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PROTOCOLLO PER LA PARTECIPAZIONE DELLE AZIENDE PRODUTTIVE LOMBARDE ALLA CAMPAGNA VACCINALE ANTI COVID-19

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PROTOCOLLO PER LA PARTECIPAZIONE DELLE AZIENDE PRODUTTIVE

LOMBARDE ALLA

CAMPAGNA VACCINALE ANTI COVID-19

10 Marzo 2021

(2)

PRINCIPI GENERALI

Procedure per l’avvio di un

progetto pilota

per l’estensione della campagna vaccinale anti covid-19 alle aziende produttive lombarde Protocollo d’intesa tra

Regione Lombardia, Associazioni datoriali e Associazioni dei medici competenti

1 2

L’attività di vaccinazione dei lavoratori delle

attività produttive

lombarde effettuata in azienda attraverso la disponibilità del

medico competente

costituisce una

iniziativa di sanità pubblica

.

È finalizzata alla tutela del cittadino e rappresenta un canale ulteriore rispetto al canale distribuito e al canale massivo.

Rispetta gli atti di indirizzo nazionali e regionali in tema di priorità

(categorie prioritarie previste dal Piano Vaccini Nazionale: operatori sanitari/sociosanitari, ospiti RSA, over 80, cittadini fragili o in condizione di vulnerabilità, lavoratori dei servizi essenziali).

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I SOGGETTI

Il percorso è stato condiviso da Regione Lombardia con

Il protocollo è

aperto ad adesioni successive

sia

da parte di associazioni datoriali che di società scientifiche e sarà trasmesso al commissario straordinario Covid-19

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PRESUPPOSTI PER L’AVVIO DEL PROGETTO

Il canale vaccinale delle aziende è un canale parallelo che si aggiunge (e non supera) al canale vaccinale per la gestione delle priorità e a quello per la vaccinazione massiva

Vengono salvaguardate le priorità stabilite dai Piani Nazionale

e Regionale che rimangono integralmente confermate e rispettate

Il progetto consente al Sistema di

«sgravare» le strutture sanitarie, e potenzialmente, anche di liberare risorse economiche da destinare alle cure e all’assistenza

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3

la

disponibilità dell’azienda a vaccinare

i

propri dipendenti

la disponibilità del

medico competente

l’adesione volontaria del lavoratore alla campagna vaccinale effettuata in azienda

la

disponibilità di vaccini

da parte del Servizio Sanitario Regionale in relazione alle forniture garantite dalla Struttura Commissariale

la

comunicazione da parte delle associazioni datoriali alla ATS e alla ASST di riferimento

per la successiva comunicazione al

Comitato

Esecutivo Regionale

, al fine di organizzare la somministrazione e l’approvvigionamento

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REQUISITI NECESSARI

ALLA SOMMINISTRAZIONE IN AZIENDA

PRESENZA IN AZIENDA DI SPAZI IDONEI PER LA SOMMINISTRAZIONE DELLE VACCINAZIONI

Le aziende adeguatamente strutturate devono garantire:

• uno spazio idoneo alla somministrazione del vaccino

• spazi per accessi scaglionati

• aree per la permanenza post-vaccinazione

• dotazione per fronteggiare eventuali casi avversi

DOTAZIONE RACCOMANDATA PER I CENTRI VACCINALI

Gli ambienti destinati alla somministrazione del vaccino devono garantire standard di sicurezza e prevedere dispositivi medici adeguati al tipo di vaccinazione previsto nella seduta, di materiali per la disinfezione e di kit di primo soccorso per eventuali reazioni allergiche, compreso il carrello delle emergenze per la gestione delle reazioni avverse.

PERSONALE MEDICO E INFERMIERISTICO ADEGUATAMENTE FORMATO

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APPROVVIGIONAMENTO E MONITORAGGIO

APPROVVIGIONAMENTO

I vaccini sono forniti da Sistema Sociosanitario

Regionale, secondo modalità operative da definirsi in apposito documento redatto dalla Direzione Generale Welfare d’intesa con il Comitato Esecutivo Regionale.

MONITORAGGIO

L’attività vaccinale in azienda a cura del medico competente è oggetto di monitoraggio da parte della ATS, anche al fine di eventuali rimodulazioni, in considerazione dell’evoluzione dello scenario epidemiologico e delle disposizioni nazionali.

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DESTINATARI

IL PROGETTO:

• si rivolge ai

lavoratori con residenza o domicilio nel territorio lombardo

,

iscritti al Servizio Sanitario Regionale della Lombardia;

• prevede la somministrazione del vaccino esclusivamente sul territorio di Regione Lombardia.

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