t
IL FIGLIO J
-
&
DEL SIGNOR PADRE
MELO-DRAMMA COMICO
Tratto dalla originale commedia disimiltitolo delSignor Conte Giraud
DÀ RAPPRESENTARSI
NEL REAL TEATRO DEL FONDO
Nell*autunnodel correnteanno i83o.
\
DALLA
TIPOGRAFIA FLAUTINI,i83o.
o
3
La
poesia è del Sig. Andrea Leone Tottola,autore melo-drammatico de*Reali Teatri di Napoli
.
La
musica è del maestro Sig. Carlo Valcntini.Architetto de1reali teatrie direttore delle deco- razioni Sig.Cav. D. AntonioNiccolini.
Inventore, direttoli, epittoredelloscenarioSi- gnor Pasquale Canna. L’ esecuzionedelle sce- nediarchitettura è delSignor Niccolo
P
clan- di. Quelle dipaesaggio sonodelSignorLuigi Gentile.DirettoredelmacchinismoSig.Fortunato Quèriau.
Macchinista, Sig.Luigi Corazza,
Attrezzeria disegnataed eseguila dal Sig. Luigi
Spa
tini.Direttori del vestiario, Signori TommasoNovi, eFilippo Giovinetti.
Figurista, Sig. Felice Cerroni.
*
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4
,
ATTORI.
IL
BARONE
DISTECCO-SECCO,
Signor Luzio.
BERTUCCIO
, suofiglio ,Signor Tamburrini.
TERESINA
,
Signora Sedlacek.
GIOVANNA,
Signora Gioja-Tamburrini.
ALESSANDRO
,
SignorMazza.
LEONARDO
,
SignorPace.
NOTAIO
,
Signor Paolella*
*
CorodiDomestici
.
V
azione èinLucca.t
ATTO PRIMO.
SCENA PRIMA.
Stantaincasa diTercsina. Portadiprospetto.
Tercsinaèseduta,Alessandrolesta vicino
;indi
Giovanna;infine Coro ili domestici
.
Ale.
E
puoisereno ciglioMostrar nel nostroaffanno? Scherzarcol tuo periglio7
E
lieta giubilar?Ter. Se a
me
sorriseAmore
,
Seate mi strinseImene,
Baciole mie catene,
Nò
vogliosospirar.Ale.
Ma
il padre chedirà Quando1’arcansaprà ? t Ter. Dirà, chedegna iosonoDicosì buon consorte: Contentodi mia sortet Il nodo approverà.
Ale.
Ah
!tumi dai coraggio!I palpiti dell’alma
Tu
basti adissipar!Ter. Giàsplende amico raggio:
Avraida
me
la calma:Lasciati regolar.
Gio. didentro.
È
permesso?Ter. Favorite.
Al$. (Importuna!)
Ter. (Tolleranza! )
Qh
!qual vento a questastanzaDigitizedbyGoogle
4 6
Ciò.
Ter.
Gio.
Ale.
Gio.
Ale.
Gio
.
Ale.
Gio.
Ter.
Ale.
La
mìa cara Saguidar?(
A
Giovanna, cheentra. )Pervederecomestate
.
Beneassai
.
Me
ne consolo! i .Io m’ inchino.
Oh
!ini scusale!Non
ancor vi aveaveduto:Non
importa.
Visaluto, Cosafate ?
AllaTeresa Tengo un pò dicompagnia.
Bene, bene
,giojamia.
(
Ah
!soltanto iopoverella, Benché fresca, e giovanotta, Sempre solasto apenar! )( Qual nojòsa seccatura Per qualche ora ho ben paura,
Che dovremo tollerar! )
Coro didentro
.
SignoraGiovanna!
Gio. , Son quà, mivedete
Coro difuora.
Da
un’ ora acercarvisi va giù,e su.Gio. Ih! Ih! che premura! da
me
che volete?Coro. Vi chiedeilpadrone.
Gio. • Perquale ragione?
Coro.Chi puòindovinarlo?
Gio.
Con
voivengo giù.E
sempre Giovannainogni faccenda! Teresa mibrama,Bertucciomichiama,Mi
vuoleilpadrone,ognun mimolesta,..Son tantelecure, che in aria latesta Intullii momenti davvero senva!
7 Ter. Ale. Coro.
(Gualciate' la vecchia ridicola
, esciocca!
Non
muovemaipasso,nonapremai bocca,E
ostentaun contegnoditantaimportanza,Chesa dibaldanza, clic pari nonha. ( Via Giovannacol Coro. ) Ter.
È
andatafinalmente!Ale.
Oh
! la ridicola!La
degna facccndiera Di sìsciocchipadroni!Ter. Alocchi si,
ma
buoni;Di miopadreè ilBarone intimo amico:
Per suo cenno ei mi trassedal ritiro,
Dovefui educata;in casa sua
Mi
accolsegeneroso, eini dièalbergo In questo appartamento superiore:Ed
io deggioessergrataal suobuon core.Ale. Egli nonsa, che nel ritiroislesso Io già ti amoreggiava, edor mi crede
Tuo
cugin.
Ter. Starei fresca
Se sapesse, cìie a tesegretamente Ioson già maritala!
Ale.
Ah
! questo affareSempresegreto essernon può t
Ter. Già iltutto
Feciin unfoglio al gctiilor palese,
E
daFirenze attendoil suoriscontro.La
miazia,sua germana,Fu P
autrice delnodo;
E
apersuaderlo entrambe avremo il modo.Ale. Il Ciello voglia!
Ter. Invero.mi fai rabbia!
Seicon Teresa,e temi?sai die boletto D'Ariincoimi, Waltcr-Scott, e soall’impronto Esser comica, e tragica?
Ale. Ti ammiro!
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Iovado, e tornerò.
Per lascalasegreta.
Allafinecontento!
Ter.Dando alla tema,
Discendo al solito IlCiel mi renda
ed otterrem 1*intento. (Entrano. )
SCENA
II.Bertuccio dalla portad' ingresso, indi T'erosa.
È
Ber. permesso, o nonpermessor Posso entraresi o no?
Non
v’è alcun! dunque1’accessoDa me
stessoio prenderò.Ch’ellafosse ingabinetto,
O
incucinaafare il brodo? Cheto cheto, sodo sodo Quisoletto attenderò.Quandoveggo laTeresa Sentofriggereil cervello,
,
E
la lestaà molinello. Va girandoqua, elà?
Questoaffarche mai sarà?
Lo domandoalsignor padre,
Ei miguarda, esene affannaj
Non
risponde, ese ne va.E
frattantoun pizzicoreLentolento sento alcore...
Essaride, ridoanch’io...
Parla, ioparlo, tace,io taccio...
Ah
! Bertuccio! questo impaccio -•Non
comprendoche sarà!Chesarà?
Sarà una cosamorbida,
Sarà unacosatenera Cosa, che frale
Gran cosaaflè
Mi dice il signorpadre,
Che r uomo non è donna,
»
cose sarà.
9 Calzonenon è gonna,
Cuffia non è cappello...
Ma
chi è eli lorj»iù Lello?Oh
! questo poi non so.Orioperfarla corta Ben pensoa fatti miei,
L
sempreallasua porla Davvero ioresterò.E
non viene? orlachiamo: al seggiolone Signor padre mi attendeallalezione.Ehi! dolce Teresuccia!
Ter.
Oh
! Baroncino!Ber.
Oh
! Baroncella!libiSalutoni dico1 èun complimentoGreco,
Chejerisignor padremi hainsegnato,
Ed
iotutta lanotte ì’hostudiato.
Ter. Che memoriaferace?
Ber. Oh! ferocissima!
Ho
fattitult’i corsi inquindici anni, Checredelei!Ter. Bravissimo!
Ber. Dalla fisonoinia Allacalligrafia
Passairajmlamente, indi alla Mogica
}
Quindia saper giocar-, poi per conoscere Perfettamenteil
modo
delben vivere,
Mi
sforzai asaper leggere escrivere.Ter. Cherapido progresso!
Ed
orache 1’insegna ilsignor padre? Ber.Una
scienza nuovissima...La-ho... Lo... lahoragine...
No... boracene! ho... sia maledetto!
Non
neritengoil nome! è quella scienza>Checomincia col nomedellabotte,
E
poi finisceinatica...Ter. Vorrà direBotanica?
Ber. . ‘ Bolauica...
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IO
È
dessa.. signorsì! brava TeresaìTer. (Chebestia!
)alsignorpadre Dica, che lo istruiscainaltra scienza,
Piùbella assai...
Ber.
E
qual? forsela grottaDel granmago Trofonio? ,,
Ter. Oibò!
Ber. Dillo,Teresa!
Ter.
È
ilmatrimonio.Ber. Matrimonio!che vuoldire?
Non
conosco questascienza;Sene haiqualche conoscenza
,
Meipotresti discifrar.
Ter.
Non
usurpola lezioneA
maestrotantodegno;Disuopadre3I grande ingegno Cosaè facilea spiegar.
Ber.
È
materia filosofica ? Ter. Filosofica? mai no. Ber. Esperienza dinumerica?Ter. (
Ma
piùsciocco darsipuò? ) Ber.È
unprecetto diprammatica?È
ungerundio, o participio?Donde
avutohail suoprincipio?Qualmaestrol’insegnò? Ter.
Lo
domandi alsignor padreiAltro dirleio non potrò.
Ber. Teresina, miabollimi!
Frescarosa senzaspina Semel diciti prometto Difar tecoun belgiochetto...
Scherzeremo ascaldamani...
Giocheremoa gatta cieca....
Parla,o cara Agauadeca!
O
die adessopiangerò!.Ter.
(
Or
davveromil’islucca Questobamboloinparrucca!Ber.
Ter.
Ber.
Ter.
Ber.
Ter.
Ber.
Ter.
Ber.
Ter.
Btr. -
Quanto è grosso è scioccotanto' I)a destarrabbia ,e pietà1)
Matrimonio! la parola
È
rotonda,e assaimi piace!Signor padre! a primascuola Lei spiegarmela dovrà1
Orsùscusate:
Ho
qualche affare. Andate, andate:Qtùvòrestare... •
(Siede. )
Tornarpotrete.
Già son tornato. Solo starete:
^ Sonoavvezzato: Alle mie dita Parlar saprò.
Mi
hainfastidita!Brava! anzi lei!
La
calamitaMi
sequestrò.(Se ilfumoin testa
Un
pòmi viene,
Or
glielacantoCome
conviene.Donne
! guardatelo!Ma
chefigura!Uom
tanto stupidoF
ormònatura,
Clte il matrimonio Capirnonsa. )
(Numerando ledita. )
Due
due fan quattro ,Due
ottoquindici ..E
poi due quindici, Quanto faranno? Questoèun malanno.. Di nuovo coniol
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12
Il solpensiero
' . Del matrimonio
Latesta in aria
Balzarmifa! ( Ter.parte. )
SCENA
HI.Bertuccio, eLeonardo.
Leo.
Che
fossequi?...davverl1ho indovinata!
Signorino!
Ber. Chec’è1 oh! aproposito..
Potresti dirmi cosa èmatrimonio?
Leo. Chelepreme, Eccellenza! vengasubito,
•Il padronelo chiede...
Ber.
E
senontorna?Leo. Chi? Ber. La Teresa.
Leo. Lavedrà più tardi:
Venga: vuolche il Barone Selaprenda con
me
?Ber.
Tu
mispaventiCon quelliocchi da bove!
Andiamopur.
Leo. Siaringraziato Giove!
( escono perlaporta dimezzo. )
SCENA
IV.Galleria digusto antico.
Jl Barone èsedutoad una poltrona immerso in gravipensieri e presso una gran tavolacon ricco tappeto,su laquale moltilibri, unmap- pamondo, unasfera armillare, occhialoni ec.
J
suoi domestrei,cheloveggonocosìpensiero- so,dicono suiiovoce: ,r
r
>Coro.
( » ace, o rumina frase! . Quelbabbeoche penserà?
Velila sortea chi mai die’
, -Agio, ebeni asazietà! )
Bar.
I
Coro.
i3
È
vero! è 1’esser padreUn
peso pesanluccio!Ma
il padredi un Bertuccio Fra ipadri egual nonha! Se costi avereunfiglioLo
sopur troppoaneli’ io!Ma
un figliocome ilmio Compensa il suopapà!Due
viteio lidonai,E
l'altradame
avrà.La prima allorcheal
mondo Lo
posi io genitore5E
l’altra allorche il fondo Del dottrinai valore 10gliadditai, formandoloUn
mostrodi virtù.Di scienze ne haun diluvio
,
Dilingueunprecipizio
,
Con Seneca, eLeibnizio Favella altu pertu.
La
terzali darò...11comegià sisa:
Quandosbucciar farò Lasua paternità.
Da
questostipite-famoso,e celebreOh
quantirami -nascerdovranno, Chelamia fama -tramanderanno Sempreallaposterà-remotaetà!Là un’inventore- di nuova specula Quà un volatore -Aereobatico!
Là
untrovatore -di granspecifico, Cheil morto superi-delleBoi!Oh
Bonifazio! dite lastoria Semprelagloria-chiara farà!A
suon ditrombe-de’grandi al tempio La schiatta Eroica-ti condurrà!Viva7 Eccellenza!-permillesecoli!
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14*
Pervoi Tinvidia*crcpar dovràI
Ber. Andate collegambe, ed attendete Senzamuoverviin sala, e inanticamera.
( Viailcoro. )
Una
crisi moraleruminando Va lapregna mia testa:Ed
inmia casasifarà granfesta.SCENA
V.Bertuccio, cdetto; indi Giovanna,
Ber.
Signor
padre•Bar.
Oh
!Bertuccio!Lume
del miofanalicolonna mobile Di questopiedestallo! ilgenerante PerdivertutialquantoNe’momenti dell’ozio
Ti ha preparato questo bel negozio
.
(Li mostraunfantoccino dicartadipinta, clicmuove lebraccia, egambecofili
.
) Ber.Clic bella macchinetta!
Bar. Essa èun mioparto;
Di unabell1arte è ilsaggio più difficile
.
Ber. Dateloa
me
: aTeresaLo
voglio regalare.Bar. i Sì! aTeresa! Lupuscumlupa!
Ber.
Ah
! voi... giusto aproposito...Dirmi dovete cosa èmatrimonio:
La
furbettaTeresaIo ha accennato,Ma
cosa voglia dir non miha spiegalo.Bar. Teresalu accennò? dunqueha piacere Che tuIo sappia?
Ber. Cosìpare!
Bar. .
Oh
!bene!Matrimonio vuoldire sponsalizio Dell’uomo maschio colla donnafontina.
Ber. Ora capisco! equesto matrimoni^
?
^°
n sarebbe^una scienza da insegnarmi Bar.Tu
vieni alumiIta! dimmi"Teresinati piace?
Ber. Oliquantoassai!
Voglio più benea leicheaLeonardo.
Bar
.E
ameresti conlei lo sponsalizio?Ber
.
Di nodicendo non avreigiudizio Bar. Viva Bertuccio!chiamami Giovanna,
E
sitenga consiglioadmodum
belino;.
Ber.
Eh
! Signora Giovanna? ( Chiamando.Bar. Intanto scherza )
Conquestopupo.
Ber.
Eh
! altro chegiochetto11° pensoal matrimonio, enehodiletto.
Gio. Eccomi avoi
.
Bar. Sediamo
,
E
diunpressante afFar confabuliamo.Gio. Confabuliamopure.
(Seggono. ) Bar.
*
Il
m
i0Bertuccio Vuol matrimoniare.Gw. E
fa benissimo.
( Volesseprender
me
? )B
ar\ y Laneonata,
Cioè lasposa inerba, Indovinachi èmai?
Gio. Chi?
Bar.
^
La
Teresa.
Gio.
E
unìottimaragazza! bellascelta!Bar. Scelta dalmio giudizio
, e lauto basta.
Ed
oggi scorre appunto Il ventesimo annoDelmatrimoniomiocolladefunta Elettuaria.
Ber.
Ma
quando lasposaste,
Era viva
, papà?
Bar
.
Domanda
arguta!Eravegeta, ebella anche nelgiorno
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i6
Incui ti partorì. m
Gio. ’ Veniamoal punto.
Ber.
E
togliamo levirgole.Bar. Vorrei,
Che in questo giornoislesso Si facesse il connubiodimio figlio.
Che tene pare?
Gio.
È
unottimo consiglio.Bar. Dunque sceglierbisogna
Un
araldo, che a leifacciaPinchiesta.Quanti anniavetevoi?
Gio.
Ne
hoventiquattro,E
poi sonozitella, enonconviene.
Ber.
Ha
ragioneGiovanna.Bar.
E
ditebene.Gio. Ioproporrei di scriverleunbiglietto.
Bar.Bravissimo!si faccia: a te,Bertuccio!
Siedi,.escrivi .
Ber. M’imbroglio... non sonpratico..
Gio. Ilpadre detterà.
Bar. Sicuramente:
Di eloquenzaunosquarcio
,
Degnodel granMarrone,
Dal labbroerutterà; scrivi: attenzione
.
( Bertuccio siede al tavolino, escrive. Il
Baroneintuonoenfatico detta.
)
» Signorina... punto, evirgola.
Ber. » Signorina...punto, evirgola.*
Bar. » Decretalo ha ilsignorpadre...
Gio. Bene!
Ber. »Padre...
Bar. » Chesuofiglio
,
» Cioè io, scribente, eteetera,
» Diventarvi faccia madre
» Col poterdel matrimonio.
Gio. Che bel dirdi nuovoconio!
Ber. » Onio... appresso.
Bar.
Gio.
Bar.
Ber.
Bar.
Gio.
Ber.
Bar.
Gio.
»
E
io questogiorno» Il nolajoa noi d’intorno
_» Queste palme impalmerà.
Pochi delti, emollo succo
Eh
! nonsono unmammalucco$_ Il mio geniogià si sa!Or
tu scrivi uncomplimento Dichiusura dolce, emolle.Dolce, emolle? fichi ?
No.
Qualche frase ricercala...
Sissighor... ricercherò
( Pensa, cpoiscrive. )
» Signorina, sperar voglio w Cheil voler genitoriale...
Non
va Lene! oibò!m’ imbroglio!Parloben, ma scrivomale!
Ah
!pensatohoun bel pensiero!» Impennatoqual destriero
»Dallo sprondel vostro bello, x »Son qual fervidoasinelio>
3»
E
frustaloesser desio» Dalla vostra asinità! (Bravo! bravo! affé son io
Uom
di rara rarità! )(
Oh!
che ingegno! oh che talento!Padre, efiglio, figlio, epadre Del saper siam1'escremento, Divirtù laquintessenza-,
Siam due teste...
ma
cheteste.7"
La naturaal pardi queste Noti ne hafatte, enon ne fa
! )
( Al sentirparlar di nozze Quasi quasi sentoanch'io Di sposarmi il bel desio:
Ma
il vorrei come il padrone,Uomo
grande, e saccentoner xDigitizedbyGoogle
Guidaavrebbe, ebuonconsiglio Lamia fresca, everde età. ) Ber. Leggete
,
Bar. Ottimamente!
Ber. Vedete... • _ . 7.
(
Fa
leggere ilfoglioal Barone, equindi a ‘Giovanna.Gio. Saggiamente!
Bar. Mipiace ilparagone Fra1’asino, e ’l cavallo.
Ber.
Non
metto piede infallo. Bar. Figliodiuntal papà!Simandi al suodestino
.
Gio.
La
sposa ebe dirà?Ber. Li giubiloripiena, Qual furiainsu lascena, Cogli occhistralunati, Col labbroallividito Al suosignor marito
Da
pazzacorrerà. Bar. Di amoreil figlio èossesso!Giàfuori è disestesso!
Ifiglinascituri Già parlano inquel seno! Ne’secoli futuri Che schiattasplenderà!
Gio. Allegri festeggiamo!
Un
sìbeldì cantiamo! Aneli’io nel lorcontento Ragazza appien divento!E
sento iu.scnrisorgereLa
bellailarità! Bar. ChesubitoLeonardoRechiil fogliosaTeresa
B
er Vadosubito( Parte. ) Bar. di’essacrepi di giojaiopiùnondubito!
Gio.
E
chi non crcperebbe dalcontento!Vostro fìijrlioè un Leimobile davvero.
p U. *. • * * r<
E
nobile, assai ricco, e laTeresa 'Non
nasce poi...Bar. La nascitaè incidente:
Suopadre è un, negoziantedi nrgozj
,
Cheha negoziatosempreonestamente:
E
se Teresa nonè lustra, poiAd
illustrarla basteremo noi.Gio. Bisogna prepararle un buon regalo,..
Bar.
Un
andrièdi broccatodi mia nonna,,Un
pajo diorecchini per1’orecchio,E
una collana ditopqzj aspecchio.Che ti pare,Giovanna? Gio
.
Ottimamente:
Ad
attendere andiamo larisposta.Bar.
Ah!
la paternità (pianto mi costa!( Partono
.
)
SCENA
VI.Stanza come,nellaprima scena.
Alessandro, indi Teresa.
Ale.
Che
saràmai! Teresa èintentaaScrivere;Leonardoèa lei d’appresso..
.
Ch’io quiresti ad attenderla
Mi
ha latto segnodi soppiatto... ah!forseÈ
paleseil misteroi—
Come
palpita V alma atal pensiero!Ter. Eccomia te.
Ale. Cheavvenne?
Ter. Leggi, eridi.
( GlidàilfoglioscrittodaBertuccio. ) Ale. Misero
me!
e tuchegli hai risposto?Ter.
Un
grazioso rifiuto.Ale.
Ah!
tutto sarà noto! ioson perduto!Ter. Tismarrisci per poco!
¥
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30 •
Eh!
-lascia farea me! pensatoho ilmodo
D’ impacciarnella stoppail padre, eil figlio.Ale.
Tu
scherzi, ed ioprevedoungranperiglio1Ter.
Mi
par che venga gente; Lasciami sola.Ale. Ioresto làimpaziente. (Entra nellastanza diTeresa.
SCENA
VII. )Teresa, Barone, Bertuccio, e Giovanna.
Bar.
-Ecco
la rea! non muoverti, ecammina: (A
Bertuccio.)
Tu
insilenzio favella; (A
Giovanna. ) Sono qua iopervoi:Si pentiràdi avertradito unnoi!
Ter. Siguor Barou...
Bar. Teresa, mi vedete?
Ringraziate ilciel, che vidiè gliocchi:
Fostevoi, che vergaste
Queste putride note, inique, eguaste? (Mostrandole la risposta. ) Ber.Delsignor padreunfiglio ....
Gio.
Non
si oltraggia così!Bar. Zitti!
Ter. ' Al mioaffanno
Concedete un' istante diriposo!
Bar. Riposatevi pure
(ah!siritratta!) (Piano a Bertuccio. ) Ber. Con qual pennel?
Bar. (
Con
quellodel criterio) Ter.Mi
farestela graziaDi ritirarviun pò, signorBertuccio?
•Ber. Dove?
Bar. Obbedite', euscite!
Ber. Esco... obbedisco
(Parte. ) Ter. Potreipregarvi, caraGiovannina,
?l ì)i lasciarmi con.lui sola un momento? Bar. Giovanna,secondate!
Gio. La secondo.
(Parte. ) Bar. Orsiamo indue!
Ter. Parlate, iovi rispondo.
Bar. Ditemi: avestevoi 1’erubescenza Di rifiutarla zampa diunmio figlio/’*
Ter.
Ah
!Bar. Sospirate! eh!bricconcella!
Ter. Voi
Mi
rendeste infelice!Voide’tormenti mieisietel'autore! <
Sieteilcane, ilnemico, e1’oppresrore[
Bar. Iocane! equal’eccesso? sprigionatevi!
Ter. Meglioè tacer! voifremeresteallora Chesapreste1’arcan, padrespietato!
Bar.
A me
! per qual ragione? Parlate, signorina...Voglio saper delcanead ogni costo...
Ter.
Non
posso...Bar.
Lo
dovrai pei tuoi doveri! Ter. (Soccorrimialmomento,o grandeAlfieri!)Tu
il vuoi? crudel!palese (In enfasimarcatotragico.) Brami il fatale arcano! Ascoltami, inumano!
Ma
trema! io teidirò!Bar. Qualpallido rossore Tisfolgoreggia in viso? Qual timido tremore Quei nervi tintinnò?
Ter
<
No
! dellamiasciagura Darsi non può maggior!•«
. Bar. Reproba creatura!
Erutta il grave error! • V Ter. (Nelfingerson maestraj .
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.22
Bar.
Ter.
Bar.
Ter.
Bar.
Ter.
. Bar.'
Ter.
Bar.
Ter.
Bar.
Ter.
Bar.
Ter.
Va Lene la commedia Atlrice datragedia Teresa diventò! ? (Serpeggia nelle vene
Rapido unlentofacci!
Chila ragionsostiene,
Chein
me
sìsvaporò?) Sappilo...Amor
perte...Amor!
Si!mi ferì!.
.
Tividiappena... e... oimè Pace dal corfuggìl
Numi
diFlegetonte!U
n astrohai sula fronte! . .Oh
astromalandrino!Negliocchi ascondiamore...
Oh
amor?Rirrichino!E
ilpoveromiocore,
Incerto, fluttuante Dal v#go tuo sembiante Arse... s’incenerì!
•
MiseromioBertuccio!
Un
padrehai parricida!L’ orecchio mio di Mida Tantastranezzaudì1
Or
più nonti èignotoL’ arcano funesto: Alfigliomiappresto
A
porgerla mano:Un
nodosi stranoMi
tolgaasuo padre...Lo
amavaqual madre,
Suasposa orsarò!
Quaisensi pestiferi!
Qualcor tracotante!
E
nuora,ed amante Pertesol vivrò!\
a3 Bar. Il ciel
me
ne liberi1Ter. Finisci di uccidermi! Bar. Fuggendo... allontanati!
Ter.
Mi
scacci?eperché? Bar. Perchèinte ravvisoLa
maga Medusa...La
mente confusa In tantoscompiglio...Fra ilpadre, edil figlio,
La
madre, e lasposa, Qualrotto naviglio Già va anaufragar!Ter. ( Il colpoè giàfatto:
Evviva Teresa!
Diventa giàmatto:
FeliceèT impresa:
Con poche parole Di femmina Varte Allor chelo vuole
Sa1’uomo raggirar.(Via Teresa.)
SCENA ULTIMA
Bertuccio, Giovanna, e Corodi domestici, indi Teresa, edAlessandro.
Ber. isietesbrigato?
Il fatto sièfatto ?
Ma
che! siete matto?Cheavete,papà!' Gio. Parlaste aTeresa?
Si èalfinpersuasa? Verrà prestoincasa? Sposina sifa?
Bar. Intatta colomba! (
A
Bertuccio.
)
Tiaffoga untorrente! * Son reo..
ma
innocente!Non
possoparlar! •Ter. Teresaè mia moglie?
\
\
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af Bar.
Ber.
Bar.
Ber.e
Bar.
Ber.
Ter.
Bar.
Ale.
Bar.
Ter.
Ber.
Bar.
. Ber.
Bar
.
O
ba rbara! oh pene!Capirnon sobeue!
Ob
! fetida rosa!Gio.
Ma
viafavellate...Cifate tremar!
Ottuso... impietrito...
Spezzarmi vorrei. . .
L’ ucciso tusei ... <
Il mostro sonio...
Capiscimi... ob Dio1
Nè
più domandar!Uh
! uh! che paura!Il volto è d'ossesso!
Chebrutta figura!
Mi
fa spaventar!Gio. e Coro.
Ma
quale sciagura?Chemaivi è accaduto?
Visieteperduto?
Chesiha da pensar? (Arriva Teresa con Alessandro. )
Eccomialla promessa.
Cessa... crudeli deh! cessa!
Barone, son con voi...
Nè
voi!... ijètu!.. nènoi!..Porgimiquella mano.. (
A
Bertuccio)\
Ma
quale?.. .Ferma! piano!
Che fai? ti arresta! olà!
Mi
scusi il signorpadre!Io voglio il matrimonio...
Di molti figli madre Colei diventerà.
’
Madredicesti? madre!
Sarebbe tal setu
Figlio nonfossi... io padre...
Ah!
nonne posso più!Tutticol Coro.
Parlate., die mai fu?
Bar. Fuggite tutti, restandomeco!
Ah
!dov’ èun mare? doveunospeco? Voglioaffogarmi... voglioingrottarmi...Vivermorendo... lietopiangendo...
Contente orsiete... triste comete!
La
vostracoda... misa sferzar!Tutticol Coro.
È
tanto pazzo chefatimore! Sembrauna furia, che dàin furore! 1/occhioèstravolto! acccesoèil volto!Da
lui salviamoci! tutti scostiamoci!Se unaltropoco... cresceil suofoco, Chi dal quell’impetosipuò salvar?
(Partono. Sicala ilSipario. )
' Fine dell'attoprimo
.
ATTO SECONDO.
SCENA PRIMA.
Galleriacome nelprimo atto.
Alessandro,e Leonardo, indi Bertuccio.
Leo. erdonate: il padrone
Non
vuol vederealcuno.'Ale.
Mi
dispiace:Avreipremura di parlargli': èancora Furibondo,edinquieto?
Leo. Peggioassai1
Una
sediapocanzimihatirato,
Perchèsevolea cosa hodomandato.
Ale. Allorchesaràincalma,
Mi
farete avvisato.
Leo. Vabenissimo
.
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i6 -4»
Ber. Eli! signor Alessandro!
Ale. Eliecomanda?
Ber. Sa ilsignor padre comesta!
Ale. Lì chiuso
Non
sente alcunoBer. Ali! dunque
Ci avetevoi parlalo?
Ale.
Ma
vi lio dettoCheegli...
Ber. Ilo capito!egli èlui stesso!
Leo. • (
Oh
bestia! )Ber. Questa chiusura invermi dàmolestia!
Che Tabbiano
vle streghe astrologato? (Si ode un colpo da Juoco nella stanza
delBarone. )
Ah!
Ale. Cheavvenne?
Ber.
Una
botta!Leo. Ei sièammazzato!
Bar. Chisi è amazzato! signorpadre? ( Forzalaporta edentra.
)
Ale. Io vado
A
darl’iufausto avviso aTeresina ( Parte. ) Ber.No
graziealCielo!ilmorto ancorcammina!Correcome unossesso indemoniato1 N
Moro
dalla paura!SCENA
II.IlBaronedallasua stanza;è in delirio,estringe una spada: Leonardolo segue, edetti
.
Bar.
Devo
crepar! son mostro dinatura-!Leo.
Ah
! pietà divoi stesso!Bar.
Non
ne sonmeritorio!Ber. Signor padre!
Bar. Padre! oh nome nefando!
Precedi1’orme mie!fumimio figlio!
\; i . oo o
>elea per vendicarti
%rj Tirarmi unapistola nelcervello...
Ma
la mirasbagliai,
E
almurodirimpettoiola sparai!Leo. (Chebel coraggio! )
Bar.
Ma
perchè?...Ber. Leonardo!
Leo. Eccellenza1
Bar. ' Coipiedi nellescarpe Vannelungidi qua
.
Leo. Pronto ubbidisco. ( Via Bar. Si risolva, eda Eroe!
Ber.
Ma
signor padre!A
qualgiocogiochiamo?Bar. Giochiamo algioco diNegrologia...
Ber.
È
questaun’ altra scienza?Bar. Si! bisogna morire... ela tua
mano
Saràdellamiamorte il lurcimano!Sferra quelferro, estrappami
Un
corgiàprofanato!(Dandoli laspada.
) Trapassaquelleviscere, Che tihannogenerato1
Ah
!della tuadisgraziaÈ
colpaunamammà
fPapà.. mifatepiangere..
Voi sietestralunalo!
Intantoilmatrimonio Ingolami è restato1
E
i figli, chehanda nascere,Lisequestròunpapà!
Tu
I matrimonio! gola!Orribile parola!
Orribile?perchè? Teresadisseun no?
Ah
!disse un sìfunesto!Dunque...
Ma
nonpertei Ber.Bar.
Ber.
Bar.
Ber.
Bar.
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*8
Ber. Cheguazzabuglio è-questo?
Parlate.. che cosa è ? Bar. Uccidimi, e il dirò
Àlior che nonvivrò!
Ber
.
Ma
questo è un barbarismo Cheintendere nonso!Bar. Quando a Lete iosbarcherò,
A
Caronte soldirò,Che la miapaternità In perìcologià fu
A
cagión diunamammà
,Cheinsidiò lamia virtù! -,s '*
Ber.
Ed
allorache iovi andrò, Da Carontelo saprò\Ma
la tuapaternità Se in pericolo già fu,•
Vò
saper da qualmammà
Si ferìlatua virtù? Bar.
Non
più parole!.Prendi, emisbuca! Ber.
Ma
cosavuole? Bar. Afferra,e tira!( Facendoli cavarla spada. ) Ber. . Tiro..*
ma
come?Bar. Così....
(Indica il
modo
diferirlo: Bertuccio vuole imitarlo: egli allora lotrattiene.)
Ber. Cosi?
Bar.
Ab
! no! tiarresta!Ber.
Bar.
Misericordia! ( ditta laspada. ) Meglio pensai...
Poi morirò. Ber.
Ma
questo... catterà!È
un quiprò quo, Chein senoiverminiBar.
Già mi destò!
Fiume, che gonfio
29
Non
lascia il seno,Nembo
terribileA
citisereno,Cavalla indomita,
Cb’è zoppa, ecieca...
Un’ Impresario Diciera bieca...
Puòsolo esprimere L’ accessointerno, Che il cormi strazia Senza pietà!
Ber. Quanti (tjuinozii!
Che confusione1 Latestagirami
Come
un pallone!Là ilpadre infuria...
Qua oppressoun figlio...
Il matiimcnio Y’edo in periglio...
K
intantoio miseroFra pene,e doglie Perdo lamoglie,
Perdo il papà!
( SegueilBarone, che
j
ugger )SCENA
III.*Stanza comeprima
.
Teresina, ed Alessandro; ìndiGiovanna.
Ter.
Udisti
il colpo?Ale< Si,
ma
poi mi han detto,Che
ilBarone per sua rodomondaiaAll’aria la pistola ha scaricata.
Ter. Già! buffoneal suosolilo.
Dellesue smanie io son però dolente
,
Ma
che siuccida pofrnontemo niente.
Ale.Il tuo bizzarro umore Ti suggerì unaidea...
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Ter. Che mi giovòO all’istante
Per dileguareil nembo.
Oh
! poco malelSe1’aliars’inviluppa, alcasoestremo Chesiammoglie, emaritoalui diremo.
Ale. Sento salirle scale!
La
signoraGiovanna!Ed
entrainviperita!Ter. Chemai vorràlavecchia rimbambita? Gio. Signora Teresina, mipermetta,
Ch’io sinceraleparli, esenzavelo; Quàmispinse amicizia, cpurozelo.
Ter. Parlicomeleaggrada
Gio. Veramente
Ha
perduto il giudizio,Pertrarre padre, efiglio inprecipizio? Ter. Misuri leparole, ochealtrimenti...
Gio. Colla sua stravaganzaio lemisuro,
E
diròsempre poco.Ma
le pare,Che unhoccon sia Bertuccio
Da
rifiutarsi ? cosìricco, ebuono,
Con
anima sibellaParrebbe sospirarogni donzella, Ale. (Chemai diràTeresa?) Ter.
Ho
svelalo alBaroneLa
miatiùsta vicenda.Gio.
Oh
!si! alBarone!Ed
intanto gliha messoUn
inferno nelseno?Ter.
Mi
spiace assai., ma.non puòfarsiameno
.Gio. Via, signore Alessandro! Faccia ellada avvocato, ela convinca Delsuomassimoerrore...
Ale. Io... veramente...
Consigliarla vorrei...
Ter. Cosavorrebbe?
Negliarcani del core
Ingerenzanon prendail miosignore.
Gio. III! ih! quantoè superba!
Ter.
E
voi nojosa.Ciò.
E
buona io vi eretica!ma
scorgo adesso,Chevero siaquanto divoi si dice.
Ter.
E
che mai sipuò"dirsul contomio? Gio. ( Vogliomorlilicarlaunpoco anca io. )Sapetedi voi Chedice lagente? Sia delta franoi Lagranverità.
Cheaveteil cervello
Un
pòa saltarello:Chesieteorcrojjliosa,
Assaicapricciosa:
Che troppoesaltate
La
vostra beltà.Vergogna! cessate!
Mifatepietà!
Ter. Sapete divoi Che dicelagente! Davverson dolente Di talverità.
La vecchia bizzarra! Lapica ciarlona!
Di amorla chitarra Perleipiùnon suona
,
E
ancora si sogna Di aver frescaetà!Cessate! vergogna!
Mi
fate pietà!Me.
Tacete!pazienza!Perchè questa lite?
Fra donneprudenza
E
rara, sisa! Teresa! finite!Rispettoall’età!
Gio. Io vecchia!che intesi!
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3i
Ter.
Gio.
Ale.
Ter.
Gio.
Ale.
Gio, Ter.
Gio.
Ter.
Ale.
Gio.
Ter.
Gio.
Ale.
Ter.
Gio.
Ale.
Ter.
Ho
ventiqualtranni...Togliendone imesi t)’inverno, e4*està•
Sonvegeta ancora, Son fresca, son bella:
E
poila zitellaMai vecchiasi fa.
Ma
pace! ritorni Invoi 1'amistà! (La vecchiabefana!Volea cimentarmi!
Chea lei ceda1’armi Sarebbeviltà! ) (La trista, l’insana
Vuol farmi dispettoI
La
rabbiache ho in petto Piùfreno non ha!) (Teresa noncedejLa vecchia è indispetto;
E
ilcore nel petto Tremando mi sta! ) Se non parto, mi vien male!Non
siaffannia far le scale!Io lefo rapidamente....
Ma
latossepoisi sente....Ma
Teresa!ma
Giovanna1Lafinite si, o no? L’apparenza quanto inganna!
Il misterosi svelò!
GiuroalCielo! mi rispetta!
Non
l’ispettouna civetta!Zitto!
Oh
! lavecchia rimbambita!Oh!
di amorla calamita!Piano!
Ti diràVamico specchio,
Che 1'inverno intepiombò!
3i Gio.
A
smentirli miapparecchio,E
unmarito troverò.Gio.e)Già/mi fumica latesta!
Ter. ) Già mi friggono lemani!
Ma
1’aliare qui non resta,E
mivoglio vendicar!A
martellolacampana Gliela alei dovrà intimar.Ale. ( Mentrepalpita quest’alma Frail timore,e lasperanza,
Improvisoinseulacalma Scendeunijembo adingombrar!
Delle donne ohrabbia insana!
Ab!’chimaiti safrenar!
(Gio.parteperiingresso. Ter.edAle.siritirano.)
SCENA
IV.Galleria,come prima.
ILBarone, e Leonardo;indi Giovanna.
Bar. IVfostrofigliochefa?
Leo. Piange ilmeschino,
Bar. Piange intuon lacrimevole?
Leo. S’intende.
Bar. Miseropargoletto!
Il tuo destinnon sai! , .
Leo. Ora, Eccellenza,
Che sietealquanto incalma, dirpotreste
Ad
unservofedeldi quarant’anni Lasorgentecrudel de’ vostri affanni.Bar. Suggestivadomanda!
Ah
! sepotessi dirti i casi miei,Diapoplesia morireioti vedrei!
Leo. Il Cielo
me
neliberi'!Niente saper desio.
Gio. SignorBarone.
Bar. Oh!Giovanna! tornasti semiviva? Gio. Auzi pienadirabbia! - :
1
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•V<
Bar. Và.. Leonardo!
Leo. ( Giàlo sapea! costei sempre hamisteri! )
( Via. )
'
Bar. Che dissero queilabbri opachi, e neri? Gio. Sempre lostessoj anzi con insolenza
Ha
saputo insultarmi*,Ci siamlasciate insommacolle brutte.
Bar. La compiango., infelice! ah*tu non sai!..
Gio.
Ma
fatemi unavolta Palesequesto arcano maledetto!Bar. A
ma
il padredel figlio... eccolodetto!Gio.
Uh
! che scandalo!aimè!chesentirdeggio!E
il povero Bertuccio Resterà senza sposa?Bar. In questo giorno
La
vorrei fardicreta, se potessi!Gio. Aspettate... se mai*... ditemischietto,
A
soppiantar Teresasarei buona? Bar.E
che ti manca?hai tu...Gio. Ventiquattro anni
Sonostata appassitada’malanni.
Bar.
E
si vedeallerughe della fronte La fresca gioventùise mai Bertuccio Potesse accontentarsi...Un
doppio maritaggiopotria farsi.
Gio. Mandatelo da
me
$sarà mia cura Di farlopersuaso.Bar.
A
noi lo guidal’accidente caso!S
C E N A
V.- Bertuccio, edetti.
Ber. Siete ancorabe.sliale, signorpadre? Posso appressarmia voisenza timore? Bar. Viscere del miocore!iosolo agogno
La
tuafelicità!ma
ilfato rio E' queleh*entrambi affanna...Al»! basta!iltuttoortidiràGiovanna.(Via.} Ber. Ah! voil’avete inbocca
f