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Catalogo Formazione

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Academic year: 2022

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‘‘ Catalogo Formazione

2020-2021

Sezione A

Accogliere le Famiglie Sezione B

Progettazione educativa tra continuità e discontinuità Sezione C

Inclusione Sezione D

La gestione delle emozioni da rientro: prendersi cura di chi cura Sezione E

Promozione del benessere

premessa - Help desk

(2)

‘‘

PREMESSAPREMESSAL’avvio dell’anno educativo 2020-21 non può prescindere dall’esperienza collettiva che ha visto la comunità educante fortemente messa alla prova durante l’anno scolastico 2019-20: la chiusura immediata e prolungata di scuole e servizi educativi, decisa a livello nazionale per contenere e gestire l’emergenza epidemiologica da COVID-19, ha interrotto bruscamente il percorso pensato per le bambine e i bambini che frequentano i servizi educativi e scolastici. Le famiglie si sono trovate improvvisamente a dover assolvere a compiti generalmente delegati alla scuola, in una fase in cui, per la prima volta dalla sua istituzione, il diritto allo studio ha subito una temporanea sospensione e forti sollecitazioni. Dopo un iniziale disorientamento, coordinatori pedagogici, insegnanti ed educatori si sono cimentati nell’uso dei mezzi digitali per ristabilire e sostenere legami e relazioni educative anche a distanza con le famiglie, improvvisamente confinate nel loro ambiente domestico. Le tecnologie hanno permesso ad adulti e bambini di condividere nuovi significati, promuovere nuove forme di partecipazione, sperimentare nuove possibilità organizzative.

Parallelamente, i protocolli sanitari hanno imposto nuove regole di convivenza collettiva, si sono avviati confronti tra amministratori, coordinatori, educatori, guardando con interesse ai primi progetti sperimentali di riapertura avviati in altre realtà, avviando percorsi con esperti istituzionali, con la comunità scientifica ed educativa. Il lavoro di ricerca e confronto ha fornito elementi concreti per progettare l’apertura dei Centri Estivi con modalità completamente nuove, costituendo la base del modello per la ripartenza dei servizi nel nuovo anno scolastico.

Il nuovo anno educativo e scolastico ci vede protagonisti di ulteriori sperimentazioni, che necessitano, per essere sostenute, di percorsi formativi e momenti di confronto, avviando pertanto un monitoraggio e una riflessione su quanto sta accadendo. In sede di Cabina di Regia distrettuale 0-6, sono stati raccolti i bisogni emergenti, senza trascurare i percorsi formativi avviati negli anni precedenti, giungendo alla realizzazione del presente catalogo formativo rivolto ai Coordinatori Pedagogici del territorio bolognese.

Questi i bisogni formativi precipui:

• I nuovi bisogni delle famiglie, da indagare e scoprire. Come hanno vissuto le famiglie questo periodo? Quali opportunità hanno colto, con quali fragilità si sono misurate, con quali domande, speranze, preoccupazioni tornano nei servizi? In ogni casa, l’esperienza del lock-down è stata esperita in forme e modi diversi. Gli adulti sono stati enormemente impegnati a districarsi tra i diversi ruoli di genitori full-time, lavoratori smart e docenti improvvisati; i bambini alle prese con un orizzonte relazionale ed emotivo improvvisamente ristretto. La convivenza forzata durante il lock-down non ha rappresentato un momento sereno per tutti

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i nuclei familiari; l’ansia e la paura si è infiltrata nelle relazioni e ancora oggi, alla riapertura dei servizi e delle scuole, l’insicurezza e la percezione del rischio legato al contatto sono presenti fra adulti e bambini. Nel contesto di cambiamenti di tale portata che interessano l’intero sistema educativo e formativo, i coordinatori pedagogici sentono la necessità di interrogarsi sul ruolo dei servizi come luoghi di sostegno competente alla genitorialità, ripensando all’azione educativa come salvaguardia di conquiste pedagogiche irrinunciabili.

• Nonostante le molteplici letture che sono state proposte da esperti e ricercatori, l’esperienza che bambine e bambini hanno vissuto e vivono tuttora è difficilmente interpretabile per chi si occupa dell’infanzia. Ogni piccolo porterà qualcosa di nuovo, in base a ciò che ha potuto vivere: avrà guadagnato o perso autonomie, avrà incontrato nuove paure ma avrà fatto anche balzi in avanti.

Le tecnologie digitali hanno svolto un ruolo centrale nel contatto e nella relazione fra educatori, educatrici, insegnanti e bambine, bambini e genitori. Allo stesso tempo però la scarsa conoscenza e anche la diffusa diffidenza verso i device hanno fatto emergere molta improvvisazione nel loro utilizzo, non risultando sempre strumenti efficaci nel mantenimento della relazione. Coadiuvati da esperti nel campo, si tenterà un’analisi delle opportunità offerte da tali mezzi.

• Durante il lockdown, soprattutto nella sua prima fase, tutte quelle attenzioni dedicate all’inclusione sociale ed educativa di quella parte dell’infanzia che vive situazioni di maggiore difficoltà, sono mancate o hanno subito una drastica diminuzione.

Promuovere nuovamente azioni inclusive favorendo il benessere dei minori, superando stereotipi e pregiudizi, rimane una priorità affinché l’emergenza non faccia abbassare la guardia su fenomeni di emarginazione e svantaggio e per dare risposte ai bisogni di chi è rimasto ai margini, anche in questa fase di emergenza.

• La condivisione e il confronto nell’ambito dei coordinamenti pedagogici hanno permesso di rilevare i nuovi bisogni di coloro che si occupano della cura degli altri. Educatori, docenti e coordinatori sono oggi sul campo, ad organizzare i servizi, ad offrire ai genitori un nuovo inizio che sia il più rassicurante possibile nonostante la pervasiva incertezza. La paura di sbagliare, il peso di una responsabilità nuova sono elementi che destabilizzano anche i più virtuosi, e sarà importante dedicare momenti alla condivisione e al confronto.

Al fine di favorire la partecipazione dei discenti ai percorsi offerti in sicurezza, i corsi saranno prevalentemente fruibili attraverso webinar.

Si ringraziano tutte le colleghe e i colleghi degli enti pubblici e privati che hanno contribuito alla realizzazione di questo piano formativo integrato mettendo a disposizione le loro proposte, professionalità e competenze.

Redazione a cura di: Area Educazione Istruzione e Nuove Generazioni – UI Sistema formativo integrato infanzia e adolescenza Help desk a cura di: Open Formazione – mail: formazione@opengroup.eu alla c.a. di Chiara Girombelli

aree tematiche vista

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Accogliere e accompagnare le famiglie dopo il lock-down

Sostenere la genitorialità

Percorso di riflessione per facilitare la comunicazione interpersonale I Centri bambini e famiglie quali punti di comunità

Strumenti e pratiche di lavoro di comunità con famiglie Separazioni ad alta conflittualità

Un modello di intervento: No Kids in the Middle Prima e durante il COVID

La progressione della relazione con le famiglie attraverso i servizi educativi

Sezione A

Accogliere le Famiglie

A1

A2 A3 A4 A5

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(5)

L’educazione si-cura all’aperto. Convegno nazionale outdoor VIII edizione

La progettazione educativa nello 0-6 Il ruolo dei media

Educare all’aria aperta in tempi di COVID Una necessità ma soprattutto un’occasione

Sezione B

Progettazione educativa tra continuità e discontinuità

Adulti competenti in una prospettiva 0-6

Servizio 0-6 “Il Monello” (Comune di Bologna) Educarsi in tempi di crisi

Resilienza, processi di inclusione e contesti educativi ll Cappello delle meraviglie

Idee per usare le tecnologie nelle esperienze con i bambini

B1 B2 B3

B4 B5 B6

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Inclusione tra possibilità, risorse e strumenti - CAA, strumenti di comunicazione

Sezione C

Inclusione

Caratteristiche cliniche e strategie educative nei Disturbi dello Spettro Autistico livello avanzato

Con gli occhi di una mamma

Entrare in relazione con le madri con storie di recente migrazione nei servizi per l’infanzia Caratteristiche cliniche e strategie educative nei Disturbi dello Spettro Autistico

livello base

I disturbi della regolazione e della comunicazione nella prima infanzia

C1

C2 C3

C4 C5

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Sezione D

La gestione delle emozioni da rientro: prendersi cura di chi cura

Ripartire dopo il Covid 19 Corporeità e infanzia in educazione

Tensione relazionale (stato di stress) e consapevolezza educativa attraverso le buone pratiche della mindfulness

secondo livello

Dalla prevenzione dello stress lavoro correlato al benessere nell’epoca dell’emergenza Covid

Comunicazione Nonviolenta: dalla fuga dal contagio al vivere con/agio la relazione, a partire da quella con noi stessi

aree tematiche vista

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D1

D2

D3

D4

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Sezione E

Promozione del benessere

Effetti del Lockdown su competenze linguistiche, cognitive ed emotive:

prospettive teoriche e riscontri

Il potenziamento delle competenze linguistiche nei bambini bilingui

Nuovi spazi per giocare Progetto A.G.I.O.

Nuovi spazi per giocare all’aperto Progetto A.G.I.O.

L’approccio psicomotorio e la funzione educativa e preventiva nella fascia di età 0-3

aree tematiche vista

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E1

E2

E3

E4

E5

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‘‘ ACCOGLIERE LE FAMIGLIE

:

I percorsi formativi dedicati all’accoglienza delle famiglie Sezione A provate dal lungo lock-down saranno condotti da esperti che sul tema lavorano da molti anni.

Come torneranno le famiglie nei servizi? Come elaborare risposte efficaci a fronte di nuovi bisogni? Quale sarà il ruolo dei diversi servizi? Cosa significa sostenere oggi la genitorialità?

Non esistono risposte preconfezionate e sarà compito di tutti trovare quelle più adeguate attraverso un confronto condotto da chi si è da sempre occupato dell’evoluzione sociale delle famiglie e delle trasformazioni dei servizi.

.

aree tematiche vista precedente

indice sezione A

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‘‘ Destinatari

Coordinatori Pedagogici

Calendario

Mentre la gestione sociale ha caratterizzato l’impegno dei servizi verso le famiglie negli anni ‘70/’80, nel 2000 si è assistito ad un’inversione culturale segnata da nuovi modelli familiari e da una cultura socio-pedagogica più individualista. Oggi, nel 2020, la nuova sfida è quella di conciliare la precarietà con la complessità. Una complessità che si è fatta ancora più problematica con la chiusura forzata dei servizi a causa di una novità assoluta: la pandemia da COVID 19.

Riflettere su cosa sono stati i servizi educativi e come si sono evoluti e trasformati seguendo i cambiamenti dei bisogni delle famiglie per mezzo secolo, può essere un buon punto di partenza per prefigurare il rapporto con le famiglie in questo nuovo autunno che ci attende.

La progressione della relazione con le famiglie attraverso i servizi educativi

17 settembre h.16,30 -19,00

Prima e durante il COVID Prima e durante il COVID

Sandra Benedetti

A1

aree tematiche Accogliere le

Famiglie indice sezione A vista precedente

(11)

‘‘ Destinatari

Coordinatori Pedagogici

Calendario

La centralità sul bambino implica considerarlo non in astratto, ma membro di sistemi di appartenenza. Di qui la necessità di un decentramento degli operatori verso il mondo esterno che si interfaccia con il mondo interno dei servizi. L’incertezza del momento richiede disposizione all’ascolto e fronteggiamento dell’imprevisto.

Il percorso vuole affrontare le problematiche che la pandemia ha messo in evidenza nelle famiglie tenendo conto della loro eterogeneità e focalizzando l’attenzione sui seguenti temi:

• emozioni (come riconoscerle, come comunicarle e come gestirle);

• fare rete e costruire ponti (sempre nell’ottica dell’interfaccia interno/esterno) per rompere l’isolamento fisico e psicologico a cui la pandemia ha costretto e per mettere risorse sociali e interpersonali a disposizione delle famiglie di cui i bambini fanno parte;

• superare la sindrome dell’”uscita dalla capanna”.

25 settembre

Accogliere e accompagnare le famiglie dopo il lock-down Accogliere e accompagnare le famiglie dopo il lock-down

Laura Fruggeri - Valentina Bellotti

h.09,30 -12.30 Gruppo A h.14,30 -17.30 Gruppo B

Novembre - Aprile modulo da 2 ore data da definirsi A2

aree tematiche Accogliere le

Famiglie indice sezione A vista precedente

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‘‘ Destinatari

Coordinatori Pedagogici

Calendario

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L’ obiettivo principale del percorso è quello di fornire agli educatori alcuni strumenti e tecniche per migliorare la comunicazione interpersonale con i genitori all’interno dei Centri Bambini e Famiglie, cercando di rendere il momento dello scambio comunicativo un momento di crescita reciproca e di supporto alla genitorialità.

Nella prima giornata saranno presentate alcune riflessioni sulle caratteristiche di una comunicazione efficace. Nella seconda giornata saranno discussi e sperimentati alcuni esempi di comunicazione efficace all’interno di un piccolo gruppo in situazioni informali (ad esempio un educatore e due/tre genitori). Nell’ultima giornata verrà affrontato il tema del colloquio individuale dell’educatore con il genitore, che avviene all’interno di una situazione più strutturata e formale.

Percorso di riflessione per facilitare la comunicazione interpersonale

Sandra Maria Elena Nicoletti, Felicia Roga, Annalisa Guarini

24 novembre 19 gennaio 16 febbraio

h. 14.30 - 17.30 h. 14.30 - 17.30 h. 14.30 - 17.30

Sostenere la genitorialità Sostenere la genitorialità

A3

aree tematiche Accogliere le

Famiglie indice sezione A vista precedente

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‘‘ Destinatari

Coordinatori Pedagogici

Calendario

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Il percorso formativo intende approfondire il tema del lavoro di comunità applicato ai Centri bambini e famiglie; infatti, soprattutto dopo l’emergenza Covid gli operatori dei servizi, anche educativi, sono chiamati a riposizionarsi dentro le comunità, a dare attenzione alle reti di sostegno per contrastare disuguaglianze e povertà. In particolare, si approfondirà come i Centri bambini e famiglie rappresentino oggi “punti di comunità”, ossia: promuovano legami sociali di tipo comunitario tra famiglie con figli 0-6 anni, siano un luogo conosciuto e riconosciuto dalle famiglie come opportunità educativa soprattutto per chi non fruisce del nido, siano un supporto alla genitorialità. Per ognuno di tali aspetti verranno approfondite prassi già sperimentate e strumenti utili, tipici del lavoro di comunità per offrire ai partecipanti stimoli culturali e al contempo contenuti spendibili nel lavoro quotidiano, quindi un mix di saperi e pratiche che consentano un accrescimento professionale e una maggiore qualità del servizio erogato al cittadino.

La formazione consentirà agli educatori di ‘comprendere e collocare’ le svariate azioni implementate a Bologna, a livello cittadino e nei quartieri, riconducibili al cosiddetto “lavoro di comunità”.

Strumenti e pratiche di lavoro di comunità con famiglie

13 novmbre 11 dicembre 05 febbraio 12 marzo 09 aprile

h. 14.30 - 17.00 h. 14.30 - 17.00 h. 14.30 - 17.00 h. 14.30 - 17.00 h. 14.30 - 17.00

I Centri bambini e famiglie quali punti di comunità I Centri bambini e famiglie quali punti di comunità

Marisa Anconelli, Rossella Piccinini, Greta Nicodemi

A4

aree tematiche Accogliere le

Famiglie indice sezione A vista precedente

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‘‘ Destinatari Calendario

A5

Lavorare con le famiglie è un compito complesso. Ancora di più quando le famiglie sono ad alta conflittualità con genitori in via di separazione. In una separazione ad alta conflittualità, la complessità è data, oltre che dal numero elevato di persone coinvolte, parenti, amici etc., anche da quello dei professionisti, appartenenti ad ambiti differenti, che difficilmente dialogano tra loro. Spesso, purtroppo vi è una frammentazione degli interventi, con una possibile ripresa della logica giuridica della ragione e del torto, della verità/menzogna. “No Kids in the Middle” (NKM) è il nome del modello di intervento multifamiliare, nato nei Paesi Bassi e in rapida diffusione in molte nazioni europee, per affrontare i cosiddetti divorzi altamente conflittuali (HCD). È un lavoro che privilegia la dimensione del gruppo: coppie di genitori separati, con i loro figli in due gruppi distinti gestiti ciascuno da due terapeuti che assumono una posizione di facilitatori, e attraverso l’apprendimento esperienziale favoriscono un cambio di prospettiva: dalle alleanze ragione/

torto ad una collaborazione a livello genitoriale pro-figlio.L’obiettivo del corso è apprendere attraverso una formazione esperienziale i principi cardine del metodo NKM affinché nella pratica quotidiana si individuino delle buone prassi nel lavoro con le famiglie.

07 ottobre 14 ottobre 21 ottobre 28 ottobre 4 novembre

h. 09,00 - 13,00 h. 09,00 - 13,00 h. 09,00 - 13,00 h. 09,00 - 13,00 h. 09,00 - 13,00

Un modello di intervento: No Kids in the Middle

Separazioni ad alta conflittualità Separazioni ad alta conflittualità

Canova, Liguori

aree tematiche Accogliere le

Famiglie indice sezione A vista precedente

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PROGETTAZIONE EDUCATIVA TRA CONTINUITÀ E DICONTINUITÀ: le nuove normative in materia di prevenzione del contagio da virus covid-19, le linee guida, i protocolli di riapertura dei servizi, segneranno sicuramente l’attività esperienziale dei bambini nei primi mesi dell’anno educativo e scolastico. La progettazione dovrà tenere conto del mantenimento delle distanze, della rivisitazione degli spazi e dei tempi. Le stesse esperienze educative offerte ai bambini nasceranno da considerazioni nuove: dopo tanto tempo in casa con i genitori ci si può aspettare qualche regressione delle autonomie acquisite. Mentre le indicazioni sulla sicurezza ci daranno l’occasione per trasferire tutte le esperienze all’aria aperta, le tecnologie, protagoniste durante il lock-down, hanno generato tanta produzione digitale che merita di essere analizzata affinché non rimanga fine a se stessa. Saranno ingaggiati nei percorsi formativi professionisti che hanno realizzato progetti di qualità e ricerche importanti, offrendo l’opportunità di rivedere e di sostenere la progettualità educativa.

Sezione B

aree tematiche vista precedente

indice sezione B

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Destinatari

Coordinatori Pedagogici

Calendario

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I vari comitati scientifici ma anche le ultime indicazioni sulla riapertura dei servizi educativi e delle scuole sottolineano l’importanza di tenere i bambini il più possibile all’aperto dove il rischio del contagio è minimo. Dall’altra parte però l’esperienza outdoor maturata negli ultimi anni ci ha mostrato le molteplici potenzialità educative e formative dell’ambiente esterno. Non si tratta semplicemente di programmare attività didattiche all’aperto strutturate e specifiche, ma di guardare il fuori come un ambiente dove “quasi” tutto è possibile.

Il percorso formativo vuole affrontare nello specifico due punti:

Educare all’aria aperta. Perché, come e con quali modalità.

Osservare i bambini con uno sguardo attento ai loro stati emotivi, interessi e competenze.

L’obiettivo è quello di accompagnare il personale a rileggere e ripensare gli spazi esterni dei servizi educativi come risorsa educativa.

Una necessità ma soprattutto un’occasione

22 ottobre

17 novembre h. 14.30 - 16.30 h. 14.30 - 16.30

Educare all’aria aperta in tempi di COVID Educare all’aria aperta in tempi di COVID

Michela Schenetti

marzo data da definirsi B1

aree tematiche Progettazione

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Destinatari

Coordinatori Pedagogici

Calendario

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Appuntamento annuale dedicato all’outdoor education, organizzato dal Comune di Bologna in collaborazione con l’Università di Bologna (Dipartimenti di Scienze dell’Educazione e Scienze per la Qualità della Vita), la Fondazione Villa Ghigi e la rivista “Infanzia”.

data e programma da definire e presto disponibile su:

http://www.comune.bologna.it/cittaeducativa/introduzione/3482 L’incontro si terrà presso il Teatro Testoni Ragazzi (via Matteotti 16)

Convegno nazionale outdoor VIII edizione

30 novembre h. 15.00 - 19.00

L’educazione si-cura all’aperto L’educazione si-cura all’aperto

B2

aree tematiche Progettazione

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Fin dai primi mesi di vita i bambini sono immersi in ambienti nei quali sono presenti e vengono utilizzati i nuovi personal device.

Crescono in un universo di codici e di linguaggi nuovi, in contatto con tecnologie utilizzate dai loro genitori e che incontrano in tutti i contesti formali e informali. Questa quotidiana frequentazione sia da spettatori, sia da attori, introduce questioni rilevanti per il dibattito pedagogico e educativo quali i temi della responsabilità e corresponsabilità educativa, del benessere e dell’uso equilibrato e creativo di strumenti non ancora sufficientemente problematizzati in chiave pedagogica rispetto alla prima età.

Il ruolo dei servizi educativi e della scuola è di fondamentale importanza in questo ambito: mediare e familiarizzare nella conoscenza di questi nuovi linguaggi, favorendo una conoscenza critica e attiva dei media, promuovendo le possibilità espressive e creative dei bambini e nuove forme di partecipazione attiva e di cittadinanza digitale.

Il ruolo dei media

La progettazione educativa nello 0-6 La progettazione educativa nello 0-6

Rosy Nardone, Elena Pacetti, Federica Zanetti

B3

PAG 1 DI 2 Progettazione aree tematiche

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Il ruolo dei media

La progettazione educativa nello 0-6 La progettazione educativa nello 0-6

Gruppo A a cura di Federica Zanetti

0-3 e ruolo dei media nella proggetazione educativa premesse su pedagogia e media-progettualità educative e modelli didattici 0-3 19 novembre h.17,30-19,30 - 04 febbraio h. 17,30-19,30

Gruppo B a cura di Rosy Nardone

3-6 e ruolo dei media nella proggetazione educativa premesse su pedagogia e media progettualità educative e modelli didattici 3-6 19 novembre h.17,30-19,30 - 04 febbraio h.17,30-19,30

15 aprile 2021 h.17,30-19,30

Incontro di chiusura con Rosy Nardone, Elena Pacetti, Federica Zanetti

Dalle riflessioni teoriche alla progettualità. Confronto sui media tra servizi, famiglie e territorio.

29 ottobre h.17,30-19,30

Primo Incontro con Rosy Nardone, Elena Pacetti, Federica Zanetti Educazione, prima infanzia e tecnologie digitali: potenzialità e limiti

Gruppo C a cura di Elena Pacetti

DAD e lavoro professionale delle educatrici premesse su pedagogia e media tecnologie e progettazione educativa: la documentazione 19 novembre h.17,30-19,30 - 04 febbraio h.17,30-19,30

Destinatari

Coordinatori Pedagogici

aree tematiche Progettazione

educativa indice sezione B vista precedente

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Solo se da parte degli adulti educanti esiste una autentica tensione allo scambio e all’apprendimento reciproco si può attuare un modello in cui i bambini possono apprendere dal contesto: sostenuti in un percorso di crescita che parte dal rispetto del loro proprio modo di approcciarsi alla realtà, bambine e bambini potranno trarre informazioni trasversali, connessioni di significati e contenuti, utili all’approccio e all’apertura a tutte le nuove esperienze che generano conoscenza. Su questo principio si è sviluppata una esperienza, di carattere sperimentale, che ha visto il gruppo di lavoro del servizio educativo il Monello del  Comune di Bologna (Nido d’infanzia, Scuola dell’infanzia e Centro per Bambini e Famiglie) interrogarsi sull’importanza di mantenere attiva la consapevolezza del proprio ruolo professionale, sia nelle competenze distintive che nei possibili intrecci di visioni e saperi.

Il percorso, avviato nel 2017, si pone come sfida quella di declinare le conquiste professionali, in particolare inerenti al valore di sentirsi comunità di pratiche e alla scelta di offrire ai bambini la possibilità di sostare nelle esperienze partendo dai loro interessi e predisposizioni, delineando un’organizzazione del servizio che si sta ripensando anche tenendo conto delle recenti disposizioni per la riapertura dei servizi 0-6. Come fare per non disperdere il patrimonio formativo e di pratiche acquisito finora, cercando una modalità che consenta di attuare le scelte pedagogiche adottate? E soprattutto, come mantenere la visione di servizio 0-6 anni negli aspetti di continuità educativa?

L’iniziativa presenta le tappe principali di questo percorso anche attraverso la documentazione testuale e audiovisiva, curata dal Centro Documentazione e Intercultura RiEsco.

una comunità di pratiche in sperimentazione sul lavoro aperto

Adulti competenti in una prospettiva 0-6: 

Adulti competenti in una prospettiva 0-6: 

Servizio 0-6 “Il Monello” (Comune di Bologna): racconto di un percorso formativo e di ricerca sul campo

B4

PAG 1 DI 2 Progettazione aree tematiche

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Il Monello: un servizio 0-6 nato negli anni ‘90, sperimentazioni e innovazione

Elisabetta Zucchini - Responsabile Area 2 , Servizi Educativi e Scolastici, Comune di Bologna

Il Centro di Documentazione Riesco: fra esperienze consolidate e possibilità di innovazione. Fabiana Forni - Responsabile UI Sistema formativo integrato infanzia e adolescenza, Comune di Bologna

Il valore della partecipazione attiva nel processo di documentazione

Sonia Di Benedetto - referente della documentazione audiovisiva centro di Documentazione Riesco Racconto di un’esperienza di coordinamento nella co-costruzione di significati condivisi

Roberta Roversi - ex coordinatrice pedagogica del Monello

Étienne Wenger e la comunità di pratiche: un costrutto teorico a supporto delle professionalità educative

Ivana Summa - Presidente del Cidi di Bologna Centro di iniziativa democratica degli insegnanti,Direttorice della Rivista “Fare l’insegnante”

Il gioco nei servizi educativi: idee, suggestioni, e scarti di pensiero per una visione di bambino attivo e competente Beatrice Vitali - pedagogista Fondazione Gualandi

Apprendimenti, consapevolezze, pratiche: punti salienti di un processo di formazione-ricerca Servizio Educativo Il Monello:

La pratica del lavoro aperto come scelta pedagogica della quotidianità Nido D’Infanzia Fresu

La pratica del lavoro aperto in una scuola dell’infanzia: il percorso personale di sviluppo del bambino fra autonomia e apprendimenti Scuola Dell’Infanzia Mago Merlino

Domande e conclusioni.

20 novembre h.15,30 – 18.30

Destinatari

Coordinatori Pedagogici

aree tematiche Progettazione

educativa indice sezione B vista precedente

(22)

Destinatari

Coordinatori Pedagogici

Calendario

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L’educazione, anche la nostra, quella di tutta la vita, non è un processo standardizzato. Non lo è mai e quindi neppure, e tanto meno, quando si tratta di persone con disabilità o che vivono condizioni di vulnerabilità e marginalità. L’insegnante o l’educatore può svolgere un ruolo centrale come tutore di resilienza. Inteso, questo, come una figura capace di intessere relazioni cariche di significato, di proporre esperienze che permettono ai bambini e ai giovani di riconnettersi con altre dimensioni della propria personalità, di promuovere quelle caratteristiche e dimensioni individuali e personali che possono sostenere il processo di resilienza.

Un ultimo nodo centrale è collegato alla resilienza organizzativa dei sistemi educativi e sociali. Essa, in ambito educativo, si riferisce a un sistema che sappia esprimere professionalità, attenzione, responsabilità, modelli e interventi educativi contemporanei, in linea con le esperienze, gli esiti delle recenti ricerche. L’obiettivo del percorso è quello di accompagnare in un percorso di riflessione che permetta di avviare processi di innovazione e rigenerazione dei sistemi educativi per la prima infanzia che vogliano caratterizzarsi come contesti educativi propriamente inclusivi. Gli incontri si strutturano sotto forma di laboratorio

Resilienza, processi di inclusione e contesti educativi

03 dicembre 17 dicembre 14 gennaio 02 febbraio

h.16,00 – 19.00 h.16,00 – 19.00 h.16,00 – 19.00 h.16,00 – 19.00

Educarsi in tempi di crisi Educarsi in tempi di crisi

Elena Malaguti

B5

aree tematiche Progettazione

educativa indice sezione B vista precedente

(23)

Destinatari

Coordinatori Pedagogici

Calendario

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Il convegno parte dall’assunto che, chiariti gli obiettivi dell’esperienza educativa che si vuole perseguire e le conseguenti scelte di strutturazione dell’ambiente di apprendimento, gli insegnanti possono trovare in alcune applicazioni oggi disponibili risorse interessanti per coinvolgere i bambini in attività che promuovono l’ apprendimento attraverso l’esperienza e la loro capacità di espressione.

Le testimonianze dal campo vengono lette e interpretate dal punto di vista della ricerca pedagogica per aprire spazi di riflessione e delineare possibili piste di lavoro integrabili nelle routine di sezione.

Parlare, raccontare e creare storie; ascoltare, produrre e manipolare suoni; osservare, toccare e immaginare: sono le linee scelte per presentare diversi esempi con cui i bambini possono esprimere se stessi, anche lavorando in gruppo, utilizzando direttamente alcune applicazioni. Se ne esplicitano le scelte didattiche e di progettazione, in chiave critica e di replicabilità.

Idee per usare le tecnologie nelle esperienze con i bambini

27 ottobre h. 15.30 - 17.00

ll Cappello delle meraviglie ll Cappello delle meraviglie

Mascia Bandini, Lucia Balduzzi, Alessandra Serra

B6

modalità on line

aree tematiche Progettazione

educativa indice sezione B vista precedente

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‘‘ INCLUSIONE: i Nidi e le Scuole dell’Infanzia, così come le Scuole Primarie e Secondarie Sezione C del territorio bolognese si sono da sempre adoperati per promuovere un’educazione attenta a superare stereotipi e a offrire pari opportunità educative e formative. Azioni di accoglienza, strategie relazionali e didattica inclusiva rimangono e devono rimanere tra le nostre priorità, soprattutto in questo riavvio caratterizzato da protocolli che spostano l’attenzione di educatrici e insegnanti su aspetti sanitari e di sicurezza. Avviare percorsi formativi sul tema dell’inclusione in questo momento significa riaffermare il bisogno di competenze specifiche volte a permettere le pari opportunità e a ridurre il rischio di esclusione, sia esso manifesto o latente, silenzioso e poco visibile.

indice sezione C vista precedente aree tematiche

(25)

Destinatari

Coordinatori Pedagogici

Calendario

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I tre incontri di formazione avranno l’obiettivo di approfondire alcuni aspetti riguardanti la realizzazione del percorso scolastico degli alunni con Bisogni Educativi Speciali.

Saranno affrontati i seguenti argomenti:

• Aggiornamenti normativi sul Decreto Inclusione 96/2019 e sulla sicurezza post Covid.

• Come consentire e garantire “un’accoglienza e una presenza a scuola in una dimensione inclusiva e partecipata” dopo il Lockdown.

• Scrivere e utilizzare le storie sociali all’infanzia per dare informazione chiare rispetto alle situazioni, spiegare ciò che accade e come ci si potrebbe comportare

• Creare e tradurre storie con i simboli della CAA e rendere accessibile il piacere dell’ascolto e della lettura non solo ad alunni con autismo o disabilità intellettiva, ma anche a chi ha problemi di linguaggio o è, non italofono.

Inclusione tra possibilità, risorse e strumenti - CAA, Inclusione tra possibilità, risorse e strumenti - CAA, strumenti di comunicazione

strumenti di comunicazione

Grazia Mazzocchi, Emenula Tedeschi, Vincenzo Gramegna, Graziella Roda, Ingrid Bonsi

C1

in via di definizione 29 gennaio

04 febbraio 11 febbraio 18 febbraio

h14.30-16.30 h14.30-16.30 h14.30-16.30 h14.30-16.30

aree tematiche Inclusione indice sezione C vista precedente

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Destinatari

Coordinatori Pedagogici

Calendario

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Il corso affronta i temi relativi ai disturbi di sonno e alimentazione; comunicazione e linguaggio; iperattività e comportamenti disturbanti. Ognuno di questi temi verrà affrontato con una iniziale descrizione della traiettoria normale evolutiva dello sviluppo, per proseguire poi con l’analisi dei comportamenti per il riconoscimento precoce dei segnali di malessere, concludendo con la presentazione delle possibili strategie di intervento precoce in ambito scolastico.

orario in via di definizione

II disturbi della regolazione e della comunicazione nella disturbi della regolazione e della comunicazione nella prima infanzia

prima infanzia

Samanta Piana, Luana Fusari, Sandra Impagliazzo, Lucia Paiano

C2

28 gennaio 11 febbraio

aree tematiche Inclusione indice sezione C vista precedente

(27)

Destinatari

Coordinatori Pedagogici

Calendario

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In relazione ai diversi livelli, fornire conoscenze e sviluppare competenze in merito ai disturbi dello spettro autistico nell’età infantile:

aspetti diagnostici e strategie di intervento; ricerca applicata ed esperienza.

Si affronteranno i segiunti contenuti che cos’èl l’autismo(carateristiche e aspetti da osservare...), strategie e strumenti di lavoro a scuola (pairing, rinforzi, prompt...), strutturazione delle attività (spazi, tempi, contesti, …) e utilizzo di strumenti di CAA, comportamenti problema e prime strategie di gestione.

12 gennaio 14 gennaio 19 gennaio

h14.30-16.30 h14.30-16.30 h14.30-16.30

Caratteristiche cliniche e strategie educative nei Disurbi dello Caratteristiche cliniche e strategie educative nei Disurbi dello Spettro Autistico -

Spettro Autistico - livello base

Team UOSI Disturbi dello Spettro Autistico

C3

aree tematiche Inclusione indice sezione C vista precedente

(28)

Destinatari

Coordinatori Pedagogici

Calendario

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In relazione ai diversi livelli, fornire conoscenze e sviluppare competenze in merito ai disturbi dello spettro autistico nell’età infantile:

aspetti diagnostici e strategie di intervento; ricerca applicata ed esperienza.

Si affronteranno i seguenti contenuti: approfondimento di strategie proattive e prerequisiti per l’apprendimento (assessment dei rinforzatori, pairing, programmazione educativa specifica); strategie per implementare intersoggettività, gioco, scambio con l’altro, richiesta; capacità di ascolto e comportamento verbale.

17 novembre 19 novembre 26 novembre

h14.30-16.30 h14.30-16.30 h14.30-16.30

Caratteristiche cliniche e strategie educative nei Disurbi dello Caratteristiche cliniche e strategie educative nei Disurbi dello Spettro Autistico -

Spettro Autistico - livello avanzato

Team UOSI Disturbi dello Spettro Autistico

C4

aree tematiche Inclusione indice sezione C vista precedente

(29)

Destinatari

Coordinatori Pedagogici

Calendario

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Da dove vengono le famiglie dei bambini neo-arrivati? Come interpretare comportamenti e scelte educative da parte delle famiglie straniere?

Che idea di cura e di scuola ha una mamma del Bangladesh, della Cina, del Pakistan o delle Filippine? Come facilitare l’inserimento di bambini che non parlano la lingua italiana? Come aiutare i genitori a sostenere il percorso di acquisizione della nuova lingua da parte del bambino?

Attraverso testimonianze di mediatrici esperte, confronto su casi e presentazione di materiali plurilingue, il percorso consentirà al personale educativo e scolastico di comprendere le fatiche e intercettare gli ostacoli al positivo inserimento nella scuola da parte delle famiglie della migrazione, di valorizzare saperi e favorire una partecipazione autentica. I/Le partecipanti saranno invitati/e a realizzare un viaggio a più tappe fra le esperienze di genitorialità legate ad alcuni specifici contesti, con lo scopo di favorire lo scambio non giudicante, la comunicazione e le relazioni di fiducia fra scuola e famiglie del mondo.

12 Gennaio 19 Gennaio 26 Gennaio

h 14.30 - 17.00 h 14.30 - 17.00 h 14.30 - 17.00

Con gli occhi di una mamma Con gli occhi di una mamma

Mirca Ognisanti

Entrare in relazione con le madri con storie di recente migrazione nei Servizi per l’Infanzia e nella Scuola primaria

C5

aree tematiche Inclusione indice sezione C vista precedente

(30)

‘‘ LA GESTIONE DELLE EMOZIONI DA RIENTRO - PRENDERSI CURA DI CHI CURA: Sezione D

in questo particolare periodo storico, chi si prende cura dei bambini e delle bambine e dei loro genitori? Educatori, insegnanti ma anche coordinatori pedagogici, che risultano pertanto essere categorie soggette a stress da lavoro correlato. Sappiamo che a volte saper ascoltare vuol dire anche poi prendersi carico, almeno in parte, delle problematiche che gli utenti piccoli e grandi portano. In questa fase di riapertura dei servizi non vi è dubbio che il personale che se ne occupa è in prima linea, si trova a contatto diretto con gli utenti e per quest’ultimi educatrici ed insegnanti possono essere i primi a cui rivolgere domande o semplicemente scaricare ansie e timori. Avere la possibilità di condividere le proprie difficoltà e confrontarsi con esperti riteniamo sia il modo più concreto di sostenerci in un momento così complesso.

aree tematiche vista precedente

indice sezione D

(31)

Destinatari

Coordinatori Pedagogici

Calendario

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Per sostenere gli insegnanti nella ripartenza, il corso propone una riflessione sul legame tra corporeità e infanzia in educazione.

Corpo fisico e corpo significante: il distanziamento fisico non può annullare il corpo significante in campo educativo. Come stanno i bambini e gli adulti? Trauma e stress negli adulti e nei bambini. Per i bambini il vero trauma sono gli adulti traumatizzati. Come cogliere i segnali di disagio nei bambini alla ripresa scolastica e cosa fare. I DPI - dispositivi di protezione individuale - e i DEPI - dispositivi educativi di protezione individuale - Come gli educatori/insegnanti debbano proteggersi da ansie e paure proprie, da proiezioni parentali o sociali improprie, e come devono chiedere protezione alla società civile a livello fisico, istituzionale e personale perché ai bambini continui ad arrivare il corpo significante.

05 novembre h 17,00 - 19.00

Ripartire dopo il Covid 19 Ripartire dopo il Covid 19

Giuseppe Nicolodi

Corporeità e infanzia in educazione

D1

aree tematiche vista precedente

La gestione delle

emozioni da rientro indice sezione D

(32)

Destinatari

Coordinatori Pedagogici

Calendario

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secondo livello - approfondimento

Il corso è rivolto a coloro che sentono la necessità di mantenere efficacemente un’attenzione particolare alla cura di sé e del proprio ruolo comunicativo. Nelle situazioni ad alto stress mentale ed emozionale risulta utile l’approfondimento di conoscenze e strumenti specifici per gestire in maniera efficace il vissuto ed il cambiamento esistenziale influenzato da una realtà in continua trasformazione. La finalità è imparare ad osservare e modificare comportamenti e sentimenti di inadeguatezza contribuendo ad una maggiore autonomia personale nel processo decisionale (gestione del conflitto) e nel mantenimento del proprio stato di benessere e di salute. Alla fine del percorso, i partecipanti avranno:

• una maggiore consapevolezza del processo di auto/eterosservazione dei comportamenti agiti;

• una sensibilizzazione al rapporto qualità della vita/comunicazione efficace allo scopo di promuovere una “cultura del benessere” orientata alla cura di sé e degli altri in maniera consapevole e a facilitare il superamento del proprio disagio psicologico in situazioni difficili;

• nuove conoscenze/competenze riguardanti la gestione dello stress e degli impatti emotivi percepiti in situazioni critiche.

Tensione relazionale (stato di stress) e consapevolezza Tensione relazionale (stato di stress) e consapevolezza educativa attraverso le buone pratiche della mindfulness educativa attraverso le buone pratiche della mindfulness

Roberto Dalpozzo

D2

ultime due date in via di definizione 08 febbraio

15 febbraio 22 febbraio 01 marzo

h 09.30 -13.00 h 09.30 -13.00 h 09.30 -13.00 h 09.30 -13.00

08 marzo 15 marzo 22 marzo

h 09.30 13.00 h 09.30 12.30 h 09.30 12.30

aree tematiche vista precedente

La gestione delle

emozioni da rientro indice sezione D

(33)

Destinatari

Coordinatori Pedagogici

Calendario

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Il corso intende illustrare le strategie, le tecniche e gli strumenti finalizzati ad organizzare al meglio il proprio lavoro e quello altrui al fine di incrementare il benessere, la motivazione e la soddisfazione degli operatori insieme all’efficacia e alla qualità dei servizi. Una particolare attenzione sarà riservata alle problematiche legate all’emergenza sanitaria attualmente in corso, alle sovrasollecitazioni lavorative, ai timori e alle incertezze che gli operatori dei nidi sono chiamati a fronteggiare.

Il corso affronterà i seguenti temi:

• Qualità dei servizi, tutela della salute e benessere degli operatori dei nidi;

• Fare i conti con la percezione del rischio di contagio e i relativi timori;

• Definire le priorità e gestire i tempi di lavoro in situazioni di emergenza;

• Affrontare i cambiamenti in modo creativo;

• La fiducia come elemento fondamentale per garantire la qualità delle relazioni in situazioni critiche;

• La forza del gruppo per fronteggiare l’incertezza;

• Efficacia del servizio, motivazione ad agire e soddisfazione dell’operatore.

30 ottobre 06 novembre 13 novembre 20 novembre 26 novembre

h 9.30 -11.30 h 9.30 -11.30 h 9.30 -11.30 h 9.30 -11.30 h 9.30 -11.30

Dalla prevenzione dello stress lavoro correlato al benessere nell’epoca dell’emergenza covid Dalla prevenzione dello stress lavoro correlato al benessere nell’epoca dell’emergenza covid

Stefano Grandi

Il ruolo del coordinatore pedagogico per coniugare salute degli operatori e qualita’ dei servizi

D3

aree tematiche vista precedente

La gestione delle

emozioni da rientro indice sezione D

(34)

Destinatari

Coordinatori Pedagogici

Calendario

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Obiettiiv: saper riconoscere i bisogni attraverso cui la vita si esprime in noi (…e negli altri): l’ascolto del corpo. Gestione di sé nei momenti di difficoltà (rabbia, colpa, vergogna, delusione…). Strumenti per so-stare nel conflitto; riconoscere i doni del conflitto e l’illusione di poterlo evitare. Imparare dai propri “errori”. Imparare osservando: il potere dell’attenzione.

Contenuti: il rispetto del mio spazio e dello spazio dell’altro. Lo spazio del conflitto, lo spazio delle soluzioni. Sentire e pensare di sentire: il sonnifero dell’abitudine. La consapevolezza che sveglia e apre al cambiamento: la possibilità di scegliere come rispondere. Riconoscere il potere/responsabilità del nostro modo di esprimerci/pensare e di ascoltare/non ascoltare. Empatia, auto-empatia: esperienze.

La metodologia utilizzata è prevalentemente esperienziale: esercizi pratici integrati da brevi parti teoriche e da condivisioni/riflessioni nel gruppo.

03 febbraio 10 febbraio 24 febbraio 10 marzo 24 marzo 28 aprile

h 09.30 - 12.30 h 09.30 - 12.30 h 09.30 - 12.30 h 09.30 - 12.30 h 09.30 - 12.30 h 09.30 - 12.30

Comunicazione Nonviolenta:

Comunicazione Nonviolenta:

Sonia Gaziano

dalla fuga dal contagio al vivere con / agio la relazione, a partire da quella con noi stessi

D4

aree tematiche vista precedente

La gestione delle

emozioni da rientro indice sezione D

(35)

‘‘ PROMOZIONE DEL BENESSERE: il benessere delle bambine e dei bambini, ma anche delle Sezione E loro famiglie, che frequentano i nostri servizi e le nostre scuole, rimane l’obiettivo più importante, soprattutto ora che buona parte di loro arriverà provato da lunghi mesi di lock-down e da una situazione non ancora chiara, che continua a generare timori. Questo particolare ambito vuole offrire percorsi specifici per accompagnare educatrici e insegnanti ad approfondire i diversi linguaggi del bambino, da quello verbale a quello corporeo, per acquisire sempre maggiori competenze per leggere i segnali dei bambini ma anche per accompagnarli nei loro diversi percorsi di crescita.

aree tematiche vista precedente

indice sezione E

(36)

‘‘ Destinatari

Coordinatori Pedagogici

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LOGOS

Gli incontri hanno l’obiettivo di fornire una prospettiva teorica e relative proposte operative relative a come il periodo di chiusura delle scuole può avere avuto effetti rispetto allo sviluppo linguistico, cognitivo ed emotivo dei bambini. Verranno quindi discussi i primi risultati che provengono da ricerche a livello nazionale e internazionale sugli effetti del lockdown nei bambini. I contenuti riguarderanno i temi dei tempi di sviluppo, la relazione tra aspetti emotivi e cognitivi, i processi di adattamento e plasticità, il ruolo delle relazioni tra pari. E’ previsto un primo incontro teorico per la presentazione della cornice generale rispetto ai temi indicati;

nel secondo incontro verranno discussi i riscontri esperienziali dei docenti coinvolti mettendo a confronto diversi punti di vista e prospettive, collegando quanto emerso ai contenuti teorici. Nel terzo incontro verranno proposte modalità operative per favorire lo sviluppo integrale del bambino, con particolare attenzione alla narrazione e lo story-telling, lo sviluppo linguistico, la gestione dei tempi di attenzione, di aspetti emotivi e di possibili fenomeni di regressione.

18 novembre 25 novembre 02 dicembre

h. 15:00 -17:30 h. 15:00 -17:30 h. 15:00 -17:30

Effetti del Lockdown su competenze linguistiche, cognitive Effetti del Lockdown su competenze linguistiche, cognitive ed emotive: prospettive teoriche e riscontri esperienziali

ed emotive: prospettive teoriche e riscontri esperienziali

Paola Bonifacci

E1

Promozione del

benessere indice sezione E vista precedente aree tematiche

(37)

‘‘ Destinatari

Coordinatori Pedagogici

Calendario

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LOGOS

Il corso si propone di presentare studi che hanno testato l’efficacia di interventi di potenziamento e definire le metodologie più adeguate per il potenziamento linguistico dei bambini esposti all’Italiano come L2. Verranno inoltre illustrate metodologie e modalità operative per favorire l’inclusione e le competenze linguistiche attraverso metodologie ludico-didattiche nelle classi multiculturali.

Tra i contenuti verranno considerati i temi relativi allo sviluppo lessicale, alle competenze narrative e alle metodologie di lettura condivisa.

L’incontro è di natura teorica (lezione frontale) ma prevede contenuti fortemente collegati alle modalità operative. Costituirà una base per i corsi laboratoriali.

3 Novembre h.14:00-17:00

Il potenziamento delle competenze linguistiche nei bambini Il potenziamento delle competenze linguistiche nei bambini bilingui

bilingui

Paola Bonifacci

E2

Promozione del

benessere indice sezione E vista precedente aree tematiche

(38)

‘‘ Destinatari

Coordinatori Pedagogici

Calendario

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La valorizzazione in prospettiva psicomotoria dei differenti spazi scolastici, oltre che promuovere la ricchezza imprescindibile del gioco spontaneo può essere un canale particolarmente efficace per valorizzare il contesto scuola e per promuovere le relazioni tra i bambini e tra i bambini e gli adulti. Può inoltre rappresentare un’opportunità per creare un circolo virtuoso di alleanze e collaborazioni tra insegnanti, educatori e genitori. Programma: la prospettiva psicomotoria con cui vivere lo spazio, il tempo e gli oggetti - Il valore del setting nella dimensione educativa - Il ruolo dell’insegnante nel gioco dei bambini – L’osservazione partecipante e lo sguardo psicomotorio - La creazione delle aree di gioco - La relazione tra i soggetti e gli spazi – L’analisi dei diversi spazi e le esigenze degli attori in gioco: bambini, insegnanti, educatori, genitori e collaboratori scolastici.

27 ottobre 03 novembre 10 novembre 17 novembre 01 novembre

h. 14.30 - 16.30 h. 14.30 - 16.30 h. 14.30 - 16.30 h. 14.30 - 16.30 h. 14.30 - 16.30

Nuovi spazi per giocare Nuovi spazi per giocare

Claudio Buccheri, Barbara Chiri

Progetto A.G.I.O.

E3

Promozione del

benessere indice sezione E vista precedente aree tematiche

(39)

‘‘ Destinatari

Coordinatori Pedagogici

Calendario

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La valorizzazione in prospettiva psicomotoria degli spazi esterni, anche con soluzioni poco costose, di riciclo e di auto-costruzione, oltre che promuovere la ricchezza imprescindibile del gioco spontaneo e dell’interazione con eventuali elementi naturali, può essere un canale particolarmente efficace per valorizzare il contesto scuola e per promuovere le relazioni. Può inoltre rappresentare un’opportunità per creare un circolo virtuoso di alleanze e collaborazioni anche con i genitori e il personale collaboratore.

La prospettiva psicomotoria sul significato dello spazio, del tempo e degli oggetti e il valore del setting nella dimensione educativa all’aperto - Il ruolo dell’insegnante nel gioco dei bambini e l’osservazione partecipante. - Lo sguardo psicomotorio anche in contesto esterno. - Le implicazioni di un’area di gioco esterna. La relazione tra soggetto e spazio esterno - Analisi dei diversi spazi con un’attenta osservazione di tutte le caratteristiche e delle esigenze degli attori in gioco: bambini, insegnanti, educatori, genitori e collaboratori scolastici. La realizzazione delle aeree di gioco: strumenti pratici ed interventi strutturanti, per organizzare le proposte all’aperto, predisposizione dei luoghi e dei materiali, garantendo la sicurezza dei bambini.

28 ottobre 04 novembre 11 novembre 16 novembre 23 novembre

h. 14.30 - 16.30 h. 14.30 - 16.30 h. 14.30 - 16.30 h. 14.30 - 16.30 h. 14.30 - 16.30

Nuovi spazi per giocare all’aperto Nuovi spazi per giocare all’aperto

Eleonora Poluzzi, Antonella Benevento

Progetto A.G.I.O.

E4

Promozione del

benessere indice sezione E vista precedente aree tematiche

(40)

‘‘ Destinatari

Coordinatori Pedagogici

Calendario

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Peculiarità dell’approccio psicomotorio è l’accogliere i bambini nella loro globalità e conseguentemente porre al centro della progettazione educativa il corpo, il movimento, l’azione, le interazioni dei bambini nelle relazioni con lo spazio, il tempo, gli oggetti, gli altri. L’attenzione allo sviluppo psicomotorio e al movimento riveste una funzione fondamentale nella scoperta nell’integrazione delle esperienze, percettive, affettive, motorie e cognitive, favorendo lo sviluppo dell’identità, il senso di stabilità e di sicurezza, la disponibilità ad aprirsi alla relazione con l’altro. Tutti questi sono presupposti essenziali per la formazione del sé e consentono di individuare, monitorare, e in alcuni casi di far evolvere situazioni di rischio evolutivo. L’intervento psicomotorio si fonda sulla relazione interpersonale e pertanto svolge un ruolo fondamentale anche nella costruzione dei significati socialmente condivisibili e nel processo di autoregolazione. La proposta prevede di illustrare un possibile percorso di esperienza a distanza, centrato sulla conoscenza e sull’approfondimento dell’applicazione dei concetti psicomotori nelle pratiche educative del Nido. Attraverso l’uso di immagini si condurranno i partecipanti a dotarsi di strumenti osservativi psicomotori, ad esplorare con maggiore consapevolezza le proprie modalità corporee, al fine di fornire elementi necessari atti alla promozione del gioco-sensomotorio e del movimento.

06 novembre 13 novembre 20 novembre 27 novembre 04 dicembre

h. 17.00 - 19.00 h. 17.00 - 19.00 h. 17.00 - 19.00 h. 17.00 - 19.00 h. 17.00 - 19.00

L’approccio psicomotorio e la funzione educativa e L’approccio psicomotorio e la funzione educativa e preventiva nella fascia di età 0-3

preventiva nella fascia di età 0-3

Enrica Aurelia Lusetti, Anton Maria Chiossone

E5

Promozione del

benessere indice sezione E vista precedente aree tematiche

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