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In ricordo della Shoah…
La classe 1^ F del plesso S.Provolo dell'Istituto
Comprensivo Francesco Morosini di Venezia
presenta:
Progetto e coordinamento: prof.ssa Alessandra Pellizzari (educazione civica)
Le pietre di inciampo sono delle lastre di pietra ricoperte di ottone.
Sono state create dall’artista
tedesco Gunter Demnig nel 1995 per ricordare i 15-17 milioni di
ebrei deportati nei campi di concentramento nazisti.
Sulle pietre sono incisi i nomi sia dei deportati che del luogo della loro morte.
Le possiamo trovare davanti alle case dove abitavano prima dello
sterminio.
Le pietre di inciampo da noi trovate andando ingiro per Venezia Le pietre di inciampo da
noi trovate andando in giro per Venezia
L'iniziativa partì da Colonia nel 1995 e in Europa ci sono oltre 70 000 pietre deposte.
Oggi, le pietre di inciampo sono in più di 2000 città. In Italia le prime furono deposte a Roma nel 2010 e attualmente se ne possono trovare in tanti altri centri abitati d'Italia.
Hanno l'obiettivo di un inciampo mentale per mantenere viva la
memoria delle persone deportate
nei Lager. A Venezia ci sono circa
105 pietre di inciampo
.Nella nostra città, la
deposizione delle pietre di inciampo è gestita dal
Comune di Venezia,
dall'Istituto Veneziano per la Storia della Resistenza e della Società
Contemporanea (Iveser), dalla Comunità Ebraica di Venezia e dal Centro
Tedesco di Studi Veneziani. L'ultima
deposizione è avvenuta nel gennaio 2021.
A destra l'articolo sulla
deposizione di quindici
pietre di inciampo su «La
Nuova Venezia».
SCOLPITELO NEL VOSTRO CUORE
Scolpitelo nel vostro cuore è uno dei libri più
importanti scritti da Liliana Segre, la prima edizione fu pubblicata nel 2018 e la casa editrice è Piemme.
La storia narra di quando Liliana fu deportata nei campi di concentramento.
Con questo libro, l’autrice fa capire che bisogna
accettare le persone così come sono, con tutti i
pregi e i difetti.
www.lafeltrinelli.it
Liliana Segre, nata a Milano il 10 settembre 1930, fu deportata nel campo di concentramento di Auschwitz. Miracolosamente
riuscì a sopravvivere e il 19 gennaio 2018 fu nominata
senatrice a vita. Ai tempi delle persecuzioni, Liliana aveva solo 13 anni. Lontana da casa, soffrì la fame e la sete, dovette
camminare in pieno inverno
sulla gelida neve e sopportare il peso dei vestiti bagnati.
Tutto ciò per mesi e mesi.
Liliana Segre fu liberata il 1°
maggio 1945 dall’ Armata Rossa.
Se questo è un uomo
Se questo è un uomo è il libro più
importante scritto da Primo Levi. È diviso in sedici capitoli, i primi dieci sono:
1. IL VIAGGIO 2. SUL FONDO 3. INIZIAZIONE 4. KA-BE
5. LE NOSTRE NOTTI 6. IL LAVORO
7. AL DI QUA DEL BENE E DEL MALE 8. UNA BUONA GIORNATA
9. I SOMMERSI E I SALVATI 10. ESAME DI CHIMICA
Il libro comincia con una bellissima poesia che fa riflettere, la proponiamo a fianco.
pinterest.it
Primo Levi nasce a Torino nel 1919 in una famiglia di ebrei piemontesi. Laureato in
chimica e chimico di
professione, diventa scrittore dopo la traumatica
esperienza della
deportazione nei campi di concentramento. Fu un Partigiano anti-fascista, venne catturato in Valle
D’Aosta e portato nei lager come lavoratore schiavo.
Muore nel 1987 per una
caduta dalle scale, ma molti ipotizzano che si sia suicidato per il grande peso del
passato.
L’incendio del Tevere
L’Incendio del Tevere racconta la storia degli allievi e degli insegnanti della Scuola Ebraica di Roma
durante le persecuzioni razziali. La prima edizione di questo libro uscì nel 1969, ma l’autore aggiunse delle parti e lo ripubblicò nel 1996.
La casa editrice è Paolo Gaspari Editore.
Una frase che ci ha colpito è:
«Che cos’è un ebreo? Uno che non assiste alla lezione di
religione. E perché s’allontana?
Perché la famiglia non vuole».
www.gasparieditore.it
Fabio Della Seta nacque a Roma il 31 luglio 1924 e morì nella stessa città l’11 marzo 2014.
Durante l’occupazione tedesca di Roma, i Della Seta furono costretti a rifugiarsi nei conventi
romani. Fabio scrisse molti libri sulla questione ebraica.
Il più importante è
L’Incendio del Tevere.
IL DIARIO DI ANNE FRANK
Il diario di Anne Frank fu scritto durante la II Guerra Mondiale da Anne Frank.
La ragazza racconta la vita sua e della sua famiglia
sotto le persecuzioni naziste.
Lo tenne sempre con sé, anche quando fu deportata.
Il suo diario è
un’importantissima
testimonianza della Shoah e viene letto ancora oggi in tutto il mondo.
mondadoristore.it
Anne Frank nacque in Germania il 12 giugno 1929 e fu una ragazza ebrea tedesca.
Divenne famosa dopo la morte per aver confidato le proprie tristi vicende al suo diario, ai tempi della
Shoah.
Morì tragicamente nel mese di aprile del 1945, dopo esser stata
deportata.
LE OPERE DI IRÈNE NÉMIROVSKY
Irène Némirovsky fu una scrittrice francese di
origine ebraica. Nacque nel 1903 e morì ad
Auschwitz nel 1942, dopo essere stata deportata.
Dal 2005 la casa editrice Adelphi ha iniziato a
pubblicare le opere di Irène.
A destra: Suite francese, Jezabel, Due, L'affare Kurilov.
www.lafeltrinelli.it
POESIE SULLA SHOAH
Sono state scritte numerose poesie riguardanti la Shoah e i campi di concentramento durante e dopo le
persecuzioni naziste. Tra queste vi è uno scritto di Salvatore Quasimodo che parla dello sterminio e del campo di
concentramento di Auschwitz.
Un'altra testimonianza della Shoah sono le poesie e i disegni che crearono i bambini deportati al ghetto della città di Terezin, i quali erano seguiti dalla comunità ebraica della città che controllava che la loro
istruzione e l'attività sportiva potesse continuare.
Le poesie ritraggono spesso la nostalgia per la propria casa o i sentimenti dei
piccoli scrittori durante quel periodo. Molti disegni e poesie sono tuttora esposti
presso il Museo ebraico di Praga.
.biblioteche.mn.it
Il ghetto è un quartiere in cui le persone, in questo caso ebree, vivono separate dagli altri cittadini, volontariamente o forzatamente. Il primo ghetto della storia fu quello di Venezia: si trova nel sestiere di Cannaregio, dove in epoca medievale si concentravano le fonderie pubbliche. Il termine ghetto ha origine proprio da queste, che venivano chiamate «geto» (gettata di metallo fuso). Gli ebrei iniziarono a risiederci nel 1516.
Jacopo de'
Barbari, Veduta di Venezia, 1500.
Museo Correr Venezia.
Particolare del ghetto.
beniculturalionline.it
I ghetti furono uno dei principali luoghi di diffusione culturale.
Solitamente all'interno dei ghetti si trovano sinagoghe, scuole e altri istituti religiosi. Oggi, nel ghetto di Venezia restano cinque sinagoghe, ma in passato si arrivò a nove.
Durante la II Guerra Mondiale i ghetti servirono come luoghi di segregazione per la popolazione ebraica, in modo da facilitare il controllo e la deportazione da parte dei nazisti. Dei 246 ebrei veneziani deportati nei campi di sterminio, solo 8 fecero ritorno.
museoebraico. it
La Sinagoga Scuola grande Tedesca, nel ghetto di Venezia.
Durante la II Guerra Mondiale, furono costruiti tre tipi di campi nazisti:
1. I campi di concentramento, 2. I campi di sterminio,
3. I campi di lavoro.
Un campo di concentramento è un luogo dove gli ebrei e gli altri perseguitati venivano
deportati, rinchiusi e sottoposti a enormi sofferenze.
Il primo campo di
concentramento fu creato dagli inglesi nel 1900-02 per
rinchiudere le famiglie dei loro nemici.
repubblica.itpatrimoniunesco.home.blog
I campi di concentramento e sterminio in Europa
museodelladeportazione.it
I primi campi di concentramento nazisti furono creati in Germania negli anni '30 per rinchiudere i prigionieri politici. Durante la II Guerra Mondiale i nazisti
costruirono campi di
concentramento in tutti i territori
europei da loro occupati. Nei campi di sterminio lo scopo unico o
principale era di uccidere i
prigionieri che vi giungevano. Nella selezione iniziale venivano subito uccisi i bambini, gli anziani e i
malati, mentre gli altri erano
mandati nei campi di lavoro, dove producevano armi e munizioni per i tedeschi. Le condizioni erano
brutali e la maggior parte dei prigionieri, trattati come schiavi, moriva di fame o di stanchezza.
encyclopedia.ushmm.org
CHEŁMNO
SOBIBOR
Sobibor fu il terzo campo di sterminio costruito dai nazisti nel 1942 e prese il nome del villaggio della
Polonia in cui fu edificato.
Era di piccole dimensioni e a capo c'era un gruppo di specialisti esperti nell'utilizzo delle camere a gas.
Il campo era a forma di un rettangolo di 400x600 mt circondato da una doppia recinzione di filo spinato alta 3 mt e intrecciata con rami di pino per impedire la visuale. Era inoltre circondato da un campo minato
largo 50 mt e agli angoli del campo si trovavano le torri di guardia in legno.
Situato in una vecchia residenza padronale, il campo di sterminio di Chełmno prende il nome dalla vicina
cittadina polacca.
Furono qui deportati e uccisi ebrei provenienti dai ghetti polacchi e successivamente Rom ed ebrei provenienti da Łódź, molti dei quali erano già stati costretti a migrare dai loro paesi d’origine:
Germania, Repubblica Ceca e Austria. Lo sterminio avveniva sfruttando camion adattati a camere a gas dove le persone erano uccise mediante l’uso di gas di scarico.
https://encyclopedia.ushmm.org/
https://encyclopedia.ushmm.org/
BEŁŻEC
TREBLINKA
Nel novembre del 1941, le autorità tedesche cominciarono a costruire il campo Bełżec, che divenne poi il secondo centro di sterminio tedesco.
Funzionava tramite il gas, coloro che non venivano uccisi eseguivano i lavori forzati e seppellivano le vittime in fosse. Appena scesi dai treni, i deportati avevano l'obbligo di spogliarsi e di consegnare tutti gli oggetti di valore.
Alla fine della primavera dell'anno 1943, il campo di Bełżec fu demolito. A giugno dello stesso anno, gli ebrei rimasti prigionieri vennero fucilati o deportati al campo di Sobibor, dove furono uccisi nelle camere a gas.
Nel novembre 1941, le autorità tedesche crearono un campo inizialmente destinato ad ospitare prigionieri che lavoravano forzatamente, diventato famoso con il nome di Treblinka. Il luogo in cui era ubicato era
completamente circondato da boschi. A partire dall'autunno dell'anno 1942, per eliminare qualsiasi prova dello sterminio, si iniziò a cremare i corpi, lavoro svolto dai prigionieri ebrei. I treni che arrivavano al campo venivano fermati nella vicina stazione di
Małkinia, poi, venti vagoni alla volta, venivano portati all’interno del centro di sterminio. Venne smantellato alla fine del luglio 1944.
encyclopedia.ushmm.org
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MAJDANEK
AUSCHWITZ
Nell’immediata periferia di Lublino (Polonia) esiste tutt’oggi il campo di sterminio di Majdanek.
Probabilmente il luogo fu scelto perché era nelle vicinanze del ghetto di Lublino, in cui all’epoca vivevano 34.000 ebrei polacchi.
Diversamente da molti altri campi, Majdanek non era un luogo nascosto in qualche distante
foresta, oscurato alla vista da barriere naturali né circondato da una “zona di sicurezza”.
Majdanek fu il primo, tra tutti i campi di
concentramento e di sterminio, ad essere liberato, ancora prima di quello di Auschwitz.
encyclopedia.ushmm.org
I campi erano situati circa 45 chilometri ad ovest di Cracovia, vicino a quello che, prima della guerra, era il confine tra la Germania e la Polonia.
Il complesso di campi di concentramento di Auschwitz fu il più grande realizzato dal regime nazista. Esso comprendeva tre campi principali, Auschwitz I,
Auschwitz II, Auschwitz III, tutti destinati inizialmente ai prigionieri selezionati per i lavori forzati.
Nel novembre del 1944, Auschwitz II fu unita ad Auschwitz I. Auschwitz III, invece, venne poi
ribattezzato campo di concentramento di Monowitz.
ansa.it
Quante volte abbiamo sentito la frase: «Non mi siedo accanto a te perché sei nero», oppure «Cosa vuoi capirne tu, sei una donna.
Resta a casa a badare ai figli e a preparare la cena»?
Purtroppo, molte persone credono ancora oggi che esista una razza umana superiore alle altre per la cultura, la religione, il sesso o l’aspetto fisico diverso dal loro.
Questa idea non è molto recente e ci sono state molte lotte per
combattere i pregiudizi, per esempio la donna ha dovuto lottare per il
diritto al voto e gli ebrei hanno
dovuto superare le leggi razziali, che sono comparse durante la II Guerra Mondiale.
avvenire.it lastampa.it
Manifesto degli scienziati razzisti (14 luglio 1938)
avvenire.it
Per essere precisi, le leggi razziali sono entrate in vigore in Italia nel 1938 ed erano principalmente
contro gli ebrei. A causa loro gli ebrei furono scacciati dalle scuole provocando una situazione di
grandissimo dubbio e timore per gli alunni ebrei. Molti di loro non
sapevano neanche di essere
"diversi", oppure pensavano che essere ebrei significasse saltare la lezione di religione. Fino a quel
momento si erano sentiti italiani, dei cittadini identici agli altri e poi, di colpo, divennero persone
considerate estranee, che la gente evitava.
Le leggi razziali non valevano solo per gli ebrei, ma anche per tutte le persone che non la
pensavano come i nazisti.
Venivano perseguitati i politici contro il nazismo, gli
omosessuali, gli zingari, i
delinquenti comuni, i testimoni di Geova e ogni categoria aveva il proprio simbolo. A Venezia,
come in ogni città, gli ebrei italiani avevano il divieto di
avere domestici di origini "pure", non potevano lavorare in banca, nelle assicurazioni, non
potevano essere proprietari di aziende o terreni.
isrlaspezia.it
isrlaspezia.it
Circa 80 anni fa il razzismo
divenne una legge dello Stato, pare incredibile a sentirsi, ma ad alcuni italiani, diversi dagli altri
solo per la religione, per le origini, sono stati tolti dei diritti civili, il
diritto di vivere.
Quotidianamente sentiamo questa frase: «Perché dobbiamo studiare la storia, perché dobbiamo sapere i fatti accaduti durante la II Guerra Mondiale?» Rispondiamo
prontamente: «Per non
dimenticare, il futuro è nelle nostre mani perciò non dobbiamo
commettere gli stessi gravi errori dei nostri antenati».
DEUTSCHBLÜTIGER = individui di sangue tedesco
MISCHLING 2. GRADES = individui di sangue misto di secondo grado (persone con un solo nonno Ebreo su quattro): loro avevano più diritti, per esempio non
dovevano indossare la Stella di David
MISCHLING 1. GRADES = individui di sangue misto di primo grado (persone con due nonni Ebrei su quattro)
JUDE = Ebreo
ANTISEMITISMO = avversione o lotta contro gli Ebrei, che divenne poi una vera e propria persecuzione.
Il cimitero ebraico che si
trova al Lido di Venezia è tra i più antichi d'Europa. Nel 1386, la Repubblica di
Venezia diede agli ebrei un terreno incolto che, però, era di proprietà del monastero di S. Nicolò. Nella cultura
ebraica, il cimitero non è un luogo di culto: è un posto di riflessione per l'uomo sulla propria vita e su come
migliorare la sua condizione degli anni che restano.
Ingresso del
cimitero ebraico al Lido di Venezia.
Foto: Sofia Viviani
museoebraico.it
Due personaggi celebri, sepolti al cimitero del Lido, sono Śarah
Copio Sullam e Leone da Modena.
La prima, durante il 1590 circa, riuniva le persone colte ed era poetessa. Il secondo, invece,
divenne famoso per aver letto dei pezzi tratti dalla Torah, un libro sacro ebraico, a soli tre anni. Egli era un insegnante e un rabbino e, nel tempo libero, si dedicava agli esperimenti chimici, a causa dei quali un suo figlio morì.
Le lapidi di Śarah Copio Sullam e Leone da Modena.
Śarah Copio Sullam
Leone da Modena
I partigiani erano dei combattenti armati che non appartenevano a un esercito, ma che si organizzavano in bande o gruppi per fronteggiare gli eserciti
regolari. Il partigiano, a differenza del soldato, difende un'area geografica che corrisponde alla sua area culturale di appartenenza.
A Venezia le caratteristiche del territorio (zona pianeggiante, buone vie di
comunicazione) non facilitarono la lotta partigiana, tuttavia anche qui dal
settembre 1943 fu organizzata la Resistenza. I partigiani realizzarono sabotaggi, nascosero soldati italiani e prigionieri dei nazisti, affrontarono in battaglie i tedeschi e i fascisti.
succedeoggi.it patrimonio.archivioluce.com
Monumento alla Partigiana
Autori: Augusto Murer / Carlo Scarpa Realizzazione: 1964-1968
Collocazione: 1969 Dimensioni: 12 x 5 m
Il monumento è un tributo alle donne che hanno partecipato attivamente alla lotta contro il Nazifascismo.
Foto: Sofia Viviani
Titoli di coda
Pietre d'inciampo: Alessia Risetto
Libri: Lisa Travers, Isali Waduge (Segre); Sofia Fuin, Jamel
Mechergui, Giovanni Roncato (Levi); Sofia Viviani (Della Seta);
Alessia Risetto (Frank); Sofia Viviani (Némirovsky, poesie sulla Shoah)
Ghetto: Lisa Travers
Campi di concentramento: Sofia Fuin, Jamel Mechergui, Giovanni Roncato, Mario Bevilacqua, Elia Paroletti, Remo Giannasi, Roberto Rossetti, Noah Elias Zammattio, Sofia Viviani
Leggi razziali: Sofia Viviani, Gianmaria Ballarin
Cimitero ebraico: Elio Pandolfo
Le battaglie partigiane: Isali Waduge, Sofia Viviani
Titoli dei paragrafi: Lisa Travers
Foto: Giovanni Roncato, Alessia Risetto, Lisa Travers, Sofia Viviani
Disegni: Alessia Risetto, Elisa Tassan Toffola, Lisa Travers
Presentazione PowerPoint: Sofia Viviani
Sitografia
https://www.treccani.it/enciclopedia/
https://encyclopedia.ushmm.org/
https://www.iveser.it/
http://www.isrlaspezia.it/
http://www.governo.it/
https://www.raiscuola.rai.it/
https://www.museoebraico.it/
https://www.museotorino.it/site
http://www.museodelladeportazione.it/
http://www.fabiodellaseta.net/
http://amsdottorato.unibo.it/
https://luoghidelcontemporaneo.beniculturali.it/
https://www.repubblica.it/
https://www.corriere.it/
https://www.lafeltrinelli.it/
https://www.einaudi.it/
https://www.adelphi.it/
https://le-citazioni.it/
https://mediterranews.org/2015/01/auschwitz-analisi-e-commento-poesia-di-salvatore-quasimodo/
https://www.biblioteche.mn.it/la-rete-delle-biblioteche/ufficio-provincia-di-mantova-servizio- biblioteche/in-evidenza/disegni-e-poesie-dei-bambini-di-terezin/
https://le-citazioni.it/autori/irene-nemirovsky/?o=new
https://www.sobiborinterviews.nl/
https://www.ansa.it/
https://www.focusjunior.it/
http://www.majdanek.eu/pl
ALESSANDRA PELLIZZARI
LUCIANA ROMOLI
TIZIANA ZAPPI
STEFANIA BERTELLI MARCO
BORGHI
FABRIZIO DELLA SETA
DANIELA FOÀ
ILEANA PAGANI