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Febbraio Mensile a cura della Chiesa Cristiana Evangelica di Bollate. Pubblicazione a carattere interno. Gesù ti ama

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Academic year: 2022

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C

C

Il Cammino Il Cammino ristiano ristiano

“Gesù, guardatolo, l'amò e gli disse: “Una cosa manca! Va', vendi tu o ciò che hai e dallo ai poveri e avrai un tesoro in cielo; poi vieni e seguimi”

(Marco 10:21)   Dio è amore! Nel racconto evangelico di oggi traspare chiaramente questa  bellissima realtà, che incoraggia profondamente la nostra vita: si presenta a Gesù  un  giovane  ricco  che  Gli  mostra  tu a  la  sua  devozione,  inginocchiandosi  e  chia- mandolo “Maestro buono”, inoltre egli sembra interessato alla vita eterna e  per  questo chiede a Gesù cosa fare per averla. Prima di rispondere, Gesù lo guarda e  lo  ama.  A raverso  questo  testo  vedremo  alcune  importan   verità  sull’amore  di  Dio nei confron  dell’uomo. 

 

Dio ci ama incondizionatamente; 

 

  Gesù guarda il giovane ricco con amore, eppure egli non era il “proto po” 

di  una  persona  amabile:  Gesù  stava  fissando  un  giovane  egoista 

UNSALTONEL PASSATO I MEZZIDI DIO

PAG. 2

LA MIA TESTIMONIANZA UNAVITAPIENACON GESÙ

PAG. 4

STUDIAMOLA PAROLA GESÙTIAMA

PAG. 6

SPUNTIDIRIFLESSIONE NONTEMERE DIOÈIL TUOAIUTO!

PAG. 9

CRONACA INTERNAZIONALE UNANUOVAVITA

PAG. 10

IMPARIAMOGIOCANDO

PAG. 12

Gesù ti ama

Anno 10 Numero 110

Febbraio 2016

Mensile a cura della Chiesa Cristiana Evangelica di Bollate. Pubblicazione a carattere interno.

A LL INTERNO ...

Continua a Pag.6

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I M EZZI DI D IO

“Ma voi riceverete potenza quando lo Spirito Santo verrà su voi, e mi sarete tes - moni e in Gerusalemme, e in tu a la Giudea e Samaria, e fino all'estremità della

terra”.

(A  1:8)    Sulla base di questo verse o possiamo affermare che la chiesa pentecostale  non può essere una chiesa estranea alle missioni: non può non dedicarsi ad esse. 

La chiesa deve essere missionaria. 

  Inizialmente la chiesa apostolica si collocò e prese la sua centralità a Geru- salemme. Il Signore aveva de o, però, che essi sarebbero sta  tes moni in Geru- salemme,  ma  non  solo,  anche  in  Giudea,  in  Samaria  ed  oltre,  fino  alle  estremità  della terra. Ma la chiesa, inizialmente, questo non lo aveva capito: la sua azione  ed influenza era circoscri a alla ci à di Gerusalemme; essa si era dimen cata del- le  parole  di  Gesù:  “Ho  anche  altre  pecore,  che  non  sono  di  quest’ovile;  anche  quelle devo raccogliere ed esse ascolteranno la mia voce, e vi sarà un solo gregge ,  un solo pastore.”(Giovanni 10:16), e forse non riusciva a realizzare che la volontà  di  Dio  è:  “che  tu   gli  uomini  siano  salva   e  vengano  alla  conoscenza  della  veri- tà” (I Timoteo 2:4). 

  Cosa  fa,  allora,  Dio  per  divulgare  l’Evangelo?  Vi  sono  sostanzialmente  tre  mezzi di cui Egli si usa per propagare il messaggio della salvezza: 

  La persecuzione (A  8): dopo il mar rio di Stefano, in Gerusalemme scop- pia una violenta persecuzione che costringe diversi cris ani a fuggire. Così la chie- sa è costre a a disperdersi e, senza saperlo, tan  missionari sono sta  manda  da  Dio dove vi era bisogno del Vangelo (A  8:4); 

  Le circostanze e le inizia ve personali: vi è un campo di responsabilità che  Dio  affida  ad  ognuno  di  noi.  A  Pentecoste,  durante  la  predicazione  di  Pietro,  vi  erano gli Ebrei della diaspora (ovvero tu  quegli Ebrei che, pur essendo tali, non  vivevano sul territorio ebraico, ma per svariate ragioni si trovavano a vivere in na- zioni pagane) venu  a festeggiare, per l’appunto, la festa che ricorreva e mol  di 

a cura di Luciano

U N SALTO NEL P ASSATO

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a cura di Luciano

U N SALTO NEL P ASSATO

ques ,  conver tosi,  tornarono  nei  loro  paesi  tes moniando  del  Vangelo.  Dio  si  usa delle circostanze! Anche l’opera in Italia è nata in questo modo; 

  L'organizzazione  missionaria:    sia  lodato  Dio  per  quando  Egli  si  usa  della  persecuzione o delle circostanze affinché il Vangelo sia predicato ad ogni creatu- ra, sia innalzato ancora di più il Suo nome quando uomini ispira  dallo Spirito San- to,  e  compun   dalla 

Parola di Dio, decido- no  di  lasciare  ogni  cosa  per  poter  an- nunciare  l’Evangelo 

“fino  all’estremità  della terra”. 

La  prima  chiesa  che  Dio usò per le missio- ni  fu  quella  di  An o- chia,  una  comunità  nata dalla persecuzio- ne  scoppiata  qualche  anno  prima  in  Geru-

salemme.  Questa  chiesa  era  composta  da  persone  di  culture  ed  etnie  differen   tra loro, e quindi essa era il luogo ideale da cui far par re la prima “missione orga- nizzata” (A  13). 

An ochia fu una chiesa che decise di inves re, nell'opera di Dio, risorse umane e  finanziarie. È necessario inves re delle risorse per vedere l‘opera di Dio crescere! 

Immaginate se An ochia si fosse tenuta per sé un uomo come I’apostolo Paolo: 

quale grave danno sarebbe stato per l’opera di Dio! Che il Signore ci doni la grazia  di darci una visione sempre più simile a quella che aveva An ochia! Senza alcun  dubbio, qualunque sia l’inves mento che decidiamo di fare per Dio, sarà un inve- s mento benede o, perché fa o a favore dell'Opera Sua! 

Emanuele Mango

“Pubblicato nel numero di dicembre del 2006”

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Una vita piena con Gesù

  Ho  conosciuto  il  Signore  all'età  di  26  anni.  Ero  ca olica,  frequentavo  la  scuola e, secondo le persone che mi conoscevano, ero una brava ragazza. Un gior- no conobbi un ragazzo, Antonio, oggi mio marito, e fu proprio lui a parlarmi per la  prima volta di Gesù e dell'Evangelo: egli mi disse che era evangelico, che leggeva  la Bibbia e cercava di  me ere in pra ca ciò che vi era scri o. 

  Ero una ragazza tranquilla, non facevo niente di strano, ma mi ponevo sem- pre tan  interroga vi e inoltre questo mondo non mi piaceva. Feci conoscere An- tonio ai miei genitori e così ci fidanzammo ufficialmente. Mia madre e mio padre  tu avia, non erano conten   che lui fosse evangelico ed erano contrari al nostro  matrimonio,  ma  io  mi  imposi  per  sposarlo  perché  lo  amavo.  La  mia  famiglia  ac- ce ò la mia scelta, obbligandomi, però, a non sposarmi in una chiesa evangelica  perché per loro sarebbe stato un disonore. Io intanto avevo iniziato a leggere la  Bibbia e a comprenderla, ma decisi di accontentare per l'ul ma volta i miei genito- ri. Io vivevo a Salerno e Antonio a Milano, ma spesso andavo a trovare i suoi geni- tori che, sentendosi soli, mi invitavano a casa loro e ne approfi avano per parlami  del  Signore,  raccontandomi  le  tes monianze  dei  fratelli,  e  fu  proprio  in  uno  di  ques  giorni che decisero di regalarmi una Bibbia. Quando la iniziai a leggere com- presi come Dio non amasse gli idoli, a cui io ero devota, e il loro culto: iniziai a ri- pulire tu o e a ge are via ogni cosa. 

  Una domenica ma na andai, come di consueto, in chiesa ca olica e men- tre  il  prete  faceva  la  sua  funzione  sull'altare,  il  Signore  mi  parlò  e  disse:  “Io  non  sono in questo luogo, il prete alza l'os a come se io stessi morendo ancora come  sacrificio per i vostri pecca , ma io sono morto una sola volta tanto tempo fa; non  sono  in  questa  chiesa  perché  non  amo  ques  idoli ma voglio invece la tua lode e  che  tu  mi  glorifichi”.  Trovai  conferma  di  queste parole anche in Ebrei 9:28: “...così  anche  Cristo,  dopo  essere  stato  offerto  una  volta  sola  per  portare  i  pecca   di  mol ,  apparirà  una  seconda  volta,  senza  peccato,  a  coloro  che  aspe ano  per  la  loro  salvezza”.  Da  quel  momento  in  poi  decisi di servire il Signore con tu o il mio 

a cura di Debora

L A M IA T ESTIMONIANZA

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cuore seppur in quel momento non stessi frequentando nessuna chiesa evangeli- ca. Passarono due anni e arrivò il giorno del  matrimonio e durante la  cerimonia  avrei dovuto prendere l'os a, ma io sapevo che ciò era sbagliato e allora chiesi a  Dio di darmi una risposta. La risposta arrivò per bocca di mia madre che mi disse: 

“Se  Antonio  non  prende  l'os a  nemmeno  tu  la  devi  prendere”.  Dopo  circa  una  se mana, tornata dal viaggio di nozze, mia madre mi rimproverò di non aver pre- so l'os a durante la celebrazione del mio matrimonio, ma quando le ricordai che  fu  proprio  lei  a  dirmi  di  non  prenderla,  non  disse  più  nulla.  Dopo  il  matrimonio  andammo  a  vivere  a  Garbagnate  Milanese  e  cominciammo  a  frequentare  la  co- munità di Bollate dove, nel Febbraio del 1987, mi ba ezzai in acqua e nel Giugno  dello stesso anno il Signore mi ba ezzò nello Spirito Santo. 

  Ringrazio Dio per tu e le cose meravigliose che ha fa o nella mia vita: tra- mite  la  Sua  Parola  ha  cambiato  il  mio  cara ere  e  il  mio  modo  di  essere,  mi  ha  fa o una Sua figliuola e ogni giorno mi  porta avan , inoltre lo ringrazio per i figli  che mi ha donato perché, essendo affe a da anemia mediterranea, entrambi ri- schiavano di morire da piccoli. 

  Posso dire che prima di conoscere il Signore sen vo sempre un vuoto den- tro di me ma ora, invece, sento tanta gioia e sento che Egli mi guida e mi consiglia  per il meglio. Sono felice di essere in comunione con Lui, di leggere la Sua parola e  di amarLo e seguirLo tu  i giorni della mia vita. 

 

Lina Russo Di Nunno

a cura di Debora

L A M IA T ESTIMONIANZA

“Se non troviamo piacere nel servizio del Signore è perché non lo stiamo

veramente servendo”

Charles G. Finney

Perle Antiche...

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che, come tan  ricchi, e non solo, pensava esclusivamente a se stesso; prova ne è  il fa o che all’invito del Signore di vendere tu  i suoi beni, si ra rista e fa dietro  front. Questo comportamento ci dimostra che  non  era interessato ai bisogni  dei  poveri, che avrebbero beneficiato del ricavato della vendita. 

  L’egoismo fa parte della natura umana, corro a dal peccato, e tu , chi più  e chi meno, tendiamo a pensare principalmente a noi stessi. Gesù stava fissando  un  giovane  materialista,  che  non  riusciva  a  rinunciare  a  ciò  che  possedeva,  per  guadagnare qualcosa di più prezioso: la vita eterna. L’uomo oggi è sempre più tra- viato  dall’amore  per  il  denaro  e  dalla  corsa  a  ciò  che  è  materiale,  che  si  tocca  e  che  si  può  possedere,  a  scapito  della  propria  vita  spirituale.  Per  questo  mo vo  ogni giorno, in nome del dio danaro si consumano soprusi, violenze, inganni, fur ,  omicidi, ecc. 

  Gesù stava incrociando lo sguardo di un uomo orgoglioso, che si presenta a  Lui sicuro di ciò che aveva fa o: “Queste cose le ho fa e fin dalla mia giovinezza”.

Come a voler dire al Signore:  “maestro vai avan , sulla religione io sono a  posto e sulla mia condo a non c’è nulla da dire”. Quante persone, davan  al Si- gnore, si comportano nella stessa maniera: si sentono a posto, senza badare che  la Bibbia dice che “tu hanno peccato...” (Romani 3:23) e ancora “il giusto cade se e volte al giorno …”(Proverbi 24:16). 

  Eppure,  davan   a  quest’uomo  così  poco  amabile,  Gesù  mostra  un  amore  incondizionato!  L’amore,  che  lo  sguardo  di  Gesù  trasme eva,  non  dipendeva  da  chi fosse quel giovane, né da quello che aveva fa o fino a quel momento e nean-

che  da  ciò  che  avrebbe  fa o in futuro. L’amore di  Dio “funziona” così: Egli ci  ama  e  basta!  Forse  nel  nostro  cuore  ci  sono  or- goglio,  egoismo,  materia- lismo,  rancore,  invidia  e  altre cose simili, ma anco- ra oggi Gesù ci ama! 

  A  volte  facciamo  l’errore  di  guardare  all’a- more  di  Dio  come  all’a- more umano: noi uomini,  infa ,    amiamo  coloro 

a cura di Luciano

S TUDIAMO LA P AROLA

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che ci amano, e sme amo di amare coloro che ci fanno un piccolo torto; amiamo  coloro che si comportano bene con noi, che condividono le nostre idee, a scapito  di coloro che ci disprezzano. Pensiamo così che Dio non possa amarci, ma la Bibbia  ci tes monia che Gesù ci ama come siamo e indipendentemente da cosa s amo  facendo  o  pensando.  Nei  Vangeli  leggiamo  che  Gesù  amò  i  suoi  fino  alla  fine  (Giovanni  13:1),  eppure  sapeva  che  lo  avrebbero  lasciato,  che  Pietro  lo  avrebbe  rinnegato imprecando e che Tommaso non avrebbe creduto alla Sua resurrezione,  se non dopo aver toccato con le mani i segni dei chiodi. 

 

L’amore di Dio non ci salva automa camente; 

 

  Questa seconda verità riveste grande importanza: mol  credono, erronea- mente, che l’amore incondizionato di Dio abbia come risultato la salvezza automa- ca  per  ogni  persona.  Secondo  alcuni,  un  giorno  ci  sarà  una  sorta  di  grande 

“sanatoria” che aprirà le porte del paradiso a tu  gli uomini indis ntamente. La  storia  del  giovane  ricco  ci  insegna,  insieme  ad  altri  raccon   della  Bibbia,  che  l’a- more  divino  ci  me e  in  condizione  di  ricevere  la  vita  eterna.  Purtroppo  questo  giovane,  almeno  in  questa  occasione,  non  “afferra”  questa  grazia,  ma  se  ne  va  triste. 

 

È necessario rispondere all’amore di Dio. 

 

  La terza verità che il testo ci me e di “fronte” è la necessità di rispondere  all’amore  di  Dio  per  o enere  la  vita  eterna;  in  Giovanni  3:16  leggiamo:  “Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna”. È chiaro che l’amore di Dio, che ha dato  Suo figlio per morire sulla croce, è il fa o più importante descri o da questo ver- so, ma il testo ci mostra anche che l’uomo deve rispondere all’amore divino con la  fede.  Gesù  chiede  al  giovane  di  “rispondere”  al  Suo  amore:  “Vendi tu o ciò che hai e dallo ai poveri e avrai un tesoro in cielo; poi vieni e seguimi”. 

  È evidente che Gesù non voleva criminalizzare la ricchezza, nessuno di noi,  infa , quando ha creduto ha messo in vendita la casa o la macchina, ma la frase  del Signore “cela” un principio molto importante: per rispondere all’amore di Dio  è necessario “spogliarsi” ogni giorno di ciò che ci lega, e che ci impedisce di fare la  volontà  di  Dio  e  di  ereditare  la  vita  eterna.  Nel  caso  del  ricco,  ciò  equivaleva  ai  suoi beni, nel nostro caso può essere un’abitudine, un peccato,  uno s le di vita,  una passione, una falsa religiosità o i nostri desideri che contrastano con la volon- tà di Dio.  

a cura di Luciano

S TUDIAMO LA P AROLA

Continua a Pag.8

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  L’invito è quello di vendere tu o per darne il ricavato ai poveri, in altre pa- role non doveva rimanere niente, i beni piu osto che i soldi. I possedimen  erano  sicuramente più appariscen  di una sacca di soldi, ma Gesù non voleva rimanesse  nulla, forse per togliere al ricco la tentazione di ricomporre in futuro il proprio pa- trimonio.  Questa  è  una  grande  lezione  per  noi:  rispondere  alla  chiamata  di  Dio  significa cambiare vita e lasciare le cose che il Signore ci indica, siano esse “grandi” 

o “piccole”.  

  Rispondere  all’amore  di  Cristo  significa  “seguirlo”:  “Poi  vieni  e  seguimi”,  questo  “poi”  è  pieno  di  si- gnificato,  infa   seguire  Gesù  senza  avere  lasciato  certe  cose  è  difficile  e  può  rivelarsi  un  vero  e  proprio  fallimento.  Mol   hanno  provato  a  seguire  Cristo  con nuando a vivere la vita  di prima, senza rinunciare a  ciò che il Signore aveva loro  indicato,  ma  hanno  desis - to. Seguire il Signore signifi- ca fare il suo stesso percor- so, osservare i suoi  coman- damen , amare come Lui ha amato noi (Giovanni 15:12). 

  Nessuno  di  noi  ha  visto  coi  propri  occhi  lo  sguardo  di  Cristo,  ma  abbiamo 

“contemplato” il Suo amore nel gesto unico di dare la Sua vita per noi sulla croce: 

“Nessuno ha amore più grande di quello di dar la sua vita per i suoi ami- ci” (Giovanni 15:13). Davan  a questo amore incondizionato, non essere passivo,  ma rispondi con l’impegno quo diano di “rimuovere” ciò che intralcia il tuo cam- mino con Gesù, ciò che   impedisce di afferrare il dono della vita eterna, sapendo  che ogni giorno potrai contare su un Dio che   ama cosi come sei! 

 

A Lui diamo lode e gloria! 

  Luciano Di Marco

   

  

a cura di Luciano

S TUDIAMO LA P AROLA

(9)

N ON TEMERE : D IO È IL TUO AIUTO

  “Il Signore, il tuo Dio, è in mezzo a te, come un potente che salva; egli si ral- legrerà con gran gioia per causa tua; si acquieterà nel suo amore, esulterà, per

causa tua, con grida di gioia.”

(Sofonia 3:17)  

  In questo verse o Dio ci vuole rassicurare, dicendoci che non siamo soli e,  che  anche  quando  tu o  è  contro  di  noi,  non  dobbiamo  demoralizzarci,  ma  anzi  dobbiamo avere fede che Egli opererà. Il Signore è con noi e ci darà la forza per  uscire dalle difficoltà, infa  è scri o nella Bibbia che Egli non ci proverà mai al di  là delle nostre forze e che ci darà sempre la vi oria. Il Signore inoltre, durante i  momen   difficili,  ci  dona  la  pace  e  la  serenità  che  da  soli  non  sempre  abbiamo  poiché,  a  causa  della  nostra 

natura  umana,  siamo  più  pro- pensi a deprimerci e scoraggiar- ci,  preoccupandoci  e  ra ristan- doci  perché  forse,  ci  sen amo  incompresi  e  senza  speranza,  ma  proprio  in  ques   momen   di  sconforto  dobbiamo  ricor- darci che c'è  qualcuno che può  capirci,  e  quel  qualcuno  è  pro- prio Dio. 

  La profezia ci insegna che  il Signore è in mezzo a noi come 

un potente che salva, facendoci comprendere che Egli ancora oggi opera ed è in  grado  di  risolvere  i  vari  problemi  che  durante  il  nostro  cammino  incontriamo. 

Quando ci sen amo tris , non pensiamo che il Signore ci abbia abbandonato, ma  anzi ricordiamoci che nella sua Parola è scri o che Egli non ci lascia e non ci ab- bandona mai: Dio è con noi e nessuno ci rapirà dalla sua mano! 

  Chiedi  al  Signore  di  dar   la  pace  e  la  serenità  per  affrontare  una  vita  che  risul  ripiena di fede. 

 

Lidia Occhipin

a cura di Sara & Lidia

S PUNTI DI R IFLESSIONE

(10)

 

a cura di Luca

C RONACA I NTERNAZIONALE

U NA NUOVA VITA

 

  Nel numero 107 del giornalino si era parlato della Nigeria, di ciò che fa Boko  Haram  in  quella  nazione  e  delle  ragazze  rapite.  Questo  mese,  invece,  vogliamo  parlare di una ragazza, il cui nome non verrà reso noto, che ha potuto finalmente  provare ad avere una nuova vita. Questa ragazza è stata intervistata nel program- ma televisivo “Confessione Reporter” insieme ad altre persone, tra cui il fratello  G. Chiocca, che si occupa del centro “Beth Shalom Onlus” presso cui, per qualche  tempo, è stata ospitata la donna. 

  Sappiamo, dalle sue parole, che la vita in Nigeria non è stata facile: nessuno  si  è  mai  occupato  né  di  lei  né  degli  altri.  Nella  puntata  del  programma,  inoltre,  sono sta  mostra  i segni lascia  sul suo corpo da una bomba esplosa nel centro  della  stazione  del  suo  paese.  Lei  ha  anche  raccontato  che  quando  è  arrivata  in  Italia delle persone le hanno chiesto di “lavorare” (presumibilmente, di pros tuir- si) per loro. Il fratello Chiocca, sempre nel servizio, conferma ciò, dicendo che sen- za associazioni che si ba ono per dare una vita migliore a queste persone, sicura- mente    la  loro  fine  sarà  nell'ambito  della  pros tuzione.  Oggi  questa  ragazza  rin- grazia ancora Dio per aver incontrato dei fratelli che si sono presi cura di lei. 

  Ogni  giorno,  purtroppo,  molte  persone  si  trovano  in  queste  condizioni:  si  tra a di persone che scappano, in condizioni precarie, senza nessuno che possa   

                         

(11)

 aiutarle.  Voglio  personalmente  chiedere  di  pregare  per  queste  persone  biso- gnose e per tu  quegli en  che si occupano di loro, dando loro la possibilità di  crearsi una nuova vita senza pericoli. 

   

Luca Rossi

a cura di Luca

C RONACA I NTERNAZIONALE

A PPUNTAMENTI ...

- Orari Culti: Mercoledì ore 20:00; Venerdì ore 20:00 (serata di preghiera); Domenica ore 10:30.

- Missione Limbiate: Giovedì ore 20:30;

Domenica ore 17:00 (il culto si terrà in via Donato Bramante) - Riunione dei giovani: Ogni Sabato ore 20:00.

- Scuola Domenicale Adulti: Ogni Domenica ore 09:00.

- Riunione di preghiera: Martedì mattina ore 10:00.

06/02 Evangelizzazione a tu per tu a Bollate incontro in comunità alle h.16.00

13/02 Evangelizzazione a tu per tu a Cascina del sole incontro in comunità alle h.16.00

20/02 Evangelizzazione a tu per tu a Bollate incontro in comunità alle h.16.00

20/02 Evangelizzazione a tu per tu a Baranzate incontro in comunità alle h.16.00

“Siate forti e coraggiosi, non temete e non vi spaventate di loro, perché il Signore , il tuo Dio, è colui che cammina con te;

egli non ti lascerà e non ti abbandonerà…

Il Signore cammina egli stesso davanti a te;

egli sarà con te; non ti lascerà e non ti abbandonerà;

non temere e non perderti d’animo”

Deuteronomio 31:6,8

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Bertaggia Mattia; Cimmino Debora; Di Marco Luciano; Di Nunno Samuele;

Gravina Sara; Occhipinti Lidia; Princiotta Olga; Rossi Luca.

Hanno Collaborato: Lina Russo Di Nunno (Testimonianza)

a cura di Lidia

I MPARIAMO G IOCANDO

Soluzione: Naum 3:13 -19

Inserisci le parole mancanti… di che brano si tratta?

Ecco il _________ __________ , in mezzo a ________ sono solo le ________ ; le  _______ del tuo _________ sono _________ davan  ai tuoi _________ , il 

________ ha ________ le tue _______ . 

 

A ngi pure _________ per l’_________ ! _________ le tue ________ !  

__________ la _________ , _________ l’ ________ ! _________ la _________ !   Là il _________   _________ , la __________   __________ ;   ________ come la  ________ fossi tu pur _________ come le ________ , fossi tu pur _________ co- me le _________ . 

 

Tu _________ _________ i __________ ___________ , più delle __________ del  _________  ;  sono  come  le  ___________  che  __________  ogni  _______  e  _________ via.  

 

I  _________  _________  sono  come  le  __________  ,  i  tuoi  ___________  come  ___________  di  _______  ___________  che  si  ____________  lungo  le  ____________  nei __________ freddi , e __________ __________ il _________ ,  ___________ via e non si __________ più il __________ dov’erano. 

 

O  ______  d’  _________  ,  i  ________  _________  si  sono  __________  ;  i  tuoi  _________ ___________ __________ ; il tuo __________ è ____________ su per  i ___________ e  non c’è ___________ che lo _________ . 

 

Non c’è _________ per la tua __________ ; la tua _________ è _________ ; tu   quelli che ____________ __________ di _________ ___________ le ___________ 

per la ________ _________ ; su chi infa  non è ___________ la tua _________ 

senza _________ ?  

 (Naum 3: ____ -_____)  

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