—
/Vt/
RISPOSTA
D
IFRANCESCO CANCELLIERI ALLA LETTERA
DEL
CH. SIG.DOTTORE
ANDREA BELLI
Inserita nel nuovo Giornale Enciclopedico di
Roma
alNum.
8. pag* iati.PregiatissimoSig. Dottore .
N
onprima di questa mattina almezzo
giorno,mi
e stata inviata la sua ernditissima Lettera. Se io
mi
fossi meritata l’intercessione de’ Santi
Medici
, e delle Sante Medichesse, da
me
esaltate con tan- to studio, affinchè le
mie
piaghe allegambe
7che
talora fan tregua,
ma non
fanno mai pace ,non mi
tenessero7
come
fanno da 4<> e più gior- ni , sequestrato in Casa , verrei in persona a renderlene i più vivi rigraziamenti. IVIanon po-
tendo per ora soddisfar con la voce a questomio dovere
,non
tardo unmomento
a supplirvi con lapenna
.Non
avendoio il piacere , che mi proccore- rò più presto, chemi sarà possibile
} di conoscerla,
neppor
di vista,
come
poteva mai aspettarmi un fa-vore
sì segnalato ?Son
rimastoveramente
sorpreso, eh’ Ella abbia avuta la sofferenza di leggere ilmio Opuscolo
? e la bontà dionorarlodelle sue lodi*Nin*’
« a
2
no
più dime
nepuò
conoscere i difetti , eleimper-
fezioni
, per cui
non
merita, che ilcompatimen-
to de’ suoi pari
, che
mi
possono esser Maestri . lì vero però, che , per quanto
hanno permes-
so le ristrette mie cognizioni,mi
sono impegnatodi rilevare tutti i pregj
, di cui
può
vantarsi la sua nobilissima Professione .Tra
quéstinon ho
trala- sciato quello ancora della Tiara Pontificia,che si vi-
de risplendere sul
Capo
di S. Eusebio , che , senon
fu
Medico
di Professione , fu certamente Figliuolo diMedico
, al pari di NiccoloV,
e diClemente XIV. Ma
alla pag.37 stimai di escludere Gio.XXI
e Paolo
H
, che vi aggiunge il Tiraquello} e Boni- fazio IV
, S.
Leone
II e Vittore III, che vi collocail Pannelli »
Neppure
v’ho inserito S. Gregorio III ,ed altri Pontefici ancora ,
ammessi
dal Mangeti , dalloSchenchio
, e dall’ Haller . Così alla pag.
58 non
mi son voluto incaricare di sostenere perMe-
dico S. Giovenale } e alla pag.
$7
nè S.Antonio Abate,
nè S. Coluto , nè S. Panesniu’. Ella avrà osservato,che
alla pag.5g
,non
solo dichiaro di aver fatto uso delNomenclatore
diAbramo Bzo-
vio $ma
de’ Catalogi de’ SS. Medici ,che cihan
da-ti il Fabrizio , il Rainando , il
Menochio
, ilMo-
lano , ilTorrigio , il
Mosero
, il Donzelli , il Carp- zovio , ilBrachmanno
, il Tiraquello ,non
essen-done
noti degli altri alla mia scarsa erudizione5 ol-
tre il Barchino , P
Ambrosini
, ilMeursio
, ed ilLinneo
, che
hanno
trattato degli Alberi , e delle Piante,
denominate
da qualche Santo . Sedunque
avessicredutodi potermisottoscrivere adessi,non
solo avrei potuto accrescere , e raddoppiare,
ma
forse anche centuplicare il
mio
Elenco.Ma
aven-done un
abbondantenumero
, il qualemi sembra
,
che possa reggere alla prove di jina soda critica ,
5 non mi
sono curato di moltiplicarlo senza bisogno Tcome ho
indicato nel preambolo delmio
Catalogoalla pag. 71
.
Per la stessa ragione
ho
tralasciato S.Zeno-
bio Prete, e Mart. a’ 20 di Febtrrajo
5 S.Bernardino
di Siena a’ 20 di
Maggio
}Sr Ravenne
Mart. del quale parla >1 Bollandista Sollerio , a’ 23 diLu-
glio , S.
Zenaide
Vergine agli 11 diOttobre,
e molti altri , de’ quali può mettersi in dubbio, se
abbiano realmente esercitata la Medicina.
Ecco
il motivo, per cui “nop vi ho
annove-
rato
neppure
il gran Padre , e Dottor della Chie- saS. Basilio . Egli fu soggetto a continue malattie e specialmente ad acerbissimi dolori di stomaco •Onde
si ridusse a segno dinon
aver , che la pelle sopra dell’ ossa, siccome egli stesso attesta in va- rie sue Lettere . Dalla x3*7 delle
medesime
sirileva , che perun mese
continuo fece uso delleacquecalde5benché
leggiadramente soggiunga, esser
degno
di ri- so , quasi che ignori il proverbio ,che non
giova- no ai morti le cose calde . Di fatti essendo assai grande di statura, e molto secco
,
sembrava uno
spettro ambulante , piuttosto che unUomo
. Perciò, essendo quasisempre
infermo , faceasomma
stimade’ Medici
, che altamente lodava
,
come ho dimo-
strato alla pag. 3i
5 anzi egli stesso si pose a studia- re di proposito la Medicina .
Dopo
aver fattoil corso degli altri suoi Studj in Costantinopoli, dove profittò delle lezioni de’piii celebri Filosofi , e in
Atene
,dove
strinse amicizia con S.Gregorio Nazianzeno , tornò a Cesarea sua Patria, dove però
non
già intraprese l’e- serciziodella Medicina ,ma
bensì la difesa di alcunecause
, che sostenne col miglior successo .
Ma
poi disgustato del Foro, e delMondo
, andòa nasconder-
si in un deserto della Provincia del Ponto , ove re-
* 2
t
stò con la sua
Madre
Emilia , e con la SorellaMacrina
, finché contro sua voglia fu elettoVe-
scovo di Cesarea • Quindi i due Gregorj, Nazian- zeno , e Nisseno , che ne fecero 1’ Orazione fune- bre } S.
Efrem
, che ne tessè uno splendido Elogio, Callimaco Milli, che ne delineo il Ritratto -Am-
philochio
, Gio.Tustenio, Godefrido
Hermant, Apol-
linare Agresta, Francesco Baerzio
, Casimiro
Oudin
, Gio. GiorgioWerenbeng
, e del Pozzo , che ne
hanno
scritta la vita
^ i dottissimi Maurini, Giuliano
Gar-
tiier
, e Prudente
Marami
, che nehanno
pubblicate leOpere
immortali; il
Monaco
llarione, Pier Fran- cesco
Zino
,
Giacomo
Sarzina, il Canonico Gagliar- di , Angiolo MariaRicci
, ed il Padre Abate
Min-
garelli, che ne sono stati i traduttori, gli
hanno
giustamente assegnato uno de’ primi posti,
non
giàfra i Santi 2Medici
,
ma
fra i Santi Giurisconsulti7
specialmente lodati da’
due
famosi Gesuiti TeofiloRamando
, e Giovanni Roberti .Se
si erigesse uvlAccademia
sotto i suoi glo- riosi auspicj in questaCittà,
non
sarebbe la prima .Pietro Pompilio
Rodotà
, nel
Tomo
II. dell’origine, progresso , e stato presenteilei Rito Greco in Italici pag.110
descrivendo la Casa, e Chiesa di S. Gio.
in Mercatello , posseduta allora da’ Marchegiani , a
da’Catecumem
,come
ho dimostrato nelmio
1Merca-
to alla pag. li
, e che ora chiamasi S.
Venanzio
de1 Camerinesi , ove sono stati i Basiliani, prima di pas- sare al loro Collegio
, poco più avanti della Piazza Barberina, racconta
, che i\i fo eretta una celebre
Accademia
di letteregreche, e Latine, sotto il pa- trocinio del Santo Dottore , che incominciò ad aprirsi
a’ 1.3 di
Giugno
nel i635
, e fini a’ i3 di Agosto del1640
,come
raccogliesi da’ suoi Fasti, pubblica-
ti da
Giuseppe
Carpani, con le stampe d’ Igna- zio
de
Lazaris nel 1682.Neppur
sarebbe«nova
in questaCittà,
Madre sempre
feconda di tutte le più utili instituzioni, un*
Accademia Medica
Poiché a’ iodiMarzo
nel1681
fti eretta in sua Casa dalDott.
Giacomo
Brasavola Fer- rarese, che fu
Medico
della Famiglia Pontificia nelr684
secondo la serie Mandosiana, riprodotta nelT.I«degli Archiatri del Ch. Monsig. Marini
, il quale alla pag.
XLI V
lo chiama Girolamo. Egliincominciò a te- nerla ogniLunedì
, dopo le ore 24.Bartolommeo
Piazza , nel Trattato XII. delle OperePie diRoma
p.
LXXXIV*
così ne descriveil regolamento . Sias- segnavaun argomento
sopra qualche Trattato diMe-
dicina , intorno a cui si faceva un Discorso da
un
soggetto a ciò destinato. Poi si proponeva un Proble-
ma
sopra di cui ragionavanodue altri,
uno
perl’affer- mativa , l’altro per la negativa .Terminate
questedue
Lezioni , era in libertà di ciascunodi proferire ilsuo parere } di far obbiezioni , spiegazioni , dichia- razioni , e tutto ciò
, che loro piaceva
, a’ quali ri-
spondevano
quei , che prima avean discorso .Udi-
vansi poscia con piacere a recar casinari di Medici- na ,medicamenti
specifici, allegazioni dibuoni
Au-
tori , e questioni di opinioni diverse. Serviva d’im- presa all’
Accademia
la figura delCorpo umano
, og- getto primario della ScienzaMedica
•Ma
sventura- tamente fu assai breve il periodo di quest’Accade-
mia , che può dirsi estinta fin dalla sua culla, aven- do cessato di fiorire
con
lamorte
d’ InnocenzoXI
7
sotto i primordj del di cui Pontificato era nata .
Io mi glorierò
sempre
dinon
cedere averuno
nel maggior trasporto verso S. Basilio, che venero
non
solo per la santità della vita , e per la sodezza della dottrina ,ma anche
per la sua prodigiosa eru- dizione , ed ammirabile eloquenza ; e peròmi
uni- sco adErasmo
, da cui nella Prefazione delle sue6
Opere
dell’edizione diBasilea del, diretta al celebre Jacopo Sadoleto ,
Vescovo
di Carpenfras ,dopo
di averne esaltata i’ efficacia , 1’ eloquenza , ela grave semplicità nello scrivere , a confrontode*
primi Scrittori delle antichità , e degli stessi Padri della Chiesa , suoi contemporanei , si conclude ,
che
fu vir optirno juredictus
magnus
, setimaximi
cogno-mino
dignior » locertamente
unisco ai di lei i miei più caldi voti, perchè sia ripristinata quest’
Acca- demia Medica
,con
le ottime regole da lei saggia-mente
ideate .Ma
ciònon
ostantenon
saprei indur-mi
ad adottare il progetto d’ intitolarla latro-Basi- liana ,Non
essendoben
certo , se io malnon mi appongo
, che il Santo Dottore ,come
ha esercitata la professione legale, così abbia ancora esercitata la
Medica
,benché
sia certo , che ne abbia studiata la scienza ; e gloriandosi altronde questa stessa facoltà diS.Raffaele, di
S.Luca
7 di S.Medico
, diS Pan- taleo, e de’ Santi Anargiri , e Martiri di Egea T
Cosma
, eDamiano
, de’ quali si sa con maggior cer- tezza , chehanno
professata 1’ Arte salutare } per- chènon
si avrebbe piuttosto da scegliere qualcunodi essi per Protettore della nuova
Accademia
?Siccome
poi, oltre i
SS> Medici
, mi sono li- mitato a parlare soltanto delle Stinte Medichesse , cosìnon
le dee recar meraviglia , che fuori della spiritosa GiovinettaAgnodice
, che si travestì dauomo
, perandare allaScuola di Jerofilo , dame
lo- data alla pag.6z
,non
abbia fattamenzione
di vernrra delle tante altre celebriMedichesse
de’ tempi anti- chi , emoderni
. lo mi sono contentato d’indicare al- la pag. 6i, che ne
hanno
diffusamente parlato Gui-done
du Val, Tiraquello
, Jenichen ,
Schmid
, S h-midhavero
, lo Scachero , e 1’ Eloy , ne’ loro parti- colari Trattati
} e chele Medichesse, nominate nelle
7 antiche Iscrizioni
, sièsospettate dalBartolfni
, e dal
Tiraboschi
, che non fossero
, che sempliciLevatrici,
Ma
se avessi voluto estendermi anche a queste, ol-
tre quelle da lei eruditamente
rammentate,
avrei po- tuto nominare col Wolfio, Giulia Sabina, Livia Lipi- de , Polidamna , Vittoria, Maja , Salomnia ,Minac-
cia, Spendusa , Ooiroe , Flavia, Edonia , Vorberia
,
Verecnnda
, ed altre molte accennate da’predetti Autori} tralasciando le fervorose , e zelanti Figlie della Carità , sparse ,
come ho
dimostrato alla p.65
, per la Francia, la Spagna , la Polonia
, e la Sa-
voja 5 e le Dottoresse , Elena Cornara , Gaeta- na Agnesi, Lanra Bassi
, e
M.
PellegrinaAmo-
retti . Fra queste sarebbe stata meritevole di
un
distinto Elogio , da cni pure
mi
sono astenuto, la celebre Sig. Maria delle
Donne
Bolognese , lau- reata inMedicina
, ed ascritta al Ruolo degliAcca-
demici Benedettini, dopo di aver sostenuto
con
ammirazione , ed applauso universale le Tesi , checomprendono
la FacoltàMedica
intutta la sua esten- sione , onde hameritato di esserencomiatadallanon men
dotta sua Concittadina, e Professora di Lingua
Greca
, Sig. Clotilde
Tambroni
, in unasua eloquen- tissima Orazione inaugurale, detta nella R. Uni- versità diBologna agli 11 di
Gennajo
nel 1806.Spero pertanto
, che vorrà cortesemente ac- cordarmi l’assoluzione dalle supposte
mancanze
diommissione
, restando persuaso delle ragioni ,
che mi
cihanno
indotto;non meno
che della distinta,
e sincera stima , pieno di cni
, rallegrandomi di cuo- re del suo
buon
gusto, e delle vastesuecognizioni
,
godo d’incominciare a protestarmi suo
Di Casa a’g di
Novembre
del 1816.alleore otto di Francia .Dmo
,Ohhlmo
Ser•edAmico
Francesco Cancellieri#\
-
» f 5
i r
i,!* «
«toni»?'
•Hj f it-.T
>i>. . ..
• -ri ’ nc
' -ll’j ilìa«od»:fiT
•« ,/
11 rirad »;JI|f
. "
f ili
' •
fI,."
f
> i > . fJ<Mir
md
/• ni -A
• '
- r *t.i * i<
u
ikj: •
j r.jf.v
« .ia**n f. ic:
V'
9 i . .'I;m‘l
.* '•! <
Un
'.f'' » .. » -,
r J>j\. .
i^msi
'.l i
• a. j«.j .óa '
moia
•? t
-
-“i•
iJt -
IH'
•n>q. in') * i-
fis i i-' ;
' lJ'
O
3 l0
'fi
.1 / . ;, ,,
f » • •
-tir, <): •
>;: i .a )'
no'/
uffaiiifi
c< ’j !,• ouc
d
iif'lSt•' ’> •
.
M
•;*» »,9 : : ». V i. i; a .fi-, I i 0 !»ilfi 31
. .. i - I
» »: il
^ >'
.
1
«• , I