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Federazione Strade del vino, dell olio e dei sapori di Toscana

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Academic year: 2022

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Federazione Strade del vino, dell’olio e dei sapori di Toscana

L’Italia è la culla della cultura enogastronomica e non sorprende che il turismo dedicato sia tra i più quotati.

La scelta sul tema è molto ampia, da Nord a Sud e, paradossalmente, proprio le molteplici proposte potrebbero disorientare il visitatore.

In Toscana, terra del turismo enogastronomico per antonomasia, la Federazione Strade del vino, dell’olio e dei sapori di Toscana, nata nel 2001 a Montespertoli (FI), raccoglie il meglio dell’eccellenze del territorio, in modo da offrire all’utente un ventaglio di proposte ordinate e variegato.

Conosciamo meglio questa realtà dalle parole del Presidente Pier Paolo Lorieri.

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© Pier Paolo Lorieri-Presidente Federazione Strade del vino di Toscana

La vostra Federazione raccoglie diverse realtà del territorio Toscano. In che modo tali aziende, associazioni, cooperative sono da voi promosse, anche al fine di ottimizzare al meglio per l’utente finale la scelta delle numerose offerte?

La Federazione Strade del Vino, dell’Olio e dei Sapori di Toscana rappresenta venti Strade che coprono la totalità del territorio Toscano, per un totale di oltre 2500 aziende rappresentate.

Le Strade e la Federazione sono nate per dare risposta alla crescente richiesta di valorizzare dei territori caratterizzati da produzioni vitivinicole, olivo-oleicole, agricole e agroalimentari di qualità e ha, sicuramente, svolto un egregio lavoro in questi trent’anni. Esse hanno reso i territori riconoscibili, le aziende accessibili ai turisti (trent’anni fa pensare a una freccia stradale che indicava un’azienda agricola era un assurdo temporale) e oggi incentivato l’informatizzazione aziendale, necessaria alla promozione tramite i nuovi mezzi di comunicazione. Oggi, stiamo lavorando per sostenere il processo di rinnovamento che viene richiesto a tutti gli attori sui territori per uscire più forti di prima da questo difficile periodo storico\epidemiologico.

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©Federazione Strade del vino di Toscana

La Federazione funge da collante fra il mondo delle istituzioni, le imprese e le Strade territoriali che sono il cuore di questo organismo composito. La Federazione è uno spazio, uno strumento, un momento. Le Strade di Toscana, uniche Associazioni istituite con legge Regionale, raccolgono le istanze e le necessità sui territori di competenza e poi dialogano fra di loro all’interno di momenti assembleari coordinati dalla Federazione. Le singole voci diventano così una pluralità, e assieme diventa più facile raggiungere gli obiettivi prefissati. La forza sta nella coesione, dove tutti devono sentirsi rappresentati alla stessa maniera.

©Federazione Strade del vino di Toscana-Vernaccia

Esiste una Toscana più conosciuta, dove sono presenti grandi aziende, alla quale si affianca una Toscana ancora tutta da scoprire, fatta di giovani volenterosi e di persone che hanno dedicato la loro vita allo sviluppo di piccole realtà imprenditoriali. Ecco all’interno della Federazione ogni territorio e ogni azienda complessa o meno, attraverso la Strada territoriale, trova il suo spazio.

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©Federazione Strade del vino di Toscana

Il vostro portale propone un elenco molto interessante di quello che vi definite “turismo esperienziale”. È possibile riassumere, in breve, alcune delle vostre opzioni?

Mare e montagna, collina e città d’arte, enogastronomia ed esperienze all’aria aperta, l’offerta turistica presente sul portale abbraccia, per adesso, tutta la costa Toscana. Il turista, sempre più attento ai temi della sostenibilità e dell’ambiente, desideroso di vivere un’esperienza coinvolgente in totale sicurezza, trova in questo portale l’ispirazione per vivere una Toscana autentica: Degustazioni nelle cave di marmo o escursioni in sella ad un Asino, tutte esperienze a contatto con la vera Toscana. Le proposte presenti sul sito della Federazione www.stradevinoditoscana.it sono solo alcuni degli itinerari possibili.

Nel tempo, l’offerta si è ampliata, ed è andata di pari passo alle opportunità di implementazione della promozione territoriale, così come è accaduto grazie alla partecipazione della Federazione a progetti europei, come il Terragir3, che vede protagoniste la Toscana, la Liguria, la Sardegna e la Corsica nella creazione di sistemi congiunti per la promozione di prodotti turistici innovativi. Anche attraverso la collaborazioni inedite tra regioni limitrofe.

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©Federazione Strade del vino di Toscana- Arezzo

Vivere la Toscana a 360° è possibile grazie, soprattutto, alla professionalità degli operatori presenti sui singoli territori. Ognuno di loro ha un forte legame con il luogo dove opera ed è in grado di far immergere il visitatore in esperienze genuine, “vere”, irripetibili.

Le proposte disponibili sul portale rappresentano prima di tutto il futuro delle Strade di Toscana ed è uno dei progetti di sviluppo a cui stiamo lavorando. Al momento, è presente una versione “beta” del portale che, nei prossimi mesi, sarà implementata e trasformata.

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©Federazione Strade del vino di Toscana

Vince ancora il turismo enoico o il mondo olivicolo inizia a riscuotere interesse?

Privati e frantoi stanno seguendo il percorso delle Cantine organizzandosi per accogliere i turisti già da alcuni anni. Proprio per questo motivo a

“enoturismo” preferiamo il termine “turismo enogastronomico”. Vivere la Toscana significa immergersi in architettura, paesaggio, persone, vino, olio e sapori. In maniera informale noi siamo le “Strade”, e la bellezza sta

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proprio nel fatto che ogni territorio senta la necessità di mettere in risalto il prodotto che più sente come quello capace di esprimere il carattere di quel luogo. La bellezza della Toscana si esprime attraverso paesaggi che vanno dal bianco delle cave di Carrara ai colori delle terre bruciate dal sole della “California” Livornese, dal verde delle colline pisane e fiorentine all’azzurro del mare della Costa, e questo per non parlare dei filari di cipressi, dei boschi, dei borghi, delle città fortificate, della storia e di tutta quel patrimonio culturale immenso che la Toscana è in grado di regalare, grazie alla lungimiranza dei secoli trascorsi, a tutti quei visitatori che vorranno viverla, scoprirla, sia che lo facciano in maniera fugace, sia in maniera appassionata: la Toscana saprà regalare loro emozioni che vanno al di la della distinzione vino/olio.

©Federazione Strade del vino di Toscana

Non solo vino e olio ma anche percorsi gastronomici DOP e IGP, quali in particolare?

Esistono realtà famose nel mondo, ma non in patria, come la produzione del Marrone di Marradi che viene apprezzata specialmente in Giappone. La Strada dei Sapori di Marradi aiuta i turisti a scoprire questi prodotti e luoghi grazie a festival, eventi, trekking nei boschi che disegnano questo particolare paesaggio.

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©Federazione Strade del vino di Toscana-Marradi

Una Toscana non scontata, tutta da scoprire. Va, inoltre, sottolineato che non tutti i territori hanno scelto di identificarsi nei prodotti a denominazione d’origine o a indicazione geografica, forse perché la ricchezza e la varietà di produzioni che ogni territorio esprime è tale da superare questi schemi, importanti per un tempo passato, ma distanti dal pensiero che si sta sviluppando per il futuro di organicità territoriale.

Pensiamo che oggi si stanno sviluppando iniziative di visite guidate nelle aziende florovivaistiche del Pistoiese! La creatività degli agricoltori è in continuo fermento a noi, sviluppatori di idee, il compito di dare loro la forza dell’aggregazione per amplificarle e divulgarle.

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©Federazione Strade del vino di Toscana

Federazioni come la vostra sono necessarie in un Nazione ad alta vocazione enoturistica come l’Italia per la divulgazione del nostro Patrimonio enogastronomico. Attualmente, di quali nuove opportunità ritenete possiate beneficiare, nonostante un periodo particolare come quello attuale? Quali, al contrario, sono ancora i limiti del turismo enogastronomico, secondo la vostra esperienza?

In una realtà come quella italiana, formata in gran parte da piccole e medie imprese, la Federazione ma, soprattutto, le Strade, portano avanti la promozione “istituzionale” dei territori di riferimento, rimanendo, di fatto, il solo soggetto capace di svolgere in modo integrato un’attività di informazione, comunicazione e promozione dei singoli territori.

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©Federazione Strade del vino di Toscana-Vernaccia

La situazione attuale, che favorisce gli spostamenti a breve raggio, di piccoli o piccolissimi gruppi, con visite programmate a stretto giro, rappresentano una grandissima opportunità per far apprezzare e conoscere le nostre realtà produttive ed imprenditoriali di qualità. La qualità è il

“nostro” marchio di fabbrica, l’obiettivo comune da raggiungere a tutti i livelli. Chi opera sui territori, sa che non sta lavorando solo per se stesso, ma lo fa stando all’interno di un sistema trasversale, dove tutto si tiene: uomo, lavoro, paesaggio. Ieri come oggi. Quello che è cambiato e quello che ancora cambierà è la qualità dell’offerta che saremo in grado di offrire. Nonostante tutto (questi due anni ci segneranno almeno per i prossimi sei), le difficoltà ci sono e sono in tutti i settori, ma nel nostro abbiamo un grande vantaggio: sappiamo come si fa a resistere. I nostri sono contadini, sono abituati a condividere la loro attività con il tempo bello e brutto, a sporcarsi le mani a non avere paura. Guardare avanti con fiducia, correggere gli errori del passato, e cercare di stare uniti. Più che pensare a cosa manca x lo sviluppo dell’ enoturismo dovremo pensare che è proprio il lessico inadeguato a rappresentare il pensiero del viaggiatore del 2030 che non si muoverà più per mono-settori ma per portare a casa emozioni, esperienze, ricordi.

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©Federazione Strade del vino di Toscana

Dal punto di vista delle istituzioni civili e politiche necessità una medesima volontà lungimirante, comune, atta a sviluppare progetti a lungo periodo.

La nostra speranza è che tutti gli stakeholder del pubblico e del privato abbiamo la volontà di lavorare in sinergia facendo sistema. Noi ci siamo.

Abbiamo un grande patrimonio da salvaguardare, promuovere, incentivando il turismo agricolo sostenibile.

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