U
NIVERSITÀ DI
P
ISA
Facoltà di Lettere e Filosofia
Laurea Specialistica in Lingue e Culture del Vicino e Medio
Oriente
- Egittologia -
Le tombe amarniane della necropoli
tebana
Tesi di laurea magistrale
Daniele Salvoldi
M. 302847
R
ELATOREChiar.mo Prof. Marilina Betrò
Egittologia
“Poiché mentre la misura che gli uomini stabiliscono per ogni dio è colma, quella
per l’Aten trabocca”
Tomba di Parennefer (TT 188)
“Possa io respirare il dolce soffio del vento del Nord. Possa io contemplare la tua
perfezione al mattino. Il mio desiderio è di sentire la tua dolce voce che esce dalla tua bocca, che siano ringiovanite le mie membra per mezzo del tuo amore. Disponi per me le tue braccia, che recano la tua sussistenza; che io la riceva, che io viva grazie ad essa. Possa tu pronunciare il mio nome per l’eternità senza che abbia a cercar il cammino della tua bocca”
Sarcofago di Kiya (KV 55)
“Bisognerà per forza
attraversare, alla fine, la Porta dello Spavento supremo”
R
INGRAZIAMENTI
I
nnanzitutto, la mia profonda gratitudine va alla Prof. M. Betrò, Relatore di questa dissertazione e Direttore della Missione Archeologica Italiana dell’Università di Pisa a Dra Abu el-Naga; ritenendo importante venire incontro ai miei interessi, mi ha proposto nel dicembre 2006 questa ricerca dedicata all’Età amarniana, che ha sempre seguito con attenzione, suggerendo correzioni, consigli e miglioramenti. A lei i miei ringraziamenti anche per aver prima proposto e poi agevolato lo svolgersi di un soggiorno di studio della durata di due mesi in Egitto, fra Il Cairo e Luxor, passando per Saqqara ed el-Amarna, allo scopo di approfondire la bibliografia e compiere una ricognizione autoptica delle tombe che avrei dovuto studiare. L’esperienza non è stata solo determinante per la completezza di questa ricerca, ma ha avuto per me un grande valore formativo.A questo proposito ringrazio anche:
- la dott.ssa M. Casini, Direttrice della Sezione Archeologica dell’Istituto Italiano di Cultura al Cairo ed esperta archeologica presso l’Ambasciata Italiana, che ha agevolato il mio lavoro di ricerca al Cairo con ogni possibile premura;
- i membri della Missione Archeologica Italiana a Dra Abu el-Naga, che in modi diversi hanno aiutato lo svolgersi delle mie ricognizioni per la necropoli tebana; in particolare la dott.ssa Federica Facchetti per l’assistenza (“pubbliche relazioni” con i Gurnauy) e per l’amicizia;
- il dott. Angiolo Menchetti dell’Università di Pisa per alcuni consigli di ordine pratico sulla sopravvivenza al Cairo;
- la dott.ssa Anna Pieri per l’assistenza fotografica, per avermi fornito alcune fotografie scattate al Museo Egizio del Cairo e per la sua amicizia.
Ringrazio infine il dott. Antonino Crisà, laureando all’Università degli Studi di Milano, per i solleciti invii di materiale dalla Biblioteca di Egittologia di quell’Ateneo e per avermi fornito diverse informazioni da una prospettiva archeologica romana. Per lo stesso motivo ringrazio la Sig.ra Franca Longagnani di Modena.
A mia madre e a mio padre, promotori instancabili e fiduciosi di ogni mia attività, questo finale coronamento di tanti sacrifici con gratitudine offro