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I perché di Odep (Osservatorio di Diritto e Economia della Previdenza)

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@bollettinoADAPT, 15 dicembre 2014

I perché di Odep (Osservatorio di Diritto e

Economia della Previdenza)

di Nicola Salerno

Tag: #Odep #welfare #economia #diritto#economia

La nascita dell’Osservatorio di Diritto e Economia della Previdenza deriva da alcuni scambi avuti con Michele Tiraboschi tra ottobre e novembre 2014.

Le idee di fondo tre, corrispondenti anche ai tre obiettivi che Odep si prefigge: - dare completezza multidisciplinare alle analisi sul welfare system;

- adottare una prospettiva il più possibile integrata, capace di tenere assieme tutte le compo-nenti del welfare, dagli istituti propri del mondo del lavoro, alle pensioni, alla sanità, agli isti-tuti per famiglia, minori e diversamente abili, alla scuola, etc.;

- condurre analisi comparativa, sia interna (per le prestazioni su cui Regioni e enti locali han-no possibilità decisionali) sia, soprattutto, internazionale, alla ricerca di best practice che pos-sano supportare proposte di riformiste.

Si tratta di tre obiettivi interrelati. L’approccio multidisciplinare vale non solo per tenere assieme la sfera del Diritto e quella dell’Economia, ma anche per unire competenze riguardanti le diverse aree del welfare system, coordinandole per costruire una visione di insieme. Dal canto suo, l’analisi comparativa – tanto più se a livello internazionale – non può prescindere dal lavoro di squadra di giuristi ed economisti, per studiare esperienze e fattispecie funzionanti in contesti istituzionali e giu-ridici diversi, e valutarne la replicabilità altrove.

In un gruppo – quello ADAPT – già sviluppato e affermato per l’analisi del mondo del lavoro, delle sue problematiche e dei suoi istituti “welfaristi”, Odep vorrebbe portare lo stimolo ad allargare gli studi agli altri capitoli del welfare. È ormai chiaro, infatti, che solo una visione ampia, di un nuovo equilibrio strutturale valido per il medio-lungo periodo, può guidare l’azione di riforma, sollevando-la da incertezze, ripensamenti e short-terminism in cui spesso si perde. ADAPT, inoltre, ha il suo punto di forza nell’analisi giuridico-istituzionale, e su questa base, che può già vantare un quindi-cennio di esperienza, Odep vorrebbe provare a innestare considerazioni di tipo più economico-finanziario.

L’approccio comprehensive è necessario anche per ragioni di bilancio. In tutti i Paesi occidenta-li, sotto le pressioni dell’invecchiamento della popolazione e della tendenziale caduta della produt-tività, il problema di coordinare adeguatezza e sostenibilità finanziaria delle prestazioni ha assunto toni di urgenza. Questo obbliga a tante scelte che sinora, in momenti di crescita più sostenuta e po-polazione più giovane, sono rimaste in secondo piano:

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- migliorare il disegno dei vari istituti soprattutto per quanto concerne le loro microfonda-zioni;

- approfondire sostituibilità e complementarietà delle prestazioni (si pensi, per fare un esem-pio, alle pensioni e al sostegno monetario ai non autosufficienti in età avanzata);

- allineare il più possibile le tutele welfariste agli incentivi individuali alla formazione, al la-voro e alla produttività;

- studiare assetti di finanziamento multipilastro, bilanciati nel ricorso al pay-as-you-go (la ripartizione) e all’accumulazione sui mercati;

- valutare l’applicazione di schemi di selettività (dall’universalismo assoluto a quello seletti-vo).

Su tutte questa tematiche Odep sarà attivo, in primo luogo raccogliendo documentazione e analisi da sistematizzare e rendere disponibili al pubblico, poi sviluppando anche lavori propri e originali, anche mettendo a frutto i rapporti interni con ADAPT e con Reforming, un altro portale web da me curato che ospita interventi su tematiche economico-sociali.

Con Odep si tenta di gettare un seme, questa è la maniera migliore di guardare a questa iniziativa. In un contesto – come ADAPT – fertile, pieno di professionalità mature e di giovani, collegato all’accademia, attivo su scala europea e internazionale, si spera che l’iniziativa faccia frutti e mi-gliori la presenza e l’incisività di ADAPT nel dibattito di politica economica.

Nicola C. Salerno Responsabile Osservatorio

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