Quotidiano / Anno XLIV / N. 344 ( ^ K M ) Giovtdl 14 dicembro 1967 / L 60 <£
Fallito I'incontro rletiiesto da I mlnistro Bosco
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Sciopero generate per le pensioni
• Per I'aumento delle pension!, la riforma della prevldenza e la creazione d| on Servlzlo sanitarto nazionale scendono in sciopero domanl, dalle 8 alia 12. circo 10 mlllenl di lavoratorl;
tuttl i dlpendentl, con etclusione degli implegatl dello Stato.
Nel serviz) pubbllcl lo sciopero e llmitato a 30 mlnutl. Per alcune categorle, come gli addetll al deposit! dl carburanle, le 4 ore dl sciopero Inlzleranno col turno d| lavoro. Nel principal! cenlrl del paese parleranno I dlrlgenfl nazlonali della CGIL, CISL e UIL. Un fentatlvo del governo dl evltare lo sciopero non ha dato risullatl: le rlchieste del slndacati sono state Infattl resplnte.
(A PAG. 4 IL SERVIZIO)
ORGANO DEL PARTITO COMUNISTA ITALIANO
0 JO WO 140 20O
t = z s - 9 s s i E d km
Contro il regime odiato dal popolo si muove anche u n a p a r t e delF esercito
Dal la Grecia all'Italia
D ALLA GRECIA arrivano, drammatiche e confuse, notizie di una rivolta militare, sembra di vaste pro- porzioni e con la partecipazione della stessa Corona, contro il regime dei colonnelli. E* probabilmente la stessa destra tradizionale, legata a Costantino, che oggi rompe il compromesso stipulato all'epoca del
« colpo» con i colonnelli e cerca la prova di forza.
E* difficile dire quali obiettivi di fondo si propon- gano i gruppi politici e militari che dopo avere supi- namente accettato il colpo di Stato, oggi fanno appello alia lotta. Quel che e ccrto e che, in questa suprema fase critica che vede la Grecia suH'orlo della guerra civile, balza in evidenza. in primo piano, il ruolo deci- sivo che ne!lo svolgimento della battaglia per cacciare da Atene i colonnelli fascisti, puo assumere l'esalta- zione del momento unitario nazionale e antifascista, nella lotta per il ripristino delle liberta fondamentali.
Puo essere che, anche nella testa del giovane re, vi sia il disegnuudJLsostituire alia dittatura dei colonnelli, - la sua. Sta alle forze democratiche greche partecipare alia lotta per la cacciata dei colonnelli in modo da non permettere che la battaglia si riduca a uno scontro fra camarille di generali ma dia corpo a quella volonta popolare di democrazia e di liberta che i colonnelli hanno invano tentato di frustrare e interdire. con le torture, i processi, gli arresti di massa, la dittatura piu spietata. Oggi piu che mai. mentre il regime dei colonnelli e sfidato alia prova di forza da altri gruppi militari la nostra solidarieta. la solidarieta di tutti i democratici italiani, va a I popolo greco. ai suoi par- titi democratici, ai suoi sindacalisti. ai suoi intellet- tuali. La nostra solidarieta va ai comunisti che nelle prigioni o nella clandestinita non hanno mai accettato compromessi. hanno innalzato per primi la bandiera di una resistenza di cui i fatti di oggi sono un riflesso e un derivato. Cacciare i colonnelli di Atene e il primo [obiettivo. il punto di partenza per il ristabilimento di un minimo di dialettica democratica che permetta alia [Grecia di contare non sulla forza di questo o quel gruppo di generali, ma sulle sue forze democratiche, isui partiti politici di massa, sui sindacati, sul Par-
lamento, oggi interdetti e svuotati di potere.
i A GRECIA non e lontana da noi. abbiamo scritto [piu volte. Ben lo sappiamo in questi giorni, in cui in [Italia finalmente sta incrinandosi il silenzio sul tor- Ibido « afrare » del luglio 1964. Non e stato il governo la permettere che qualche luce in piu fosse fatta. Non
\k stata la DC. il cui giornale, dopo aver scritto che [gli arresti del luglio "64 dovevano essere 2000. ora se
|ne sta zitto. II silenzio e stato rotto. dopo mesi e mesi i cortina del silenzio. perche qualcuno — e Wnita
tra questi — ha creduto che fosse doveroso insistere [perche si andasse a fondo su un fatto che non e ridu-
:ibile — come scrive il Corriere della Sera merzago-
riano — a una bega f r a generali « degna d e l Congo *.
?erto: al Corriere della Sera i generali piacciono juando tacciono. anche se ricevono ordini anticosti- tuzionali. Ma it problem a e di vedere se questi ordini
inticostituzionali ci sono stati. chi li ha avallati. chi e :he oggi tenta di soffocare la verita. II problema e
li sapere se l'ltalia ha un governo che ha la capacita.
la volonta. di far rispettare la Costituzione sempre )ppure solo quando fa comodo a lui. liberandosi dai
rincoli costituzionali se cio serve a far < maturare >
ma crisi di governo, come awenne nel luglio 1964.
,L PROBLEMA e di sapere se oggi l'ltalia e garantita la tentativi di < mettere ordine * arrestando. di notte
per deportarli in Sardegna — duemila (e la cifra pel Popolo) dirigenti politici e sindacali. Quando noi
liediamo garanzie — sia chiaro — non pensiamo di
^ver fatto ancora tutto il necessario per garantirci.
ifatti non avremmo aspettato, nel luglio '64 (e non spetteremmo oggi) il < placet» di Moro o di chi
;r lui per fare cio che si deve fare alia testa di lasse popolari. per garantire il rispetto del dettato
)stituzionale. L'ltalia non e la Grecia, si e detto. Ma )n perche qui da noi non esistano tentazioni all'arbi- io: ma perche, qui da noi, esiste un movimento di
issa, popolare e unitario, capace di mettere a posto li avesse, sul serio, simili tentazioni.
Maurizio F e m n
Radio Salonicco: un esercito comandato da
re Costantino marcia sulla capitate.
Un appello del PC gre- co incita il popolo alia lotta per instaurare la democrazia.
Sempre piu difficile per il governo soffocare la verita sul «luglio '64 »
TREMELLONIACCUSA CIGLIERI Dl AVER FALSAT0 LINCHIES7A
La gravissima accusa del ministro contro il comandante dei carabinieri in una lettera a Moro — Una dichiarazio- ne di Ingrao sul dibattito alia Commissione difesa — Domani discussione alia Camera — Oggi riprende il processo
Fissati i termini per la inchiesta parlamentare proposta dal PCI
ISTANBUL. 14 mattina.
"*- Radio Salonicco, ascoltata a Istanbul, ha annunciato che un esercito comandato da Co- stantino sta marciando verso Atene. La stessa emittente ha annunciato che il re greco ha assunto il comando delle forze realiste e ha iniziato la marcia verso la Capitate.
La trasmissione e stata ascoltata anche a Londra.
Secondo alcune voci Costan- tino avrebbe dato tempo Ano a mezzanotte al colonnelli per abbandonare il potere.
Alcuni ediflci in un aeropor- to militare nei press! di Atene sarebbero in flamme e due ufflciali sarebbero stati uccisi.
Non si hanno altri particolari.
ATENE. 13.
H re Costantino di Grecia.
appoggiandosi su un settore delle forze armate. ha ingag- giato oggi una drammatica prova di forza con la « Giun- ta > dei colonnelli alio scopo di estrometterli dal potere.
Una radio di Larissa — forse l'emittente del comando del- la locale guarnigione — ha diramato poco dopo mezzo- giorno un proclama del mo- narca il quale, rivolgendosi all** intero popolo ellenico».
gli ha chiesto di sostenerlo ncllo sforzo di « ripristinare la democrazia e la liberta >
sforzo che e appoggiato < da una parte delPesercito ». II re
— che non ha mancato di agi t«ire assurdamente una < mi naccia comunista » — ha detto fra 1'altro: c Lo spin to di ven detta non prevarra. ma non tollereremo d'ora in poi al- cun atto di disobbedienza:
questa verra schiacciata sen- za pieta. Non vi saranno compromessi >. A tarda se- ra. dopo una giomata di ten- sione e di incertezza. un co municato dei colonnelli an- nunciava che il «complotto >
t fallito e che J! re sta fug- gendo c di villaggio in villag- gio inseguito dalle truppe ri- voluzionarie. nella zona di Sa- lonicco >.
Poco dopo questo annuncio una radio delle forze armate ha trasmesso da Larissa un messaggio nel quale diehiara che il 90 per cento delle for- ze armate di terra e tutta la marina appoggiano r e Costan- tino. il quale ha destituito la Giunta militare. Questa. per contro. ha destituito Costanti- no e ha nominato un vicere.
nella persona del generate Zoitakis: la Giunta stessa. per ragioni non ancora precisate.
e stata rimpastata. con 1'al- kmtanamento del primo mini- stro Kollias e del vice-primo ministro e ministro della Di-
fesa Spandidakis (attualmen- te a Bnrxclles per la confe- renza della NATO): il col. Pa- padooulos ha assunto le cari- che di Primo ministro e mini- stro della Diresa: il gen. Pat- takos resta ministro degli In- terni. assumendo anche la ca- rica di vice-Primo ministro.
La nuova Giunta ha gia pre- (Segue in ultima pagina)
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ATENE — A otto mesi dal colpo di state fascist* i carri armati sono ternati a sferragliare per la via della capitala. Tutti i pontl chiave della citta sono presidiati.
ioni e assemble* in tutto il Paese
P r o t e s t a a Roma per la liberta della Grecia
Gli ultimi awenimenti in Gracia hanno raffonato a contribuite a dare nwevo vhjere e slancio al mavimenta di solidarieta a di lotta in tutto il paese per la liberta a la demo- crazia in Grecia.
A Roma i mevimenti gievanili di sinistra (comunista, sacialista, secialista unHaria, re- pubbiicana, dal movimanto socialist! awtonomi) a la asteciazioni stndvntascha aail'InttM • dai Gallardi Autonami hanno pramaaaa par a f f i ,
alle 17,30 in piazza Verdi, nei pressi cioe dell'ambasciata di Grecia, una manifestazione nel corso del la quale premier a la parol a Faust*
Nitti, vice presidente dell'AN PI. Alia mani- festazione hanno dato I'adesione partiti, or- ganizzaziani di massa a associazioni
Gia ieri in numeresi centri a sui luoghi di lavaro si sono svaita assamblea a manifasta- ziani. Sabata • Milano a annunciata una grand* menifestazlene wnltaria.
II « caso » del mancato colpo di stato delPestate '64 e esploso sul piano po- litico, e il governo e la maggioranza di centro-sinistra ne sono investiti diret- tamente. I fatti delle ultime ventiquattro ore, anzi, lasciano prevedere sviluppi movimentati e drammatici di una situazione alia quale - la DC — sfldando la pressione deH'opinione pubblica e 1'iniziativa di chi chiedeva I'inchiesta par- lamentare — ha cercato Tino allultimo di imporre la gabbia del silenzio urfi- ciale. II silenzio e ormai
rotto. e sono venuti alia luce, nel frattempo, i con- trast che su un tenia cosi
scottante dividono gli uomim del centra sinistra.
In questa situazione — men tre alia Camera, in seguito al sollecito del compagno Pajetta.
\eniva presa la decisione cli fissare i termini per la propo- sta di legge del PCI sullin chiesta parlamentare — giun geva la notizia della bomba Tremelloni. II ministro della Difesa. con una lettera a Mo ro. ha praticamente accusato il comandante dei Carabinie ri. gen. Ciglieri. di a\ere fal sato le risultanze delPinchie sta condotta dall'Arma. nell'e- state scorsa. sui fatti del lu- glio del 'W. In un primo mo mento. si era pensatn alia lettera come ad una minaccia di dimissioni o come a un ulti matum imperniato sul dilem ma: o \ia Ciglieri. o via io.
Successivamrnte se ne e sa- puto qualcosa di piu e infine.
nella tarda serata. una nota ufficiosa confermava il passo dell'on. Tremelloni. preci«=an do che la lettera non contiene gli < elementi di q'wdizin e di deefcinne che da qualche par te snnn stati attrihuiti al dn- cumentn ». In realta. la lettera e stata scritta lunedi scorso (attualmente Tremelloni si tro- va a Bnirelles) sotto forma di una relazione al presidente del Consiglio sui fatti emersi nell"udien7a di sabato scorso del processo De Lorenzo E- xpresso. Su questo stesso ar- gomento. ' domenica scorsa.
Tremelloni a\eva a\-uto un col ioquio con Moro a Bari. duran- i te una cerimonia ufficiale.
Dalla lettera del ministro della Difesa. stando alle con-
cordi indiscrezioni che se ne sono avute. emergono tre ele- ment!. Innanzitutto. Taccusa al gen. Ciglieri di avere nasco- sto una parte dei risultati del- Tinchiesta del generale Manes.
vicecomandante dell'Arma. sul complotto del "64: al ministro non sarebbero state comuni cate le informazioni raccolte
— e poi clamomvimenfe ve- nute alia luce durante il pro cesso — a proposito dell'esi- stenza delle liste di proscrizio- ne e dei piani per gli arresti.
Tremelloni chiederebbe poi una nuova commissione d'in- chiesta. composta da lui e da due generali. oltre alia assicu- razione che tutti i tcsti — mi- litari compresi — potranno deporre al processo senza es- sere rigidamente vincolati al setreto militare.
In questa mossa del ministro della Difesa. criticato in que sti giorni anche all'intemo del PSU per la sua mclinarione a far proprie le rassicuranti \ er-
C. t . (Segue in ultima pagina)
II ministro Tremelloni II generate Ciglieri
OGGI posteggio navale L
A COSA che non dapace ai nostri gior- nali borghesi, in questi giorni di incontri atlan- tici a Bruxelles, e la presenza di navi sovietu che nel Mediterraneo.' Come si permettono?
Secondo il Tempo il so- lo che, svl problema, mostri qualche (deplo- revole) perplessita e il generale De Gaulle, al quale viene attribuita la opinione che « la pre- senza della flotta sovie- tica nel Mediterraneo e conseguenza fatale del- la presenza della flotta cmericana nello stesso mare ». Cosi, conclude- rebbe il generale, biso- gna chiedere che venga- no ritirate tutte e due.
E' un punto di vista.
Ma per i nostri atlantici la presenza della VI Flotta statunitense nel Mediterraneo e una co- sa fatale, come il volge- re delle stagioni e la presenza del presidente della Corte costituziona-
le Ambrosmi alle ce- rimonie pubbliche. In quel mare, secondo lo- ro, dovrebbero starci soltanto le nam ameri- cane, i pesci e il panfilo del senatore Merzagora, e dovrebbe finire lo scandalo della ospitalita offerta alle unita sovie- tiche dall'Egitto, i cui porti vengono definitt, con sottile ironia, «ac- coglienti >.
iVon e'e dubbio. 1 por- ti egiziani sono riscal- dati e quando vi arriva un incrociatore sovieti- co il comandante • del porto si precipita a far- gli posto: « Si metta qui, dottb >, mentre a Napo- li le unita americane, in gran numero, vengono posteggiate a fatica, in mezzo alle correnti d'aria, strette e scomo- de che non hanno da rigirarsi. Si sentono an- che dei rumori, quando arrivano, ma sono i ra- gazzi, maleducati e sour-
rili.
PAG- 2 / v i t a I t a l l a n a l ' U n i t d / giovirfi 14 dicembra 1967
TEML
ET DEL GIOKNO 3
Mutue:
476 miliardi buttali al vento
D OMANI, mentre I lavora- tori di tutte le categoric e di tutta Italia effettueranno \o adopero generale - dichiirato dalla CGIL, dalla CISL e daUa UIL, la Camera votera la con- venlone In legge del decreto del governo, cne ha stanziato 476 miliardi per coprire i dl- eavanzi delle mutue. I deputati comunisti votrranno contro per*
che oella aoatanza tale decreto e teto ad impedlre la attuazlo- ne della prima delle rivendica- xionl per oil le tre central! ein- dacall hanno chlamato I livo*
ratorl alio adopero generate: U istituzione del Servizio sanha- rio nazionalc.
Una prima contraddizione aalta clamorosamente agli occhi.
La aettimana scoria, quando I acnatori comunisti sconfissero il governo iscrivendo a bilancio
75 miliardi per le pensioni di guerra, il governo - la stamps padronate gridarono Istcrlcav mente che la stability della mo- neta era drammaticamente mi- nacciata.
Un meie prima, davanti al- 1'ultlmarum degli ospedali o.i tro le mutue debitrlcl dl olire 250 miliardi, il governo, In si- lenzJo e con estrema rapidita.
aveva trovato 476 miliardi da dare agli Istituti asslcuratori di malattia per coprire I loro de- bit!. Come mat quella n m m i aei volte superiore a quella con qulstata per I pensionatl dl guerra non aveva indotto nessu no a gridare alia n.inaccia dl inflazione? E' semplice: quel 476 miliardi non erano chi^sti dai pensionati, ma da Paolo Bo noml a nome della Federazione casse mutue coltivitori dirctti c dagli altri consimili nomini di fiducia della DC posti a :apo degli altri istituti asslcuratori di malattia. A scatola china il * » verno dnmanda oggi alia Came- ra di credere sufia parola che H N A M abbia 280 miliardi di debiti, la Coltivatori dirctti 117, 1'ENPAS 59 e cosl via; c vor- rebbe che la Camera rutoriz- zasse il pagamento.
Ci insospettlace gia il fatto che venga propo<ro di d re un quarto deH'intera sor^ma alia Bonomiana che assiste il 10%
dei mutuati. Ma i problemi che aorgono da questa ir.atfesa pro- digalita del governo sono ben alrrimend gravi e profondi. " i znesi fa, discutendo la Icgge ospedaliera, »i rinm.ind.immo insistentemente la istituziot.
del FONDO OSPEDALIERO NAZIONALE per costruire tut- ti gli ospedali occorrenti in I M ha (e sono tanti) e per dare il ricovero ospedaliero gtatuuo a tutd i dttadini, come awio alia nforma sanitaria. II gover no rispose di no, sostenendo che era impossibile rcpenre ne!
sistema economico italiano le somme necessarie. Ma 'HWI amentisce se stesso stanziando quasi 500 miliardi: perche, ai- lora, non darli direttameme ai
« Fondo ospedaliero nazionalc >
da cul gli ospedali riceverebb*
ro la copcrtura dei loro credit!
saitando le Mume? Anche 0 minis tro della Sanita, prima di cedere alle pretest dc. afferma- va che coprire tutti i debit! esi- atenti presso le Mutue al 31 di- cembre 1967 signifioava lasciart immutato un sistema che pur>
tualmente, dal 1. gennaio '68 avrebbe ricomtneiato a orodurre gli sressi debiti.
Uno dei term che ha preso pio risalto nella Conferenza operaia del PCI e staro quello delle drammatiche oonseguenze culla salute dei lavoraicri pro- vocate dal supersfruttaraento.
Ebbene, le Mutue sono estra- nee a tutd quesri grtvi proble- mi perche essi e.ir; *o an*.;-:
un'opera derisissima di rnedi- cina prevenriva d i e le Mutue rifiutano, dato d i e esse sono istituti assicuraron che coprono (si fa per dire) il lavoratore solo all'atto deirinsorgere della malattia.
Dunque, dalla drammatica ensi dei nostri ordiname u sa nitari c e una sola via d'usdtr:
non U saJvataggio delle Mutue, tie la loro unifieazione, ma il loro superamento per cxearc on Servizio aanitario nazkmak die.
arricolato nelle Regioni, Provin- ce, Cotnuni e Unita sanitanc locali assicuri a tutrj prestaziou.
preventive, curative c riabilita- tive finanziare cot prdievo 6- scale in proporzionc alia capi cita contributiva dei eittadin.
Questa e la prospetttva contro cui il governo lotta per salvart
(a costo di un-> enorme cro«a zione di deruro pubblico) que.
ccntri di pote e e di influenza ch'entelare, di intereasi ecooo- mid che sono divenute le Mu rue: cotn'e dimosmro dal fartc che si rifiuta di ridurre. come aarebbe poasibfle, a v e n o d-Ila meta la enorme spesa fannaceu tica murualistica -dunta a 530 miliardi all'anoo per il «catt>
medicinali > imposto dai pirar.
deOa salute, i moncpoli farms ceutici.
Sergio Scarp*
Ancora incertezze nella DC
Rumor non avra i voti di Taviani e della sinistra?
La Malta chlede a Moro garanzie sul bloc- co della spesa pubblica — II dibat- fifo al Comlfato Centrale del P.S.I.U.P.
Una possente maniffestozione a Genova conclude la visita del segretario del PCI
II compagno Longo agli operai liguri:
«IL NOSTRO POSTO £ CON VOI NELLA LOTTA»
Denunciate le gravi responsabilita del governo per la crisi economica della Liguria Occorre un mutamento radicale della politica economica — Sviluppare .'unita
d'azione — SIFAR: ministri colpevoli o incapaci
Mancano solo duo gloml alia riunlono del Consigllo nazionale della DC, e a quanto sembra 1'accordo sul- la elezione di Rumor a se- gretario del partito e per la nomina della nuova Dlrezlo- ne non e itato ancora rag- glunto. Secondo informazlo- nl fornite dalla Parcomit, Rumor sarebbe dlsposto a concedere alle due mtnoran*
ie 8 pmtl IU 24, cioe un ter- to dei componenti del an- drebbero alia sinistra e due a Taviani). In camblo, pre*
tende perd un voto unanlme del Conalgllo nazionale per la sua elezione a segretario del partito. La sinistra sem- bra declsa a non accettare e a votare scheda bianca: Ta- viani, che in un primo mo- menta aveva promesso a Ru- mor di dargll il suo voto.
sarebbe ora invece propenso a segulre I'orlentamento del- la sinistra. Alio stato delle cose, semhra quindl emerge- re la possibility di una Di- rezlone maggloritaria. com- posts unlcamente di moro- dorotel, fanfanlani e scelbia- nl, con Rumor segretario, Porlanl e Piccoll vicesegre- tari e Scelba presidente del Consiglio nazionale.
Intanto, la sconfitta ripor- tata dal governo suiraumen- to delle pensioni al mutilati dl guerra, passato per inizia- tlva del PCI, ha spinto La Mai fa a scrivere una ansio- sa lettera al presidente del ConslgHo. In essa. il segre- tario del PR1 chiede a Moro di «tranquilllzzarlo ». dan dogli la garanzla che d'ora in avanti non si dara piu sod- disfazione alle rivendicazio- nl settorlall e ci si terra stretti stretti alia program- mazlone. Altrimenti, senza tale garanzia che vuole gli sia data da qui a sabato.
giorno In cul si riunisce 11 Consigllo nazionale del PRI, 11 povero la Malfa non sa- prebbe come fare a tenere la sua relazlone.
PolUP E» proseguita. nella glornata di ieri, la discus*
sione nel CC del PSIUP sul- la proposta presentata ieri dal Segretario del Partito Tullio Vecchietti circa un ac- cordo elettorale per il 1968 col PCI per le candidature al Senato, anche per il par- ticolare meccanlsmo della legge che regola le elezioni del senator!.
Moltl Interventl banno rl- badito che 1'accordo elettora- le col PCI per II Senato rap- presenta un valido strumento
per togliere votl alia DC e alia socialdemocrazia esaltan-
do la funzione unitarla del PSIUP contro le scelte dl rot-
tura e di discriminaiione operate dai socialdemocrati- cL Inoltre t'accordo elettora- le puo e deve rappresentare un momento di avanzamento di tutta la politica unitarla del movimento operalo e perclo ad ttso devono segui- re Inlxiati«*e concrete In gra- do dl mettere in movimento una realta che * viva tra I iavoratoii In una linea alter- nativa alle scelte eonserva- tricl del centro-sinlstra.
In particolare II vice se- gretario del PSIUP on. Vale- rl ha detto che la situations politica sul piano Internatio- nale e caratterixzata da an ulteriore aggnvamento e, sul piano Interno, da un con- solidamento, au posirioni sempre pio •rrelrate. del- l'alleanza OC-PSU. Reatfre a queste prospettlve e il pro- blema del movimento ope-
raio. tenendo conto anche delle contraddirioni e dei contrast! che sussistono nel- lo stesso schieramento av- versarlo. A queste flnalita si & sempre lspirata la poli- tica del PSIUP che ha pog- giato su due eardinl: rilan- cio della foru sociallsta.
unita del movimento operalo.
La qucstione della Uttica e- lettorale per 11 Senato, peral- tro resa obbligatoria o quasi dalla legge. rientra In que- sta nostra visione. CI batte- remo alia Camera per una piena affermazione della for- ZM soclalisU; ci batteremo al Senato contro la socialdemo- crazia che rifiuta ognl con- Utto col PCI. a costo di far caderc una serie di ammini- strazion] comunali e provin- cial! con candidature comuni nel collegl elettorali.
Non va Inoltre sottovalnta- to I'elemerito dl spinta. di at- tritions di mobilitazione rappresentato da una plat- taforma unitaria quale e quella che si pros pet u per il Senato. I lavoratori per distaccarsi dal PSU. dalla DC, dal PRI vogliono una prospettiva unitaria che ga- ranUsca U reallzzablllta • la possibilltA dl alternatlv* va- lide e necessarie.
Incontro tra le delegazioni del PCI e del BAAS siriano
La deltgazlona del BAAS alrlano, compotta da All Mohammad Tamer, Wasfl Chakar e Mo- hammad Jundl, osplta del PCI, si * incontrata iarl nella seda del Comitate centrale con la delegazlone comunista itallana, composta dai compagn! Glancarlo Pajetta, Emilio Sereni, Ro- mando Ledda, Luca PavolinI e Dina Fortt. Dopo I'incontro (nella foto) la delegazlone ha vi- tltato a I'Unita > Intratttntndosl con II dtrattore, compagno Farrara.
Dal noitro inviato
GENOVA. 13.
L'incontro di Longo con tfli oi»ral della Liguria si e con- cluso nel tardo |»nwriggio tx/i una grande manifestar.ono. Es- sa 6 stata indeUa dal PCI sul tema deJ iavoro. della pace o delle riforme. Due lungni cor- tel sono partiti da piazza Cari- camento e piazza Verdi ed han- no attravomato le vie del con tro con cartelli e striscionl, con- fluendo nella centrahssima via XX Scttembre.
I cortei ai sono riveraati al Tcatro Margherita. Ixi hanno letteralmente gromito. Migliaia di genoveii di ognl ceto eoziaic hanno wluto ascoltare la paro- la di Longo. La presldenza £*
stata assmta dal segretario re- gionale on. D'Alema che dopo un breve kitervento ha dato la parola al segretario della fe derazione comunista Gambolato e. poi. al con»r>agno Pecch:o!i.
segretario regionale coniunista del Piemonte. i quali hanno brevemente accennato alle ini ziative concordate fra cotnuni sti liguri e piemonte.si per con- trapporre alia politica monopo- Hstica de'la * eilicictiza » solu- zioni nell'interesse dei lavora- tori e del pae.se. Quin-Ji. lunga- mente app!audito. ha preso la parola il segretario generale dol PCI. Luigi Longo.
SITUAZIONE DI GEXOVA — La situazione di Genova e del- la Liguria e abbastanza grave:
in 12 anni 50 mila lavoratori so- no stati espulsi dall'industria e nltrettanti hanno do\*uto abban- donare le campagne.
Dopo aver sottolineato le cau- se della cont'nua diminuzione dell'occupazione in Liguria. Lon- go ha aiTermato che non si ve-
A Torino
quarantatre dimissioni
dal PSU
TORINO. 13 43 esponenti del PSU della provificw di Torino hanno comu nicato ieri la loro decisione di non rinnovare piu la tessera e di ritenerti sciolti da ognl obWieo di partito. Tra essi Giovanni
Bandon. smdaco dj Bobbio Pel- lice; Riccardo Gay. vice sindaco di Lusema San Giovanni, e Te- resa Pusaia. membro del diret- tico provinciale del PSU e con- sigliere comunale a Caprie. in Val di Susa.
In un comunicato essi dichia- rano di far propri J motivi poH- tia che avevano determinato died giomi fa i'uacita dal Par.
tito socialista uniftcato dell'awo cato Ettone Bert, capogruppo PSU al Conslglto provinciale di Tonno. di Battlsta Cocca, mem- bro del DtretUvo provinciale e di Cesare Baudrino. segretario del- ta sezione di Pinerolo.
GU eaponenti socialist] (gia membn del PSD avevano soste- nuto che t i l processo d'involu- aone della politica del partito.
smziatosi e svlluppatosi negll ultimi 4 anni. appare irrimedia- bilmente incontrovertiblle e de- stinato a consolldare una situa- zione statica priva di prospetti- ve».
Con analogue motivazionl si so- no dimessi recentemente dal PSU d Sxxlaco ed un assessore socialista di Aipignana ed un gruppo di sodalisti di Ivrea tra cat a vice-sindaco prof. Rosalba BeUsno.
Allarmati e astrusi commenti sulla IV Conferenza operaia
Preoccupazioni e «trovate»
sul < qualunquismo operaio»
Popolo, Avanti! e Giorno sul dibattito di Torino - Romanzesche immagina- zioni e delusion! per I'organico collegamento del PCI con la classe operaia
Dalla nostra redazione M1LANO, 13 La nostra quarto conferenza operaia di Torino ha Indotto tre giornaU — « Popolo, VAvanW e II Giorno — a ae- dlcare commenti plti meditatl a quanto nel corao di quel uv vori si e diacusso e concluao.
Questo 6 gia un buon se- gno. Per giomali — come due dl quesU - che dl classe ope- raia si occupano o mal, o aoi- tanto come categoria sociolo- gica da astudiarea, o inflne come puro oggetto di propa- ganda dei tanto mlseri prov- vedimenti gorernativi del cen- tro-sinistra. questo e gia un successo. Perlc^caunente sono costretti a occuparsl del pro- blema che pin allarma U cav Ditalismo itailano: un couegav bento organico fra la classe
Turtl I deputati comuni- sti SENZA ECCEZIONE ALCUNA sono tenutl ad assart prasentl alia saduta pamaridtana dl ogtjL
NAPOLI
Violenze della polizia contro gli universitari
Decine di contosi - Le responsabilita del rettore Prosefue roccipazitne a Sassari e a Padeva
Agli student! n lotta per una nforma democrauca dell'Uni- versiti >e autonta pouticbe e quelle accadem.xhe non sanno opporre che r**tervento della polizia
- A NAPOLI. ten per rirrespoo- sabile atteggiamento del rettore.
il dc Tesauro. ai eono venfioati gtavi scontn fra polma * stu- denti
Nella ootte la polizia era av tervenuta n forze occupando I'Ateneo net Quale si trovavano gli studeott NeUa mautnaia la poliza. ispirata dai reaore. ha nfrutato di abbandonare • toca L pofudati per consentire ana libera asaembtea di professon e studeou. Ne sono nati sconta tafreruglL Decine dj studenti nsultaoo contusi. AlTestemo del- 1'ateneo una folia di studenti ma- oifestava. D traffico veruva bJoc- cato. Gli studenti in foraa rian- travano nelTUoivarsita. La at-
tuazione a tarda sera era estre- mamente tesa.
A PADOVA, mtaoto. suU'esem- pio degli studenti dell'istuuto di fisica. numerose altre facolta sono *ate occupate. I! comstato di afitauont ba reso noto la ferma oppositlone al pano Gui e ba coavocato assembtee per pre- sentare controproposte.
A SASSARI rUruvertita e tut- tora oocupata. Oitre trecento sto- dend ai atternano. a tumo. al- i'mtemo delle aule Vtstosi car- telli illuxtrano i motivi dell'agi- tazrane. GU studenti di medi- ema. dopo avere occupato Visit- toto di patoiofia genera e. ba»
no reso ooto un aocumenU) nel quale ncorifermano La scarsa va- Udita delia c nforma a rmniste- nale che non atimina. ne con- trasta It stroaaturc che carrat- teritaano la vita della loro fa- cotta. derhranti dall'ordioamen- to ururersitario dal tutto rato.
operaia e i partiti politic!, un legame strutturale e dialettico che va al di la dell'azlone sin- dacale e che pone question! di prospettiva.
L'editoriale che il Popolo de- dica ai rapport! fra PCI e classe operaia e un respiro di sollievo: «La forza del PCI nelle fabbriche. gia ritenuta insufficiente alia precedents conferenza di Genova, non ha progredltOB. E , ancora piu contento, il commentatore di questo glomale, che dovrebbe essere l'organo di un partito a popolare », rileva che « i l dl- simpegno politico che b awer- tito, generallzzato, in tutti gli strati della socleta itallana, sembra accentuarsi proprio nella classe operaia e, partico- larmente, al livelli dl maggiore evoluzionea. Se cosl fosse ci sarebbe proprio di che essere soddisfattl e content! per 1 democristianl che avrebbero quindl realizzato in venti anni la complete riduzlone a me- schini a qualunquisti» di tutti, proprio dl tutti gli italianl.
C'e da menarne vanto!
Convlnto anche lul che or- mat gli operai slano tutti qua- lunquisti, 11 commentatore del Giorno ha per lo meno plti acume di quello del Popolo quando conclude dicendo pre- occupato che «Ie "schede blanche " non vanno sul gobbo di questo o di quel partito.
ma di tutti colore che sono impegnati per la stabilita e U progresso civile del Paesea.
n punto pero e un altro:
la classe operaia non e qua- lunquista e la nostra confe- renza lo ha dimostrato. Par- llamo con le stesse parole del commentatore del Giorno che prima afferma che « u n ter- mine politico nuovo, " qualun-
S
uismo operalo", e servito a nlo conduttore.„«; e due righe sotto scrive: « I giovanl e gjovanissiml delegatl pre- sent! al Palazzetto dello Sport applaudlvano ognl intervento centrato sul loro problemi, del iavoro in fabbrica, o sulla pace >. E questo e qualunqui- smo? Che cosa avrebbero do- vuto applaudire: forse gli am- monimentl astrusi di Moro. o le arringhe in difesa della moneta di Colombo?La realta e che i problemi post! dalla classe operaia non sono corporaUvl, ne settorlall:
nel loro collegamanto con la prospettiva politic*, nel loro collegamento con i partiti ope- rai. diventano I problemi ge- neral!. dl fondo dl tutta la comunlta nazionale. Qui s d vola — nella sua ansia che appare venata di Umori elet- toralistici — il commento del- VAvanW Lamentatosi frettolo- samente del fatto che gli In- terventl veramente operai era- no solo trenta (ma dove mal ne ha sentlti tantl insleme?
Certo non alia costltuente uni-
ficatoria PSI-PSDI- dl Roma), 11 giornalista sociallsta dimen- tica cl6 che nella nostra con- ferenza e stato denunciato
— la realta della condizJone operaia che e emersa — e si perde in un Iabirlnto vera- mente sconfortante di ipotesi di scontri e incontri e preva- lenze di gruppi o di persons che un tempo erano mono- polio di giornall come 11 Mes- saggero e sulle quali ridevamo insleme ai compagn! socialist!.
Cosl a e o n il proprio dl- scorso Amendola ha reagito al grossolano manicheismo di Longo e di questa conferenza voluta a sua immagine... ma non facciamoci illusionl: e sulla cieca linea tracciata da Longo che il PCI andra avanti almeno fino alle elezioni».
Per il Popolo invece ci sa- rebbe stato addirittura «fllo- d n e s l s m o a nei discorsi pro- nundatl dal dirigenti alia tri- buna della conferenza, nel ten- tativo di c n o n farsi scaval- care a sinistra >.
Colplsce nell'insieme di que- sti commenti la persistente e quasi patetlca lgnoranza delle nostra questloni, dei nostri veri problemi, del nostra stesso linguaggio. Sono passatl vent! anni e qualche giorna- lista piu attento avrebbe do- vuto potere emergere. Noi co- munisti. per lmparare a ca- pire 1 complicati e ermetici discorsi democristianl. per lm- parare a leggerli e quindl per poteme capire il significato politico, abbiamo fatto molU sforzl, ma cl siamo riusdU molto meglio.
Resta evidente in tutti I com- ment! solo 11 tlmore della no- stra presenza, unico dato con>
prensibile dei tentativi perma- nent! di darci per afallitia, scomparsl, isolati. Duole che su questa trincea si schierino tanto supmamente fe con in- terpretazioni e espressioni che non dovrebbero mal stare sulla penna di un socialista) alcunl uomini e commentatort del PSI-PSDI.
Ugo Baduel
In Italia esperti micleari sovietki
E' giun'o ten in aereo a Fiu- miano da Mosca U vicepresi dente dei Comitato nucleare so- vietico L V. Morokhov. accom- pagnaio da aicum funzjonan deik> stesso com.tato.
Morokhov viene in Italia su rnvrto del CNEN e vlstter* al- cune tnstailazionl sdentiflcrte a Roma. Fraacati. alia Casaccia ed a Bologna, nonche i centrl nodeari dt Lattna e del Carl-
dono prospcttive di piu alti li-
\*elll di occupazione e di vita per tutta la societa. Quindi il giudizio dei comunisti. e non so'.tanto dei comunLsti. non puA essere che negative g.i ste.ssi re3I»n?jbili del governo locale e nazionale non ve-kno pc>r Ge- nova e l'economia ligure una prospettiva dl svilup;w.
QUESTIONE NAZIONALE - II cliscorso su Genova e la Li- guria e un disoorso nazionale che tooca le scelte economiche e politiche gtnerall che interes- sjino tutto 11 paese. Si tratta di scelte volute dai monopoli lk»an-
?iari e produttivl, volute dai va- n goveml di cent:x>-s:nisbra.
orientate verso una espanaione di detorminati settori dell'eco- nomia ftaliana. a prezzo di di storsioni e squilibri. de l'agnra- vamento di vecchie contraddizio- ni e della creazione di nnove contraddizioni.
Noi comunisti — ha detto I-on- go — abbiamo iscelto il nostra posto di lotta. di energica oppo- sizione a questi piani
Per contra?tare le scelte mo- nopolist iche e (juindi indisjK-n- sabile imporre im camb'ainen- to generale della linea politica sinora seguita dal govenio. me-
<liante lo sviluppo di un vasto schieramento politico che abbia
il suo centro di gravita nelle grandi masse no;x)!an.
Questa indicazicoe viene dalla Conferenza nazionale degli ope- rai comunisti di Torino, e per realizzarla le cla^si lavoratrici devono contare in primo luogo sulle loro forze. Non manchera radesione di quanti sentono che in questo modo non si pu6 anda- re avanti. Occorrono quindi nua vi rapporti di collaborazione. di unita e di lotta tra tutte le for- ze progressive di sinistra, lai- che e catto'iche. E' quel che gia si veriflea nel campo delle lotte opera ie con lo s\-iluppo del- l'unita d'azione. mentre \*a avan- ti il discorso per la creazione di un'unica e grande organizza- zione sindacale dei lavoratori
Prosegue nel contempo il dia- logo tra comunisM e cattolici malgrado gli esorcismi democri- stiani e della stampa padro- nate. In - questa situaziane — ha aggiunto Longo — noi co- I munisti conb'amo perche sianw I diversi da tutti gli altri par- f titi, perch6 siamo un partito [ di classe: il partito dell'a'lean- , za della classe operaia con tutte
le forze lavoratrici e demo- crat iche.
L'AFFARE SIFAR - II pro- cesso al SFAR ha ehiamato in causa precise responsabilita po- litiche dei singoli minlstri e del governo nel suo insieme. II SIFAR e andato oltre i suoi compiti istituzionali schedan^o migliaia di dttadini italiani che per nessuna ragione pote\*aoo snteressare la difesa di segreti rrrilitari. Si e parlato di cdege- nerazione* del SIFAR — ha affermato Longo — ma come pud essere successo all'insapu- ta del ministro della Difesa.
del presidente del Consiglio e del governo? O vi e stata re- sponsabilita diretta da parte di tali organism! o la piu cla- morosa inettitudine. NelTuno o nell'altro caso la conclusione e che ci si trova davanti alia indegnita per col pa e per inca- pacita a ricoprire le cariche occupate. E processo in corso a Roma costituisce infatti un grave atto di accusa nei con- front i del ministro Tremelloni e contro i governanti. Quando la questione venne posta alia Camera e>si respinsero la co- stituzione di una comrrrissiorie porlamentare d'inchiesta con speciose motivazioni. I fatti rivelati al processo indkano intanto che nulla di ser.o e stato fatto per prevenire ini- ziative autontarie. II processo in COT50 ha rivelato che sono stati compiuti in alto loco atti prelfminari. con l'impiego del- rArma dei carabinieri con I'in- tento di attaccarc la Repubblica.
la Costituzione. la hberta dei cittadjni e 0 Parlamento ita- h'ano. Quo^ti fatti sono di una estrema gravita e vi si riscon- trano glj estremi di gravissime xiolazioni del drritti e delle li- berta dei cittadini. E non si tratta di tHazioni — ha detto Longo — si tratta di p-ea*e deposizioni fatte sotto il VVKOIO
del giuramento da a!ti ufiTcialj deD'esercito e della stessa Ar-
ma dei carabinieri. che aveva.
no mandato di fare quanto han no denunciato. Mandato da chi?
A questa dornanda non <olo n tribunale di Roma ma anche il Parlamento italiano deve ri- spondere. Per questa risposta il Parlamento deve norronare
— ha ribadito Longo — una sua comrnissione d'inchiesta. QuaJo-
ra la maggioraraa intends re- spingere tale proposta. cid ma- nifestera. piu gravemente che nel recente passato. una co- sciente omerta. oomplicita e r e sponsabuita m tutto laffare del SIFAR e del commotio del 1964.
Se la DC e cod sicj-a dell'ope- rato dei suo-: uomini (Taviani si e dich>arato pronto ad AS<U- mersi per Faffare del SIFAR tutte le sue responsabilita). per- che essa impone tanta omerta ai suoi alleati al governo? La conclusione e che la faccenda del SIFAR non e awenuta al'a nsaputa di certi dirigenti d e mocristiani. Non e possibile che Ton. Ta\-iani. tuttora nrnistro degli Intemi. non abbia saputo nien-'e di quanto si architettava.
I^a dichiarazione < io non e'ero o s e e'ero donnrvo>. non pud assolvere ne Andreotti. ne Ta- viani. n* i mirnstri deU'epoca.
ne la Democrazia cristiina in nome della quale i suoi mini- stri pmriano ed agiscono.
Marco March«tti
Documento conclusivo della quarta
conferenza operaia
M
ilium ili nperai iluliuui hanno preso parte ne- gli ulliini due anni a fnrli o ample a/ionl slndarali e pnlilii-he. Migliaia di nsiem- hire ili fubhrlra. di in- iliiesle. di rererenduui linn- no prep.ii.iid in mito il I'ae.^e run una consultimo- ne di niaiea che coslituisre un grande ciempiu ill ope- rant© democraila la IVConferen/u operaia del PCI, roncluia a Torino il 10 (licrmhre.
I'n liraminatirn alto ili areusa elic coin voice le re-
spoiisaliililn pollliclie del cenlro - sinistra si-aiuriice ilnlla esperienza dei lu\orn- lori. Inlensilicaiione dei riinii dl l.ivoro oltre ngnl lollerahiliia, conleniiiieiilii dei sulari a li\elli incoiil- puliliili uni un niiiiiino ili l)enes*ere. dispre//n delle mirme di lutein dellu .XJIII-
le. mullipliciuiono ilelle ore di Blniordiniirio, sfrul- lamenlo nilnnrile, innrlili- ra/lone- delle i|iinlii1elie ile-
?li nperai e delle rnparitii del teeniei. nppropria7inne ili iii^enli alii|imle snl.iria.
li in eamliio di pen<ioni in- feriori ad un niinimu \ i . tale, vinlazione del dirilti sinilncali e politic!: quesia renltn dmnlna nelle nziendo private come in quelle puh- hliehe, alleiuiata solo dove la forza sindncale c politica dei lavoratori rience ad operare alcune eonquixle.
Questa realta conlrnsla eon le immagini nllimi«li- che della ripresa economi- ca in alto. (I capiialismo monopolistic!! ritena in quesia fuse alti prnfitli ed efficienza aziendole con forme di sfrntlamento die coslringonn i lavoratori a sofTcren/e incnarrabili ed il Paese alio spreco di pre- zioBe cnergie. Disoccupa- zione ed emigrazione, in- fnrluni ed eepulsionr dalle . fabbriche di lavoratori pre-
; cocemenle^ inveccliiati. « i - • genze aisisten/iali sempre piu vaster questo e il co- sto sneiale aoppnrtalo dalla collellivita a vantaggin del profitiu capilalislico. Lo svi- luppo economico cnmples- sivo, il progresso lecniro.
I'ulilizcarinne rationale del- le risorse del Paese. il man- tenimenlo stesso di un re- gime democratico rischiano di essere comprome«?i da questa situazione. che enn- trasta con ie conquiste uma- ne. politiche e sociali vo- lute dalla resistenza operaia e popolare al fascismo.
Y a possihilila di inver-
*J tire questa tendenza malgrado le difTirili conili- zioni create dalla divisione dei partiti operai. e oagi leslimoniala dal forte opi- nio di Inlla die esiste nel- le fabbriche, dalle grand!
lotte rivemlicalive die han- no permesso di ronlenere e respinpere le punte piu odio5e deH'niTen<i\a pndro.
nale r povemaliva. dai no- te* nli progre.«i drll'unila sindacale e dal manifeslar- si di forme nuove di nnila politica fra i lavoratori. dal- la critics al rapilalismo che snrge nel movimento operaio caltoliro. dall'in- gresso nelPazinne di nuo- ve generation! di combat- lenli per il Snrialismo
Mentre le rlas«i dnmi- nanti puntano anl distaero dei lavoratori dalla politi-
ca. mentre la DC l.imenla il solco tra ili essa e le gioiani generuzioni, la IN Conferenra operaia del PCI ha (limoslrnio — con la hirga parlecipazinne di gio- vani operai e con I'nccre- , sciiila forza del Partito nel- le falihriclie — che i comii- nisli hanno i-nntra<t|alo con efflcari.i quelle lendenxe.
manteniilo alia clause ope- raia la Mia nulnnomi.i poli- tica, aperlo nuo\e \ i e alia unita dei lavoralmi.
Le riforme soriali, il pro.
Kresio ei-onnmico. lo »\i- luppo della democrazia ed il rinnin jmenlo dello Sta- tu devono avere come ba- se e ciimc fine il muiameii- to della condi/ione umana nelle faliliriihe e nelle cam- pagne. Oiiestn de\c essere roltielli\o iliiliiar.ilo di oeni fur/.i pidilira, ehe M»»lij essere demoiraliea e na/ionale. II |»CI pone la sua grande itryuuizzazionu al aer\i7iii di qiicrla can- sa, elii.una la da-se ope- raia a lro\uie per prima in
«e «ile>»a, nella piu ^alila unita .-tml.ir.ilf e p.tliljca.
nel piu MI Mo colle^jiuen- lo con iinii i lavtiraiori. le fone per una con) ro lien- siva the modifichi gli gchie- ranienli polilici e ponga li- ne alio sfruttamrnto ilelle classi lavoratrici. II PCI chiama gli operai, partico- larmente i giovani, ad «t- cre*cere le file dei combat- lenli. a crcare in opni luo- go di Iavoro una celluhi •»
una Sezione come o\an- guardia pcrnmneiite di un vnsio nio\iuienlo di mas- sa che sia capjre di ae- cregcere il peso depli ope- rai nella \ila del Paese.
L':;
inipegno fondamenlale dei comunisti e ogpi piu rite mai rivolto ad ne- crescere il potere dei la\o- ratori nella fubhrira. nella.socielu. nello Stato. I'«i sanno quanto cir> cia ililTi- cile, ma sanno anche die cio rappresenla la condi/io- ne neces«aria ed irrinuncia- bile per il progresso emtio.
mico, lociale e ciiile di tutto il Paese.
Ail un secolo dalla pub- lilirazione del Capitate, lo sfriillamentn analizzatn da Mars ha mulaio talora le sue forme mai la sua so- stanza disuinana. A 50 anni dalla villoriosn Itivuliizione d'Ollobre, la cla«$c operaia ha pero mostralo di poter- si emanciparc, ed ha mo.
strain die cio sipnifica pro- gresso di tutta la focieta.
II movimento rivoluziona- rio si eslendr in opni con- linenle. ed il tentativo ili arrealarne il corso con ag- pre««inni tmperialislidie — come nel Vietnam — e de- slinato alia sconfitta per la azione congiunla del mo- vimento di liherazione del popoli. dei lavoratori dei Paesi capitalistic!. desli Stall sorinli«li e drlle forze di pace di lullo il mondo.
Per un*llalia che operi per la pace, per una so- cieta die esalli il Iavoro umanii. per sconfiggere i padroni e la democrazia criitiana, per I'unita dei la- voratori, per la democrazia ed il sorialismo. avanti al Iavoro ed alia Inlla. soiio le glorio«e handiere del Partito di Gramsci e di Toglialti.
E' stato firmato ieri
Accordo fra Sicilia e Algeria per il metano
Dalla nostra redazioae
PALERMO. 13 1 presidenti dell'Ente chimico minerano della regione Sicilia- ns (EMS) e dell Ente di stato algenno per gli idrocarbun (So- natrach) hanno firmato stamane a Palermo 1'atto costitu'ivo del- ta societa siculo-a^enna So- nems per lo studio delle concre te possibilita di trasporto e for- nitura di metano. dalTAfnca alia Siciba e aU'Ilaba mendio- nale. Era presente, a aottoli- neare rimportanza dell'accordo I'ambasciatore algerino a Roma signor Ait ChaalaL
L'accordo segna la positiva conclusione di trattive. durate alcuni mesi, awiate dali'EMS — come ha ricordato stamane il suo presidente Verzotto — per prowedere al fabbisogno ener getico conseguente ali'awio del proprio programma di sfrutta mento uidustnale delle risorse del sottosuok) sicillano.
U presidente ed arnmtnlstrato- re deletato della Sooatrach.
Ahmed Ghozali tubfto dopo la firma dell'atto ha manifestato
I'opinione che ancor prima della scadenza dei due anni. la societa di studi potra cedere il pasao ad una societa operativa.
«I] gas algenno — egli ha detto — amva gia m Inghilter- ra e in Francia (con quest ulti- ma abbiamo appena concluso un accordo per la fornitura di tre miliardi e mezzo di mc di me- tano aH'anno) a condizion! e a prezzi perfettamente competiti- vi. Se gia questo awienc a cen- tinaia di chilomctn a nord della Sicilta. tanto piu 11 gas algenno potra giungere a voi a condi- zion! economiche » (e la Sonems dovra appunto studiare tra 1'al- tro se il mezzo di trasporto piu convenient e sia un ponte d! m e taniere o un metanodotto sot- tomarino)
Com'e noto. I'eventuale cessio- ne di metano algenno all'Italia non influira sulla sorte di ana- logue importazioni da altri paaat (i'Unione Sovietica, per esem- pio). essendo la richiesta rtalia- na ancora superiore alle attuali forniture.