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La nuvola del lavoro

di Corriere - @Corriereit

Reddito di cittadinanza, vizi e virtù di una

scommessa elettorale

11 OTTOBRE 2019 | di La Redazione

Il tempo stimato per la lettura di questo post è di 3 minuto\i.

Di Francesco Nespoli 

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presentato il 10 ottobre oggi ad Agorà, su Raitre, la percentuale di elettori Cinquestelle che non adotterebbe l’RdC nella prossima Legge di Bilancio è del 42%.

A questa tendenza possono aver contribuito alcune imprudenze comunicative. Dalla approvazione del Def 2018 in avanti il M5S ha diffuso la stima di 5 milioni di beneficiari potenziali, ma l’ultimo report Inps stimava un numero totale di 2.228.423 beneficiari. 409.644 le famiglie che si sono viste respinta la domanda. Evidente poi la differenza tra i 780 euro a persona assicurati da Di Maio a settembre 2018 e l’importo medio importo complessivo di 481 euro per famiglia comunicato dall’Inps un anno dopo. Gli elettori preoccupati dal carattere assistenzialista dell’RdC avrebbero poi dovuto essere rassicurati dalla componente delle politiche attive, ma la “seconda fase” del RdC è iniziata solo il 2 settembre e con meno di 3000 navigator in servizio (non i 6000 promessi).

Questa rapida disillusione elettore convive però paradossalmente con alcuni segnali di miglioramento degli indici che potremmo chiamare di “resilienza autopercepita” dalla popolazione. Si tratta dai risultati della recente indagine svolta da Demos & Pi, secondo la quale “l’incertezza verso il futuro negli ultimi due anni si è ridotta sensibilmente”. Cala la percentuale di chi ritiene che l’unica speranza per i giovani di fare carriera sia andare all’estero o che sia inutile fare progetti per sé e per la famiglia data l’incertezza. La soluzione

dell’apparente paradosso sta nella divergenza di percezione tra le diverse classi sociali. Si dice soddisfatto delle opportunità di trovare lavoro il 47% degli appartenenti a una classe sociale medio-alta, ma questa percentuale si dimezza (24%) nella classe medio-bassa.

In sintesi, se il Reddito di Cittadinanza ha riconosciuto chiaramente il perimetro potenziale del suo elettorato, c’è il rovescio della medaglia: più alte le aspettative generate, più profonda la delusione potenziale. Una dinamica tanto più grave per le fasce degli esclusi, perché rischia di acuire il divario tra “rassegnati” e “intraprendenti”, compromettendo la sostenibilità dello sviluppo economico, dei sistemi di welfare e, in ultimo, della coesione sociale.

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Tag: cinquestelle, elettorato, m5s, politica, rdc, reddito di cittadinanza

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