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Riserva marina dell isola di Ustica (Mediterraneo centrale)

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BollettinoMalacologico,Roma,36(9-12):175-182, [2000]2001-SocietàItalianaMalacologia

Variazioni spaziaii e temporali della malacofauna costiera della

Riserva marina dell’isola di Ustica (Mediterraneo centrale)

Marco Milazzo, Renato

Cbeniello,

Elena Nasta, Silvano Riggio

Key words:

Mollusc,Spatio-temporal variation.MarineReserve,UsticaIsland,Mediterranean.

Abstract

Themolluscanassemblageassociatedtophotophilicalgae,mainly belongingtothegenusCystoseira,hasbeen here investigated.Samples weretaken alongtransects,from 0to30

m

depth,atthreesitesof theUstica IslandMarineReserve.Theaimot thisstudywastoevaluateelilterences inmolluscan assemblagestructure and compositioninthreesiteswith differentdegree of protection. In laboratorya total ot8932 individualsbelonging to208 specieswere counted andidentified.Thegastropodsdominatedthephytalmalacotauna,whilebivalvesandchitonswerelessfrequent.

Asalreadydemonstratedinother similar studies,hydrodynamicfeatureisthe driving forceinstucturingbenthicmalacotauna.Forthisreasondepth seemedtocover everysecondaryeffectthatcouldinfluence themolluscandistribution.However,someparameterslikespecificrichnessandnumber of individualsshoweda descriptive effectivenessotthe reserveeffect.

Riassunto

Il popolamentoaMolluschi associatoad alghefotofiledella Riservamarina deH'lsoladi Usticaè stato studiatolungo tre transetti posti rispettivamente;nellazonadi tiservaintegrale(zona A),nella riservagenerale(zona B)e nella riservaparziale(zona C).L’obiettivo principaledi questo studioèstatocjuello di confrontare idatisullacomposizione esullastruttura delpopolamento aMolluschi in aree a differentegradodi protezione dellariserva.

In laboratoriosonostati contatiedidentificati 8932individuiappartenenti a208specie.La ricchezzaspecifica, l'abbondanzatotale e l'indice di

Shannonsonostaticalcolati sucampioniraccolti a8differentiprofonditàtra lozerobiologicoe -3()metri. I campioni sonostati raccolti suuna superficiedi400 cm2utilizzandolatecnica"sorbona-grattaggio-sorbona".

IlgradientediestinzionedeH'idrodinamismodalla superficiealfondosembraessereilprincipalefattorestrutturantelamalacofauna che"maschera"

eventuali gradienti secondari. Il numerototale dispecieedil numerototale di individuisembrano essere,invece, buonidescrittori dell'operadi protezione. Infine, lapresenzadi 39specie di primasegnalazioneper l'area di indagine, unitaai risultati precedenti, permette una migliore comprensionedelmaterialedagestireedunamigliore risoluzione deglieffettidovuti all'operadiprotezione.

AI.MILAZZO.R.

CHEMELLO.

E. NASTA,S.RICCIO.DipartimentodiBiologiaAnimale Università degli Studi-viaArchirafi,18I-90123 PalermoTel.:091/6230107Fax:091/6230147e-mail:[email protected]

INTRODUZIONE

Il line principaledell istituzione di un’area

manna

protettaè laconservazione ed il ripristinodella biodiversità. L'elfetto più direttoed

immediato

di un'operadi protezioneèquellodi limi- tareotalvoltaproibirequalsiasi attività

umana

abbia

un

impat- to sulle

comunità

naturali. Pochi lavori, a tutt’oggi, sonostati realizzati al fine di valutare l’insieme degli effetti scaturiti da un’opera di conservazione,

comunemente

noti

come

“effetto riserva” (Bell, 1983;

Garcia-Rubies & Zabala,

1990;

Bou- DOURESQUE

etal., 1992;

Francour,

1994;

Harmelin

et al., 1995).

Allo statoattuale delleconoscenze, unavalutazionecomples- siva dell’effetto riserva, risultadifficile.

È

infattinecessarioeffet- tuare

un

confronto fra lavariabilità naturale dei popolamenti,la variabilità indotta dall’istituzione della riserva e la situazione ecologica precedente. Purtroppo le conoscenze dell’ecosistema originariodelleareemarineprotette delMediterraneo sonomol- to limitate(Garcia-Rubies

& Zabala,

1990;

Francour,

1994;

Harmelin

etai. 1995), mentre ancor

meno

è noto sugli effetti di un’azione di protezionesulle

comunità

zoobentoniche

(Bou- DOURESQUE

etai, 1992).

Questo

lavoro analizzalastrutturadel- lamalacofauna dell’infralitorale fotofilo, inaree a diversogrado di protezione, il cui

popolamento

bentonico era stato studiato.

prima

dell’instaurazione del regimedi protezione, avvenuta nel 1986,

da Chemello

(1986) per la fauna a Gasteropodi e da

Giaccone

etal.(1985)perlealghe.

MATERIALI E METODI

Nel mese

di

Giugno 1997

è statacondotta una

campagna

di

campionamento

sulla

comunità

adalghefotofiledell infralitora- le, lungo tre transetti posti in aree a differentegrado di prote- zione: Punta dell’Arpa (Zona C), a Sud; Parrino (Zona B), nel versantedi Nord-est; Puntadi

Megna

(ZonaA), nelversantedi Nord-ovest (Fig. 1). Questeareecorrispondonoaquellecampio- natenel

1982

da

CHEMELLO

(1986) i cui datisonostati utilizza-

ti

come

confronto.Sièprovveduto ad asportarelamatricebiolo- gica fino allasottostante roccia

madre

su una superficie di

400 cm2

(20 X

20 cm)

mediante la tecnica del grattaggio-sorbona- grattaggio di stiperfici

omogenee (CHEMELLO, 199D,

tra lo 0 biologico

(Boudoliresque &

Fresi,

1976)

ed i

30

metri di profondità.

In laboratorio il materiale raccolto è stato setacciato a 0,5

mm

ed il materiale trattenutoè stato fissato inunasoluzionedi acquadi

mare

e formalinaal

5%

e conservato in alcool eaccjtia

di

mare

al

70%.

I parametri della

comunità come

l’abbondanza, la ricchezza

(2)

MarcoMiiazzo,Renato Chemello, Elena Nasta,Silvano Riggio

specifica, la

dominanza

totale di

Glemarec

e la diversità di

Shannon,

sono stati calcolati sui dati bruti, arrangiati in una matrice specie/campione.

Maggiori

dettagli sulle tecniche di analisi deidatisonocontenutiin

Chemello

(1991)-

L’analisi strutturaleè stata effettuatautilizzando l'analisi fat- toriale dellecorrispondenze(BenzecrÌ, 1973).Lasignificatività degliassi è statavalutataconil testdi

FRONTIER

(1974).

RISULTATI

In laboratorio sono stati contati ed identificati

8932

indivi- dui appartenenti a

208

specie. In annesso è riportato l’elenco sistematico delle specie dei Molluschi sulla base della Checklist delle speciedellafauna italianaper ilphylum Mollusca (Bedulli et al., 1995a; Bedullietal., 1995b; Bedullietai, 1995c;

Bodon

etai, 1995).

L’insieme delle specie rinvenute lungo i tre transetti risulta essere così ripartito: 10 Poliplacofori (4,8%),

169

Gasteropodi

(81,2%)

e

29

Bivalvi(14%).

Esaminando

il

popolamento

nel suo complesso, i Rissoidi risultanoessereiltaxonprevalentetralamalacofaunafìtale,pre- sentando i valori di

dominanza

totale piùalti (Rissoa

Ha Dt%

=

8,2%;

Rissoa sp., 6,06%), seguiti da Tricolia tenuis

(5,94%)

e Bittium latreillii (5,81%). Musculus costulatus è il bivalve con il

più altovalore di

dominanza

(4,26%). Tuttelealtre specie pre- sentano valori di

Dt

<

3%. Questo

tipo di distribuzione delle

dominanze,

senza una o poche specie che

predominino

netta-

mente

sullealtre, ètipico di

comunità

ben strutturate,

non

sot- topostea fattori stressanti particolari.

Suddividendo il

popolamento

perle tre aree, in riserva inte- grale (Puntadi

Megna) domina

Tricolia tenuis

(Dt%

= 7,29%), seguita da Dendropoma petraeum (5,89%), Rissoa

Ha (4,49%)

e Musculus costulatus (4,36%). In zona di protezione

B

(Barrino) tornano adesseredominanti i RissoidiconRissoasp.

(11,65%)

e

Rissoa

Ha

(7,96%).

A Punta

dell’Arpa(zonadi protezioneC), le

massime abbondanze

specifiche sonoa carico di Bittium latreilH

(19,58%),

Runcina sp.

(7,8%)

e Musculus costulatus (5,36%).

Molto meno

abbondanti sonorisultateesserelespeciedi Rissoa.

L’andamento

del

numero

di specie(S) edel

numero

totale di individui (N) permette di evidenziare alcune variazioni nella struttura del popolamento: i più alti valori di

abbondanza

si

registrano neicampionidellezonediprotezione

A

e

B

(rispetti-

vamente 3645

e

3852

individui)

mentre

quellidella riservapar- ziale

C

presentanodei valori notevolmente inferiori (1435 indi- vidui). La ricchezza specifica totale è più alta in zona

A

(153 specie) rispetto alle altre

due

zone dove sono state raccolte, in entrambii casi, 138 specie(Tab. 1).

Il confronto degli stessi parametri (N-S) alle diverse profon- dità

non

mostrauna tendenza bendefinitanelle trearee(Fig. 2).

Non

si assiste, cioè, all’aumento generalizzato del

numero

di specieediindividui presentatoda

Chemello & Russo

(1997).

L’analisi delladiversitàspecifica è stata effettuataapplicando a tutti i campioni l’indice di

SHANNON

(Fig. 3). I campionidel transettodi riservaintegrale(zona

A)

presentanovalori didiver- sità che

aumentano

fino alla profondità di

—10

metri oltre la quale essi diminuiscono. I campioni del transetto della zona

C

presentano

un

trend similecon il valore

massimo

a 15 metri di

Sitidicampionameto

Abbondanza

Ricchezzaspecifica

Zonadiprotezione

A

3645 153

Zonadiprotezione

B

3852 138

Zonadiprotezione

C

1435 138

Tab. 1

Numero

dispecie enumerodiindividuiroralenelletreareeprese inesame.

profondità. Invece nei

campioni

del transetto

B

la diversità

aumenta

conlaprofondità.

Integrandoidati delle trezone,si notache in riservaintegra- leilvaloredi diversità èrimastopressocchè costante(H’= 5,536 nel

1982

e Fl’= 5,541 nel 1997),

mentre

si registrano notevoli

diminuzioni

in

Zona B

(rispettivamente

H’=

5,781 ed

H’

= 5,043) ed

m Zona C

(H’= 6,045;

H’=

5,507).

L’analisi fattoriale delle corrispondenze dei dati complessivi del

1997

ha permesso di posizionare i punti-specie ed i punti- stazione nel piano identificato dagli assi FI ed

F2

che spiegano rispettivamente il

21%

ed il

13%

dellavarianzatotale associata alla matricedi dati (Fig. 4). Il terzoasse

non

è risultato signifi- cativo. I puntisidistribuisconosulpianoin

due raggruppamen-

tiprincipali: uno,che racchiudei campioni piùsuperficiali, l’al- tro,

molto

compatto,quellipiùprofondi.

Lo

stesso tipo di analisi effettuata sui dati del 1982, mostra l’ordinamento dei

campioni

sul piano originato dagli assi FI

(22%)

ed

F2 (15%)

(Fig. 5).

Anche

in questocaso il terzo asse

non

è risultato significativo. Ladistribuzione dei punti-specie e dei punti-campione ha

una

tipicaformaa parabola, con i

cam-

pioni di 0 metried, in misura minore,di 1 metro che sidistac- cano notevolmente dal resto delpopolamento.

Lungo

FI aque-

sti

due

primi raggruppamenti segue

un

terzo clusterche aggre- gaicampioni di 3,5 e 10metridi profondità, dal qualesisepa- rano,infine, i campioni piùprofondi.

(3)

Variazionispazialietemporali dellamalacofauna marinadiUstica

10 20 30 40 50 60 70

Ricchezza specifica

Fig. 2 Biplot dei valori diabbondanzaericchezza specificaallediverse profondità.

(4)

MarcoMilazzo,Renato Chemello, ElenaNasta, Silvano Riggio

In entrambi i casi, l'asse FI è riassuntivo di

un

gradiente di profondità o, meglio, di estinzione di idrodinamismo, già evi- denziato in precedenti studi su alghefotofile(Chemello, 1991;

Chemello

eRusso, 1997;

Chemello

etai, 1997)

Per evidenziare eventuali variazioni nellacomposizione della malacofauna tra i

due

anni di

campionamento,

è stata creata un'unica matricedi presenza/assenzadellespeciedi Gasteropodi nei tre transetti sulla qualeè stata condotta l'AFC. FI ed

F2

spiegano rispettivamente il

50%

ed il

19%

della varianzaasso- ciata alla matrice di dati (Fig. 6). La distribuzione dei punti- speciee dei punti-stazionesul pianoè di tipo triangolare (Fresi e

Gambi,

1982). I punti-stazione del

1982

sono fortemente polarizzati nellaparte negativadell’asse FI, mentre i punti-sta- zione del

1997

SI trovano nella sua parte positiva, costituendo

un

clusterdiffuso lungol’asseF2._

Questavariabilitàtemporale

può

essere inpartespiegatacon- frontando i dati faunistici sui soli Gasteropodi raccolti nel pre- sente studio con quelli riportati da

CHEMELLO

(1986). Sui dati complessivi delledue matrici, per

un

cotale di 192 specie asso- ciate alle alghe fotofile,

62

(il

32,3%

del

popolamento

totale) sono campionato per la

prima

volta sulle alghe fotofile

mentre 48

specie (il

25%

del totale)

non

sonostatepiùsegnalate. Delle

62

specie campionato esclusivamente nel 1997,

39 non

erano maistatesegnalate

prima

perl'isoladi Ustica.

DISCUSSIONE

Il

primo

dato ottenutodallostudiosul

popolamento

aMollu- schi deU’mfralitoralefotofilo dell’Isola diUsticaconsiste nell’al- to

numero

di specie, soprattutto se confrontato con areeanalo- ghe, sia costiere che di altre isole circumsiciliane.

POULICEK

(1985), in

uno

studiosulla malacofaunaassociataad alghe foto- file dell’areaprotetta di Calvi (Corsica) haraccolto

109

specie.

Due

studi più recenti, condotti alle Isole Pelagie

(Chemello,

1991) ead Isoladelle

Femmine (Chemello

etal., 1997),

hanno

rivelato

un popolamento

aMolluschi associato ad alghe fotofile piuttostoricco, rispettivamentedi

176

specie nella

prima

inda- gineedi 160specienellaseconda.

L’analisi del

popolamento

complessivo mostra la

dominanza

di

un gruppo

di specie della famiglia Rissoidae, risultato già ottenuto da altre indagini in Mediterraneo (POLILICEK, 1985;

Chemello &

Russo, 1997;

Chemello

etal, 1997).

I dati ottenuti in questo studio dimostrano che la struttura dellamalacofaunafitalepotrebbeessereinfluenzata dalgradodi protezione. Alcuni autori

(McClanahan, & Muthiga,

1988;

McClanahan,

1989;

Boudouresque

etal, 1992) evidenziano

un

notevole

impoverimento

del

numero

di speciee di individui dello zoobenthos all’interno delle aree a protezione integrale.

Questevariazioni sonostate attribuite allapredazione(nellasua accezione più ampia), la forza

dominante

nel controllo delle

comunità

bentoniche

(McClanahan,

1989). I nostri risultati dimostrano, invece, che la ricchezza specifica

aumenta

nella riservaintegralerispettoallearee circostanti.

Questo

tipo di risultati

non

risponde alle “regole generali”

dell’“effetto riserva” presentateperaltre aree econaltri descrit- tori. Ciòèda mettere in relazionesiaallascaladimensionaledei descrittori utilizzati in questostudio, notevolmente più piccoli

Fig. 3- Paragonedella diversità diShannonnelle aree a differentegradodi protezione.

Fig.4—Ordinamentodellamalacofaunadel 1997(sistema F1/F2).

Fig.5-Ordinamentodellamalacofaunadel 1982(sistemaF1/F2).

di quelli presi inconsiderazionedaaltri lavori, siaalruoloche i Molluschi

occupano

all’interno delle reti trofiche interessate dall’operadiprotezione.

Risultati contrastanti sonostati, invece, ottenuti consideran-

do

ladiversitàspecifica

come

“descrittore”dell’effettodi prote- zione. Alcuni studiosi

hanno

trovato

una

correlazione positiva tra ladiversità specifica e laprotezione, siaperle specie ittiche che per quellebentoniche

(Francour,

1992;

Boudouresque

et al., 1992). Peril

popolamento

a Molluschi dell’Isoladi Ustica, l’esamedelladiversità complessiva per transetto evidenziache i

valori più alti siregistrano in

Zona A

ed in

Zona C

ediminui- scono notevolmentein

Zona

B.

Sembra

quindi che,

almeno

per

(5)

Variazionispazialie temporali dellamalacotauna marinadiUstica

la malacotauna, la diversità non sia un

buon

descrittore dell’a- zione di protezione sebbene il confronto con i dati del

1982

metta in risalto

un

effetto "tamponante” della protezione sulla diversità specifica.

I

due

ordinamenti (1982 e 1997) presentano lo stesso pattern di distribuzione. I campioni si distribuiscono sul piano in

due

raggruppamenti principali:

un popolamento

superficiale ed

un popolamento

associatoad alghe fotofile in “senso sttetto”.

Que-

sto asua volta

sembra

esserecostituitoda

due

sottosistemi: l'in-

termedio (da —1 a

—10

metri) ed il profondo (da

—15

a

—30

metri). 11distaccodeicampionisuperficialidal

raggruppamento

più generaleè dovuto allapresenza di poche specie,

come

Den- dropmnapetraenm e Vermetns triqnetrus, che potrebbero definirsi

“esclusive” di questo ambiente, in quanto adattate a vivere in condizioni di elevato idrodinamismo.

Nei

campioni più profon- di (da-1 a

-30

metri)si

può

osservare

un

unico

popolamento

a Molluschi piuttosto

omogeneo

e ad

andamento

cenoclinale, all'interno del quale, cioè, le specie

vengono

perse o sostituite all’aumentare dellaprofondità. Ilgradiente di estinzione dell’i-

drodinamismo

tra lasuperficieed ilfondo(RiEDL, 1971)

sembra

essere ilprincipalefattore strutturantecheregolaladistribuzio- nespazialedellamalacofauna.

L’istituzionedella riservamarina

sembra

avere

un

effettospa- ziale e temporale sullamalacofauna (Fig, 7). Lavariazione tem- porale

comporta un cambiamento

della composizione specifica nel tempo. Lavariazionespaziale consiste, invece,in

un

cambia-

mento

nella struttura della malacofauna nelle tre zone a diffe- rentegradodiprotezione.

Infine, il confronto con i dati raccolti

prima

dellistituzione della riserva (Chemello, 1986) haevidenziatoalcune variazioni nella composizione del

popolamento

ed in particolare la

com-

parsa di

39

specie di nuova segnalazione per l’Isola di Ustica.

Questo

risultato, unito ai precedenti, permette

una

migliore comprensionedel materialedagestireedunamigliore risoluzio- ne deglieffettidovutiall’opera diprotezione.

RINGRAZIAMENTI

Siringraziano ildott. FabioBadalamenti

(IRMA-CNR)

peri

preziosi suggerimenti, ildott. Gianfranco Scotti perla collabo- razione durante lafase di prelievodei campioni, il dott.

Bruno

Dell’Angelo per la determinazione specifica dei Poliplacofori e ladott. ssa

Amalia

Pandolfo per ladeterminazione specifica del genereRissoa.

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ANNESSO

Annesso

-Elencosistematico del

Phylum

Alollusca(RiservaMari- naIsola di Ustica).

ANNESSO

-

LISTA DELLE SPECIE DEL PHYLUM MOL- LUSCA

POLYPLACOPHORA

Lepidopleurusscabridus (Jeffreys, 1880) Ischnochitonrissoi(Payraudeau, 1826) Callochiton septemvalvis(Montagu, 1803) Lepidochitonacaprearum(Scacchi, 1836)

LepidochitonamonterosatoiKaas

& Van

Belle, 1981 Chitoncorallinus(Risso, 1826)

ChitonolivaceusSpengler,

1797

ChitonphaseolinusMonterosato,

1879

Acanthochitonacrinita(Pennant, 1777) Acanthochitonafascicularis(Linné, 1767)

GASTROPODA

Patella caeruleaLinné,

1758 Acmea

virgínea(MuellerO.E., 1776) Eissurellanubecula (Linné, 1758) Diodoragibberula(Lamarck, 1822) Diodoragraeca(Linné, 1758) EmarginulateneraLocard,

1892

Emarginella huzardii (Payraudeau, 1826) ScissurellacostataD’Orbigny,

1824

Sinezonacingulata(CostaO.G., 1861) Ciane111US cruciatus(Linné, 1758) Clanculusjussieui(Payraudeau, 1826) Calliostomaconulus(Linné, 1758)

Calliostomalaugieri laugieri(Payraudeau, 1826) Calliostomagualterianum(Philippi, 1848) Calliostomazyzyphinum(Linné, 1758) Gibbulaardens

(Von

Salis, 1793) Gibbula racketti(Payraudeau, 1826) Gibbulaturbinoides(Deshayes, 1835)

Gibbulaadansoniiadansonii(Payraudeau, 1826) Gibbulavaria (Linné, 1758)

Gibbuladivaricata(Linné, 1758) Gibbula rarilineata(Michaud, 1829) Daniliaotaviana(Cantraine, 1835)

(7)

Variazioni spazialietemporali dellamalacofauna marinadiUstica

Monodontaturbinata

(Von

Born, 1778) Jujubin/is exasperatus(Pennant, 1777) Jiijubinusgravinae(Dautzenberg, 1881) JujubinusstfiatUS striatus(Linné, 1758)

Skeneaserpuluides

(Montangu,

1808) Dikolepsnìtens(Philippi, 1844) Lissospiraconspicua(Monterosato, 1880)

T

ricoliapullus pullus (Linné, 1758) Tricolia tenuis(Michaud, 1829) Bolmarugosa {l-'mné, 1767) Cerithium lividulum Risso,

1826

CerithiumrupestreRisso,

1826

Cerithiumvulgatum Bruguière,

1792

Bittium jadertinum (Brusina, 1865) Bittium lacteum lacteum Philippi,

1836

Bittiumlatreillii(Payradeau, 1826) Bittiumreticulatum

(Da

Costa, 1778) Bittiumscabrum(Olivi, 1792)

Cerithidiumsubmamillatum(De Rayn.

&

Ponzi, 1854) Turritella monterosatoiKobelt,

1888

Eatoninacossurae(Calcara, 1841)

Tubbrevamicrometrica(Aradas

&

Benoit, 1876) Rissoaauriscalpium(Linné, 1758)

Rissoa guerini Rècluz,

1843

Rissoa

ha

(Monterosato,

1884

exBenoit ms.) Rissoa similisScacchi,

1836

Rissoa variabilis

(Von

Muehlleldt, 1824) Rissoa sp.

Alvaniacancellata

(Da

Costa, 1778) AlvaniaconsociellaMonterosato,

1884

Alvaniadiscors(Allan, 1818)

Alvaniageryonia(Nardo,

1847

exChiereghinims.) Alvanialineata (Risso,1826)

Alvaniamamillata Risso,

1826

Alvaniascabra(Philippi, 1844)

AlvaniatessellataWeinkauff,

1868

exSchwarts ms.

AlvaniasimulansLocard,

1886

Piisillinamarginata(Michaud, 1832) Pusillina philippii(Aradas

&

Maggiore, 1844) Piisillinaradiata(Philippi, 1836)

Setiaalleryana(Brugnone, 1873) Setiaamabilis(Locard, 1886)

Setiaantipolitana(VanderLinden

& Wagner,

1987) Setiamaculata(Monterosato, 1869)

SetiatiirricidataMonterosato,

1884

Setia sp.

Rissoina bruguieri(Payraudeau, 1826) NoduluscontortUS (Jeffreys, 1856) Pisinna glabrata

(Von

Muehlleldt, 1824) Baricelaiinifasciata(Montagu, 1803) Skeneoidesjeffreysi(Monterosato, 1872) Megalomphalusazonus (Brusina, 1865) CrepidulaiingiiiformisLamarck,

1822

Capulusungaricus (Linné, 1758) Vermetustriquetrus(BivonaAnt., 1832) Dendropomapetraeum (Monterosato, 1844)

Lamellariaperspicua(Linné, 1758) Triviapulex(SolanderinGray, 1828) Marshallora adversa(Montagu, 1803) Monopborusperversas (Linné, 1758) MonophorusthiriotaeBouchet,

1984

CerithiopsiscontiguaMonterosato,

1878

Cerithiopsisminima(Brusina, 1865) Cerithiopsis tubercularis(Montagu, 1803) Dizoniopsis bilineata(Lloernes, 1848) Epitoniumcommune (Lamarck, 1822) Melanellapolita(Linné, 1758) Sticteulima jeffreysiana(Brusina, 1869)

Vitreolinaincurva(Bucquoy,

Dautzenberg &

Dollfus, 1883) Hexaplextrunculiis(Linné, 1758)

Muricopsiscristata(Brocchi, 1814) Ocinebrinaacicnlata(Lamarck, 1822) Ocinebrinaedwardsii(Payraudeau, 1826) Buccinulumcorneum (Linné, 1758) Chauvetiamamillata(Risso, 1826) Chauvetia brunnea(Donovan, 1804) Chauvetiarecondita(Brugnone, 1873) Coliibraria reticulata(Blainville, 1826) Pisaniastriata(Gmelin, 1

79

1 )

Polliadorbignyi(Payraudeau, 1826) Pollia scabraLocard,

1866

Coralliophila rneyendorphit(Calcara, 1845)

ElisinUSpulcbellus(

Ph

11ippi, 1844)

Nassariuscostiilatuscuvierii (Payraudeau, 1826) Columbellarustica(Linné, 1758)

Mitrellascripta(Linné, 1758) Mitrellagervillii(Payraudeau, 1826) Vexillumebeniis(Lamarck, 1811) Vexillumsavignyi(Payraudeau, 1826) Vexilliimtricolor(GmtVin, 1790) Gibberulamiliaria(Linné, 1758) Gibberulaphilippii(Monterosato, 1878) Graniilina bouchetiGofas,

1992

Granulinamarginata (Bivona, 1832) Mitracornicula(Linné, 1758) Mitranigra(Gmelin, 1791)

Conusmediterraneus

Hwass

in Bruguière,

1792

Clathromangeliaquadrillum(Dujardin, 1837)

Mangi

Helia taeniata(Deshayes, 1835) Haedropleuraseptangularis(Montagu, 1803) Mitrolumnacrepinicta Dautzenberg,

1889

Raphitomaechinata(Brocchi, 1814) Rissoelladiaphana(Alder, 1848) Rissoella inflataLocard,

1892

Omalogyraatomus(Phihppi, 1841)

Ammonicerafischeriana(Monterosato, 1869) Ammonicerarota(Forbes

&

Hanley, 1850) Chrysallida doliolum (Philippi, 1844) Chrysallida emaciata (Brusina, 1866) Chrysallida excavata (Philippi, 1836) Chrysallidaobtusa(Brown, 1827) Euparthenia humboldti(Risso, 1826)

(8)

MarcoMilazzo,Renato Chemello, ElenaNasta, Silvano Riggio

Anisocydapoititeli(Folin, 1867)

Odostomiakromi

Van

Aartsen,

Menkh. &

Gittenb.,1984 Odostomiasp.

Ondinavitrea(Brusina, 1866)

Diaphana

minuta

Brown, 1827

j

Retusasemisulcata(VhiVippi, 1836) 1

Haminoeabydatis(L'mné, 1758) ,

Atysjeffreysi{We'mk-áviñ, 1868)

|

Philinecatena(ÌAontàgu, 1803) 1

Rumina

sp.

Elysia viridis

(Montagu,

1803)

j

Aplysia punctata {Cuvier, 1803)

'

Aplysiafasciata Poiret,

1789

i

Phyllaplysialafonti(Fischer P., 1870) '

Discodorismacu/osa Bergb,

1884

PolyceradubiaSarsM.,

1829

Doriopsilla areolata Bergh,

1880

TritonialineataAlder

& Hancock, 1848

I

GoniodoriscastaneaAlder

& Hancock,

1

845

í

Cuthonacaerulea(ìsAontàgu, 1804)

j

I

BIVALVIA

A

;r¿7worfcLin né, 1758 Barbatia barbata (Linné, 1758) Striarca lactea(Linné, 1758) Mytilasterlineatus(Gmelin,

179D

Mytilasterminimus(Poli, 1795) Musculuscostulatus(Risso, 1826) Lissopectenhyalinus(Poli, 1795) Chlamysvaria(Linné, 1758)

Lima

exilisS.y.

Wood, 1839 Lima

lima (Linné, 1758)

Lima

hians(Gmelin, 1791)

Limatulasubauriculata (Montagu, 1808) Limealoscombi(SowerbyG.B., 1823) Ctenadecussata(CostaO.G., 1829)

Chama

gryphoidesLinné,

1758

Pdeudochamagryphina(Lamarck, 1819) Neolepton sulcatulum(Jeffreys, 1859) Carditacalyculata(Linné, 1758) Gianstrapezia{L'mné, 1767)

Parvicardiumexiguum(Gmelin, 1791) Parvicardiumovale(Sowerby G. B. 11, 1840) Gouldiaminima(Montagu, 1803)

Irusirus(Linné, 1758) Hiatellaantica {Linné, 1767) Hiatellarugosa(Linné, 1767)

Lavoroaccettatoil18novembre1999

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