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Academic year: 2021

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Il Progetto:

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5. Il progetto di recupero urbanistico

5.1 Analisi delle problematiche della zona

I problemi principali che investono il quartiere di San Giusto e San Marco possono essere individuati negli scarsi collegamenti esistenti tra la zona e il resto della città, nel forte carico urbanistico e ambientale a cui è sottoposto il quartiere e nella quasi totale mancanza di dotazione di spazi pubblici attrezzati e di parcheggi.

Come riscontriamo anche da Regolamento Urbanistico:

“Alla forte infrastrutturazione esterna all’area non corrisponde una sufficiente dotazione viaria del quartiere. Molte strade sono di sezione ridotta e non soddisfano le attuali esigenze. La mancanza di parcheggi, le strade cieche e l’ostruzione dei collegamenti pedonali interni all’abitato, hanno suggerito una modifica ed un incremento del sistema delle relazioni in riferimento anche alla mobilità pedonale e ciclabile. Un problema centrale è quello dei parcheggi, la cui carenza si ripercuote sulla qualità dell’intero quartiere. Lo scarso valore di buona parte delle aree pertinenziali della zona è infatti attribuibile al mancato soddisfacimento di questa necessità nelle aree pubbliche. Bisogna sottolineare però che una buona riorganizzazione delle aree private migliorerebbe molto la situazione sia da un punto di vista estetico che sotto il profilo funzionale. La dotazione di parcheggi rimane comunque molto bassa, per questo si è cercato di risolvere il problema individuando diverse zone sparse per l’intero quartiere da destinare a tale scopo”.

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5.2 La proposta progettuale

In risposta alle esigenze dettate dalla presenza di servizi pubblici e privati si è cercato di localizzare un’area parcheggio che per dimensioni e posizione potesse soddisfare le necessità dell’intero quartiere. Il parcheggio, sarà posto in sostituzione di quello esistente in Via Da Morrona e verrà realizzato interrato. L’area soprastante il parcheggio, destinata a parco urbano, sarà importante da un punto di vista ecologico e ambientale in quanto costituisce un importante cuneo verde all’interno del costruito e un sistema continuo di aree gioco e aree per la ricreatività e il tempo libero. Per queste motivazioni si è quindi preferito un parcheggio sotterraneo per potere ricavare al di sopra un’area verde "pensile" attrezzata.

Dopo aver elaborato la proposta per un parcheggio interrato con parco urbano soprastante, abbiamo proseguito la progettazione lungo Via Da Morrona inserendo tre nuove unità residenziali a completamento delle tre esistenti, (cercando inoltre di risistemare gli accessi e relativi parcheggi pertinenziali), e inserendo un nuovo supermarket in sostituzione di quello esistente.

Il Piano di Recupero è proseguito in direzione ovest della zona di progetto con la totale demolizione delle strutture di proprietà delle Ferrovie dello Stato in quanto in totale disuso e in stato di fatiscenza.

Per quanto riguarda la viabilità si è previsto l’inserimento di una nuova arteria che dalla prima rotonda in prossimità della passerella di San Giusto arriva fino alla Via dei Cappuccini. In questa nuova zona sono stati previste tre nuove unità residenziali planimetricamente simili alle già esistenti “abitazioni dei ferrovieri”, un nuovo asilo necessario a coprire la richiesta del quartiere, nonché quella dovuta all’incremento di popolazione derivante dalle nuove unità residenziali e infine abbiamo deciso di dare continuità al parco urbano anche in questa zona, parco urbano che quindi costeggerà tutta la zona della ferrovia (TAVOLA 3B).

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5.3 La Scuola Materna – Centro per l’ Infanzia 5.3.1 Introduzione

La forma prevista per il nuovo asilo è un quadrilatero di forma irregolare, si è deciso di optare per un’architettura forte e compatta, che coinvolge contemporaneamente interno ed esterno, edificio e spazio naturale. Le distanze dai confini sui quattro lati sono state il primo vincolo che ha dato limiti e fisionomia all’edificio: le linee risultanti indirizzano il progetto verso un impianto chiuso e protetto, ma con ampie visuali aperte sull’esterno e un rapporto con le aree verdi che mira ad includere in un unico gesto architettonico l’edificio scolastico vero e proprio e la porzione di territorio che avvolge. I quattro lati che circondano il “chiostro” sono costituiti “ ali” in cui si concentrano tutte le funzioni didattiche. Innanzitutto, la semplicità dell’impianto rende funzionale il complesso, indirizzando molto chiaramente i flussi e le attività dei fruitori. In secondo luogo, la scelta di organizzare il programma attorno ad un grande spazio aperto centrale offre alla scuola un punto focale, un centro anche simbolico attorno a cui si organizza la vita dei bambini. La razionalità formale del progetto garantisce, poi, l’economicità della sua realizzazione e manutenzione. Il risultato è una scuola dalle caratteristiche spaziali multiformi e, soprattutto, flessibili.

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5.3.2 Il Progetto

Per quel che riguarda la genesi progettuale (Vedi Figura 53), partendo da un volume compatto, omogeneo, ideale per una razionale distribuzione degli spazi, con conseguente facilità di orientamento, sono stati introdotti in modo dinamico alcuni volumi aggettanti rispetto al profilo di partenza,ognuno con una sua connotazione e una sua funzionalità, differenziati ovviamente dal punto di cista dei materiali e cromatico. Si è ricercata quindi una sorta di “frammentazione” della struttura compatta di partenza per arrivare a una nuova forma, compatta si, ma ben più dinamica.

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L’ingresso sarà posto in Via Sant’ Agostino, collocata sul lato orientale dell’area, i parcheggi saranno posti sia lungo la stessa Via Sant’ Agostino che lungo la Via dei Cappuccini, lungo tale via saranno posti i parcheggi delle auto degli insegnanti e i mezzi addetti al carico-scarico di merci e della refezione TAVOLA 1D. Dall’ ingresso pedonale si accede all’atrio di ingresso, illuminato da cui si vede il chiostro interno ; nello spazio adiacente troviamo i locali destinati al personale e ai docenti, dotati di servizi igienici riservati nonché il vano scale e l’ascensore. Dall’atrio di ingresso si partono due direttrici una sulla destra e una a diritto che seguono l’andamento del quadrilatero e che portano all’area didattica vera e propria TAVOLA 2D. L’aula, intesa come cellula fondamentale dell’edificio, raccoglie in se tutte le funzioni necessarie alle attività e necessità dei bambini, esse sono dotate di un nucleo compatto all’interno del quale sono stati collegati i servizi igienici, i

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lavabi, lo spogliatoio, il deposito ed il guardaroba e tutte le sezioni affacciano sul giardino interno attraverso ampie vetrate.

Nell’ala sud-ovest verrà invece collocata la mensa con i locali annessi collegato all’area di accesso carrabile e ai parcheggi. La successione spaziale delle funzioni è stata organizzata pensando alle aule come elementi centrali della proposta collegati fra loro da veri e propri percorsi vetrati. Anche l’area della mensa, non delimitata da pareti, ma ampiamente illuminata da una grande apertura verso Via dei Cappuccini, può essere variamente utilizzata in caso di attività particolari, rappresentando un’ulteriore articolazione dello spazio vuoto, fluido e versatile. Lo spazio vuoto della mensa, come accennato, non è separato dagli altri ambienti comuni da pareti, fatto che permette ai bambini di considerare la consumazione dei pasti un’attività didattica come le altre, una fase del processo di apprendimento. L’area del refettorio è illuminata e aerata da una finestra aperta, come detto, su Via dei Cappuccini.

Tutte le aule si affacciano sul giardino e, per tutte , l’aggetto della copertura protegge l’interno da un irraggiamento solare eccessivo. L’unità didattica tipo è formata da un ingresso-spogliatoio, dai servizi igienici, dallo spazio per attività a tavolino e da quello per le attività speciali.

Tra le aree di servizio svolge un ruolo particolare il blocco della distribuzione verticale, in questo troviamo come detto il corpo scale e l’ascensore, che permettono la comunicazione diretta col piano superiore in cui troviamo i locali dedicati all’amministrazione.

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5.3.3 I Materiali

Le facciate esterne delle “zone di connessione” tra una sezione e l’altra sono tutte caratterizzate da lastre di vetro colorate Il vetro colorato può essere considerato come uno strumento di comunicazione, identità, visibilità. Queste lastre di vetro smaltato sono realizzate tramite la fusione del colore nel vetro ad alte temperature ed hanno un leggero effetto diffusore. Lo scopo è quello di segnalare la specificità di questi spazi e stimolare, accompagnare il bambino verso le varie attività. I colori scelti sono l’arancione e l’azzurro, due colori complementari fra loro: l’arancione favorisce l’attività mentale, l’operosità e la socializzazione, l’azzurro come colore rilassante e calmo.

Le tamponature delle altre parti dell’edificio, come i depositi e le aree relative all’amministrazione, sono realizzate con pannelli in calcestruzzo coibentati con materassini di lana di vetro. Il “Sistema a pannello di facciata” si compone di due strutture: una pelle in GRC (Glass Reinforced Concrete) sottoposta direttamente alle azioni derivanti dall’ambiente esterno, ed una sottostruttura metallica che ha il compito di trasferire queste azioni alla struttura portante vera e propria dell’edificio. Le connessioni tra il primo elemento in GRC e la struttura metallica, e tra quest’ultima e l’edificio, sono progettate in modo che siano permesse dilatazioni termiche o piccole deformazioni della struttura portante, evitando stati tensionali aggiuntivi non facilmente prevedibili, che possano dar luogo a fessurazioni. All’interno del pannello prefabbricato è previsto già lo strato isolante, si viene così a formare un vero tamponamento a “Cappotto” che con la semplice contro-parete in cartongesso crea un isolamento termo-acustico che unisce i vantaggi di una coibentazione ottimale legata al sempre

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più attuale problema del risparmio energetico, con un involucro di elevato impatto estetico, grazie al gioco di volumi tra lo sfondato in vetro e le forme tridimensionali in rilievo del GRC TAVOLA 3D.

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Figura

Figura 53 Genesi Progettuale
Figura 54 Organigramma delle funzioni

Riferimenti

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