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CAPITOLO 3

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Academic year: 2021

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CAPITOLO 3

 

PARAMETRI DI VALUTAZIONE 

 

DEL COMFORT E DELLA TENUTA 

 

DI STRADA

 

3.1 Introduzione 

Nei  precedenti  capitoli  sono  state  introdotte  le  problematiche  principali  delle sospensioni ed è stato sviluppato un modello matematico in grado di  descriverne  il  comportamento.  Andremo  adesso  ad  analizzare  la  problematica  del  sistema  di  controllo  per  sospensioni  semi‐attive.  In  particolare, saranno definiti i parametri di valutazione delle prestazioni di  una sospensione. 

 

3.2 Comfort vibrazionale 

L’obiettivo  principale  di  un  sistema  di  sospensioni  semi‐attive  è  il  miglioramento del comfort del pilota. Per valutare il comfort vibrazionale  bisogna prendere in esame l’accelerazione causata dalle vibrazioni stradali  (considerando  trascurabile  il  contributo  del  motore  e  degli  organi  di  trasmissione)  e  misurata  in  alcuni  punti  di  interfaccia  tra  la  moto  e  il  pilota.  

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Punti  tipici  possono  essere  le  manopole  e  il  sottosella,  come  mostrato  in  figura 3.1:    Figura 3.1 ‐ Sistema di riferimento per il calcolo del comfort vibrazionale nelle  normative prese in esame.   

A  questo  proposito  esistono  le  normative  ISO  2631‐1997  e  ISO  5349‐1986  che  forniscono  criteri  di  valutazione  della  sensibilità  del  corpo  umano  in  funzione  della  frequenza  delle  accelerazioni  a  cui  è  sottoposto,  secondo  i 

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figura3.2, mentre per accelerazioni longitudinali la condizione critica si ha  per frequenze comprese tra 1 e 2 Hz (a cui corrisponde la risonanza della  cavità  toracica  superiore  nel  moto  in  avanti/indietro  rispetto  al  bacino)  come  mostrato  in  figura  3.2  e  figura  3.3.  In  tali  figure  sono  riportate  le  curve  relative  al  limite  di  efficienza  lavorativa:  si  riporta  cioè  la  soglia  (dell’accelerazione) sopra la quale, secondo la normativa ISO, non bisogna  andare.  Il  valore  di  accelerazione  fa  riferimento  alle  soglie  di  efficienza  lavorativa e non di comfort automobilistico, ha quindi valore unicamente  nel  dare  misura  di  quali  siano  le  frequenze  a  cui  il  corpo  umano  è  più  sensibile. 

 

  Figura 3.2 ‐ Soglie di accelerazione lungo l’asse z in funzione del tempo di esposizione 

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  Figura 3.3 ‐ soglie di accelerazione lungo il piano xy in funzione del tempo di 

esposizione e della frequenza dell’accelerazione. 

Proprio  per  tenere  conto  della  diversa  sensibilità  al  variare  della  frequenza,  le  normative  di  cui  sopra  forniscono  dei  coefficienti  per  “pesare” le diverse componenti di accelerazione. 

In  particolare,  il  parametro  di  comfort  è  valuto  a  partire  dal  valore  quadratico  medio  dell’accelerazione  nei  punti  di  interesse,  precedentemente identificati, misurato nellʹintervallo temporale T in cui è  presente  la  sollecitazione;  per  la  generica  componente  i‐esima,  il  valore  r.m.s.  dell’accelerazione  a~   può  essere  ottenuto  mediante  la  seguente wi relazione: 

= 1 T ~

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caso  del  sottosella  il  parametro  di  interesse  è  orrenibile  mediante  la  seguente espressione. 

(

~

)

2

(

~

)

2

(

~

)

2 ~ wzsella z wysella y wxsella x wsella k a k a k a a = + +  

in  cui  gli  awisella

~   rappresentano  i  valori  r.m.s.  delle  accelerazioni  a  cui  è  soggetta la sella, secondo le direzioni x, y e z e ki degli opportuni pesi per  ciascuna  direzione  dell’accelerazione.  In  particolare,  nel  caso  di  persona  seduta  si  considera  kx =ky =kz =1  per  la  valutazione  del  comfort.    Per  quanto concerne la pedana si prendono come coefficienti kx =ky =0.25 e  4 . 0 = z k .    Da queste relazioni si può ottenere un coefficiente di merito chiamato VTV  (Vibration Total Value) definito dalla relazione:  2 2 ~ ~ wpedana wsella a a VTV = +  

in  cui  non  si  considera  l’influenza  dell’accelerazione  sulle  manopole,  poiché troppo influenzata dalla pressione delle mani del pilota.  

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3.3 Parametri di valutazione delle prestazioni 

Per il progetto del sistema di controllo di una sospensione semi‐attina, che  verrà affrontato nel prossimo capitolo, risulta di fondamentale importanza  andare  a  definire  dei  parametri,  calcolabili  sul  modello  analitico  della  sospensione, che ne misurino le sue prestazioni; oltre al comfort, illustrato  in precedenza, l’altro parametro di interesse è la tenuta di strada.     3.3.1 Il comfort    Figura 3.4 ‐ Modello quarter car di una sospensione semi‐attiva.   

Per  la  valutazione  del  comfort  si  fa  riferimento  a  quanto  detto  nel  paragrafo  3.2.  Poiché  si  utilizza  un  modello  quarter  car  si  terrà  conto  unicamente dell’accelerazione della massa sospesa m2 andando a definire 

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3.3.2 La tenuta di strada 

La  seconda  grandezza  che  riveste  importanza  per  valutare  una  sospensione è la tenuta di strada o forza di aderenza. La forza di aderenza  è definita come:  ) ( * 1 0 1 y y k FRH = − Δ

 

Per come è stato descritto il sistema (capitolo 2) tale forza rappresenta, in  realtà,  nelle  nostre  simulazioni  la  variazione  della  forza  di  aderenza  rispetto all’equilibrio statico. 

Il  valore  ottimale  di ΔFRH  è  zero:  qualsiasi  aumento  o  diminuzione  della  forza  di  contatto  ruota‐asfalto  è  considerata  negativa  in  quanto  tende  a  scomporre la moto.  L’indice di prestazione che andremo a valutare sarà quindi il seguente:  

= − • = τ τ 0 2 0 1 ) ( 1 t RMS dt y y RH

 

Si  noti  che  ogni  variazione  della  forza  di  aderenza,  a  rigore,  è  definita  come  ΔFRH =k1*(y1 −y0),  considerando  che  k1  è  costante  (dipende  dal  sistema ruota‐asfalto) e che a noi interessa comparare sistemi di controllo  applicati allo stesso sistema si può non considerare tale costante.  

   

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