NARRATIVA
Editore: ABBOT Pagine: 120 Formato: 10×17 Prezzo: 10.00 € Pubblicazione: 27/01/2022 ISBN: 9791280072054
IL PORTO DI MARSIGLIA
di Albert Londres
Albert Londres è un curioso vagabondo tra le strade di Marsiglia, ma è soprattutto il porto che lo attira: una moltitudine di persone, merci, colori, odori, rumori. Marinai, avventurieri, criminali e sventurati compongono un caleidoscopio di umanità e sofferenza. C’è chi attende l’imbarco per mete lontanissime, chi passa per le bettole della città vecchia, chi vive di espedienti. Tanti fuggono dalla guerra e dalla fame. Quasi con il piglio dell’etnologo, Londres disseziona e racconta i mestieri del porto, dai più comuni ai più stravaganti. Il lavoro – innanzitutto il lavoro nero – è il grande orchestratore dei giorni e delle notti. E prodotti come il caffè fanno giri insensati per i mari dei cinque continenti. Racconto di un mondo in apparenza consegnato al passato, Il porto di Marsiglia è un testo di impressionante attualità.
L'AUTORE
Albert Londres, nato a Vichy nel 1884, deve la sua celebrità a corrispondenze memorabili e straordinari resoconti di viaggio. Inviato al fronte nella grande guerra e testimone diretto dei primi passi della Russia postrivoluzionaria, con le leggendarie cronache dal Tour de France è stato anche un precursore del racconto sportivo d’autore. Condusse inchieste appassionate sui condannati ai lavori forzati nei penitenziari d’oltremare, sulla condizione disumana degli internati nei manicomi francesi e sulla brutalità della dominazione coloniale.
Morì a quarantasette anni nell’incendio del transatlantico con cui rientrava dalla Cina al termine di una missione rimasta misteriosa.
Traduzione di Davide Callegaro.
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Distribuzione INTERSCIENZE
NARRATIVA
Editore: ABBOT Pagine: 244 Formato: 13×19 Prezzo: 16.00 € Pubblicazione: 01/07/2021 ISBN: 9791280072047
FRONTI E FRONTIERE
di Joyce Lussu
“Fronti e frontiere nella sua versione originale è non solo una preziosa testimonianza storica, ma quasi un manuale pratico di resistenza.” - Jennifer Guerra
Una storia d’amore e un conflitto mondiale; odissea in un continente devastato che vede la protagonista Joyce e – a tratti – il marito Emilio Lussu in una continua fuga, cambi d’identità e incontri miracolosi. Ogni capitolo del libro ha per titolo il nome di un personaggio femminile: un tributo alle donne che hanno incrociato il cammino di Joyce e l’hanno accolta, aiutata – e salvata. Fuori dai confini italiani si organizzano le attività dell’antifascismo:
passaporti falsi, nascondigli, contrattazioni con la polizia di diversi paesi; la coppia prepara il terreno per la rivoluzione, ma il futuro è incertissimo. Un racconto in presa diretta, luce sul groviglio di umanità che ha lottato dalle retrovie, un necessario esercizio della memoria da parte di una donna che ha combattuto la guerra degli uomini.
L'AUTORE
Joyce Lussu (1912-1998) è stata una partigiana, scrittrice, traduttrice e poetessa italiana, capitano nelle brigate Giustizia e Libertà e medaglia d’argento al valor militare. Fu una giramondo, sempre attiva sul fronte del pacifismo e del postcolonialismo. Vicina a tutti i popoli oppressi, come i curdi per i quali si è spesa molto alla fine dei suoi anni, è riuscita a trasformare la sua vita in una lotta costante per la libertà.
Prefazione di Jennifer Guerra.
979-12-80072-04-7
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NARRATIVA
Editore: ABBOT Pagine: 112 Formato: 10×17 Prezzo: 10.00 € Pubblicazione: 15/04/2021 ISBN: 9791280072030
I PIANTI DELLA LIBERAZIONE
di Bruno Fonzi
“Fonzi ci racconta il portato psichico che di generazione in generazione viene trasmesso in eredità da un universo maschile italiano, che cerca di scampare a ogni tentativo di
affrontare una messa in discussione o una crisi.” - Christian Raimo
Una Roma sguaiata e alla fame, da poco liberata dagli americani e ancora sfigurata da vent’anni di regime, fa da quinta all’irresistibile racconto di una giornata nella vita del commendator Mastroluongo, «capodivisione al ministero», marito-padre tormentato e sospettoso di ogni cambiamento. Un funerale rocambolesco, l’assedio di un usciere che fa affari con la borsa nera, l’inopinata risoluzione di varcare l’ingresso del banco dei pegni prefigurano un finale cupo e inesorabile, finché un incontro fortuito apre al protagonista le porte di una casa incantata e ricca di sorprese. I pianti della liberazione uscì per la prima volta nella raccolta Un duello sotto il fascismo, pubblicata da Einaudi nel 1961.
L'AUTORE
Bruno Fonzi (1914-1976), maceratese di nascita, ha trascorso la sua vita – scrivendo, traducendo e curando libri – tra Torino e Roma, città dove collaborò con «Il mondo» di Pannunzio. Ha prestato la sua voce colta e originale a grandi nomi della letteratura anglofona e francofona. Oltre ai racconti, ha scritto i romanzi Il maligno (1964) e Tennis (1973).
Postfazione di Christian Raimo.
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Distribuzione INTERSCIENZE
NARRATIVA
Editore: ABBOT Pagine: 256 Formato: 13×19 Prezzo: 16.00 € Pubblicazione: 03/12/2020 ISBN: 9791280072023
LA TUTA GIALLA
di Nordio Zorzenon
“La tuta gialla è una sorprendente scoperta, un libro corporale dove la condizione operaia diventa condizione umana tout court.” - Angelo Ferracuti
In una piccola città di confine ai piedi del Carso si fanno visibili i primi segni del miracolo economico. Sandro, giovane operaio in un grande cantiere navale, vive con la moglie Fausta nell’unico quartiere risparmiato dall’ombra delle gru che sovrastano le carene in costruzione. Il suo tempo è diviso tra i turni massacranti nelle stive e le serate al Bunker, l’osteria dove ci si ritrova dopo il lavoro. Ammira i suoi compagni, è ben voluto da tutti: un gruppo eterogeneo ma affiatato di personaggi straordinari e ferrigni; molti hanno combattuto in guerra e nella Resistenza. Una routine che si interrompe bruscamente quando Paolicchi – tornato ai posti di comando dopo essere stato nel ventennio un ardente fascista – convoca Sandro nel suo ufficio per comunicargli una decisione che gli cambierà la vita. La tuta gialla è una storia di disincanto, un racconto intenso, ma scanzonato e privo di retorica, uscito per la prima volta nel 1971 e tradotto quattro anni dopo in russo da Progress.
L'AUTORE
Nordio Zorzenon è nato a Redipuglia nel 1934. Dopo il diploma in costruzione navale è entrato nel cantiere di Monfalcone – città dove oggi vive – lavorando nelle officine e sugli scali. Nell’industria cantieristica ha trascorso quarant’anni, prima «sotto le gru» e poi nell’ufficio pubbliche relazioni di Fincantieri. Ha collaborato con la Rai e nel 2003 è uscito per l’editore Manni Bonbaso, raccolta di racconti brevi e ritratti.
Prefazione di Angelo Ferracuti.
979-12-80072-02-3
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NARRATIVA
Editore: ABBOT Pagine: 120 Formato: 13×19 Prezzo: 13.00 € Pubblicazione: 25/05/2020 ISBN: 9791280072009
GIORNALE DEI LAVORI
di Paolo Barbaro
“Giornale dei lavori racconta, senza sconti né sentimentalismi, la tragica contraddizione della tecnologia.” - Giovanni Montanaro
“Paolo Barbaro è, con Primo Levi, uno dei pochissimi scrittori, che abbiano portato alla nostra letteratura il contributo della loro esperienza di tecnici. Non è una questione di contenuti ma di un modo di vedere, di un metodo conoscitivo, di uno stile.” - Ernesto
Ferrero
Gallerie, esplosioni, trincee; presenze fantasmagoriche nei cunicoli tra gli scoppi delle mine; donne vestite di nero; operai caduti sotto le macerie. Non è l’ultima guerra, ancora incastrata nella memoria locale, ma la nuova civiltà che avanza sotto forma di “grande opera” in una valle santuario dell’oscurità:
il Canale del Piombo. Sullo sfondo della diga in costruzione, miracolo dell’idraulica, si muovono sfocate figure umane, sfiancate dal demone della velocità. La natura è nemico giurato, in nome del progresso: all’alluvione di cemento tiene testa l’acqua che si insinua nel ventre della montagna. L’io narrante, che ha partecipato alla progettazione dell’opera e ne segue il cantiere, compila un diario essenziale e partecipe. Giornale dei lavori fu pubblicato nel 1966 da Einaudi grazie al sostegno entusiastico di Italo Calvino.
L'AUTORE
Paolo Barbaro è il nome con cui l’ingegnere Ennio Gallo (1922-2014) firmava per riserbo il suo lavoro di scrittore. Solo nel 1976, dieci anni dopo Giornale dei lavori, se ne scoprì l’identità grazie alla prima fotografia apparsa sulla stampa per l’inclusione nella cinquina del premio Campiello. Il rapporto dell’uomo con la natura e con l’ambiente, l’attenzione per un’umanità marginale e periferica, la passione sofferta per Venezia ispirano un’opera che, sorretta dalla scabra esattezza del linguaggio, ha appassionato i lettori anche fuori dei confini italiani.
Prefazione di Giovanni Montanaro
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Distribuzione INTERSCIENZE
NARRATIVA
Editore: ABBOT Pagine: 176 Formato: 13×19 Prezzo: 15.00 € Pubblicazione: 25/05/2020 ISBN: 9791280072016
IL MONDO Ã UNA PRIGIONE
di Guglielmo Petroni
“Il mondo è una prigione – considerato da Camilleri, insieme a La condizione umana di Malraux uno dei due libri più importanti per la propria formazione umana – è un piccolo gioiello che merita, oggi forse ancor di più che nel passato, di essere letto e meditato.” -
«Robinson» - Michela Marzano
“Il mondo è una prigione mira più alto di un semplice diario: è un’opera quasi filosofica, una meditazione sul vivere a partire da una esperienza storicamente ben determinata.” -
«il venerdì» - Paolo Mauri
“È il carattere a suo modo astorico, di lontananza dalle cronache di guerra, dagli approcci più o meno volontariamente didattici o dalle narrazioni ideologicamente cariche, a rendere
Il mondo è una prigione un libro unico nel suo filone.” - Vanni Santoni
“L’introverso, l’onesto, il radicale Petroni vuol rispondere a una necessità intima che è anche, per lui e nella nostra visione, oggi, guardare le cose in faccia, non mentire, e non
mentire a sé stessi è ancora più importante che non mentire al mondo.” - Goffredo Fofi
Scritto nel 1945, a guerra non ancora finita, il libro di Guglielmo Petroni racconta i trentatré giorni di prigionia trascorsi dall’autore nelle mani degli aguzzini nazifascisti tra il 3 maggio e il 4 giugno 1944. Annoverato tra i capolavori della letteratura resistenziale, Il mondo è una prigione è in realtà un classico senza aggettivi, un testo che continua a parlare ai lettori di oggi con la stessa forza che colpì chi lo ebbe tra le mani quando uscì, per la prima volta in volume, nel 1949.
L'AUTORE
Guglielmo Petroni (1911-1993) si dedicò negli anni giovanili a Lucca alla pittura e alla poesia – forme d’arte che ispirarono al suo lavoro di narratore una prosa limpida e disadorna. Ricevette una forte impronta anche dal circolo fiorentino di «Solaria», dove incontrò Elio Vittorini, Eugenio Montale e Aldo Palazzeschi. Vinse il Premio Strega nel 1974 con La morte del fiume.
Prefazione di Goffredo Fofi.
Con una nota di Giorgio Patrizi.
979-12-80072-01-6
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