono riassumere lo stato di cose d'un paese così vasto e vario quale l'Unione Nord-Americana.

Anzi è significativo il rilievo che appunto in quegli Stati, quali ad esempio il Massachussetts, dove la colonizzazione più antica, il primitivo spirito puritano, la maggiore omogeneità e stabilità della popolazione dovute alla ristrettezza del territorio ed alla scarsa immigrazione, hanno creato una condizione di cose meno dissimile da quella della vecchia Europa, i Poteri pubblici si sono affermati assai vigorosamente a tu-tela della collettività, pur lasciando liberissimo gioco alla iniziativa privata.

Da 10-15 anni, man mano la conquista economica del Paese e i rap-porti sociali vanno acquistando una relativa stabilità, a misura che progredisce l'opinione pubblica ed apparisce più chiara la possanza dei servizi pubblici sugli interessi individuali e collettivi, si è andata al-tresì delineando un po' dovunque, contro gli abusi e sfruttamenti degli esercenti i servizi pubblici, una gagliarda corrente, che ha il suo mag-giore esponente nell'attuale Presidente della Federazione, T. Roosevelt.

Pel reclutamento dei funzionari della Federazione, degli Stati, dei Comuni si sono adottate, bene spesso in via di emendamenti alle Co-stituzioni, collo scopo di assicurare maggiore stabilità alle riforme, leggi che riescono sorprendenti a noi europei; così pure per le concessioni e ]e discipline dei servizi pubblici. Anzi dobbiamo chiederci se talune innovazioni (per esempio quelle della Costituzione di West-Virginia) non hanno oltrepassato il segno, ponendo alla mercè degli Enti pub-blici non solo le iniziative, ma benanco i diritti del privato.

Di proposito tratteggeremo un po' ampiamente questo recentissimo stadio dell'opera legislativa Nord-Americana. Converrà vedere ora come essa sia applicata e guidata dalla coscienza pubblica.

Se una verità fondamentale emerge da quanto l'Inchiesta ci apprende sui servizi pubblici americani, questa si è appunto che nil leges pro-fici~tnt sin e moribus.

(31)

sag-giamente contemperino l'interesse pubblico colla efficenza della inizia-, ti va privata, la voluminosa inchiesta non abbia ricercato nel vecchio

Continente ed esposto gli esempi migliori di tali congegni.

A colmare tale lacuna, a dare tale insegnamento mirano appunto alcuni esempi che, nei limiti consentitici dallo spazio, noi verremo de-lineando al termine di questo scritto.

§

3. - Il reclutamento e il governo

del personale dei servizi pubblici municipali agli Stati Uniti. All'esempio inglese della gestione, cosi commerciale e cosi sana, dei Comitati per i servizi municipali, industriali o non, riesce interessante il contrapporre i sistemi cui si è dovuto aver ricorso negli Stati Uniti per l'organamento amministrativo dei Comuni.

Da ciò, mutatis mMtandis, si può intravvedere a quali abusi e peri-coli si vada incontro là dove manchi una coscienza pubblica educata e vigile, e non si abbia un ambiente quale ce l'offrono la Gran Bret-tagna, la Svizzera e, in alcune parti, l'Italia.

Gli appunti che seguono sono desunti dalla relazione su "i pro-blemi del lavoro e la politica" (voI. Il, pago 137 e seg.), stesa dai si-gnori Sullivan e Commons, rappresentanti delle due tendenze nella Com-missione inquirente americana.

Le enormità del "sistema delle spoglie" spinsero quasi tutti gli Stati ad emanare leggi, le quali sostanzialmente mirano a sottrarre ai Corpi ed ai funzionari elettivi la nomina e le promozioni del personale delle amministrazioni sia dello Stato sia degli enti locali, o quanto meno a rinserrare entro stretti limiti i loro poteri.

CHIGAGO (Stato di Illinois). Ha la legge più incisiva di tutta la Fe-derazione, per il personale dei servizi pubblici.

(32)

Trascorsi i sei mesi, l'impiegato non può più venir rimo so che in base a denunzia del suo capo gerarchico, approvata dalla Commi Ione dopo discussione in contraddittorio e pubblica. Il capo servizio ed il dipendente che egli intende rimuovere, sono come parti in giudizio;

possono essere assistiti da un legale; si possono sentire testimoni sotto gi Ul·amento.

A quanto pare, questo sistema, adottato solo a Chicago, soddisfa i capi-servizio ed il personale. Ciò certamente, avuto riguardo agli ahusi ed alle ingerenze illecite che si verificavano prima.

Le promozioni sono pure regolate dalla Commissione, ma per queste

il capo-servizio ha la scelta fra tre nomi che gli vengono designati come quelli in testa della classifica.

Questa riforma, adottata nel 1895 dietro referendum, con una mag-gioranza di due ad uno, fu provocata dai favoritismi politico-elettorali dei capi-servizio e dei caporioni del partito dominante. Il difetto ùeI

sistema sta nella possibilità, avveratasi, elle il JJf.t~jor elegga a Com-missari politicanti non scrupolosi: ma l'opinione pubblica si oppone ora con vigore e successo a tali abusi.

Altro vizio del sistema è la difficoltà per la Commissione di avere sempre liste di eleggibili in rispondenza ai bisogni mutevoli e talora subitanei dei singoli servizi, dato il tempo occorrente a bandire ed esplicare gli esami. In tal caso la Commis ione può autorizzare il capo-senizio a fare nomine a proprio arbitrio per la durata di 60 giorni.

Il capo-servizio può pure procedere a nomine di urgenzn, notifican-dole, pena la nullità, entro cinque giorni alla Commissione, e con

va-lidità di 60 giorni al più.

La Commissione può, in entrambi i casi, rinnovare questo periodo di validità.

Siffatte nomine di urgenza o provvisorie, colle successi ve riconferme temporanee, aprivano la porta a favoritismi ed a complicazioni nei conti e controlli: perciò l'annata fu divisa in sei periodi bimensili, e tutte le nomine suddette debbono prender termine colla stessa scadenza bi -mensile.

La Commissione procede alle })romozioni ùietro nuovi esami fra i classificati del grado immediatamente inferiore al posto da coprire.

Un difetto del sistema sta in ciò, che l'ammissibilità agli esami di promozione dipende dal grado delle paghe e non delle funzioni, e nella circostanza che la Commissione designa al capo-servizio come eleggi-bili non il migliore, ma una terna dei tre di più alta classifica.

Speciali cautele sono prescritte per gli esami: questi sono pratici,

(33)

estranei competenti. Gli esaminatori sono designati dopo la presenta-. zione dei lavori scritti.

;.

Gli esaminatori sono tre: uno designato dalla l'mde's Union del

ramo, gli altri due scelti fra industriali privati; e tale reclutamento pare soddisfacente.

Questo sistema si applica a tutto il personale municipale, ad ecce-zione dei capi-servizio, che sono nominati dal Sindaco e ratificati dal Consiglio.

I! Sindaco, coll'assistenza dei capi-servizio, stabilisce le paghe, com-pila per esse un bilancio che vien sottoposto alla Commissione consi-gliare di finanza ed approvato dal Consiglio. Le paghe così determinate hanno vigore per tutto l'esercizio successivo, nè possono venir alterate in pendenza di questo periodo.

CLEVELAND (Stato di Ohio). Nel 1903 tu abrogato il sistema sino allora vigente per cui, a somiglianza di quanto la Costituzione Fede-rale accorda al Presidente degli Stati Uniti, il Sindaco da solo nomi-nava a tutti gli impieghi comunali. Questo potere fu conferito al Sin-daco in unione ad un Comitato dei servizi pubblici, composto di tre membri, nominati come il Sindaco direttamente dal corpo elettorale ogni due anni.

Questa innovazione non ebbe però effetto pratico, essendo il Sindaco riuscito ad assicurare la rielezione sua e dei suoi partigiani.

Il Sindaco presiede il Consiglio comunale ed ha diritto di veto sulle deliberazioni di questo; però una maggioranza di due terzi del Con-siglio prevale sul veto sindacale.

Il Consiglio vota i bilanci di tutti i servizi municipali (acquedotto, ecc.), ma questi sono effettivamente nelle mani del Comitato suddetto.

" Durante la permanenza in ufficio del Sindaco attuale, le compagnie concessionarie di pubblici senizi non hanno preso parte atti va alle elezioni consigliari. Il Presidente della Società delle tranvie si è ac-quistata una riputazione nazionale coll'opporsi al rilascio di tessere di libera circolazione ai consiglieri e funzionari comunali, all'assumere personale per raccomandazione, al dare contributi pecuniari per le elezioni. Diventato presidente delle tranvie di Syracuse, ha inaugurato colà gli stessi metodi. La spesa elettorale più rilevante egli l'incontra col far pubblicare negli annunzi dei giornali appelli agli elettori".

Il Sindaco attuale quando fu nominato nel 901 promise che avrebbe " sottratto l'acquedotto municipale alla politica".

(34)

Il Sindaco però non potè da principio ripudiare tale sistema, e pro-cedè anch'egli a cambiamenti di personale per assi cm arsi nel Con 'iglio fautori dei suoi progetti di municipalizzazione,

Il Sindaco ha fatto noto che nessuna questione di modificazioni di salarii sarebbe presa in esame durante i due mesi precedenti una elezione.

SYRACUSE (Stato di New York). Lo Stato di New York, il più im-portante di tutta l'Unione, ha nel 1898 emanato una legge generale, intesa a privare i consigli comunali dei poteri amministrativi, e a con-finarli a quelle attribuzioni che possono chiamarsi " legislative ", - nel sistema della Costituzione Federale, la quale, come abbiamo esposto, rigidamente e gelosamente ha diviso i poteri del corpo legislativo (Se-nato e Congresso) da quelli del Potere Esecutivo spettante esclusiva-mente al Presidente dell'Unione.

Il Sindaco, che dura in ufficio due anni, nomina il Commissario dei Lavori pubblici per ugual termine, ma può licenziarlo prima. Questo Commissario a sua volta nomina il Direttore dell'acquedotto che tiene la carica " a beneplacito del Commissario ".

Vi è una Commissione permanente del Consiglio comunale pel

ser-vizio idrico, ma non ha potere alcuno sull'andameuto dell'acquedotto municipale.

Il bilancio pei vari i servizi è compilato dal Sindaco col concorso della Commissione comunale per le finanze, e viene sottoposto al Consiglio che può ridurre, ma non aumentare gli stanziamenti proposti.

L'organamento dei servizi, e fra questi quello dell'acquedotto, risulta cattivo, facendo capo al Commissario che è creatura politica del Sin-daco. " Attualmente è Commissario un procuratore riconosciuto come " il principale organizzatore del partito repubblicano nella città. Pel "suo tramite si riscuotono i contributi

(assessments,

letteralmente " " imposizioni ,,) dagli impiegati e dai subalterni. Sebbene questi con-" tributi si chiamino volontari, ogni impiegato dell'acquedotto municipale " paga quanto gli è suggerito dal Commissario, cioè il 3010 sugli

sti-" pendi inferiori a dollari 1000, il 5

%

su quelli maggiori. Si dice che " questa " imposizione" frutti da tutti i servizi municipali circa dol-" lari 30.000 per anno, ed essa venne praticata dai democratici come " dai repubblicani 11.

I PQliticanti dei due partiti concordemente ammettono che in alcuni rioni i voti si comperano, a prezzi da dollari 2 a 5, fra elettori di tutte le nazionalità.

(35)

per il personale, composta di sette membri ed un segretario nominati ',dal Sindaco, procedè agli esami e nominò tutte creature del Sindaco

e volute da questo.

La Commissione Statale per l'applicazione della legge suddetta, previa inchiesta, emanò allora un regolamento, per il quale la Commissione del personale municipale di Syracuse dovesse comporsi di tre membri ed un segretario nominati dal Sindaco.

La Commissione Statale creò pure la carica di esaminatore-capo da nominarsi in seguito ad esame, da pat'te della Commissione stessa. Ma l'esaminatore-capo, come i Commissarii per il personale, possono essere licenziati dal Sindaco senza motivazione.

La Commissione indica i tre primi classificati negli esami, e fra essi ~ il capo-servizio competente ha la scelta, Il capo-servizio può licenziare qualsiasi dipendente, senza obbligo di specificare accuse o addurre motivi.

Per gli operai, la legge ordina che si iscrivano e siano chiamati al lavoro per ordine di registrazione. Ma questa disposizione è sempre rimasta lettera morta, perché i capi-servizio la eludoll(), chiamando bensi gli iscritti, ma licenziando li subito.

È diffusa la credenza che solo i seguaci del partito politico al potere riescano ad ottenere e conservare impieghi. In fatto, la legge sul per-sonale delle amministrazioni non dà effettive garanzie al personale contro un Sindaco ed un Commissario dei lavori pubblici determinati a valersi per scopi politici della propria posizione.

INDIANAPOUS E N E\V HAVEN. Le Compagnie concessionarie degli ac-quedotti si tengono estranee alla politica, seguono criteri tecnici e sane norme amministrative nel reclutamento delle varie categorie di personale. Caratteristico dell'ambiente nord-americano ci riesce questo particolare: a Indianapolis, i più influenti Consiglieri comunali ricevono l'acqua gratis, salvo che la t'ifiutino; gli altri meno in vista hanno ugual trattamento dietl'o loro domanda.

§

4, - La legge 1907 dello Stato di New York sui servizi pubblici. Nel 1907 lo Stato di New York ha emanato una nuova legge per i servizi pubblici. Essa si sostanzia nell'abrogazione di uffici ed autorità precedentemente costituite in relazione alle ferrovie, ai mezzi di tras-porto urbani della città di New York, ai servizi pubblici del gas e del-l'elettricità; e nella creazione di due Commissioni, ognuna di cinque membri, che si ripartiscono il territorio dello Stato di New York, con

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