Economia del
Capitale Umano
(Istruzione e mercato del
lavoro – Note – 3 – Brucchi)
prof. Maurizio Pugno
Università di Cassino
Università di Cassino Economia e Commercio
Anno Accademico 2020/2021
Rendimento dell’istruzione
Il reddito prospettivo è (I= β S),
dove β è il rendimento atteso di una unità (anno) di istruzione.
Come può essere calcolato β sulla base delle informazioni correnti?
Risposta:
- modello generale semplificato,
- equazione di stima (Mincer).
Modello del rendimento ( β ) dell’istruzione
Ipotesi:
- 2 individui rappresentativi (con abilità media): uno si istruisce, l’altro no;
- 2 periodi di vita:
-- istruzione + lavoro (primo individuo) -- sempre lavoro (secondo individuo) - si ignora:
-- la probabilità di trovare lavoro,
-- di trovarlo adeguato al proprio titolo di studio,
-- l’incremento di reddito lungo la carriera lavorativa.
Modello del rendimento dell’istruzione: grafico
Individuo che lavora sempre.
W1 0
Reddito individuale
tempo
I° periodo II° periodo
Modello del rendimento dell’istruzione:
grafico
Individuo che studia (I°periodo) e lavora (II°periodo)
-γ
W2
0
Reddito individuale
tempo
I° periodo II° periodo γ = costo diretto
totale dell’istruzione
Modello del rendimento dell’istruzione: grafico
Confronto tra il reddito dei due individui
-γ W1
W2
0
Reddito individuale
tempo
I° periodo II° periodo I1
I2 I = reddito
prospettivo differenziale
Rendimento dell’istruzione: formula
Valore Presente Scontato β = rendimento
1/(1+β) = fattore di sconto
-γ W1
W2
0
Reddito individuale
tempo
I° periodo II° periodo I1
I2
I2 – I1
VPS = --- – (γ + I1) 1 + β
costo-opportunità per il secondo individuo
Rendimento dell’istruzione: grafico
Caso più verosimile, ma concettualmente uguale
-γ W1
W2
0
Reddito individuale
tempo
I° periodo II° periodo I1
I2 costo-opportunità
per il secondo individuo
Rendimento dell’istruzione: formula
Se VPS>0, tutti studierebbero.
VPS=0 è la condizione di indifferenza che separa i due percorsi di vita.
Da questa condizione si ricava il rendimento medio dell’istruzione:
I2 – I1
VPS = --- – (γ + I1) 1 + β
I2 – I1
β = --- – 1 tasso di rendimento del percorso con
γ + I1 istruzione
Stima del rendimento dell’istruzione
Generalizzando a diversi periodi e tenendo conto
della eterogeneità della popolazione, si può adottare una stima diretta di β:
Sia: logW=α+β(anni di studio)+χ(età)+δ(genere)+…+ε dove α,β,χ,δ sono il peso di ciascuna caratteristica nel determinare la retribuzione W,
ε cattura le altre caratteristiche casuali.
Questi coefficienti possono essere stimati
econometricamente usando un campione di individui diversi per ciascuna caratteristica.
Stima del rendimento dell’istruzione
Selezionando due individui in tutto uguali ad
eccezione dell’istruzione, si può stimare il contributo dell’istruzione al reddito (equazione di Mincer):
logWi – logWj = β(Si – Sj) + (εi – εj)
dove β è la stima del rendimento del differenziale d’istruzione,
(εi – εj) indica il differenziale casuale
logWi–logWj = log(Wi/Wj)= log[1+(Wi–Wj)/Wj]= circa a (Wi–Wj)/Wj
quindi β ci dice quanto un anno d’istruzione aumenta il reddito in %.
Esempi di rendimenti dell’istruzione
13,4%
Tutti Africa sub-
sahariana
7,7%
donne
6,2%
uomini Italia
7,9%
donne
7,2%
uomini Europa
Rendimento
medio (anni ’90) Genere
Commenti alla tabella
Il rendimento dell’istruzione è consistente.
L’Italia ha un rendimento minore rispetto all’Europa.
Il rendimento per le donne è superiore rispetto a quello per gli uomini.
In Africa il rendimento è più alto perché il livello medio dell’istruzione è molto più basso. Questo mette in evidenza il principio rendimento
(marginale) decrescente.
Rendimento privato
Il rendimento privato tiene conto dei costi diretti e indiretti e dei benefici (reddito) che entrano nel bilancio dell’individuo.
Ma dovrebbero essere conteggiati anche:
- la migliore salute,
- le maggiori opzioni che si rendono disponibili, - il maggior benessere soggettivo.
Il calcolo del rendimento privato è solitamente sottostimato.
Rendimento sociale
Il rendimento sociale tiene conto dei costi e benefici privati e inoltre:
- i costi pubblici dell’istruzione (consistenti), - maggiori entrate per il maggior reddito.
Dovrebbero essere conteggiati anche:
- la maggiore crescita economica, - la minore criminalità,
- il maggiore capitale sociale o civico.
Il calcolo del rendimento sociale è solitamente inferiore a quello del rendimento privato.
Il calcolo del rendimento sociale è solitamente sottostimato.
Qualità del processo formativo
L’istruzione può essere più o meno efficiente nel contribuire al capitale umano. Quindi l’ipotesi S=H va rivista.
La qualità del processo formativo è dovuto a:
- la quantità di risorse impiegate:
-- alunni per docente, -- spesa per alunno,
-- stipendio dei docenti,
-- tempo impiegato dai docenti;
- fonti di finanziamento, se privato o pubblico (tanto maggiori sono le esternalità quanto maggiore
’istruzione dovrebbe essere pubblica).
Qualità del processo formativo (cont)
La qualità del processo formativo è anche dovuto a:
- ambiente culturale famigliare,
- interazione con i pari (d’età, di scuola, ecc.) - capitale sociale:
-- quartiere, -- città,
-- religione,
- gestione e organizzazione delle lezioni/esami/
ecc.
Addestramento professionale
L’istruzione scolastica ed universitaria fornisce molte competenze generali e poche specifiche, che invece sono necessarie sul posto di lavoro.
I posti di lavoro sono infatti infinitamente più diversificati dei curricula di studio.
Chi deve pagare il costo dell’addestramento professionale che accompagna l’istruzione (formale) fino al posto di lavoro?
Capitale umano generico
Si dice capitale umano generico quando questo è sostituibile tra imprese.
In concorrenza perfetta nessuna impresa si accollerà il costo dell’addestramento
professionale, e tenderà a scaricarlo sulle altre.
Il motivo è che, una volta addestrato, il
lavoratore può utilizzare le competenze così acquisite per lavorare altrove.
Questa esternalità porterà al sottoinvestimento nell’addestramento professionale.
L’intervento pubblico sarebbe così necessario.
Capitale umano specifico
Si dice capitale umano specifico quando questo può essere utilizzato da un’impresa ma non
dalle altre.
In tal caso, l’investimento in addestramento
professionale è conveniente per le imprese. Anzi crea un effetto ‘affiliazione’ dei lavoratori
all’impresa.
L’investimento è quindi privato e non è necessario l’intervento pubblico.
Tuttavia, è frequente la richiesta delle imprese al settore pubblico di accollarsi l’addestramento
professionale anche quando è specifico.
Capitale umano generico e specifico per i lavoratori
La formazione di capitale umano specifica ha i seguenti vantaggi per i lavoratori:
- maggior probabilità di trovare lavoro nella prima fase della vita professionale,
- e di trovare lavori più adeguati alle proprie comepetenze.
Ed i seguenti svantaggi:
- minore probabilità di trovare lavoro se lo perdono, - maggiore difficoltà a mantenere il passo con le innovazioni tecnologiche utilizzate dalle imprese.