Revisione del 20/10/2014 Pagina 1 di 6
PIANO DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE ai sensi della L. 190/2012
Allegato 2
Revisione del 20/10/2014 Pagina 2 di 6
A LLEGATO 2 - PIANO 2014 D’IMPLEMENTAZIONE DELLE MISURE TRASVERSALI E SPECIFICHE
1 P IANO DELLE AZIONI SU “ MISURE OBBLIGATORIE ”
1.1 Adempimenti del responsabile della prevenzione
1.1.1 Promuovere la redazione di un protocollo d’intesa con la Camera di Commercio di Bologna in cui prevedere gli obblighi d’informazione reciproci tra i Responsabili della prevenzione della corruzione, rispettivamente, della Società e dell’Ente pubblico esercitante il controllo.
Responsabile: Responsabile Trasparenza e Anticorruzione Attuazione: 2° semestre 2014
1.1.2 Monitorare gli scostamenti procedurali e/o gli eventi corruttivi o i “tentati” eventi rilevati nell’ambito degli audit condotti o a seguito di segnalazione nell’anno, per area, tipologia, descrizione sintetica, provvedimenti assunti dal responsabile diretto, azioni organizzative, disciplinari o gestionali attuate dalla Società.
Responsabile: Responsabile Trasparenza e Anticorruzione/Internal Audit Attuazione: 2° semestre 2015
1.1.3 Progettare, realizzare ed attuare un sistema integrato (231/190) di flussi informativi periodici delle attività più sensibili alla corruzione, con la finalità di intercettare potenziali anomalie nella conduzione degli uffici (red flag).
Responsabile: Responsabile Trasparenza e Anticorruzione/ Internal Audit/OdV 231 Attuazione: 1° semestre 2016
1.1.4 Individuare, nell’ambito del sistema d’incentivazione MBO del Responsabile, uno o più obiettivi e relativi indicatori riguardo all’attuazione del Piano anticorruzione, con la finalità di coniugare concretamente la responsabilità attribuita e gli impegni attuati.
Analoghi obiettivi vanno previsti per i funzionari/dirigenti che eventualmente svolgano supporto organizzativo e giuridico-legale alle attività del Responsabile.
Revisione del 20/10/2014 Pagina 3 di 6
Va inoltre valutata l’opportunità o meno di prevedere a cascata, da subito, specifici obiettivi e indicatori anche per i dirigenti delle aree sensibili.
Responsabile: Direzione Sviluppo Persone & Organizzazione Attuazione: 1° semestre 2015
1.1.5 Predisporre (ed inviare all’Amministrazione vigilante) la Relazione annuale sullo stato di attuazione del Piano e sull’efficacia delle misure di prevenzione adottate.
Responsabile: Responsabile Trasparenza e Anticorruzione Attuazione: entro il 15 dicembre 2014 (e successivi anni)
1.1.6 Predisporre il nuovo Piano annuale d’implementazione delle misure obbligatorie e specifiche da portare all’approvazione del CdA.
Responsabile: Responsabile Trasparenza e Anticorruzione Attuazione: entro il 31 gennaio 2016 (e successivi anni)
1.2 Whistleblowing Policy
1.2.1 Emettere apposito documento (cd Whistleblowing Policy) con lo scopo di rimuovere i fattori che possono ostacolare o disincentivare il ricorso a segnalazioni di illeciti da parte del dipendente, quali i dubbi e le incertezze circa la procedura da seguire e i timori di ritorsioni o discriminazioni.
Responsabile: Direzione Corporate Affairs Attuazione: 1° semestre 2015
1.3 Formazione del personale
1.3.1 Strutturare/Identificare e svolgere un corso specialistico di formazione (in aula) dedicato al Responsabile Trasparenza e Anticorruzione ed al personale (Dirigenti e primi livello) incaricato per il supporto al Responsabile nella definizione del Piano di prevenzione della corruzione.
Responsabile: Responsabile Trasparenza e Anticorruzione d’intesa con Responsabile Selezione, Formazione & Sviluppo
Attuazione: 1° semestre 2015
Revisione del 20/10/2014 Pagina 4 di 6
1.3.2 Strutturare/Identificare e svolgere un corso di formazione specifico in aula o online per tutti i dirigenti e i primi livello delle aree potenzialmente a rischio di corruzione, finalizzato ad una prima verifica del risk assessment e a rilevare eventuali esigenze di misure specifiche da implementare.
Responsabile: Responsabile Selezione, Formazione & Sviluppo Attuazione: 1° semestre 2015
1.3.3 Strutturare/Identificare e svolgere un corso di formazione generico online dedicato a tutti gli operatori delle aree sensibili; gli argomenti da trattare sono: codice etico, sistema disciplinare e prescrizioni per rafforzare la consapevolezza dei corretti comportamenti da tenere e quelli da evitare nello svolgimento della propria attività.
Responsabile: Responsabile Selezione, Formazione & Sviluppo Attuazione: 2° semestre 2015
1.4 MOG – Parte Generale
1.4.1 Aggiornare ed approvare la nuova versione del Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ex D.Lgs. 231/01 della Società, in base alle necessarie modifiche apportate/da apportare allo stesso.
Nel dettaglio, dovranno essere formalmente adottati dal CdA:
• La nuova versione del Codice Etico, conforme, per quanto ragionevolmente compatibile ed applicabile alla Società, al Codice Generale di cui al DPR 62/2013, ed alle Linee Guida di cui alla Delibera dell’ANAC n. 75/2013.
• La nuova versione della Parte Generale del Modello, ed in particolare, del Sistema disciplinare con specifici riferimenti al Piano di Prevenzione della Corruzione e all’interazione dei due “sistemi” di lotta alla corruzione.
Responsabile: Direzione Corporate Affairs/Internal Auditor/OdV 231 Attuazione: 1° semestre 2015
Revisione del 20/10/2014 Pagina 5 di 6
2 P IANO DELLE AZIONI SU “ MISURE SPECIFICHE ”
2.1 Azioni trasversali (Tutte le aree di rischio)
2.1.1 Avviare una revisione delle Procedure Rilevanti ai sensi del D.Lgs 231/01 (si veda allegato 3 del MOG), rendendole rilevanti anche ai sensi della L. 190/12, tramite appositi riferimenti a principi comportamentali da seguire da parte delle Direzioni/Funzioni coinvolte.
Responsabile: Singole Direzioni/Funzioni coinvolte (inclusi i responsabili dei sistemi di gestione delle procedure e Internal Auditor)
Attuazione: 1° semestre 2015
2.1.2 Individuare le procedure rilevanti ai sensi della L. 190/12 (ma non rilevanti ai sensi del D.Lgs 231/01, si veda allegato 3 del MOG), nelle quali inserire i necessari riferimenti a principi comportamentali da seguire o controlli da attuare da parte delle Direzioni/Funzioni coinvolte.
Responsabile: Singole Direzioni/Funzioni coinvolte (inclusi i responsabili dei sistemi di gestione delle procedure e Internal Auditor)
Attuazione: 2° semestre 2015
2.2 Personale
2.2.1 Avviare una revisione della Procedura PQ 25 di selezione del personale per introdurre le norme in materia di inconferibilità e incompatibilità di incarichi e definire le conseguenti modalità di attuazione e di controllo, la durata di validità delle autodichiarazioni e la loro tracciabilità.
Alla procedura possono essere allegate le diverse schede di autodichiarazione proforma.
Responsabile: Direzione Sviluppo Persone & Organizzazione Attuazione: 1° semestre 2015
2.2.2 Avviare una revisione della Procedura PQ 25 di selezione del personale per introdurre le norme in materia di sussistenza di eventuali precedenti penali in capo a dipendenti della Società (o a soggetti anche esterni) a cui l’ente intende conferire l’incarico di membro di commissioni di affidamento o di commesse, di incarichi dirigenziali o di altri incarichi di cui all’art. 3 del d. lgs. n. 39 del 2013 e definire le conseguenti modalità di attuazione e di
Revisione del 20/10/2014 Pagina 6 di 6
controllo, la durata di validità delle autodichiarazioni e la loro tracciabilità.
Alla procedura possono essere allegate le diverse schede di autodichiarazione proforma.
Responsabile: Direzione Sviluppo Persone & Organizzazione Attuazione: 1° semestre 2015
2.3 Appalti e acquisti
2.3.1 Rivedere il Regolamento acquisti appalti “regimi propri”, il Regolamento Incarichi di Consulenza e le specifiche procedure operative (PI 57 e PQ 54), allo scopo di inserire presidi di controllo nelle fasi/attività sensibili finalizzate a mitigare i rischi di corruzione.
In particolare, inserire l’obbligatorietà della stipula dei patti di integrità negli affidamenti di valore significativo o in settori produttivi ritenuti più esposti al ricorso a pratiche corruttive.
Responsabile: Direzione Corporate Affairs Attuazione: 1° semestre 2015