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2015 12

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Academic year: 2022

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Dalla scrivania del Presidente

GRAZIE PERCHÉ...

Cari amici,

si è da poco concluso il nostro Congresso nazionale e vorrei lasciar parlare i numeri: 8 sessioni di lavoro, più di 100 relazioni, 2 consen- sus, un libro degli Atti composto da più di 380 pagine. E ancora: 150 Relatori, 700 Pediatri provenienti da tutta Italia, 3 corsi di aggiornamen- to e 2 letture magistrali. Il tutto svoltosi in una cornice incantevole, sul-

le sponde del lago Maggiore e con una vista stupenda sulle isole Borromee.

Noi stessi siamo davvero impressionati dalla portata e dal successo di questo evento, probabilmen- te uno dei più importanti nell’area pediatrica di quest’anno. Sono stati 4 giorni intensi, in cui non sono mancati eventi formativi di altissimo livello ma anche momenti di aggregazione e di scambio, profes- sionale e umano, che hanno contribuito all’arricchimento culturale di tutti noi.

La numerosa partecipazione, unita alla costante presenza in aula per assistere ai lavori, è stata di grande stimolo per la nostra offerta formativa e ci ha ispirato nuovi spunti per migliorare le prossime attività della SIPPS, nonché nuova linfa per iniziarne di nuove.

Vi ringraziamo, quindi, per aver reso questo evento ancora più speciale e vi invito a leggere nelle prossime pagine la sintesi dei contenuti, scaricabili anche dal nostro sito.

Entriamo ora nel vivo del presente numero di SIPPSInforma, l’ultimo per l’anno in corso. Vi anticipo con orgoglio l’imminente pubblicazione della “Guida sulle allergie per il pediatra” frutto di un’in- tensa collaborazione fra SIPPS e SIAIP che ci ha permesso di realizzare un’opera di grande prestigio e di fondamentale utilità nella quotidiana attività del pediatra. Ringrazio i colleghi che ci hanno stimo- lato alla realizzazione di quest’opera e che ci hanno addirittura chiesto di realizzare anche ad una pic- cola guida per i genitori, nello stile degli “Orsetti della salute” del nostro Gruppo di Lavoro sulla Geni- torialità. Ci auguriamo di poterli accontentare e di realizzare anche questa nei prossimi mesi.

Prima di concludere, augurandovi un Buon Natale, vorrei anticiparvi gli appuntamenti del 2016. Il primo è con “Napule è… Pediatria Preventiva e Sociale” che si terrà presso il Centro congressi dell’Hotel Royal Continental di Napoli dal 22 al 25 aprile, un’occasione da non perdere per rimanere aggiornati riguardo alle attività e ai progetti della nostra società.

Il secondo è con il prossimo XXVIII Congresso Nazionale SIPPS “Radici profonde per l’adulto di domani”, in programma presso la Reggia di Caserta dal 15 al 18 settembre 2016. Vi invito a segnar- li in Agenda! Grazie perché ci seguite e ci stimolate a crescere per essere sempre di più riferimento sicuro per i genitori.

Un caro Augurio di Buone Feste per un nuovo Anno di Serenità, in cui ogni giorno ordinario diven- ti “straordinario”.

Copyright © 2015 •EDITEAM Gruppo Editoriale

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GUIDA PRATICA SULLE ALLERGIE

Negli ultimi decenni le malattie immuno-allergologiche hanno registrato un incremento costante della loro pre- valenza, talvolta con brusche accelerazioni; sono carat- terizzate da quadri clinici eterogenei ed evolutivi.

Sulla base di questa descrizione generale le allergie potrebbero configurarsi come un’epidemia, per la loro inesorabile progressione soprattutto nelle aree del mon- do più industrializzate.

E di fatto, per alcuni aspetti, lo sono: non sono con- tagiose eppure sembrano inarrestabili; non mettono nel- la maggioranza dei casi in serio pericolo la sopravviven- za eppure gravano sulla qualità di vita; sono curabili ma talvolta non guaribili nella loro dinamica cronicità.

Non risparmiano alcuna fascia d’età ed incidono pe- santemente sui bambini.

Queste osservazioni si traducono in un’inoppugnabi- le deduzione pratica: per il pediatra le malattie allergiche sono quadri clinici all’ordine del giorno e rappresentano una sfida continua, sia talvolta per la difficoltà nel preve- nirle sia per la difficoltà nel realizzare un inquadramento diagnostico sufficientemente esauriente e approfondito, sia naturalmente per la necessità di operare le scelte te- rapeutiche di volta in volta più indicate ed efficaci.

Le Linee Guida nazionali ed internazionali traducono lo stato dell’arte in valide raccomandazioni, ma nella pra- tica quotidiana, in cui ogni paziente ha storia, quadro cli- nico, possibilità ed esigenze peculiari, nel processo di Clinical Decision Making queste raccomandazioni devo- no integrarsi con l’esperienza del medico, le risorse del Sistema Sanitario, il contesto, i valori e le preferenze in- dividuali.

Questa Guida pratica può vantare due pregi: la sin- tesi e l’aggiornamento. In altre parole, con un’imposta- zione schematica e pragmatica, delinea il profilo delle al- lergie nelle loro espressioni fenotipiche e nelle loro ma- nifestazioni, richiamando nozioni di fisiopatologia, trac- ciando criteri e percorsi di approccio ragionati ed indi- cando i più aggiornati schemi di diagnosi e trattamento.

Sono evidenziate le peculiarità delle singole allergo- patie non distogliendo mai l’attenzione dal vero fulcro del- la trattazione: il bambino, con il suo diritto ineludibile di poter crescere in maniera serena, possibilmente senza sacrifici e limitazioni.

Non bisogna, infatti, dimenticare che le allergie non minano solo la salute fisica dell’individuo ma possono comportare, ad esempio, disturbi comportamentali, dif- ficoltà di apprendimento, riduzione delle possibilità di in- terazione sociale, costi sociali diretti e indiretti, ripercuo- tendosi sul benessere complessivo di tutta la famiglia.

Questa Guida, quindi, oltre ad essere uno strumento di rapida consultazione per il pediatra, implementando l’ap- propriatezza degli iter diagnostico-terapeutici si propone di contribuire a razionalizzare la care del bambino allergi- co nel suo insieme, migliorandone la qualità della vita.

Giuseppe Di Mauro

Presidente della Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale (SIPPS)

Roberto Bernardini

Presidente della Società Italiana di Allergia e Immunologia Pediatrica (SIAIP)

Volume in brossura

Formato 17x24 - Pagine 112 ISBN 88 - 6135 - 181 - 6 978 - 88 - 6135 - 181 - 3 Autori:

Riccardo Asero, Salvatore Barberi, Roberto Bernardini, Carlo Caffarelli, Mauro Calvani, Giuseppina Campana, Iride Dello Iacono, Dora Di Mauro, Giuseppe Di Mauro, Daniele Ghiglioni, Massimo Landi, Gianluigi Marseglia, Alberto Martelli, Vito Leonardo Miniello, Michele Miraglia Del Giudice, Giovanni B. Pajno, Diego Peroni, Giuseppe Pingitore, Giovanni Simeone, Luigi Terracciano, Salvatore Tripodi, Maria Carmen Verga

Coordinamento editoriale:

Maria Carmen Verga

IN DISTRIBUZIONE DA

GENNAIO 2016

Novità editoriale

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L’IGIENE ORALE:

STRUMENTI PRATICI

A CURA DEL GRUPPO DI LAVORO PER LA GENITORIALITÀ SIPPS

Che la prevenzione della carie debba cominciare sin dalle prime epoche di vita è un concetto così notoriamen- te diffuso da apparire pressoché scontato. Eppure un’in- dagine di pochi anni fa aveva dimostrato che più dei due terzi dei bambini in età prescolare non si è mai seduto sul- la poltrona del dentista: non per reale necessità ma per semplice visita di controllo. Un altro dato negativo è che bambini non conoscono l’importanza della pulizia dei den- ti, in particolare dopo i pasti. La diffusione della carie de- sta perciò allarme: si stima che all’età di 4 anni ne soffra- no circa venti bambini su cento, 15 dei quali con più le- sioni, e che a 12 anni tale frequenza raddoppi. Alla luce di questa realtà ben diversa dalle più rosee prospettive il Gruppo di Lavoro per la ge-

nitorialità della SIPPS coor- dinato da Piercarlo Salari, tra le varie proprie iniziative, ha identificato nell’igiene orale uno dei propri obiettivi di informa- zione e sensibilizzazione dei genitori. Il risultato che ne è scaturito è un poster ispira- to alle Linee Guida ministe- riali attualmente in distribu- zione per l’ambulatorio del pediatra. Inoltre è stata rea- lizzata una nuova mini guida

“Genitori oggi” specifica- mente dedicata, in diffusio- ne alle Famiglie e nelle Scuole, in collaborazione con il “Network GPS”. L’igie- ne della bocca, infatti, deve co- minciare, se pure in maniera più rudimentale, sin dall’epoca dello svezzamento e l’impiego sistematico di un dentifricio al fluoro appropriato e di uno spazzolino elettrico a setole ro- tanti e oscillanti è la garanzia più efficace per mantenere denti e gengive nelle migliori condizioni di trofismo e difesa nei confronti delle aggressioni microbiche e chimiche. Un altro concetto chiave è che nello scenario attuale l’obiettivo ulti- mo non è circoscritto alla sola finalità di evitare disturbi, pato- logie e complicanze, ma è quello di trasmettere al bambi- no un’eredità di conoscenze e modelli virtuosi che porterà con sé tutta la vita come un patri- monio prezioso, a cui farà sem-

pre riferimento.

La scelta di mez- zi semplici e im- mediati, quali po- ster, guide e altri materiali cartacei, è senza dubbio una strategia intra- montabile e vin- cente: grazie al prezioso, autorevo- le e imprescindibile supporto del pedia- tra, consente di tra- sferire contenuti educazionali e so- prattutto richiamare l’attenzione ad ac- corgimenti, consigli

e buone regole per costruire e preservare quel bene uni- co che è lo stato di salute del futuro adulto.

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AGORÀ

HIGHLIGHTS DAL XXVII CONGRESSO NAZIONALE SIPPS

“L’aquilone, il suo filo e il vento”.

Questo lo slogan scelto per il Congresso SIPPS, svolto- si a Stresa lo scorso ottobre. Una quattro giorni densis- sima di eventi, relazioni, confronti e dibattiti che ha visto la partecipazione di oltre 700 medici provenienti da tut- ta Italia.

Giovedì 15 ottobre: apertura dei lavori

Partenza in quarta! Nel primo pomeriggio, con i

“Per…corsi”, approfondimenti su specifiche tematiche:

“Quando comunicare è prevenire”, una riflessione sul- l’importanza dell’alleanza tra famiglia e medico e sulla condivisione delle informazioni; “Rischi e trappole”, sessione durante la quale si è fatto il punto su internet, droghe, sport e farmaci off label, dedicata soprattutto ai pazienti già adolescenti; infine, un mini percorso sulle emergenze pediatriche dal titolo “Per trovarci prepa- rati”, in cui si è discusso di basi teoriche della rianima- zione cardio-polmonare, ostruzione delle vie aeree da corpo estraneo, crisi convulsiva e respiratoria e trauma cranico.

Alle 17.00 l’apertura ufficiale, con il consueto saluto delle Istituzioni: presenti le maggiori autorità regionali e nazionali. Spazio inoltre alla relazione di Giuseppe Di Mauro, Presidente del Congresso, insieme a Gianni Bona: “L’aquilone pronto a librarsi in aria - afferma Di Mauro - esprime efficacemente il nostro desiderio di da- re a ogni bambino un saldo appiglio alla terra du- rante il suo volo verso l’età adulta: ogni giorno cer- chiamo di essere, insieme alle famiglie, il filo che li gui- da nel loro percorso di crescita. Siamo noi la mano sal- da chiamata a reggere il filo sottile ma resistente al tem- po stesso”. “Chi regge il filo - aggiunge Gianni Bona, vicepresidente della SIPPS - aiuta i genitori ad accet- tare un bambino diverso e può dare un sostegno a ma- dri e padri in vari momenti di crisi: difficoltà di alimenta- zione, difficoltà nell’educazione, gestione dei disturbi del sonno, del comportamento, dell’angoscia di separazio- ne. Non basta però reggere il filo: occorre averne le mo-

tivazioni, occorre il vento, cioè la creatività e l’energia per farlo nel migliore dei modi”.

La giornata inaugurale è terminata con due letture ma- gistrali tenute da professori di rilevanza internazionale:

Giuseppe Saggese, che ha illustrato il nuovo percor- so di formazione del Pediatra, soffermandosi sul De- creto di riordino delle Scuole di Specializzazione, fir- mato il 4 febbraio 2015 dal Ministro dell’Università, Istru- zione e Ricerca e dal Ministro della Salute. Il Decreto contiene importanti novità per la Pediatria in quan- to riordina, a dieci anni di distanza dal precedente, il per- corso formativo delle Scuole di Specializzazione con due importanti risultati: aver mantenuto la durata del Corso in cinque anni e aver previsto il percorso for- mativo organizzato secondo il modello europeo del- lo European Board of Pediatrics.

La Pediatria, dunque, viene considerata alla stregua del- la ‘medicina interna’ del bambino e comprende sia la Pe- diatria generale delle cure primarie e secondarie, sia i settori specialistici di tale disciplina. Parlando specifica- mente della Pediatria di famiglia, per la prima volta il De- creto definisce un percorso formativo organico per cure primarie all’interno della Scuola di Specializzazione.

Marcello Giovannini, Professore Emerito di Pedia- tria dell’Università degli Studi di Milano nella secon- da lettura magistrale ha presentato il proprio lavoro sul Programming e re-programming del gusto. Alcune malattie, come l’obesità, il diabete e l’ipertensione, sono dovute principalmente a scelte alimentari errate, condi- zionate dalle esperienze gustative vissute già nelle pri- me epoche di vita. Studi comportamentali suggeriscono che sin dall’ultimo trimestre di gravidanza i recettori del gusto e dell’olfatto sono funzionanti e capaci di percepi- re i continui cambiamenti di sapore del liquido amnioti- co. Sin prima della nascita il feto è esposto ad un’ampia varietà di sapori, che riflettono le abitu- dini alimentari della mamma. Attraverso queste prime esperienze sensoriali il bambino quindi impara a cono- scere i cibi della cultura della propria famiglia, il che, al momento del divezzamento, aumenta il gradimento e la preferenza di alimenti con sapori simili. I bambini conti- nuamente esposti a una grande varietà di alimenti “sa- ni” imparano ad apprezzarli e mostrano una maggiore predisposizione ad assaporare cibi nuovi. L’esposizione ripetuta ad alimenti nuovi in fasi precoci della vita può ri- durre le tendenze neofobiche e aumentare le preferen- ze alimentari nei bambini.

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Venerdì 16 ottobre: vitamina D, vaccinazioni e valutazione cognitiva

La seconda giornata di lavori si è aperta con la presen- tazione dellaConsensussulla Vitamina D, frutto di un anno di lavoro da parte di un gruppo di esperti di livello nazionale e internazionale come Giuseppe Saggese e Francesco Vierucci. La sessione è stata presieduta dal- la Professoressa Irene Cetin ed è stato fatto il punto su un argomento che, negli ultimi anni, è stato oggetto di im- portanti rivisitazioni da parte di studiosi e ricercatori.

La Consensusfornisce al pediatra le conoscenze più ag- giornate sui vari aspetti della vitamina D: l’elevato valo- re scientifico, unito al taglio pratico che intenzionalmen- te è stato dato al documento, lo rendono certamente una pietra miliare cui fare riferimento: innanzitutto sono stati stabiliti con precisione quali sonoi livelli sierici per de- finire la sufficienza o l’insufficienza di vitamina D;

gli autori hanno successivamente analizzato i lavori più importanti per fornire indicazioni specifiche riguardo al- la prevenzione e al trattamento delle patologie os- see legate alla carenza di vitamina D, come il rachi- tismo carenziale. Sono state inoltre descritte le conse- guenze dell’ipovitaminosi D sulla salute scheletri- ca del bambino e del futuro adulto. Infine, sono sta- te descritte le più recenti evidenze che hanno messo in relazione la carenza di tale ormone con altre patologie, non necessariamente correlate allo scheletro pertanto definiteextra-scheletriche: questi disturbi spaziano dal- le allergie, alle patologie, da dermatologiche e da malas- sorbimento, all’obesità e al diabete, fino alla depressio- ne e all’autismo.

Spazio poi a un talk-show dal titolo “Vaccinazioni:

punti e disappunti”, un evento che ha messo a confron- to numerosi esperti del settore: hanno infatti partecipato esponenti della Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP), dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS) e delle re- gioni. Tra loro anche Luciano Pinto, vice Presidente SIPPS Campania, che ha lanciato l’allarme per il calo delle vaccinazioni tra le famiglie italiane sottolineando i benefici che derivano dall’immunizzazione per l’individuo e per la comunità. “Nonostante l’impegno del nostro Pae- se - ha informato Luciano Pinto - l’obiettivo eliminazio-

ne del morbillo entro il 2015, fissato dalla Conferenza Stato-Regioni nel 2011, è ancora lontano, sebbene negli ultimi 3 anni vi sia stata una significativa riduzione dei ca- si. Sarà dunque necessario organizzare Corsi di Forma- zione Continua per consentire a pediatri, igienisti, Cen- tri vaccinali e medici di medicina generale di analizzare congiuntamente i problemi evidenziati nelle loro zone e concordare le modalità d’intervento. La cultura vaccina- le andrà poi diffusa fra gli alunni delle scuole, creando occasioni d’incontro fra i genitori che diffidano dei vac- cini con altri che hanno sperimentato l’impatto delle ma- lattie con i propri figli”. Il messaggio che ne è emerso è semplice e diretto: vacciniamo i bambini.

Durante la giornata inoltre, si è svolto il primo dei tre Cor- si di approfondimento, grande novità di quest’anno, quel- lo riguardante la “Valutazione neuroevolutiva e se- gnali di allarme psicomotorio nei primi due anni di vita. Come riconoscere indicatori di rischio e segna- li di allarme con i bilanci di salute”. Tenuto da Docen- ti di livello come Carmelo Rachele (Responsabile Na- zionale FIMP per l’Area Neuropsichiatria), Francesco di Mauro e Valentina Lanzara (animatori di Formazione);

il Corso si è concentrato su quella che, a tutti gli effetti, risulta a oggi una vera e propria emergenza socio-sani- taria: ogni pediatra di Famiglia, infatti, ha in cura circa 100-120 bambini affetti da disturbi neuropsichiatrici, la maggior parte dei quali non viene riconosciuta o lo è con molto ritardo.

Sabato 17 ottobre: disordini gastrointestinali, alimentazione e pronto soccorso

LaConsensussui Disordini funzionali gastrointesti- nali, coordinata dalla Dott.ssa Annamaria Staiano, ha dato il via alla terza giornata del Congresso. Nel cor- so della sessione, Elvira Verduci si è soffermata sull’ap- proccio dietetico, mentre Maria Assunta Zanetti si è oc- cupata dell’approccio psicologico. I disordini funzionali gastrointestinali (DFGI) includono una variabile combina- zione di sintomi cronici o ricorrenti, spesso età-dipenden- ti, non riconducibili a nessuna anomalia biochimica o strutturale. Sono enigmatici, non facilmente trattabili e so-

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prattutto poco interpretabili. Alcuni clinici li considerano disordini psicologici, altri ne negano completamente l’e- sistenza; di contro altri, nel vano tentativo di ricercare un’alterazione organica sottostante, costringono i pazien- ti a sottoporsi a inutili indagini diagnostiche che, inevita- bilmente, comportano uno spreco di risorse e cure inap- propriate per il paziente. La Consensus, nasce e vie- ne elaborata per il pediatra come strumento utile nella pratica clinica per riconoscere e affrontare ta- li disordini. Risponde al bisogno di dare risposta alle do- mande che inevitabilmente scaturiscono dalle innovazio- ni introdotte, in termini di management e di trattamento.

Sottolinea innanzitutto quanto sia importante escludere i segni e i sintomi d’allarme e tranquillizzare la famiglia sul- la benignità del disturbo con un appropriato counseling. La Consensusrisponde in modo concreto ed esaustivo ai quesiti con i quali ci si confronta nella pratica clinica quotidiana, come la relazione con le allergie alimentari, il ruolo della dieta, delle abitudini, dell’uso delle formule e di probiotici.

Molto interessante la sessione successiva, dedicata allo “Smart food”, durante la quale Vito Leonardo Mi- niello e Ruggiero Piazzolla hanno affrontato, rispetti- vamente, il tema del “biologico” e del “Pediatra, architet- to delle scelte della famiglia”.

Spazio inoltre al Corso “Simulazione avanzata in pronto soccorso pediatrico”, tenuto da Marco Binot- ti, Federica Ferrero, con lo scopo di far sperimentare la gestione del paziente pediatrico critico in team attra- verso l’uso di simulatori pediatrici avanzati, con partico- lare attenzione ai principi del Crisis Resource Manage- ment (CRM). Anche i farmacisti protagonisti di un ap- profondimento inerente la Nutrizione Pediatrica: dal pit stopsu formule speciali al baby foodfino alle false aller- gie alimentari.

Nel corso del pomeriggio, sono state infine approfondite tematiche riguardanti la prevenzione dei disturbi del- la crescita, l’antibioticoterapia, l’infiammazione e il dolore nel bambino, la sicurezza dei farmaci in pe- diatria e il tema dei disturbi specifici del linguaggio.

Il disturbo del linguaggio è il principale predittore dei di- sturbi specifici di apprendimento in età scolare ed in- fluenza le relazioni fra il bambino ed i suoi pari e fra il bambino e gli adulti di riferimento. La diagnosi precoce assume dunque una doppia importanza: da un lato con- sente di ristabilire un equilibrio comunicativo fra il bam- bino e l’ambiente e dall’altro permette di avviare preco- cemente la rieducazione, riducendo il rischio di compar- sa delle successive sequele. La padronanza dello svilup- po fonologico deve essere raggiunta entro i 36 mesi.

Questo elemento prescrittivo è importante per definire il cut-offtra ritardo e disturbo del linguaggio.

Si è discusso anche di “Infiammazione e dolore nel bambino: le possibilità della Low Dose Medicine”. Ne ha parlato Gianni Bona, insieme a Leonello Milani.

Sono stati presentati tre studi relativi a uno stato partico- lare di immunodeficienza in età pediatrica. Nel primo è stata valutata l’efficacia e la tollerabilità di un protocollo low dosevs una terapia convenzionale standard di rife- rimento nella prevenzione e trattamento della rinite aller-

gica stagionale. In totale hanno preso parte allo studio 111 pazienti di età compresa tra 6 e 16 anni. Il protocol- lo low doseutilizzato è risultato efficace, sicuro e ben tol- lerato nella prevenzione e terapia della fase sintomatica acuta dell’oculorinite allergica stagionale.

Il secondo studio ha valutato l’efficacia di un protocol- lo low dose nel trattamento dell’otite media essudativa (OME) vs protocollo convenzionale standard di riferimen- to. Nessun paziente del gruppo a (protocollo low dose) ha presentato effetti collaterali, mentre nel gruppo B (trat- tato solo con farmaci convenzionali) 12 pazienti (15,8%) hanno lamentato diarrea e 9 (11,8%) vomito e diarrea che non hanno impedito la prosecuzione della terapia.

Il terzo studio ha riguardato le infiammazioni respira- torie ricorrenti (RRI), ha coinvolto 213 bambini di età me- dia di 5 anni e 7 mesi e ha messo in luce la superiorità della terapia PRM-low dose medicinevs terapia conven- zionale in relazione a vari aspetti: minor numero di epi- sodi di ARTI nel periodo di follow-up, superiore effica- cia per quanto riguarda il singolo episodio di ARTI, mi- nor numero di giorni di febbre, ridotta assenza da scuo- la, minor utilizzo di antibiotico, minor ricorso all’opzione chirurgica.

Domenica 18 ottobre: Pediatria Preventiva e Sociale, una chiusura in grande stile

Il Congresso si è chiuso con due sessioni interamente de- dicate alla Pediatria Preventiva e Sociale: Paolo Bram- billa, pediatra di famiglia ASL Milano2, ha illustrato i primi risultati del progetto SIPPS in collaborazione con SICuPP “Ci piace sognare”, il cui obiettivo principale è stato quello di indagare, attraverso un’analisi epidemio- logica, le abitudini relative al sonno in una popolazione di pazienti pediatrici (1-14 anni) seguiti in ambulatorio da pe- diatri di famiglia in tutta Italia. Lo studio è iniziato ad apri- le 2015 e si concluderà il 30 novembre 2015. Sono sta- ti presentati i dati parziali, relativi alle regioni Lom- bardia e Sicilia. Sono stati analizzati 914 bambini (668 lombardi e 246 siciliani) di età compresa tra 1 e 14 anni.

Solo il 41,4% dei lombardi e il 31,2% dei siciliani mostra una durata del sonno che soddisfa le raccomandazioni della National Sleep Foundation (NSF). Dallo studio è emerso, tra l’altro, che molti bambini non si addormenta- no e/o non dormono nel proprio letto. Beve poco prima di dormire il 26,4% dei bambini lombardi (essenzialmen- te il latte o un succo di frutta) e il 21,3% dei siciliani. Man- gia qualcosa poco prima di addormentarsi il 16,9% dei lombardi e il 14,5% dei siciliani. Il 56,0% dei lombardi e il 67% dei siciliani ha guardato tv, usato PC/videogiochi o altri video prima di addormentarsi.

Invece Lorenzo Mariniello, pediatra di famiglia, com- ponente SIPPS, si è soffermato sul tema della ge- stione delle malattie rare, quelle patologie che colpi- scono un numero ristretto di persone e che generano pro- blemi specifici per la loro rarità. In Italia, su 10 milioni di bambini/adolescenti, circa 50.000 sono affetti da Disabi- lità Congenite Complesse. Il bambino sindromico può giungere al pediatra di famiglia già dal nido con una spe- cifica diagnosi. Altre volte può trattarsi di un neonato di- messo con malformazioni maggiori ma senza diagnosi, che richiede un attento monitoraggio, che inizia a presen- tare un ritardo dello sviluppo psicomotorio o un proble-

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ma di accrescimento non motivato. Il primo passo è por- re il sospetto diagnostico di malattia rara. Per il rapporto continuativo che ha con il piccolo, il pediatra di famiglia rappresenta una sentinella preziosa per individuare se- gni di allarme precoci, anche molto generici.

La relazione successiva, a cura di Fabrizio Preglia- sco, Professore Aggregato di Igiene Generale ed Applicata dell’Università degli Studi di Milano e Di- rettore Sanitario dell’IRCCS Istituto Ortopedico Ga- leazzi di Milano, ha toccato il tema “L’influenza che verrà”, un progetto di monitoraggio e prevenzione del- l’influenza 2015-2016: la relazione ha messo in eviden- za le nuove opportunità farmacologiche nella prevenzio- ne e nella terapia dell’influenza.

Da ottobre 2015 è stato attivato un Osservatorio di mo- nitoraggio sull’influenza che, a cadenza quindicinale, di- rama un bollettino con i dati aggiornati sull’andamento dell’epidemia influenzale basati sui dati prodotti dai siste- mi INFLUNET del Ministero della Salute e Flunet dell’OMS durante tutta la stagione invernale.

Un nuovo strumento in aiuto del pediatra nell’individua- zione precoce dei problemi emozionali e comportamen- tali in età evolutiva ne ha parlato Carlo Gianchetti.

Il questionario è scaricabile dalla homepage del sito del- la SIPPS.

La relazione di Francesco Tandoi è stata centrata sul- l’importanza dei primi 1.000 giorni di vita.

L’Epigenetica è attualmente riconosciuta come la base molecolare del Developmental Origins of Health and

Disease (DOHaD), concetto altrimenti noto come Pro- gramming fetale e delle prime epoche di vita, o teo- ria di Barker.

Tali modificazioni possono indurre patologia cronica spe- cifica nell’età adulta, nota come NCDs (Non Commu- nicable Diseases).

Grande importanza è stata data alla problematica delle Infezioni Respiratorie Ricorrenti (IRR) e al ruolo degli im- munomodulanti nell’utilizzo della prevenzione primaria con sempre maggiori evidenze scientifiche in modo par- ticolare per l’OM85.

Caro Collega,

con la seguente desideriamo comunicarti che sul sito ufficiale della SIPPS (www.sipps.it) nella sezio- ne EVENTI FORMATIVI (in basso a sinistra della home page) è possibile consultare le relazioni che sono state esposte in occasione del XXVII Congres- so Nazionale SIPPS che si è tenuto a Stresa lo scorso 15/18 ottobre.

Con la speranza di averti fatto cosa gradita, ti aspet- tiamo l’anno prossimo dal 15/18 settembre a Caser- ta per il XXVIII Congresso Nazionale SIPPS “Ra- dici profonde per l’adulto di domani”,per con- tinuare insieme questo percorso professionale ed umano.

Giuseppe Di Mauro

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SIP E SIPPS PRESENTANO LA PRIMA CONSENSUS SULLA VITAMINA D

La carenza di vitamina D interessa tra il 50 e il 70%

dei bambini italiani. Insufficiente esposizione solare, sti- li di vita errati, allattamento esclusivo prolungato al seno, obesità e colore della pelle sono i principali fattori di ri- schio. Emergono nuove evidenze scientifiche sulle azio- ni extra-scheletriche della vitamina D. Le raccomanda- zioni per prevenire l’ipovitaminosi D nel neonato, nel bam- bino e nell’adolescente.

La Consensus sulla vitamina D in età pediatrica, pro- mossa dalla Società Italiana di Pediatria (SIP) e dalla So- cietà Italiana di Pediatria Preventiva e sociale (SIPPS), in collaborazione con la Federazione Medici Pediatri (FIMP), è il primo documento del genere nel nostro Pae- se. La Consensus fornisce le raccomandazioni mirate al- la prevenzione dell’ipovitaminosi D in età pediatrica, in- dividuando i soggetti a rischio ed indicando le modalità di profilassi/trattamento.

“La principale novità del documento è rappresentata dalle recenti acquisizioni scientifiche relative alle azioni extra-scheletriche della vitamina D nel bambino e nell’a- dolescente”, spiega Giuseppe Saggese, Presidente della Conferenza Permanente dei Direttori delle scuole di specializzazione in Pediatria e coordinatore e scientifico della Consensus. “Sino ad ora sapevamo che la vitami- na D previene malattie dell’apparato osseo, come l’osteo- porosi, perché favorisce nell’organismo i processi di as- sorbimento del calcio, elemento costitutivo dell’appara- to scheletrico. Nuove evidenze suggeriscono che la vi- tamina D ha un ruolo positivo in alcune patologie autoim- muni, come il diabete mellito 1 e l’artrite idiopatica gio- vanile, ma anche nell’asma, nel broncospasmo e nelle in- fezioni respiratorie ricorrenti. Alcuni studi hanno messo in luce che i bambini con queste infezioni hanno livelli più bassi di vitamina D e si è visto anche che la vitamina D ne migliora il decorso. Si tratta di letteratura recente an- cora oggetto di dibattito, ma i risultati sono incoraggian- ti e aprono nuove prospettive di utilizzo della vitamina D.

In attesa di dati definitivi i pediatri devono comportarsi usando i principi del buonsenso e facendo riferimento al- le raccomandazioni della Consensus”.

Nonostante le evidenze sui benefici della vitamina D, la maggior parte dei bambini italiani ne è carente. “L’i- povitaminosi D, condizione che va dall’insufficien- za al deficit di vitamina D, riguarda oltre un bambi- no su due, con punte massime in epoca neonatale e nel- l’adolescenza, dove si arriva a percentuali del 70%” spie- ga il Presidente SIP Giovanni Corsello.

Quali sono i soggetti a rischio? Il primo fattore di rischio è la scarsa esposizione solare, principale fonte di approvvigionamento della vitamina D. Il nostro organismo infatti la produce attraverso la sintesi cutanea indotta dal- l’esposizione ai raggi solari. “Gioco e attività fisica all’a- ria aperta dovrebbero essere maggiormente incoraggia- ti soprattutto durante la bella stagione, anche perché da novembre a febbraio l’inclinazione dei raggi ultravioletti è insufficiente a favorire la produzione di vitamina D”, ag- giunge Corsello. “Il consiglio è rivolto soprattutto agli adolescenti che registrano i deficit più elevati di vitami- na D anche a causa di stili di vita errati, come passare molte ore chiusi in casa davanti al computer o alla tv e non fare attività fisica”. L’allattamento al seno esclusivo prolungato, senza supplementazione di vitamina D, tipi- co di alcune culture come quelle araba o africana, è un fattore di rischio perché il latte materno, pur essendo l’a- limento ideale per il neonato, non contiene quantità suf- ficienti di vitamina D. A rischio i bambini obesi perché il tessuto adiposo “sequestra” la vitamina D e quelli con la pelle scura perché questa non permette ai raggi solari di filtrare, un tema non trascurabile per l’attività di pre- venzione svolta dai pediatri vista la sempre più elevata componente di bambini migranti.

Le conseguenze dell’ipovitaminosi D. Nel neona- to la vitamina D, previene il rachitismo carenziale. “Nel bambino e nell’adolescente la vitamina D, così come il calcio e l’attività fisica, ha un impatto positivo sui proces- si di acquisizione della massa ossea”, spiega Giuseppe Di Mauro Presidente SIPPS. “Un individuo raggiunge il suo livello più elevato di massa ossea intorno ai 20 anni:

tanto maggiore è il picco tanto minore è la probabilità di andare incontro all’osteoporosi nelle età successive del- la vita, soprattutto dopo la menopausa. I bambini italiani mediamente non arrivano al 50% del fabbisogno giorna- liero di calcio. Pediatri e genitori devono incoraggiarli di più a fare colazione con una bella tazza di latte, un’abi- tudine italiana da difendere”, aggiunge Di Mauro.

Le raccomandazioni. Primo anno vita. La Consen- sus raccomanda la profilassi con vitamina D per tutti i neonati per tutto il primo anno di vita, indipendentemen- te dall’allattamento. Infatti né il latte materno, né quello in formula (anche se addizionato) riescono a soddisfare il fabbisogno giornaliero di vitamina D. Per raggiungerlo si dovrebbe consumare un litro di latte in formula al gior- no, quantità alla quale il bambino arriva solo quando è prossimo allo svezzamento.

Da 0 a 18 anni la profilassi giornaliera è raccoman- data solo nei soggetti a rischio: bambini di etnia non cau- casica ed elevata pigmentazione, con ridotta esposizio- ne solare, che seguono regimi alimentari inadeguati co- me la dieta vegana, bambini con insufficienza renale o epatite cronica, obesi, affetti da malattie infiammatorie croniche o da celiachia.

La profilassi è inoltre raccomandata a tutte le donne in gravidanza o che allattano.

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SIPPS - DIECI OTTIMI CONSIGLI PER TRASCORRERE “BUONE FESTE”

La Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale augura buon Natale alle famiglie italiane attraverso un de- calogo per grandi e piccini.

Mancano pochi giorni al Natale. Poi tutti sotto l’albe- ro a scartare regali, pronti a brindare e a mangiare pa- nettoni, pandori, torroni, cioccolata e chi più ne ha più ne metta.

In occasione delle feste, la Società Italiana di Pedia- tria Preventiva e Sociale ha stilato un decalogo per tra- scorrere le feste non solo all’insegna della meritata sere- nità ma anche con l’intento di stimolare nel bambino im- portanti messaggi educazionali in tema di alimentazione,

organizzazione del tempo, sicurezza dentro e fuori le mu- ra domestiche casa. Senza dimenticare il giusto clima con cui vivere momenti gioiosi e indimenticabili.

“Le feste di Natale e Capodanno - dichiara il Dott. Giu- seppe Di Mauro, Presidente della SIPPS - sono un’occa- sione di vacanza, ritrovo e divertimento ma possono e devono essere anche spunto di buoni propositi. Ecco dunque che il Gruppo di lavoro sulla genitorialità della SIPPS ha trasformato dieci regole in un vero e proprio po- ster attualmente in distribuzione presso numerose scuo- le e negli ambulatori dei pediatri”. “Le festività – aggiun- ge il Dott. Piercarlo Salari, pediatra e membro della SIP- PS - devono essere a misura di bambino. È giusto che ci siano i momenti esuberanti, di gioco e distrazione, ma nel rispetto delle esigenze dei piccoli, che, per esempio, hanno il proprio bisogno fisiologico di sonno e non de- vono essere esposti a stimoli sonori dannosi”.

Questo il decalogo della Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale:

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Qualche trasgressione dopo i 15-18 mesi può essere concessa, ma non dimentichiamo che l’organismo del bambino ha bisogno di regola- rità. Al bando, quindi, la monotonia e i sovrac- carichi di ogni genere: cerchiamo di trovare e mantenere sempre una giusta mediazione.

Sulle tavole imbandite diamo un giusto risalto al- la frutta, che apporta sempre un tocco di colore e allegria, e, pur nel rispetto delle tradizioni regio- nali, cerchiamo di non far mancare ai bambini un giusto apporto di fibre, vitamine e sali minerali.

Evitare gli eccessi: molti bambini, ogni anno, giungono in pronto soccorso per pasticci e ab- buffate o, se si preferisce, per la classica “indi- gestione”. Gli eccessi, inoltre, riguardano tutti gli aspetti dell’alimentazione (sale, grassi, calorie) e della quotidianità.

Per i bambini è fondamentale diversificare le at- tività. Per quelli che vanno a scuola, poi, incom- be sempre l’onere dei compiti: un giusto asset- to delle giornate consente di sbrigare con gra- dualità anche gli impegni meno piacevoli, ap- prezzando così tutti i momenti ed evitando l’ac- quisizione di abitudini difficili e non meno fati- cose da correggere.

Scegliere giocattoli a norma e dunque certifica- ti dal marchio CE e prestare attenzione al loro corretto utilizzo. La sicurezza riguarda poi an- che la pratica di sport, che impone il rispetto di norme basilari (comportamentali, gradualità, eventuale appoggio a un istruttore) e l’utilizzo di opportune dotazioni protettive, e alcune abitu- dini purtroppo ogni anno funestate da inciden- ti, come quella dei fuochi di fine anno.

I bambini si incantano davanti a cartoni anima- ti, computer e videogiochi, senza poi contare quelli che ormai hanno sempre lo smartphone sotto le dita. Un paio d’ore trascorse ogni gior- no all’aria aperta e il ritrovo con i coetanei pos- sono essere una semplice strategia perché non diventino schiavi del divano e del mondo virtuale.

Leggere sempre con attenzione le etichette de- gli alimenti anche per trasferire questa buona abitudine ai bambini, rendendoli consapevoli di ciò che mangiano, a partire per esempio dalle calorie. Da non trascurare, ovviamente, le eti- chette e il foglietto illustrativo dei farmaci, al fi- ne di promuoverne l’utilizzo corretto e di invo- gliare a chiedere sempre consiglio al pediatra in caso di dubbio.

Lo stato d’animo dei genitori influenza quello dell’intero nucleo familiare. Purtroppo le crona- che dei giornali evidenziano come le vacanze diventino un pretesto di sfogo di conflitti e ten- sioni.

È invece fondamentale che i genitori evitino di discutere di fronte ai propri bambini e colgano le vacanze come un momento di convivialità e di unione rispettosa di tutti i componenti della famiglia.

Il Natale dovrebbe essere la festa della fratel- lanza e della condivisione. Insegnare ai bambi- ni il rispetto degli altri e dare loro esempio at- traverso un gesto di solidarietà può essere un modo semplice ed efficace per trasmettere lo- ro il significato più profondo di questi giorni di vacanza.

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